Iperandrogenismo femminile: significato, cause, sintomi e terapie

MEDICINA ONLINE OVAIO TUBE FALLOPPIO OVAIA OOCITA OVOCELLULA SPERMATOZOO UTERO VAGINA FONDO CERVICE TUMORA CANCRO POLICISTICO SALPINGOGRAFIA ECOGRAFIA STERILITA GRAVIDANZA INCINTA INFERTILEL’iperandrogenismo femminile si verifica quando in una donna si determina una eccessiva produzione di ormoni sessuali maschili (specie testosterone) da parte delle ghiandole endocrine deposte alla Continua a leggere

Efedrina: farmaco, droga, effetti, sport, uso per dimagrire

MEDICINA ONLINE FARMACI INTEGRATORI DIMAGRIRE GRASSO DIETA APPETITO ANORESSIZZANTI FARMACO FARMACIA METRO GIROVITA PERDERE PESO EFEDRINA TERMOGENICO.jpgL’efedrina è una molecola alcaloide simpaticomimetica ad azione mista, presente nelle piante del genere Ephedra. Come il neurotrasmettitore feniletilamina, l’efedrina ha una struttura chimica simile alle anfetamine e può essere considerata come il loro precursore naturale: l’assunzione di efedrina comporta in parte alcunieffetti tipici delle anfetamine, come ad esempio: Continua a leggere

Se uso un doping leggero, ho minori effetti collaterali?

MEDICINA ONLINE INIEZIONE OLIO SYNTHOL PALESTRA MORTO ALLENAMENTO PESI MUSCOLI PALESTRA DOPING PROTEINE MORTE INTEGRATORE BODY BUILDING 14 FARMACI ILLEGALI PROIBITI ANFETAMINE TREMBOLONEUn giovane lettore ci ha posto questa domanda: “Vado in palestra da poco e vorrei aumentare più velocemente i miei muscoli. Secondo voi è possibile usare farmaci dopanti in modo ‘lieve’, cioè evitando gli abusi di certi culturisti, in modo da prevenire gli effetti collaterali?”

I farmaci dopanti, come qualsiasi altro farmaco, hanno effettivamente in genere maggiori effetti collaterali ed indesiderati se consumati ad alti dosaggi e minori effetti collaterali se assunti a dosaggi minori. Detto questo doparsi è SEMPRE E COMUNQUE SBAGLIATO, oltre che illegale in caso di agonismoNon esiste un doping giusto o sbagliato, non esiste un doping lieve, normale o abusato. Il doping lieve è molto grave, quello abusato è ancora più grave: nessuno dei due “non è grave”. Entrambi sono enormi errori che possono portare non solo gravi effetti collaterali anche irreversibili, ma anche determinare il decesso di chi li assume, a prescindere dalla dose più alta o più bassa.

Gli effetti collaterali non capitano agli “altri”

Non sentirti al sicuro se ti dopi “poco”: nessuno può prevenire gli effetti collaterali e – seppur teoricamente vero che meno farmaco di solito equivale a meno effetto collaterale – ciò nella pratica non è vero sempre e comunque: potresti assumere farmaci illegali a bassi dosaggi e soffrire ugualmente di gravissimi effetti collaterali anche perché, essendo farmaci costosi e reperiti illegalmente, è molto facile assumere prodotti contraffatti e/o sostanze di non ben precisata natura aggiunte al principio attivo. Come reagisce un organismo ad un dato farmaco (parola che deriva dal greco e significa “veleno”) è spesso ben poco prevedibile, specie se i farmaci assunti sono più di uno e gli effetti delle varie molecole vanno a sommarsi con esiti imprevedibili. Non fare l’errore di pensare di essere l’eccezione alla regola e che gli effetti collaterali capitino solo agli “altri”: per quanto tu pensi di essere “forte”, sei la regola e non l’eccezione.

Dipendenza psicologica

Infine pur ammettendo i minori effetti collaterali, ricordati di non sottovalutare una cosa chiamata “dipendenza psicologica“: si inizia con “poco” e si raggiunge un buon obiettivo ma spesso per non perdere i risultati ottenuti e per aumentarli ulteriormente, si passa a steroidi anabolizzanti sempre più potenti ed in combinazioni sempre più al limite, perdendo spesso completamente il senso del pericolo, arrivando a pensare come un mio paziente: “se fino ad ora mi è andata bene, significa che il mio corpo regge bene, quindi posso permettermi di andare oltre”, affermazione estremamente pericolosa che ti può trascinare in un circolo vizioso senza facili uscite, come successo poi a quel mio paziente.

No al doping, sempre e comunque

Il nostro consiglio? Mai usare nessun farmaco per aumentare la massa muscolare, la definizione o qualsiasi altro obiettivo “estetico” e/o funzionale, in nessun caso. Ogni tipo di doping, anche quello apparentemente più “leggero” è SEMPRE E COMUNQUE SBAGLIATO con ogni dosaggio o combinazione farmacologica. Non giocare con la tua salute! Continua ad allenarti facendoti seguire da un bravo personal training, mangia bene, integra bene, dormi bene, lavora bene sulla tua mente e sulle tue motivazioni: i risultati arriveranno prestissimo e ne sarai ben più orgoglioso, perché saranno TUOI e li avrai raggiunti senza alcuna scorciatoia e non scompariranno appena smetterai di intossicarti di farmaci!

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Perché non divento “grosso” nonostante gli anni di palestra?

MEDICINA ONLINE PALESTRA MUSCOLI IPERTROFIA ALLENAMENTO FIBRE MUSCOLARI ROSSE BIANCHE POTENZIALE GENETICO PESI PESISTICA WORKOUT PRE POST INTEGRATORI PROTEINE AMINOACIDI RAMIFICATI BCAA WHEY CASEINE CREATINA CARNITINA FISICOUn nostro lettore di 26 anni ci ha scritto questa mail:

“Sono un assiduo frequentatore di palestra da molti anni, ma i risultati non arrivano. Per quali motivi i miei muscoli sono così poco sviluppati rispetto agli altri frequentatori della palestra, nonostante i tanti anni di allenamento? Grazie per la risposta!”. 

La prima cosa da chiarire è che ognuno di noi appassionati di palestra ha propri standard di bellezza e propri obiettivi in termini di quantità di massa muscolare e definizione. Dico questo perché non si capisce dalla tua richiesta se il tuo obiettivo in palestra è il body building o magari un semplice aumento di muscoli, definizione o forza. Parimenti non posso sapere se la tua palestra è frequentata da gente con masse alla Jay Cutler, l’enorme campione di body building, il cui confronto ti vedrà probabilmente quasi sempre perdente! Ad ogni modo, i motivi per cui ti vedi “secco” o comunque “più secco degli altri frequentatori della palestra”, sono principalmente sei:

  • ti alleni male o comunque ti alleni meno bene degli altri. E il termine “allenamento” è inteso in senso ampio, comprendendo varie componenti (tipi di peso, frequenza di allenamento, riposo, integrazione, alimentazione…);
  • gli altri hanno genetica migliore di te
  • a parità di genetica gli altri potrebbero allenarsi da più tempo di te o essere più giovani (e quindi più responsivi all’allenamento) di te;
  • gli altri usano specifici farmaci dopanti;
  • soffri di una patologia che determina ridotte masse muscolari;
  • soffri di una patologia chiamata vigoressia che ti induce a vederti meno “grosso” di quanto tu sia.

Il nostro consiglio è quello ovviamente di affidarti a personal trainer esperti che potranno aiutarti a risolvere eventuali errori nell’allenamento e di contattare un medico per avere ad esempio una dieta iperproteica o che sia integrata con adeguati supplementi. Vedrai che i risultati arriveranno!

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Morto il bodybuilder Rich Piana a causa degli anabolizzanti e dell’abuso di droghe

MEDICINA ONLINE BREAKING NEWS Rich Piana Is DEAD DEATH COMA OVERDOSE MORTE BODY BUILDING DOPING LETTERA MUSCOLI COME RICONOSCERE DOPATO IN PALESTRA ATLETA TEST ANTIDOPING RECORD ANABOLIZZANTI GH ORMONE CRESCITA DIURETICI 01Oggi, 25 agosto 2017, è purtroppo deceduto un altro bodybuilder: dopo la morte di Dallas McCarver, avvenuta appena tre giorni fa, ci ha lasciato anche Rich Piana. Ancora ignote le cause precise della morte del celebre culturista ed imprenditore statunitense, forse dovuta ad arresto cardiaco. L’abuso di farmaci dopanti e di droghe sembrerebbe aver avuto un ruolo fondamentale nella tragica fatalità. Quello che si sa con certezza è che dallo scorso 11 agosto Rich Piana lottava tra la vita e la morte. Il famoso bodybuilder statunitense, nato da madre di origine armene e padre di origini italiane, era in coma farmacologico dal 17 agosto, quando aveva perso i sensi e, cadendo a terra, aveva battuto la testa. “Overdose da farmaci anabolizzanti“, la prima diagnosi dei medici accorsi nella sua abitazione dopo una chiamata della compagna, anche se altre fonti parlano invece di “overdose da eroina“. L’uomo aveva perso i sensi nella sua casa in Florida dove sono stati poi ritrovati 20 flaconi di anabolizzanti, oltre a vari altri farmaci. Piana aveva 46 anni ed era uno dei culturisti più famosi del mondo, noto con il soprannome di “Hulk“. Tempo fa aveva pubblicamente ammesso di aver assunto steroidi per 30 anni nella sua carriera, cioè da quando aveva appena 16 anni.

Leggi anche: Bodybuilder fa un salto, cade male e muore davanti ai fan [VIDEO]

Supermutante da 143 kg

Sui social Richard Eugene “Rich” Piana si definiva atleta ma anche «supermutante». “Non mi pento di nulla, rifarei tutto” ha detto alcuni mesi fa commentando i suoi eccessi. Figlio di una culturista, ha iniziato con il body building quando aveva solo 11 anni, seguendo le orme della madre, e gareggiava già a 15 anni. Rich era una superstar su Instagram ed era ormai diventato milionario. Era alto 183 cm ed il suo peso oscillava tra i 100 ed i 143 kg. Dai 18 anni in poi, Piana è arrivato settimo e undicesimo nei campionati di bodybuilding nazionali. Ha raccolto diversi titoli da uno Stato all’altro ed ha vinto un primo premio in California. Ha vinto il titolo “IFBB Mr. Teen California” nel 1989, “IFBB Mr. California” nel 1998 e la competizione NPC nel 2003 e 2009. Nel 2014 ha fondato una sua linea di integratori e abbigliamento, la “Rich Piana 5% Nutrition”. Piana stimava di aver speso fino a 2500 dollari al mese nei momenti più intensi della sua dipendenza dagli steroidi.

Leggi anche: Mike Matarazzo: la lettera del bodybuilder morto a causa del doping

Se potete, rimanete puliti, ma…

L’ultima sfida del culturista nato a Glendale (Los Angeles) il 26 settembre 1970 è stata seguita dai suoi numerosissimi fan sui social: si tratta del programma «Bigger By The Day», che significa “più grosso ogni giorno”. Un programma mostruoso il suo, a base di allenamenti estremi, 9/10 pasti quotidiani a base di proteine ed il supplemento di steroidi e vari altri tipi di farmaci per aumentare massa, definizione e prestazioni. Il culturista è stato sepolto nel Forest Lawn Memorial Park a Hollywood Hills, in California. Piana ha più volte pubblicamente ammesso l’uso di steroidi anabolizzanti durante la sua carriera nel bodybuilding, iniziando quando era addirittura minorenne. Piana, travolto sui social dalle critiche, spiegava così la sua filosofia:

“Se potete, rimanete puliti, ma se volete diventare bodybuilders professionisti, non avete scelta. Non c’è motivo per usare gli steroidi, si sta male e fa male al corpo, se però non ne potete fare a meno come me, sarete completamente soddisfatti della scelta”

Leggi anche: Io dico NO al doping in palestra, sempre e comunque

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Lutto nel body building: Dallas McCarver è morto a 26 anni

MEDICINA ONLINE Dallas McCarver 2017 22 AUGUST DIED DEATH BREAKING NEWS MORTE ATLETA BODY BUILDING DOPING PHOTO PICTURE HD WALLPAPER SPORT SFONDO MUSCOLI COMPETIZIONE Dallas McCarver Collapses At Arnold Classic AustraliaIl famoso bodybuilder statunitense Dallas McCarver è purtroppo deceduto ieri, 22 agosto 2017, secondo alcune fonti in seguito a soffocamento durante l’ingestione di cibo, mentre altre fonti non ufficiali parlano invece di infarto del miocardio improvviso.

Il corpo senza vita di Dallas è stato ritrovato nel suo appartamento da un amico, con del cibo in bocca in apparente stato di soffocamento. L’amico ha provato ad effettuare le manovre di rianimazione senza successo e nella telefonata al 911 parla esplicitamente di “soffocamento da cibo”. Gli amici di Dallas parlano del ruolo che ha probabilmente avuto l’insulina che abitualmente il bodybuilder assumeva, tra le cause del suo collasso.

Dallas “Big Country” McCarver era nato a Jackson, TN, USA il 9 aprile 1991 ed aveva 26 anni. Aveva iniziato l’allenamento con i pesi al liceo come supporto per aumentare la forza con la sua squadra di football. Ha continuato a giocare a football nel college a Bethel University, ma alla fine ha deciso di rinunciare a giocare, per proseguire con il bodybuilding a tempo pieno.

Carriera breve ma ricca di successi. Fece l’apparizione sul palco per la prima volta all’età di 20 anni presso la NPC 2011 Hub City Fitness Quest, vincendo i trofei Junior dei pesi massimi e junior assoluti. Nel 2011 prende parte alla battaglia NPC River, dove ha vinto le classi pesi massimi e assoluto.

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Il suo terzo concorso è stato la partecipazione ai campionati nordamericani IFBB 2012, dove ancora una volta è stato nominato campione dei supermassimi ed assoluto, diventando il più giovane campione assoluto in una mostra nazionale. La vittoria gli è valsa anche il suo tesserino da professionista IFBB, diventando il più giovane bodybuilder professionista in tutto il mondo.

MEDICINA ONLINE dallas McCarver Boyfriend of WWE star Dana Brooke GIRLFRIEND  and pro bodybuilder who died ‘choking on food’

Fidanzato con la superstar della WWE, Dana Brooke insieme a lui nella foto in alto, Dallas era un atleta tra i più promettenti del mondo del body building attuale, ma ultimamente pare avesse alcuni problemi di salute, specialmente ai reni, forse legati all’abuso di diuretici e sostanze dopanti: già a marzo di quest’anno aveva mancato la finale dell’Arnold Classic Australia, vinta poi da Brandon Curry, collassando sul palco durante la fase di prejudging, ufficialmente per una bronchite o per fortissimi crampi, ma la vera causa dello svenimento era rimasta ignota. Il momento del collasso di Dallas è stato immortalato in un video che trovate qui: Dallas McCarver collassa sul palco della finale dell’Arnold Classic Australia 2017 [VIDEO].

Al di la di quella che è la nostra opinione sul doping – che potete trovare qui – il nostro pensiero oggi è per un giovane di 26 anni che non c’è più e per la sua famiglia.

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Steroidi anabolizzanti: effetti collaterali fisici e psicologici in uomo e donna

MEDICINA ONLINE ANDREAS MUNZER FARMACI LISTA ANNI ALLENAMENTO MUSCOLI PESI GINNASTICA GUINNESS RECORD MORTE DEAD DEATH CUORE PATOLOGIA STEROIDI DOPING SOSTANZE DOPANTI GH BODYBUILDER BODY BUILDING CULTURISTAGli effetti collaterali degli steroidi anabolizzanti possono essere sintetizzati nei seguenti punti:

  • crescita dei tessuti sessuali, soprattutto della prostata; tale fenomeno si associa spesso a disturbi nell’urinare, nell’eiaculare e alla comparsa di tumori maligni. L’effetto anabolizzante sui genitali esterni si verifica solo durante l’età puberale.
  • Atrofia testicolare; l’organismo umano è basato su finissimi sistemi di regolazione che hanno lo scopo di mantenere l’omeostasi, cioè la stabilità e l’equilibrio dell’ambiente interno. Ne consegue che ad ogni azione segue una reazione uguale e contraria che tende a riportare il sistema in equilibrio.
    Se gli steroidi anabolizzanti vengono forniti dall’esterno, il nostro corpo non ha più motivo di sintetizzarli. Il testosterone viene normalmente prodotto dai testicoli, e già con iniezioni da 200 mg alla settimana, questa produzione viene fortemente inibita, con conseguente atrofia testicolare. In genere questo meccanismo è, seppur lentamente, reversibile ma in caso di uso massiccio e continuativo il carattere di reversibilità viene a mancare.
  • Ginecomastia: sempre con lo scopo di mantenere l’omeostasi interna il corpo umano cerca di convertire l’eccesso di androgeni in estrogeni, gli ormoni femminili per eccellenza, con conseguente crescita di tessuto mammario anche nell’uomo. Prevenzione tramite farmaci (testolattone e tamoxifene)
  • ipertrofia cardiaca e infarto miocardico acuto: anche il cuore è un muscolo e poiché in base alla legge di starling funziona in maniera ottimale solo per determinate dimensioni, l’ipertrofia cardiaca conseguente l’utilizzo di steroidi anabolizzanti può portare alla morte improvvisa per infarto miocardico.
  • Rafforzamento dei caratteri sessuali secondari, con conseguente comparsa di acne, infoltimento dei peli e probabile calvizie.
  • In età prepubere precoce ossificazione della cartilagine di accrescimento con conseguente blocco della crescita e virilizzazione precoce.
  • Psicosi: durante l’assunzione aumenta ira ed aggressività con tendenza all’omicidio e ad abusi sessuali. Durante l’astinenza gli effetti psicologici si capovolgono con conseguente ansia, depressione e tendenza al suicidio.

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EFFETTI COLLATERALI NELLE DONNE: irsutismo, amenorrea, atrofia del seno, ipertrofia clitoridea, abbassamento del tono della voce, virilizzazione.

Il ricorso a steroidi anabolizzanti provenienti dal mercato nero amplifica il rischio di subire pesanti effetti collaterali derivanti dalla contaminazione, dalla sofisticazione o dallo scadimento qualitativo del prodotto. Pensiamo, per esempio, alle devastanti conseguenze derivanti dalla sostituzione del principio attivo nandrolone con del comune testosterone.

L’utilizzo di steroidi anabolizzanti aumenta anche il rischio di infortuni, dato che l’incremento di forza e massa muscolare è superiore rispetto all’irrobustimento dei tendini, la cui resistenza, secondo alcuni studi, tenderebbe addirittura a diminuire.

Il carattere della lenta reversibilità è invece uno dei fenomeni più pericolosi poiché conduce alla dipendenza da queste sostanze: infatti, quando il trattamento viene sospeso, i livelli di testosterone rimangono bassi per molto tempo. Avere bassi livelli di questo ormone significa perdere le masse muscolari precedentemente acquisite, aumentare il grasso corporeo ed essere soggetti a disturbi nella sfera sessuale e a psichica. La ricerca farmaceutica si basa quindi sulla capacità di individuare farmaci con massimo effetto anabolizzante e minimo effetto androgeno.

In effetti sono state scoperte sostanze come nandrolone, stanozololo, metandrostenolone ecc., che hanno un rapporto anabolizzante androgeno molto alto. Se il testosterone umano ha un rapporto 1:1 (tra effetto anabolizzante ed effetto androgeno) queste sostanze possono arrivare a rapporti di 15:1.

Attenzione però! Se questo è valido per bassi dosaggi, il discorso cade quando gli anabolizzanti vengono utilizzati ad alte dosi poiché, mano a mano che si aumenta la quantità assunta, questo rapporto cala, gli effetti anabolizzanti raggiungono il plateau e quelli collaterali (effetti androgeni) aumentano in proporzione.

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LISTA ANABOLIZZANTI STEROIDEI E NON: androstenedione, bolasterone, boldenone, clenbuterolo, clostebol, danazolo, danocrine, deidroclorometil, DHEA, diidrotestosterone, fluossimesterone, mesterolone, metandienone, metandrostenolone, metenolone, metiltestosterone, nandrolone, noretandrolone, ossimetolone, oxandrololone, stanozololo,testosterone, zeranol.

FARMACI CON ATTIVITÀ ANTIESTROGENICA: inibitori dell’enzima aromatasi (AI) che bloccano la conversione del testosterone in estrogeni (anastrozolo, exemestane, formestano, letrozolo, testolattone); inibitori dei recettori per gli estrogeni o SERM (raloxifene, tamoxifene, toremifene, fulvestrant).

Oggi gli steroidi anabolizzanti vengono spesso sostituiti o associati al GH, conosciuto anche con il nome di somatotropina o ormone della crescita. Questo peptide stimola la sintesi della matrice muscolare favorendo al tempo stesso la riduzione della massa adiposa. Come gli steroidi anabolizzanti non è tuttavia privo di pericolosi effetti collaterali come neoplasie, dislipidemie ed elevato rischio cardiovascolare

Fonte: my-personaltrainer.it

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Doping a partire dai 7 anni di età: un problema in rapida espansione

MEDICINA ONLINE PALESTRA DA GIOVANE BLOCCA CRESCITA TEEN FITNESS HEIGHT STOPT GROWING TREADMILL RUNNER CARDIO CORRERE CORRIDORE CORSA APERTO TAPIS DIETA DIMAGRIRE AEROBICA GRASSO CALORIE SALITA PESI CITTA SMOG BAMBINO SPORTLa notizia non è delle migliori. Di doping nello sport si inizia a parlare molto presto, addirittura, dicono i resoconti più preoccupanti, a cominciare addirittura dai 7 anni. Secondo le stime statunitensi, più di 500 mila alunni delle secondarie americane usano prodotti dopanti. Senza andare così lontano uno studio pilota realizzato nel 1999 fra 3768 studenti delle scuole medie inferiori e dei licei del Veneto, opera dell’Unità operativa di tossicologia forense e antidoping di Padova, pubblicato dall’Espresso, ha dato risultati altrettanto allarmanti. Il 5,8% del campione ha ammesso l’uso personale di dopanti, mentre il 9,5% ne ha segnalato l’uso da parte di un compagno. Ma anche un’indagine più recente svolta nel 2003, su oltre 13mila ragazzi delle scuole medie superiori di tutta Italia, non conforta. Sui 10mila che hanno dichiarato di praticare almeno un tipo di sport, il 7% ha ammesso di assumere sostanze dopanti. E l’età tende ad abbassarsi. Possibile? Si, in una società come la nostra dove la competizione è già esasperata a livello giovanile e dove chi dovrebbe vigilare spesso non lo fa. Dalla federazione che dice di non avere soldi per effettuare test antidoping a tappeto già a livello giovanile, alle famiglie stesse spesso complici nel doping adolescente. Adulti o bambini, le sostanze dopanti non cambiano: ormoni peptidici (Gh o ormone della crescita in particolare) e steroidi anabolizzanti. Con rischi però molto maggiori quando l’organismo è ancora in formazione. A crescere in modo abnorme, infatti, oltre alle masse muscolari sono anche organi vitali come il fegato e il cuore con le conseguenze che si possono immaginare. In un simile contesto, perciò, non stupisce che l’American Academy of Pediatrics (AAP) abbia realizzato una pubblicazione sull’argomento, ripresa da Lancet.

Il doping nei giovani
La dichiarazione dell’associazione affronta vari aspetti della cosiddetta guerra ai farmaci nello sport e su come potrebbe essere vinta. Ma l’aspetto che sta più a cuore concerne la categoria più vulnerabile, quella rappresentata dai bambini. Un numero significativo di adolescenti, infatti, osserva l’AAP, pur non coinvolto in competizioni agonistiche, fa ricorso a sostanze che incrementano le prestazioni. Il dibattito, del resto anche negli Stati Uniti è molto acceso e lo stesso presidente Bush si è espresso in materia di steroidi nello sport e di “giusti segnali” da inviare alle fasce più giovani. Non è casuale, perciò, che sia in prospettiva il ricorso a test antidoping da effettuare nelle scuole superiori statunitensi. Un provvedimento rispetto al quale l’AAP si mostra scettica. Si tratta di deterrenti, dicono all’associazione, che hanno poco effetto sui giovani sportivi. Quindi che fare? L’Associazione dei pediatri statunitensi rimarca il ruolo svolto dai medici. Il medico sportivo, infatti, deve rapportarsi all’atleta consapevole dei limiti etici rispetto all’uso della medicina nello sport. L’atleta non va forzato e la pressione a partecipare alla competizione non deve essere eccessiva. Un problema ancora più evidente quando l’atleta è un giovane, un caso nel quale più che mai il danno reale e potenziale al bambino deve essere al centro dell’attenzione. Urge, perciò, continua la nota dell’AAP, una stretta collaborazione tra aziende farmaceutiche e autorità anti-doping. Conoscere i nuovi prodotti sul mercato, per intendersi, porta a sviluppare più rapidamente nuovi sistemi di identificazione delle sostanze proibite. In più potrebbe essere utile ridurre l’incentivo finanziario per le compagnie farmaceutiche e aumentare quello per la ricerca medico-scientifica altrimenti poco motivata alle indagini in campo medico sportivo. Infine, conclude la dichiarazione dell’AAP, oltre a pubblicare liste di sostanze proibite occorre anche seguire l’evolversi delle tecnologie manipolative. Gli ultimi esempi in questo senso sono il sangue centrifugato o il ricorso a camere ipobariche. Bisogna promuovere un dibattito etico e i medici sportivi hanno un ruolo centrale in questo senso. Educare i giovani, perciò, a non vincere a ogni costo, se possibile.

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