Cachi: calorie, controindicazioni, fanno male e fanno ingrassare?

MEDICINA ONLINE CACO CACO CACHI KAKI DIOSPIRO DIABETE FRUTTA NATURA CALORIE DIETA VALORI PROPRIETA NUTRIZIONALI CONTROINDICAZIONI CARBOIDRATI DIMAGRIRE MANGIARE EFFETTI COLLATERALI COSTIPAZIONE STIPSI STRINGE CIBO FA MALE.jpgIl cachikaki (Diospyros kaki) è un albero da frutta originario dell’Asia, in particolare la Cina centro-meridionale. In italiano ha anche un altro nome meno noto: diòspiro o diòspero.  Il caco è un frutto che va consumato a maturazione completa perché il gusto astringente per il palato o anche detto allappato, dovuto alla presenza di Continua a leggere

Il sorbitolo fa male alla salute? E’ causa di cattiva digestione?

MEDICINA ONLINE NAUSEA MAL DI PANCIA REFLUSSO GE ESOFAGO STOMACO DUODENO INTESTINO TENUE DIGIUNO ILEO APPARATO DIGERENTE CIBO TUMORE CANCRO POLIPO ULCERA DIVERTICOLO CRASSO FECI VOMITO SANGUE OCCULTO MILZA VARICI CIRROSI FEGATOIl sorbitolo (o glucitolo) chimicamente è un alditolo del glucosio, uno zucchero monosaccaride. Contenuto in natura in molti frutti, per le sue caratteristiche, è molto Continua a leggere

Gastrina alta, bassa, valori, funzioni, cos’è e dove è prodotta

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Fegato, cistifellea, stomaco, pancreas e duodeno

La gastrina è un ormone peptidico presente nella mucosa gastrica. Esistono diverse isoforme di gastrina, le quali si differenziano per sede di produzione, velocità di turnover, potenza d’azione e catena aminoacidica, ma tutte hanno in comune la sequenza pentapeptidica terminale, la quale è quindi la responsabile della sua funzione. Con “gastrinemia” si intende la concentrazione di gastrina nel sangue, il cui valore è utile Continua a leggere

Polipeptide pancreatico: cos’è, a che serve, perché aumenta o diminuisce?

MEDICINA ONLINE PANCREAS ADDOME TUBO DIGERENTE INTESTINO DUODENO DIABETE INSULINA GLUCAGONE SOMATOSTATINA POLIPEPTIDE PANCREATICO GHIANDOLA ENDOCRINA ESOCRINA ANFICRINA DOVE SI TROVA FUNZIONI DESTRA SINISTRACos’è il peptide pancreatico e dove viene prodotto?

Il polipeptide pancreatico (“PP”, in inglese “pancreatic polypeptide”), è un ormone prodotto principalmente dalle cellule PP del pancreas disposte alla periferia delle isole, localizzate in prevalenza a livello della porzione inferiore della testa del pancreas. Le cellule PP sono localizzate anche nella mucosa del duodeno, anche se in minor numero rispetto al pancreas. La struttura del polipeptide pancreatico è caratterizzata da Continua a leggere

Dove si trova il pancreas ed a che serve?

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Lo stomaco è stato parzialmente rimosso per consentire la visione del pancreas

Il pancreas è una grande ghiandola annessa all’apparato digerente, lunga e piatta, situata trasversalmente nella parte superiore e posteriore della cavità addominale, circondato dal fegato, dall’intestino e da altri organi. E’ lungo circa 15 centimetri ed è posto in profondità nell’addome, dietro lo stomaco e davanti alla colonna vertebrale. Quando i miei studenti mi chiedono se il pancreas sia situato a destra o a sinistra io rispondo che in Continua a leggere

Ulcera a stomaco, intestinale, da stress, perforante e sanguinante

MEDICINA ONLINE ADDOME ABDOMEN DIGERENTE STOMACO INTESTINO COLON TENUE RETTO SIGMA DIGESTIONE ESOFAGO CIBO ULCERA STRESS PERFORANTE SANGUINANTE PEPTICA.jpgIl termine “ulcera” in medicina indica una soluzione di continuo (cioè una interruzione) del rivestimento mucoso di un tessuto/organo, di diametro maggiore di 3 mm e di forma generalmente rotondeggiante od ovalare con margini più o meno netti. La lesione ulcerosa ha inoltre tre caratteristiche:

  • ha una riparazione lenta, difficoltosa o addirittura può essere caratterizzata da assente cicatrizzazione;
  • ha scarsa tendenza alla risoluzione spontanea;
  • ha la capacità di penetrare a fondo nel tessuto fino ad arrivare alla completa perforazione della parete del viscere.

Esistono molti tipi diversi di ulcera in base alle sue caratteristiche morfologiche, al tessuto dove si verifica ed alle cause che l’hanno determinata. Tipici esempi di ulcera sono l’ulcera gastrica e l’ulcera duodenale, che prendono il nome di “ulcera peptica” e sono causate nella maggioranza dei casi da un’infezione dello stomaco provocata dal batterio denominato Helicobacter pylori; altra causa importante di ulcera peptica è rappresentata dall’uso cronico/abuso farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) come l’acido acetilsalicilico contenuto nella classica aspirina.

L’ulcera può presentarsi in diverse forme e tipologie, come ad esempio:

  • ulcera fissurale (ragade): perdita più o meno estesa di sostanza che forma una fessura nel tessuto;
  • ulcera canalicolari (fistole): l’ulcera rappresenta lo sbocco di un tragitto fistoloso (u. canalicolari fistole).

Nell’ulcera si distinguono due parti: un fondo e i margini. Il fondo può essere:

  • appianato;
  • a forma di scodella;
  • a cratere;
  • rilevato;
  • formato da tessuto necrotico;
  • formato da tessuto granuleggiante.

I margini possono essere:

  • pianeggianti o rilevati;
  • introflessi o estroflessi;
  • aderenti al fondo o scollati.

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Classificazione in base al sito di insorgenza

L’ulcera può presentarsi in ogni parte del tratto digestivo, dall’esofago al retto. Le cause sono numerose e si differenziano in base alla sede della lesione.

  • L’ulcera esofagea è una delle complicanze del reflusso gastroesofageo non adeguatamente trattato; può manifestarsi con anemizzazione, dolore restrosternale, disfagia dolorosa o, in alcuni casi, con emorragia grave; più raramente l’ulcera esofagea è conseguenza della ingestione accidentale di caustici ed in quel caso prende il nome di ulcera da caustici.
  • Lulcera gastrica e quella duodenale (genericamente definite come ulcera peptica) sono causate nella maggioranza dei casi da un’infezione dello stomaco provocata dal batterio denominato Helicobacter pylori; altra causa importante è rappresentata dal consumo di farmaci antinfiammatori non steroidei unita al fumo di sigaretta ed allo stress prolungato. Per approfondire leggi l’ultimo paragrafo.
  • L’ulcera dell’intestino mesenteriale è un’ulcera che si presenta lungo la porzione più lunga dell’intestino che si estende dal duodeno fino al cieco ed è presente nel “morbo di Crohn“. Si caratterizza per la presenza di ulcerazioni intestinali associate ad aree rigenerative, spesso esuberanti (pseudopolipi); frequenti le adesioni tra varie anse, cui seguono le fistole interne e le raccolte ascessuali circoscritte.
  • L’ulcera del colon è presente nella “rettocolite ulcerosa” (con lesioni limitate alla mucosa che interessano primariamente il retto potendo estendersi a monte in modo continuo) e nel morbo di Crohn, nella quale le ulcere sono invece più frequentemente a distribuzione segmentaria, con ispessimento parietale e fessurazioni profonde.
  • L’ulcera del retto è un’ulcera in genere singola che si presenta al retto (il tratto di intestino che precede l’ano) ed è causata da cronica difficoltà nell’atto della defecazione, con traumatismo continuo della mucosa che porta alla formazione di una lesione ulcerativa vicino al margine anale (a circa 5÷10 cm).

Cause e cure di ulcera

Le cause sono diverse e di differente natura:

  • meccaniche,
  • chimiche,
  • infettive,
  • trofiche (per scarsa irrorazione dei tessuti periferici come avviene nelle u. vascolari e in quelle diabetiche),
  • avitaminosiche,
  • neoplastiche (ulcus rodens),
  • fisiche (raggi X e radiazioni ionizzanti).

Pertanto la cura delle ulcere differisce in rapporto alla loro natura, essendo ora di competenza medica (ulcere infettive) ora di competenza chirurgica (ulcere del tratto gastroduodenale).

Ulcera peptica

L’esempio tipico di ulcera è quella peptica, conosciuta anche come ulcera allo stomaco anche se in realtà può colpire anche il duodeno, cioè il segmento intestinale che è posto dopo lo stomaco. L’ulcera peptica è una lesione circoscritta che colpisce la mucosa (il rivestimento) dello stomaco, la prima porzione dell’intestino tenue o, occasionalmente, la parte inferiore dell’esofago. E’ tra le ulcere più diffuse, interessando il 5% della popolazione.

I suoi sintomi più comuni consistono nello svegliarsi improvvisamente di notte con dolore addominale superiore che tende a migliorare in seguito ad un pasto. Il dolore è spesso descritto come “sordo” o come un bruciore. Altri sintomi includono eruttazione, vomito, perdita di peso, scarso appetito. Tuttavia, circa un terzo degli anziani non presentano alcun sintomo.

Le complicazioni includono sanguinamento, perforazione e blocco dello stomaco. Il sanguinamento si verifica in circa il 15% delle persone e può determinare pericolose emorragie con ematemesi (sangue nel vomito) o melena (feci di colore molto scuro, tendente al nero, a causa della presenza di sangue digerito).

Le cause più comuni sono il batterio l’Helicobacter pylori ed i farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS). Altre cause e fattori di rischio includono il fumo di tabacco, lo stress dovuto ad una grave malattia, come la malattia di Behcet, la sindrome di Zollinger-Ellison, la malattia di Crohn e la cirrosi epatica. Le persone anziane sono più esposte al rischio di ulcera peptica perché generalmente più sensibili agli effetti dei farmaci FANS.

La diagnosi viene sospetta quando si presentano i primi sintomi, per poi essere confermata tramite endoscopia o radiografie con bario ingerito come mezzo di contrasto. Le infezioni da Helicobacter pylori possono essere diagnosticate tramite gli esami del sangue per gli anticorpi, un test del respiro per l’urea o una biopsia dello stomaco. Altre condizioni che producono sintomi simili includono il cancro allo stomaco, la malattia coronarica e l’infiammazione del rivestimento dello stomaco o della colecisti.

Leggi anche: Breath test Helicobacter: come funziona, come si fa e valori

Il trattamento comprende lo smettere di fumare, evitare l’assunzione di FANS, di bevande alcoliche e assumere farmaci per diminuire l’acidità dello stomaco. Il farmaco usato per diminuire l’acidità di solito è un inibitore della pompa protonica (IPP) o un antagonista dei recettori H2 con quattro settimane di trattamento iniziale raccomandato. Le ulcere causate da H. pylori sono trattate con una combinazione di farmaci, come l’amoxicillina, la claritromicina e un IPP. La resistenza agli antibiotici è in aumento e il trattamento non può essere quindi sempre efficace. Le ulcere sanguinanti possono essere trattate mediante endoscopia o con la chirurgia a “cielo aperto” tipicamente utilizzata solo nei casi di insuccesso. Il tipo di dieta, contrariamente alla credenza popolare, non riveste un ruolo significativo sia nella prevenzione che come causa di ulcere, come anche la gastrite.

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Differenza tra colon ascendente, discendente, trasverso e sigma

MEDICINA ONLINE INTESTINO CRASSO ILEO CIECO APPENDICE ASCENDENTE TRASVERSO DISCENDENTE SIGMA RETTO ANO COLONSCOPIA RETTOSCOPIA SIGMOIDOSCOPIA TUMORE ANOSCOPIA PANCOLONSCOPIA RETTOSIGMOIDOSCOPIAL’intestino è l’ultima parte dell’apparato digerente ed è un tubo di diametro variabile con pareti flessibili, ripiegato più volte su se stesso e lungo circa 7 – 8 metri in tutto. L’intestino è distinto in due parti principali:

  • intestino tenue (o piccolo intestino): è la prima parte dell’intestino dopo lo stomaco, è lungo circa 5 – 5,5 metri ed è composto da duodeno, digiuno ed ileo;
  • intestino crasso (o grande intestino).

L’intestino crasso è lungo mediamente 170 cm (1,7 metri), ha un diametro di circa 7 cm. Anatomicamente il crasso viene suddiviso in tre tratti che vengono rispettivamente chiamati:

  • cieco;
  • colon;
  • retto.

Il tratto dell’intestino crasso chiamato “colon” è ulteriormente diviso in quattro porzioni:

  • colon ascendente;
  • colon trasverso;
  • colon discendente;
  • colon sigmoideo (o sigma o ileopelvico).

Le quattro porzioni del colon sono ben visibili nell’immagine in alto. Al colon sigmoideo fa seguito il retto e l’ano.

La funzione fondamentale dell’intestino crasso è quella di assorbire l’acqua e gli elettroliti, pari a circa 1,5 litri al giorno, che passano attraverso la valvola ileocecale. Il colon assorbe vitamine che vengono create dai batteri del colon, come la vitamina B, vitamina K, cobalamina, tiamina e riboflavina. Inoltre compatta le feci e mantiene la materia fecale nel retto fino a quando può essere scaricata all’esterno attraverso l’ano durante la defecazione.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Differenza tra intestino crasso e colon

MEDICINA ONLINE INTESTINO CRASSO ILEO CIECO APPENDICE ASCENDENTE TRASVERSO DISCENDENTE SIGMA RETTO ANO COLONSCOPIA RETTOSCOPIA SIGMOIDOSCOPIA TUMORE ANOSCOPIA PANCOLONSCOPIA RETTOSIGMOIDOSCOPIAL’intestino è l’ultima parte dell’apparato digerente ed è un tubo di diametro variabile con pareti flessibili, ripiegato più volte su se stesso e lungo circa 7 – 8 metri in tutto. L’intestino è distinto in due parti principali:

  • intestino tenue (o piccolo intestino): è la prima parte dell’intestino dopo lo stomaco, è lungo circa 5 – 5,5 metri ed è composto da duodeno, digiuno ed ileo;
  • intestino crasso (o grande intestino).

L’intestino crasso è lungo mediamente 170 cm (1,7 metri), ha un diametro di circa 7 cm. Ha il compito di riassorbire l’acqua e compattare le feci, mantenendo la materia fecale nel retto fino a quando può essere scaricata attraverso l’ano durante la defecazione. Anatomicamente il crasso viene suddiviso in tre tratti che vengono rispettivamente chiamati:

  • cieco;
  • colon;
  • retto.

Il colon è ulteriormente diviso in quattro porzioni (ben distinguibili nelll’immagine in alto):

  • colon ascendente;
  • colon trasverso;
  • colon discendente;
  • colon sigmoideo (o sigma o ileopelvico) a cui fa seguito il retto e l’ano.

Da quanto detto dovrebbe apparire chiara la differenza tra intestino crasso e colon: il colon è la porzione dell’intestino crasso che esclude cieco, retto ed ano.

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