Differenza tra tonsillite, faringite, laringite, tracheite, adenoidite

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Con “tonsillite” si intende una infiammazione delle tonsille (in particolare le tonsille palatine), spesso caratterizzata da Continua a leggere

Naso chiuso: perenne, senza raffreddore, di notte, farmaci e rimedi

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma NASO CHIUSO CONGESTIONE NASALE CAUSE FARMACI Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari.jpgIl “naso chiuso”, chiamato scientificamente “ostruzione delle vie respiratorie nasali” o più semplicemente “congestione nasale” è uno dei problemi più diffusi e fastidiosi dell’apparato respiratorio. Nella maggioranza dei casi è un problema che tende a risolversi in pochi giorni e che non indica nulla di grave.

Cause di congestione nasale

Il naso chiuso può essere causato da varie condizioni come raffreddore, influenza ed allergie, ma dal punto di vista medico la più importante distinzione eziologica è tra rinite allergica e rinite non allergica.

Sintomi e segni

Sintomi e segni spesso associati a congestione nasale:

  • tosse;
  • naso che cola (attraverso le narici o verso a parte posteriore del naso sotto forma di catarro);
  • starnuti (più frequenti in caso di reazione allergica);
  • leggera irritazione o disagio dentro e intorno al naso;
  • ridotto senso dell’olfatto;
  • formazione di croste sulla mucosa nasale, in grado di causare un odore sgradevole e sanguinamento in caso di rimozione accidentale o volontaria.

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Consigli

Consigli generali per migliorare la situazione, sono:

  • Drenare il muco mediante l’ausilio di soluzione a base salina (irrigazione nasale), da instillare direttamente nel naso. Il rimedio è particolarmente indicato per i bambini piccoli affetti da naso chiuso, che non riescono a soffiarsi il naso da soli.
  • Dormire con la testiera del letto lievemente sollevata (posizionare un cuscino sotto il materasso, in linea con il punto in cui si appoggia la testa): così facendo, il paziente affetto da naso chiuso può riposare meglio, e la respirazione viene favorita.
  • Soffiare spesso il naso, utilizzando preferibilmente fazzoletti di carta usa-getta.
  • Soffiare il naso delicatamente, eccedere con la pressione può peggiorare la situazione.
  • Usare un fazzoletto di carta nuovo ogni volta che ci si soffia il naso.
  • Curare la causa che si pone alle origini del naso chiuso.
  • Bere molti liquidi, in particolare caldi.
  • Avvalersi dell’ausilio di vaporizzatori nasali od umidificatori, utili per favorire la fluidificazione del muco, dunque la liberazione dal naso chiuso.
  • Evitare sbalzi termici.
  • Coprire il naso e la gola con una sciarpa, prima di uscire.
  • Gli alimenti liquidi caldi sono particolarmente indicati per facilitare lo scioglimento del muco, liberando quindi il naso: brodo, latte caldo, tè, tisane, infusi ecc.
  • Assumere tanta frutta e verdura ricca di vitamina C, utile per rafforzare le difese immunitarie e garantire l’ottimale efficienza dell’organismo.
  • Utilizzo di un umidificare per l’ambiente domestico o lavorativo.
  • Fare una doccia calda (umidità e calore libereranno il naso).
  • Bere abbondantemente per mantenersi idratati (le bevande calde libereranno il naso, ancora di più se balsamiche).
  • Impacchi con un panno caldo-umido sul naso.
  • Evitare sbalzi termici.

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Rimedi naturali per la congestione nasale

A seconda della causa può cambiare la cura, ma da un punto di vista generale i rimedi più comuni ed efficaci per liberare il naso chiuso sono i suffumigi: la tecnica della suffumigazione consiste nella riduzione di una sostanza in vapore, a finalità prettamente terapeutiche. I suffumigi favoriscono l’inspirazione del vapore, assicurando una percezione immediata di conforto. Le droghe naturali più indicate per accelerare la guarigione dal naso chiuso sono:

  • basilico (Ocimum basilicum L.): utilizzato, in tal caso, per le proprietà antinfiammatorie;
  • eucalipto (Eucalyptus globulus Labill): proprietà antinfiammatorie, espettoranti, balsamiche;
  • lavanda (Lavandula officinalis): proprietà antisettiche;
  • limone (Citrus limon): proprietà antisettiche ed antiossidanti;
  • rosmarino (Rosmarinus officinalis): proprietà balsamiche, espettoranti, antiossidanti;
  • arancio amaro (Citrus aurantium L. var. amara): proprietà disinfettanti, antinfiammatorie, decongestionanti;
  • sodio benzoato: azione espettorante, che facilita l’eliminazione di muco;
  • efedrina (estratto da Ephedra sinica): proprietà decongestionanti, impiegata come decotto (specie nella medicina popolare cinese).

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Cosa non fare?

In caso di naso chiuso non si dovrebbe:

  • dormire in posizione prona (a pancia in giù);
  • fumare;
  • deglutire il muco;
  • frequentare posti inquinati;
  • soffiare continuamente il naso nello stesso fazzoletto.

Rimedi farmacologici per la congestione nasale

I farmaci più usati in caso di naso chiuso sono (in caso di naso chiuso dipendente da raffreddore/ influenza): paracetamolo (es. Tachipirina, Efferalgan), claritromicina (es. Biaxin, Macladin, per il naso chiuso dipendente da Haemophilus influenzae), Amantadina (es. Zitrobiotic, farmaco antivirale), ibuprofene (es. brufen, moment) ecc. In caso di naso chiuso dipendente da allergie/rinite si usano invece: corticosteroidi come fluticasone spray (es. avamys, Fluspiral), antistaminici come desloratadina (es. neoclarityn, azomyr, aerius) e decongestionanti come Oximetazolina cloridrato (es. Vicks sinex).

Farmaci: raccomandazioni

Importanti raccomandazioni riguardo alle terapie farmacologiche per il naso chiuso, sono:

  • Non guidare od eseguire lavori pericolosi dopo la somministrazione di antistaminici: la sonnolenza è uno degli effetti collaterali di questi farmaci;
  • Non assumere antistaminici/corticosteroidi senza prescrizione medica;
  • Non assumere antistaminici per la cura del naso chiuso in caso di ipertensione od aritmie cardiache: la somministrazione di questi farmaci aumenta il battito cardiaco ed innalza la pressione arteriosa;
  • Non utilizzare i farmaci corticosteroidi per lunghi periodi;
  • Non assumere antistaminici per lunghi periodi.

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Prevenzione del naso chiuso

Non ci sono ricette fisse per prevenire la congestione nasale, sicuramente è utile evitare sbalzi di temperatura improvvisi e mangiare molta frutta e verdura. Non è possibile prevenire il naso chiuso dipendente da allergie, se non assumendo antistaminici o vaccini specifici a finalità profilattiche. La plastica del setto nasale (settoplastica) consiste nella correzione della deviazione del setto nasale, possibile causa scatenante del naso chiuso recidivante. Quando il naso chiuso dipende dall’ingrossamento delle adenoidi, il trattamento ottimale consiste nella rimozione chirurgica delle stesse. Per approfondire, leggi anche: Adenoidi ingrossate, operazione, convalescenza, ricrescono

Quando chiamare il medico?

Consultare immediatamente il medico se il soggetto riferisce una seria difficoltà respiratoria o se il paziente affetto da naso chiuso è un bambino di età inferiore ai 2 mesi e presenta febbre. A tale proposito leggi questo articolo: Febbre alta nei bambini e neonati: quali farmaci e cosa fare

I migliori prodotti contro febbre, influenza e raffreddore

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Differenze tra faringite, laringite e tracheite: vari tipi di mal di gola

MEDICINA ONLINE DIFFERENZA LARINGE FARINGE TRACHEA ALTE VIE AEREE SUPERIORI LINGUA NASO PALATO ESOFAGO EPIGLOTTIDE GLOTTIDEPrima di leggere questo articolo, per meglio comprendere l’argomento, ti consiglio di leggere: Differenza tra laringe, faringe e trachea

Spesso chiamiamo “mal di gola”, un dolore localizzato al nostro collo, pensando che sia una sorta di unica patologia. In realtà, non esiste un solo tipo di mal di gola: è un disturbo dai tre volti. Quando la gola fa male, sono tre i problemi a salire sul banco degli imputati, la faringite, la laringite e la tracheite.

Faringite

La faringite è una infiammazione della faringe. Può essere acuta o cronica e, nella maggior parte dei casi è la conseguenza dell’attacco di alcuni virus, come l’adenovirus, il rinovirus, il virus influenzale e il citomegalovirus. I virus sono i principali responsabili, ma alcune abitudini malsane, come il fumo, non aiutano. I sintomi della faringite sono molto fastidiosi: dolore durante la deglutizioneindolenzimento dei linfonodi del collo, malessere generale, febbre, mucosa gonfia e arrossata, presenza di grosse quantità di muco e di chiazze rossastre sul fondo della gola. In molti casi, specie in caso di infezione da rinovirus, si associa anche rinorrea (naso “che cola”). Per approfondire:

Laringite

La laringite è l’infiammazione della laringe. Oltre alle stesse cause che abbiamo visto nella faringite, ci sono l’abuso della voce e delle corde vocali, allergie, freddo, fumo e smog. Quando la laringe si infiamma, la voce si abbassa e diventa roca, per colpa delle corde vocali, che, irritate e gonfie, non vibrano più come dovrebbero. La gola tende a “bruciare”, e secca e caratterizzata da una sensazione di corpo estraneo. Tra le persone più a rischio ci sono i professionisti che usano la voce per lavoro, come i cantanti, gli ambulanti o gli insegnanti. L’alterazione della voce e la sensazione di corpo estranea è più frequente nella laringite che nella faringite, ricordando comunque che le due infezioni possono presentarsi anche insieme (faringo-laringite) ed i sintomi si sovrappongono. Per approfondire: Laringite acuta e cronica: antibiotico, catarrale, cure, rimedi naturali

Tracheite

La tracheite, invece, è l’infiammazione che interessa la mucosa di rivestimento della trachea. Solitamente si presenta come “corredo” di altri disturbi, come bronchite o faringite, con una serie di sintomi difficili da ignorare, come la febbre, il respiro affannoso, il senso di bruciore all’altezza dello sterno, la tosse secca e il malessere generale. I disturbi tendono ad essere più profondi nel petto ed interessare la parte medio-bassa del torace. Per approfondire: Tracheite virale, batterica, allergica: quanto dura e come si cura

Tonsillite ed adenoidite

Ricordiamo infine che l’eventuale presenza di ipertrofia delle tonsille (tonsille ingrossate) e di placche su di esse è indicativa di tonsillite, cioè l’infiammazione delle tonsille palatine, che può essere determinata da infezione virale o batterica. In caso di adenoidite, seno invece le adenoidi ad essere infiammate. Le patologie possono presentarsi da sole o associate ad esempio a faringite (faringo-tonsillite). Per approfondire:

IMPORTANTE: La diagnosi differenziale deve essere fatta solo dal medico, che la ottiene principalmente grazie a dati ricavati da anamnesi, esame obiettivo e dati di laboratorio ottenuti tramite esame del sangue e tampone faringeo. Il paziente deve evitare l’auto-diagnosi.

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Differenza tra laringe, faringe e trachea

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Faringe, laringe e trachea sono delle zone anatomiche che fanno parte dell’apparato respiratorio, ed hanno il principale compito di convogliare l’aria introdotta con naso e bocca verso i bronchi e quindi i polmoni.

FARINGE

La faringe è un canale muscolo-membranoso che si connette con la cavità nasale, con la cavità orale, con l’esofago, con la laringe e con l’orecchio medio. Essa non è delimitata da pareti proprie: per osservare la faringe, non la possiamo isolare ma dobbiamo necessariamente osservare tutti gli organi che nell’affrontarsi delimitano la cavità faringea, prestandosi a fare da parete alla faringe. Dovremmo parlare quindi non di un organo, ma di una cavità faringea o di uno spazio mucoso presente nello spazio viscerale impari mediano, che per altro comunica con altri spazi mucosi presenti nella parte facciale della testa. Nell’uomo è un canale dalla forma di un cono rovesciato, dunque con l’apice rivolto inferiormente e la base superiormente, ed è lunga mediamente dai 12 ai 14 cm con una larghezza variabile principalmente in base al tono muscolare. È contenuta nello spazio viscerale della testa. Origina all’altezza delle coane con l’apertura superiore faringea costituendo la rinofaringe, proseguendo poi all’altezza dell’istmo delle fauci nell’orofaringe, termina infine con la laringofaringe all’altezza di C6 e della cartilagine cricoidea. Continua inoltre a pieno canale nell’esofago. La faringe viene convenzionalmente divisa in tre porzioni tra loro comunicanti:

  • la rinofaringe (o nasofaringe, in verde nella figura in basso);
  • l’orofaringe, in giallo;
  • la laringofaringe (o ipofaringe, in azzurro).

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La faringe rappresenta un importante crocevia anatomico e funzionale tra gli apparati digerente e respiratorio, considerato il passaggio sia del bolo che dell’aria all’interno del canale faringeo. Presenta nel suo epitelio organi linfoidi che garantiscono difesa aspecifica contro eventuali agenti patogeni. Essa prende rapporto, dall’alto in basso, con le coane, il palato molle, l’ugola, l’istmo delle fauci, l’epiglottide, l’adito laringeo, la faccia posteriore delle cartilagini aritenoidi, la faccia posteriore della cartilagine cricoide e con i muscoli associati a queste strutture. La faccia posteriore è continua ed è in rapporto con lo spazio retrofaringeo e con la fascia cervicale profonda. Le pareti laterali si pongono in relazione con lo spazio faringomandibolare, in cui si trovano i fasci vascolo-nervosi del collo. Più inferiormente, le cartilagini cricoide ed aritenoidi producono dei rilievi sulla superficie laterale della faringe, che producono due incavature, i recessi piriformi. Nel fondo di ciascun recesso è apprezzabile la piega del nervo laringeo superiore, che decorre caudalmente e medialmente.

Per approfondire: Faringe: anatomia, muscoli, funzioni, patologie

LARINGE

La laringe è un condotto mediano situato nel nostro collo e rappresenta l’ultimo tratto delle vie aeree superiori: è la continuazione della faringe, mentre continua in basso con la trachea. Permette il passaggio dell’aria, la fonazione tramite la vibrazione delle corde vocali ed è deputata alla protezione della trachea durante la deglutizione grazie all’epiglottide. La laringe, pur subendo variazioni individuali e in rapporto a età e sesso, ha la forma di un imbuto rovesciato ed è lunga in media 4 cm, larga 4 cm e presenta un diametro anteroposteriore di 3,6 cm. Nella pubertà, soprattutto nei maschi, subisce i cambiamenti che portano alla modificazione del tono di voce. Nelle femmine risulta più corta e più ampia trasversalmente. Durante la deglutizione, la respirazione e la fonazione la laringe si alza e si abbassa. Fa parte della laringe la struttura che provoca la sporgenza tipica del maschio adulto, il pomo d’Adamo. Per approfondire:

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TRACHEA

La trachea è un condotto impari e mediano fa parte delle vie aeree inferiori insieme alla laringe che la precede e ai bronchi che la seguono. È un viscere cavo tubulare che da C6 si espande fino a T4, dove si divide nei due bronchi principali (destro e sinistro) in un punto denominato carena, sfocianti nei rispettivi polmoni. La sua funzione primaria è di trasferire l’aria dall’esterno verso i polmoni.
La trachea ha la forma di un tubo semirigido e lungo circa 12cm formato da una serie di anelli cartilaginei, aperti dorsalmente, uniti tra loro da tessuto connettivo.
È costituita da 15-20 anelli di tessuto cartilagineo sovrapposti, ricoperti da tessuto fibroso con regolari intervalli, chiamati legamenti anulari, formati dallo stesso tessuto che ricopre gli anelli. La peculiarità di questi ultimi risiede nell’incompletezza situata posteriormente, ciò implica la presenza di una parete membranacea che permette l’espansione dell’esofago al momento della deglutizione, essendo essa a stretto contatto con quest’ultimo, tale movimento è permesso dalla presenza di una tonaca muscolare interna alla parete. Essa presenta, inoltre, una tonaca mucosa esterna ben visibile a causa delle estroflessioni causate da essa, rivestita principalmente da un epitelio di tipo respiratorio. All’interno troviamo un epitelio di rivestimento ciliato che prende il nome di epitelio respiratorio (formato da ciglia) e sono presenti inoltre delle ghiandole mucose, di tipo tubuloacinoso composte, le quali presentano adenomeri ricoperti da una tonaca sottomucosa. Per approfondire: Trachea: anatomia e funzioni in sintesi

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