Differenza tra rimorso, rimpianto, senso di colpa e nostalgia con esempi

MEDICINA ONLINE DEPRESSIONE TRISTE UMORE SUICIDIO ADOLESCENTE SCUOLA BULLISMO OMOSESSUALITA SOLITUDINE MORTE LUTTO AIUTO VOGLIO SUICIDARMIRimorso, rimpianto, senso di colpa e nostalgia non indicano la stessa cosa. Cerchiamo di capire oggi la differenza.

Rimpianto

Con “rimpianto” (in inglese “regret”) in psicologia e nella lingua italiana si descrive una reazione negativa, conscia ed emotiva a comportamenti avuti nel passato. Il rimpianto si manifesta nei confronti di azioni che si avrebbe voluto (o dovuto) fare, ma che poi – per vari motivi – non si sono fatte. Generalmente viene accompagnato da tristezza o imbarazzo, che si manifestano dopo che una persona si rende conto che avrebbe dovuto fare una determinata cosa che non ha fatto. Ad esempio una persona anziana potrebbe avere il rimpianto di non aver frequentato l’università in gioventù oppure un’altra potrebbe avere il rimpianto di “essersi lasciata scappare” una offerta al supermercato, oppure di aver scelto un lavoro piuttosto che un altro o di aver lasciato un partner che in seguito si è rivelato migliore dell’attuale.

Rimorso

Con “rimorso” (in inglese “remorse) in psicologia e nella lingua italiana si descrive un’emozione sperimentata da chi ritiene di aver tenuto azioni o comportamenti contrari al proprio codice morale. Ad esempio una persona può aver rubato qualcosa a qualcuno, oppure può aver impulsivamente detto qualcosa di spiacevole ad una persona cara, ed essersene poi pentito, con conseguente rimorso. Chi prova rimorso vorrebbe poter tornare indietro nel tempo e comportarsi in maniera diversa da come si è comportato. Non tutti però provano rimorso dopo aver compiuto un’azione sbagliata: il rimorso richiede la consapevolezza tormentosa del male commesso, nel senso che la persona – per provare rimorso – deve non solo essere consapevole di aver tenuto un comportamento nocivo, ma deve anche provare sofferenza per aver tenuto quel comportamento. Chi non è consapevole di aver commesso una azione sbagliata e/o chi non soffre per averla commessa, in genere non prova rimorso. In alcuni casi, al contrario, una persona può essere consapevole di aver tenuto un comportamento nocivo, ad esempio verso un collega di lavoro, ma non solo non prova sofferenza e quindi rimorso, bensì può arrivare a provare piacere per l’azione commessa. Il rimorso generalmente è correlato al senso di colpa.

Senso di colpa

Con l’espressione “senso di colpa” in psicologia e nella lingua italiana si indica un sentimento umano che, collegato alla colpa, intesa come il risultato di un’azione o di un’omissione che identifica chi è colpevole, reale o presunto, di trasgressioni a regole morali, religiose o giuridiche, si manifesta a chi lo prova come una riprovazione verso sé stessi. Il senso di colpa si manifesta solo se la persona si rende effettivamente conto di aver commesso una azione nociva e solo se il proprio codice morale considera effettivamente nociva l’azione commessa. Rifacendoci all’esempio riportato nel paragrafo precedente, una persona può aver rubato qualcosa a qualcuno e tale situazione produce senso di colpa e rimorso, cioè dolore nel capire di aver commesso una azione ritenuta – a mente fredda – sbagliata e voglia di tornare indietro nel tempo per evitare di compierla.

Nostalgia

Con “nostalgia” in psicologia e nella lingua italiana si intende un’emozione caratterizzata da un senso di tristezza e di rimpianto per la lontananza da persone o luoghi cari o per un evento collocato nel passato che si vorrebbe rivivere. La nostalgia prevede il fatto che le persone o i luoghi ricordati ora non esistano più o siano comunque lontani. La nostalgia può essere paradossalmente una sensazione triste ed al contempo felice, triste perché si vorrebbe rivivere un momento passato o si vorrebbe ancora essere in un luogo nel quale si è vissuti, ma comunque felice perché quel momento richiamato alla memoria era un momento gioioso e felice o un luogo nel quale si sono passati i momenti più felici della propria vita, quindi il solo fatto di richiamarlo nella propria mente, ce lo fa rivivere. Ad esempio un anziano può provare nostalgia nel ripensare alla propria moglie defunta o ai tempi della propria gioventù caratterizzati da una migliore salute, oppure un adulto può avvertire nostalgia nel ripensare ai tempi del liceo, caratterizzati da più “leggerezza” e da minori responsabilità.

Semplificando

Semplificando i concetti:

  • rimpianto: in passato NON ho commesso una azione o una scelta che, ora, vorrei aver commesso;
  • rimorso: in passato ho commesso una azione o una scelta che, ora, vorrei NON aver commesso;
  • senso di colpa: ho commesso una azione che riconosco come sbagliata e che determina riprovazione verso me stesso;
  • nostalgia: ricordo eventi o persone collocate nel passato che vorrei poter rivivere e tale ricordo mi procura un sentimento che può essere felice ma anche triste.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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