Il colpo di calore, anche chiamato “ipertermia”, è una condizione patologica dell’organismo che si verifica in seguito all’esposizione prolungata a temperatura ambientale elevata ed alta umidità, tipiche dei mesi Continua a leggere
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Colpo di calore: quanto dura, febbre, rimedi, Tachipirina, cure
Il colpo di calore, anche chiamato “ipertermia”, è una condizione patologica dell’organismo che si verifica in seguito all’esposizione prolungata a due particolari condizioni climatiche tipiche dei mesi caldi dell’anno, che sono:
- alta temperatura dell’aria: la quale innalza la temperatura del soggetto;
- alta umidità: impedendo la corretta sudorazione, l’umidità elevata impedisce l’abbassamento della temperatura corporea (l’organismo assorbe più calore di quanto riesce a cederne all’esterno con la sudorazione).
Differenza tra colpo di calore, di sole, insolazione e ipertermia
Colpo di calore ed insolazione sono sinonimi? Non lo sono, anche se molti tendono a confonderli. E colpo di sole, ipertermia e febbre che indicano? Facciamo chiarezza!
Insolazione o colpo di sole
Con “insolazione” (anche chiamata “colpo di sole“, loro si che sono sinonimi) si intende in medicina una condizione patologica che si manifesta come conseguenza di una Continua a leggere
Insolazione: cura, durata, giorno dopo, brividi, diarrea, nei bambini
In medicina l’insolazione (anche chiamata “colpo di sole“) è una condizione patologica che si manifesta in seguito ad una prolungata ed eccessiva esposizione del corpo umano ai raggi solari, specialmente quando ciò avviene con la testa scoperta. Le vittime di Continua a leggere
Cibi ed alimenti che aumentano il calore del corpo e ti riscaldano
Avete sempre freddo? L’ultimo week end vi ha costretto a tirare fuori tutte le sciarpe di lana che avevate rinchiuso mesi fa negli armadi? Sappiate che il freddo si combatte non solo con giacche e termosifoni: potete sconfiggerlo anche a tavola (entro certi limiti!). Legumi, carne, frutta e verdure di stagione, come spinaci, zucchine e broccoli, aiutano l’organismo ad alzare la temperatura. Questi cibi, grazie al loro apporto calorico, danno una marcia in più al metabolismo, che riesce a produrre più energia e più calore.
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No a diete eccessive e all’alcol
Per prima cosa bisogna fare attenzione alle diete troppo severe con pochissime calorie e pochi grassi: tali diete esagerate, fatte in periodi freddi, rallentano la capacità di regolare la temperatura corporea, ed anche per questo tendo a sconsigliarle ai miei pazienti. Attenzione anche all’alcol che, dopo una iniziale vasodilatazione che determina una sensazione di calore, lascia spazio ad una vasocostrizione che ti farà sentire parecchio freddo! Quindi NO a diete troppo ipocaloriche e troppi ipolipidiche e NO ad alcolici e superalcolici.
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Il termometro del corpo
Ora una breve parentesi scientifica per farvi capire quanto può essere soggettiva la sensazione di freddo. Il “termometro” del corpo è composto dai termorecettori cutanei, microscopici sensori in grado di rilevare il caldo e il freddo: percepiscono le variazioni di calore dell’ambiente e innescano la risposta. Che è affidata a neuroni termosensibili, posti nell’ipotalamo. Lo scopo è mantenere costanti i gradi corporei attraverso un meccanismo di termoregolazione, che disperde calore (se fa caldo) o ne favorisce la produzione (se fa freddo). La pura verità è che si sa ancora ben poco sulla struttura delle terminazioni nervose termorecettive, e ancora meno sulle modalità in cui gli individui percepiscono le sensazioni di caldo e freddo. Restano poco chiari i meccanismi per i quali, a parità di temperatura, alcune persone avvertono una sensazione confortevole e altre hanno freddo. Nelle persone “freddolose” la temperatura percepita dai termorecettori viene interpretata come gelida indipendentemente da un riscontro oggettivo, ossia anche in presenza di temperature abbastanza elevate. Non esistono farmaci o terapie: oltre a curare il regime alimentare, l’unica soluzione rimane coprirsi di più. Anche l’uso di farmaci vasodilatatori non ha giustificazione scientifica e può avere effetti negativi. Ma ora passiamo all’argomento “caldo”: quali cibi ci riscaldano di più?
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I cibi anti-freddo
Veniamo ora al cuore dell’articolo: quali sono i cibi “anti-fredddo” e ci proteggono dai malanni tipici dell’inverno?
LEGUMI
I cibi ricchi di ferro hanno un effetto anti-gelo. Questo minerale contribuisce infatti a creare una sorta di scudo nei confronti del freddo. Del resto, quando il ferro scarseggia e si ha l’anemia sideropenica, uno dei disagi accusati è proprio la scarsa resistenza alle basse temperature. Dove si trova il ferro assimilabile dall’organismo? Nei legumi e negli ortaggi a foglia verde (oltre che nella carne e nel pesce). A tal proposito, potrebbe interessarti questo articolo: Differenza tra verdura, legumi ed ortaggi con esempi
KIWI
Quando il termometro si abbassa, la pelle del viso comincia a tirare, arrossarsi e screpolarsi. Per difenderla, un aiuto arriva dal kiwi. Contiene ben 85 milligrammi di vitamina C ogni cento grammi di frutto (contro i 50 milligrammi di media degli agrumi). La vitamina C è importante per la produzione del collagene, che costituisce la struttura di sostegno dei tessuti connettivi in generale e del derma in particolare.
BROCCOLI
I carotenoidi, precursori della vitamina A, sono raccomandati dal ministero della Salute perché in grado di stimolare le difese immunitarie, più fragili in inverno. Dove si trovano? Oltre che nei broccoli (il cui sapore personalmente non mi fa del tutto impazzire) li possiamo trovare in abbondanza anche in in carote, zucca, patate, pomodori, spinaci, carciofi, barbabietole rosse, cavolfiori, peperoni.
Leggi anche: Cibi che raffreddano il corpo e diminuiscono il caldo
CARNE E UOVA
Consumare proteine sviluppa calore, quindi nel tuo menù dell’inverno non dovrebbe mancare un po’ di carne, ma anche latte, uova, pesce, prosciutto. Ottimi anche i legumi, anche se le proteine che ci forniscono hanno un valore biologico più basso rispetto a quello degli alimenti di origine animali. Attenzione però a non esagerare con le proteine: gli eccessi non sono salutari, perché appesantiscono il lavoro di fegato e reni. Per approfondire, leggi: Valore biologico: significato, alimenti con proteine ad alto e basso valore biologico
FRUTTA E VERDURA
Per tenere alla larga l’influenza e i mali invernali, porta a tavola frutta e verdura di stagione (l’OMS raccomanda 5 porzioni al giorno) di tutti i colori. In questo modo puoi rinforzare il tuo sistema immunitario, grazie alla grande quantità di vitamine e sali minerali che tali alimenti forniscono.
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NOCI
Per prevenire il raffreddore, mangia tutto l’anno cibi ricchi di zinco: oltre a noci, carne di manzo, uova (il tuorlo), ostriche, crostacei, cereali, legumi e verdure. E ancora: germe di grano, lievito di birra e lecitina di soia. Per approfondire: Classifica dei cibi con maggior quantità di zinco esistenti
SPREMUTE D’ARANCIA
Per prevenire il raffreddore le spremute d’arancia sono utili. Contengono una discreta quantità di vitamina C, di antocianidine (sostanze che hanno potere protettivo sulle cellule e anche sul sistema immunitario) e di altri antiossidanti. Per approfondire, leggi: Antiossidanti: alimenti ed integratori migliori contro i radicali liberi
YOGURT
Secondo una ricerca dell’Università degli Studi di Milano, pubblicata sul Journal of Clinical Gastroenterology, l’impiego costante di probiotici riduce i casi di infezione e rende le forme influenzali meno aggressive.
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MANDORLE
Il tocoferolo (vitamina E) è raccomandato dal Ministero della Salute nella stagione invernale perché in grado di fare da scudo contro raffreddori e influenze. È contenuto soprattutto in mandorle, nocciole e olio extravergine d’oliva.
Leggi anche: Mal di gola forte: rimedi naturali e farmaci per farlo passare
ACQUA, TISANE E TÈ
Pur se senti meno bisogno di bere rispetto ai mesi caldi – quando la maggiore sudorazione ci spinge ad assumere più liquidi – anche d’inverno devi idratarti: non farti mancare acqua, tè, tisane e minestre. Ricorda che anche la frutta è ricca di acqua. Ricorda che ben più della metà del tuo corpo è fatto di acqua: se il tuo organismo è ben idratato, si difende meglio dal freddo e dai malanni invernali. Per approfondire: Fabbisogno idrico giornaliero: quanta acqua bere al giorno?
ALCOL? NO GRAZIE
Come già prima anticipato, attenzione agli effetti degli alcolici: dopo una iniziale vasodilatazione, con sensazione di calore, possono lasciare spazio a una vasocostrizione con sensazione di freddo. Se hai problemi con l’alcol, forse potrebbe interessarti questo articolo: Dipendenza da alcol: come fare per smettere di bere alcolici e superalcolici
NON ESAGERARE COI DOLCI
Una cosa che mi è spesso successa è di trovarmi nello studio di fronte alla solita signora convinta che poteva combattere il freddo mangiando più dolci: “I dolci sono pieni di calorie che fanno aumentare il calore del corpo“. Ecco, mi spiace ma non è esattamente così che funziona! Fermo restante che – come prima affermato – una dieta fortemente ipocalorica ed ipolipidica è controindicata per difendersi dal gelo, mangiare una torta intera non può però aiutarti a sentire meno il freddo: gli zuccheri hanno anzi un basso potere termogenico e i grassi l’hanno ancora più basso. Ricordate che sono le proteine ad aver il più alto valore di ”Termogenesi Indotta dalla Dieta”. Insomma, i dolci fanno aumentare le calorie ma non il calore!
I migliori prodotti per il benessere in caso di febbre, influenza e raffreddore
Visto che siamo in quel periodo dell’anno in cui siamo maggiormente a rischio di febbre, influenza, tosse e raffreddore, vi presento ora una lista di prodotti utilissimi per contrastare questi malanni stagionali::
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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Cibi che raffreddano il corpo e diminuiscono il caldo

Dei gustosi ghiaccioli all’anguria
Il calore corporeo è mantenuto il più possibile costante dal nostro organismo: grazie a vari meccanismi – che prendono il nome di “omeostasi” – il corpo è capace di raffreddarsi quando l’ambiente circostante è caldo, e di scaldarsi quando l’ambiente circostante è freddo. Mentre l’omeostasi svolge un ruolo enorme nella regolazione della temperatura del corpo, questo processo di adattamento naturale può sia essere assistito o “sabotato” dal cibo che si mangia. Ecco un elenco di alcuni alimenti che, pur non abbassando direttamente la temperatura del nostro corpo (nessun cibo può farlo!), possono indirettamente contribuire a raffreddarlo.
1. Anguria
Questo frutto, da alcuni chiamato “cocomero” o “melone rosso”, contiene una elevata quantità di acqua, essenziale nel ridurre la temperatura corporea e aiutare a sentire più fresco. Non solo l’ acqua ha un effetto di raffreddamento naturale, ma rallenta anche la digestione, provocando un metabolismo più lento e di conseguenza, la riduzione della produzione di calore.
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2. Cibi piccanti
Vi è in realtà sana logica dietro il consumo di cibi piccanti nei paesi caldi come l’India e quelli del Medio Oriente perché i cibi piccanti come peperoncino, sviluppano molto calore e aumentano la sudorazione con conseguente effetto di raffreddamento, riducendo al contempo la temperatura corporea.
3. Ortaggi a foglia
Verdure a foglie in genere contengono una elevata quantità di acqua, circa l’ 80-90%. Non solo, ma queste verdure sono anche facili da digerire, assicurando che il vostro apparato digerente compia il minimo sforzo e produca il minimo calore nel processo.
Gli alimenti che possono “scaldare”
1. Ice Cream
Sembra paradossale, ma contrariamente alla sua bassa temperatura, il gelato può effettivamente avere un effetto di “caldo”. Grazie al suo alto contenuto di proteine, grassi e carboidrati, ha molte calorie che vengono poi utilizzate per sviluppare calore nel corpo.
2. Cereali integrali
I cereali come grano e riso contengono un’abbondanza di carboidrati complessi che sono difficili da digerire.Questo aumenta il lavoro del tratto digestivo che crea più calore corporeo. C’è di più: il loro contenuto in carboidrati serve come combustibile per il processo metabolico.
3. Zenzero
Lo zenzero può svolgere un ruolo molto efficace nella fase di riscaldamento. Può funzionare particolarmente bene per gli individui che tendono a soffrire il freddo durante la stagione invernale, favorendo l’adattamento del corpo ai diversi sbalzi di temperatura.
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Temperatura percepita: cos’è e come si calcola
In fisica e meterologia con “temperatura percepita” si intende la sensazione di caldo o di freddo avvertita da un soggetto. Essa dipende dalla temperatura effettiva sommata alle condizioni ambientali. Mentre la temperatura effettiva è oggettiva, quella percepita è soggettiva, a tal proposito leggi: Differenza tra temperatura reale e percepita
A parità di temperatura effettiva, due soggetti diversi possono avvertirla in modo diverso in base a vari fattori, che sono l’umidità ed il vento.
Con la combinazione del vento e della temperatura effettiva ci troviamo di fronte al fenomeno del Wind Chill(detto anche Indice di Raffreddamento). Tale indice è applicabile quando la velocità del vento è compresa tra 2 m/s e 24 m/s e quando la temperatura effettiva è inferiore a 11°C. Minore è la temperatura dell’aria e maggiore è la velocità del vento, proporzionalmente maggiore sarà anche il valore del Wind Chill
Il Wind Chill è possibile calcolarlo approssimativamente per mezzo della formula di Siple e Passel :

Dove: WCI è il valore che vogliamo ottenere, Ta è la temperatura dell’aria (in °C),V è la velocità del vento (in m/s).
Con la combinazione di temperatura effettiva ed umidità ci troviamo di fronte all’Indice Humidex. Esso è utilizzato per calcolare il disagio fisico nelle giornate con temperature alte, comprese tra i 20 °C e i 55 °C, e con un elevato tasso di umidità relativa. Ricordiamo che l’umidità relativa è il rapporto percentuale tra la quantità di vapore acqueo nell’atmosfera e la quantità che sarebbe necessaria per giungere alla saturazione.
Per il calcolo dell’Indice Humidex (H) è necessario ricorrere alla seguente formula :
H = Ta + ( 0.5555 x ( e – 10 ) )
Dove Ta è la temperatura dell’aria e e è la pressione di vapore.
Ecco una tabella dove è possibile osservare i valori dell’indice di calore (Humidex) e il grado di disagio. I valori sono approssimativi e possono variare da persona a persona. Si tratta di un modo semplice per cercare di capire il livello generale di disagio:

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