Di cos’è fatto un osso, a che serve e perché è così resistente?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma COSTOLA INCRINATA SINTOMI TEMPI DI RECUPERO Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari PeneUn osso (in inglese “bone”) è una componente anatomica del corpo umano ed insieme alle altre ossa costituisce lo scheletro umano.

Funzioni delle ossa
Pur essendo strutture anatomiche apparentemente semplici, le funzioni delle ossa -nel loro insieme – sono in realtà molteplici:

  • funzione di strutturale e di sostegno per l’intero corpo;
  • funzione di protezione degli organi interni (come nel caso di gabbia toracica, cranio e bacino);
  • funzione di inserzione dei muscoli;
  • funzione di articolazione;
  • funzione emopoietica (produzione di cellule del sangue: il midollo delle ossa lunghe ed il tessuto spugnoso delle ossa piatte contengono cellule staminali che generano i globuli rossi e i globuli bianchi);
  • funzione di riserva di grassi: il midollo giallo contiene molti acidi grassi che all’occorrenza vengono prelevati dal sangue.
  • funzione di magazzino per i sali minerali in relazione alle necessità dell’organismo, soprattutto sali di calcio e di fosforo;
  • funzione di riserva di fattori di crescita: la matrice ossea mineralizzata contiene quantità importanti di molti fattori di crescita, come il fattore insulinosimile e la proteina morfogenetica delle ossa. Oltre a fungere da riserva e quindi a mantenere costante la concentrazione sanguigna di questi fattori, essi vengono liberati localmente in caso di frattura, innescando e accelerando il processo di guarigione.
  • funzione di detossificazione: la parte inorganica delle ossa può assorbire molti metalli pesanti e altri elementi estranei, togliendoli dal circolo sanguigno e riducendo quindi il loro effetto nocivo sugli altri tessuti. Questi elementi vengono poi rilasciati lentamente per escrezione;
  • funzione di equilibrio acido-base: Grazie al grande contenuto di sali minerali, l’osso funge da tampone ematico, e riequilibra le variazioni di pH del sangue assorbendo o rilasciando sali minerali e ioni;
  • funzione di secrezione endocrina: l’osso controlla il metabolismo del fosforo secernendo FGF-23, il fattore di crescita dei fibroblasti, che riduce il riassorbimento renale degli ioni fosfato. Inoltre, tramite l’osteocalcina, abbassa la glicemia migliorando la sensibilità all’insulina, e riduce la crescita del tessuto adiposo;
  • funzione sensoriale: i tre ossicini dell’orecchio medico (martello incudine e staffa) trasmettono il suono agli organi interni dell’orecchio;
  • funzione di sistema di leve, sulle quali i muscoli esercitano la loro azione di movimento tramite le contrazioni muscolari.

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Di cosa sono fatte le ossa?
Le ossa sono costituite da tessuto osseo, un tipo di tessuto connettivo caratterizzato dalla mineralizzazione della sostanza fondamentale che presenta due tipi di struttura:

  • non lamellare (propria delle ossa in formazione nel feto e di quelle riparate in seguito a fratture);
  • lamellare.

La particolare composizione del tessuto osseo conferisce all’osso le sue caratteristiche di durezza e flessibilità (entro certi limiti fisiologici): ossa sottoposte a trattamenti proteolitici finalizzati ad eliminare la componente proteica dell’osso hanno prodotto ossa molto dure ma fragili, in seguito a decalcificazione le ossa invece divenivano molto elastiche e flessibili ma poco dure. Alla luce di ciò appare chiaro che:

  • la componente proteica garantisce all’osso una buona resistenza alle sollecitazioni meccaniche;
  • la componente mineralizzata conferisce all’osso la caratteristica durezza.

La componente organica dell’osso (circa il 30% di esso) è costituita da:

  • collagene I;
  • osseina;
  • osteomucoide (una glicoproteina).

La componente mineralizzata – che nell’adulto costituisce circa il 70% dell’intero osso – è composta da:

  • fosfato di calcio in forma di cristalli di idrossiapatite (86% della componente mineralizzata) ;
  • carbonato di calcio (12%);
  • fosfato di magnesio (1,5%);
  • fluoruro di magnesio (0,5%);
  • ossido di ferro (0,1%).

Le cellule delle ossa
Nonostante siano in parte costituite da minerali, le ossa sono organi a tutti gli effetti: la loro parte minerale viene costantemente rinnovata da due tipi di cellule al loro interno, gli osteoclasti e gli osteoblasti. Grazie ad esse negli esseri umani, un osso normale viene distrutto e ricostruito completamente ogni due mesi circa. Per approfondire leggi anche: Differenza tra osteoblasti, osteoclasti ed osteociti

Periostio
Tutte le ossa sono ricoperte da una membrana fibrosa di colore biancastro molto vascolarizzata chiamata periostio da cui partono fasci di fibre connettive (fibre di Sharpey) che si estendono in profondità ancorando il periostio all’osso. Nei punti in cui l’osso si articola con altre ossa le fibre del periostio si intrecciano con quelle della capsula sinoviale, o nelle vertebre con quelle dei dischi intervertebrali. Il periostio si interrompe anche nei punti di inserzione della muscolatura lasciando il posto ai tendini. Le cavità interne dell’osso sono ricoperte da una membrana simile al periostio chiamata endostio e contengono il midollo osseo preposto all’emopoiesi, ossia la creazione di eritrociti, leucociti e piastrine.

I migliori prodotti per la cura delle ossa e dei dolori articolari 
Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche per il benessere di ossa, legamenti, cartilagini e tendini e la cura dei dolori articolari. Noi NON sponsorizziamo né siamo legati ad alcuna azienda produttrice: per ogni tipologia di prodotto, il nostro Staff seleziona solo il prodotto migliore, a prescindere dalla marca. Ogni prodotto viene inoltre periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato e testato ripetutamente dal nostro Staff di esperti:

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Differenza tra osteoblasti, osteoclasti ed osteociti

medicina-online-dott-emilio-alessio-loiacono-medico-chirurgo-roma-differenza-iperplasia-ipertrofia-esempi-riabilitazione-nutrizionista-infrarossi-accompagno-commissioni-cavitazione-radiofrequenza-ecogLe ossa sono organi a tutti gli effetti: la loro parte minerale viene costantemente rinnovata da due tipi di cellule al loro interno:

  • osteoclasto: libera idrolasi acide che hanno il compito di dissociare i sali minerali e distruggere le fibre collagene in modo da poter riassorbire i minerali quando ciò sia richiesto dall’organismo, collaborando all’omeostasi del calcio nel nostro corpo. L’ormone calcitonina, prodotto dalla tiroide, inibisce l’attività degli osteoclasti, agendo direttamente su di essi;
  • osteoblasto: sintetizza nuova matrice extracellulare del tessuto osseo; quando l’osteoblasto viene circondato da matrice, smette di produrre matrice e prende il nome di osteocita. L’osteoblasto contiene al suo interno delle granulazioni PAS-positive dette matrix vesicles o globuli calcificanti, provvisti di membrana e ritenuti l’agente che dà il via al processo di mineralizzazione. Tra le varie proteine secrete dall’osteoblasto troviamo anche la procollagenasi, enzima che, deposto nella matrice verrà trasformato nella sua forma attiva, la collagenasi, che sarà impiegata dagli osteoclasti nella demolizione delle fibre collagene. L’attivazione della procollagenasi è a carico degli stessi osteoclasti, che tramite una serie di proteine, arrivano a disporre della collagenasi matura.Inoltre, l’osteoblasto (e la sua forma più differenziata l’osteocita) presenta sulla membrana anche dei recettori per il paratormone (PTH) grazie ai quali, una volta avvenuta l’interazione con il suddetto ormone, vengono liberati gli OAF (osteoclast activating factors), ovvero fattori di attivazione per gli osteoclasti, che inizieranno il processo di riassorbimento della matrice calcificata. Quando la funzione biosintetica cessa gli osteoblasti diventano osteociti, le cellule del tessuto osseo adulto, che occupano le lacune ossee.

La differenza fondamentale tra i due tipi di cellule delle ossa è quindi chiara, semplificando: gli osteoclasti “distruggono” l’osso recuperando sali minerali, mentre gli osteoblasti lo “costruiscono”. Grazie ad esse negli esseri umani, un osso normale viene distrutto e ricostruito completamente ogni due mesi circa.

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Chi ha segnato più gol nella storia del calcio?

MEDICINA ONLINE DIEGO ARMANDO MARADONA  PELE Edson Arantes do Nascimento CALCIO FOOTBALL LEGEND WALLPAPER PICS PHOTO PICTURE HD HI RESDi seguito è riportata la lista dei migliori marcatori nella storia del calcio in competizioni ufficiali. Essendo quindi escluse le amichevoli, molti giocatori hanno molti meno gol di quanto spesso venga affermato in pubblico, come nel caso di Pelé. Vi è poi inoltre il problema per alcuni giocatori di mancanza di fonti, come ad esempio il caso di Arthur Friedenreich, in cui vi è certezza di soli 337 gol realizzati ma è probabile che il totale sia superiore. Questa classifica quindi elenca i calciatori di cui vi sono certezza e completezza di fonti. Di seguito i calciatori con almeno 500 gol realizzati (Cristiano Ronaldo e Lionel Messi sono gli unici ancora in attività).

Dati sono aggiornati al 20 agosto 2017.

Pos. Calciatore Nazionalità Reti nei club Reti nelle nazionali giovanili Reti in nazionale Reti totali realizzate Presenze totali Media reti totale
1 Josef Bican Cecoslovacchia Cecoslovacchia 0 27 805+ 500 ca. 1,53
2 Pelé Brasile Brasile 684 0 77 761 821 0,93
3 Romário Brasile Brasile 691 11 55 757 969 0,78
4 Ferenc Puskás Ungheria Ungheria 508+ 84 746+ 709+ 1,05
5 Gerd Müller Germania Germania 662 0 68 730 787 0,93
6 Eusébio Portogallo Portogallo 585+ 0 41 626+ 637+ 0,98
7 Cristiano Ronaldo Portogallo Portogallo 530 18 75 623 896 0,70
8 Lionel Messi Argentina Argentina 519 16 58 593 759 0,78
9 Ferenc Deák Ungheria Ungheria 576+  ?  ?
10 Uwe Seeler Germania Germania 406+ 43 575 600+ 0,96
Tulio Maravilha Brasile Brasile 575  ?  ?
12 Arthur Friedenreich Brasile Brasile 557  ?  ?
13 Ernest Wilimowski Polonia Polonia 554+  ?  ?
14 James McGrory Scozia Scozia 550 547 1,005
15 Franz Binder Austria Austria 546+ 556 ca. 0,98 ca.
16 Fernando Peyroteo Portogallo Portogallo 544 334 1,62
17 Hugo Sánchez Messico Messico 384+ 29 541+ 881+ 0,61
18 Fritz Walter Germania Germania 327+ 33 539 500 ca. 1,08 ca.
19 József Takács Ungheria Ungheria 523+ 388 ca. 1,35 ca.
20 Gyula Zsengellér Ungheria Ungheria 522+ 465 ca. 1,12 ca.
Zico Brasile Brasile 433+ 52 522 750 0,70
22 Hans Krankl Austria Austria 354+ 34 514  ?  ?
23 Alfredo Di Stéfano Argentina Argentina/Spagna Spagna 484 0 29 513 702 0,73
24 Gunnar Nordahl Svezia Svezia 469+ 0 43 512 558+ 0,91
25 Roberto Dinamite Brasile Brasile 0 20 512 386 ca. 1,33 ca.
26 Jimmy Greaves Inghilterra Inghilterra 0 44 511 583 0,88
27 Ferenc Bene Ungheria Ungheria 508+ 498 ca. 1,02 ca.

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I 10 calciatori più alti del mondo

MEDICINA ONLINE Peter Crouch TALL FOOTBALL PLAYER ENGLAND WALLPAPER PHOTO PICTURE.jpgNel calcio il fisico non è un dettagli secondario. C’è chi, come Messi, che dei centimetri ne fa a meno, e punta tutto sulla tecnica, e chi, invece, fa dell’altezza la sua arma migliore. Arma che gli consente di dominare sulle palle aeree, o raggiungere palloni all’apparenza imprendibili. Ma quali sono i giocatori più alti del mondo? Li abbiamo selezionati, anche se è possibile ce ne sia sfuggito qualcuno.

10. Peter Crouch (Stoke City)

201 centimetri di altezza per Peter Crouch, attaccante dello Stoke City. La tecnica gli fa decisamente difetto, e così le sue lunghe leve fanno la differenza e sono ciò che gli consente di restare ad alti livelli. Il suo fisico longilineo, poi, lo fa apparire ancora più alto. La sua altezza gli ha fatto raggiungere anche un record: è il più alto giocatore della storia ad aver indossato la maglia della nazionale inglese.

9. Jan Koller (Ritirato)

Koller ha la meglio su Crouch di un solo centimetro. L’ex giocatore ceco (ritiratosi a 38 anni), svettava sugli avversari grazie ai suoi 202 centrimetri. Lui era un gigante un po’ atipico. Altissimo, sì, ma anche discretamente veloce e dotato tecnicamente. E’, tra l’altro, il miglior marcatore della storia della Repubblica Ceca, con 55 reti.

8. Nikola Zigic (Birmingham City)

2.02 metri anche per Nikola Zigic, che attualmente milita nel Birmingham, ma ha anche un passato spagnolo diviso tra Valencia e Racing Santander. Quando, ancora giovane, era esploso con la Stella Rossa, in tanti si aspettavano una carriera d’orata, ma così non è andata. Non sempre, però, le cose vanno come sperato.

7. Costel Pantilimon (Manchester City)

Inevitabile che ci fosse almeno un portiere nella nostra classifica, visto che gli estremi difensori sono quasi sempre i più alti della squadra. Il primo a rappresentare la categoria è Costel Pantilimon, secondo portiere del Manchester City, che raggiunge quota 206 centimetri. Il portiere è il più alto giocatore della Premier League.

6. Marko Markovic (Gaz Metan Media)

Difensore centrale di origine serba, Markovic, che gioca nel Gaz Metan Media, in Romania, è tra i più alti al mondo, con i suoi 2 metri e 4 centimetri. Va da sé che, inevitabilmente, questo lo renda un dominatore sulle palle alte, pedina importante per la sua squadra. Ciò era vero fino a poco tempo fa. Recentemente, infatti, ha visto più spesso panchina e tribuna del campo. I centimetri, in fondo, non sono tutto.

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5. Oyvind Hoas (Sarpsborg 08)

Nome: Oyvind. Cognome: Hoas. Lavoro: Attaccante del Sarpsborg 08. Altezza: 204 centimetri. Questa la carta d’identità di Hoas, 33enne attaccante norvegese che milita, come scritto, nel Sarpsborg. Non è certo uno dei più grandi giocatori presenti in questa classifica, con quindici gol in 109 partite nella massima serie norvegese.

4. Tor Hogne Aaroy (Aalesund)

204 centrimetri. Altro attaccante norvegese, Tor Hogne Aaroy, che milita nell’Aalesund, squadra in cui aveva militato dieci anni, e che aveva lasciato per una breve esperienza in Giappone. Nei suoi anni di carriera, ormai quasi al termine, ha vinto un campionato norvegese, con il Rosenborg, e una coppa nazionale, proprio con l’Aalesund. Curiosità. Fece parlare di sé, tempo fa, per essersi allenato nudo insieme a un compagno.

3. Vanja Ivesa (Eskisehirspor)

Ivesa, portiere croato che milita in Turchia, all’Eskisehirspor, è uno dei più vecchi (36 anni) presente in classifica e, ovviamente, uno dei più alti, con i suoi 2 metri e 5 centimetri. L’altezza non gli ha permesso, però, di affermarsi ad altissimi livelli. Il suo Palmarés, infatti, è vuoto.

2. Kristof Van Hout (Genk)

Portiere belga che raggiunge i 208 centimetri, e che milita nel Genk, dopo aver giocato nel Willem II,  nel Kortrijk e nello Standard Liegi. Con il Genk, lo scorso anno ha vinto anche la Coppa del Belgio, prima soddisfazione della sua carriera.

1. Yang Changpeng (Meizhou Kejia)

Il giocatore più alto del mondo è il cinese Yang Changpeng. E’ quasi un colmo, che con 209 centimetri a guardare tutti dall’alto sia un cinese, ma si sa che quando si tratta di battere record nessuno batte gli orientali. Nemmeno questo caso fa eccezione. Changpeng gioca nel Meizhou Kejia, e fa l’attaccante. Classe ’89, non è un titolare fisso, comunque.

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I 10 calciatori più bassi al mondo

MEDICINA ONLINE LEO LIONEL MESSI BARCELONA BARCELLONA SPAIN REAL MADRID SOCCER FOOTBALL CHAMPIONS LEAGUE CAMPIONE COPPA CAMPIONATO PALLA CALCIO el-clasico-lionel-messi-real-madrid-fc-barcelona-100-_v-gseagaleriexlQuali sono i giocatori bassi più forti del calcio? Il più grande di tutti i tempi è e resterà per sempre Diego Armando Maradona, uno dei calciatori più bassi del mondo che non superava il metro e settanta. Stesso discorso per Leo Messi, alto 1,69 e da anni nominato come erede del Pibe de Oro. Due icone del calcio che fanno ben sperare tutti quei giocatori non dotati di una statura imponente. Da sempre il famoso “baricentro basso” è infatti sinonimo di tecnica sopraffina, come hanno dimostrato i due assi argentini e non solo. Ovviamente ci sono anche tanti ‘spilungoni’ tecnicamente sublimi ma in questo caso vogliamo parlare solo della prima categoria di giocatori, stilando la top 10 dei calciatori più bassi del mondo. Prima di farvi scoprire questa speciale classifica comandata da un professionista alto 1,53 metri facciamo un tuffo nella scorsa Serie A dove si è distinto un giocatore basso ma diventato grande per i suoi tifosi. Stiamo parlando di Alejandro Darío Gómez, detto El Papu, il piccolo grande numero 10 dell’Atalanta. Alto un metro e 65 centimetri è senz’altro uno dei calciatori più bassi del mondo anche se riesce a sopperire alla mancanza di altezza grazie alla sua grande tecnica. Venti presenze e sei gol nell’ultimo campionato, il tutto accompagnato da tanta qualità e tanti assist per i compagni.

Più basso di due centimetri un altro grande giocatore, Lorenzo Insigne. Il calciatore di Napoli è uno dei più forti dei suoi ma forse è penalizzato un po’ troppo dalla sua altezza e proprio per questo difficilmente potrà entrare nella lista dei 10 migliori calciatori del mondo in attività. In ogni caso, anche se fosse tra i migliori 20 sarebbe comunque un grandissimo talento del calcio internazionale visti i livelli altissimi del calcio moderno.
Gomez e Insigne ci offrono lo spunto giusto per parlarvi quindi della Top 10 dei calciatori del presente e del passato più bassi. Se in questa particolare classifica non vedete nessun nome di top player tra i calciatori più bassi conosciuti al mondo è semplicemente perché un po’ “troppo alti”. Parliamo comunque di altezze normalissime come ad esempio quella di Giannīs Fetfatzidīs, centrocampista dell’Al-Ahli alto 1 metro e 68 centimetri, o quelle di Lorenzo Insigne e Sebastian Giovinco, rispettivamente alti 1,63 m e 1,64 m. In confronto ai giocatori che vi presenteremo fra poco, la Lorenzo il Magnifico e la Formica Atomica sono veri e propri giganti!

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I giocatori più bassi di sempre

Le qualità fisiche e strutturali nel calcio sono senza dubbio importanti. Avere un grande fisico non vuol dire però per forza essere bravi. Allo stesso modo, non essere alti non pregiudica alcun tipo di risultato. Sono numerosissimi infatti ormai i giocatori dalla bassa statura che riescono, grazie alla loro sopraffina tecnica, a imporsi con i più grandi. Anzi, spesso sono proprio i calciatori più bassi del mondo a portare a casa un maggior numero di successi. L’esempio più banale è offerto da Leo Messi, in grado di diventare il leader di uno dei più grandi club esistenti, il Barcellona, e uno dei più vincenti della storia. Se ben ricorderete, un gol in finale di Champions League contro il Manchester United lo realizzò di testa in mezzo ai giganti inglesi. In questa speciale classifica non ci sono solo calciatori in attività: abbiamo inserito anche giocatori che hanno appeso gli scarpini al chiodo. L’altezza media dei calciatori che tra poco vi illustreremo si aggira intorno a 1,57 mt e tra il primo e l’ultimo in classifica c’è una differenza di ben 7 cm, che non è poco! Tra questi figura anche l’ex trequartista dell’Atalanta Maxi Moralez. Ma cominciamo la carrellata di piccoli talenti, partendo dal più alto:

#10 RUI BARROS – 160 cm

LEVI PORTER – 160 cm

#8 MAXI MORALEZ – 160 cm

#7 MADSON – 157 cm

SAMMY LEE – 157 cm

#5 BENEDICT VILAKAZI – 157 cm

#4 JAFAL AL-KUWARI – 155 cm

MARCIN GARUCH – 154 cm

DANIEL VILLALVA – 154 cm

ELTON – 153 cm

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Calciatore segna ed esultando si rompe il crociato

La stagione di Nicolai Müller è durata 8 minuti, il tempo di rompersi ilCosa c’è di meglio che iniziare un nuovo campionato segnando dopo otto minuti? Un avvio perfetto, se non fosse che a Nicolai Müller è costato la stagione. Troppa la sua gioia per il gol che ha regalato all’Amburgo la vittoria contro l’Augsburg, nel debutto in Bundesliga. La sua esultanza, e una giravolta di troppo, gli farà saltare quasi tutto il campionato.

Il centrocampista trentenne è infatti caduto male, ed è stato costretto a lasciare il terreno di gioco, come visibile dal video che pubblichiamo. Gli accertamenti svolti dal club non lasciano scampo: rottura del legamento crociato del ginocchio destro. Il giocatore sarà operato nei prossimi giorni e non rientrerà prima di sette mesi.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Perché il calcio piace così tanto in tutto il mondo?

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Specialista in Medicina Estetica ALTRI TEMPI Mondiale Calcio Spagna Roma Cavitazione Pressoterapia Grasso Linfodrenante Dietologo Cellulite Calorie Pancia Sessuologia Sesso Pene Laser Filler Rughe BotulinoIl calcio è lo sport più popolare al mondo con circa 3 miliardi di fan/ supporter  fra Europa, Africa, Asia,continente Americano. Subito dopo troviamo il cricket e il basket in seconda e terza posizione. Secondo la  FIFA il padre del calcio è il CUJU,nato in Cina circa 2500 anni fa . Il Cuju era un gioco con una palla lanciata con i piedi in cui non era permesso usare le mani- generalmente bisognava mandare la palla in una rete o fra due bandiere. Ma come mai da li in poi il calcio si è diffuso così tanto?

La diffusione e la popolarità vengono principalmente da 3 fattori principali :

1. Il calcio è uno sport facile ed accessibile a tutti

E’ il suo punto di forza maggiore. Il calcio si può praticare ovunque (erba, terreno, in città) sia in 2 che in 22 giocatori senza spendere quasi un centesimo, basta una palla e due sassi per fare i pali delle porte, mentre la stessa cosa non si può dire dove anche solo comprare l’attrezzatura base può rivelarsi molto costoso! Altro fattore di popolarità è che le regole del calcio sono molto semplici a differenza di altri sport come rugby o football americano; infine dare calci ad un pallone è estremamente intuitivo: fin da piccolissimi i bambini appena vedono una palla tendono a lanciarla o a… calciarla!

2. Il calcio crea idoli e leggende popolari 

Il calcio crea idoli, eroi, vip –  che sono  spesso ragazzi che vengono da origini umili e popolari che hanno appunto imparato a giocare per le strade anche in paesi con numerose difficoltà e senza spendere soldi in costose attrezzature. Pensiamo ad esempio allo sci o al nuoto: secondo voi un bambino povero, magari in una zona di guerra, può permettersi dei corsi? Molto più probabilmente giocherà a calcio. Questo sport crea miti di persone che sognano di uscire fuori dalla condizione di povertà raggiungendo soldi e fama.

3. Il calcio è un business che fa girare molti soldi

In Italia è totalmente impossibile non avere una notizie di calcio al giorno: il pallone è sempre presente sullo schermo della televisione, nei computer o anche alla radio! Trasmettere una partita di calcio è un vero business grazie alla pubblicità:  certe marchi/aziende sono disposti a spendere milioni di euro. Insomma il calcio è un enorme giro d’ affari, una sorta di circolo vizioso in cui più soldi girano e più i soggetti in gioco hanno interesse far girare altri soldi, con sponsorizzazione di eventi sempre più spettacolari ed interessanti per il pubblico. Come spezzare un giro di affari come questo?

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Neymar: il giocatore di calcio brasiliano più costoso di sempre

MEDICINA ONLINE Neymar da Silva Santos Jùnior nasce il 5 febbraio del 1992 a Mogi das Cruzes, nello stato di San Paolo, in Brasile CALCIO CALCIATORE SFONDO WALLPAPER HD PICTURE PHOTO SOCCER FOOTBALL PLAYERNeymar da Silva Santos Jùnior nasce il 5 febbraio del 1992 a Mogi das Cruzes, nello stato di San Paolo, in Brasile. Trasferitosi con la famiglia a Santos nel 2003, il piccolo Neymar entra a far parte della squadra di calcio locale: sin da giovanissimo dimostra le proprie doti, e già a quindici anni, dopo avere svolto uno stage in Spagna con il Real Madrid, guadagna 10mila real al mese.

Le prime partite importanti e l’esordio in nazionale
Entra a far parte della prima squadra del Santos a diciassette anni, esordendo in campionato il 7 marzo del 2009; già alla sua seconda partita va in rete, segnando contro il Mogi Mirim. Nello stesso anno prende parte, con la maglia del Brasile, al Mondiale Under 17, esordendo contro il Giappone e bagnando il debutto con una rete.

I primi trofei
Nel 2010 vince con il Santos la Coppa del Brasile, sconfiggendo in finale il Vitòria, e il Campionato Paulista: Neymar è il capocannoniere della competizione, con 11 reti, e viene nominato miglior giocatore della manifestazione. Il 16 febbraio del 2011 il giovane attaccante debutta in Coppa Libertadores, nel pareggio contro il Deportivo Tachira: la sua prima rete in questa competizione arriva un mese più tardi, il 17 marzo, nel match perso per 3 a 2 contro il Colo Colo. Contribuisce a fare arrivare il Santos in finale, segnando in semifinale contro il Cerro Porteno, e alla conquista della coppa.

In seguito, è uno dei protagonisti del Sudamericano Under 20, segnando ben quattro reti contro il Paraguay e inserendo il proprio nome nel tabellino dei marcatori anche contro la Colombia, il Cile e l’Uruguay, contribuendo alla conquista del titolo finale: è lui il marcatore più prolifico del torneo, con nove gol. Dopo avere disputato la Coppa America con la maglia del Brasile, nel 2011 prende parte alla Coppa del Mondo per Club: mette a segno la rete dell’1 a 0 nella semifinale contro il Kashiwa Reysol, anche se poi il Santos perderà in finale contro il Barcellona. Il 2011 si conclude, quindi, con 24 reti e 47 presenze: in campionato Neymar è il calciatore che ha subìto più falli di tutti.

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Nell’Olimpo dei giocatori più forti del mondo
Nominato Calciatore sudamericano dell’anno e giunto in decima posizione nella classifica finale del Pallone d’Oro, nel 2012 il ventenne attaccante verdeoro contribuisce a incrementare i successi del Santos: è protagonista, tra l’altro, di una tripletta contro il Botafogo in campionato e di una tripletta contro l’Internacional in Coppa Libertadores.

Con una doppietta nella finale di andata e una nella finale di ritorno permette alla sua squadra di vincere il Campionato Paulista contro il Guarani, mentre la rete messa a segno in semifinale di Coppa Libertadores contro il Corinthians non è sufficiente per il passaggio del turno. A settembre del 2012 si aggiudica la sua prima Recopa Sudamericana (si tratta della prima volta anche per il Santos) segnando anche nella finale contro l’Universidad de Chile.

L’esperienza in Europa
Dopo avere iniziato il 2013 con il Santos, a maggio annuncia l’intenzione di giocare con il Barcellona: il club blaugrana si assicura le sue prestazioni pagandolo 57 milioni di euro e proponendogli un contro da sette milioni di euro all’anno per cinque anni. Già alla seconda partita ufficiale Neymar mette la propria firma, segnando contro l’Atletico Madrid nell’andata di Supercoppa di Spagna: è anche grazie alla sua rete che i catalani vincono il titolo. Il primo gol nel campionato spagnolo arriva, invece, il 24 settembre del 2013, contro la Real Sociedad. La stagione, tuttavia, si conclude senza altri trofei: il campionato, infatti, viene vinto dal sorprendente Atletico Madrid di Diego Simeone, mentre la Champions League finisce nelle mani degli arcirivali del Real Madrid.

Ai mondiali brasiliani
Neymar, in ogni caso, ha l’opportunità di rifarsi in estate, quando si giocano i Mondiali del 2014 proprio nel suo Brasile: già nel girone iniziale, contro Croazia, Messico e Camerun, si mette in mostra con le sue giocate spettacolari, al punto che i bookmaker lo considerano il favorito per la vittoria del titolo di capocannoniere della rassegna iridata. Purtroppo il suo mondiale finisce ai quarti di finale (Brasile Colombia, 2-1) quando un colpo ricevuto alla schiena, gli procura la frattura di una vertebra e un mese di stop.

Il grande Pelé su di lui ha avuto modo di affermare: “Può diventare anche più forte di me”.

Nel 2015 vince la Champions League con il Barcellona, giocando e segnando in finale contro la Juventus. Nell’estate del 2017 annuncia il suo passaggio al PSG (Paris Saint-Germain Football Club) per 500 milioni di Euro.

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