Come trovare ed eliminare facilmente i pidocchi?

MEDICINA ONLINE PIDOCCHI CAPELLI BAMBINO MAMMA CERCARE ELIMINARE UCCIDERE HAIR PEDICULOSI PARASSITI RADICE TESTA PERICOLOSI.jpgI pidocchi sono degli insetti di colore bianco-grigiastro capaci di infestare sia gli animali sia gli uomini, tuttavia le specie che attaccano il genere umano sono la Pediculs Humanus, che colpisce il cuoio capelluto, e la Pthirus Pubis, che invece si riproduce peli pubici, ciglia e sopracciglia.
Il Pediculus Humanus è il pidocchio più temuto dai più piccoli, poiché non appena i bambini cominciano l’anno scolastico spesso diventano vittime di questi fastidiosi parassiti che, dopo essersi insediati nel cuoio capelluto, aderiscono al capello formando le uova, che si schiudono dopo sette giorni. Una volta nati, i pidocchi i nutrono del sangue, ecco perché provocano un forte prurito nel soggetto colpito da peducolosi.
Di seguito riportiamo alcune indicazioni su come individuare questi parassiti e come debellarli.

Prevenire la peducolosi

E’ importante non scambiarsi indumenti, in particolare cappelli, sciarpe e maglioni. Se si hanno dei sospetti di peducolosi è opportuno applicare un prodotto specifico sotto forma di gel, lozione, mousse termosensibili.

Come individuare i pidocchi

La peducolosi provoca arrossamento cutaneo, specialmente vicino alle orecchie e sulla nuca, provocando prurito al cuoio capelluto, specialmente di notte. In presenza di questi sintomi è necessario ispezionare attentamente il cuoio capelluto aiutandosi con un pettine a denti fitti e una lente d’ingrandimento.

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Un pidocchio al microscopio

Come debellare i pidocchi

Lavare abiti e copricapo, coperte e cuscini ad una temperatura di almeno a 60 C°; mentre spazzole, elastici per capelli e fermagli dovranno restare a bagno in acqua molto calda e sapone per almeno 1 ora. Mettere in sacchetti di plastica gli oggetti che non possono essere lavati. Ripetere la procedura dopo una settimana, cambiando la tipologia del prodotto usato per detergere alla terza recidiva della peducolosi.
Oltre al trattamento per l’ambiente circostante, vestiti e oggetti, occorre fare molta attenzione nel curare il soggetto attaccato, utilizzando frequentemente un pettine a denti fitti per rimuovere le lendini, ovvero le uova del parassita. Non porta invece alcun vantaggio il taglio dei capelli, che rischia invece di creare disagio nel bambino e, soprattutto, nella bambina.
Eliminare in modo definitivo i parassiti con una terapia indicata dal pediatra, che potrà consigliare prodotti a base di permetrina, piretrine naturali sinergizzate, malathion e dimeticone.

False credenze sui pidocchi

Diffuse false credenze sui pidocchi, sono:

  • “La pediculosi è sinonimo di sporcizia.” E’ falso, al contrario vengono attaccati più facilmente i capelli puliti, in particolare quelli fini e chiari.
  • “Il pidocchio salta da una testa all’altra.” Non è vero, perché il pidocchio non può muoversi da solo ma è necessario un contatto diretto.
  • E’ necessario disinfestare i luoghi in cui sono state persone affette da pediculosi.”Non è vero poiché sugli oggetti i pidocchi non vivono più di un giorno, poiché non trovano nutrimento.
  • “La pediculosi si previene o si cura con l’uso di shampoo.” Falso, infatti, le formulazioni diluite o che seguite da un precoce risciacquo hanno una scarsa efficacia, anzi possono indurre resistenza agli insetticidi. Qualsiasi prodotto, per debellare i pidocchi, deve rimanere a contatto con i capelli per alcune ore o, meglio, per tutta una notte.
  • “Il soggetto colpito deve rimanere isolato a lungo.” No, un bambino ad esempio, potrà tornare a scuola il giorno successivo al primo trattamento.
  • “I pidocchi possono portare altre malattie.” Falso, la pediculosi del capo non ha conseguenze sulla salute, il pidocchio infatti non è in grado di trasmettere agenti infettivi da un soggetto all’altro.
  • “Gli animali domestici portano i pidocchi.” Non è vero, poiché il pidocchio del capo colpisce sono gli esseri umani, mentre le specie ospitate dagli animali non possono infestare gli uomini.

Prodotti contro i pidocchi

I migliori prodotti per eliminare definitivamente i pidocchi, consigliati dal nostro Staff di esperti:

Continua la lettura con: Perché vengono i pidocchi, come riconoscerli ed eliminarli

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Perché viene la pelle d’oca? A che serve?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma PERCHE VIENE LA PELLE DOCA cute Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgLa piloerezione, anche chiamata orripilazione, cute anserina o volgarmente “pelle d’oca”, consiste nella temporanea comparsa di piccoli rilievi sulla superficie cutanea. La loro formazione è dovuta ad una contrazione involontaria dei muscoli erettori del pelo, ovvero piccoli fasci muscolari che si inseriscono sui follicoli piliferi. In altre lingue, per indicare questo fenomeno, si utilizza invece il paragone con la gallina: in spagnolo, piel de gallina; in portoghese, pele de galinha; in rumeno, piele de găină; in francese, chair de poule.

Come si verifica la piloerezione?

La pelle d’oca si caratterizza per la comparsa transitoria di piccoli rilievi cutanei ravvicinati tra loro, una sorta di piccolissimi dossi o collinette cutanee che si formano per una contrazione totalmente involontaria, riflessa, dei muscoli erettori del pelo. La comparsa della pelle d’oca è causata da stimoli nervosi: il muscolo erettore del pelo (posto alla base di ogni singolo pelo) è innervato dal ramo simpatico del sistema nervoso autonomo, detto anche sistema autonomo involontario. La contrazione del muscolo è dunque involontaria ed è infatti una reazione automatica del nostro corpo.

Perché viene la pelle d’oca?

La piloerezione si verifica in molte situazioni anche molto diverse.

  • Freddo. La pelle d’oca si verifica in particolare quando il corpo percepisce un freddo intenso. In questo caso, i muscoli erettori fanno alzare i peli, mentre i condotti delle ghiandole sudoripare e i vasi sanguigni si restringono per limitare la dispersione del calore da parte dell’organismo. Questo sistema non solo diminuisce la dispersione termica: la contemporanea attivazione di una grandissima quantità di muscoli erettori del pelo, determina un innalzamento della temperatura corporea perché, come tutti ben sappiamo, quando i muscoli si contraggono (ad esempio durante l’attività fisica) generano calore quindi tantissimi muscoli erettori del pelo attivati tutti insieme, seppur piccoli, riscaldano il corpo. Il meccanismo “antifreddo” alla base della pelle d’oca, è più efficiente negli animali a pelo lungo: la piloerezione determina l’intrappolarsi di aria tra il pelo e la cute e questo strato di aria – che si scalda a contatto con la cute stessa – funge da isolante termico e riduce la dispersione del calore corporeo. Negli esseri umani questo meccanismo si è ormai perso.
  • Caldo. Quando il corpo invece percepisce intenso calore ed ha bisogno di raffreddarsi, i muscoli erettori dei peli si rilassano, consentendo alle ghiandole sudoripare di dilatarsi, eliminando così il calore in eccesso attraverso il sudore.
  • Rapidi cambi di temperatura. Anche passare rapidamente da un ambiente freddo a uno freddo e viceversa, può determinare la comparsi di piloerezione.
  • Emozioni intense. Vi sono anche altre situazioni nelle quali può verificarsi il fenomeno della pelle d’oca, specie quando siamo investiti da una improvvisa ed intensa emozione: quando si provano emozioni forti, come la paura, la gioia, l’ammirazione, l’eccitazione sessuale o il ricordo di eventi emozionanti. Spesso durante l’orgasmo si verifica una intensa piloerezione.
  • Suoni fastidiosi. Per motivi ancora non del tutto chiari, anche suoni intensi e fastidiosi possono determinare la comparsa della pelle d’oca. Le unghie che graffiano una lavagna o alcuni tipi di materiale, come il polistirolo, possono causare una reazione di forte fastidio che innesca la pelle d’oca.
  • Malattie. Esistono anche alcune patologie che possono associarsi a piloerezione. In letteratura è nota l’esistenza di convulsioni pilomotorie ripetitive. Questo tipo di convulsioni è per altro molto raro.
  • Farmaci. La piloerezione è un effetto collaterale decisamente frequente (quasi il 50% delle volte) della infusione endovenosa di dobutamina. Tale effetto di solito precede l’aumento della frequenza cardiaca secondario alla infusione endovenosa del farmaco ed è una chiara indicazione che l’infusione endovenosa è stata efficace.

La pelle d’oca negli animali

Questo riflesso si verifica in molti mammiferi oltre all’essere umano. A titolo di esempio l’istrice allorché si sente minacciato drizza in modo riflesso la criniera e gli aculei del dorso. Un riflesso simile di fronte ai predatori si verifica anche nella lontra marina. Anche altri animali sviluppano il riflesso di piloerezione per la medesima ragione di stress e riflesso attacco-fuga: è questo il caso del drizzarsi dei peli del cane o del gatto. In risposta alla paura, la pelle d’oca fa apparire un animale più grande di quanto sia in realtà, nel tentativo di spaventare il nemico e farlo desistere dalla lotta.

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A che servono i capelli ed i peli?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma A CHE SERVONO PELI CAPELLI Pelle Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgPeli e capelli pur se apparentemente poco importanti, svolgono svariate funzioni utili all’organismo. Tra cui:

  • funzione percettiva. Peli e capelli funzionano come veri e propri meccanismi sensori, in grado di captare stimoli tattili anche molto leggeri. I follicoli piliferi sono circondati da una fitta rete nervosa e funzionano come una specie di leva che amplifica gli stimoli tattili;
  • funzione estetica. I peli possono avere anche una funzione estetica e di richiamo sessuale. I capelli, per esempio, sono un’arma di seduzione tipicamente femminile, capace di donare un certo fascino anche al volto maschile. Anche i peli sul petto negli uomini e i peli sul pube femminile possono rappresentare un forte richiamo sessuale. I peli, specie quelli ascellari, hanno la funzione di diffondere il sudore apocrino, ricco di sostanze deputate al richiamo sessuale, dette feromoni.
  • funzione protettiva. Peli e capelli hanno il compito di proteggere alcune zone del corpo sia dal punto di vista fisico che chimico, pensiamo ad esempio a come una folta capigliatura protegge la testa dai traumi, o come i peli delle ciglia e sopracciglia impediscono a sudori ed oggetti estranei di penetrare nell’occhio. I peli del naso e delle orecchie ostacolano l’entrata dei corpi estranei, mentre i capelli, se abbondanti, riparano efficacemente dal sole e dai traumi.
  • funzione termoregolatrice. A tale proposito leggi: Perché viene la pelle d’oca?

Altre funzioni sono:

  • funzione comunicativa. I peli sono molto importanti per la mimica facciale e ci consentono di esprimere molti stati d’animo.
  • funzione “antinquinamento”. I capelli sono anche buoni indicatori di inquinamento ambientale, poiché sono in grado di assorbire e trattenere determinate sostanze nocive, come il piombo ed il mercurio. L’analisi del capello è importante anche in medicina legale, poiché in questa sede si concentrano determinati veleni, come l’arsenico, e le droghe, come gli oppiacei (morfina, eroina e derivati) e determinati alcaloidi (cocaina, crack).

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Cataratta: complicanze, cosa fare e cosa non fare dopo l’intervento

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La cataratta è una patologia molto diffusa che comporta una perdita progressiva di trasparenza del cristallino dell’occhio e quindi una graduale diminuzione della vista. E’ tipica dell’invecchiamento ma può insorgere anche in seguito a traumi, infiammazioni, o esposizione cronica a infrarossi o ultravioletti. Può interessare uno o entrambi gli occhi e si classifica in cataratta senile, giovanile o congenita. Spesso si sviluppa lentamente e si verifica soprattutto con l’aumentare dell’età. I sintomi possono includere colori percepiti sbiaditi, visione offuscata, aloni intorno alle luci, problemi con luci e difficoltà a vedere di notte. La cataratta è la causa di metà dei casi di cecità e del 33% delle disabilità visive in tutto il mondo. Proprio per evitare la cecità è opportuno inizialmente il trattamento farmacologico (per rallentare il progressivo peggioramento della patologia) e successivamente il trattamento chirurgico che sostituisce il cristallino opacizzato con una lente artificiale intra-oculare, posizionata dietro all’iride, tramite apparecchiature al laser.

Cosa fare dopo l’intervento ?

  • Il paziente appena dimesso può camminare, chinarsi con una certa prudenza, sollevare pesi molto leggeri, usare scale, vedere la televisione, lavarsi i denti, pettinarsi, radersi (facendo attenzione che i peli tagliati non entrino nell’occhio).
  • La prima visita di controllo sarà effettuata il giorno successivo all’intervento.
  • Il paziente a casa da solo o aiutato dai suoi familiari, dovrà istillare 4 volte al dì delle gocce di collirio antibiotico nell’occhio operato per 2/4 settimane.
  • Dopo le medicazioni si potranno indossare degli occhiali preferibilmente scuri per una settimana a scopo protettivo.
  • Durante il sonno, notturno o diurno, e per una settimana dovrà essere applicata un’apposita protezione in plastica.
  • Il paziente può fare il bagno (NON la doccia!) già il giorno dell’intervento, ma senza lavarsi i capelli.
  • Dopo una settimana il paziente potrà andare dal parrucchiere o dal barbiere, informandolo adeguatamente per evitare che entrino nell’occhio capelli, acqua od altri liquidi.

Cosa NON FARE dopo l’intervento?

  • Il paziente appena dimesso deve evitare di correre, di eseguire movimenti rapidi, di sollevare grossi pesi: in poche parole deve evitare gli sforzi eccessivi.
  • L’occhio non deve essere compresso né lavato.
  • E’ importante non stropicciarsi gli occhi.
  • Evitare fonti di luce intense.
  • Nel lavare il viso evitare di toccare e comprimere la regione oculare.
  • Attendere alcuni giorni prima di farsi una doccia con lavaggio dei capelli.
  • Cosmetici e trucchi attorno agli occhi devono essere evitati per almeno 2 settimane.
  • Evitare parrucchiere e barbiere per almeno una settimana.
  • E’ bene evitare lavori manuali pesanti. I pazienti che svolgono un lavoro sedentario possono riprenderlo dopo qualche giorno, non appena se la sentono. Chi deve eseguire un lavoro manuale pesante può riprenderlo dopo due settimane.
  • Astenersi per i primi giorni da letture prolungate.
  • Non guidare l’automobile per circa una settimana (molto pericolosa è la possibile apertura violenta dell’airbag).

Sintomi normali

Il paziente potrà avvertire per 1 o 2 settimane diversi sintomi del tutto normali che gradualmente spariranno:

  • un lieve fastidio in zona oculare;
  • un certo grado di arrossamento e lacrimazione;
  • comparsa di sensazioni visive di corpuscoli scuri vaganti;
  • la tonalità della luce può apparire sull’azzurro/verde;
  • le luci possono sembrare allungate con degli aloni intorno;
  • lievi fluttuazioni giornaliere a causa di un lieve astigmatismo fisiologico che diminuirà progressivamente permettendo di raggiungere il massimo della capacità visiva.

Complicazioni dopo l’intervento

L’intervento di cataratta non sempre dà risultati positivi, ed esistono pazienti che non hanno recuperato più la vista, ma presenta una percentuale di successi superiore al 95%. Alcuni farmaci assunti per via sistemica possono rendere particolarmente difficile l’intervento di cataratta, così come vi sono condizioni dell’occhio che aumentano sensibilmente la percentuale di complicanze. Il recupero visivo dopo l’intervento di cataratta ovviamente dipende anche dalla situazione dell’occhio precedente all’intervento, in particolare retina e nervo ottico. Per tale motivo l’indicazione all’intervento di cataratta deve essere data solo dal medico e solo dopo un completo esame dell’occhio.

Le complicanze più diffuse sono:

  1. Cataratta secondaria. Una complicanza che talvolta si verifica è l’opacizzazione della capsula posteriore del cristallino operato. Tale fenomeno, detto cataratta secondaria, può essere spiegato come una reazione da corpo estraneo (il cristallino artificiale) e può generalmente essere eliminato con una applicazione di YAG laser.
  2. Rottura o distacco di retina. La sostituzione del cristallino naturale, che ha una curvatura fisiologica, con una lente piatta, determina uno spostamento in avanti del vitreo e una conseguente trazione della retina che può dare origine a rotture o distacchi di retina, tanto più frequenti quanto più il soggetto è miope.
  3. Infezioni. Più gravi, anche se più rare, sono le complicanze infettive, che rappresentano generalmente un’indicazione al reintervento immediato e/o all’iniezione intravitreale (ovvero all’interno dell’occhio) di antibiotici.

Per approfondire: Cataratta primaria, secondaria, congenita: sintomi, terapie, chirurgia

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Non mi depilo da 8 anni: così mi sento molto più libera!

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma NON SI DEPILA 8 ANNI CORPO PELOSO WEB  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgFin da quando era una adolescente, Yasmin Gasimova ha deciso di dire basta a creme, rasoi e cerette. Oggi lei ha 19 anni, e di peli ne ha da vendere! La studentessa di Reading, Regno Unito, ha scelto 8 anni fa di non depilarsi più e da allora si sente realmente a suo agio.
“Questa è la realtà di essere una donna”, dichiara, mentre pubblica e mostra al mondo il suo corpo peloso. Yasmin ha ammesso che elimina giusto la peluria sul volto, ma solo quando “la barba” naturale può darle fastidio. Studente d’informatica e filosofia, attualmente al suo primo anno alla Liverpool University, ha scritto sul giornale studentesco che:

“Essere pelosa non fa paura. In una società in cui ci si aspetta che le donne si radino, non mi vergogno di ammettere che non lo faccio. Non c’è niente di sporco e impuro nei peli del corpo. Questo è la realtà del corpo di una donna, e non deve essere nascosta”.

Yasmin ha raccontato di essere stata vittima di atti di bullismo a scuola quando i baffetti hanno cominciato a crescere sul labbro superiore all’età di appena dieci anni. Ma l’unico modo per sentirsi felice nella propria pelle è stato quando ha smesso di combattere il proprio corpo. A causa della fitta peluria, infatti, la ragazza ricorda che almeno una volta a settimana doveva passare un’ora per la depilazione completa, e la ricrescita le causava numerosi fastidi ed irritazioni. Da quando ha smesso di depilarsi, Yasmin dice di sentirsi molto più libera – ma ammette che sistema ancora regolarmente le sopracciglia. La ragazza è così felice del suo look irsuto, che quando si rade deve essere per una buona ragione. Ha aggiunto: “Se mi depilo, ed è molto, molto raro, è per necessità assoluta”.

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Irsutismo: cause, sintomi, diagnosi e trattamenti

MEDICINA ONLINE TROPPI PELI DONNA MENTO IRSUTISMO PELI TERMINALI SPESSI NERI VISIBILI IPERTRICOSI DIFFERENZE TESTOSTERONE ORMONI LABBRO BARBA PIZZETTO BAFFI ADDOME SCHIENA SPALLE CAPEZZOLO AREOLA FACCIA VISO.jpgL’irsutismo è una patologia caratterizzata dalla crescita anomala e presenza, nella donna, di peli terminali (cioè quei peli duri, spessi e pigmentati, Continua a leggere

Estetista a giudizio: con l’epilazione ha procurato ustioni alla sua cliente

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Trezzano sul Naviglio (Milano), 8 settembre 2013. Arriva in tribunale il caso di una donna di Trezzano che, nel maggio 2012, subì gravi ustioni durante un trattamento di epilazione in un centro estetico locale. I titolari del centro saranno ora chiamati a rispondere in sede giudiziaria.

La vittima, 48 anni, si era rivolta al centro per una sessione di fotoepilazione, tecnica mirata a rimuovere i peli e rallentarne la ricrescita. Durante la seduta la donna avvertì un intenso bruciore, ma fu rassicurata dall’estetista. Con il passare dei minuti Continua a leggere

Eliminare i peletti dal viso con rimedi casalinghi e con il laser

La presenza di peli in eccesso sul viso è per molte persone un inestetismo che causa disagio. In genere il viso di una donna è ricoperto da una sottilissima peluria, quasi invisibile ad occhio nudo. A volte, però, la peluria è piuttosto consistente, o vi sono peli lunghi in alcune “zone critiche“: sulle guance, sul labbro superiore, sotto il mento, sul collo. Una peluria abbondante e scura sul viso potrebbe essere il segnale di squilibri ormonali in atto, e in questo caso conviene rivolgersi ad uno specialista, per un esame più approfondito.

Per eliminare i peli superflui del viso vi sono diversi trattamenti che si possono utilizzare tra cui le pinzette, che sono indolore una volta usate, oppure le cere ai minerali che aderiscono efficacemente ai peli, strappandoli e assicurando una depilazione sicura e semplice. Le cere sono adatte a tutti i tipi di pelle, in particolar modo a quelle più sensibili. Inoltre, eliminano il pelo, compreso il bulbo pilifero, e sono testate clinicamente. Se la zona è irritata o infiammata, oppure ci sono brufoletti o ferite, è meglio non utilizzare il prodotto. Per la depilazione dei peli superflui del viso sono disponibili sul mercato oltre alle cere e alle pinzette, anche le creme depilatorie. Sono assolutamente sconsigliati i rasoi perché, una volta usati, fanno ricrescere il pelo più lungo e robusto, quindi vanno evitati in una zona delicata come il viso. Inoltre, esistono i prodotti schiarenti che non eliminano il pelo ma lo schiariscono, rendendolo meno evidente. Mentre per risolvere definitivamente il problema viene in aiuto la tecnologia e si utilizza la fotoepilazione a mezzo luce pulsata ad alta intensità (IPL – Intense Pulsed Light) più comunemente detta laser. Questo si basa sul concetto della foto termolisi selettiva. Il laser emette luce monocromatica ad una data frequenza, in modo da colpire selettivamente la melanina presente nel bulbo del pelo distruggendolo. Produce un fascio di luce altamente concentrata, che viene assorbita in modo selettivo dalla melanina contenuta nel bulbo del pelo. Per la fototermolisi selettiva, l’energia luminosa si trasforma in energia termica, provocando una esplosione delle cellule del bulbo pilifero e la eliminazione dello stesso, per cui il pelo non ricrescerà più. Il trattamento consente di raggiungere una riduzione del patrimonio bulbare pari al 70% – 80% e richiede una seduta di pochi minuti ed un ciclo di almeno quattro sedute, a cadenza mensile. I costi variano ovviamente a seconda del medico che effettua il trattamento ma anche e soprattutto in base alla zona su cui bisogna agire.

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