RDW alto, basso, valori normali ed interpretazione

MEDICINA ONLINE BLOOD TEST EXAM ESAME DEL SANGUE ANALISI GLOBULI ROSSI BIANCHI PIATRINE VALORI ERITROCITI ANEMIA TUMORE CANCRO LEUCEMIA FERRO FALCIFORME MEDITERRANEA EMOGLOBINAL’RDW (Red Cell Distribution Width), in italiano ampiezza di distribuzione eritrocitaria, è un indice corpuscolato del sangue comunemente fornito da qualsiasi emocromo, in grado di stimare la variabilità di volume dei globuli rossi. Permette quindi una stima dell’anisocitosi, ossia della presenza nel sangue di globuli rossi di diversa dimensione (gli eritrociti immaturi sono più grandi) e viene spesso usata, per esempio, per la diagnosi differenziale di alcuni tipi di anemia.

Un valore percentuale elevato indica grande variabilità nelle dimensioni (cellule molto grandi e molto piccole), mentre un valore basso indica scarsa variabilità (la maggior parte dei globuli rossi con uguale dimensione).

Valori Normali

  • Uomini
    • Minore di 2 anni: non stabilito
    • 2 anni: 12.0 – 14.5%
    • 3 – 5 anni: 12.0 – 14.0%
    • 6 – 11 anni: 12.0 – 14.0%
    • 12 – 15 anni: 11.6 – 13.8%
    • Adulti: 11.8 – 15.6%
  • Donne
    • Minore di 2 anni: non stabilito
    • 2 anni: 12.0 – 14.5%
    • 3 – 5 anni: 12.0 – 14.0%
    • 6 – 11 anni: 11.6 – 13.4%
    • 12 – 15 anni: 11.2 – 13.5%
    • Adulti: 11.9 – 15.5%

(Attenzione, gli intervalli di riferimento possono differire da un laboratorio all’altro, fare quindi riferimento a quelli presenti sul referto in caso di esami del sangue ed urina.)

Leggi anche:

Interpretazione

L’esame è utile nelle seguenti condizioni:

  • Un valore alto è un indizio precoce a favore per la diagnosi di carenza nutrizionale di ferro, folati o vitamina B12, in quanto il valore cambia prima di altri parametri.
  • Aiuta a distinguere tra semplice anemia da carenza di ferro (RDW alta, normale o bassa MCV) o talassemia eterozigote (RDW normale, basso MCV), anche se sono comunque necessari ulteriori esami di conferma.
  • Può anche aiutare a distinguere tra anemia megaloblastica per carenza da folati o da vitamina B12 (RDW elevato) e altre cause di macrocitosi (spesso con RDW normale).

Più nel dettaglio:

  • RDW normale, MCV basso:
    • Anemia da malattia cronica
    • Talassemia eterozigote
    • Emoglobina E beta talassemia
  • RDW alto, MCV basso
    • Carenza di ferro
    • β-talassemia
  • RDW normale RDW, MCV alta
    • Anemia aplastica
    • Malattia epatica cronica
    • Chemioterapia, antivirali, alcool
  • RDW alto, MCV alto
    • Carenza da folati o da vitamina B12
    • Anemia emolitica autoimmune
    • Chemioterapia (farmaci citotossici)
    • Malattia epatica cronica
    • Sindrome mielodisplastica
  • RDW e MCV normali
    • Anemia da malattia cronica
    • Perdita di sangue acuta o emolisi
    • Anemia da malattia renale
  • RDW alto, MCV normale
    • Carenza di ferro, vitamina B12 o folati
    • Anemia falciforme
    • Malattia epatica cronica
    • Sindrome mielodisplastica

Valori Bassi

Valori Alti

  • Abuso di Alcool
  • Anemia emolitica
  • Anemia falciforme
  • Anemia perniciosa
  • Carenza di acido folico
  • Carenza di ferro

(Attenzione, elenco non esaustivo. Si sottolinea inoltre che spesso piccole variazioni dagli intervalli di riferimento possono non avere significato clinico.)

Fattori che influenzano l’esame

L’età del paziente può influire sul valore.

Quando viene richiesto l’esame

L’esame fa parte dell’emocromo ed è usato insieme ad altri indici relativi ai globuli rossi, soprattutto il volume corpuscolare medio (MCV), per aiutare nella determinazione delle cause di anemia.

Preparazione richiesta

Non è necessaria alcuna preparazione.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Ematocrito (HCT): basso, alto, in gravidanza, valori normali e interpretazione

MEDICINA ONLINE PRELIEVO VALORI ANEMIA DONAZIONE SANGUE ANALISI BLOOD LABORATORI VES FORMULA LEUCOCITARIA PLASMA FERESI SIERO FIBRINA FIBRINOGENO COAGULAZIONE GLOBULI ROSSI BIANCHI PIASTRINE WALLPAPER HI RES PIC PICTURE PHOL’ematocrito (Ht o HCT) indica la percentuale del volume sanguigno occupata dalla parte corpuscolata del sangue, rappresentata specialmente dai globuli rossi dal momento che globuli bianchi e piastrine occupano un volume decisamente minore. Da un punto di vista pratico l’esame prevede un normale prelievo di sangue, generalmente dal braccio; l’analista porrà il campione in una provetta per poi sottoporla a centrifugazione, un processo in grado di separare la parte corpuscolata (ossia le cellule, più pesanti), dalla parte liquida (plasma).

È un indice molto importante nella valutazione di un eventuale stato anemico, poiché in tal caso il valore dell’ematocrito risulta diminuito. Al contrario, tale valore aumenta in tutte quelle situazioni nelle quali si ha esuberante produzione di globuli rossi e di emoconcentrazione, con conseguente riduzione della frazione plasmatica del sangue (policitemia). In questo caso aumenta notevolmente la viscosità del sangue e secondo la legge di Hagen-Poiseuille la velocità del sangue viene notevolmente diminuita.

Esistono condizioni fisiologiche, come la gravidanza, in cui si instaura una cosiddetta “anemia fisiologica”. Con questo termine si intende specificare che l’ematocrito, a causa dell’aumento della componente plasmatica del sangue, risulta “diluito”, e si situa quindi a valori leggermente più bassi di quelli normalmente presenti nel sangue della donna al di fuori della gravidanza.

In alcuni sport, come il ciclismo, il regolamento impone un limite massimo al valore dell’ematocrito degli atleti per tutelare la loro salute e per prevenire la pratica del doping. L’atleta il cui valore supera il limite viene escluso dalla competizione a scopo cautelativo per limitare il rischio di ictus e altri problemi di salute. Vengono inoltre effettuati accertamenti antidoping: si ricerca infatti la presenza di eritropoietina sintetica (eritropoietina ricombinante umana, rEPO o rHuEPO) nelle urine, un analogo sintetico di un ormone fisiologicamente prodotto dall’organismo umano che spesso viene utilizzato come farmaco in diverse patologie e come sostanza dopante, il quale aumenta il valore dell’ematocrito.

Leggi anche:

Valori normali

Tendenzialmente i valori normali sono più alti negli uomini rispetto alle donne.

  • Uomini
    • Bambini
    • Nascita-7 giorni: 42.0-60.0%
    • 8-14 giorni: 39.0-60.0%
    • 15 giorni-1 month: 31.0-55.0%
    • 2-5 mesi: 28.0-42.0%
    • 6 mesi-1 year: 33.0-40.0%
    • 2 anni: 33.0-42.0%
    • 3-5 anni: 33.0-43.0%
    • 6-11 anni: 35.8-42.4%
    • 12-15 anni: 37.3-47.3%
  • Adulti: 38.8-50.0%
  • Donne
  • Bambini
    • Nascita-7 giorni: 42.0-60.0%
    • 8-14 giorni: 39.0-60.0%
    • 15 giorni-1 month: 31.0-55.0%
    • 2-5 mesi: 28.0-42.0%
    • 6 mesi-1 year: 33.0-40.0%
    • 2 anni: 33.0-42.0%
    • 3-5 anni: 35.0-44.0%
    • 6-11 anni: 35.7-43.0%
    • 12-15 anni: 36.3-43.4%
  • Adulti: 34.9-44.5%

Da notare che i valori di riferimento possono variare da un laboratorio all’altro, quindi si raccomanda di fare sempre riferimento a quelli forniti sul proprio referto.

Valori alti

Da un punto di vista molto generale un ematocrito alto indica la presenza di un’elevata quantità di globuli rossi rispetto al volume totale del sangue, ma l’interpretazione viene in genere fatta associata ad altri parametri del sangue.

Si tratta di una situazione che se portata all’estremo può diventare pericolosa, in quanto un sangue troppo denso trova maggiori difficoltà a venire pompato dal cuore anche nelle periferie dell’organismo e nei capillare più piccoli; il cuore verrà quindi messo sotto sforzo (peggiorando eventuali patologie cardiache pre-esistenti) ed esponendo il soggetto a rischi di salute importanti (emorragie cerebrali, trombofilia, …).

Valori bassi

Un ematocrito basso associato a un valore insufficiente del numero di globuli rossi e un valore di emoglobina sotto la norma indica in genere uno stato di anemia, le cui cause possono essere:

  • perdita di sangue (mestruazioni abbondanti, emorragie a livello del tratto digestivo, traumi, tumori, …),
  • insufficiente produzione di globuli rossi (anemia aplastica, dieta povera di ferro, carenze ormonali, gravidanza, …),
  • aumentato tasso di distruzione dei globuli rossi (anemia falciforme, talassemia, …).

Un valore alto dell’ematocrito associato a valori alti di emoglobina e globuli rossi indica policitemia, le cui cause principali possono essere:

  • disidratazione (la causa in assoluto più comune; diminuendo la frazione liquida del sangue la percentuale di volume occupata dai globuli rossi aumenta di conseguenza),
  • malattie polmonari (quando l’ossigeno non viene assorbito in quantità adeguate l’organismo prova a compensare aumentando la quantità di globuli rossi disponibili),
  • malattie cardiache congenite,
  • tumore renale che aumenta la produzione dell’ormone che stimola la sintesi dei globuli rossi.

Fattori

In gravidanza tendenzialmente si assiste a un aumento della quantità di liquidi nel sangue e a una diminuzione dei valori del ferro, quindi è comune osservare un ematocrito leggermente diminuito rispetto ai valori normali.

I soggetti fumatori mostrano spesso un aumentato ematocrito, strategia che l’organismo sceglie per compensare la minor quantità di ossigeno che riesce a venire assorbita.

Vivere ad altitudini elevate, per lo stesso motivo, è causa di valori alti.

Quando viene richiesto

Essendo parte dell’emocrono, l’ematocrito viene richiesto spesso come esame di routine, ma può essere preso in considerazione soprattutto in caso di sospetto di:

  • anemia,
  • leucemia,
  • disidratazione,
  • carenze alimentari.

L’utilizzo principale che si fa di questo esame è la diagnosi e la valutazione delle anemie, che prevedono la valutazione del parametro insieme al risultato dell’emoglobina; tra i sintomi più comuni dell’anemia ricordiamo:

  • mancanza di fiato,
  • stanchezza e debolezza,
  • senso di svenimento,
  • vertigini,
  • mal di testa,
  • mani e piedi freddi,
  • pallore,
  • dolore al petto.

In caso di anemia l’organismo perde la capacità di distribuire efficacemente l’ossigeno in tutto il corpo (per questo compaiono fatica e stanchezza).

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Differenza tra emoglobina, ferro, ferritina e transferrina

MEDICINA ONLINE LABORATORIO BLOOD TEST EXAM ESAME DEL SANGUE ANALISI CLINICHE GLOBULI ROSSI BIANCHI PIATRINE VALORI ERITROCITI LEUCOCITI ANEMIA TUMORE CANCRO LEUCEMIA FERRO FALCIFORME MEDITERRANEA EPer prima cosa chiariamo che l’emoglobina è una proteina con struttura di quattro subunità, presente nei globuli rossi, responsabile del trasporto dell’ossigeno molecolare da un compartimento ad alta concentrazione di O2 ai tessuti che ne hanno bisogno. Ognuno dei suoi 4 globuli proteici, detto globina, ha al suo interno una molecola di protoporfirina che coordina uno ione ferro Fe2+, posto leggermente al di fuori del piano della molecola, nell’insieme chiamata gruppo Eme. L’emoglobina è inoltre una proteina allosterica.

Il ferro è invece un elemento chimico diffuso sia negli organismi animali sia vegetali, entra nella costituzione dell’emoglobina ed è fondamentale per il processo di formazione della clorofilla. È indispensabile per la vita di tutti gli esseri viventi che inglobano il ferro nel complesso ’eme’, componente essenziale delle proteine. Quando si parla di ferro, si parla anche di ossidoriduzione. Per questo motivo, nel nostro organismo, il ferro è legato ad alcune proteine che regolano il suo stato di ossidazione evitando un aumento dei radicali liberi . È parte integrante dell’emoglobina, una proteina contenuta nei globuli rossi.

La funzione principale del ferro è di legare l’ossigeno e cederlo ai tessuti e agli organi per costruire la loro struttura, ed alle singole cellule per la loro moltiplicazione. Ma, come ogni elemento, presenta i suoi contro. Difatti, se il ferro è in eccesso propende alla tossicità, ragion per cui, il nostro organismo tende ad attirarlo e a depositarlo in forma non dannosa, nel fegato. Il ferro viene assorbito dal duodeno grazie alla proteina transferrina. In seguito viene trasportato fino al midollo, per produrre globuli rossi, oppure fino agli organi di deposito come il fegato. In caso di carenza di ferro nel sangue, il fegato restituisce il ferro alla transferrina, che si occupa del suo trasporto nel sangue. La sideremia esprime la quantità del ‘ferro circolante’ nell’organismo. Tale definizione ci aiuta a stabilire che differenza c’è tra ferro e ferritina. Il ferro è un preziosissimo metallo presente nel nostro organismo, la ferritina è la proteina che deposita il ferro nel fegato. È costituita da un guscio proteico all’interno del quale vengono immagazzinati atomi di ferro. Può essere in grado di stoccare fino a 4500 unità di ferro. Essa è presente in tutti i tessuti, ma in particolare nelle cellule del fegato, della milza e del midollo osseo. La sua concentrazione nel sangue determina le riserve di ferro presenti nell’organismo e stabilisce la presenza di eventuali patologie legate alla carenza o alla sovrabbondanza di ferro. Il dosaggio si calcola con un prelievo venoso e i valori devono essere 20-120 nanogrammi/mL per le donne e 20-200 nanogrammi/mL per gli uomini.

Per approfondire:

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Differenza tra anemia megaloblastica e perniciosa

MEDICINA ONLINE CELL CELLULA LABORATORIO MEMBRANA ORGANULI MORTE APOPTOSI BLOOD TEST INFIAMMAZIONE GRANULOMA SANGUE ANALISI GLOBULI ROSSI BIANCHI PIATRINE VALORI ERITROCITI ANEMIA TUMORELe anemie megaloblastiche sono un gruppo di anemie (patologie caratterizzata dalla diminuzione di livelli di emoglobina) caratterizzate da eritropoiesi (creazione di nuovi globuli rossi) inefficace. In questo tipo di anemia, il midollo risulta ricchissimo di reticolociti, ma questi non riescono a raggiungere la maturazione. L’organismo, per effetto compensativo, stimola l’eritropoiesi ma il soggetto risulterà comunque anemico per aumentata emolisi: fisiologicamente evidente risulterà essere l’ipertrofia midollare, dove il midollo osseo si espande verso le diafisi delle ossa lunghe. L’anemia generata risulta ipercromica – macrocitica, cioè con produzione di eritrociti di forma anomala e di dimensioni maggiori, motivo per cui queste anemie sono dette “megaloblastiche”.

Le cause di anemia megaloblastica includono:

  • Carenza di vitamina B12: la cobalamina (altro nome con cui viene chiamata la vitamina B12) viene introdotta nell’organismo con proteine animali (carne, pesce, uova, latte).
  • Carenza di acido folico: l’acido folico è presente in grande quantità nella frutta, nei vegetali e nella carne. L’assorbimento avviene a livello digiunale.
  • Farmaci: i farmaci che possono causare anemia megaloblastica sono gli analoghi delle purine e gli analoghi delle pirimidine; oltre a farmaci citotossici e antivirali.

La carenza di vitamina B12 porta ad un tipo specifico di anemia chiamata “perniciosa“. L’anemia perniciosa è quindi un tipo di anemia megaloblastica.

La causa della carenza di vitamina B12 viene determinata dall’assenza del cosiddetto Fattore Intrinseco Intestinale (o Gastrico, o di Castle), che è una sostanza indispensabile per l’assorbimento della Vitamina B12. La causa della mancanza del Fattore Intrinseco è rappresentata dall’atrofia della mucosa ghiandolare gastrica, causata da un processo autoimmune. Il trattamento di questa patologia si basa sull’integrazione di Vitamina b12 mediante terapia orale nei casi meno gravi e in casi più gravi si rende necessaria la somministrazione mediante fleboclisi . Nei casi di anemia perniciosa in cui è presente uno stato infiammatorio della membrana gastrica per insulto autoimmune che provoca una carenza di fattore intrisenco indispensabile per l’assorbimento della suddetta vitamina si rende necessario l’utilizzo di immunosoppressori e corticosteroidi ad alte dosi.

Per approfondire le singole anemie, leggi anche:

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

MCH alto, basso, valori normali ed interpretazione

MEDICINA ONLINE LABORATORIO BLOOD TEST EXAM ESAME DEL SANGUE FECI URINE GLICEMIA ANALISI GLOBULI ROSSI BIANCHI PIATRINE VALORI ERITROCITI ANEMIA TUMORE CANCRO LEUCEMIA FERRO FALCIFORME ML’MCH è un indice corpuscolato del sangue, indica la quantità di emoglobina presente in un globulo rosso e ci aiuta a distinguere le anemie macrocitiche da quelle microcitiche. L’emoglobina, una proteina globulare specializzata nel trasporto di ossigeno dai polmoni ai vari tessuti corporei, è invece il principale componente dei globuli rossi. Per questo motivo è importante assicurarsi che le sue concentrazioni nel sangue siano nella norma.
Come viene calcolato l’MCH? – Questo valore espresso in picogrammi (pg) si calcola dividendo la quantità di emoglobina contenuta nel sangue (per litro) per il numero di globuli rossi presenti nella stessa quantità di sangue. Come in tanti altri casi anche l’MCH per essere correttamente interpretato deve essere analizzato tenendo conto degli altri livelli dell’emocromo.

Quali sono i normali valori di riferimento? 

Il livello normale di MCH è compreso tra 26 e 33 picogrammi di emoglobina per globulo rosso. Ovviamente l’intervallo di riferimento può variare da laboratorio a laboratorio, pertanto per stabilire quale sia l’intervallo normale è opportuno basarsi sempre sul range di normalità stampato sulla relazione di laboratorio. Inoltre oggigiorno per una migliore valutazione delle anemie vengono applicati, in laboratorio, i cosiddetti parametri della distribuzione, perciò i globuli rossi di piccolo volume e di basso contenuto di emoglobina sono distribuiti nel quadrante in basso e a sinistra del diagramma cartesiano, sul cui asse verticale viene indicato il volume degli eritrociti mentre su quello orizzontale viene riportato il loro contenuto di emoglobina.

Leggi anche:

Che cosa succede quando i livelli di MCH sono troppo bassi? 

Il livello di MCH è considerato troppo basso quando è inferiore a 26. In questo caso per via della produzione di globuli rossi di piccole dimensioni viene ridotta anche la concentrazione di emoglobina presente all’interno di ogni globulo rosso e si va incontro alla cosiddetta anemia ipocromica microcitica dovuta prevalentemente a:

  • Anemia sideropenica o anemia da carenza di ferro causata da un deficit di ferro dell’organismo dovuto soprattutto a un’eccessiva perdita ematica come conseguenza di ciclo mestruale abbondante, emorroidi, ulcera peptica, tumori del colon, parassitosi intestinali, uso cronico di alcuni farmaci antinfiammatori non steroidei e molto più raramente a carenze di apporto alimentare o sindromi di malassorbimento;
  • Anemia sideroblastica che può essere congenita o acquisita a causa dell’assunzione di farmaci o sostanze tossiche oppure può essere espressione di una malattia neoplastica e non;
  • Talassemia o altri disordini genetici della sintesi dell’emoglobina noti come emoglobinopatie.

Che cosa succede quando i livelli di MCH sono troppo alti?

Il livello di MCH è invece considerato troppo alto quando è maggiore di 33. La produzione di globuli rossi in numero ridotto ma di dimensioni più grandi del normale induce la formazione di una quantità eccessiva di emoglobina negli eritrociti generando così le anemie macrocitiche. Questi tipi di anemie, tra le quali spicca quella perniciosa, è dovuta prevalentemente a:

  • Carenza di vitamina B12 o di acido folico, elementi essenziali alla formazione della globina (anemia megaloblastica);
  • Anemia dovuta a malattie epatiche croniche, come epatiti infettive e non infettive, la cirrosi epatica, la calcolosi, ecc;
  • Anemia come conseguenza dell’ipotiroidismo. Tale anemia può essere macrocitica se associata ad anemia perniciosa o al basso assorbimento di acido folico;
  • Alcuni casi di anemia aplastica, i cui fattori scatenanti possono essere di natura genetica, ambientale oppure mista;
  • Alcuni casi di anemia emolitica, i quali tendono generalmente a presentarsi in concomitanza con altri tipi di anemia.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Globuli rossi (eritrociti) alti, bassi, valori normali e interpretazione

MEDICINA ONLINE LABORATORIO BLOOD TEST ESAME SANGUE ANALISI CLINICHE GLOBULI ROSSI BIANCHI PIATRINE VALORI ERITROCITI LEUCOCITI ANEMIA TUMORE CANCRO LEUCEMIA FERRO FALCIFORME MEDITERRANEIl sangue è costituito da diversi tipi di cellule in sospensione in un liquido chiamato plasma; oltre ai globuli rossi (eritrociti) ci sono i globuli bianchi (che negli esami del sangue sono indicati come WBC) e le piastrine. Tutte queste cellule sono prodotte dal midollo osseo ed entrano in circolo una volta mature. La conta degli eritrociti (RBC) è la misurazione della loro quantità per unità di volume del sangue. La funzione di queste cellule è di fondamentale importanza per la sopravvivenza dell’organismo, in quanto si occupano di trasportare l’ossigeno a tutte le cellule del corpo; hanno per questo una caratteristica forma a disco biconcavo, studiata dalla Natura per favorire il più possibile lo scambio gassoso ossigeno-anidride carbonica (grazie al favorevole rapporto superficie volume). Come le piastrine sono privi di nucleo, principalmente per lasciare posto all’emoglobina, una proteina che si lega all’ossigeno e permette loro di trasportare il gas dai polmoni verso i tessuti e gli organi. Una volta consegnato il prezioso gas si caricano dell’anidride carbonica di rifiuto per fare ritorno ai polmoni, dove avverrà un nuovo scambio e il ciclo ricomincerà senza sosta, in ogni istante della vita della cellula (circa 120 giorni). Il midollo osseo si occupa costantemente di produrre giovani globuli rossi, per sostituire quelli che invecchiano o che vanno persi a causa di emorragie e sanguinamenti. La quantità di ossigeno che viene consegnato ai tessuti del corpo dipende strettamente dal numero di globuli rossi presenti e dalla loro efficacia nel performare lo scambio tra i gas.

Valori Normali

  • Uomini: 4.52 – 5.90 x1012 per litro,
  • Donne: 4.10 – 5.10 x1012 per litro.

Leggi anche:

Interpretazione

La conta dei globuli rossi viene eseguita nell’ambito dell’emocromo completo, quindi vengono presi in considerazione anche i risultati degli altri componenti. L’aumento o la diminuzione della loro concentrazione deve essere interpretato contestualmente ad altri parametri, come l’emoglobina, l’ematocrito e gli altri parametri relativi ai globuli rossi. Le alterazioni dai valori normali di solito rispecchiano quelle dell’ematocrito e dell’emoglobina.

  • Se i valori dei globuli rossi, dell’ematocrito e dell’emoglobina sono inferiori a quelli normali, il paziente è anemico.
  • Se i valori dei globuli rossi e dell’emoglobina sono superiori rispetto a quelli normali, il paziente soffre di policitemia.

Anemia

Se i globuli rossi sono troppo pochi, anche l’emoglobina nel sangue diminuisce ed i tessuti sono raggiunti da una quantità insufficiente di ossigeno: si possono quindi manifestare i sintomi tipici dell’anemia:

  • stanchezza,
  • battito cardiaco irregolare,
  • pelle pallida,
  • sensazione di freddo,
  • nei casi più gravi insufficienza cardiaca.

Nei bambini può manifestarsi un ritardo dello sviluppo.

Le cause più comuni sono:

  • Anemia sideropenica (da carenza di ferro). Se non è presente una quantità sufficiente di ferro nell’organismo, non sarà possibile produrre la quantità richiesta di globuli rossi. Si tratta della forma di anemia più comune, che può essere causata da
    • insufficiente apporto con l’alimentazione,
    • emorragia,
    • ridotto assorbimento dalla dieta (per esempio a causa di farmaci o malattie).
  • Anemia mediterranea. Piuttosto comune in Italia e nei Paesi affacciati sul Mediterraneo, questa malattia genetica causa una distruzione precoce dei globuli rossi e una minore disponibilità di emoglobina.
  • Anemia falciforme. In questo malattia ereditaria i globuli rossi sono a forma di mezzaluna e questo provoca maggiori difficoltà di spostamento nei vasi più piccoli; hanno inoltre una vita media decisamente ridotta (10-20 giorni).
  • Anemia normocitica. In questa forma gli eritrociti sono normali per forma e dimensione, ma in numero insufficiente a causa di malattie come tumore, artrite reumatoide, disturbi renali, …
  • Anemia emolitica. Si verifica quando i globuli rossi vengono distrutti molto prima del tempo e il midollo spinale non riesce a compensare le perdite.

La conta può anche essere affiancata dall’esame del volume corpuscolare medio (MCV) per fare chiarezza nella diagnosi differenziale tra la carenza di ferro e la talassemia (alfa o beta):

  • un rapporto MCV/RBC inferiore a 13 suggerisce il tratto talassemico,
  • un rapporto superiore a 13 indica una carenza di ferro.

Questo rapporto tuttavia non è diagnostico e quindi devono essere eseguiti esami più approfonditi, se disponibili. Ovviamente la quantità disponibile può diminuire anche in caso di traumi in grado di provocare sanguinamento, così come emorragie dovute per esempio a ulcere gastriche o in altre zone dell’apparato digerente. Qualsiasi malattia o sostanza in grado di alterare il funzionamento del midollo osseo può essere causa di una ridotta produzione di globuli rossi, ad esempio tumori del sangue o la stessa chemioterapia; così anche malattie renali gravi, che possono ridurre la produzione di eritropoietina (un importante ormone che stimola la produzione di globuli rossi). Anche in caso di carenze nutrizionali (ferro, vitamina B12 o folati) può infine esserci una ridotta produzione.

Policitemia

Nel caso in cui la quantità di globuli rossi sia invece eccessiva, il sangue si ispessisce, la circolazione rallenta e si possono manifestare diversi problemi e sintomi, tra cui:

  • fatica,
  • mancanza di fiato,
  • dolori articolari,
  • prurito,
  • disturbi del sonno.

Tra le cause dell’aumento della concentrazione dei globuli rossi (policitemia) ricordiamo:

  • Policitemia vera (una malattia rara in cui l’organismo produce più globuli rossi del normale).
  • Malattie polmonari (se il paziente non riesce a respirare bene e ad assorbire una quantità sufficiente di ossigeno, l’organismo tenta di compensare producendo più globuli rossi).
  • Malattie cardiache congenite. Il cuore non è in grado di pompare efficacemente il sangue, e quindi diminuisce la quantità di ossigeno che raggiunge i tessuti. L’organismo tenta di compensare aumentando la concentrazione di globuli rossi.
  • Tumori ai reni che producono più eritropoietina del normale.
  • Cause genetiche (alterazione della percezione dell’ossigeno, anomalie nel rilascio dell’ossigeno da parte dell’emoglobina).

Valori Bassi

  • Abuso di Alcool
  • Anemia
  • Carenza di vitamina B
  • Emodiluizione
  • Emolisi
  • Emorragia
  • Endocardite
  • Febbre reumatica
  • Infezione cronica
  • Insufficienza renale
  • Ipotiroidismo
  • Leucemia
  • Lupus Erimatoso Sistemico
  • Mielodisplasia
  • Mieloma multiplo
  • Morbo di Addison
  • Soppressione del midollo osseo
  • Tumore di Hodgkin

Valori Alti

  • Alta quota
  • Difetto congenito al cuore
  • Emoconcentrazione
  • Fumo
  • Ipossia cronica
  • Malattia polmonare cronica
  • Malattie cardiovascolari
  • Policitemia
  • Sindrome di Cushing
  • Tumore al fegato

(Attenzione, elenco non esaustivo. Si sottolinea inoltre che spesso piccole variazioni dagli intervalli di riferimento possono non avere significato clinico.)

 

Fattori che influenzano l’esame

La quantità degli eritrociti, insieme alla concentrazione dell’emoglobina e all’ematocrito, dovrebbe essere interpretata con cautela, perché è relativa al volume del plasma.

  • Le situazioni in cui il volume del plasma aumenta, ad esempio la gravidanza o un’eccessiva idratazione, fanno diminuire questi valori e non sono quindi indice di anemia.
  • Viceversa, quando il volume del plasma diminuisce, ad esempio in caso di disidratazione, questi valori aumentano e quindi non sono indice di policitemia.

Ci sono poi numerosi fattori in grado di interferire con il risultato:

  • L’esito dell’esame può essere alterato in seguito a una trasfusione.
  • Spesso la variazione dai valori normali è transitoria e può essere corretta facilmente e/o ritornare alla normalità se le malattie a monte guariscono.
  • Vivere ad alta quota fa aumentare i valori, perché l’organismo reagisce alla diminuzione dell’ossigeno.
  • Le donne tendono ad avere una concentrazione leggermente inferiore agli uomini.
  • Il fumo è causa di aumento dei valori.

Quando viene richiesto l’esame

L’esame viene prescritto nell’ambito dell’emocromo completo, nella maggior parte dei casi come esame di routine. Nel caso in cui il paziente abbia dei sintomi che potrebbero indicare una malattia che ha a che fare con la produzione dei globuli rossi, l’emocromo completo può essere utile per giungere a una diagnosi, soprattutto per differenziare i diversi tipi di anemia. La conta dei globuli rossi può anche essere eseguita a intervalli regolari per controllare i pazienti a cui sono state diagnosticate patologie come disturbi del sangue o dei reni, problemi di coagulazione, anemia cronica e policitemia. La chemioterapia o la radioterapia spesso fanno sì che il midollo osseo produca meno cellule del sangue, quindi l’esame deve essere eseguito regolarmente.

Leggi anche:

Preparazione richiesta

Per quest’esame non è necessaria alcuna preparazione.

Altre informazioni

La dieta e l’alimentazione aiutano a mantenere i globuli rossi nella normalità?

Gli alimenti ricchi di ferro aiutano a mantenere i globuli rossi sani, ma altrettanto importante è assumere anche le vitamine necessarie alla loro produzione, tra cui:

  • vitamina E, che si trova in alimenti come le verdure di colore verde scuro, noci e semi, mango ed avocado;
  • vitamine B2, B12 e B3, che si trovano in alimenti come uova, cereali integrali, e banane;
  • folati, presenti in fagioli, lenticchie, succo d’arancia e verdure a foglia verde.

Quali sono gli alimenti più ricchi di ferro?

Prima di chiedersi quali siano gli alimenti più ricchi di ferro, è importante capire che moltissimi fattori ne modulano l’assorbimento nell’organismo; il ferro che si trova negli alimenti di origine animale è la forma che viene assorbita più facilmente dal nostro intestino, ma non è necessario essere carnivori per assumere le necessarie quantità del metallo. L’assorbimento del ferro presente nel mondo vegetale è infatti favorito dall’assunzione di vitamina C all’interno dello stesso pasto (per esempio con l’uso di limone come condimento, o con il consumo di una spremuta d’arancia a fine pasto). Oltre alla carne di tutti i tipi, è possibile assumere ferro anche attraverso il consumo di:

  • pesci come tonno, merluzzo e salmone,
  • molluschi,
  • uova,
  • legumi,
  • cereali e derivati,
  • alcune verdure (come fiori di zucca, peperoni, spinaci), da consumare con pomodori, broccoli, … che contengono vitamina C,
  • frutta secca a guscio.

Il vino potrebbe ridurre l’assorbimento di ferro.

Da un punto di vista generale è quindi consigliabile una dieta varia, sana e completa, che permetterà una corretta prevenzione cardiovascolare e l’assunzione di tutte le molecole necessarie a una sufficiente produzione di globuli rossi.

Leggi anche:

Lo Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Volume corpuscolare medio (MCV): alto, basso, valori normali e significato

MEDICINA ONLINE BLOOD TEST EXAM ESAME DEL SANGUE ANALISI GLOBULI ROSSI BIANCHI PIATRINE VALORI ERITROCITI ANEMIA TUMORE CANCRO LEUCEMIA FERRO FALCIFORME MEDITERRANEA EMOGLOBINAIl volume corpuscolare medio (MCV) è l’indice corpuscolare del sangue che descrive il volume medio dei globuli rossi in un campione di sangue. Il MCV può essere inferiore o superiore al normale a seconda della grandezza media dei globuli rossi: un valore basso è indice di microcitosi (cioè della grandezza media dei globuli rossi inferiore al normale), un valore normale è indice di normocitosi (grandezza media dei globuli rossi normale) e un valore alto è indice di macrocitosi (grandezza media dei globuli rossi superiore al normale).

Il parametro può essere misurato direttamente in laboratorio con un analizzatore ematologico, oppure può essere calcolato sulla base dell’ematocrito (HCT) e della conta dei globuli rossi (RBC), con questa formula:

MCV = (ematocrito/numero di globuli rossi) x 1000, dove il MCV è espresso in femtolitri, l’ematocrito in l/l e la conta dei globuli rossi in 1012 l.

Il volume corpuscolare medio, insieme all’emoglobina corpuscolare media (MCH) e alla concentrazione cellulare media dell’emoglobina, fa parte degli indici corpuscolari dei globuli rossi, che sono misure e/o calcoli per capire la dimensione, il contenuto e la concentrazione dell’emoglobina.

Valori normali

I valori normali del volume corpuscolare medio per gli adulti sono compresi tra 80 e 96 femtolitri/globulo rosso.

(Attenzione, gli intervalli di riferimento possono differire da un laboratorio all’altro, fare quindi riferimento a quelli presenti sul referto in caso di esami del sangue ed urina.)

Leggi anche:

Interpretazione

Questo indice è utile per la caratterizzazione morfologica dell’anemia. Tra i parametri disponibili, il volume corpuscolare medio è quello più utile per classificare il tipo di anemia a seconda della morfologia dei globuli rossi. Usando la conta dei reticolociti si distinguono tra l’altro due tipi di anemia a seconda della reazione del midollo osseo: l’anemia ipoproliferativa (dovuta a una diminuzione della produzione di globuli rossi) e l’anemia emolitica (dovuta a un aumento della distruzione dei globuli rossi).

Anemia microcitica (valori bassi)

  • Anemia da carenza di ferro,
  • Anemia dovuta a malattie croniche,
  • Talassemia,
  • Anemia sideroblastica.

 Anemia macrocitica (valori alti)

  • Anemia da carenza di folati,
  • Anemia da carenza di vitamina B12,
  • Malattie del fegato,
  • Anemia emolitica,
  • Ipotiroidismo,
  • Consumo eccessivo di alcol,
  • Anemia aplastica,
  • Sindrome mielodisplastica.

Anemia normocitica (valori normali)

  • Anemia dovuta a malattie croniche,
  • Emorragia acuta,
  • Anemia emolitica, ad esempio anemia emolitica autoimmune, sferocitosi ereditaria o anemia emolitica congenita non sferocitica (carenza di G6PD o altre cause),
  • Anemia dovuta a malattie renali,
  • Anemia aplastica.

Conclusione

Per capire le cause dell’anemia, le indicazioni sopra riportate sono utili ma hanno alcune limitazioni. Ad esempio l’anemia emolitica e quella aplastica possono manifestarsi come anemia normocromica e normocitica oppure come anemia macrocitica; l’anemia dovuta a malattie croniche può essere normocromica e normocitica oppure microcitica; l’anemia sideroblastica può essere microcitica, macrocitica oppure normocromica e normocitica (dovuta a popolazioni dimorfi che di microciti e macrociti).

Una volta accertata la causa dell’anemia è importante metterla in correlazione con le informazioni cliniche, come l’anamnesi e il risultato della visita e, se necessario, eseguire degli esami più approfonditi per giungere a una diagnosi definitiva.

Valori Bassi
(Microcitosi)

  • Anemia da carenza di ferro
  • Anemia da malattia cronica
  • Anemia falciforme
  • Anemia sideroblastica
  • Artrite reumatoide
  • Avvelenamento da piombo
  • Talassemia
  • Tumore

Valori Alti
(Macrocitosi)

  • Abuso di Alcool
  • Carenza di acido folico
  • Carenza di vitamina B12
  • Danno al fegato
  • Ipotiroidismo
  • Mielodisplasia
  • Sferocitosi

(Attenzione, elenco non esaustivo. Si sottolinea inoltre che spesso piccole variazioni dagli intervalli di riferimento possono non avere significato clinico.)

Fattori che influenzano l’esame

L’intervallo di riferimento varia a seconda dell’età del paziente, un terzo circa dei pazienti anziani può avere un MCV più alto del normale senza nessuna causa precisa.

Quando viene richiesto l’esame?

L’esame viene in genere richiesta quando si desidera caratterizzare una sospetta anemia.

Preparazione richiesta

Non è richiesta alcuna preparazione specifica per l’esame.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Differenza tra emoglobina e globuli rossi

MEDICINA ONLINE LABORATORIO BLOOD TEST ESAME SANGUE ANALISI CLINICHE GLOBULI ROSSI BIANCHI PIATRINE VALORI ERITROCITI LEUCOCITI ANEMIA TUMORE CANCRO LEUCEMIA FERRO FALCIFORME MEDITERRANEI globuli rossi o “eritrociti” sono cellule del sangue che hanno l’importante funzione principale di trasportare l’ossigeno Continua a leggere