Pelle arrossata ed irritata a causa del sudore: come curare l’irritazione cutanea?

MEDICINA ONLINE PELLE ARROSSATA IRRITATA CAUSA SUDORE RIMEDI CURE CURARE IRRITAZIONE CUTANEA CUTE BRUCIORE FASTIDIO DANNO FARMACI.jpgLa nostra pelle è davvero straordinaria: è una linea di difesa contro le aggressioni esterne, ha importantissime funzioni relative alla sensibilità, regola la temperatura dell’organismo, ha capacità di assorbire varie sostanze… Addirittura la pelle viene definita “il terzo rene del corpo” in riferimento alla sua capacità di eliminare le tossine e le sostanze di rifiuto prodotte dal metabolismo. A volte però la pelle in risposta a uno stimolo nocivo può irritarsi, specialmente durante i mesi più caldi quando il sudore è abbondante. L’irritazione cutanea da sudore si manifesta soprattutto in primavera/estate e colpisce petto, incavo del braccio, incavo del ginocchio e ascelle.

Se l’irritazione interessa in particolare il seno e la piega sottomammaria, leggi questo articolo: Rossore ed irritazione della pelle sotto e tra il seno: cause e rimedi

Quali sono i sintomi di irritazione cutanea da sudore?
L’irritazione da sudore è causata principalmente dal sudore stesso e dall’atto del grattarsi ripetutamente, e porta principalmente a uno o più dei seguenti sintomi:

  • Arrossamento: è il sintomo più comune di irritazione cutanea ed è causato dalla dilatazione dei vasi sanguigni della pelle, che quindi risulterà arrossata, in seguito ad un fenomeno infiammatorio locale.
  • Bruciore: il bruciore è un sintomo di irritazione della pelle frequentemente associato all’arrossamento cutaneo. Può capitare però che vi sia bruciore della pelle al tatto senza arrossamento nei casi di ipersensibilità. La causa del bruciore è da ricondursi alla stimolazione delle terminazioni nervose della cute; per approfondire: Bruciore della pelle al tatto con e senza arrossamento: cause e cure
  • Macchie, bolle e vescicole: sono delle eruzioni cutanee che possono essere del tipo eritematoso (macchie non sporgenti) o ponfo eritematoso (formazione di bolle o vescicole). Sono spesso correlate a infezioni virali o ad allergie e portano prurito. Caratteristiche sono le macchioline presenti sulla pelle dei bambini in corso di malattia esantematica. Per approfondire leggi: Differenza tra macula, papula, pustola, vescicola, bolla, flittene e pomfo
  • Secchezza: è causata da un’eccessiva disidratazione dell’epidermide e spesso si associa a desquamazione.
  • Gonfiore: viene chiamato anche angioedema e non ha una causa ben definita. Si può associare a prurito.
  • Dolore: una irritazione intensa della pelle può determinare addirittura dolore acuto.

Cosa fare per prevenire e per curare l’irritazione cutanea da sudore?

  1. usa abiti comodi, non stretti, e in materiali naturali, senza poliestere: scegliete cotone 100. Cambia spesso gli abiti;
  2. usa l’amido di riso: per rinfrescarvi e lavarvi, usate acqua in cui avrete sciolto dell’amido di riso, che lenisce il rossore cutaneo e rende morbida la pelle;
  3. lavati accuratamente con acqua fresca mattino e sera, utilizzando prodotti neutri che non contengano alcool, agenti chimici derivati dal petrolio, profumazioni eccessive;
  4. usa dei fazzoletti di cotone 100% per separare la cute dagli abiti più stretti: per esempio sotto la pancia, o sotto il seno, o sotto la chiusura del reggiseno;
  5. nelle ore più calde della giornata, previeni gli arrossamenti con una crema solare: cercane una che blocchi i raggi UVA e UVB, a tal proposito forse può interessarti: Posso usare la crema solare rimasta dall’estate scorsa?
  6. lavati solo con saponi non profumati e organici. Evita i saponi profumati e colorati che possono provocare secchezza e irritazione. Invece, scegli saponi di buona qualità composti da karitè e burro di cacao;
  7. se l’irritazione si verifica nelle zone inguinali, preferite boxer o culotte ai classici slip;
  8. idrata la pelle con olio di mandorla ed i capelli con olio di ricino, a tal proposito leggi: Olio di mandorla per prevenire le smagliature, rigenerare i capelli, combattere rughe e cellulite: i dieci usi che ancora non conosci
  9. evita il borotalco e tutte le sostanze a base di talco liquido o oli vari, che ostruiscono i pori della pelle inibendo una corretta sudorazione;
  10. evita il contatto con le sostanze chimiche. Se la pelle già irritata dal sudore viene esposta ad agenti chimici quali candeggina, tinture per capelli e altri solventi, l’irritazione cutanea può subire peggioramenti;
  11. bevi molta acqua minerale a temperatura ambiente (almeno un litro e mezzo al giorno e mai troppo fredda!). Puoi reintegrare i sali minerali persi – e rendere più gustosa la tua acqua – aggiungendo alla vostra bottiglia delle fettine di limone o degli insaporitori d’acqua. Per approfondire: Incinta, sportivi, ipertesi, anemici, stitici… Scopri quale acqua fa per te!
  12. bevi anche tisane lenitive, a base di salvia o camomilla, che aiutano anche dall’interno a combattere l’irritazione;
  13. non lesionare eventuali bolle o bollicine che dovessero formarsi, ma lascia che si riassorbano naturalmente. Evita il più possibile di grattarti: se il prurito è intenso lavati la zona interessata con semplice acqua;
  14. stai al fresco: preferite ambienti ben areati ed – ovviamente – l’ombra, a tal proposito leggi anche: Dormire col climatizzatore o il ventilatore fa male? Gli errori da non commettere

Bagno o doccia?
In caso di pelle irritata a causa del sudore, cosa preferire: un bagno o una doccia? E quali gel e creme idratanti scegliere? Leggi questo articolo: Pelle irritata dal sudore: bagno, doccia, gel o crema idratante?

Prodotti per la cura della pelle irritata
Ecco una lista di prodotti, selezionati e testati dal nostro Staff di esperti, per detergere, idratare e calmare la pelle irritata:

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!

Cos’è la radiazione solare? Cosa sono i raggi ultravioletti? Che danni possono provocare alla nostra pelle?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO DERMATOLOGIA RAGGI ULTRAVIOLETTI PELLE EPIDERMIDE ATMOSFERA SOLE ABBRONZATURA UVA UVB UVC DERMA MELANOCITA CHERATINOCITA FIBROBLASTO

Diversi tipi di raggi ultravioletti: la profondità di penetrazione dipende dalla loro lunghezza d’onda

Quale miglior occasione di prendere un po’ di abbronzatura, se non in questi bei giorni di sole? Eppure tutti noi sappiamo che prendere il sole nasconde anche dei pericoli per la nostra pelle, ma davvero conosciamo tutta la verità sulla radiazione solare e sui danni che possono provocare i raggi ultravioletti sul nostro organismo? Scopriamo oggi insieme tutti i segreti della luce solare e gli effetti che provoca nel nostro corpo! Cominciamo come al solito dal principio, facendoci una domanda apparentemente banale:

Che cos’è la luce del sole?

La vita sulla terra viene sostenuta da essa, è la luce solare, generata a partire dalle reazioni termonucleari che avvengono appunto nel sole. La radiazione solare è energia che, a partire dal sole, giunge sulla terra, sotto forma di radiazioni elettromagnetiche a vare frequenze o lunghezze d’onda. Nell’avvicinarsi a noi, la radiazione solare viene in gran parte assorbita dall’atmosfera terrestre che agisce da vero e proprio filtro. Le radiazioni che riescono a oltrepassare questa barriera protettiva naturale sono composte da tre diversi tipi di luce:

  1. luce visibile ad occhio nudo;
  2. luce infrarossa, invisibile e responsabile del senso di calore;
  3. luce ultravioletta, che con le sue diverse lunghezze d’onda è causa della tanto ambita abbronzatura.

Gli effetti di questi tipi di luce sull’organismo sono variabili, così come diversa è la modalità di assorbimento.

Luce visibile (circa 38% della luce solare totale): non è pericolosa per la salute e non aggredisce la cute ma può talvolta provocare fastidiosi bagliori agli occhi. La luce è molto importante per la regolazione di alcune attività corporee come il ciclo sonno veglia e l’andamento circadiano degli ormoni. E’ inoltre in grado di stimolare la produzione di serotonina, un importante neurotrasmettitore, responsabile, tra l’altro, del senso di euforia.

I raggi infrarossi (60%): per gli effetti termici che determinano, vengono riprodotti artificialmente e usati a scopo terapeutico. La loro caratteristica più importante è la trasmissione di calore allo strato superficiale della pelle (strato corneo). Pertanto un eccessivo assorbimento può danneggiare la pelle per ipertermia e provocare sintomi che vanno dalla vasodilatazione alla disidratazione cutanea.

I raggi ultravioletti (circa 2%): gran parte dei raggi U.V vengono riflessi dallo strato corneo superficiale e solo una piccola quota arriva negli strati più profondi dell’epidermide. A seconda della lunghezza d’onda, si suddividono in Uv-A, Uv-B e Uv-C. La loro caratteristica più importante è la lunghezza d’onda che ne determina la profondità di penetrazione cutanea.

Leggi anche: Prendere il sole ed abbronzarsi fa bene o fa male alla pelle ed alla salute?

Come sono classificati i raggi ultravioletti?

I raggi UV sono distinti in :

  • UVA (98%) : lunghezza d’onda: 320 – 400 nm. Gli U.V-A, hanno effetti ottimi sull’abbronzatura (anche se inferiori agli U.V-B) e moderati sul danneggiamento cutaneo. Vista la loro elevata lunghezza d’onda sono tuttavia in grado di penetrare in profondità nel derma distruggendo capillari, collagene ed elastina, provocando eritemi e danneggiando la pelle.
  • UVB (2%): lunghezza d’onda: 280 – 320 nm. I raggi U.V-B, hanno una capacità di penetrazione inferiore e non riescono a superare le strutture più superficiali della pelle. Gli effetti deleteri sono comunque importanti poiché i raggi U.V-B sono in grado di alterare il materiale genetico contenuto nel DNA aumentando il rischio di comparsa di tumori cutanei. La radiazione UV-B è molto più efficace della radiazione UV-A nel provocare l’eritema.
  • UVC: lunghezza d’onda: 100 – 280 nm. I raggi UV-C sono particolarmente dannosi per la salute ma vengono trattenuti dalla fascia di ozono e per questo non hanno effetti particolari sulla pelle. Il rischio di esposizione a questi raggi aumenta in alta quota.

Leggi anche: La giornata ideale per avere un’abbronzatura perfetta

Quali sono gli effetti dei raggi ultravioletti sul nostro corpo?

I raggi ultravioletti hanno vari effetti sul nostro organismo, tra questi i più importanti sono quattro:

  • favoriscono la pigmentazione della cute stimolando la produzione di melanina;
  • favoriscono il trofismo e l’accrescimento osseo stimolando la sintesi della vitamina D;
  • svolgono un’azione disinfettante a livello della cute, favoriscono la circolazione e stimolano di conseguenza l’attività dei globuli bianchi;
  • accelerano la proliferazione pilifera.

Radiazioni ultraviolette, pelle, melanina, abbronzatura

Le radiazioni ultraviolette aumentano il numero di melanociti attivi (i melanociti sono cellule molto presenti nell’epidermide – quasi duemila per mm2 – che contengono melanina, un pigmento nero/bruno), stimolando la neomelanogenesi, cioè la produzione di melanina, ). Questa sostanza (presente anche nei  capelli e in alcune parti dell’occhio) è responsabile dell’abbronzatura a breve e a lungo termine. La melanina ci garantisce un colorito più scuro e protegge la nostra pelle dagli effetti negativi delle radiazioni solari agendo come un vero e proprio filtro: essa ostacola la penetrazione dei raggi ultravioletti negli strati più profondi della cute. I raggi ultravioletti (in particolar modo i raggi U-V-B) determinano inoltre un ispessimento della nostra cute: un maggiore spessore cutaneo impedisce infatti ai raggi ultravioletti di penetrare in profondità e danneggiare le cellule.

Quali danni determina la sovraesposizione al sole?

Il nostro corpo, insomma, si difende bene dall’assalto dei raggi solari (fotodanneggiamento), tuttavia ci sono situazioni in cui perfino questi meccanismi di difesa sono costretti a capitolare, ed è allora che si possono verificare danni al nostro organismo.

1) Eritema

L’eritema è un arrossamento cutaneo, responsabile di sintomi come calore e bolle. A seconda della gravità del danno inflitto al DNA, la cellula può anche andare incontro a morte prematura. Ecco perché l’ustione grave è particolarmente dolorosa e si accompagna quasi sempre a vesciche e a vistose spellature (esfoliazione cutanea) . La scottatura si attenua e regredisce gradualmente nel giro di pochi giorni. L’entità dell’eritema, che a sua volta dipende dal fototipo e dalla dose di raggi U-V assorbiti, è proporzionale al tempo di guarigione.

Leggi anche: Come “funziona” l’abbronzatura e quali danni provoca il sole?

2) Discromie

La mancanza di un’adeguata protezione cutanea durante l’esposizione solare può causare la comparsa di spiacevoli inestetismi come le discromie o macchie cutanee. Sebbene in molti casi il sole non è il diretto responsabile, può diventarlo in particolari circostanze. E’ il caso, per esempio, delle lentigo senili, che compaiono solitamente in tarda età adulta a causa di prolungate esposizioni ai raggi ultravioletti solari o artificiali (lampade abbronzanti).

Leggi anche: Mangiare cioccolato fa bene all’abbronzatura

3) Tumori benigni e maligni della pelle

Anche la cute può essere colpita da tumori; è il caso, per esempio del carcinoma squamoso e del cancro melanomabasocellulare, (spesso definiti “tumori cutanei non melanoma” ) non mortali in quanto non creano metastasi. Anche nei e verruche sono esempi di tumori cutanei, benigni e non mortali. Il melanoma maligno della pelle, pur essendo meno frequente dei precedenti, può essere letale. Un’esposizione prolungata al sole, specie per i soggetti maggiormente fotosensibili aumenta il rischio di sviluppare questo tipo di patologia. In particolare è bene valutare anche il tempo di esposizione totale durante il corso dell’anno e della vita (specie durante l’infanzia) poiché, come abbiamo detto, il rischio di cancro alla pelle aumenta con l’aumentare del tempo e dell’intensità di esposizione. A prova di ciò c’è il fatto che i tumori della pelle si sviluppano soprattutto a livello delle parti del corpo più esposte al sole come viso, orecchie, collo, braccia, spalle e dorso.

Leggi anche: Come nasce un cancro? Cosa sono i cancerogeni e come avviene la cancerogenesi?

4) Rughe

Un’abbronzatura eccessiva causa la rottura del collagene e delle altre strutture cellulari cutanee con conseguente cedimento strutturale e comparsa di rughe più o meno accentuate. Secchezza e ruvidezza, disidratazione, riduzione dell’elasticità e della sensibilità cutanea sono altre conseguenze di un invecchiamento precoce del derma che deve pertanto essere adeguatamente protetto durante l’esposizione solare.

5) Effetti sugli occhi

Forse l’effetto meno noto, ma ugualmente nocivo. Le radiazioni ultraviolette possono causare importanti danni alla cornea, alla retina e al cristallino con sintomi quali dolore corneale, fotosensibilizzazione, lacrimazione e spasmo delle palpebre. L’uso di occhiali protettivi non deve quindi diventare un semplice optional: occhiali a lenti scure devono essere sempre presenti in caso di esposizione prolungata, specie nelle ore più calde del giorno. Anche una montatura avvolgente è importante per impedire alle radiazioni di raggiungere i nostri occhi. Le lenti colorate sfumate o chiare, in molti casi non sono in grado di proteggere sufficientemente l’occhio. Per tutelare il consumatore, i produttori di occhiali da sole sono obbligati a riportare sui loro prodotti il potere filtrante che può andare da 0 (protezione quasi nulla) a 4 (protezione massima, utile in condizioni estreme, come in alta quota). E’ bene infine ricordare che la semplice chiusura delle palpebre non è da sola in grado di proteggere l’occhio dagli effetti dannosi della luce solare.

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, segui la nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!