Con “ectopia renale” (in inglese “ectopic kidney”) in medicina si intende un’anomalia congenita in cui il rene non è collocato nella sua normale posizione lombare. Un rene, e più in Continua a leggere
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Differenza tra otite esterna, media ed interna con diagnosi e cure
Con il termine “otite” (in inglese “otitis”) si identifica una infiammazione a livello auricolare, di tipo acuto o cronico. La cura è impostata in base alle cause che l’hanno determinata, quasi sempre include farmaci antiinfiammatori per lenire il dolore ed antibiotici (se l’otite è causata da batteri). In rari casi rende necessario l’intervento chirurgico di timpanoplastica.
A seconda della parte dell’orecchio colpita – dall’esterno all’interno dell’orecchio – si distingue in:
- Otite interna: l’infiammazione coinvolge l’orecchio interno.
- Otite media: probabilmente la variante più comune nei bambini in età pediatrica, è un’infiammazione a carico dell’orecchio medio.
- Otite esterna: oltre a coinvolgere il canale uditivo esterno, questa forma di otite tende a colpire anche il timpano. Ad ogni modo, non sempre il timpano ne risulta compromesso.
- Miringite: l’otite assume la connotazione precisa di miringite quando il processo infettivo-infiammatorio colpisce esclusivamente la membrana timpanica.
Indipendentemente dall’area auricolare colpita dall’infezione, tutte le varie forme di otite possono presentare un decorso acuto o cronico. Si parla di otite acuta quando l’infiammazione si conclude definitivamente nell’arco di un breve periodo, senza necessariamente aver bisogno di cure; diversamente, l’otite cronicizza quando il paziente, non riuscendo a debellare spontaneamente il patogeno in tempi brevi, richiede farmaci specifici per la guarigione completa.
Il sintomo che accomuna tutte le differenti forme di otite è il mal d’orecchio (otodinia): l’intensità del dolore e l’eventuale presenza di altri sintomi (es. perdita d’equilibrio, vertigini, nausea ecc.) dipende dall’area di orecchio interessata dall’infiammazione.
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Sintomi dell’otite interna
L’otite interna esordisce generalmente con vertigini, sempre violente ed acute. Il quadro clinico è completato da ansia, confusione, difficoltà a mantenere l’equilibrio, fischi alle orecchie (acufene), giramenti di testa, nausea, nistagmo, mal di stomaco, pallore e perdita dell’udito.
L’otite interna può dunque causare disagi considerevoli, tanto da sfociare talvolta in depressione ed attacchi di panico.
Sintomi dell’otite media
L’otite media è accompagnata da dolore ed infiammazione auricolare, associati ai sintomi caratteristici della malattia scatenante: mal di gola, febbre/febbricola, congestione nasale (naso chiuso), tosse.
In alcuni casi, l’otite media si manifesta nella variante purulenta: in simili frangenti, il dolore alle orecchie è accompagnato dall’emissione di materiale purulento (pus) dal canale auricolare. Quando l’otite media non viene accuratamente trattata, è possibile che il quadro clinico venga aggravato da perforazione del timpano, compromissione delle capacità uditive ed acufene grave.
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Sintomi dell’otite esterna
L’otite esterna tende ad esordire con una sensazione fastidiosa di prurito, che presto si trasforma in dolore più o meno intenso localizzato nelle strutture uditive esterne. Il dolore auricolare si accentua durante la masticazione o semplicemente toccando l’orecchio. L’otite esterna può essere accompagnata da eritema, iperemia (aumento del sangue nell’orecchio esterno), edema, alterazione della capacità uditiva oppure otorrea (secrezione purulenta/sierosa dal canale uditivo).
Diagnosi e cure
Le otiti possono essere diagnosticate e differenziate tramite:
- Visita con l’otoscopio.
- Timpanometria: valuta il movimento del timpano e la pressione all’interno dell’orecchio medio.
- Timpanogramma: valuta la presenza di liquido/muco nell’orecchio medio e la funzionalità della tuba di Eustachio.
- Esame audiometrico.
- TC.
La terapia dell’otite dipende ovviamente dalla causa scatenante: gli antibiotici sono indicati in caso di accertata infezione batterica, mentre gli antivirali – quando necessari – sono indicati per la cura delle infezioni da virus. Per il controllo del dolore, il paziente affetto da otite media può assumere sussidi terapeutici analgesici ed antinfiammatori, utili per velocizzare i tempi di guarigione: i più usati sono paracetamolo, ibuprofene ed idrocortisone (applicazione topica, direttamente nel canale auricolare).
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Non riesco a trovare il punto G: come fare?
I primi a parlare del “punto G” come zona erogena sono stati centinaia di anni fa gli orientali nei loro testi filosofici e religiosi, a cui si riferivano come “punto del sole”. Il punto G è stato poi individuato anatomicamente dal dottor Grafenbergh, a cui si deve il suo nome, e da allora in moltissimi hanno tentato di spiegare le tecniche giuste per far raggiungere il culmine del piacere ad una donna tramite la stimolazione di questa zona.
Dove si trova?
Il punto G non è una zona anatomica ben definita. Per la maggior parte delle donne tale punto, grande quanto una piccola moneta, è collocato nella parete anteriore della vagina ad una profondità di circa 5 cm proprio in corrispondenza della localizzazione esterna del clitoride, tuttavia in alcune donne tale punto può essere localizzato in una zona diversa.
Come stimolare il punto G?
- la donna si posiziona sdraiata con la pancia in alto;
- il partner inserisce dito indice e/o medio nella vagina in modo da tenere il palmo della mano rivolto verso l’alto, vedi immagine all’inizio dell’articolo;
- successivamente il partner piega leggermente le dita;
- il partner muove avanti ed indietro ripetutamente i polpastrelli sulla parete anteriore della vagina, piegando il dito come nel gesto che significa “vieni qua”;
- contemporaneamente il partner può usare il pollice per massaggiare delicatamente il clitoride, vedi immagine in alto.
Se non riuscite proprio ad individuare il punto G, sappiate che:
- Alla maggior parte delle donne sono necessari lunghi preliminari e stimolazione sessuale prima che il punto G possa loro procurare piacere.
- In alcune donne, la pressione sul punto G non provoca piacere, bensì stimolo di urinare (dal momento che spingendolo si può indirettamente stimolare la vicina vescica) o addirittura fastidio, specie se stimolato con eccessiva irruenza.
- Secondo alcuni studi, il clitoride sarebbe molto più sensibile del punto G.
- Secondo alcuni studi, non tutte le donne hanno il punto G.
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Differenza tra surrene e rene
I reni sono due organi di colore rosso scuro che, Insieme alle vie urinarie, costituiscono l’apparato urinario, che filtra dal sangue i prodotti di scarto del metabolismo e li espelle tramite l’urina. I reni inoltre gestiscono l’equilibrio idro-salino nel corpo umano. I reni si trovano ai lati della colonna vertebrale e sono tenuti in sede dalla pressione addominale e da uno spesso tessuto connettivo detto fascia renale. Seppur mantengano la loro posizione, si abbassano e si alzano a seconda delle fasi del respiro. Organi escretori per antonomasia, filtrano ogni minuto 1200 ml di sangue ovvero 1700 litri in un giorno. Entrambi i reni hanno una superficie liscia, una faccia anteriore convessa e una posteriore piana e un po’ incurvata, un polo superiore arrotondato e uno inferiore più appuntito, un margine laterale convesso e uno mediale incavato. Le funzioni principali dei reni sono:
- filtrare il sangue ed eliminare i prodotti di scarto tramite l’urina;
- regolare l’equilibrio idrico ed elettrolitico nei liquidi corporei;
- partecipare al mantenimento dell’equilibrio acido base;
- partecipare alla regolazione del volume dei liquidi corporei e quindi della pressione sanguigna;
- svolgere importanti funzioni endocrine mediante la secrezione di renina, eritropoietina, prostaglandine e la sintesi di 1,25-diidrossicolecalciferolo, necessario per la regolazione ed il trasporto del calcio;
- partecipare al metabolismo dei carboidrati poiché è una sede della gluconeogenesi.
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Il surrene (in inglese adrenal gland o suprarenal gland) è una ghiandola endocrina che, come suggerito dal nome, è situata sopra il rene. L’essere umano possiede due ghiandole surrenali, la destra e la sinistra, ognuna pesa 4-6 grammi, di forma piramidale.
Il surrene è posizionato a livello dell’ultima vertebra toracica (T12) ed è irrorato da tre gruppi di arterie surrenali, superiori, medie e inferiori. Come prima accennato, è posizionato nei pressi della sommità del rene, ma da questi è clivato per mezzo di tessuto adiposo. Il surrene di sinistra è localizzato antero-medialmente e non cranialmente al polo superiore del rene sinistro, mentre a destra il surrene è subito al di sopra del polo renale, posteriormente alla vena cava inferiore. Le ghiandole surrenaliche sono costituite da zone distinte:
- una zona più esterna (zona corticale) che produce determinati ormoni (aldosterone, cortisolo e ormoni sessuali);
- una più interna (zona midollare) che produce altri ormoni (adrenalina e noradrenalina).
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La zona dove compare l’acne, rivela i tuoi problemi fisici e psicologici
L’acne affligge tipicamente gli adolescenti, tuttavia può manifestarsi in qualsiasi periodo della vita ed in un punto qualsiasi del nostro corpo. L’acne può avere moltissime cause, ma la posizione in cui si manifesta può, a volte, indicare una specifica causa.
Per esempio, l’acne che si manifesta sulla mandibola, nella zona tra il mento e le orecchie, suggerisce una causa di tipo ormonale o ghiandolare, o anche essere collegata ad una alimentazione sbagliata, sbilanciata su grassi e zuccheri.
L’acne sulle spalle o al collo tende spesso ad essere causata da alterazioni ormonali o da forte stress e tende a peggiorare quando si è in ansia.
La manifestazione a livello della schiena può indicare una disfunzione a livello del sistema nervoso o dell’apparato digerente.
L’acne sul petto e sul seno viene ad essere spesso provocato da una alimentazione sbagliata, da stress o da problemi a livello dell’apparato digerente.
L’acne sui gomiti o sulle braccia potrebbe indicare una carenza di vitamine o essere sintomo di una cattiva circolazione locale del sangue.
L’acne sulla pancia tende ad indicare alterato livello glicemico, spesso ipoglicemia.
L’acne sui glutei o sulle zone intime può indicare una scarsa igiene, alterazioni a livello dell’apparato digerente, indumenti troppo stretti. L’acne sull’interno coscia e sulle gambe può essere determinato da allergie.
Ovviamente queste sono tutte indicazioni generali: ogni singolo caso deve essere studiato dal vivo dal medico ed ha cause assolutamente soggettive.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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