Differenza tra otite e tappo di cerume

MEDICINA ONLINE OTOSCOPIA OTOSCOPIO EQUILIBRIO OTOLITI ESAME VESTIBOLARE OTORINO VERTIGINI NISTAGMO ORECCHIO MOVIMENTI FASTIDIO CADUTA LABIRINTITE MENIERE OTOSCLEROSI DIAGNOSI COSTO SEMICIRCOLARE LABIRINTOCon il termine “otite” (in inglese “otitis”) si identifica una infiammazione a livello auricolare; a seconda della parte dell’orecchio colpita si distingue in: otite esterna, otite media ed otite interna. L’otite può essere inoltre acuta o cronica.

Il “tappo di cerume” è un’ostruzione dell’orecchio medio ed esterno dovuta all’accumulo di secrezione ceruminosa nel canale uditivo. In condizioni fisiologiche la sottile peluria presente nel canale uditivo favorisce lo scorrimento del cerume dall’interno verso l’esterno, impedendo che la sostanza ceruminosa ristagni nel condotto uditivo. Il tappo di cerume si forma quando la quantità di secreto ceruminoso prodotto risulta eccessivamente abbondante, oppure quando viene alterato il suo normale moto di scorrimento verso l’esterno.

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Qual è il rapporto tra tappo di cerume ed otite?
Il normale movimento di scorrimento del cerume può venire ostacolato da molte patologie e condizioni, tra cui anche l’otite esterna/media, che provoca stenosi infiammatoria del canale uditivo esterno. Il tappo di cerume può essere esso stesso fonte di infezione e quindi di otite. In poche parole l’otite può essere causa della formazione del tappo di cerume, ma anche il tappo di cerume può essere causa di otite. In alcuni casi si formano dei veri e propri circoli viziosi in cui otite e tappo di cerume si peggiorano a vicenda.

Come si curano?
Il tappo di cerume può essere rimosso con gocce formulate con glicerina oppure con olio minerale: le gocce vanno instillate direttamente nell’orecchio, 2 volte al giorno, per un periodo di tempo variabile dai 3 ai 6 giorni. Le stesse gocce possono essere istillate a finalità preventive: a tale scopo, si consiglia di instillare alcune gocce nell’orecchio predisposto all’accumulo di cerume, 1 volta a settimana. La cura dell’otite è impostata in base alle cause che l’hanno determinata, quasi sempre include farmaci antiinfiammatori per lenire il dolore ed antibiotici (se l’otite è causata da batteri). In rari casi rende necessario l’intervento chirurgico di timpanoplastica.

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Differenza tra otite esterna, media ed interna con diagnosi e cure

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma ORECCHIE TAPPATE PIENEZZA AURICOLARE CUR Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Ano PeneCon il termine “otite” (in inglese “otitis”) si identifica una infiammazione a livello auricolare, di tipo acuto o cronico. La cura è impostata in base alle cause che l’hanno determinata, quasi sempre include farmaci antiinfiammatori per lenire il dolore ed antibiotici (se l’otite è causata da batteri). In rari casi rende necessario l’intervento chirurgico di timpanoplastica.

A seconda della parte dell’orecchio colpita – dall’esterno all’interno dell’orecchio – si distingue in:

  • Otite interna: l’infiammazione coinvolge l’orecchio interno.
  • Otite media: probabilmente la variante più comune nei bambini in età pediatrica, è un’infiammazione a carico dell’orecchio medio.
  • Otite esterna: oltre a coinvolgere il canale uditivo esterno, questa forma di otite tende a colpire anche il timpano. Ad ogni modo, non sempre il timpano ne risulta compromesso.
  • Miringite: l’otite assume la connotazione precisa di miringite quando il processo infettivo-infiammatorio colpisce esclusivamente la membrana timpanica.

Indipendentemente dall’area auricolare colpita dall’infezione, tutte le varie forme di otite possono presentare un decorso acuto o cronico. Si parla di otite acuta quando l’infiammazione si conclude definitivamente nell’arco di un breve periodo, senza necessariamente aver bisogno di cure; diversamente, l’otite cronicizza quando il paziente, non riuscendo a debellare spontaneamente il patogeno in tempi brevi, richiede farmaci specifici per la guarigione completa.
Il sintomo che accomuna tutte le differenti forme di otite è il mal d’orecchio (otodinia): l’intensità del dolore e l’eventuale presenza di altri sintomi (es. perdita d’equilibrio, vertigini, nausea ecc.) dipende dall’area di orecchio interessata dall’infiammazione.

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Sintomi dell’otite interna
L’otite interna esordisce generalmente con vertigini, sempre violente ed acute. Il quadro clinico è completato da ansia, confusione, difficoltà a mantenere l’equilibrio, fischi alle orecchie (acufene), giramenti di testa, nausea, nistagmo, mal di stomaco, pallore e perdita dell’udito.
L’otite interna può dunque causare disagi considerevoli, tanto da sfociare talvolta in depressione ed attacchi di panico.

Sintomi dell’otite media
L’otite media è accompagnata da dolore ed infiammazione auricolare, associati ai sintomi caratteristici della malattia scatenante: mal di gola, febbre/febbricola, congestione nasale (naso chiuso), tosse.
In alcuni casi, l’otite media si manifesta nella variante purulenta: in simili frangenti, il dolore alle orecchie è accompagnato dall’emissione di materiale purulento (pus) dal canale auricolare. Quando l’otite media non viene accuratamente trattata, è possibile che il quadro clinico venga aggravato da perforazione del timpano, compromissione delle capacità uditive ed acufene grave.

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Sintomi dell’otite esterna
L’otite esterna tende ad esordire con una sensazione fastidiosa di prurito, che presto si trasforma in dolore più o meno intenso localizzato nelle strutture uditive esterne. Il dolore auricolare si accentua durante la masticazione o semplicemente toccando l’orecchio. L’otite esterna può essere accompagnata da eritema, iperemia (aumento del sangue nell’orecchio esterno), edema, alterazione della capacità uditiva oppure otorrea (secrezione purulenta/sierosa dal canale uditivo).

Diagnosi e cure
Le otiti possono essere diagnosticate e differenziate tramite:

  • Visita con l’otoscopio.
  • Timpanometria: valuta il movimento del timpano e la pressione all’interno dell’orecchio medio.
  • Timpanogramma: valuta la presenza di liquido/muco nell’orecchio medio e la funzionalità della tuba di Eustachio.
  • Esame audiometrico.
  • TC.

La terapia dell’otite dipende ovviamente dalla causa scatenante: gli antibiotici sono indicati in caso di accertata infezione batterica, mentre gli antivirali – quando necessari – sono indicati per la cura delle infezioni da virus. Per il controllo del dolore, il paziente affetto da otite media può assumere sussidi terapeutici analgesici ed antinfiammatori, utili per velocizzare i tempi di guarigione: i più usati sono paracetamolo, ibuprofene ed idrocortisone (applicazione topica, direttamente nel canale auricolare).

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Differenza tra otite, otalgia ed otodinia

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Otite

Con il termine “otite” (in inglese “otitis”) si identifica una infiammazione a livello auricolare; a seconda della parte dell’orecchio colpita si distingue in: otite esterna, otite media ed otite interna. L’otite può essere inoltre acuta o cronica. La cura è impostata in base alle cause che l’hanno determinata, quasi sempre include farmaci antiinfiammatori per lenire il dolore ed antibiotici (se l’otite è causata da batteri). In rari casi rende necessario l’intervento chirurgico di timpanoplastica. Leggi anche:

Otalgia

Con il termine “otalgia” (in inglese “ear pain”) si identifica un sintomo: è un dolore causato da patologie che non colpiscono direttamente l’orecchio ma che finisce per irradiarsi anche all’orecchio, come ad esempio

  • lesioni del cavo orale;
  • danni alla laringe ed alla faringe;
  • nevralgia del nervo trigemino;
  • nevralgia del nervo glossofaringeo;
  • patologie dell’ATM (articolazione temporo-mandibolare).

Per approfondire, leggi: Otalgia (dolore irradiato all’orecchio): cause, rimedi, cura, farmaci

Otodinia

Con il termine “otodinia” si identifica sempre un sintomo doloroso, ma provocato da patologie o condizioni che – al contrario dell’otalgia – interessano direttamente l’orecchio come:

  • otite;
  • presenza di acne o pus nel condotto uditivo esterno.

In caso di otite, il dolore auricolare deve essere descritto come otodinia e non come otalgia, anche se spesso, nell’uso comune, i due termini sono ormai usati come sinonimi. Per approfondire: Otodinia: significato, sintomi associati, quando andare dal medico

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Differenza tra otite ed orecchioni (parotite)

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  • otite esterna;
  • otite media;
  • otite interna.

L’otite può essere inoltre acuta o cronica. La cura è impostata in base alle cause che l’hanno determinata, quasi sempre include farmaci antiinfiammatori per lenire il dolore ed antibiotici (se l’otite è causata da batteri). In rari casi rende necessario l’intervento chirurgico di timpanoplastica.

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L’otite interna è meglio conosciuta come labirintite, dato che l’infiammazione coinvolge soprattutto il labirinto: si tratta di una piccola porzione auricolare interna costituita da organi addetti al mantenimento dell’equilibrio e all’ascolto di musica e parole. Malgrado non sia sempre possibile risalire con certezza assoluta alla causa scatenante, l’otite interna sembra esser causata da:

  • meningite o meningoencefalite: in questi casi, l’otite interna si manifesta nella sua variante purulenta;
  • violente reazioni allergiche a sostanze/farmaci (es. antibiotici);
  • infezioni batteriche o virali, come la parotite (orecchioni). La parotite è una malattia infettiva acuta, causata da un virus della famiglia Paramyxoviridae, localizzata primariamente ad una/entrambe le parotidi, grosse ghiandole salivari poste nel retrobocca, dietro ai rami della mandibola oppure sotto le orecchie. Il trattamento è esclusivamente sintomatico, con antipiretici o analgesici.

Da quanto detto, si comprende la differenza tra “otite” ed “orecchioni”: otite indica genericamente una infezione auricolare, mentre orecchioni indica una specifica patologia che determina infezione dell’orecchio interno (cioè determina una otite interna). Alcuni tipi di otiti possono essere curati con antibiotici, mentre ciò non è sempre possibile in caso di parotite.

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