L’insospettabile influenza ogni anno uccide più persone dell’Ebola

MEDICINA ONLINE CEFALEA MAL DI TESTA EMICRANIA DIFFERENZE AURA SENZA AURA CERVELLO CERVELLETTO TESTA ENCEFALO SISTEMA NERVOSO CENTRALE PERIFERICO SNC SNP DONNA VOLTO TRISTE SAD GIRL HEADL’influenza può non suonare molto spaventosa, ma in realtà uccide molte più persone ogni anno dell’Ebola, sebbene il numero esatto di decessi annuali sia oggetto di molte discussioni. La grande variabilità dei decessi annuali nasce dal fatto che molte morti di influenza non sono segnalati come tali.
Un’altra ragione è che la vasta gamma influenze stagionali ogni anno varia in gravità e durata, a seconda di quali virus influenzali sono più prominenti. Negli anni dell’influenza dal virus A (H3N2), i tassi di mortalità sono in genere più del doppio di quelli registrati con i virus A sottotipo H1N1 o B.

Virus altamente contagioso, l’influenza fa ammalare molte più persone di quanto non ne uccida, con una stima dalle 3 alle 5 milioni di persone che si ammalano seriamente ogni anno. In tutto il mondo, l’influenza provoca circa dalle 250.000 alle 500.000 morti ogni anno, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Nonostante il tasso di mortalità relativamente basso del virus, gli esperti e i medici raccomandano iniezioni antinfluenzali annuali per tenere a bada il rischio di complicanze da influenza. Ma i vaccini influenzali, che offrono l’immunità da virus dell’influenza A e B, non proteggono contro le altre forme influenzali, che possono sorgere quando il virus subisce cambiamenti genetici. La pandemia di influenza più recente, “influenza suina” o pandemia H1N1, ha ucciso dalle 151.700 e 575.400 persone nel mondo durante il 2009 e il 2010.

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Qual è il virus che ha ucciso più persone in assoluto?

MEDICINA ONLINE SISTEMA IMMUNITARIO IMMUNITA INNATA ASPECIFICA SPECIFICA ADATTATIVA PRIMARIA SECONDARIA DIFFERENZA LABORATORIO ANTICORPO AUTO ANTIGENE EPITOPO CARRIER APTENE LINFOCITI BNon ci sono dati precisi riguardo a questo triste primato, tuttavia, con molta probabilità, il virus che ha ucciso più persone nella storia dell’uomo è quello dell’influenza “spagnola”:  tra l’ottobre 1918 ed il marzo 1919, tale virus contagiò quasi un miliardo di individui e ne uccise tra i 40 e i 50 milioni in appena sei mesi.

Per altri però il triste primato spetta invece alla peste che avrebbe scatenato la peggiore pandemia in termini di numero dei morti (si stima che circa 200.000.000 persone siano morte nel corso della storia). La peste ha colpito l’umanità per secoli, con tre pandemie tra il 4° e il 19° secolo. La seconda di queste, la Morte Nera, ha raggiunto il picco nel 14° secolo e ha ucciso circa il 60% dell’intera popolazione europea. Ad oggi, anche se più rara, la peste esiste ancora, con episodi occasionali che si sono verificati in Congo, Cina, Madagascar e Messico.

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Moment (ibuprofene): posologia, effetti collaterali, gravidanza, prezzo

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Roma Medicina Chirurgia Estetica Rughe Filler Cavitazione Peso Dimagrire Pancia Grasso Dietologo Cellulite Senologo Pene H Grasso Pancia Sex Sessuologo Auguri Buon Natale 2013 CURA FARMACI ANTICOLESTEROLOMoment è un farmaco a base di ibuprofene usato nel trattamento degli stati infiammatori dolorosi di varia natura come:

  • dolori mestruali,
  • osteo-articolari,
  • dentali,
  • nevralgie e cefalee.

L’azione analgesica, antipiretica ed antinfiammatoria dell’ibuprofene può risultare utile, come coadiuvante, nel trattamento degli stati febbrili ed influenzali.

Moment è vendibile senza obbligo di prescrizione medica.

Meccanismo d’azione
Moment è un antinfiammatorio a base di ibuprofene, molecola ottenuta sinteticamente, chimicamente e strutturalmente simile all’acido propionico e capostipite di una classe nota come derivati fenilproprionici.
Le numerose applicazioni cliniche riservate all’ibuprofene sono giustificate dalla particolare efficacia terapeutica che questa molecola presenta, dimostratasi utile non solo nel ridurre l’insulto infiammatorio e le relative conseguenze, ma anche nel mediare un azione analgesica ed antipiretica, preziosa per la salvaguardia dello stato di salute del paziente.
Dal punto di vista molecolare tutte le suddette attività si espletano attraverso l’inibizione della via enzimatica alimentata dalle ciclossigenasi che porta alla produzione di molecole dotate di attività pro-infiammatoria, note come prostaglandine, ottenute a partire da un fosfolipide di membrana quale l’acido arachidonico.
L’inibizione delle ciclossigenasi indotta dall’ibuprofene, sposta inevitabilmente l’equilibrio verso la sintesi di lipossine, mediatori chimici contraddistinti dalla spiccata azione antinfiammatoria, riducendo richiamo e adesione delle cellule infiammatorie.
Questo ribilanciamento molecolare consente di ridurre l’insulto infiammatorio presente nel tessuto leso ripristinando una condizione di equilibrio, e riducendo al contempo i segni tessutali della flogosi.

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Moment è venduto sotto forma di:

  • capsule molli da 200 mg di ibuprofene;
  • compresse rivestite da 200 mg di ibuprofene;
  • granulato per soluzione orale da 200 mg di ibuprofene;

Modalità d’uso e posologia
Nonostante il range terapeutico risulti molto ampio e preveda l’impiego di dosi massime di 1200 mg giornalieri di ibuprofene, l’assunzione di 400 – 600 mg giornalieri, suddivisi in più somministrazioni, si dimostra efficace e privo di particolari effetti collaterali nella maggior parte dei casi.
Un adeguamento delle dosi utilizzate è richiesto in pazienti affetti da epatopatie, insufficienza renale o nei pazienti anziani.

Avvertenze
L’assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei, quindi dell’ibuprofene, è da intendersi come terapia antinfiammatoria ed analgesica di breve durata, necessaria al superamento di una condizione acuta.
La somministrazione di questo medicinale per lungo tempo infatti potrebbe facilitare la comparsa di patologie gastrointestinali, e disturbi epatici, renali e cardiovascolari.
Pazienti affetti da patologie epatiche, renali, cardiovascolari o gastro-intestinali, dovrebbero consultare il proprio medico prima di intraprendere l’assunzione di Moment, il quale a sua volta dovrebbe valutare il rapporto costo/benefici e pianificare controlli periodici necessari a valutare lo stato di funzionalità renale ed epatica. Un adeguamento del dosaggio normalmente utilizzato è necessario per pazienti anziani o affetti da insufficienza renale, visto il rischio di un potenziale accumulo di ibuprofene.

Gravidanza ed allattamento
L’assunzione di Moment è sconsigliata durante la gravidanza e nella successiva fase di allattamento al seno, vista la capacità degli antinfiammatori non steroidei di deprimere massivamente la produzione di prostaglandine infiammatorie esercitando così un potenziale ruolo tossico e teratogeno nei confronti del feto e del lattante.
Elevati livelli sistemici di ibuprofene sono stati infatti associati ad aborti prematuri e malformazioni fetali.

Interazioni
Differenti lavori presenti in letteratura dimostrano la capacità di vari principi attivi di interagire con l’ibuprofene, alterandone sia l’efficacia terapeutica che la potenziale pericolosità.
Particolare attenzione va riservata alla concomitante assunzione di ACE inibitori e antagonisti dell’angiotensina II in grado di aumentare gli effetti collaterali a carico del rene, analgesici, antibiotici e metotrexato, responsabili di effetti collaterali associati a citotossicità, anticoagulanti orali ed antidepressivi inibitori del reuptake della serotonina, la cui somministrazione potrebbe determinare un aumentato di eventi emorragici.
Si ricorda inoltre di evitare la contestuale assunzione di corticosteroidi ed altri FANS, al fine di evitare la comparsa di effetti collaterali potenzialmente pericolosi.

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Controindicazioni 
L’assunzione di Moment è controindicata in pazienti ipersensibili al principio attivo o ad uno dei suoi eccipienti, ipersensibili all’acido acetilsalicilico ed altri analgesici, affetti da asma, poliposi nasale, insufficienza epatica, renale a cardiaca, sanguinamenti intestinali, colite ulcerosa o storia pregressa per le stesse patologie.

Effetti collaterali
Nonostante l’utilizzo di Moment secondo le opportune indicazioni mediche risulti generalmente ben tollerato e privo di particolari effetti collaterali, è opportuno ricordare alcune delle reazioni avverse descritte in letteratura, in seguito all’abuso di ibuprofene.
Disturbi gastrointestinali quali nausea, vomito, diarrea, gastriti e ulcere peptiche, disturbi dermatologici caratterizzati da rash, orticaria e dermatiti, alterazioni della funzionalità renale, epatica e cardiovascolare, rappresentano sicuramente le reazioni avverse, più gravi, quindi clinicamente degne di nota, che si possono segnalare in seguito all’abuso o all’utilizzo prolungato di ibuprofene.

Prezzo di listino

  • confezione da 36 compresse rivestite da 200 mg: 12,90 euro;
  • confezione da 12 compresse rivestite da 200 mg: 5,50 euro;
  • confezione da 10 capsule molli da 200 mg: 6,10 euro;
  • confezione da 12 bustine di granulato per soluzione orale da 200 mg: 5,70.

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Differenza tra raffreddore e influenza: sintomi comuni e diversi

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma DIFFERENZA RAFFREDDORE INFLUENZA Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgInfluenza e raffreddore sono spesso confusi tra loro ed usati (erroneamente) come sinonimi, anche perché in effetti alcuni sintomi e ssegni sono comuni ad entrambe. Cerchiamo oggi di capire quali sono le differenze ed i punti in comune tra le due condizioni..

Con il termine “influenza” si tende a comprendere molte forme di malattia infettiva respiratoria acuta, dovute a diversi virus. In realtà si può parlare di “vera influenza” solo se ci sono tre condizioni presenti contemporaneamente:

  • febbre elevata >38 ad insorgenza brusca;
  • sintomi sistemici come dolori muscolari/articolari;
  • sintomi respiratori come tosse, naso che cola, congestione/secrezione nasale o mal di gola.

L’influenza è causata dal virus dell’influenza, un virus a RNA della famiglia degli Orthomyxoviridae. In tutti gli altri casi si parla genericamente di infezioni respiratorie acute o sindromi para-influenzali, come ad esempio il raffreddore comune, una rinofaringite acuta infettiva virale causata solitamente da rhinovirus.

Leggi anche: HIV: dopo quanto si manifestano i sintomi? I 4 stadi dell’infezione

Cause di influenza e raffreddore

Sia raffreddore comune che influenza sono infezioni virali (cioè causate da virus) del tratto respiratorio superiore (cioè che colpiscono soprattutto le prime vie respiratoria), ma è importante ricordare che, seppur simili, sono causati da fattori eziologici diversi. I virus più comunemente responsabili del raffreddore sono:

  • Rhinovirus, un genere di Picornaviridae (fino all’80% dei casi di raffreddore comune);
  • Coronavirus (circa 15%);
  • Orthomyxoviridae (circa 5%);
  • il virus respiratorio sinciziale umano, l’adenovirus, l’enterovirus e il metapneumovirus, ed altre centinaia di tipi di virus diversi sono responsabili di circa l’1% dei casi di raffreddore (spesso nell’infezione è coinvolta più di una specie virale).

Invece, per quel che riguarda l’influenza, la causa risiede sempre nei virus appartenenti alla famiglia Orthomyxoviridae:

  • Influenzavirus A,
  • Influenzavirus B,
  • Influenzavirus C.

Leggi anche: Naso chiuso (congestione nasale): cause, rimedi naturali e farmaci

Sintomi e segni di influenza e raffreddore

Raffreddore ed influenza hanno alcuni sintomi e segni in comune, tra cui:

  • naso chiuso con difficoltà a respirare;
  • naso che cola;
  • starnuti isolati o ripetuti;
  • gola infiammata e dolorante;
  • difficoltà nel deglutire;
  • tosse grassa o secca;
  • dolori muscolari;
  • mal di testa;
  • poco appetito;
  • astenia (mancanza di forze).

Leggi anche: Perché ci viene la febbre e perché non dobbiamo aver paura di lei

Differenze tra raffreddore ed influenza

Nonostante la presenza di sintomi e segni simili tra loro, raffreddore ed influenza presentano alcune importanti differenze. Oltre alle differenze eziologiche, ricordiamo infatti che:

  • mentre la febbre è presente nell’influenza e tende ad essere mediamente elevata, invece nel raffreddore la febbre può anche essere assente oppure ad essere mediamente bassa (stato febbrile, febbricola);
  • nell’influenza la febbre si innalza più rapidamente che nel raffreddore;
  • nell’influenza tendono ad essere presenti anche brividi di freddo, di solito assenti nel raffreddore;
  • statisticamente è più facile soffrire di raffreddore che di influenza: il raffreddore comune è infatti la malattia umana più frequente al mondo;
  • il raffreddore tende a risolversi più rapidamente rispetto all’influenza;
  • i sintomi dell’influenza tendono ad essere più gravi rispetto a quelli del raffreddore;
  • nulla vieta che un raffreddore possa complicarsi con una influenza, né che una influenza possa complicarsi con un raffreddore: le due infezioni possono colpire contemporaneamente.

Leggi anche: Perché viene la tosse e come faccio a farla passare?

Terapie di influenza e raffreddore

Nella maggioranza dei casi, sia raffreddore che influenza sono patologie autolimitanti, cioè che fondamentalmente passano da sole e senza alcun intervento medico, in un tempo che di solito non supera una settimana. E’ indicato il riposo, la corretta idratazione, una dieta leggera, l’uso di paracetamolo (Tachipirina) per abbassare la febbre e – se presenti sintomi dolorosi, l’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come ad esempio: ibuprofene (Brufen, Moment, Momendol, Buscofen), ketoprofene (Oki), acido acetilsalicilico (Aspirina, Vivin C). Utile l’assunzione anche di un integratore alimentare multivitaminico completo anche di sali minerali. In caso di catarro, può essere utile un mucolitico (come Mucosolvan) ed anche eventualmente uno sciroppo per la tosse. Per favorire la liberazione delle vie respiratorie sono molto efficaci anche i lavaggi nasali con soluzione salina o un bagno caldo con oli essenziali, come l’eucalipto o menta. Solo in casi specifici possono essere usati farmaci particolari, come ad esempio cortisonici applicati localmente a livello nasale. Se le vie aeree sono fortemente infiammate e congestionate e c’è il rischio di soffocamento, un cortisonico per endovena permette di tornare a respirare normalmente in tempi rapidi, eventualmente col supporto di una ossigenoterapia. Le eventuali complicanze batteriche richiedono antibiotici con spettro appropriato. In alcuni casi anche farmaci antivirali possono essere somministrati.

Leggi anche: Differenze tra Paracetamolo, Tachipirina, Ibuprofene, Aspirina, Oki, Efferalgan e Co-Efferalgan

Influenza e raffreddore: quando chiedere il parere del medico?

Nella maggioranza dei casi, sia raffreddore che influenza sono patologie di lieve entità, tuttavia in alcuni casi possono essere gravi o comunque essere la spia di altre patologie. Particolare attenzione va riservata ad alcune categorie di pazienti, soprattutto bambini, anziani, persone debilitate da altre patologie, persone con sintomi gravi (come dispena intensa, cioè forte difficoltà a respirare) persone immunocompromesse (ad esempio con AIDS), donne incinte e persone che presentano frequenti episodi di raffreddore e/o influenza, specie se con febbre alta e con durata della patologia che supera una settimana senza accennare una diminuzione dei sintomi. E’ infine importante rivolgersi al proprio medico se si teme di essere stato contagiato dal Covid-19.

I migliori prodotti in caso di febbre, influenza e raffreddore

Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche, utilissimi in caso di febbre, influenza e raffreddore:

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Come si trasmette l’influenza?

MEDICINA ONLINE VIRUS BATTERI INFLUENZA RAFFREDDORE TEMPERATURA STARNUTO EBOLA TRASMISSIONE MORTE SINTOMI STARNUTO CONTATTO.jpgL’influenza è una malattia infettiva provocata dai virus A e B e i loro sottotipi che, mutando di anno in anno si sviluppano in ceppi diversi, provocando un’epidemia che si verifica per lo più nella stagione invernale.

La trasmissione dell’influenza avviene tramite secrezioni oro-nasali generate tossendo, starnutendo, ma anche semplicemente parlando, che restano sospese nell’aria, la quale, una volta respirata provoca il contagio. Ma la malattia non si trasmette solamente attraverso il contatto diretto, può infatti essere veicolata anche indirettamente, mediante il contatto con una superficie infetta, toccata da una persona influenzata, sulla quale è ancora attivo il virus.

Quando una persona sana entra in contatto con il virus dell’influenza, sviluppa la malattia nel giro di 1 o 3 giorni dal contagio, dunque, per evitare il rischio di contagio, è necessario seguire alcune raccomandazioni tra cui evitare di toccarsi occhi, naso e bocca e lavarsi spesso le mani, starnutire in un fazzoletto di carta e gettarlo subito dopo.

Una volta che il virus è stato contratto, la malattia provoca sintomi quali febbre, mal di testa, brividi, dolori alle articolazioni, debolezza, ma anche raffreddore, mal di gola e tosse, aggravandosi nelle persone più esposte, come anziani e bambini, pazienti che stanno già seguendo particolari terapie o che hanno malattie croniche.

Generalmente la cura dell’influenza prevede la somministrazione di antipiretici e antidolorifici, che aiutano a ridurre il decorso e alleviare i malesseri. Poiché l’influenza è provocata da virus, gli antibiotici non sono efficaci, e vengono prescritti solo nei casi più gravi, quando cioè si sviluppano anche infezioni secondarie di origine batterica.

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Differenza tra febbre ed influenza

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma PERCHE FEBBRE HO FREDDO NON FAME Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Linfodrenaggio Pene Vagina GluteCon il termine “influenza” si tende a comprendere molte forme di malattia infettiva respiratoria acuta, dovute a diversi virus. In realtà si può parlare di “vera influenza” solo se ci sono tre condizioni presenti contemporaneamente:

  • febbre elevata >38 ad insorgenza brusca;
  • sintomi sistemici come dolori muscolari/articolari;
  • sintomi respiratori come tosse, naso che cola, congestione/secrezione nasale o mal di gola.

L’influenza è causata dal virus dell’influenza, un virus a RNA della famiglia degli Orthomyxoviridae. In tutti gli altri casi si parla genericamente di infezioni respiratorie acute o sindromi para-influenzali, come ad esempio il raffreddore comune, una rinofaringite acuta infettiva virale causata solitamente da rhinovirus.

Altri sintomi di comune riscontro nell’influenza, comprendono:

  • naso chiuso con difficoltà a respirare;
  • naso che cola;
  • starnuti isolati o ripetuti;
  • gola infiammata e dolorante;
  • difficoltà nel deglutire;
  • tosse grassa o secca;
  • dolori muscolari;
  • mal di testa;
  • poco appetito;
  • astenia (mancanza di forze).

La febbre o piressia è un segno clinico; si definisce come uno stato patologico temporaneo che comporta un’alterazione del sistema di termoregolazione ipotalamico e una conseguente elevazione della temperatura corporea al di sopra del valore considerato normale (circa 36.8 gradi in condizioni basali). La febbre può essere indotta da numerosi processi patologici innescati da stimoli endogeni o esogeni, come ad esempio una infezione respiratoria come l’influenza.

Da quanto detto appara chiara la differenza tra influenza, una patologia infettiva respiratoria acuta, e la febbre, un segno clinico caratterizzato da innalzamento della temperatura corporea. Nell’influenza si ha sempre febbre, mentre la febbre non è necessariamente causata da influenza; ad esempio una febbre intermittente può essere causata da linfoma di Hodgkin.

I migliori prodotti per il benessere in caso di febbre, influenza e raffreddore

Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche, utilissimi in caso di febbre, influenza e raffreddore. Noi NON sponsorizziamo né siamo legati ad alcuna azienda produttrice: per ogni tipologia di prodotto, il nostro Staff seleziona solo il prodotto migliore, a prescindere dalla marca. Ogni prodotto viene inoltre periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato e testato ripetutamente dal nostro Staff di esperti:

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Forsizia: cos’è e quali proprietà curative possiede?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma FORSIZIA COSE PROPRIETA CURATIVE CONTAGION Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Pene.jpgSe avete visto ed apprezzato il film del 2011 Contagion di Steven Soderbergh, decisamente profetico se pensiamo ai numerosi parallelismi rispetto alla pandemia da Covid, sapete che il Continua a leggere

Naso chiuso: perenne, senza raffreddore, di notte, farmaci e rimedi

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma NASO CHIUSO CONGESTIONE NASALE CAUSE FARMACI Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari.jpgIl “naso chiuso”, chiamato scientificamente “ostruzione delle vie respiratorie nasali” o più semplicemente “congestione nasale” è uno dei problemi più diffusi e fastidiosi dell’apparato respiratorio. Nella maggioranza dei casi è un problema che tende a risolversi in pochi giorni e che non indica nulla di grave.

Cause di congestione nasale

Il naso chiuso può essere causato da varie condizioni come raffreddore, influenza ed allergie, ma dal punto di vista medico la più importante distinzione eziologica è tra rinite allergica e rinite non allergica.

Sintomi e segni

Sintomi e segni spesso associati a congestione nasale:

  • tosse;
  • naso che cola (attraverso le narici o verso a parte posteriore del naso sotto forma di catarro);
  • starnuti (più frequenti in caso di reazione allergica);
  • leggera irritazione o disagio dentro e intorno al naso;
  • ridotto senso dell’olfatto;
  • formazione di croste sulla mucosa nasale, in grado di causare un odore sgradevole e sanguinamento in caso di rimozione accidentale o volontaria.

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Consigli

Consigli generali per migliorare la situazione, sono:

  • Drenare il muco mediante l’ausilio di soluzione a base salina (irrigazione nasale), da instillare direttamente nel naso. Il rimedio è particolarmente indicato per i bambini piccoli affetti da naso chiuso, che non riescono a soffiarsi il naso da soli.
  • Dormire con la testiera del letto lievemente sollevata (posizionare un cuscino sotto il materasso, in linea con il punto in cui si appoggia la testa): così facendo, il paziente affetto da naso chiuso può riposare meglio, e la respirazione viene favorita.
  • Soffiare spesso il naso, utilizzando preferibilmente fazzoletti di carta usa-getta.
  • Soffiare il naso delicatamente, eccedere con la pressione può peggiorare la situazione.
  • Usare un fazzoletto di carta nuovo ogni volta che ci si soffia il naso.
  • Curare la causa che si pone alle origini del naso chiuso.
  • Bere molti liquidi, in particolare caldi.
  • Avvalersi dell’ausilio di vaporizzatori nasali od umidificatori, utili per favorire la fluidificazione del muco, dunque la liberazione dal naso chiuso.
  • Evitare sbalzi termici.
  • Coprire il naso e la gola con una sciarpa, prima di uscire.
  • Gli alimenti liquidi caldi sono particolarmente indicati per facilitare lo scioglimento del muco, liberando quindi il naso: brodo, latte caldo, tè, tisane, infusi ecc.
  • Assumere tanta frutta e verdura ricca di vitamina C, utile per rafforzare le difese immunitarie e garantire l’ottimale efficienza dell’organismo.
  • Utilizzo di un umidificare per l’ambiente domestico o lavorativo.
  • Fare una doccia calda (umidità e calore libereranno il naso).
  • Bere abbondantemente per mantenersi idratati (le bevande calde libereranno il naso, ancora di più se balsamiche).
  • Impacchi con un panno caldo-umido sul naso.
  • Evitare sbalzi termici.

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Rimedi naturali per la congestione nasale

A seconda della causa può cambiare la cura, ma da un punto di vista generale i rimedi più comuni ed efficaci per liberare il naso chiuso sono i suffumigi: la tecnica della suffumigazione consiste nella riduzione di una sostanza in vapore, a finalità prettamente terapeutiche. I suffumigi favoriscono l’inspirazione del vapore, assicurando una percezione immediata di conforto. Le droghe naturali più indicate per accelerare la guarigione dal naso chiuso sono:

  • basilico (Ocimum basilicum L.): utilizzato, in tal caso, per le proprietà antinfiammatorie;
  • eucalipto (Eucalyptus globulus Labill): proprietà antinfiammatorie, espettoranti, balsamiche;
  • lavanda (Lavandula officinalis): proprietà antisettiche;
  • limone (Citrus limon): proprietà antisettiche ed antiossidanti;
  • rosmarino (Rosmarinus officinalis): proprietà balsamiche, espettoranti, antiossidanti;
  • arancio amaro (Citrus aurantium L. var. amara): proprietà disinfettanti, antinfiammatorie, decongestionanti;
  • sodio benzoato: azione espettorante, che facilita l’eliminazione di muco;
  • efedrina (estratto da Ephedra sinica): proprietà decongestionanti, impiegata come decotto (specie nella medicina popolare cinese).

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Cosa non fare?

In caso di naso chiuso non si dovrebbe:

  • dormire in posizione prona (a pancia in giù);
  • fumare;
  • deglutire il muco;
  • frequentare posti inquinati;
  • soffiare continuamente il naso nello stesso fazzoletto.

Rimedi farmacologici per la congestione nasale

I farmaci più usati in caso di naso chiuso sono (in caso di naso chiuso dipendente da raffreddore/ influenza): paracetamolo (es. Tachipirina, Efferalgan), claritromicina (es. Biaxin, Macladin, per il naso chiuso dipendente da Haemophilus influenzae), Amantadina (es. Zitrobiotic, farmaco antivirale), ibuprofene (es. brufen, moment) ecc. In caso di naso chiuso dipendente da allergie/rinite si usano invece: corticosteroidi come fluticasone spray (es. avamys, Fluspiral), antistaminici come desloratadina (es. neoclarityn, azomyr, aerius) e decongestionanti come Oximetazolina cloridrato (es. Vicks sinex).

Farmaci: raccomandazioni

Importanti raccomandazioni riguardo alle terapie farmacologiche per il naso chiuso, sono:

  • Non guidare od eseguire lavori pericolosi dopo la somministrazione di antistaminici: la sonnolenza è uno degli effetti collaterali di questi farmaci;
  • Non assumere antistaminici/corticosteroidi senza prescrizione medica;
  • Non assumere antistaminici per la cura del naso chiuso in caso di ipertensione od aritmie cardiache: la somministrazione di questi farmaci aumenta il battito cardiaco ed innalza la pressione arteriosa;
  • Non utilizzare i farmaci corticosteroidi per lunghi periodi;
  • Non assumere antistaminici per lunghi periodi.

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Prevenzione del naso chiuso

Non ci sono ricette fisse per prevenire la congestione nasale, sicuramente è utile evitare sbalzi di temperatura improvvisi e mangiare molta frutta e verdura. Non è possibile prevenire il naso chiuso dipendente da allergie, se non assumendo antistaminici o vaccini specifici a finalità profilattiche. La plastica del setto nasale (settoplastica) consiste nella correzione della deviazione del setto nasale, possibile causa scatenante del naso chiuso recidivante. Quando il naso chiuso dipende dall’ingrossamento delle adenoidi, il trattamento ottimale consiste nella rimozione chirurgica delle stesse. Per approfondire, leggi anche: Adenoidi ingrossate, operazione, convalescenza, ricrescono

Quando chiamare il medico?

Consultare immediatamente il medico se il soggetto riferisce una seria difficoltà respiratoria o se il paziente affetto da naso chiuso è un bambino di età inferiore ai 2 mesi e presenta febbre. A tale proposito leggi questo articolo: Febbre alta nei bambini e neonati: quali farmaci e cosa fare

I migliori prodotti contro febbre, influenza e raffreddore

Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche, utilissimi in caso di febbre, influenza e raffreddore. Ogni prodotto è stato selezionato e testato ripetutamente dal nostro Staff di esperti:

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