Capelli stressati, crespi, grassi o sottili in primavera? Ecco i rimedi in vista dell’estate

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA BELLA ESTETICA CAPELLI OCCHI BELLEZZA COSMETICI PELLE RUGHE TRUCCO MAKE UP OCCHIALI DA SOLE COLORATIAnche i capelli possono essere soggetti a stress. Anzi, sono essi stessi degli indicatori del grado di stress sopportato dal nostro corpo in quel momento. Nei periodi particolarmente stressanti, infatti, i capelli tenderanno a presentarsi opachi, fragili, sottili, sfibrati ed anche ribelli ai vari tipi di piega. Sono condizioni piuttosto comuni, favorite anche dal cambiamento di stagione, in cui si verificano cadute fisiologiche e maggiore esposizione ai raggi ultravioletti.

RIMEDI CONTRO I CAPELLI GRASSI

Ora passiamo ad un tipo di capello in particolare: il capello grasso – o meglio, la seborrea grassa – che rappresenta un problema piuttosto diffuso e anche particolarmente antiestetico. La causa è un eccesso di sebo che si deposita sui capelli e sul cuoio capelluto: in condizioni normali questa sostanza lubrifica il capello, costituendo una protezione naturale ma, quando la sua produzione è eccessiva, il sebo cola lungo il capello e si accumula nel cuoio capelluto, dando quell’aspetto untuoso e perfino sciatto alla pettinatura. Non si tratta soltanto di un problema estetico, perché l’alterazione della quantità e della qualità stessa del sebo tende a diminuire la vitalità dei capelli.
Le cause secondarie dei capelli grassi possono essere lo stress, l’inquinamento, un uso prolungato di shampoo troppo aggressivo ma principalmente sono dovuti a fattori ormonali e genetici. Il modo più semplice di combattere i capelli grassi è di effettuare lavaggi frequenti con uno shampoo poco detergente. La frequenza dei lavaggi può dipendere dalla gravità del problema che, se particolarmente accentuato, richiede dei lavaggi quotidiani.

ELIMINARE L’EFFETTO CRESPO

Come eliminare l’effetto crespo? Ecco per voi un buon sistema! Andate in erboristeria e comprate una manciata di fiori di luppolo, quindi bolliteli per 20 minuti in mezzo litro di acqua. Filtrate il tutto e aggiungete un cucchiaio di sapone neutro grattugiato o direttamente modello liquido. Ed ora utilizzate il composto per lavare i capelli, le resine contenute nel luppolo copriranno i capelli di un’invisibile guaina protettiva, che andrà a favorire l’adesione delle cuticole alla corteccia capillare.
Altro sistema per eliminare l’effetto crespo è il seguente: comprate olio di mandorle dolci, un rametto di salvia e uno di rosmarino e versate tutto il un bicchiere. Agitate energicamente e lasciateli macerare per una ventina di giorni in un luogo fresco e asciutto. Filtrando il composto otterrete un balsamo che donerà lucentezza e morbidezza ai vostri capelli.

CURARE I CAPELLI SOTTILI

In vista dell’arrivo dell’estate (lunghe esposizioni al sole possono infatti peggiorare il problema) i capelli sottili devono essere “coccolati” più del solito. Purtroppo l’utilizzo prolungato di phon, piastre e trattamenti cosmetici troppo aggressivi rendono molto facile avere capelli più secchi ed aridi.
Per tornare al tanto desiderato “tocco cashmere” i nostri capelli dovranno essere curati quotidianamente. Comiciamo innnanzitutto con l’utilizzo di uno shampoo specifico, ottimi quelli agli oli nutrienti e restitutivi , come l’olio di mandorla, di burro di karitè, di noci o di calendula.
Molto utile, per donare lucentezza e morbidezza, è fare almeno 2 volte a settimana, un impacco a base di olio d’oliva o olio di jojoba, che crea sul nostro capello una sottile patina protettiva, ottima difesa contro tutti gli agenti di aggressione esterna.
Teniamo la nostra maschera in posa, per almeno 20 minuti e risciacquiamo poi con acqua tiepida.

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No allo shampoo da cinque anni: capelli più sani

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo NO ALLO SHAMPO CINQUE ANNI CAPELLI SANI Dieta Chirurgia Estetica Roma Cavitazione Pressoterapia Grasso Massaggio Linfodrenante Dietologo Cellulite Calorie Peso Sessuologia Pene Laser Filler Rughe BotulinoNo allo shampoo da ben cinque anni? Una sfida? No, una realtà, quella di Jacquelyn Byers, che ha deciso di eliminare lo shampoo tradizionale dalle sue abitudini, di evitare ogni detergente chimico per lavare e trattare la sua chioma. Scelta discutibile, che fa riflettere soprattutto alla luce delle dichiarazioni della diretta interessata che sostiene di avere, a oggi, grazie alla sua scelta, capelli più sani, belli e forti. Come riporta Daily News, Jacquelyn ha cominciato eliminando lo shampoo tradizionale e preferendo i detergenti biologici e organici, acquistati nei negozi specializzati. Ha continuato, complici i costi non esattamente accessibili dei prodotti bio, a confezionare detergenti fai da te per i capelli, mixando ingredienti casalinghi, economici e facilmente reperibili, come l’aceto, il sidro di mele e il lievito. Ma Jacquelyn Byers non si è limitata a questo, anzi.

La sperimentazione continua

Alla ricerca della formula casalinga perfetta per lo shampoo perfetto, Jacquelyn ha continuato a sperimentare, a cambiare miscele e associazioni di ingredienti, introducendo, per esempio, il bicarbonato. Prove e sperimentazioni fino alla decisione attuale, quella più naturale possibile, di evitare troppi mix o impacchi, ma di risciacquare semplicemente i capelli sotto l’acqua corrente, due volte la settimana. A due risciacqui settimanali sotto la doccia Jacquelyn Byers aggiunge, solo se necessari e se i capelli risultano troppo secchi, uno shampoo con aceto e bicarbonato. Se sia tutto vero non è dato sapere, se questa abitudine sia davvero un toccasana per la salute e la bellezza della chioma anche. Ma che lo shampoo e la scelta dei detergenti utilizzati meriti un po’ di attenzione e di cautela in più è una verità da non sottovalutare.

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Fragili, rosicchiate, gialle: perché le unghie si sfaldano e si rovinano e quali sono le cure?

MEDICINA ONLINE MANO METTE SMALTO SU UNGHIE DITA COSMETICA BELLEZZAMani curate e unghie sane e forti sono un ottimo biglietto da visita e le donne sono particolarmente sensibili alla bellezza di tale parte del corpo. Un’unghia sana e resistente rispecchia una condizione ottimale di salute, oltre che un equilibrio fisiologico; per contro, un’alterazione a livello dell’unghia può essere spia di disturbi di varia entità dell’organismo. Le unghie, così come gli occhi o i capelli, hanno un proprio linguaggio per esprimersi e per farci capire se e quando qualcosa non va. Come gli occhi possono arrossarsi per stanchezza e i capelli possono cadere a causa dello stress, allo stesso modo le unghie che si sfaldano possono nascondere qualche disagio o patologia.

Leggi anche: L’alimentazione per avere unghie più forti e più belle: mai più unghie spezzate o che si sfaldano

Unghie sfaldate: le cause

Lo sfaldamento dell’unghia, chiamato tecnicamente “onicoschizia lamellina”, si verifica quando l’unghia, letteralmente, si sfoglia, diventa sempre più fragile e il margine libero appare frammentato.

1) Invecchiamento. Una delle principali cause che provocano un’innaturale fragilità – e conseguente sfaldamento delle nostre unghie – è l’invecchiamento; col passare degli anni il livello di produzione di cheratina, proteina di cui le unghie sono ricche, si abbassa gradualmente, rendendo queste ultime più deboli.

2) Alimentazione. Un’altra causa, piuttosto comune, è una cattiva alimentazione e in particolar modo una carenza di calcio, di vitamina A o B6.

3) Traumi. Lo sfaldamento delle unghie può essere causato anche da eventi traumatici, come l’uso di prodotti inadatti, smalti, gel e solventi scadenti che aggrediscono le nostre unghie a causa della loro elevata acidità.

4) Detersivi. Anche l’uso di particolari detersivi per la pulizia della casa può determinare un indebolimento degli strati superficiali dell’unghia, in questo caso basterà dotarsi di un paio di guanti per proteggerle al meglio.

5) Farmaci. Alcuni farmaci hanno un fastidioso effetto collaterale: determinano una maggiore fragilità di unghie e capelli.

6) Stress. Infine anche lo stress ha una cattiva influenza sul benessere delle nostre unghie: stanchezza, nervosismi e preoccupazioni hanno infatti incidenza non solo sulla nostra psiche, ma effetti sul nostro fisico, unghie comprese.

Leggi anche: Lo smalto rovina le vostre unghie

Unghie sfaldate: rimedi e cure

Esistono numerosi rimedi preventivi per evitare che le nostre unghie si rovinino e conseguentemente si sfaldino. Da un punto di vista alimentare possiamo innanzitutto rivedere la nostra dieta e mangiare in modo più sano, integrando gli oligoelementi e le vitamine mancanti attraverso un’alimentazione che preveda proteine, frutta e verdura o aiutarci con integratori. Come secondo passo è importante evitare prodotti nocivi e di scarsa qualità per la struttura delle nostre unghie, scegliere un gel con proprietà nutritive e vitamine o una base rinforzante, oltre ad appositi oli (ma anche quello d’oliva va benissimo per un massaggio rinforzante), che proteggano le unghie dagli agenti esterni. Anche il succo di limone è un ottimo rinforzante che combatte, al tempo stesso, l’ingiallimento delle unghie: basta tagliare un frutto a metà e infilarci dentro le dita per qualche minuto, oppure spremerlo e mischiarlo all’olio extravergine o a quello di mandorle dolci per un impacco.

Unghie rosicchiate

Fra tutte, le unghie rosicchiate sono le meno estetiche. Spesso infatti si tende a sfogare il proprio nervosismo e la propria tensione sulle mani, non solo nei veri momenti di stress, per esempio quando si sta lavorando, ma anche mentre si legge una rivista o si guarda la televisione. Ecco come prevenire l’onicofagia, il comune vizio di rosicchiare le unghie:

  • Utilizza smalto per unghie amaro, così quando cercherai di rosicchiarle sentirai il sapore poco gradevole. Scegli un colore molto forte per lo smalto che vuoi applicare: vederlo rovinato vi farà pensare due volte prima di rosicchiare le unghie.
  • Scegli unghie finte che permettano alle vere di crescere.

Unghie fragili

Le unghie fragili e deboli spesso sono la conseguenza di carenze nell’alimentazione, allergie, problemi ormonali, o più semplicemente di un utilizzo costante di smalto e acetone che indeboliscono le stesse.
Oltre all’alimentazione, che deve essere ricca di cereali, latticini, legumi, uova, pesce, germe di grano e riso integrale, puoi seguire questi piccoli consigli per rafforzare le tue unghie:

  • Quando lavi i piatti o pulisci casa usa sempre un paio di guanti per proteggere le unghie dai solventi o dai prodotti troppo aggressivi.
  • Evita di tagliarle con le forbici perché le indebolisce e prediligi sempre la lima.
  • Utilizza uno smalto a base di calcio che le rafforza.
  • Non tenerle troppo lunghe.
  • Evita i solventi a base di acetone che tendono a rendere le unghie più deboli.

Unghie gialle

Avere le unghie gialle è uno degli inconvenienti più comuni per le donne. Le più furbe le ricoprono con dello smalto scuro, ma chi invece predilige un look naturale (al massimo uno smalto trasparente), avere le unghie gialle è proprio una seccatura anti-estetica. Solitamente questo è problema per chi utilizza smalti troppo aggressivi, per chi fuma, in quanto la nicotina si deposita sulle unghie, o ancora per chi ha dei problemi di salute, come psoriasi, onicomicosi o problemi al fegato. Se non si rientra nelle ultime due possibilità, il problema “unghie gialle” si risolve in pochi step:

  • Fare uno scrub sulle unghie con un impacco naturale: un cucchiaio di bicarbonato (ottimo sbiancante naturale), 5 gocce di olio essenziale di limone e un cucchiaio di olio extravergine di oliva che aiuta a nutrire la pelle e le unghie allo stesso tempo.
  • Evita i solventi a base di acetone.
  • Prima di applicare lo smalto colorato, applica una base trasparente che protegge l’unghia.

Unghie che si sfaldano

Le unghie che si sfaldano sono uno dei problemi più comuni tra le persone che assumo meno calcio rispetto alle necessità del proprio corpo. Oltre a scegliere integratori, possiamo sicuramente prevenire questo fastidioso inconveniente seguendo dei semplici consigli.

  • evitare di mangiare le unghie;
  • fare la manicure almeno una volta al mese;
  • fare dei massaggi con olio d’oliva che nutre le unghie;
  • scegli uno smalto trasparente da mettere anche come base a quello colorato, meglio se a base di calcio;
  • quando limi le unghie evita il movimento avanti-indietro;
  • piuttosto scegli dei movimenti lunghi che vanno in una sola direzione.

I migliori prodotti per la cura delle unghie

Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche per la cura ed il benessere di mani e piedi, in grado di migliorare forza, salute e bellezza delle tue unghie e della tua pelle:

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I dieci trucchi per avere un seno bello ed in salute

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA NUDA BELLA CORPO ESTETICA BELLEZZA FISICO MAGRAIl seno è una straordinaria arma per conquistare un uomo, ed allora perché non renderlo più in salute e bello possibile? Ecco allora, per te, le dieci regole d’oro per ottenere un seno bello e sano!

Leggi anche: Perché agli uomini piace così tanto il seno delle donne?

1) Alimentazione
Alcuni alimenti, molto più di altri, aiutano a ridurre il rischio di sviluppare il cancro al seno. Nella vostra dieta quotidiana, quindi, non dovranno mancare frutta gialla e arancione e verdure come la zucca, in quanto sono ricchi di antiossidanti beta-carotene, che è stato collegato a rischio ridotto di cancro al seno. Altri alimenti importantissimi per la salute del vostro seno sono noci, mirtilli e l’omega-3 (che si trova nel pesce grasso, avocado e uova).

Leggi anche: Come aumentare il volume del seno con i cibi ricchi di fitoestrogeni

2) Taglia giusta del reggiseno
La percentuale è davvero considerevole: più del 70% delle donne usa regolarmente un reggiseno di taglia sbagliata. Un errore di questo tipo, con il tempo, provocherà vari disturbi come cattiva postura, irritazione della pelle e difficoltà respiratorie. In più, non indossare un reggiseno della giusta taglia può danneggiare irreversibilmente i legamenti del seno, con conseguenti dolori e cedimenti. La cosa migliore da fare è quella di misurare regolarmente i vostri seni (perché il nostro seno è soggetto a continui cambiamenti) e munirsi di supporti adatti e su misura.

Leggi anche: I consigli per avere un seno tonico e sodo

3) Mantieniti in forma
Allenarsi con costanza, anche poche ore per settimana, ci aiuta a far abbassare i livelli di estrogeni nel nostro organismo e, di conseguenza, a ridurre il rischio di cancro al seno. In più, oltre all’importante aspetto salutistico, attività fisica costante vuol dire anche seno più bello e sodo!

Leggi anche: Vuoi avere un seno più bello? Comincia con la postura e la ginnastica giusta

4) Creme rassodanti
Utilizzare regolarmente delle creme rassodanti (di alta qualità) di sicuro non renderà il nostro seno più grande ma, di certo, ci aiuta, e non di poco, a migliorare l’elasticità della pelle e a tonificare i nostri seni, limitando anche rughe e cedimenti.

Leggi anche: Avere un seno perfetto con olio di jojoba, fitoestrogeni e qualche semplice esercizio

5) Trucca il tuo seno
Perché no, se madre natura non è stata generosa con la nostra scollatura ma, comunque, vogliamo essere ammirate anche in quella zona del nostro corpo, possiamo ricorrere a qualche “trucco”, nel vero senso del termine. Con il make up, infatti, è possibile creare l’illusione di un seno più grande utilizzando del fondotinta opaco tra i seni, creando così un sensuale effetto ombra. Indossata la maglietta mozzafiato, terminiamo la nostra “magia” con dei brillantini!

Leggi anche: Conosci veramente il tuo idratante? Con l’INCI impari a leggere gli ingredienti di tutti i cosmetici che usi

6) Palpatevi ed osservatevi!
Per quanto la lotta al cancro al seno abbia fatto passi da gigante, è ancora la prima causa di morte delle donne. Un sondaggio condotto dalla Breakthrough Breast Cancer, poi, ha riscontrato che solo il 35% delle donne controlla regolarmente il proprio seno per verificare l’eventuale presenza di noduli. L’autopalpazione è una forma di prevenzione fondamentale per noi donne. Facciamoci aiutare anche dal nostro partner e, almeno una volta all’anno, non rinunciamo ad una visita specializzata.

Leggi anche: A cosa serve e come si fa l’autopalpazione del seno?

7) Smettete di fumare
Il fumo, oltre a malattie cardiovascolari e ai polmoni, è anche causa di cancro al seno. Uno studio condotto da ricercatori del California Department of Health Services ha rilevato che il rischio di cancro al seno tra le donne che hanno fumato è del 30% superiore rispetto alle non fumatrici. In più, come ben sappiamo, fumare invecchia precocemente la nostra pelle e aumenta vertiginosamente il numero di rughe anche in quella zona: vogliamo smettere di fumare una buona volta?

Leggi anche: Tutti gli articoli del blog che trattano della dipendenza dalla nicotina e di come smettere di fumare

8) Proteggete il vostro seno dei raggi solari
Nonostante gli avvertimenti sul cancro e sull’invecchiamento precoce della pelle, molte donne, ancora oggi, non usano regolarmente la giusta protezione solare. Se volete mantenere il vostro décolleté liscio, sodo, giovane e in salute, non lasciate mai più il vostro seno indifeso ai raggi solari.

Leggi anche: L’incidenza del tumore al seno in crescita tra le quarant’enni: l’importanza della mammografia

9) Usa il reggiseno giusto
Quando lavoriamo o facciamo attività fisica, i seni tendono a muoversi continuamente. Un reggiseno inadatto e poco robusto, specie per chi ha dei seni importanti, porterà con il tempo disagio e dolore, provocando danni ai legamenti che incurveranno il seno. Il reggiseno, in queste occasioni, dovrà essere più robusto di quello che indossiamo di sera o in momenti speciali!

Leggi anche: Il reggiseno che può far crescere il tuo seno – Mastodinia: quando il seno è gonfio e dolorante

10) Migliorate la postura
Se, superati gli anta, non volete ritrovarvi il seno all’altezza delle ginocchia, la prima cosa da fare è migliorare la vostra postura. I muscoli del torace perdono di flessibilità quando le spalle sono curve e, se non si provvede immediatamente a “raddrizzare” la situazione, i cedimenti nel tempo sono assicurati!

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Come imparare a leggere l’INCI di shampoo, trucchi e cosmetici e acquistare prodotti sicuri

MEDICINA ONLINE COSMETICI TRUCCHI MAKE UP TRUCCOLe donne, ma in questi ultimi anni anche gli uomini, difficilmente rinunciano ad un cosmetico che le faccia sentire più belle e che migliori la consistenza della loro pelle. Nonostante la crisi, i prodotti di bellezza non hanno subito cali di vendite ma di sicuro quello che i consumatori vogliono è un buon prodotto e magari senza dover spendere delle cifre esagerate, che – sia chiaro – non necessariamente sono sinonimo di alta qualità. Per scegliere un buon cosmetico – almeno dal punto di vista della qualità dei suoi componenti – è necessario fare una cosa: leggere l’INCI ovvero l’International Nomenclature of Cosmetic Ingredients. L’INCI indica tutti gli ingredienti o in lingua latina o in lingua inglese e tali ingredienti sono nominati in ordine di quantità presente nel prodotto, in parole povere i primi componenti elencati sono quelli presenti in più alte concentrazioni nel cosmetico. Un’altra buona regola è quella di scegliere prodotti dermocompatibili e ecocompatibili cioè che “fanno bene alla pelle ed allo stesso tempo non impattano negativamente sull’ambiente” come promuove l’Associazione Internazionale di Ecodermatologia Skineco e l’ideatore del Biodizionario, il chimico industriale consulente Ecolabel, Fabrizio Zago.

Come leggere l’INCI?

Ma andiamo nel dettaglio, come va letto l’INCI per determinare che un prodotto sia dermocompatibili e ecocompatibili?Allora per prima cosa leggiamo i primi 5-6 ingredienti, sono quelli presenti in maggior quantità e in questi non devono esserci i derivati del petrolio come petrolati, definiti nell’INCI come Paraffinum Liquidum, PEG e PPG, Mineral Oil, Petrolatum. Ma anche dobbiamo prestare attenzione ai tensioattivi derivati dalla raffinazione del petrolio come Sodium laureth sulfate, Sodium lauryl sulfate, Ammoniun lauryl sulfate, agli ingredienti allergizzanti come Triclosan, Imidazolidinyl urea, DMDM Hydantoin, Methylisothiazolinone e Methylchloroisothiazolinone senza poi dimenticare i siliconi come Poliquaternium-80, Dimethicone e Amodimethicone. Comunque per ogni dubbio, sul già citato Biodizionario di Fabrizio Zago potrete trovare quasi 5.000 ingredienti catalogati in ordine alfabetico con accanto un “semaforo” che indica se è un ingrediente che possiamo considerare buono o cattivo.

Vaseline e petrolati

Leggiamo ora quello che Skineco dice sulle vaseline e i petrolati:

“La Direttiva sostanze pericolose della CEE n.67/548/CEE e successive modifiche stabilisce una chiara catalogazione tra i derivati del petrolio, tra i cancerogeni e i non. La vaselina (paraffina molle) è classificata come cancerogena cat.2, a meno che non ci sia certezza che l’olio di base dalla cui raffinazione e lavorazione è derivata non lo sia perché non contiene alcuna impurità. I fornitori di paraffina e vaselina per uso cosmetico devono dare garanzia di non fornire vaselina di categoria 2 cancerogena per le impurità contenute, e ottemperando alla direttiva 2003/15/CE settima modifica, devono fare dichiarazioni certificate di produrre con olii base che non contengano più del 3% di impurità pericolose.”

Cancerogeni vietati

Per legge le sostanze classificate come cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione, di categoria 1A, 1B e 2 sono vietate per la formulazione di cosmetici, una sostanza classificata nella categoria 2 può essere utilizzata nei cosmetici se è stata sottoposta alla valutazione del CSSC (Comitato Scientifico Sicurezza Consumatori) e dichiarata accettabile per l’utilizzo nei prodotti cosmetici. Sostanze cancerogene a parte, la vaselina ha il potere di ostruire i pori della pelle, non è biodegradabile e potrebbe alterare la pelle visto che non la fanno respirare, senza dare nessun reale nutrimento o idratazione. Quindi da evitare assolutamente. Anche i siliconi hanno la stessa funzione, rendere la pelle setosa ma è il silicone ad essere setoso, non la pelle, il silicone è un isolante, idrorepellente, cioè non lascia respirare la pelle, non la lascia idratarsi e a lungo andare la secca ancora di più.

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Cristalli, allergie

Attenzione agli shampoo, ai balsami e ai cristalli di luce per i capelli, riempiono di siliconi i capelli che non vengono lavati via e che quindi a lungo andare creano una sorta di pellicola unta e pesante regalando ai capelli l’aspetto sporco e non curato, senza parlare del fatto che la cute non respira e si forma la forfora. Attenzione anche che il cosmetico sia stato testato da test clinici contro le allergie e che non contenga gli allergeni, qui potete scaricare il file in formato .pdf della Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea con gli allergeni riconosciuti:

Allergeni riconosciuti

Latino o inglese

Un’altra cosa da sapere quando leggete l’INCI è la differenza tra i nomi in latino e i nomi in inglese. I nomi in latino si riferiscono ai nomi botanici e a quelli di ingredienti presenti nella farmacopea ad esempio “prunus amygdalus dulcis oil” sta per “olio di mandorle dolci“. Mentre quelli in inglese indicano componenti di sintesi chimica, identificati anche con codici numerici i quali identificano i coloranti artificiali, questi codici sono preceduti da un CI che indica la lista internazionale dei coloranti.

Pao

Infine controllate il PAO (period after opening), il simbolino che sta di solito in basso sulle confezioni ed indica una confezione aperta con un numero al suo interno. Quel numero indica il numero di mesi di conservazione ottimale del prodotto dopo la sua apertura. Più questo numero è alto, più conservanti sono contenuti al suo interno, un buon PAO è di 6-12 mesi, non di più.

Conclusioni

In conclusione cercate di acquistare prodotti che non abbiano petrolati, siliconi e allergizzanti, che abbiano un INCI il più possibile in latino e che abbiano una scadenza relativamente breve e ricordate che non è detto che una grande marca sia sinonimo di alta qualità, leggete anche quelle etichette!

Fonte: Eticamente, SkinecoBiodizionario

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Trattamenti naturali di bellezza dai cinque angoli del globo

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA BELLA ESTETICA CAPELLI OCCHI BELLEZZA COSMETICI PELLE RUGHE TRUCCO MAKE UP OCCHIALI DA SOLE COLORATII rituali di bellezza variano a seconda degli ingredienti e delle caratteristiche di ogni popolazione ma il segreto e l’obiettivo sono comuni in ogni angolo del globo: avvalersi della bontà della natura per aiutare il proprio fisico a mantenersi belli e in forma, anche quando si è in là con l’età. Dalle maschere di tè verde e bianco dalla Cina al tè del mattino in India, con zenzero e miele fino allo scrub naturale di limone e zucchero usato in Messico per levigare le mani: ecco cinque segreti rigorosamente naturali e facilmente replicabili dalle donne (e dagli uomini ovviamente!) di tutto il mondo.

1) CINA, maschera per il viso al tè verde
Sono molti i tè ricchi in antiossidanti. Quelli verde e bianco abbondano di molecole che aiutano contro le rughe e stimolano il rinnovo cellulare. I cinesi mischiano la polvere di tè bianco con una tazza di tè verde per creare una potente maschera facciale. Se applicata sul viso per almeno una decina di minuti aiuta a combattere i segni del tempo e arricchisce di antiossidanti.

2 INDIA, tè con zenzero e miele al mattino
Le donne indiane al mattino si svegliano con una tazza di tè allo zenzero. Mischiato con zenzero tritato e miele diventa un concentrato anti età. Il miele è anche un potente antibatterico e riduce le infiammazioni mentre lo zenzero è un antiossidante ed aiuta con il collagene.

3. MESSICO, scrub allo zenzero e lime
Si sa che le mani sono una delle parti del corpo dove l’invecchiamento è più visibile. La pelle perde elasticità e si formano le odiose rughe e vene in rilievo. In Messico le donne mischiano il succo di limone e lo zucchero per creare un efficace scrub per le mani. I cristalli di zucchero sono un esfoliante ed aiutano a rimuovere le cellule morte. Il succo di limone contiene l’acido alfaidrossido che si trova in molti trattamenti anti età.

4. POLINESIA, il succo di Noni
Forse l’avrete sentito nominare fra i prodotti più in voga al momento fra modelle ed esperti di bellezza. Ma in effetti il succo di Noni è conosciuto in Indonesia da migliaia di anni. Gli abitanti della Polinesia lo utilizzano per le proprietà idratanti e anti età. Gli studi hanno dimostrato che è efficace nel levigare l’apparenza di rughe e zampe di gallina.

5. FRANCIA, i benefici dell’uva
Gli estratti dei semi di uva sono carichi di antiossidanti. Tali estratti hanno anche un effetto protettivo verso il collagene e l’elastina, le proteine che rendono la pelle elastica e soda. In Francia i benefici sono noti e sono molti i prodotti di bellezza che oggi ne fanno uso.

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Le nuove creme antirughe puntano alla cronobiologia e al sistema immunitario

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO COSMETICA MANI CREMA IDRATANTI PELLE RUGHE ANTIRUGHE ESTETICA BELLEZZA MACCHIEDalla scoperta dei ‘clock-genes’ della pelle, geni che si attivano in base alle ore del giorno per stimolare la cute al rinnovamento e alla difesa, sono nate le creme antirughe di ultima generazione che puntano a stimolare tali meccanismi endogeni del tessuto. Di recente scoperta anche le polveri antinquinamento a base di silicio, aggiunte in sieri e creme. Ne ha parlato Alberto Noè, presidente di Shiseido cosmetici Italia in occasione della presentazione delle novità per il prossimo semestre, frutto della collaborazione fra il colosso nipponico e le principali università del mondo.

Continua la lettura su https://www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/rubriche/estetica/2013/12/17/antirughe-puntano-cronobiologia-sistema-immunitario_9792821.html

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Candeggina al posto di creme di bellezza contro le rughe e l’invecchiamento della pelle

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO COSMETICA MANI CREMA IDRATANTI PELLE RUGHE ANTIRUGHE ESTETICA BELLEZZA MACCHIEPer avere una pelle sempre giovane si può provare con un bagno nella candeggina diluita allo 0.005 %, corrispondente ad un quarto di una mezza tazza di ipoclorito di sodio in una vasca da bagno piena d’acqua. Altro che creme costose e cure invasive. Lo dimostrano i ricercatori della Stanford University School of Medicine, con una indagine condotta sui topolini di laboratorio e pubblicata oggi sul Journal of Clinical Investigation. Il dermatologo Thomas Leung che ha condotto la ricerca, ha affermato: “La varechina è un modo efficace ed economico per combattere le forme di eczema, da moderata a grave e ha dimostrato inoltre effetti antinfiammatori e protettivi sulla pelle danneggiata dalla radioterapia, dall’eccessiva esposizione al sole e dall’invecchiamento. Sono note le azioni antimicrobiche della candeggina, noi abbiamo scoperto come il composto agisce a livello molecolare, anche quando molto diluito”.

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