Sono oltre mille, da inizio anno , i casi di morbillo fra i bambini. Un numero in aumento, che preoccupa i pediatri riuniti a Palermo, al congresso italiano di pediatria. «Nel mese di aprile 2014 – segnala il dottor Alberto Ugazio, direttore del Dipartimento di Medicina Pediatrica del Bambin Gesù di Roma e presidente della Commissione vaccini della Società Italiana di Pediatria – sono verificati 236 casi, portando a 1.047 quelli segnalati dall’inizio dell’anno, in notevole aumento rispetto al corrispondente periodo del 2013 quando si registrarono poco più di 700 casi»”. Nel 2013 vi sono stati circa 2.200 casi complessivi di morbillo, «ma a fine 2014 c’è da aspettarsene molti di più perché i dati ad oggi disponibili non comprendono il periodo maggio-giugno, quando non si è ancora esaurito il picco stagionale».
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Orari precisi per la televisione, i pasti e la nanna sono nemici dell’obesità infantile. Sono infatti più magri della media i figli di genitori che tendono a ‘inquadrare’ le attività dei piccoli, secondo uno studio australiano pubblicato su ‘Pediatrics’. L’indagine è stata realizzata da ricercatori del Murdoch Children’s Research Institute di Melbourne che hanno passato in rassegna, per un lungo periodo, le abitudini quotidiane di più di 4.000 bambini e dei loro familiari. I risultati hanno dimostrato che, seguendo le regole quotidiane imposte dai genitori, i piccoli hanno un indice di massa corporea più bassa e hanno meno rischi di sovrappeso e obesità.
Mal di schiena e dolori al collo. Dolori e fastidi che cominciano già 7 anni e che diventano sempre più
Altro che cibi fast food, super-porzioni a tavola e troppe bibite dolci. Questa volta a finire sul banco degli imputati per l’obesità infantile c’è la mancanza di sonno. Chi dorme meno mangia di più, e viceversa. Uno studio condotto da Chantelle Hart, del Centro di ricerca sull’obesità della Temple University di Philadelphia, pubblicato su ‘Pediatrics’, ha esaminato l’impatto del sonno sui comportamenti alimentari dei bambini.
Manine e dita a rischio per i bimbi che utilizzano troppo i tablet o gli smartphone, magari senza il necessario controllo da parte dei genitori. E soprattutto in pericolo anche la capacità di imparare a scrivere. L’allarme arriva da un’intervista rilasciata dalla terapista occupazionale del Learning and Therapy Corner in Maryland (Usa), Lindsay Marzoli, rimbalzata sui media anglosassoni: “Se usano sempre telefonini o tablet – dice l’esperta – non eseguono quelle normali attività con penne e matite che servono a far sviluppare i muscoli necessari a scrivere correttamente. Muscoli che potrebbero rimanere deboli anche durante la crescita”.
E’ uno dei consigli che do più spesso ai miei pazienti, insieme a “smetti di fumare” e “mangia meno grassi”. Fate muovere i vostri figli! E per “movimento” non intendo solamente pratica sportiva: per un bambino movimento significa gioco, attività all’aria aperta, corsa, passeggiata nel viale con gli “amichetti”. Basta giocare a PES alla playstation: meglio una bella partita di calcetto coi compagni di scuola! Dieta sbagliata e poco movimento nei più piccoli: è emerso dall’ultima raccolta dati (condotta nel 2012 e riferita agli alunni della scuola primaria) di
Riusciremo a smetterla di considerare bambini troppo pasciuti e cicciottelli l’orgoglio di mamma e papà? I pediatri continuano a ripetere che il sovrappeso da piccoli è una seria ipoteca sulla salute da adulti e durante l’ultimo
Tutti l’anno avuta almeno una volta, ma sapete realmente cosa sia?