Differenza tra aminoacidi ramificati BCAA, essenziali e gli altri aminoacidi

medicina-online-dott-emilio-alessio-loiacono-medico-chirurgo-roma-ormone-crescita-gh-doping-palestra-riabilitazione-nutrizionista-infrarossi-accompagno-commissioni-cavitazione-radiofrequenza-ecografiaGli aminoacidi ramificati o BCAA (dall’inglese “branched-chain amino acid”) sono un gruppo costituito dai seguenti aminoacidi:

  • leucina;
  • isoleucina;
  • valina.

Gli aminoacidi ramificati compongono il 35% degli aminoacidi presenti nel muscolo. A differenza della gran parte degli altri aminoacidi, i BCAA bypassano il metabolismo epatico e intervengono direttamente nel lavoro muscolare, dove servono da donatori di azoto per la sintesi di altri importanti aminoacidi, come la glutamina e l’alanina. Così facendo esercitano un’importante azione anticatabolica sulla muscolatura.

I tre aminoacidi ramificati fanno parte dei nove amminoacidi essenziali, e sono da essi distinti perché la loro struttura forma delle particolari ramificazioni. Gli altri sei aminoacidi essenziali sono:

  • fenilalanina;
  • istidina;
  • lisina;
  • metionina;
  • treonina;
  • triptofano.

La differenza tra i nove aminoacidi essenziali e gli altri aminoacidi è che i primi non sono sintetizzati dal nostro organismo in quantità sufficiente, quindi devono necessariamente essere assunti con l’alimentazione, mentre gli aminoacidi non essenziali possono essere sintetizzati autonomamente dal nostro organismo.

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Differenza tra estratti vegetali ed oli essenziali

MEDICINA ONLINE ESSENTIAL OIL OILS AROMATHERAPY AROMATERAPIE AROMATERAPIA OLIO ESSENZIALE OLII OLI VETTORE MASSAGGIO MASSAGE EUCALIPTO BERGAMOTTO COSMETICA MANDORLE ARGAN AVOCADO ROSMARIGLI OLI ESSENZIALI
Sono conosciuti anche come essenze aromatiche. Tecnicamente non sono oli in senso stretto ma concentrati liquidi idrofobi (che non si miscelano con l’acqua) e volatili (che evaporano velocemente).
Gli oli essenziali sono formati principalmente da strutture chimiche ben precise formate da particolari costituenti come alcoli, aldeidi, esteri, eteri, chetoni, fenoli, terpeni e altri componenti chimici e sono ottenuti principalmente mediante il processo di distillazione a vapore, di estrazione con solventi o di spremitura a freddo utilizzando le varie parti aromatiche di una pianta. Come colorazione gli oli essenziali passano dal trasparente al giallo chiaro fino ad alcuni oli essenziali dal colore marcato come quello di Camomilla Tedesca dal bellissimo colore blu. Sono sostanze altamente concentrate (sono sufficienti una goccia o due in un olio vettore per conferire profumo e capacità terapeutiche) e racchiudono il potere aromatico tipico della pianta da cui sono ottenuti.
Grazie alla loro altissima volatilità possono essere facilmente diffusi nell’aria attraverso diffusori elettrici o bruciatori di essenze oppure possono essere applicati sulla pelle dopo essere stati diluiti in oli vettore. Gli oli essenziali non irrancidiscono e preservano il loro profumo e le loro caratteristiche anche per lungo tempo (se utilizzati correttamente) ma sono soggetti all’ossidazione dell’aria che potrebbe far perdere loro le proprietà terapeutiche.
Il fatto di dover diluire gli oli essenziali prima del loro uso non deve essere considerato un optional: potrebbero infatti creare pericolosi fenomeni di irritazione o di sensibilizzazione della pelle.
Inoltre è sempre opportuno fare prima un patch test per verificare eventuali allergie o intolleranze individuali.

GLI OLI VEGETALI O VETTORE O DI BASE
Sono veri e propri oli, ottenuti dalla porzione grassa di una pianta attraverso una varietà di metodi differenti come ad esempio la macerazione.
Le loro strutture molecolari sono molto più pesanti e più grandi di quelle degli oli essenziali e sono costituiti principalmente da lipidi come acidi grassi, cere e vitamine liposolubili come A, D, E e K (sostanze che non si trovano in un olio essenziale).
In genere non hanno un odore forte, concentrato e non evaporano a differenza degli oli essenziali. Uno degli utilizzi maggiori degli oli vettore è quello di rendere veicolabili gli oli essenziali attraverso la pelle che altrimenti non potrebbero essere spalmati puri.
Tuttavia gli oli vettore non sono utilizzati solo per diluire o prolungare la durata degli oli essenziali.  Hanno anche caratteristiche uniche e ottime capacità terapeutiche.
Molti di loro infatti hanno preziose proprietà emollienti, nutrienti, idratanti e antinvecchiamento.
La loro durata di conservazione non è però cosi’ lunga come quella degli oli essenziali e tendono ad irrancidire in pochi mesi. Quindi, come si può vedere, gli oli essenziali sono molto diversi dagli oli vettore. I due tipi di olio non sono intercambiabili e non devono essere confusi fra loro.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Differenza tra aminoacidi essenziali e non essenziali

MEDICINA ONLINE DIFFERENZA PROTEINE AMINOACIDI BIOCHIMICANell’organismo esistono 20 tipi di aminoacidi che, unendosi in legami peptidici, formano le proteine e forniscono energia ai nostri muscoli. Di questi aminoacidi, 8 vengono classificati come essenziali:

  • isoleucina,
  • leucina,
  • lisina,
  • metionina,
  • fenilalanina,
  • treonina,
  • triptofano,
  • valina).

10 aminoacidi sono classificati come non essenziali:

  • alanina,
  • asparagina,
  • acido aspartico,
  • cisteina,
  • glutammina,
  • acido glutammico,
  • glicina,
  • prolina,
  • serina,
  • tirosina.

2 aminoacidi sono classificati come semi essenziali:

  • arginina,
  • istidina.

Infine, tra gli essenziali, 3 (valina, isoleucina e leucina) vengono definiti come aminoacidi ramificati (BCAA).

La differenza tra aminoacidi essenziali e non essenziali consiste principalmente nel fatto che gli essenziali, al contrario dei non essenziali, non possono essere prodotti dal nostro organismo, quindi devono essere assunti con il cibo o con l’integrazione.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Whey o aminoacidi essenziali: quale scegliere per aumentare la massa muscolare?

MEDICINA ONLINE PALESTRA DONNA MUSCOLI IPERTROFIA ALLENAMENTO MUSCOLARI ROSSE BIANCHE POTENZIALE GENETICO PESI PESISTICA WORKOUT PRE POST INTEGRATORI PROTEINE AMINOACIDI RAMIFICATI BCAA WHEY CASEINE CREATINA CARNITINA FISIC.jpgLe proteine del siero del latte (whey protein) e gli aminoacidi essenziali (EAA) sono tra i supplementi più popolari nel fitness e bodybuilding. Visto che entrambi esprimono una quantità di aminoacidi essenziali al loro interno, ed entrambi potrebbero essere usati per lo stesso scopo, sorge spontaneo chiedersi quale dei due supplementi abbia il maggiore impatto sulla sintesi proteica muscolare o sull’effettiva crescita muscolare.

Bisogna sapere che le proteine “intere” di alta qualità contengono appena tra il 40 e il 50% di EAA, mentre il supplemento a base di EAA liberi ovviamente ne è costituito da circa il 100%. Quindi, a differenza di quest’ultimo, le whey protein sono composte per poco meno del 50% da aminoacidi essenziali, mentre per la restante parte proteica sono costituite da aminoacidi non-essenziali. Inoltre, sembra che per stimolare la sintesi proteica siano necessari solo gli aminoacidi essenziali, mentre non sia richiesta la presenza di AA non-essenziali.

Per stimolare al massimo la sintesi proteica con il supplemento di EAA possono bastarne tra i 6 e non più di 10 g. Viene inoltre riferito che 9 g di EAA corrispondano a 20 g di proteine “intere”. Questo suggerirebbe che siano necessari attorno ai 20-25 g di proteine intere per stimolare al massimo la sintesi proteica muscolare.

In realtà, la massima stimolazione della sintesi proteica muscolare sembra avvenire quando la fonte proteica/aminoacidica apporta, assieme a tutti gli aminoacidi essenziali, attorno a 0.05 g/kg o circa 3 g di l-leucina, una quantità che può essere facilmente coperta con un misurino da circa 25 g di proteine del siero del latte (whey), e quindi 20-22 g di proteina netta.

Solo uno studio ha confrontato l’impatto degli EAA e delle Whey per verificare quale dei due avesse un maggiore potenziale anabolico. Poiché le proteine del siero sono composte per poco meno della metà da EAA, ai fini comparativi i ricercatori hanno paragonato 15 g di whey isolate con circa 7 g di EAA liberi, cosicché in entrambi i casi l’apporto complessivo di EAA fosse equiparato.

I ricercatori hanno osservato che le whey sono capaci di provocare un maggiore effetto anabolico sul tessuto muscolare rispetto agli EAA liberi, secondo meccanismi indipendenti dal contenuto stesso di EAA. In altre parole, a parità di apporto di EAA, le whey riescono ad esprimere un maggiore effetto anabolico. L’ipotesi dei ricercatori è che questo migliore effetto delle whey sia potenzialmente dovuto al loro contenuto di cisteina, aminoacido non-essenziale che in altri studi aveva dimostrato di incidere positivamente sull’anabolismo proteico. Nello studio, le whey provocavano inoltre una maggiore risposta insulinica, potenzialmente spiegata dalla stimolazione del GIP (peptide inibitorio gastrico), un ormone secreto dal duodeno che sembra avere appunto la funzione di potenziare la secrezione di insulina.

Secondo i ricercatori, le whey hanno anche ulteriori proprietà salutistiche che non sono rilevate negli EAA liberi. La cisteina promuove la sintesi del glutatione, un tripeptide implicato nella protezione da stress ossidativo. Le β-lattoglobuline e le α-lattoalbumine caratteristiche delle proteine del siero sono coinvolte nel modulare la risposta immunitaria.

In conclusione, il maggiore effetto anabolico delle whey è legato a fattori indipendenti dal loro contenuto di EAA, e questo è maggiore della somma delle parti.

Le principali limitazioni dell’analisi citata risiedono nel fatto che i soggetti testati erano solo anziani (60–85 anni) e che è stata misurata solo la sintesi proteica muscolare acuta, ma non le variazioni della massa muscolare in cronico. Sebbene lo studio abbia rivelato informazioni importanti circa i maggiori benefici delle proteine del siero del latte rispetto agli EAA, questo non riesce a provare che le prime riescano effettivamente a promuovere una maggiore crescita muscolare su soggetti giovani e allenati sul lungo termine.

Ciò nonostante, convincono sulla scelta delle whey piuttosto che degli EAA poiché hanno un costo molto più contenuto e possono apportare benefici che vanno al di là del loro potenziale anabolico.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!