Differenza tra principio attivo e fitocomplesso

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Roma Medicina Chirurgia Estetica Rughe Filler Cavitazione Peso Dimagrire Pancia Grasso Dietologo Cellulite Pene HD Grasso Pancia Sessuologo Auguri Buon Natale PRODOTTI ERBORISTICI BAMBINI REAZIONI AVVERSEPrincipio attivo

Con “principio attivo” (in inglese “active ingredient”) in chimica si intende una specifica sostanza dotata di una specifica attività biologica; principio attivo è quindi Continua a leggere

Sostanze delle piante efficaci contro il mal di testa

MEDICINA ONLINE CEFALEA MAL DI TESTA EMICRANIA DIFFERENZE AURA SENZA AURA CERVELLO CERVELLETTO TESTA ENCEFALO SISTEMA NERVOSO CENTRALE PERIFERICO SNC SNP DONNA VOLTO TRISTE SAD GIRL HEADLe sostanze estratte da alcune piante sono efficaci contro la cefalea, è quello che emerge da una ricerca dell’Istituto per i sistemi agricoli e forestali del Mediterraneo e dell’Istituto di scienze neurologiche del CNR sui rimedi vegetali usati nella medicina popolare tra il XIX e il XX secolo. Circa l’80% presenta componenti in grado di contrastare i meccanismi alla base del mal di testa. Il 40% di queste piante era in uso già da circa 2000 anni. La ricerca è stata pubblicata sul Journal of Ethnopharmacology.

Girasole, sambuco ed artemisia

Molte le piante che contengono molecole con azione anti-infiammatoria e analgesica o comunque in grado di contrastare i meccanismi ritenuti alla base delle principali forme di cefalee. Componenti organici quali flavonoidi, terpenoidi e fenilpropanoidi sembrano poter bloccare, in vivo, i mediatori chimici coinvolti nell’insorgenza delle cefalee. Ad esempio, i diterpeni estratti dal girasole, dal sambuco e dall’artemisia agiscono sulle cavie come i FANS, i farmaci antiinfiammatori non steroidei che solitamente si assumono contro le cefalee, oltre che per ridurre lo stato infiammatorio in patologie articolari, reumatologiche e muscolo-scheletriche. Lo studio ha rivelato anche che circa il 42% delle piante utilizzate dalla medicina popolare italiana per la cura della cefalea era già in uso nel periodo tra il V secolo a.C. e il II d.C., come testimoniano tra gli altri Ippocrate e Plinio il Vecchio.

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Differenze tra monocotiledoni e dicotiledoni con esempi

MEDICINA ONLINE DIFFERENZE monocotiledoni dicotiledoni.jpgEsistono circa 250.000 specie conosciute di piante a fiore che appartengono a due gruppi tassonomicamente distinti: Monocotiledoni e Dicotiledoni.
I loro nomi derivano dal numero di cotiledoni o foglie seminali (1 per le monocotiledoni e 2 per le dicotiledoni). Altri caratteri distintivi sono:

Monocotiledoni (54 famiglie):
– Sistema radicale fascicolato o fibroso;
– Lunghe venature parallele nelle foglie;
– Petali multipli di tre;
– Fasci vascolari disposti casualmente (B – Atactostele).

Esempi di monocotiledoni

  • Poaceae ovvero graminacee (frumento, riso, mais);
  • Palmaceae (palma da cocco, dattero);
  • Musaceae (banano);
  • Liliaceae (cipolla, porro, aglio).

Dicotiledoni (250 famiglie):
– Sistema radicale a fittone;
– Venature reticolate;
– 4 o 5 petali;
– Fasci vascolari a cerchio (A – Eustele).

Esempi di dicotiledoni

  • Fabaceae (legumi);
  • Solanaceae (pomodoro, patata, melanzana);
  • Brassicaeae (cavolo, rapa, ravanello);
  • Rosaceae (melo, susino, pesco, mirtillo);
  • Compositae (lattuga, indivia, carciofi).

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Differenza tra mitocondri e cloroplasti

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Estetico Medicina Estetica Roma COME UN FILO DERBA NELLASFALTO ED IL CEMENTO Pelle Cute Radiofrequenza Cavitazione Cellulite Pulsata Peeling Pressoterapia Linfodrenante Tecarterapia Dietologo DermatologoIl mitocondrio (in inglese “mitochondrion”, al prurale “mitochondria”) è un organello della cellula eucariote umana. E’ una vera e propria “centrale energetica” cellulare: produce l’energia necessaria per molte funzioni cellulari, quali il movimento ed il trasporto di sostanze. I mitocondri contengono gli enzimi necessari per far avvenire le reazioni chimiche che recuperano l’energia contenuta negli alimenti e l’accumulano in speciali molecole di adenosintrifosfato (ATP), nelle quali si conserva concentrata e pronta all’uso. Il compito dei mitocondri è quello di completare la demolizione delle molecole ingerite come fonte di energia. Infatti, nel citosol gli zuccheri vengono demoliti con reazioni che non utilizzano ossigeno, per cui la digestione è parziale e la resa in energia bassa. Nei mitocondri il metabolismo degli zuccheri (ma anche quello dei lipidi) si completa con la loro ossidazione (ciclo di Krebs). I prodotti di questa reazione vengono utilizzati dalla catena di trasporto degli elettroni per produrre molecole ad alta energia (ATP). In questo modo, l’energia immagazzinata nelle molecole di ATP è molto più alta: infatti da ogni molecola di glucosio vengono prodotte 36 molecole di ATP, mentre la glicolisi a livello del citosol ne produce soltanto 2.

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I cloroplasti (in inglese “chloroplast”, al plurare “chloroplasts”) sono organelli cellulari che si trovano invece negli organi fotosintetici delle piante (foglie e fusti verdi) e nelle alghe eucariotiche; in essi avviene il processo di fotosintesi clorofilliana e sono visibili al microscopio come corpuscoli di colore verde (dovuto alla clorofilla). All’interno di questi organuli si svolge il processo della fotosintesi clorofilliana: l’energia luminosa del sole viene catturata dai pigmenti di clorofilla (e non solo) e viene convertita in energia chimica (ATP e NADPH). Durante la fotosintesi viene liberato ossigeno tramite la fotolisi di molecole d’acqua, e ciò consente di rifornire di ossigeno l’atmosfera terrestre. Similmente ai mitocondri, la loro origine è avvenuta a causa di una endosimbiosi tra cellule eucariotiche e cianobatteri (procarioti fotosintetici) avvenuta circa 1 miliardo di anni fa, e per questo i cloroplasti posseggono un proprio genoma (di tipo batterico) e si riproducono nella cellula in maniera indipendente.

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Come allontanare api, vespe e zanzare da balcone, giardino e piscina

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Come allontanare api e vespe da balcone, giardino e piscina?

Con l’inizio della primavera e durante l’estate l’incubo ricomincia: avete il terrore di essere punti da questi aculeati e non sapete propri come tenerli a debita distanza. C’è sempre una soluzione! Se non volete ucciderli inutilmente, esistono dei pratici modi per non essere attaccati che vi permetteranno di passare un’estate senza gonfiori e dolori vari. Ci sono degli odori che disturbano questi insetti, che non riescono proprio a sopportare e quindi, anche se si trovano dinanzi a una bella bibita zuccherina – nel caso delle vespe -, preferiscono fare dietrofront. Di seguito, troverete tutti i consigli per allontanare zanzare, vespe ed api suddivisi in base al posto in cui volete scacciarle.

Le piante le migliori alleate

Api e vespe sono attratte dai fiori. E tutti lo sappiamo bene. Ma cosa fare per allontanarle dal balcone? Se amate la flora, vi consiglio di puntare proprio su alcune piante che hanno la capacità di disorientarle: comprate e mettete sul balcone la citronella, il geranio, la canfora, il basilico e l’alloro. Badate bene a non mettere vicino a queste piante piselli, anice e finocchio perché neutralizzano le proprietà delle piante repellenti. Potete anche mettere in un bicchiere d’acqua tre cucchiai di polvere d’aglio, mischiate e versatelo in uno spruzzino da usare sul piatto dei vasi o sui muri del balcone.

Giardino senza vespe e api? Non è impossibile

Nel giardino, potete usare le stesse piante che vi ho consigliato qui sopra. Se invece fate dei pranzi o delle cene all’aperto, vi consiglio di mettere dei cetriolitagliati a pezzi attorno alle pietanze per allontanare api e vespe; oppure, cospargetevi il corpo (o almeno le zone scoperte) con oli essenziali di lavanda ed eucalipto. Importanti, anche le candele alla citronella da distribuire in giardino.

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Caffè, il repellente per eccellenza

Se volete tenere lontane vespe e api dalla piscina, utilizzate o le candele di citronella oppure il caffè: dovete bruciarlo all’interno di una candela vuota oppure in un tappo di ketchup e maionese. Quando il caffè inizia a bruciare, lasciatelo sul bordo della piscina: il suo effetto durerà per diverse ore.

E le zanzare?

Vi parlo delle piante anti-zanzare più diffuse: alcune avranno bisogno di molte attenzioni; altre, invece, sono facilmente adattabili all’ambiente in cui vivono, ma ricordatevi di metterle sempre davanti a porte e finestre e su balconi e giardino per evitare così zanzare tigre e comuni:

  • L’erba gatta è una delle piante scaccia-zanzare più efficaci, molto più potente di un repellente chimico. Dovete assicurarvi che sia sempre protetta dal vento perché potrebbe disperdere il suo potere di allontanare le zanzare: fate in modo, quindi, di coprirla tutt’intorno, lasciandola scoperta solo in alto affinché possa beneficiare dei raggi solari.
  • Il gelsomino rampicante è molto adattabile e resiste a diversi tipi di clima, tranne a quello troppo rigido: quando infatti la temperatura scende al di sotto dello zero, perde le sue foglie. Ma questo non è un problema che avrete d’estate e non dovrete preoccuparvi nemmeno di annaffiarlo giornalmente perché abbisogna di poca acqua.
  • La citronella è ottima per allontanare le zanzare, ma esistono alcuni tipi che non hanno lo stesso effetto di quella originale: dovrete prestare molta attenzione quando vi rivolgete al fioraio perché potrebbe rifilavi una Cymbopogon Winterianus o una  Cymbopogon Nardus.
  • La catambra produce catalpolo, che è un forte repellente. Anche in questo caso, dovete prestare molta attenzione quando acquistate un catambra: quella originale ha un Brevetto Europeo e possiede una etichetta antistrappo.
  • La calendula viene spesso utilizzata per i repellenti che si trovano in commercio e più precisamente il piretro, la sostanza che respinge le zanzare come un grande scudo. Dovete sempre assicurare a questa pianta l’esposizione diretta al sole e un terriccio ricco di sali minerali e acqua.
  • Il geranio profumato riesce a tenere lontane le zanzare in maniera efficace e, inoltre, abbellisce la casa. Per la sua proprietà anti-zanzara, ha preso il nome di mosquitaway.
  • L’agerato produce, attraverso la cumarina, un odore che le zanzare trovano insopportabile, tanto da girare alla larga da questa pianta. Deve essere esposta al sole per un minimo di cinque ore, ma più tempo assorbe luce e meglio è.

Prodotti per allontanare le zanzare

Non ne potete più delle zanzare? Di seguito vi riportiamo una lista di prodotti estremamente efficaci, scelti e testati dal nostro Staff di esperti, per neutralizzare le zanzare, le mosche ed altri insetti fastidiosi:

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La natura è il posto più bello dove passare l’eternità

DOTT. EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO PSICHIATRIA MEDICINA DELLE DIPENDENZE DIRETTORE MEDICINA ONLINE PANORAMA ORIZZONTE NATURA ACQUA FIUME LIJIANG CINA

Fiume Lijiang, Cina

Quando morirò tornerò ad essere parte della natura, contribuirò al suo incantevole divenire, parteciperò ai suoi colori, ai suoi odori, ai suoi gusti, diventerò un’arancia, o magari un papavero, o magari…

Le mie molecole diventeranno le corna di un robusto stambecco della Carinzia, oppure il lungo esofago di una giraffa della savana subsahariana, o forse le colorate ali di una farfalla solitaria di Villa Borghese.

Diventerò una Tedradenia Riparia e diffonderò nell’aria il migliore odore di incenso che abbiate mai odorato, o forse diventerò clorofilla e donerò ossigeno ad i miei ed ai vostri nipoti, diventerò mais e regalerò un sorriso ad un bambino affamato della Tanzania.

Le mie molecole diventeranno il substrato di un enzima e catalizzerò miliardi di reazioni chimiche, diventeranno serotonina che salverà la vita ad una persona triste, parteciperanno al ciclo degli acidi tricarbossilici facendo respirare una cellula.

Sarò la sabbia fine e rovente del deserto di Thar in India, od un sasso colorato del fiume Songhua nella Manciuria cinese, o sarò parte di un enorme meteorite diretto verso Chirone in orbita attorno a Saturno.

Viaggerò nel mondo tra nuvole ed oceani tramite l’infinito ciclo dell’acqua; sarò nelle gocce di pioggia che bagnano il Monte Waialeale nelle Hawaii, nella nebbia che avvolge l’enorme lago Vostok in Antartide, nella rugiada sui fiori irlandesi delle infinite praterie di Clare Island.

Non so dove sarò dopo la mia morte, ma so che sarò felice:
la natura è il posto più bello dove passare l’eternità.

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La diversità è il più grande dono che la natura ha fatto a tutti gli esseri viventi

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Specialista in Medicina Estetica Roma DIVERSITA DONO NATURA ESSERI VIVENTI Radiofrequenza Ruga Cavitazione Grasso Pressoterapia Linfodrenante Dietologo Cellulite Calorie Pancia Sessuologia Filler Italia

Essere diversi dagli altri è il segno tangibile di quanto la natura tenga alla sopravvivenza degli uomini e di tutti gli esseri viventi della terra.

La variabilità genetica è la caratteristica che ci ha permesso di evolverci e di essere così come siamo oggi.

La diversità non è un difetto; la diversità è il più grande dono che la natura ha fatto a tutti gli esseri viventi.

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Queste foto ti faranno innamorare della natura

Il fotografo ucraino Vyacheslav Mishchenko documenta piccole creature della natura che spesso non si notano. In queste 25 bellissime foto potete vedere un animale spesso sottovalutato ma che da oggi imparerete ad amare: la chiocciola!

TUTTE LE FOTO SONO DI Vyacheslav Mishchenko

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