Pandoro o panettone: quale scegliere nella dieta?

MEDICINA ONLINE NATALE DOLCI NATALIZI PANDORO PANETTONE SFOGLIATA LIEVITAZIONE INGREDIENTI ZUCCHERO A VELO CALORIE RICETTE DIFFERENZE DIETA CIBO DOLCE COLOMBA PASQUA BUONE FESTE CAPODANNOPandoro o panettone non sono certamente dolci dietetici, quale dei due scegliere se si sta facendo una dieta? Il panettone generalmente ha fino a 360 calorie per 100 grammi, mentre il pandoro arriva fino a 410 calorie, quindi teoricamente nessuno dei due è adatto ad un regime dietetico. Allora a Natale non si può proprio mangiarli in nessun modo? Non è così.

Il problema vero di pandoro e panettone (ma anche del torrone che totalizza fino a 460 calorie per 100 grammi) è che spesso vengono serviti in tavola alla fine dei pasti natalizi che già da soli non sono dei propriamente “ipocalorici” e vanno così ad aggiungersi a un menu già fin troppo abbondante. Per evitare un eccessivo apporto calorico, un trucco potrebbe essere quello di ridurre le calorie durante la cena, diminuendo le porzioni ad esempio di pasta.

Altro trucco è – se prevedete una cena abbondante – quello di limitare le calorie a pranzo o, comunque, nei giorni precedenti e successivi al periodo natalizio. Altro trucco è, ovviamente, quello di limitare le porzioni e di aumentare l’attività fisica prima, durante e dopo le feste.

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Differenza tra torrone morbido e duro

MEDICINA ONLINE NATALE DOLCI NATALIZI PANDORO PANETTONE TORRONE NOCCIOLE CIOCCOLATO BIANCO SFOGLIATA LIEVITAZIONE OFFELLA INGREDIENTI ZUCCHERO VENEZIANA A VELO CALORIE RICETTE DIFFERENZEIl torrone è un dolce natalizio, tipicamente composto da albume d’uovo, miele e zucchero, farcito con mandorle, noci, arachidi o nocciole tostate; spesso ricoperto da due strati d’ostia. Viene prodotto nella variante classica (dura), morbida o al cioccolato. Il suo nome deriva dal verbo latino torreo che significa abbrustolire con riferimento alla tostatura delle nocciole che lo compongono.

Le principali varietà di torrone sono quello duro e quello morbido: la differenza fra le due è dovuta a diversi fattori. Innanzitutto il diverso grado di cottura dell’impasto: difatti nel torrone duro (anche chiamato “friabile”) la cottura è solitamente prolungata nel tempo fino a raggiungere (in alcuni prodotti tipici) le 12 ore.

Altrettanto importante è la composizione della ricetta ed il rapporto tra il miele e gli zuccheri (tra cui saccarosio, sciroppo di glucosio, sciroppo di zucchero invertito).

Il torrone tenero, invece, ha una cottura più breve, che solitamente non supera le 2/3 ore; ciò permette di avere un’umidità dell’impasto più alta; questo fattore in combinazione alla ricetta diversa (con maggiore percentuale di glucosio) produce un impasto più tenero e dolciastro rispetto al tipo duro.

Varianti più moderne comprendono il torrone classico ricoperto di cioccolato. Una ulteriore tipologia, con pasta reale (pasta di mandorle ricoperta di cioccolato pregiato o di glassa di zucchero fondente) non è da considerarsi propriamente un “torrone”.

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Differenza tra peperoncino e pepe di Cayenna

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I peperoncini di Cayenna sono sottili e di forma allungata (arrivano a 10 cm). Commercialmente è uno dei peperoncini più coltivati al mondo ma la sua produzione interessa per l’80% esclusivamente gli Stati Uniti, che lo utilizzano per la preparazione di salse piccanti.

Il pepe di Cayenna ha un sapore intenso e piccante e valorizza pietanze come il jambalaya (zuppa piccante della Louisiana), alcune ricette thai e il chili, piatto della cucina tex mex (a base di fagioli e salsa piccante) talmente diffuso in Messico e New Mexico che, quando si pone la domanda “Green or red?”, è sottinteso che si sta parlando del colore della salsa. Viene venduto già macinato ed è ottimo per insaporire formaggi, uova e crostacei. Alcuni lo considerano meno piccante e più gentile rispetto al peperoncino rosso piccante tipicamente usato in Italia e quindi più adatto per il pesce. Una preparazione che consente di utilizzare questa spezia in modo originale per aromatizzare bruschette o carni cotte alla griglia è quella dell’olio d’oliva aromatizzato al pepe di Cayenna.

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Pandoro light: ricetta facile, leggera e gustosa

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  • 100 ml latte scremato
  • 300 ml albume
  • 400 g farina di grano duro + 50 g crusca di grano duro
  • 1 g sale
  • 1 bacca di vaniglia
  • 170 g burro light
  • 70 g Truvia (stevia con eritritolo)
  • 12 g bicarbonato di sodio

Preparazione

  1. Preparare il primo impasto sciogliendo 10 g di bicarbonato con 70 ml di latte tiepido, 3 g di truvia e 50 ml di albume montato. Aggiungere 50 g di farina e impastare. Coprire e lasciare lievitare per un’ora.
  2. Sciogliere 2 g di bicarbonato in 30 ml di latte. Aggiungere al precedente composto insieme a 33 g truvia, 130 ml albume montato. Impastare con 200 g di farina. Unire 30 g di burro a temperatura ambiente. Impastare e coprire, lasciando lievitare per un’ora.
  3. Unire altri 200 g di farina, 120 ml albume montato, 8 g truvia, sale, semi della bacca di vaniglia. Impastare. Lasciare lievitare fino al raddoppio di volume. Quindi riporre in frigo per 8-12 ore (chiudendo in un sacchetto di plastica per alimenti).
  4. Stendere l’impasto con un mattarello, distriuire al centro 140 g di burro e chiudete l’impasto in modo che il burro non fuoriesca. Spianare e piegare in 3 volte. Lasciare 15-20 minuti in frigo. Ripiegare ancora e lasciare di nuovo 15-20 minuti in frigo. Per la terza volta, ripiegare e fare riposare 15-20 minuti in frigo.
  5. Stendere l’impasto un’ultima volta, arrotolandolo a palla e lavorandolo.
  6. Versare in uno stampo per pandoro (alto 20 cm) e lasciare lievitare finché la cupola uscirà dal bordo.
  7. Infornare insieme ad una ciotola d’acqua sulla griglia inferiore a 170° C per 15 minuti, poi abbassare a 160° C e lasciare cuocere per 50 minuti. controllare la cottura.

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Differenza tra pandoro e offella

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Il termine deriva dal latino “offa”, che presso gli antichi Romani era una focaccia di farro con altri ingredienti, usata anche dagli àuguri come nutrimento dei polli sacri nel corso dei vaticini. Il diminutivo “offella” indicava, secondo una ricetta del XV secolo, una piccola pasta dolce, confezionata con sfoglia di farina e un impasto di chiara d’uovo, uva passa, cannella, zenzero, zafferano, e cotta al forno. Un’offella, simile come nome a quella di Bovolone ma diversa come formato, è l’offella di Parona, il tipico biscotto a base di pasta frolla, di forma ovale. La ricetta di questa specialità dolciaria fu inventata da Pasqualina Colli all’inizio del Novecento; assieme alla sorella Lina cominciò la produzione, inizialmente molto limitata. Il lancio commerciale dell’Offella ebbe inizio nel 1969, con la prima sagra dedicata a questo prodotto.

La produzione dell’ offella d’oro di Bovolone, inizia ad ottobre e si protrae per tutta la primavera successiva. Rispetto al panettone, l’impasto è più soffice e dolce e la forma è più bassa ed appiattita. I dolci sono confezionati con un incarto originale, eseguito a mano, che rende l’offella d’oro un gradevole e simpatico regalo per tutte le occasioni.

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Crepes alla Nutella o crema alla nocciola: ricetta di uno dei dolci più buoni

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Ingredienti

  • 3 uova;
  • 250 gr di farina;
  • 500 ml di latte;
  • 50 gr di zucchero;
  • un pizzico di sale;
  • Nutella a piacere, in alternativa puoi usare la crema alla nocciola fatta in casa;
  • zucchero a velo o cacao dolce in polvere.

Tempo di preparazione:
20 Minuti

Tempo di cottura:
2 Minuti

Dosi:
4 Persone

Difficolta:
Facile

Procedimento

  1. In una terrina sbattete le uova, aggiungete lo zucchero e il latte. Cominciate poi ad aggiungere la farina sbattendo sempre con una frusta il composto. All’ultimo aggiungete il pizzico di sale.
  2. Mettete a scaldare la padella e spalmateci sopra una noce di burro. Versate l’impasto in padella utilizzando un mestolo. Il fondo della padella deve essere totalmente ricoperto.
  3. Quando i bordi della crepe cominciano a staccarsi dalla padella giratela facendo attenzione a non romperla.
  4. Terminate la cottura dell’altro lato, quindi trasferite la crepe in un piatto.
  5. Spalmate metà superficie con la quantità desiderata di Nutella. Ripiegate la crepe a metà e spolverate con zucchero a velo o cacao dolce in polvere.
  6. Per rendere diversa la vostra crepes dopo aver splamato la Nutella potete spolverarci sopra del cocco grattuggiato o dei pinoli.

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Differenza tra panettone e veneziana

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La veneziana è una brioche tonda di pasta lievitata morbidissima e non troppo dolce, anch’essa molto diffusa in tutta Italia. Al contrario del panettone, nella veneziana ci sono solo i candidi senza l’uvetta ed è ricoperta di granella di zucchero; inoltre generalmente il panettone tende ad essere meno dolce e morbido rispetto alla veneziana. Altra differenza è nella forma: mentre il panettone ha tipicamente una base cilindrica che termina in una forma a cupola, la veneziana è generalmente più piccola, bassa e tonda.

Altra differenza è nell’apporto calorico dei due dolci: la veneziana possiede circa 380 calorie per 100 grammi di prodotto, mentre il panettone generalmente ha circa da 330 a 360 calorie.

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Torrone al cioccolato e nocciole fatto in casa: ricetta facile e golosa

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  • Stampo da 20×10 per un’altezza di 4 cm circa

INGREDIENTI:

  • 250 gr di crema di nocciole (o Nutella)
  • 150 gr di cioccolato fondente al 52% circa
  • 100 gr di cioccolato al latte
  • 200 gr di nocciole intere senza pellicola
  • 100 gr di cioccolato fondente per la copertura

PREPARAZIONE:

  1. Fondete a bagnomaria o al microonde il cioccolato fondente per la copertura e spennellatelo in uno stampo da plum cake, meglio se di silicone,in mancanza di questo va benissimo un qualsiasi altro stampo purché rivestito di alluminio o di carta forno.
  2. Spennellate la base e i lati fino a metà altezza.
  3. Ponete in frigo per farlo solidificare.
  4. Nel frattempo fondete insieme entrambi i tipi di cioccolato rimasti e unite le nocciole intere, mischiate molto bene cercando di fare aderire il cioccolato alle pareti delle nocciole;aggiungete la crema di nocciole e mantecate bene.
  5. Prendete lo stampo in cui il cioccolato si sarà solidificato e versate il composto e con un cucchiaio cercate di fare in modo che si pressi tutto bene evitando che si creino bolle d’aria.
  6. Riponete in frigo per almeno 2 ore.
  7. Se desiderate che sia di forma perfetta, anche sotto, fondete ancora del cioccolato fondente e versatelo sulla parte superiore una volta estratto dal frigo, per poi riporlo a solidificare; io non l’ho fatto perché poi,una volta tolto dallo stampo la base irregolare sarebbe rimasta sotto e oltretutto è bello da vedere,con quelle nocciole che creano tante piccole montagnole golose!

Stupirete tutti con questo torrone,e nessuno crederà che lo avete fatto voi!
Dimenticavo: per una preparazione ancora più veloce e semplice potete evitare di spennellare lo stampo col cioccolato fondente,e avrete un torrone senza copertura e più irregolare, ma ugualmente buono.

Fonte originale: Giallo Zafferano

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