Kurt Lewin, laissez faire e gruppo: stile democratico e stile autocratico

MEDICINA ONLINE SCUOLA STUDENTI ELEMENTARI MEDIE PRIMARIA SECONDARIA BAMBINI BULLI NO AL BULLISMO SEGNI INSEGNANTE PENE SOSPENSIONE ESPULSIONE SCOLASTICO LIBRI RABBIA BIMBI IRA DISTURBO CONDOTTA.

Stile autocratico e del “lasciar fare” portano a bullismo

La lunga esperienza scolastica che ognuno di voi possiede, vi ha abituati a “sopportare”, da una lezione all’altra, bruschi cambiamenti di stile d’insegnamento in base all’insegnante. Alcuni docenti, per esempio, cercano di prendere le decisioni insieme a voi, altri proseguono senza esitazione nel loro programma. Qualcuno vi spiega il perché di una valutazione, altri non lo fanno. Ci sono docenti che alzano la voce e quelli che sembrano imperturbabili.

Stile democratico e lo stile autocratico

Ma qual è lo stile che “funziona meglio”, sempre che ne esista davvero uno unico che valga sempre? Per rispondere a questa domanda, occorre prima distinguere gli stili, in modo che si possa compiere un confronto,  possibilmente empirico, tra loro. Quando ha affrontato l’argomento per la prima volta, Kurt Lewin (Mogilno, 9 settembre 1890 – Newtonville, 12 febbraio 1947), psicologo tedesco con cittadinanza statunitense e pioniere della psicologia sociale, ha distinto due stili nella conduzione di un gruppo, poi verificati attraverso degli esperimenti: lo stile democratico e lo stile autocratico. Due gruppi di ragazzi si incontravano una volta alla settimana sotto la guida di un istruttore per produrre maschere da teatro. Con il primo gruppo l’istruttore si comportava in modo democratico: i membri potevano scegliere con chi collaborare, ragazzi e istruttore prendevano le decisioni insieme. Nel secondo gruppo l’istruttore si comportava in modo autocratico: componeva le coppie di lavoro e prendeva tutte le decisioni senza discuterne con i ragazzi. Prima di giungere a risultati sugli effetti dell’atmosfera del gruppo, i ricercatori si resero conto tuttavia che emergeva un’interpretazione dello stile democratico che non avevano preso in considerazione, chiamato da Lewin stile laissez faire: dopo aver consegnato il materiale e spiegato i compiti, l’istruttore tendeva a eclissarsi, intervenendo soltanto quando qualcuno del gruppo lo richiedeva.  “Laissez faire ” è un’espressione francese che significa “lasciate fare”, nata nell’ambito delle teorie economiche francesi del XVIII secolo. Indica un atteggiamento estremamente liberale in cui non viene imposto niente dall’alto.

Le debolezze dello stile autocratico e del “lasciar fare”

Dopo aver riflettuto su tale possibilità, due ricercatori della cerchia di Lewin, White e Lippitt, proposero un nuovo esperimento sulla base di tre tipi diversi. Questa volta vennero osservati, per cinque mesi, quattro gruppi di ragazzi durante i loro incontri settimanali. Ogni sei settimane, cambiava l’istruttore e il modo di conduzione del gruppo.
Il materiale raccolto dai ricercatori concerneva soltanto il comportamento durante gli incontri dei gruppi, ma includeva anche interviste con i ragazzi e con i loro genitori e una serie di test psicologici. Tra i risultati, gli studiosi evidenziarono le debolezze dello stile autocratico: quando i gruppi venivano gestiti in questa maniera, la rivalità e l’aggressività interna aumentavano. Inoltre, i ragazzi sottoposti al regime autocratico si dimostravano più docili con l’istruttore, ma sfogavano la loro aggressività con un membro particolarmente debole del gruppo, scelto come capro espiatorio su cui riversare tutta la frustrazione accumulata, sfociando tutto ciò in episodi di bullismo. Anche il comportamento dei ragazzi che avevano sperimentato l’atmosfera del laissez faire era caratterizzato da una forte aggressività. Dal punto di vista dell’armonia e della collaborazione nel gruppo, lo stile democratico si era dimostrato superiore, tuttavia, anche con lo stile democratico potevano verificarsi dei problemi, se “veniva lasciato fare al gruppo”. Inoltre è interessante notare come una equipe abituata all’istruttore autoritario impiegava parecchio tempo per adeguarsi a una conduzione democratica.
In generale, come hanno dimostrato ulteriori ricerche condotte in seguito, un gruppo che si aspetta una conduzione autocratica rimane deluso quando deve collaborare in un’atmosfera democratica. “L’individuo è costretto a subire l’autocrazia, mentre la democrazia la deve apprendere” (Lewin).

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.