Gomme, farmaci, cerotti… Qual è il metodo migliore per smettere di fumare?

MEDICINA ONLINE COME SMETTERE DI FUMARE SIGARETTA SIGARETTE BIONDE NICOTINA CATRAME FILTRO TOSSICODIPENDENZA CHAMPIX FARMACI ELETTRONICA FUMO DIVIETO APERTO ACCENDINO DIPENDENZA TABAGISMO SMOKING.jpgOgni giorno un numero sempre maggiore di fumatori decide di smettere di fumare e si fa una unica grande domanda: qual è il sistema migliore Continua a leggere

Xilitolo, eritritolo o stevia: quale dolcificante scegliere?

MEDICINA ONLINE DIFFERENZA ZUCCHERO BIANCO RAFFINATO GREZZO SACCAROSIO DI CANNA INTEGRALE FRUTTOSIO DOLCIFICANTE XILITOLO SORBITOLO ASPARTAME SUCRE SUGAR DOLCIFICANTE CALORIE DIETA STEVIAEritritolo

L’eritritolo è un dolcificante con pochissime calorie: contiene 240 calorie per 100 grammi (mentre lo zucchero bianco ne contiene 395), con il 70% di potere dolcificante dello zucchero. L’Eritritolo non alza i livelli di zucchero nel sangue o l’insulina e non ha effetti su colesterolo e trigliceridi. L’eritritolo ha un sapore molto simile allo zucchero, sebbene possa avere un leggero retrogusto Continua a leggere

Le 5 migliori e dolci alternative allo zucchero bianco

MEDICINA ONLINE ZUCCHERO BAR ASPERTAME DOLCIFICANTE DOLCE ZUCCHERI CARBOIDRATI CALORIE LIGHT RICETTA ZOLLETTE CUCCHIAINO CAFFE BAR THE COCA COLA DIETA DIMAGRIRE INGRASSARE ZUCCHERATO DIERinunciare allo zucchero bianco ed alle sue quasi 400 calorie per 100 grammi, senza abbandonare la possibilità di dolcificare cibi e bevande… è possibile? Provate le nostre 5 migliori alternative allo zucchero bianco!  Continua a leggere

Differenza tra zucchero bianco, di canna, fruttosio e dolcificanti come stevia, aspartame, acesulfame K, xilitolo e sorbitolo

MEDICINA ONLINE DIFFERENZA ZUCCHERO BIANCO RAFFINATO GREZZO SACCAROSIO DI CANNA INTEGRALE FRUTTOSIO DOLCIFICANTE XILITOLO SORBITOLO ASPARTAME SUCRE SUGAR DOLCIFICANTE CALORIE DIETA STEVIA.jpgState per sorseggiare il vostro caffè, cosa scegliete tra zucchero bianco, zucchero di canna (grezzo o integrale), fruttosio e dolcificante? Sapete realmente in cosa differiscono tra di loro? Continua a leggere

Come coltivare la stevia a casa in un vaso

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Semina a marzo. Versa della terra fine e umida in un vaso non molto grande. Distribuisci i semi in superficie e ricoprili con uno strato di terreno. Posiziona il vaso in una zona soleggiata. Umidifica la terra con un nebulizzatore per evitare di rimuovere i semi. Già dopo una settimana dalla semina c’è la germinazione e dopo una decina di giorni compariranno le prime foglie. Non appena le piantine raggiungono una certa altezza, suddividile in vasi più grandi e, quando vedrai spuntare il terzo paio di foglie, vorrà dire che a le piante saranno adulte. Limitati ad innaffiarle tutti i giorni stando attenta però che non si creino dei ristagni d’acqua. È importante che il terreno risulti sempre umido; è fondamentale la scelta del terreno: se è argilloso, le foglie saranno più piccole e meno dolci, se è sabbioso, otterrai delle foglie più grandi e molto dolci.
Quando si avvicina l’autunno ricopri la base della pianta con del materiale per tenere al caldo le radici e tienila al riparo. Anche se la stevia appassirà ugualmente – in inverno va in riposo vegetativo – con il metodo della pacciamatura rispunterà nuovamente in primavera.
Le piante vanno potate prima e dopo la fioritura. La prima potatura – con taglio netto e al di sopra della gemma – devi farla quando la pianta raggiunge i 12 cm d’altezza. In questo modo la stevia tenderà a crescere in larghezza. La seconda potatura falla da ottobre in poi, dopo la fioritura e dopo che hai raccolto tutti i semi, cioè nel momento in cui i fiori iniziano a seccare. Come vedi il processo non è poi così complesso; per coltivare la stevia in casa bastano solo piccoli accorgimenti. Cosa puoi farci con la stevia? Dato che è un dolcificante naturale, puoi usarlo in alternativa allo zucchero e impiegare le sue foglie anche per la preparazione di una grappa.

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Il diabetico può mangiare lo zucchero di canna? Quanti carboidrati e calorie ha?

MEDICINA ONLINE MANGIARE TIPI DI ZUCCHERO INTEGRALE CANNA FRUTTA MAGRA DIABETE CALORIE GLICEMIA RICETTA INGRASSARE DIMAGRIRE INSULINA GLICATA COCA COLA ARANCIATA THE BERE ALCOL DIETA CIBO LONTANO DAI PASTI WALLPAPER.jpgLo zucchero di canna contiene mediamente 370 calorie per 100 grammi e circa 98 grammi di carboidrati. Lo zucchero di canna è un alimento sconsigliato, tuttavia può essere saltuariamente assunto dal paziente diabetico, in dosi moderate, lontano dai pasti principali e dopo parere positivo del medico. Sarebbe comunque preferibile sostituirlo con altri dolcificanti, come lo zucchero di canna integrale o la stevia.

Importante: in caso di dubbio, il paziente diabetico può – sotto controllo medico – monitorare la propria risposta glicemica all’assunzione di certi alimenti, annotando i valori su un taccuino e raffrontando le relative glicemie.

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Diabete: con cosa posso sostituire lo zucchero?

MEDICINA ONLINE MANGIARE TIPI DI ZUCCHERO INTEGRALE CANNA FRUTTA MAGRA DIABETE CALORIE GLICEMIA RICETTA INGRASSARE DIMAGRIRE INSULINA GLICATA COCA COLA ARANCIATA THE BERE ALCOL DIETA CIBNell’alimentazione moderna i dolcificanti o gli edulcoranti sono sempre più diffusi e utilizzati. Negli ultimi anni il mercato propone i dolcificanti naturali come validi sostituti acalorici dello zucchero senza i potenziali effetti tossici degli edulcoranti chimici. Ma è realmente così? Gli studi sperimentali sono ancora agli albori perciò la cautela deve essere massima.

Miele
Il miele è molto simile allo zucchero per quantitativo di zuccheri semplici, calorie e indice glicemicorendendo difficoltoso il controllo della glicemia in modo analogo allo zucchero bianco. Rispetto al saccarosio da cucina apporta una maggiore varietà di zuccheri come maltosio, saccarosio, glucosio, fruttosio e destrosio insieme convitamine e minerali.
Per il diabetico è un alimento da utilizzare con moderazione calcolando il carico glicemico complessivo del pasto in cui si assume miele.

Fruttosio
Il fruttosio è lo zucchero naturalmente presente nella frutta e in altri vegetali. Spesso viene consigliato ai soggetti diabetici come dolcificante per il suo basso indice glicemico ma molti studi mostrano come, ad alti dosaggi e con una somministrazione continuativa o cronica, questo zucchero porti a una serie di alterazioni metaboliche, come la produzione di prodotti della glicazione avanzata  (AGEs), insulino-resistenza, sintesi ex-novo di trigliceridi e acidi grassi.
Il fruttosio non abbassa i livelli dell’ormone della fame, predisponendo di fatto a patologie croniche come ledislipidemie, ipertensione, obesità.
L’associazione statunitense “The American Diabetes Association” sconsiglia l’uso di fruttosio come dolcificante ma precisa che non c’è ragione di evitare la quantità di fruttosio naturalmente presente negli alimenti come frutta e vegetali. La porzione come sempre fa la differenza.

Zucchero di canna integrale o panela
E’ diverso dallo zucchero di canna che si è abituati a conoscere (più simile allo zucchero raffinato) e rappresenta il primo prodotto estratto dal succo di canna senza subire ulteriori processi chimici di raffinazione. Si presenta granuloso, umido, di colore marrone e dal retrogusto di liquirizia. Contiene sostanze che vengono allontanate nei successivi passaggi chimici per ottenere lo zucchero bianco come zinco, cromo, ferro, potassio, magnesio, selenio, vitamine e fibra. La presenza di minerali e vitamine fa si che lo zucchero di canna integrale sia un valido sostituto dello zucchero bianco.
Ha un indice glicemico medio-basso e può essere consumato dai diabetici in alternativa allo zucchero raffinato ricordando di moderarne il consumo e di calcolare sempre l’apporto di zuccheri totali fatto con la dieta.

Sciroppo d’acero e succo d’agave
Sono dolcificanti estratti dalla linfa di queste piante. Oltre agli zuccheri sono ricchi di oligoelementi e vitamine. Possiedono un sapore caratteristico che può essere più o meno adatto in varie situazioni.
Questi sciroppi possono rappresentare una valida alternativa allo zucchero per i diabetici ma se ne raccomanda un uso moderato e controllato come per tutti gli alimenti zuccherati. In particolare è l’elevata percentuale di fruttosioche potrebbe essere dannosa nell’uso eccessivo e cronico (vedi la voce precedente).
Inoltre lo sciroppo d’acero è particolarmente ricco di sostanze antinfiammatorie e polifenoli, potenti antiossidanti, sui quali la scienza sta verificando la potenziale azione positiva sulla prevenzione del diabete di tipo 2 e sulcontrollo della glicemia.

Stevia
La stevia è un dolcificante estratto dalle foglie della pianta Stevia rebaudiana, in commercio in Europa dal 2011 quando l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha stabilito che l’estratto non è tossico e/o cancerogeno.
In realtà sarebbe più corretto parlare di glicosidi steviolici, ai quali è legata l’azione dolcificante e per i quali si è inserito il codice E960 tra gli additivi alimentari. Il parere dell’EFSA è che nella dose giornaliera ammissibile(DGA) di 4 mg/kg/giorno i glicosidi steviolici non risultano genotossici o cangerogenici.
Non ci sono molti studi sulla tossicità nell’uso cronico anche se si evidenzia una tossicità molto bassa. Ad oggi è considerato sicuro ma la cautela dovrebbe essere sempre massima davanti a un prodotto i cui effetti non sono del tutto chiari o controversi.
A livello metabolico il dolcificante a base di stevia sembrerebbe essere particolarmente indicato per coloro che soffrono di ipertensionediabete di tipo 2 e/o insulino-resistenza in quanto sembrerebbe favorire il trasporto dello zucchero dentro le cellule con una riduzione dell’insulino-resistenza e un effetto ipoglicemico.

Succo d’uva concentrato
Il succo d’uva concentrato è un dolcificante naturale che condensa gli zuccheri naturalmente presenti nella frutta. Guardando la tabella nutrizionale si scopre che può arrivare a contenere il 50 % di zuccheri semplici. La quantità di zuccheri presenti suggerisce un consumo moderato e controllato, soprattutto per chi soffre di sovrappeso,sindrome metabolicadiabete di tipo 2 insulino-resistenza.
I vantaggi potenziali derivano dalla presenza di antiossidanti come polifenoli e licopene e dalla presenza di micronutrienti oltre agli zuccheri.
Non ci sono molti studi scientifici sul consumo specifico di questo dolcificante tra i diabetici pertanto se ne consiglia un uso moderato.

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Stevia: tutta la dolcezza che vuoi a “calorie zero” e senza alterare la glicemia

MEDICINA ONLINE DIFFERENZA ZUCCHERO BIANCO RAFFINATO GREZZO SACCAROSIO DI CANNA INTEGRALE FRUTTOSIO DOLCIFICANTE XILITOLO SORBITOLO ASPARTAME SUCRE SUGAR DOLCIFICANTE CALORIE DIETA STEVIALa Stevia è una pianta erbacea arbustiva perenne, della famiglia delle Asteraceae (Compositae), cresce in piccoli cespugli su terreni sabbiosi ed in montagna. E’ originaria di una zona a cavallo del confine tra il Paraguay ed il Brasile ed è conosciuta da millenni dai popoli Indiani Guaranti del Sud-Americana per potere dolcificante delle sue foglie e per le proprietà medicinali. Deve la sua diffusione in Europa ad un botanico svizzero, Moisè Giacomo Bertoni (15 Giugno 1857 – 19 Settembre 1929) che, dopo averla identificata e analizzata, ne studiò le caratteristiche e gli usi.

Zero calorie
L’utilizzo della Stevia e dei suoi derivati, inizialmente bandito, è stato ammesso dalla Unione Europea, come per l’Italia (Regolamento UE N. 1131/2011 della Commissione dell’11 Novembre 2011) ed ora rappresenta una grossa fetta del mercato erboristico europeo e italiano. La Stevia non altera la glicemia e può essere impiegata come dolcificante a zero calorie sotto forma di foglie fresche o essiccate, foglie tritate in polvere (20/30 volte più dolci dello zucchero), estratto in polvere (300 volte più dolce dello zucchero), concentrato liquido da estrazione acquosa e/o idroalcolica (circa 70 volte più dolce dello zucchero). Essendo un sostituto dello zucchero industriale sta spopolando in erboristeria, per tisane e alimenti, ma nonostante sia un dolcificante naturale si consiglia di non esagerare nell’uso, specie in gravidanza e per gli alimenti destinati ai bambini, inoltre dobbiamo stare attenti a non cadere in inganni tattici dell’industria, che addizionando un prodotto con un dolcificante naturale cerca di farlo apparire più sano, non è necessariamente così.

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Perché è stata inizialmente bandita?
La stevia è stata bandita per lungo tempo con la seguente motivazione:

non è possibile affermare con “assoluta certezza” che i prodotti della Stevia non siano dannosi per la salute dell’uomo e perciò dovranno essere effettuate ulteriori ricerche in questo senso

Ciò è stato visto come una forma di boicottaggio verso una possibile alternativa dello zucchero, che sarebbe andata così a danneggiare un mercato globale, potente e insano come quello dello zucchero di canna, il che è probabile, d’altra parte è però vero che si tende alla commercializzazione su larga scala anche in questo caso. Come sempre il punto è nella fiducia che possiamo riporre nel venditore e nel nostro grado di informazione.

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