Marmellata di kiwi: ricetta originale, sana e gustosa

MEDICINA ONLINE KIWI FRUTTA PROPRIETA CALORIE ZUCCHERI GRASSO DIMAGRIRE DIABETE INSULINA SANGUE GLICEMIALa marmellata o confettura di kiwi è una marmellata abbastanza insolita rispetto alle classiche al gusto di fragola, pesca o albicocca ma è decisamente molto gustosa. Il periodo giusto per preparala è in ottobre quando inizia la stagione dei kiwi.

Ingredienti

  • 1 kg di kiwi maturi ma non molli;
  • 700 gr di zucchero;
  • il succo di 2 limoni.

Procedimento

  1. Sbucciate i kiwi, tagliateli a piccoli pezzi togliendo eventualmente la parte bianca interna. Metteteli in una pentola dal fondo pesante, insieme al succo dei limoni e allo zucchero.
  2. Mescolate molto bene, coprite e lasciate riposare per 4/5 ore.
  3. Trascorso questo tempo mettete la pentola sul fuoco e portate a bollore, lasciando cuocere per circa 10 minuti. Togliete con una palettina bucata l’eventuale schiuma che si formasse in superficie.
  4. Abbassate la fiamma e continuate la cottura a fuoco medio per ancora 40 minuti, mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno.
  5. Per vedere quando la marmellata è pronta, fate la prova piattino, che consiste nel mettere un cucchiaino di marmellata su un piatto freddo. Inclinando il piattino la marmellata dovrà aderire senza scivolare rapidamente.
  6. Versate la marmellata ancora calda nei vasetti caldi preventivamente sterilizzati e perfettamente asciutti. Chiudeteli con un tappo nuovo e capovolgeteli, girandoli solo a completo raffreddamento.
  7. Se volete mantenere la marmellata più a lungo, pastorizzatela, facendo bollire i vasetti raffreddati avvolti in tovaglioli in una pentola completamente coperti di acqua fredda . L’acqua deve superare di 10 cm il tappo dei vasetti.
  8. Portate a bollore e fate bollire per circa 30 minuti, quindi spegnete la fiamma e lasciateli raffreddare all’interno della pentola con l’acqua.

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Mojito: ricetta originale cubana facile e veloce del gustoso cocktail

MEDICINA ONLINE MOJITO COCKTAIL DRINK BERE ALCOL.jpgIl Mojito è un famoso cocktail (long drink) alcolico di origine cubana, a base di rum bianco e profumato con foglie di menta pestate assieme a zucchero di canna, e succo di lime, ingredienti ai quali vanno aggiunti dell’angostura, ghiaccio e soda.
Pare che il nome Mojito derivi dal termine voodoo “Mojo” (incantesimo) e voglia significare quindi piccolo incantesimo.

Come preparare il Mojito

In un bicchiere da long drink (tumbler alto) ponete le foglie di menta e lo zucchero di canna; servendovi di un pestello schiacciatele contro il lato del bicchiere così da sprigionare l’aroma della menta. Aggiungete il succo di lime (circa 1/5 della bibita) e pestate ancora per qualche secondo, poi riempite il bicchiere di ghiaccio (a cubetti o tritato), aggiungete il rum, l’angostura e in ultimo uno spruzzo di acqua gassata (o soda); mescolate in modo circolare e servite decorando con un rametto di menta.

Consiglio

Non spremete o schiacciate la buccia del lime dentro al Mojito poiché quest’ultimo risulterebbe amaro, ed usate solo foglie di menta freschissime.
Esiste una variante per la preparazione del Mojito che consiste nell’adoperare insieme due tipi di rum differenti: uno bianco più giovane e uno ambrato più invecchiato.

Curiosità

L’invenzione del Mojito è dovuta al barman cubano Angelo Martínez, gestore della storico locale, situato a l’Avana, “La Bodeguita del Medio”.
Il famoso locale era frequentato dallo scrittore Ernest Hemingway, che era un grande estimatore del Mojito, e che soleva consumarlo solo qui, poichè secondo lui, era preparato ad arte.

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Pandoro: ricetta con lievito madre, facile e gustosa

MEDICINA ONLINE NATALE DOLCI NATALIZI PANDORO PANETTONE TORRONE NOCCIOLE CIOCCOLATO BIANCO SFOGLIATA LIEVITAZIONE OFFELLA INGREDIENTI ZUCCHERO VENEZIANA A VELO CALORIE RICETTE DIFFERENZE DIETA CIBO DOLCE COLOMBA PASQUA.jpgIl pandoro è insieme al panettone uno dei dolci tradizionali natalizi che non può assolutamente mancare sulla tavola delle feste. Nella nostra ricetta vi presentiamo un pandoro preparato con il lievito madre, ovvero un impasto fermentato in cui si sviluppano batteri e fermenti lattici che favoriscono la lievitazione naturale. Il lievito madre può essere utilizzato al posto del lievito di birra fresco o disidratato nella preparazione di lievitati dolci e salati, conferendo un aroma più caratteristico all’impasto. L’impiego della lievitazione naturale porta ad un allungamento delle tempistiche di riposo perché gli impasti possano lievitare a dovere prima di essere infornati: per realizzare il pandoro è quindi necessario rispettare i diversi tempi di lievitazione e aggiungere gli ingredienti nell’ordine poco alla volta. Il dolce risultato finale non vi deluderà e vi ripagherà dei vostri sforzi: un buon pandoro preparato con le proprie mani è proprio quello che vi serve per stupire i vostri commensali!

Ingredienti per il primo impasto

Zucchero 70 g
Tuorli 100 g
Lievito madre 80 g
Farina Manitoba 160 g
Acqua 45 g
Burro (a temperatura ambiente) 80 g
Lievito di birra secco 3 g

PER IL SECONDO IMPASTO

Farina Manitoba 80 g

PER L’EMULSIONE

Zucchero 15 g
Tuorli 20 g
Miele 15 g
Sale fino 1 pizzico
Burro 70 g

PER COSPARGERE

Zucchero a velo q.b.

Come preparare il Pandoro con lievito madre

Pandoro con lievito madre

Per preparare il pandoro con lievito madre nella ciotola di una planetaria munita di gancio versate l’acqua (1), il lievito madre tagliato a pezzetti, lo zucchero (2) e il lievito (3).

Pandoro con lievito madre

Separate 4 tuorli del peso di 80 g dagli albumi (con questi ultimi potete preparare delle meringhe o delle lingue di gatto), aggiungete al composto poco alla volta i tuorli (4) e azionate la planetaria. Dopo 2-3 minuti versate la farina (5) e continuate fino a quando l’impasto non si sarà incordato al gancio (6).

Pandoro con lievito madre

A questo punto aggiungete il restante tuorlo del peso di 20 g (7) e proseguite col gancio fino a quando si sarà incordato nuovamente. Aggiungete poco alla volta il burro a temperatura ambiente tagliato a cubetti, aspettando che venga ben assorbito prima di aggiungere la parte successiva (8). Una volta che l’impasto si sarà incordato (9), spegnete la planetaria e

Pandoro con lievito madre

con l’aiuto di un tarocco trasferitelo in un contenitore capiente (10); coprite con un canovaccio asciutto e mettete a lievitare per 12-13 ore in un luogo alla temperatura di 25-29° (11). Trascorso il tempo necessario, l’impasto avrà triplicato il suo volume (12);

Pandoro con lievito madre

ponete l’impasto che avete ottenuto nella planetaria e versate poco alla volta la seconda dose di farina di 80 g (13), aspettando che si incorpori al composto prima di versare la dose successiva. Nel frattempo, preparate l’emulsione: fate fondere il burro (in microonde o a bagnomaria) poi in una ciotola a parte versate un tuorlo e lo zucchero (14), mescolando bene con una spatola (15).

Pandoro con lievito madre

Aggiungete il sale (16), il miele (17) e il burro fuso (18), amalgamando bene tutti gli ingredienti.

Pandoro con lievito madre

Quando la farina si sarà ben incorporata (19), aggiungete all’impasto l’emulsione a base di uova che avete preparato (20), continuando fino a quando il composto si incorderà al gancio (21).

Pandoro con lievito madre

Lavorate l’impasto leggermente in modo da piegarlo all’interno e chiudere la base, conferendo una forma tondeggiante (22); imburrate uno stampo da pandoro del diametro di 25 cm e del peso di 750 g (23) e adagiatevi l’impasto lasciando la superficie più tonda e liscia rivolta verso l’alto (24).

Pandoro con lievito madre

Coprite nuovamente con un canovaccio asciutto e lasciate lievitare per almeno 12 ore sempre in un luogo a temperatura ambiente (25): trascorso questo tempo, l’impasto dovrà raggiungere quasi il bordo dello stampo (26); fate cuocere in forno statico preriscaldato a 180° per circa 55 minuti (a 160° per 45 minuti se in forno ventilato). Quando il pandoro sarà ben dorato, sfornatelo (27) e

Pandoro con lievito madre

capovolgetelo su un piatto da portata (28), facendolo raffreddare completamente prima di estrarlo dallo stampo (29). Infine potete servire il vostro pandoro con lievito madre, terminando con una spolverizzata di zucchero a velo a piacere (30).

Conservazione

Si consiglia di conservare il pandoro con lievito madre per al massimo 3-4 giorni sotto una campana di vetro. E’ possibile congelare l’impasto direttamente nello stampo prima dell’ultima lievitazione, e poi scongelarlo a temperatura ambiente.

Consiglio

Se vedete che il pandoro verso metà cottura risulterà troppo colorato, copritelo con un foglio di alluminio e portate a fine cottura.

Fonte originale: Giallo Zafferano

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Panini integrali morbidi: ricetta facile, gustosa e veloce

MEDICINA ONLINE PANINI INTEGRALI MORBIDI RICETTA FACILE GUSTOSA VELOCE LIGHT DIGESTIONE FIBRE STIPSI COSTIPAZIONE.jpgIngredienti

dosi per circa 14 panini da 50 grammi l’uno:

  • 500 gr di farina integrale;
  • 100 gr di farina 0;
  • mezzo cubetto di lievito di birra;
  • 300 gr di acqua;
  • 10 gr di sale;
  • mezzo cucchiaino di malto o zucchero o miele.

Istruzioni

  1. Sciogliete il lievitonell’acqua e aggiungete il malto, lo zucchero o il miele (serve per attivare bene il lievito).
  2. Aggiungete poco alla volta la farina, alla fine il sale e impastate bene fino ad ottenere un impasto omogeneo.
  3. Coprite la ciotola e fate lievitare fino al raddoppio (2 ore circa).
  4. Dividete l’impasto in palline di 60 grammi circa l’una (cuocendosi e raffreddandosi perderanno acqua e umidità e quindi peso) e disponetele su una teglia ricoperta con carta forno.
  5. Fate lievitare il tutto di nuovo fino al raddoppio (circa un’ora).
  6. Infornate a 200° per circa 15 minuti.
  7. Una volta cotti fateli raffreddare e quando saranno freddi si prestano benissimo ad essere congelati. Basterà tenerli a temperatura ambiente per un paio d’ore prima di consumarli e saranno morbidi come appena sfornati.

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Pesche sciroppate fatta in casa: ricetta facile, veloce e gustosa

MEDICINA ONLINE PESCHE PESCA CALORIE PROPRIETA FRUTTA VITAMINE DIETA MARMELLATA LIGHT ZUCCHERO CARBOIDRATI SCIROPPATA SCIROPPO SALI MINERALI COLTIVAZIONE VARIETA MANGIARE DIMAGRIRELe pesche sciroppate sono una delle conserve più amate da grandi e piccini: semplici, dolci al punto giusto, croccanti ma non dure, nutrienti ma non troppo caloriche. Ideali per essere gustate al naturale, per preparare torte o dolci di piccola pasticceria, per accompagnare creme o gelati. Da sempre le pesche sciroppate sono una conserva di facile realizzazione che si tramanda da madre in figlia e che in estate si fa spazio tra le conserve più gettonate per affrontare l’inverno in compagnia di questo frutto tanto apprezzato! Nel fare le pesche sciroppate, la scelta delle pesche è fondamentale per ottenere un ottimo risultato. La pesche migliori per questo tipo di conserva sono le percoche, pesche gialle dalla polpa bella dura e compatta. Io le preparo senza precottura, perché le preferisco belle sode, se voi invece preferite avere delle pesche più “morbide” scottatele qualche minuto in acqua bollente prima di tagliarle e seguire il resto della ricetta.

Come fare le pesche sciroppate
Le pesche sciroppate sono una delle più diffuse conserve dell’estate. Ottime per essere gustate in tutte le stagioni, le pesche sciroppate si mantengono sode e gustose per tutto l’inverno.

Ingredienti:

  • 2 kg di pesche (percoche);
  • 500 gr di zucchero (semolato);
  • 1 l di acqua.

Tempo di preparazione: 50 minuti
Tempo di cottura: 30 minuti

Preparazione:

  1. preparate uno sciroppo con acqua e zucchero facendo sciogliere lo zucchero e facendo poi bollire un po’ lo sciroppo per 5 minuti.
  2. Spegnete il fuoco e lasciate intiepidire lo sciroppo.
  3. Lavate accuratamente le pesche, avendo cura di scegliere quelle sode e non rovinate.
  4. Sbucciatele pelandole a vivo, cercando di mantenervi il più possibile sottili nell’eliminazione della buccia.
  5. Tagliatele poi a metà o in quarti, eliminando il nocciolo.
  6. Nel frattempo sterilizzate i vasetti di vetro come indicato qui: leggi come sterilizzare i vasetti per le conserve.
  7. Sistemate le pesche tagliate nei vasetti e riempite con lo sciroppo.
  8. Fate attenzione che le pesche siano completamente ricoperte dallo sciroppo e lasciate 1 cm dal bordo del vasetto.
  9. Sistemate i vasetti in una pentola capiente ed utilizzate un canovaccio pulito per proteggerli dagli urti.
  10. Riempite la pentola d’acqua, portatela ad ebollizione e fate sterilizzare i vasetti facendoli bollire per una mezz’oretta.
  11. Spegnete il fuoco e lasciateli raffreddare, poi togliete i vasetti dall’acqua e conservateli in un luogo fresco e asciutto.
  12. Le vostre pesche sciroppate sono pronte.

Le pesche sciroppate devono essere state conservate per almeno un mese prima di essere consumate.

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Marmellata di pesche fatta in casa: ricetta facile, veloce e gustosa

MEDICINA ONLINE MARMELLATA DI PESCHE FATTA IN CASA VASETTO DISINFETTATO BATULINO CONSERVE VASO VETRO JAM MARMELADE MARMELDE FRUTTA LIGHT LEGGERA ZUCCHERO RICETTA FACILE VELOCE GUSTOSA DIABETE DIETA CALORIECosa c’è di meglio da fare di una buona e gustosa marmellata di pesca fatta in casa? Armatevi di pazienza e di tante pesche biologiche e non trattate, specie se utilizzate anche la buccia.

Gli ingredienti:

  • 1 kg di pesche;
  • 350 g di zucchero;
  • succo di mezzo limone.

Preparazione:

  1. cominciate a tagliare le pesche a piccoli pezzetti con le bucce privandole del nocciolo;
  2. versate le pesche e lo zucchero in una pentola insieme al succo di mezzo limone
  3. cuocere fuoco lento fino ad ebollizione;
  4. continuare la cottura per trenta minuti mescolando con un cucchiaio di legno;
  5. trascorso il tempo necessario per la cottura, potete mixare con un minipimer per ottenere una consistenza molto cremosa;
  6. ancora calda versare nei barattoli di vetro sterilizzati e lasciare raffreddare capovolti per ottenere l’effetto sottovuoto.

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Rinforza i capelli deboli con la dieta e l’impacco di olio di semi di lino

MEDICINA ONLINE CAPELLI DEBOLI BIANCHI WHITE HAIR STYLE STYLIST STILER GRAY COLOR CABELLO CANOSO COLORE TINTA COPRIRE COLOR BROWN COLORARE ACCONCIATURA TESTA DONNA RADICE PELO CAPELLO WALLPAPER SFONDO PICTURE PHOTO PICS.jpgPuò capitare a tutti di notare un indebolimento dei propri capelli, durante i cambi di stagione oppure nei periodi di stress. Prima di rivolgerci ad uno specialista, possiamo recuperare il benessere dei nostri capelli con dei rimedi naturali. Le proprietà ricostituenti e protettive di alcuni prodotti vegetali consentono di rafforzare la fibra capillare rispettando la natura.

COME RINFORZARE I CAPELLI

Le cattive abitudini alimentari sono la causa principale dell’indebolimento della fibra capillare. Cambiare dieta può essere il primo passo per prenderci cura dei nostri capelli in modo naturale. A colazione, possiamo mangiare dei cereali integrali, ricchi di vitamine B7 ed H che sono indispensabili per la salute del capello. A pranzo ed a cena, invece, possiamo concludere i pasti mangiando della frutta secca, ricca di vitamina E che dona vigore e lucentezza alla fibra capillare.

COME RINFORZARE I CAPELLI CON I RIMEDI NATURALI

Per avere una chioma forte e splendente possiamo realizzare delle soluzioni fai da te, utilizzando degli ingredienti che già abbiamo in casa. In questo modo, evitiamo di applicare degli agenti aggressivi e non inquiniamo l’ambiente. Ecco alcune soluzioni per avere dei capelli forti e splendenti:

  • Massaggio della cute con l’olio d’oliva

Per rafforzare la nostra chioma è indispensabile migliorare la circolazione sanguigna del cuoio capelluto. Dopo lo shampoo, massaggiamo i capelli con dell’olio extravergine di oliva. Le sue proprietà idratanti ci consentiranno di vedere gli effetti già dopo poche applicazioni.

  • Impacchi di olio di semi di lino

Un altro rimedio naturale sono gli impacchi a base di olio di semi di lino. Per preparare la soluzione, dobbiamo versare 250 ml di acqua e due cucchiai di olio in un pentolino. Facciamo bollire il tutto a fiamma bassa e, dopo averlo filtrato, lasciamo riposare la soluzione per una notte.

COMPOSTO NATURALE PER NUTRIRE E RINFORZARE I CAPELLI

Possiamo rinforzare i capelli anche con un composto fai da te nutritivo e rinforzante. La preparazione è semplice e richiede degli ingredienti che già abbiamo in casa.

OCCORRENTE

  • 38 ml di acqua
  • 40 ml di birra
  • Aceto di sidro
  • 10 ml di succo di limone
  • 5 gocce di olio essenziale di rosmarino
  • 5 gocce di olio essenziale di limone
  • Caraffa in pyrex

PREPARAZIONE

Versate l’acqua, la birra, l’aceto di sidro e il succo di limone all’interno di una caraffa in pyrex, che poi riponete a bagnomaria. Riscaldate il tutto a 80°C per 30 minuti e successivamente lasciate raffreddare fino a 40°C. Infine, aggiungete le 5 gocce di olio essenziale di rosmarino e di olio essenziale di limone. Una volta ottenuto il composto, utilizzatelo per massaggiare i capelli, dopo lo shampoo, senza doverli risciacquare.

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Differenza tra pandoro e offella

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Il termine deriva dal latino “offa”, che presso gli antichi Romani era una focaccia di farro con altri ingredienti, usata anche dagli àuguri come nutrimento dei polli sacri nel corso dei vaticini. Il diminutivo “offella” indicava, secondo una ricetta del XV secolo, una piccola pasta dolce, confezionata con sfoglia di farina e un impasto di chiara d’uovo, uva passa, cannella, zenzero, zafferano, e cotta al forno. Un’offella, simile come nome a quella di Bovolone ma diversa come formato, è l’offella di Parona, il tipico biscotto a base di pasta frolla, di forma ovale. La ricetta di questa specialità dolciaria fu inventata da Pasqualina Colli all’inizio del Novecento; assieme alla sorella Lina cominciò la produzione, inizialmente molto limitata. Il lancio commerciale dell’Offella ebbe inizio nel 1969, con la prima sagra dedicata a questo prodotto.

La produzione dell’ offella d’oro di Bovolone, inizia ad ottobre e si protrae per tutta la primavera successiva. Rispetto al panettone, l’impasto è più soffice e dolce e la forma è più bassa ed appiattita. I dolci sono confezionati con un incarto originale, eseguito a mano, che rende l’offella d’oro un gradevole e simpatico regalo per tutte le occasioni.

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