Sei “malato di sesso”? Ecco i 5 segnali-spia

MEDICINA ONLINE SESSO SEX 10 COSE NON DOVETE MAI DIRE SESSUALITA COPPIA AMORE UOMO DONNA AMPLESSO COITOCome si fa a capire se  il piacere che provate per il sesso rientra nei limiti della normalità, magari anche un po’ intensa, o se siete andati oltre il limite e siete sbarcati nel territorio inquietante della dipendenza sessuale che vi trasforma in malati di sesso?

Finora la risposta era appannaggio della sola esperienza di psicologi, sessuologi o psicoterapeuti e, probabilmente, saranno ancora loro, con Continua a leggere

Colleghi le donano le ferie per stare con la figlia malata: morta la bimba di 6 anni

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma DONANO FERIE FIGLIA MALATA MORTA 6 ANNI  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgNicole non ce l’ha fatta: la piccolina si è spenta il giorno della vigilia di Natale tra le braccia della mamma nella loro casa di Marostica (Vicenza). La bimba di sei anni era affetta da tetraparesi spastica e la sua storia aveva commosso il Paese dopo che, qualche settimana fa, i colleghi della mamma avevano deciso di donarle le loro ferie per consentire alla donna di stare accanto alla figlia. Le condizioni di Nicole si sono aggravate a settembre, con il ricovero della bimba in terapia intensiva all’ospedale di Padova. Poi il ritorno a casa, sulle colline di Marostica, nonostante le sue condizioni fossero ancora gravi. A dicembre, a complicare la situazione ci si è messo il lavoro dei genitori: i due si sono trovati senza ferie e permessi mentre la piccola aveva costante bisogno della loro assistenza, giorno e notte. Ed è qui che è successo un piccolo “miracolo di Natale” che ha commosso il Paese.

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Il gesto dei colleghi della mamma
I colleghi della mamma, Michela Lorenzin, 34enne dipendente della Brenta Pcm di Molvena, hanno deciso di aiutarla. Si sono uniti e le hanno regalato le loro ferie, dieci mesi in tutto. “Molti li conosco soltanto di vista, eppure hanno saputo fare un gesto di puro altruismo, arrivando a rinunciare, per me, a un po’ del tempo che invece avrebbero potuto trascorrere con le loro famiglie”, raccontava Michela al Corriere del Veneto. “Questo Natale è magico, ricevo cosi tanta solidarietà da tante persone”, scriveva il 22 dicembre su Facebook. Solo due giorno dopo, la sua Nicole si sarebbe spenta. E’ proprio Michela, il giorno di Natale, ad annunciarlo in un post: “Ieri sera io e Nicole nel nostro abbraccio di arrivederci. Ti amerò per sempre, un giorno ci incontreremo”.

Tante volte pensiamo di essere sfortunati perché non ci possiamo permettere l’ultimo modello di cellulare o di borsa. La realtà è che le cose importanti della vita, come la salute di un figlio, le diamo per scontate e non lo sono affatto. Fermiamoci un attimo e riflettiamo sulle cose belle che abbiamo – e che altri non hanno – piuttosto che su quelle che vorremmo.

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Dalla ricerca arrivano le nuove norme per prevenire il cancro

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma NORME PREVENIRE CANCRO RICERCA SCIENZA  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgIl mese scorso a Bethesda nel Maryland (USA) si è tenuta la 25a conferenza American Institute for Cancer Research (AICR). Un forum che ha riunito ricercatori e clinici proveniente da tutte le parti. Uno degli argomenti su cui si è dibattuto quest’anno è stato la in oncologia: in base alle più recenti conoscenze, esiste una relazione diretta tra l’insorgenza dei e alimentazione, attività fisica e controllo del peso corporeo. Molti dei risultati presentati sono temi emergenti su cui si articolerà la prevenzione dei prossimi anni. Qui di seguito 5 punti rilevanti, soprattutto per i tumori più diffusi.

I lamponi neri e il cancro orale
I lamponi neri, grazie alla presenza di fibre, vitamine e sostanze fitochimiche tipiche di questa specie, sono in grado di prevenire l’insorgenza dei tumori nel cavo orale. Infatti, nei ratti alimentati con una dieta dove erano presenti i lamponi neri, la formazione dei tumori era inibita o sfavorita rispetto al gruppo alimentato con una dieta standard. Questo grazie ad un meccanismo biologico ben preciso. Questi risultati verranno a breve pubblicati.

Dieta antinfiammatoria e rischi cardiaci
Spesso alcuni tumori, come quelli del tratto gastro-intestinale, insorgono in seguito ad una condizione infiammatoria cronica. Qualunque cosa vada a ridurre uno stato infiammatorio, può quindi prevenire i tumori. In questo caso i ricercatori hanno osservato che le donne, in età post-menopausa, con diagnosi di tumore alla mammella, con una dieta ricca di alimenti anti-infiammatori, come cereali integrali, spezie, grassi insaturi e verdure – rispetto a coloro che avevano una dieta tipica occidentale, con cibi raffinati pro-infiammatori – avevano un rischio inferiore di mortalità per problemi cardiovascolari.

L’esercizio fisico è molto utile
Già nel 2010, le linee guida dei sopravvissuti da cancro prevedevano l’attività fisica come pratica importante per superare la malattie e per affrontare le terapie nel migliore dei modi. Si diceva, almeno 150 minuti a settimana. Le ricerche sono andate avanti e i risultati appena presentati indicano che nei pazienti che hanno avuto una diagnosi di cancro al mammella o alla prostata, l’attività fisica non solo è sicura ma addirittura altamente consigliata sia durante che dopo la terapia. Un’attività fisica aerobica è un supporto importantissimo per il mantenimento o il ripristino di un equilibrio delle capacità mentali nonché di una maggiore efficienza cardiovascolare.

Il licopene protegge dal cancro alla prostata
Il licopene è un carotenoide antiossidante. Si trova in numerosi alimenti ed è responsabile del loro colore rosso, come nei pomodori o nell’anguria, o del colore giallo-rosso, come papaya e pompelmo, e in diverse verdure. Il licopene previene alcuni tipi di tumori, l’invecchiamento cellulare e alcune malattie cardiovascolari. Precedenti studi avevano portato a conclusioni non sempre concordanti sulle proprietà antitumorali del licopene. I dati presentati ora dimostrano che un’#alimentazione a base di cibi ricchi di licopene, può ridurre significativamente il rischio di insorgenza del tumore alla prostata (11% in meno). Anzi, i ricercatori sono riusciti a stimare in una riduzione dell’1% di rischio tumore per ogni milligrammo/giorno di licopene mangiato. Per intenderci, un pomodoro contiene 3 mg di licopene.

Grassi, microbioma intestinale e rischio obesità
Le migliaia di miliardi di batteri che albergano nel nostro intestino condizionano il nostro benessere e possono predisporre all’obesità. Ma quello che i ricercatori hanno ora scoperto è che il microbioma intestinale segue un andamento circadiano, ovvero varia la sua attività e la sua espressione nelle varie ore del giorno e della notte. E questo si ripercuote sul senso di fame (appetito) e sul metabolismo. Una dieta ricca di grassi e povera di fibre, almeno negli animali da laboratorio, determina un’alterazione dei cicli circadiani del microbioma, influenzando negativamente il metabolismo e favorendo le condizioni per l’obesità.

La sindrome che fa crescere il pene alle bambine di 12 anni

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma PENE BAMBINE 12 ANNI GUEVEDOCES Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Linfodrenaggio Pene Vagina Ano 1.jpgIn un villaggio della Repubblica Dominicana chiamato Salinas, accade da anni qualcosa di veramente strano. Tante bambine all’età 12 anni si trasformano letteralmente in ragazzi.
Durante la pubertà, infatti, sviluppano organi sessuali maschili, diventando a tutti gli effetti maschi. Questi bambini sono chiamati semplicemente “guevedoces” – che si traduce letteralmente “pene a 12 anni”.
Un cambio di sesso che ha catturato l’interesse della comunità scientifica: è stato così scoperto che a causare la trasformazione sarebbe una rara sindrome genetica che si verifica a causa di un enzima mancante che impedisce la produzione di una specifica forma di ormone sessuale maschile – diidro-testosterone – nel grembo materno.
Sebbene nel mondo sia rara, la sindrome (chiamata Sindrome Guevedoces) è molto comune nel villaggio di Salinas (probabilmente a causa dell’isolamento degli abitanti del villaggio). Per questo motivo ora la Repubblica Dominicana classifica le persone come maschio, femmina o pseudohermaphrodite.

La storia di Johnny

Così è stata seguita da vicino la storia di Johnny, abitante del piccolo villaggio di Salinas, nel sud-ovest della Repubblica Dominicana dove la malattia colpisce un bambino su 90 e non è più considerata “strana”. Oggi 24enne, il ragazzo era conosciuto fino all’età di 12 anni come Felicita. “Quando sono nato i miei genitori e i medici pensavano che fossi una bimba, mi vestivano con le gonnelline e mi regalavano giocattoli da femminuccia, ma in realtà io non mi sentivo a mio agio”, ha raccontato il guevedoce alla BBC. Crescendo, però, qualcosa è cambiato nel corpo di Johnny: si è sviluppato il pene. Per Johnny, che non si è mai sentito una bambina, è accaduto all’età di sette anni.
“Quando ho cambiato ero felice della mia vita”, ha detto. Egli ha sostenuto che non aveva mai sentito come una bambina ed era molto più felice dopo che fu completamente un ragazzo. “Quando sono cambiato ero felice della mia vita”, ha detto. Una bambina di nome Carla, di 9 anni, sta attraversando la stessa trasformazione. Nonostante sia cresciuta come una ragazza, sua madre ha notato che a partire dall’età di cinque era più incline verso i giochi mascolini.

La patologia

Tutti i bambini nel grembo materno, sia maschio o femmina, hanno ghiandole interne, denominate gonadi e una piccola sporgenza tra le gambe chiamata tubercolo.
A circa otto settimane, i bambini di sesso maschile che portano il cromosoma Y iniziano a produrre diidro-testosterone in grandi quantità, che trasforma il tubercolo in un pene. Per le femmine, il tubercolo diventa un clitoride. Ma in alcuni neonati maschi manca l’enzima 5-α-reduttasi che innesca l’aumento dell’ormone. Questa mancanza li fa apparire come femmine alla nascita, senza testicoli e con quella che sembra essere una vagina.
Questo fino alla pubertà, quando si produce un enorme aumento di testosterone, e si sviluppano gli organi riproduttivi maschili. In pratica, quello che sarebbe dovuto accadere nel grembo materno avviene intorno ai 12 anni: la voce diventa più grave e cresce un pene.

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Il medico del futuro

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma A IL MEDICO DEL FUTURO Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Linfodrenaggio Pene Vagina Prevenzione Cur.jpgIl medico del futuro non darà nessuna medicina, ma convincerà i suoi pazienti a prendersi cura del proprio corpo, della dieta e delle cause a e della prevenzione delle malattie.

Lo diceva l’inventore statunitense Thomas A. Edison più di cento anni fa e, almeno per quel che mi riguarda, è una frase tutt’oggi attuale. Il grande inventore americano è stato inserito dalla rivista Life tra le “100 persone più importanti degli ultimi 1000 anni”.

Il futuro non è nella cura: il futuro è nella prevenzione.

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Donna accudisce il marito morto da due mesi in casa: “Pensavo fosse vivo”

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma ACCUDISCE MARITO MORTO DUE MESI Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Pressoterapia Linfodrenaggio Pene.jpgUn uomo era morto da circa due mesi ma sua moglie lo riteneva ancora vivo e lo teneva in casa. Dramma della solitudine a Mompiano, quartiere di Brescia. L’uomo di 87 anni, ormai quasi mummificato, veniva ritenuto ancora vivo dalla moglie, anche lei anziana e non lucida, che da almeno 8 settimane – secondo il parere del medico legale – credeva di alimentarlo con del latte. A far scattare l’allarme sono stati i vicini di casa che hanno sentito un forte odore provenire dall’abitazione dei due anziani. La donna è stata ricoverata in ospedale sotto choc: “pensavo fosse vivo” ha detto agli agenti che sono intervenuti. La donna è ricoverata agli Spedali civili, dove è stata anche sottoposta a perizia psichiatrica. Si tratta di una signora di 70 anni. L’abitazione è stata posta sotto sequestro, mentre il cadavere, in avanzato stato di decomposizione, è a disposizione dell’Istituto di medicina legale. La coppia, senza figli, viveva da sola nel quartiere residenziale di Mompiano, in città.

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Il cancro le deforma il volto, non ce l’ha fatta la mamma coraggio che ha lottato fino alla fine contro la malattia

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma CANCRO DEFORMA VOLTO NON FATTA Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Tecar Dolore Schiena Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Pene HD.jpgLotta contro il cancro fino a deformarsi il viso, ma purtroppo non ce la fa. Helen Butchart aveva scoperto a 55 anni di avere un cancro al seno mascellare. La malattia era così aggressiva che è stato necessario un intervento che le ha deformato completamente il volto. Un sacrificio che la donna ha fatto sperando di poter vivere e vincere la lotta contro la malattia, come riporta il Daily Mail.

Dopo 22 ore di intervento, cure aggressive e un lungo calvario però Helen ha scoperto che il cancro è nella sua forma terminale e non si può fare nulla per curarlo. La donna è morta la settimana scorsa dopo aver raccolto 30 mila sterline per l’ospedale che l’ha curata e dopo aver mostrato il suo volto a tutti per far capire l’importanza della prevenzione e della ricerca e quanto gli effetti del cancro possano essere devastanti.

FONTE

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In alto, nell’armadietto

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma Traumatologia Sport Ecografia Vascolare Articolare Medicina Estetica Mappatura Flebologo Dietologo IN ALTO NELL'ARMADIETTO Radiofrequenza Cavitazione Cellulite Pressoterapia Linfodrenante DermatologoCerte volte apro una cartella vecchia ed impolverata, di quelle che non apre mai nessuno, di quelle che stanno in alto, nell’armadietto.
Persone che sono ferme a letto da prima che io nascessi e che non possono fare l’amore, sposarsi o avere dei figli da abbracciare. Persone che pagano, con la propria esistenza, non si sa quale ben precisa colpa, se non quella di essere venute al mondo.
Dalle storie di sofferenza di alcuni malati imparo così tanto che certe volte non capisco se sono io il loro dottore o se sono loro il mio. E non capisco quale sia il senso di tutto quel dolore. Non esiste alcun senso e difficilmente qualcuno riuscirebbe a trovarlo se solo li vedesse, credetemi sulla parola.
L’unica cosa che posso fare per loro – oltre che cercare ogni giorno di migliorarmi per essere un medico alla loro altezza e oltre che dargli una carezza quando li vedo – è non lamentarmi della mia vita appena c’è una piccola e stupida cosa che va storta, perché là fuori c’è qualcuno che sta combattendo una battaglia che io non riesco nemmeno ad immaginare. Mi fermo un istante e capisco che tutti i miei insormontabili problemi sono, in realtà, insignificanti.

Certe volte apro una cartella vecchia ed impolverata, di quelle che non apre mai nessuno, di quelle che stanno in alto, nell’armadietto. Ogni cartella è una vita. Ogni cartella è una storia che ha qualcosa da insegnarmi.

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