Differenza tra catabolismo, anabolismo, metabolismo basale e totale

medicina-online-dott-emilio-alessio-loiacono-medico-chirurgo-roma-differenza-catabolismo-anabolismo-metabolismo-riabilitazione-nutrizionista-infrarossi-accompagno-commissioni-cavitazione-radiofrequenzIl metabolismo è l’insieme dei processi anabolici (costruttivi) e catabolici (degradativi) svolti all’interno di un organismo. Questi processi sono caratterizzati da numerose reazioni chimiche catalizzate da enzimi e consentono agli organismi di crescere e riprodursi, mantenere le proprie strutture e rispondere alle sollecitazioni dell’ambiente circostante. Nel linguaggio comune per metabolismo si intende la capacità dell’organismo di bruciare calorie. Un “metabolismo veloce” permette dunque di bruciare nell’unità di tempo una quantità maggiore di calorie rispetto ad un metabolismo lento.

Quando parliamo di metabolismo dobbiamo però fare una importante distinzione:

  • metabolismo totale (MT) o TMR (total metabolic rate): indica il dispendio energetico totale di un individuo ed è la somma del metabolismo basale più il consumo da TID (termogenesi indotta dagli alimenti) e il surplus di consumo legato all’attività dell’organismo durante la giornata. La sua unità di misura è la chilocaloria (simbolo kcal).
  • metabolismo basale (MB) o BMR (basal metabolic rate): indica il dispendio energetico di un individuo a riposo e comprendente dunque l’energia necessaria per le funzioni metaboliche vitali (respirazione, circolazione sanguigna, digestione, attività del sistema nervoso, ecc.). Rappresenta circa il 45-75% del dispendio energetico totale nella giornata (questa grande variabilità è in funzione del rapporto tra % di massa magra e grassa soggettiva) e può essere misurato con la calorimetria o con una bioimpedenziometria. La sua unità di misura è la chilocaloria (simbolo kcal). Mediamente il metabolismo basale giornaliero corrisponde a circa 25 kcal x kg di peso corporeo.

Quindi:

metabolismo basale (a riposo) + attività fisica giornaliera + termogenesi indotta dalla dieta = metabolismo totale

Per capire cos’è la termogenesi indotta dalla dieta, leggi questo articolo: Termogenesi indotta dalla dieta: scopri il segreto per dimagrire

Per approfondire, leggi anche: Metabolismo basale: cos’è, definizione, calcolo, alto, basso, totale

La velocità del metabolismo totale dipende da numerosissimi fattori concatenati tra loro, alcuni modificabili, altri non modificabili, tra cui:

  • età;
  • assunzione media giornaliera di calorie;
  • secrezione ormonale;
  • tipo di alimentazione (maggiore o minore quota di proteine);
  • integratori alimentari;
  • attività fisica;
  • patologie endocrine;
  • stile di vita;
  • ciclo mestruale;
  • condizioni di stress psicofisico;
  • farmaci;
  • idratazione;
  • percentuale di massa magra e grassa del corpo;
  • periodo dell’anno.

Curiosità: Se la tua vita è sedentaria, un piccolo trucco per aumentare il metabolismo è quello di contrarre attivamente la muscolatura durante la giornata. Appiattisci la pancia, stringi i pugni, muovi le gambe, contrai i quadricipiti. Queste contrazioni spontanee, a cui spesso non facciamo molto caso contribuiscono in maniera significativa ad accelerare il metabolismo, tanto che sono tipiche dei soggetti magri ed ipereattivi, mentre si osservano assai più di rado negli obesi. Potete farlo anche a scuola o al lavoro!

Leggi anche: Digiuno intermittente e terapeutico: fa dimagrire? Fa bene o fa male alla salute?

Anabolismo
L’anabolismo è quella parte del metabolismo che riguarda i processi di accrescimento e sintesi. Nel corpo umano ci sono alcune parti e tessuti che crescono di continuo per tutta la durata del ciclo vitale, mentre altre in condizioni normali cessano il loro accrescimento al termine del periodo di sviluppo, ovvero intorno al sedicesimo – diciottesimo anno di vita. L’accrescimento corporeo è dovuto essenzialmente alla secrezione di somatotropina, nota anche come ormone somatotropo, ormone della crescita, STH, oppure SH o GH (growth hormone), il quale abbonda durante il suddetto periodo dello sviluppo. Quando la secrezione naturale del GH si arresta, è possibile comunque indurne la produzione endogena. Sostanzialmente ciò avviene solamente quando vengono fatti scattare dei meccanismi di supercompensazione, e solamente in condizioni di ipernutrizione. In pratica l’anabolismo indotto è possibile solamente se l’organismo ha a disposizione risorse energetiche e nutrizionali molto superiori a quelle che gli sarebbero strettamente indispensabili per svolgere le normali attività fisiologiche. Nel body building questo si traduce nell’applicazione dei principi per la crescita delle masse muscolari, i quali sono infatti basati su allenamenti in grado di suscitare reazioni di adattamento molto accentuate, e su regimi alimentari iperproteici ed ipercalorici, che pongono l’organismo in una condizione ottimale per l’anabolismo cellulare.

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Catabolismo
Il catabolismo è quella parte del metabolismo che riguarda i processi di degradazione e scissione cellulare. Esso si verifica normalmente in tutti i tessuti le cui cellule sono sottoposte ad un continuo ricambio, tuttavia esso compare anche quando si verificano condizioni in cui all’organismo occorre energia e non ci sono risorse energetiche immediatamente disponibili. In tali condizioni l’organismo si procura le risorse energetiche che gli occorrono andando a intaccare porzioni di tessuto adiposo o muscolare, il quale viene dunque trasformato in energia. Sia il grasso corporeo che le proteine muscolari costituiscono una fonte energetica di ottima qualità, in quanto contenenti una energia chimica specifica (per unità di massa) superiore a quella dei carboidrati. Tuttavia, come è facilmente comprensibile, mentre l’utilizzo dei grassi è positivo perché provoca la riduzione del grasso corporeo, l’utilizzo delle proteine muscolari come fonte energetica è un processo negativo, e va assolutamente evitato soprattutto ovviamente nell’ambito del body building.

Evitare il catabolismo
Per evitare che l’organismo si procuri energia consumando massa muscolare, è indispensabile mantenere sempre positivo il bilancio azotato nel sangue. Ciò significa che nell’arco della giornata bisogna assumere con gli alimenti proteine in quantità e con frequenza tali da impedire l’abbassamento drastico dell’azotemia nel sangue. In generale, il bilancio azotato si può mantenere sufficientemente alto se si fanno dei pasti con una frequenza di massimo tre ore, ed includendo in ogni pasto almeno 20 o 30 grammi di proteine (la quantità è variabile in base al soggetto).

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Vuoi bruciare più calorie? Fai esplodere il tuo metabolismo!

MEDICINA ONLINE PALESTRA ALLENAMENTO UOMO MUSCOLI PESI BELLEZZA GINNASTICA PESISTICAIl metabolismo è l’insieme delle reazioni chimico-fisiche alimentate dalle calorie introdotte con l’alimentazione, è fortemente collegato alla massa magra del corpo ed all’azione della tiroide e dei suoi ormoni. E’ il motore dell’organismo grazie al quale si bruciano le calorie e i grassi. Tale motore è però diverso da persona a persona, ed è per questo motivo che in alcuni individui mangiare tanto non implica per forza un grande aumento di peso. Tuttavia ognuno di noi ha la possibilità di aumentare il proprio, seguendo queste semplici regole!

Cosa mangiare?

1) Cereali integrali (col loro basso indice glicemico danno energia di lunga durata e rimandano la fame)
2) Verdure (ricche di vitamine, acqua e minerali e poche calorie rispetto alla frutta. Regalano un senso di sazietà)
3) Crostacei e pesce (sono ricchi di iodio che stimola la tiroide)
4) Formaggi (contengono tiramina, una sostanza che viene trasformata in adrenalina)
5) Caffè (la caffeina svolge un’azione brucia grassi, stimola la produzione di adrenalina). E’ bene non esagerare
6) Tenete sempre a mente l’indice glicemico

Come mangiare?

1) Mangiare cinque volte al giorno. Colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena: quando si mangia si mette in moto la macchina metabolica e si bruciano calorie: più pasti favoriscono il calo di peso e permettono di non arrivare affamati al pasto successivo.
2) Fare una colazione abbondante. Chi salta la colazione o resta a digiuno per ore, sollecita l’organismo a rallentare le sue funzioni metaboliche per risparmiare energia e immagazzinare tutte le calorie possibili sotto forma di scorte di grasso.
3) Meno carboidrati e più proteine. Digerire richiede energia. Rispetto ai carboidrati, gli alimenti proteici richiedono un lavoro maggiore di metabolizzazione. Importantissimo conoscere il concetto di “termogenesi indotta dalla dieta“. Il pane e la pasta non vanno eliminati (non si dovrebbe scendere sotto i 100.120 grammi di zuccheri al giorno) mentre la quantità giusta di proteine è un grammo per ogni chilo di peso. Tra grassi e condimenti, bisognerebbe rispettare la quota di 60 grammi
4) Consumare piatti leggeri a cena. La sera si bruciano meno calorie rispetto al giorno. Si consiglia di assumere la maggior parte di calorie nella prima parte della giornata
5) Bere molta acqua durante i pasti. Non ha calorie e non gonfia ma contribuisce al senso di sazietà
6) Evitare diete drastiche. Producono un rallentamento del metabolismo e predispongono l’organismo a riprendere i chili persi appena si interrompe la dieta (effetto yoyo)

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Tutto qui? certamente no!

1) Dormire almeno sette ore. L’insonnia o le alterazioni del sonno provocano alterazioni metaboliche e innescano la fame. Leggete come dormire bene.
2) Fare costante esercizio fisico. Nuoto, palestra, bici ma anche una semplice camminata di venti minuti al giorno permette di bruciare più grassi e meno glicogeno muscolare. Anche piccole azioni contribuiscono a stimolare il metabolismo (fare le scale, scendere dal bus ad una fermata prima, portare a spasso il cane, ecc). Per chi preferisce camminare si consiglia di non fare meno di 10 mila passi al giorno prima dei 25 anni, e non meno di 5 mila dopo i 25 anni. Ricordate poi che è sempre meglio praticare sport a giorni alterni. Dopo lo sport, infatti, il metabolismo resta accelerato per diverse ore e si brucia più in fretta. Alternare i giorni permette di mantenere un consumo energetico sempre più alto del normale.
3) Allenare i muscoli. La massa magra ha un’attività metabolica superiore alla massa grassa. Se aumentano i muscoli si innalza il metabolismo anche a riposo.
4) Non tenere i riscaldamenti al massimo. Anche se siamo a primavera le temperature sono ancora pittosto basse e tendiamo ad alzare il riscaldamento, grosso errore: temperature alte determinano un metabolismo più basso mentre le temperature più basse costringono il metabolismo a lavorare di più per far fronte alla differenza termica tra l’esterno e il corpo.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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