Ladan e Laleh Bijani, le gemelle siamesi iraniane morte durante l’intervento per separarle

MEDICINA ONLINE Ladan e Laleh Bijani le gemelle siamesi iraniane morte durante l'intervento per separarleLadan e Laleh Bijani sono state due gemelle siamesi iraniane. Le gemelle avevano corpi e cervelli distinti, ma possedevano una calotta cranica in comune. Le due sorelle sono morte a Singapore, l’8 luglio 2003, nel Continua a leggere

Separazione e divorzio: 9 consigli per attenuare gli effetti negativi sui figli

MEDICINA ONLINE BAMBINO BIMBO PEDIATRIA PEDAGOGIA TRISTE NERO DEPRESSIONE TRISTEZZA SOLITUDINE BULLISMO DIVORZIO FAMIGLIA SEPARAZIONE.jpgData la sempre più alta percentuale di divorzi nella nostra società, è probabile che alcuni di voi passeranno attraverso questa esperienza in un Continua a leggere

Crisi di mezza età nelle donne: sintomi e come superarla

MEDICINA ONLINE UOMO IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE SESSO ANDROPAUSA CRISI DI MEZZA ETA QUANTO DURA SINTOMI DEPRESSIONE COPPIA AMORE MATRIMONIO PENE SESSUALITALa crisi di mezza età non è solo maschile, ma colpisce anche le donne, specie durante il periodo della menopausa, sicuramente un momento molto delicato e non sempre facile da gestire per la donna, sia fisicamente che psicologicamente, e ciò può riflettersi negativamente sul rapporto. Sia gli uomini che le donne hanno le medesime probabilità di sperimentare la crisi, o più correttamente la “transizione“, di mezza età. L’unica differenza consiste nel modo in cui viene affrontata. Le donne tendono a basare il proprio valore sulle relazioni interpersonali, anche se alle spalle hanno avuto una carriera lavorativa di successo. Quindi, sono più inclini a valutare con maggior criticità la loro performance come mogli, madri o entrambe le figure. A tal proposito leggi: Differenza tra la crisi di mezza età maschile e femminile

La crisi di mezza età femminile

Tutto è in subbuglio dal punto di vista fisico, psicologico, spirituale. Per alcune può essere illuminante, per altre difficile. Il modo con cui viene affrontata questa fase della vita dipende da una serie di fattori, tra cui il sostegno del partner e delle persone care e la propria forza di carattere. Il senso della crisi di mezza età sembra quindi legato a un momento in cui la maggiore consapevolezza della finitezza del nostro essere ci costringe a fare i conti con domande profonde ed esistenziali, legate al tema del chi siamo e del chi vogliamo essere. Per poter rispondere a tali interrogativi è richiesto il coraggio di guardarsi dentro, affrontando un viaggio interiore spesso tortuoso e per nulla scontato. È una viaggio, però, che al di là delle sue difficoltà, potrà aiutarci a rivelare parti di noi finora sopite, escluse, non riconosciute, permettendoci da una parte di riconciliarci con i nostri desideri, pensieri, sentimenti e dall’altra aprendoci a prospettive ancora inedite del nostro vivere, attraverso cui riappropriarci della responsabilità e libertà di realizzare i nostri valori e significati di vita.

I sintomi della crisi di mezza età femminile

Non ci sono sintomi comuni a tutte le donne e necessariamente sempre presenti che identificano la crisi di mezza età. I più comuni sono:

  • maggiore insicurezza sul futuro;
  • sentirsi in un “vicolo cieco”;
  • conflitti con il partner più frequenti;
  • volersi sentire giovani;
  • minore attrazione per il partner;
  • minor voglia di far funzionare il rapporto;
  • ripensare continuamente agli errori commessi in passato;
  • noia;
  • mancanza di obiettivi ;
  • mancanza di stimoli.

Uno dei segni certamente più evidenti di tale crisi si manifesta con la necessità di tornare a essere giovani. E’ evidente perché questa volontà porta spesso la donna a cercare nuove esperienze, a fare cose prima non fatte per varie ragioni, a vestirsi come adolescenti, a frequentare locali o discoteche, mettere insomma in atto una serie di comportamenti improvvisamente inusuali, che gli amici della donna vedono come “diversi” rispetto al solito. Questo nuovo atteggiamento nei confronti della vita può trasformarsi in un meraviglioso risveglio, in una forte motivazione che ci allontana dalla routine, ma può anche provocare una grande nostalgia che ci blocca e ci spinge a vivere una sorta di letargo mentale ed emotivo, facendoci dimenticare che, in realtà, ci sono ancora moltissime cose da poter fare.

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Durata della crisi di mezza età femminile

Per quanto riguarda la durata della transizione di mezza età, non c’è un lasso di tempo predefinito. Per qualcuno questo periodo può durare alcuni mesi, per altri anche anni. Tutto dipende non solo dal carattere di ciascuno, ma anche del suo passato, dallo status sociale, dall’atmosfera familiare e dal supporto che riceve. La scienza, comunque, ci consola provando che toccato il fondo non si può che risalire. Una volta imparato ad accettare la propria vita per quella che è, sommato al non dannarsi più ripensando al passato, si ritrova la serenità che si pensava per sempre perduta. Se ti trovi, quindi, nel punto più basso della parabola del benessere, cerca di considerare la situazione con filosofia e realismo: le cose non possono che andare meglio di così.

Consigli per superare la crisi di mezza età femminile

Di seguito riporto una serie di consigli pratici utili per contrastare la crisi di mezza età nelle donne.

Mantieni un atteggiamento positivo

L’età porta esperienza, saggezza e conoscenza. Hai ancora molti anni davanti e non vale certo la pena viverli soffrendo: usa invece l’esperienza accumulata per trarre più appagamento dalle piccole grandi gioie e per non soffrire con fatti apparentemente gravi, ma in realtà facilmente superabili.

Goditi la vita

L’esperienza di essere cresciuta e aver attraversato molte difficoltà ti rende ancora più interessante, oltre che più forte. Hai un maggiore autocontrollo e difficilmente ti troverai a non sapere le conseguenze delle tue azioni. Ricordati sempre che il miglior momento da vivere è il “qui e ora”. Non associare la gioventù alla felicità: in ogni tappa della vita si può essere felici.

Rifletti

A metà (od oltre!) della tua vita è un buon momento per pensare a ciò che hai fatto e a ciò che puoi ancora fare. Non è troppo tardi per portare a termine un progetto, per realizzare un sogno e per mettere in cantiere nuovi traguardi da raggiungere.

Accetta i cambiamenti fisici

L’essere attraente passa sì attraverso il corpo, ma rimanda anche alla mente. Se per tutti noi è innegabile l’importanza del vedersi bene e del sentirsi a proprio agio con l’aspetto fisico, è altrettanto importante comprendere che tali aspetti sono strettamente intrecciati anche con la nostra serenità interiore fatta di motivazioni, emozioni, autostima, accettazione di sé.

Tieniti in forma

Quello che abbiamo detto al punto precedente ovviamente non significa che bisogna accettare passivamente i kg di troppo! Iscrivervi in palestra, ad esempio, può solo far bene alla vostra autostima, al vostro benessere e – soprattutto – alla vostra salute.

Usa l’arma dell’esperienza

Ricordatelo sempre: una donna matura, con esperienza e tanto carattere, è – per molti uomini – molto più attraente ed affascinante di una ragazza di 20 anni “senza cervello”.

Vai alla ricerca di te stessa

Finché nelle nostre scelte permetteremo di essere condizionati da bisogni indotti, da modelli da imitare ed ideali irrealistici, saremo spesso confusi e sviati da apparenze e comportamenti che potenzialmente non ci appartengono e che non ci permettono di esprimere in modo autentico chi siamo.

Se credi vivere una crisi di mezza età o una crisi di coppia, prenota la tua visita e, grazie ad una serie di colloqui riservati, riuscirai a risolvere definitivamente il tuo problema.

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Differenza tra separazione e divorzio

Mallet, legal code and scales of justice. Law concept, studio shots

Mallet, legal code and scales of justice. Law concept, studio shots

Con la separazione legale i coniugi non pongono fine al rapporto matrimoniale, ma ne sospendono gli effetti nell’attesa di una riconciliazione o di un provvedimento di divorzio. La separazione può essere legale (consensuale o giudiziale) o “di fatto”, cioè conseguente all’allontanamento di uno dei coniugi per volontà unilaterale, o per accordo, ma senza l’intervento di un Giudice e senza alcun valore sul piano legale.
La separazione legale (consensuale o giudiziale) rappresenta una delle condizioni (la più frequente) per poter addivenire al divorzio.

Con il divorzio (introdotto e disciplinato con la legge 01.12.1970 n. 898) viene invece pronunciato lo scioglimento del matrimonio o la cessazione degli effetti civili (se è stato celebrato matrimonio concordatario con rito religioso, cattolico o di altra religione riconosciuta dalla Stato italiano). Col divorzio vengono a cessare definitivamente gli effetti del matrimonio, sia sul piano personale (uso del cognome del marito, presunzione di concepimento, etc.), sia sul piano patrimoniale. La cessazione del matrimonio produce effetti dal momento della sentenza di divorzio, senza che essa determini il venir meno dei rapporti stabiliti in costanza del vincolo matrimoniale. Solo a seguito di divorzio il coniuge può pervenire a nuove nozze.

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Le migliori scuse per lasciare qualcuno, per lui e per lei

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Donne

1. Non mi sento pronta per un impegno.
2. Stiamo andando troppo veloci per me.
3. Non guadagni abbastanza.
4. Non sei abbastanza maturo.
5. Ho bisogno di concentrarmi sulla mia carriera.
6. Non mi piace la tua famiglia / i tuoi amici.
7. Pensi solo al lavoro.
8. Non hai intenzione di sposarmi, quindi qual è il punto?
9. Non abbiamo abbastanza cose in comune.
10. Non mi fido di te.

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Uomini

1. Pensi solo al lavoro.
2. Ho conosciuto qualcun altro.
3. Non sono più attratto da te.
4. Abbiamo perso la scintilla sessuale.
5. Non si tratta di te, si tratta di me.
6. Ho bisogno di concentrarmi sulla mia carriera.
7. Vogliamo cose diverse.
8. Non voglio più vederti.
9. Non sono ancora pronto per un impegno.
10. Non abbiamo abbastanza cose in comune.

E voi avete mai usato una di queste frasi, oppure qualcuno ne ha usata una con voi?

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Differenza tra separazione consensuale e giudiziale

MEDICINA ONLINE LEGALE LAWYER AVVOCATO CIVILE PENALE DELITTO DIRITTO PRIVATO MATRIMONIO SOLDI DIVORZIO SEPARAZIONE CONSENSUALE CAUSA TRIBUNALE DIFESA ACCUSA.jpgNella separazione consensuale sussiste un accordo tra i coniugi in ordine alle condizioni (personali e patrimoniali) della separazione stessa. Il Tribunale si limita ad omologare tale accordo (cioè ad assicurarsi che siano rispettati i diritti di ciascun coniuge e della eventuale prole) mediante decreto.

In caso di disaccordo, invece, si ricorre alla separazione giudiziale. In questo caso la separazione viene pronunciata con sentenza dal Tribunale, che si impone nel decidere le condizioni.

Il diritto di chiedere la separazione (consensuale o giudiziale) spetta a ciascun coniuge, anche in mancanza di consenso dell’altro coniuge. La procedura si avvia mediante ricorso al Tribunale competente per territorio, in base al comune dove si trova la casa coniugale.

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Le 10 frasi da non dire mai ad una mamma single

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma COSE DA NON DIRE DONNA PARTORITO Medicina Estetica Riabilitazione Nutrizionist Dieta Grasso Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Seno Luce Pulsata Macchie Cutanee Pene Pressoterapia MassaggioEssere mamma è di per sé una bella responsabilità, ma essere allo stesso tempo single può complicare le cose in quanto manca la cosiddetta “spalla maschile” a gestire le questioni scomode.
Ma tante volte sono proprio i figli che alcune volte aumentano il peso delle circostanze.
Per tale motivo questa lista di 10 frasi da non dire ad una mamma single, vuole essere un aiuto ad evitare di aprire bocca a sproposito, e ferire inutilmente l’orgoglio di una mamma che con tanto amore vi vuole bene.
È importante per una mamma essere considerata tale in ogni circostanza, ma allo stesso tempo è nella natura dell’essere donna che risiede quel desiderio di avere al fianco un uomo.

1) Mamma, ma quel tipo non ti piace?

Dire ad una mamma questo tipo di frase significa comunicarle che ti stai preoccupando per la sua sfera sentimentale.
Una mamma generalmente tende a nascondere il proprio lato di “Donna” ai figli.
Per tale motivo questo genere di frasi solitamente mettono in imbarazzo le mamme.

2) Mamma, ieri ho fatto sesso con un tipo, è stato uno sballo!

Per una ragazza che comunque ha un rapporto anche amichevole con la mamma è comunque sconsigliabile parlare della propria sfera sessuale, semplicemente per non farla sentire a disagio o ancor peggio scatenare dei piccoli sensi d’invidia, che seppur ridicoli, fanno male al cuore.

3) Mamma, è colpa tua che sei sola!

Non ha nessuna importanza per un figlio se la colpa di un eventuale divorzio sia da accreditarsi a gesti del padre o della madre. Tu come figlio/a non devi sindacare scelte che hanno fatto i tuoi genitori. Possono esserci elementi a te oscuri che potrebbero ribaltare tutti i tuoi giudizi, o elementi che ti sono tenuti nascosti perché potrebbero darti fastidio.
In ogni caso non dare mai colpe dirette a mamma, anche se possono apparire evidenti, tante volte sono travestite da stupide menzogne a fin di bene.

4) Mamma, mi manca papà!

Questa frase è particolare, è bisogna stare attenti più che altro al contesto nella quale viene detta. In un contesto affettuoso è comprensibile che un figlio/a contribuisca allo stato d’animo della famiglia, richiamandola come forma di desiderio. Ma utilizzare questa frase al termine di un litigio con mamma, nella quale non si ha ottenuto quello che si voleva, significa quasi voler dire “sei cattiva! Se c’era papà sarebbe stato tutto diverso e avrei avuto ragione io!”

5) Mamma, ma quando sarò grande e mi sposerò, tu cosa farai?

Ciò significa preoccuparsi del tempo. E la mamma sa che il tempo non è infinito e che dovrà un giorno fare i conti anche con la vecchiaia, magari senza un compagno.
È inutile ricordarglielo, dicendogli che anche tu ti stai preoccupando.
Quasi a sottolineare involontariamente che non sarai tu a prenderti cura di lei un giorno.

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6) Mamma, mi sono innamorato di una della tua età!

Può apparire una frase sciocca, e tanti si chiederanno cosa può esserci di strano nel non dire una cosa del genere, nel caso dovesse accadere.
Beh, per una mamma avere in casa la fidanzata del proprio figlio che ha la sua età può essere molto difficile da accettare.
Immaginate soltanto cosa potrebbe provare mentre pensa: “mio figlio che fa sesso con una donna che potrei essere io”.

7) Mamma, vado via di casa, o me o lui!

Nel caso della mamma single che inizia a frequentare un tipo, senza stringere nessun legame, questa frase può essere la più sbagliata da pronunciare, se la mamma vede in quel tipo il suo futuro. Già! Sta giostrando i suoi sentimenti per cercare di far collimare i sentimenti dei figli e quelli del futuro partner; se ci mettete un carico da 90 togliete a lei ogni speranza di un futuro di coppia. Provate invece a conoscere il tipo. Forse non è tanto male…

8) Mamma, andiamo via, qui non sto bene!

Ovviamente, questa frase dipende dalla situazione di malessere che stai vivendo. Ma se il vostro deve essere solo un capriccio cercate prima di osservare come sta la mamma. Se lei è felice non rovinategli questi attimi. Se poi è insieme ad un uomo, cercate di mostrarvi indifferente ma felice. Servirà a renderla più sicura.

9) Mamma, sto male! (…e non è vero!)

Mai dire ad una mamma che state male senza che sia vero. Magari solo per attirare attenzione. Rischiate solamente di generare panico all’interno di lei facendola preoccupare inutilmente.
Ma la cosa più grave è se prendete l’abitudine; alla fine non vi crederà più e la volta che magari state male davvero rischiate di non avere alcun aiuto da lei.

10) Mamma, sei poco seria!

Questa frase o simili possono scappare in eta adolescenziali durante i litigi magari più serrati. Per quanto possa essere serrato il dialogo, oppure vera l’affermazione; non dite mai una frase del genere a vostra madre perché è proprio quello che lei cerca di insegnare a voi di non essere.
Se voi fate un affermazione del genere è come dirgli che l’educazione che vi ha dato è stata un disastro.

 

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Differenza tra separazione dei beni e comunione dei beni

MEDICINA ONLINE ANSIA DA MATRIMONIO MATRIMONIALE UOMO DONNA SINTOMI E NORMALE UN ANNO PRIMA SPOSI MARITO MOGLIE PAURA SPOSARSI CHE FARELa legge consente agli sposi di scegliere tra due regimi patrimoniali; la comunione dei beni o la separazione dei beni. Tale scelta potrà essere effettuata sia in sede di rito civile che di rito del matrimonio cattolico: al termine della cerimonia il Sacerdote o l’Ufficiale dello Stato Civile annoterà tale decisione sull’atto di matrimonio. Se gli sposi non espliciteranno alcuna scelta, dal 20 settembre 1975 per legge il regime patrimoniale legale della famiglia sarà in automatico la comunione dei beni. La scelta del regime patrimoniale potrà essere modificata con atto pubblico di fronte ad un notaio in qualsiasi momento della vita matrimoniale.

Scegliere come regime patrimoniale la comunione dei beni vuol dire che tutti i beni acquistati dopo le nozze sono di proprietà di entrambi i coniugi.

In particolare si intende di proprietà comune:

  • tutte le proprietà comprate dopo il matrimonio, anche se acquistate separatamente dai due coniugi. Si intende, quindi, case , terreni, automobili, fatta eccezione dei beni personali;
  • i rendimenti dei beni propri di ciascun coniuge, ad esempio quelli bancari;
  • le aziende gestite da entrambi i coniugi e costituite dopo il matrimonio;
  • gli utili e gli incrementi dell’azienda di proprietà di uno dei due precedentemente alle nozze, ma gestita da entrambi dopo il matrimonio;

Mentre sono esclusi dalla comunione:

  • beni di cui il coniuge era titolare prima del matrimonio;
  • beni acquistati da un coniuge per successione o donazione (salvo che non sia espressamente dichiarato che sono attribuiti alla comunione);
  • beni di uso strettamente personale;
  • beni che servono all’esercizio della professione;
  • beni ottenuti a titolo di risarcimento danni;
  • pensione per la perdita totale parziale della capacità lavorativa;
  • beni acquistati con il prezzo del trasferimento di altri beni personali o con il loro scambio, purché espressamente dichiarato.

I coniugi in regime di comunione legale dei beni possono agire con poteri disgiunti per il compimento di atti di ordinaria amministrazione, per quelli di straordinaria amministrazione devono, invece, agire congiuntamente. In caso di disaccordo sarà il Giudice a decidere se l’atto voluto da uno solo dei coniugi è necessario nell’interesse della famiglia o dell’azienda familiare.

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Lo scioglimento della comunione si può ottenere nelle seguenti ipotesi;

  • morte di uno dei coniugi;
  • dichiarazione di morte o di assenza presunta;
  • sentenza di divorzio;
  • sentenza o decreto di omologa della separazione personale;
  • fallimento di uno dei coniugi;
  • annullamento del matrimonio;
  • accordo convenzionale di abbandono del regime di comunione legale
  • separazione giudiziale dei beni

Scegliere come regime patrimoniale la separazione dei beni vuol dire che ciascuno dei due sposi ha la proprietà esclusiva dei beni acquistati sia prima che dopo il matrimonio, anche se fruiti in comune. Egli ha, quindi, tutto il diritto di goderli o amministrarli. Il regime di separazione dei beni produce l’effetto di attribuire al coniuge che effettua l’acquisto ogni diritto sul bene, in via esclusiva: i patrimoni del marito e moglie restano, quindi, separati durante il matrimonio, salvi i diritti di successione.

Per ottenere la cointestazione di un bene, una volta optata per il regime di separazione, occorrerà esplicitamente dichiarare all’atto di acquisito tale volontà, specificando anche la quota di comproprietà da assegnare.

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