Masturbazione maschile: suggerimenti per raggiungere orgasmi incredibili

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO UOMO CHE DORME SESSO SESSUALITA MASTURBAZIONE LETTO FACCIA VISOL’autoerotismo è la forma di sessualità più diffusa sul pianeta e, negli uomini, abbassa il rischio di cancro alla prostata. La masturbazione essenzialmente non ha controindicazioni (se non quando diventa un gesto compulsivo e patologico), quindi oggi il nostro Staff vi regala alcuni consigli per migliorare la vostra esperienza sessuale in solitudine. Anche se rivolti essenzialmente agli uomini, la maggioranza di questi consigli può essere rivolta anche ad una platea femminile.

  • La prima cosa da fare è eliminare la fretta, meglio fare le cose per bene concedendosi tutto il tempo necessario. Molti sono presi più dall’ansia di essere interrotti e scoperti, oppure dalla possibilità di sporcare che dalle sensazioni del proprio corpo, perdendo l’occasione per conoscerle. La rapidità di esecuzione, unita alla contrazione muscolare del pavimento pelvico, è stata individuata all’interno delle ipotesi causali dell’eiaculazione precoce.
  • La seconda cosa da fare è lasciar stare il materiale pornografico o erotico per qualche minuto. É meglio dedicarsi almeno all’inizio al proprio corpo e alle proprie fantasie: ciò dà la possibilità di sperimentare una nuova sessualità privata. Il materiale pornografico è senza dubbio ultra-stimolante all’inizio, ma – a lungo andare – potrebbe “appiattire” la vostra fantasia e la vostra capacità di provare eccitazione, in alcuni casi portando ad una vera e propria dipendenza comportamentale, quindi meglio non esagerare. Per approfondire questo argomento, leggi: Dipendenza dal sesso: cause, sintomi e caratteristiche del dipendente sessuale
  • Il terzo consiglio è la stretta conseguenza dei primi due: fai attenzione e impara a conoscere il ritmo del tuo respiro e la tensione muscolare, fai attenzione anche alle sensazioni che precedono l’orgasmo e a quelle che lo seguono, quindi senza scappare via subito dopo l’eiaculazione.
  • Evita di bere molti liquidi poco prima di farlo: avere la vescica piena durante la masturbazione, può rendere il tutto meno piacevole.
  • Se hai sempre usato solo la mano destra, prova a cambiare mano, ad usare la sinistra. La sensazione dichiarata da molti uomini è quella di avere la sensazione di star ricevendo la stimolazione da un’altra persona.
  • Prova ad indossare un guanto (in lattice o in altro materiale) sulla mano con cui ti masturbi: anche in questo caso potresti avere l’illusione che sia un’altra persona a masturbarti.
  • Per aumentare il piacere durante la masturbazione, prova l’edging. Se non sai di che si parla, leggi questo articolo: Edging (orgasmo controllato) tecniche per prolungare il piacere sessuale
  • Masturbati il mattino appena sveglio o subito dopo una colazione leggera: i livelli di testosterone – e quindi di libido ed eccitazione – sono più alti durante la prima parte della mattina (entro le ore 10) e quasi tutti i miei pazienti confermano che gli orgasmi “mattutini” sono mediamente più piacevoli ed intensi di quelli pomeridiani o notturni, inoltre sono quelli più facili da raggiungere in tempi brevi;
  • Per sperimentare un nuovo tipo di sesso solitario puoi cambiare posizione: anziché startene sempre seduto o sempre sdraiato, puoi provare a cambiare, a metterti sulle ginocchia, a gambe all’aria appoggiate al muro, disteso a forma di stella o dritto come una colonna. Potrai vedere che sensazioni ti dà ognuna delle posizioni che proverai.
  • Allena il tuo muscolo pubococcigeo: ti regalerà orgasmi migliori e più piacere e controllo durante la masturbazione. Per approfondire, leggi: Esercizi di Kegel: allena il tuo muscolo pubococcigeo per aumentare la potenza sessuale e contrastare l’eiaculazione precoce
  • Mentre ti stimoli, muovi il bacino avanti e indietro come se fosse un vero rapporto: ciò rende la pratica più “realistica” e coinvolge tutto il corpo facendo in modo che le sensazioni non provengano solo dal pene.
  • Scopri tutti i punti del tuo corpo. Masturbarsi non significa necessariamente dare attenzione solo al pene: accarezzati con la mano libera altre zone del corpo, come il perineo, la zona sensibile tra lo scroto e l’ano, o lo scroto (la sacca che contiene i testicoli). Stimola il collo, il petto, i capezzoli e la base del pene, il tutto come se fosse una caccia al tesoro in cui impari a scoprire nuove sensazioni che, magari, potrai raccontare poi al tuo partner.
  • Se per masturbarti sei solito spingere avanti ed indietro il prepuzio sul glande, “srotolandolo” ritmicamente, prova invece a tenere il glande sempre scoperto ed a far semplicemente scivolare la tua mano sul glande, magari dopo aver bagnato la sua superficie con alcune gocce di olio di mandorla per facilitare lo scivolamento.
  • Se hai la possibilità di prendere il sole completamente nudo in un ambiente privato (ad esempio un terrazzo), una volta prova a masturbarti mentre ti abbronzi: il calore sulla tua pelle e la sensazione di essere all’aperto e completamente nudo, possono essere fortissimi stimoli sessuali. Fai attenzione però a non costringere i tuoi vicini di casa ad uno spettacolo a cui probabilmente non vorrebbero assistere, quindi cerca luoghi distanti dai loro occhi.
  • Conoscere il tuo punto L, accessibile dall’ano, potrebbe aprirti nuove strade verso un piacere che non avevi mai provato. Se non sai di che si parla, leggi questo articolo: Punto G maschile: trovare e stimolare il punto L per provare orgasmi più intensi ed aumentare la forza dell’eiaculazione
  • Se ti sei sempre masturbato manipolandoti velocemente e con forza, puoi provare con leggere carezze oppure viceversa, se ti sei sempre masturbato delicatamente, prova a farlo con forza e velocità. Varia la pressione del tocco, la velocità e la zona da stimolare: stimola ora velocemente l’asta e ora delicatamente il frenulo…
  • Usa strumenti. Molti uomini trovano interessante dedicare alla masturbazione un’attrezzatura specifica, che può essere rappresentata da semplici oggetti da inserire nell’ano (facendo attenzione a non inserirli troppo in profondità), vagine o bocche artificiali, lubrificanti particolari ed altri giocattoli erotici (ve ne consigliamo alcuni più avanti in questo articolo).

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Posizioni per la masturbazione

Siccome il sesso in solitaria non è quasi mai considerato un aspetto completo (o da alcuni addirittura “normale”) della sessualità, viene spesso consumato in modo rapidissimo e senza la ricerca di novità. Ecco qui qualche innovazione che può ridare slancio agli intimi momenti solitari:

  • Specie se sei abituato a rapide masturbazioni durante le quali sei tutto contratto, mettiti disteso a pancia su e stiracchia bambe e braccia cercando di allungarti su tutta la superficie del letto.
  • Puoi provare, sempre disteso sul letto con il corpo, a lasciare le gambe fuori e poggiare i piedi a terra, con le ginocchia piegate. Questa posizione ti dà la possibilità di muovere il bacino e di liberare l’energia sessuale che crei con la masturbazione.
  • Un’altra idea è mettersi sulle ginocchia, dritto, oppure a gambe divaricate, oppure seduto sui polpacci. Prova più posizioni per sperimentare le diverse sensazioni.
  • Se poi sei particolarmente agile ed elastico puoi provare le posizioni “avanzate”. Puoi distenderti sulla schiena e successivamente alzare le gambe a candela e portare pian piano i piedi dietro la tua testa. Da questa posizione hai accesso da vicino non solo ai genitali ma anche ai tuoi fianchi, alla schiena e alle gambe.
  • Un’altra alternativa è appoggiare le gambe sul muro, dritte in su oppure poggiando i piedi sul muro e spingendo. In questo modo riesci a ottenere il controllo del movimento del bacino.
  • Una possibilità può essere quella di mettersi in una posizione accartocciata: di lato, oppure sulla schiena o a pancia sotto. Questa posizione può essere interessante per chi fa uso di giocattoli erotici. Probabilmente non dà molte sensazioni particolari durante la stimolazione ma si può fare attenzione alle sensazioni del corpo dopo la masturbazione, al momento di doversi riallungare e tirarsi su.

In questo articolo vi propongo una serie di consigli utili per trarre più piacere da un rapporto sessuale, ma gli stessi consigli sono validi anche per trarre maggior soddisfazione danche dalla masturbazione: Cosa NON devi assolutamente fare prima di un rapporto sessuale

Vibratori e sex toys

Esistono una serie di vibratori, sex toys ed indumenti, che possono essere usati per ottenere più piacere e rendere più appagante la masturbazione ed i rapporti per entrambi i partner, noi vi consigliamo questi:

Integratori alimentari

Qui di seguito trovate una lista di integratori alimentari acquistabili senza ricetta, potenzialmente in grado di migliorare la prestazione sessuale sia maschile che femminile a qualsiasi età e trarre maggiore soddisfazione dal rapporto, aumentando la quantità di sperma disponibile, potenziando l’erezione e procurando un aumento di libido sia nell’uomo che nella donna:

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Come raggiungere un orgasmo femminile lungo ed intenso

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma 7 COSE TI SUCCEDONO ECCITATO SESSO REND Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Ano PeneCi sono esperienze che ci travolgono e ci stupiscono. Altre ci disgustano. Altre ancora ci lasciano totalmente indifferenti. Il sesso non dovrebbe mai, ma proprio mai, rientrare in quest’ultima categoria. Purtroppo, invece, accade. Capita che una donna viva la prestazione sessuale con lo stesso entusiasmo che prova a compilare la dichiarazione dei redditi. Invece, avere un Orgasmo, di quelli con la “O” maiuscola, quelli che rilassano e distendono, quelli che ti fanno sentire appagata e contenta è una delle avventure migliori che possano capitare ad una donna.

Non è così facile

Per inesperienza dei compagni, per poca accortezza, per mancanza di disinibizione e della capacità di dire con schiettezza: “amore, quello è il ginocchio, il clitoride è un filo più su”, spesso e volentieri il rapporto è non solo privo della necessaria complicità ma anche del suo giusto e sacrosanto finale. Così, far l’amore diventa l’ennesimo impegno, frustrante e poco divertente. Ma godere molto si può, è un diritto per ogni donna e uno splendido dono da ricevere. Anche da offrire, perché abbandonarsi completamente al partner, concedendogli di ammirare l’estasi da lui provocata è un viatico miracoloso per qualsiasi autostima. Esiste, addirittura, la possibilità di avere orgasmi lunghi, prolungati e profondi, intensi, decisamente incredibili, talmente lunghi da portare ad un passo dal paradiso e dall’infarto (in caso, scegliete il paradiso). Si verifica quando le sensazioni forti iniziano molto prima dell’orgasmo e coinvolgono, a poco a poco, tutto il corpo femminile, provocando un vero e autentico sconquasso emotivo, ormonale e fisico.

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Come fare per arrivare all’apice del piacere?

Come avere un orgasmo talmente bello da farvi sperimentare stati di comunione con il tutto e di fiducia nella vita? La ricetta è semplice e facile da eseguire. Prima di tutto, occorrono gli ingredienti fondamentali. Che siano di qualità ottima, perché è indispensabile per la buona riuscita dell’intera operazione:

1. Procuratevi un uomo fantastico

Che sia il più bello possibile per voi, che vi piaccia in modo selvaggio. Deve ispirarvi pensieri peccaminosi, piccanti, non protezione e affetto. Cioè, anche protezione e affetto, se possibile. Ma se dovete scegliere, optate per il lato animale. Più vi piace, meglio è. Se siete innamorate è ancora meglio, perché non esiste nessun afrodisiaco più potente del sentimento. Se, oltre a ciò, avete aspettato un po’ di tempo o addirittura mesi prima di togliervi i vestiti reciprocamente, la pratica può diventare davvero esplosiva. Oltre ad essere fantastico e a smuovervi gli ormoni con una sola occhiata, l’uomo in questione deve essere dotato di generosità e capacità di ascolto. Non fingete, non soprassedete e non raccontatevi pietose bugie. Se improvvisamente doveste scoprire che la generosità non è uno dei suoi lati forti, fatevi due sinceri ed onestissimi conti. Quanto ci metterà, anche se adesso vi sembra il principe azzurro, a deludervi in modo cocente? Meglio sorridere, raccogliere gli abiti, tornare a casa e rimettersi garbatamente a cercare qualcosa di diverso. Ma attenzione, la generosità è una dote caratteriale, non una semplice sfumatura del menù erotico. Se un uomo vi sembra attento al vostro piacere, cercate di studiarlo bene in altre situazioni, perché preoccuparsi dell’orgasmo femminile, all’inizio, è facile e può essere sintomo anche e solo di una gran dose di narcisismo. Nel quotidiano vi chiama? Vi vuole vedere? Vi chiede come state, come affrontate le vostre giornate, in quali compiti siete impegnate e come procede quella faccenda che vi fa sentire tanto tristi? Cerca di vedere se state bene quando uscite insieme in pubblico (perché ci uscite, vero?) e non perde occasione per dimostrarvi la sua stima, per riempirvi di complimenti e per elogiarvi davanti agli altri?
No? Molto male. Gli uomini vanno educati alla tenerezza, questo è vero. Ma un uomo che non cerca di capire se siete felici davvero o se siete sull’orlo della disperazione è un narciso che non merita il vostro tempo. Quindi, una volta che vi siete procurate un uomo con tutte queste caratteristiche, la metà della fatica è già fatta. Restano solo da trovare una situazione particolarmente stimolante e da usare pochi, semplici accorgimenti.

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2. Fatevi baciare

Poi ribaciare, baciare ancora e, infine, ribaciare di nuovo. Più a lungo possibile. Il bacio è il vero termometro dell’attrazione fra due persone. È molto più intimo di un rapporto sessuale e non mente mai. Se vi piace come vi bacia, se vi piace il suo sapore, il modo in cui le vostre labbra si uniscono e tutti quei gesti che fanno da corollario ad un bacio, il feeling è garantito. Se impazzite per come vi accarezza, durante il bacio, per come vi fa sentire e per come vi passa le mani sulla pelle, potete star sicure che il resto sarà meraviglioso. Non è una questione di tecnica, anche se spesso viene spontaneo pensarlo. Il bacio, così come il sesso, è un incontro. Se l’incontro è quello giusto, il bacio sarà splendido. Altrimenti, sarà solo un preludio al rapporto fisico. Se riuscite a prolungare la fase bacio appassionato per più di mezz’ora – per questo ci vuole un uomo speciale – siete pronte al passo successivo.

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3. Ora siete ad un bivio

O siete molto fortunate e avete trovato un uomo che indovini al primo colpo ciò che deve fare (in caso, ringraziate il divino e beatificatelo) o fate in modo di suggerirglielo, il più discretamente possibile. L’indicazione migliore è sempre quella di guidarlo con i vostri mugolii. Dovrebbe capire e adeguarsi. Se non basta, potete provare con i disegnini, gli articoli, i libri, le mezze frasi o le dichiarazioni spudorate. Una volta che siete, dunque, molto eccitate, lubrificate e pronte, chiedetegli di aprire le vostre labbra (nel senso più basso del termine, cioè quelle che non si trovano sul viso) e di spingere il cappuccio del clitoride verso l’alto, con la massima delicatezza possibile. Poi di appoggiare il pollice della mano destra sul clitoride stesso. Con la sinistra, se è coordinato e sveglio, potrebbe accarezzarvi i glutei e sostenervi mettendo il pollice alla base, non dentro, all’entrata della vagina. Tenendo come riferimento il pollice sul clitoride come se fosse alle ore 12, suggeritegli di cercare la zona dell’una, lì vicino, con l’indice della mano destra. Il tocco deve essere delicatissimo, eseguito con la punta del dito. Deve andare dalle dodici all’una, con l’indice, in modo ritmico e leggero. Se riesce a mantenere lo stesso ritmo, come se fosse o se stesse usando un metronomo, per periodi di due o tre minuti, mutando la velocità fra l’uno e l’altro periodo, comincerete a scalare la gradinata del paradiso. In caso l’uomo sia in vena di meraviglie, chiedetegli di passare alla fase orale. Se lui usa la punta della lingua in modo delicatissimo, passandola dolcemente sul vostro clitoride già così predisposto, potrete cominciare a sentire fenomeni paranormali. Un tocco così lieve, infatti, vi permette di aumentare molto la sensibilità dell’area e di provare una gamma di sensazioni uniche. Se l’esperienza è davvero intensa, potreste cominciare a sentire un leggero e piacevole tremito in tutto il corpo. Più le sensazioni sono forti e devastanti, più il tremito è potente, lungo e incontrollato. Non abbiate paura. È una sensazione meravigliosa, perché è la corrente della vita che scorre, libera da ogni costrizione, per tutto il vostro corpo. Dopo qualche minuto di questo trattamento, comincerete a chiedervi cosa sta accadendo al vostro corpo, se siete ancora sulla terra e come è possibile che fino ad ora abbiate ignorato questa pratica. L’orgasmo profondo, intenso e prolungato, vi farà dimenticare i mali del mondo. Ricordate sempre di respirare bene. La respirazione giusta, quella diaframmatica che usano i cantanti, aumenta le sensazioni sessuali e vi permette di assaporare ogni dettaglio con molta più consapevolezza e gusto. Dopo un’esperienza del genere potete star sicure di una cosa: il sorriso con cui affronterete la giornata successiva sarà talmente raggiante da costringere gli altri ad indossare gli occhiali da sole. Ma a voi, del resto del mondo, importerà ben poco.

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La masturbazione secondo la Bibbia è un peccato? Il punto di vista della Chiesa

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO SESSO DONNA ORGASMO PIACERE SESSUALELa masturbazione è un peccato? Ecco il punto di vista cattolico (ovviamente NON condiviso da nessuno di noi dello staff):

La Bibbia non menziona mai specificamente la masturbazione né afferma se essa sia un peccato. Non c’è dubbio, però, che le azioni che inducono alla masturbazione siano peccaminose. La masturbazione è il risultato finale di pensieri libidinosi, di stimolazione sessuale e/o di immagini pornografiche. Sono questi i problemi che devono essere affrontati. Se i peccati di concupiscenza e pornografia vengono abbandonati e vinti, il problema della masturbazione non sarà più tale.

La Bibbia ci dice di evitare perfino ogni specie di immoralità sessuale (Efesini 5:3). Io non vedo come masturbarsi possa superare questa specifica prova. Talvolta una buona prova per sapere se qualcosa sia peccato o meno è se potresti essere orgoglioso/a di dire agli altri quello che hai appena fatto. Se è qualcosa per cui proveresti imbarazzo o vergogna se gli altri lo scoprissero, è molto probabile che sia un peccato. Un’altra buona prova è stabilire se potresti in tutta onestà, in buona coscienza, chiedere a Dio di benedire e usare quella particolare attività per i Suoi buoni propositi. Io non penso che la masturbazione abbia i requisiti per rientrare fra quelle cose di cui poter andare “fieri” o di cui poter davvero ringraziare Dio.

La Bibbia dice questo: “Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate qualche altra cosa, fate tutto alla gloria di Dio” (1 Corinzi 10:31). Se c’è spazio per il dubbio che una certa cosa piaccia a Dio, allora è meglio sospenderla. Rispetto alla masturbazione, non c’è sicuramente spazio per il dubbio: “Tutto quello che non viene da fede è peccato” (Romani 14:23). Io non vedo come, secondo la Bibbia, si potrebbe pensare che la masturbazione glorifichi Dio. Inoltre, dobbiamo ricordare che il nostro corpo, così come la nostra anima, è stato redento e appartiene a Dio: “Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi. Poiché siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo” (1 Corinzi 6:19-20). Questa grande verità dovrebbe avere una reale ripercussione su cosa facciamo col nostro corpo e dove lo portiamo. Perciò, alla luce di questi principi, dovrei dire certamente che, secondo la Bibbia, la masturbazione è un peccato. Io non credo che la masturbazione sia gradita a Dio, eviti ogni specie d’immoralità o superi la prova del fatto che il nostro corpo appartiene a Dio.

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Fimosi serrata, non serrata, congenita ed acquisita: cause, conseguenze e cure

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Ecografia Vascolare Articolare Reumatologo FIMOSI SERRATA NON CONGENITA Medicina Estetica Luce Pulsata Depilazione Macchie Capillari Mappatura Nei Dietologo Roma  Radiofrequenza Cavitazione Cellulite PelleDi fimosi avevo già parlato in questo articolo, tuttavia, essendo questo un argomento che desta molto interesse soprattutto tra i lettori di sesso maschile ed Continua a leggere

Come avere un orgasmo vaginale

MEDICINA ONLINE VULVA LABBRA GRANDI PICCOLE LABIA MINORA MAJOR VAGINA SEX SESSO DONNA APPARATO SESSUALE FEMMINILE CLITORIDE MEATRO URETRALE OPENING IMENE VERGINITA WALLPAPER PICS PICTUREC’è chi crede che sia frutto di una totale invenzione e chi, invece, lo ritiene il modo più bello e appagante di provare piacere. Stiamo parlando dell’orgasmo vaginale, argomento spesso al centro di dibattiti e ricerche e sul quale ancora non è stata fatta molta chiarezza. Oggi, vogliamo mettere da parte la teoria che sostiene che l’orgasmo sia riconducibile solo e soltanto alla stimolazione del clitoride e vogliamo spiegarvi cosa dicono gli studiosi sull’orgasmo vaginale. Secondo vari studi, infatti, anche la stimolazione vaginale profonda può portare le donne all’orgasmo, ma cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su cos’è e su come si può raggiungere il tanto dibattuto orgasmo vaginale.

Cos’è l’orgasmo vaginale

L’orgasmo vaginale è quel tipo di orgasmo che non si raggiunge nella vulva, dunque nella parte esterna dell’organo genitale femminile, attraverso la stimolazione clitoridea, ma all’interno della vagina, attraverso la stimolazione del cosiddetto punto G. L’orgasmo vaginale, dunque, è raggiungibile, secondo gli esperti, solo attraverso la penetrazione durante un rapporto, con la pressione del pene, delle dita o di qualche sex toy. Il piacere sarebbe dato, in pratica, dalla frizione sul cosiddetto punto G.

Cos’è il punto G?

Per capire come raggiungere l’orgasmo vaginale, è importante capire prima cosa sia il punto G. Si tratta di una piccola protuberanza all’interno della vagina, più precisamente nella sua parte anteriore, a circa 5 centimetri dalle labbra, ed è un punto presente in tutte le donne.

Come trovare il punto G

Individuare il punto G non è sempre semplice. Per riuscirci, da sole o con il partner, è fondamentale rilassarsi e sdraiarsi a pancia in su. Con il palmo rivolto verso l’alto, inserire una o due dita nella vagina, a questo punto piegare le dita da un lato e dall’altro andando a toccare le pareti interne, fino a percepire una zona rugosa e tondeggiante: ecco il punto G. Individuarlo non significa solo imparare a conoscere meglio il proprio corpo, ma scovare quel punto che, secondo molti esperti, sarebbe in grado di far provare un piacere intenso e molto profondo. Le prime volte, durante la ricerca del punto G, potrebbe capitare di avvertire qualche fastidio, per questo è preferibile interrompere e riprovare a distanza di un po’ di tempo.

Come avere un orgasmo vaginale

A differenza dell’orgasmo clitorideo, quello vaginale – ammesso che esista – è più difficile da raggiungere e molto dipende dalla sensibilità delle donne. Numerose ragazze, infatti, sono clitoridee e dunque riescono a raggiungere l’apice del piacere soltanto attraverso la stimolazione del cosiddetto pene femminile. Bisogna dire, però, che sempre secondo alcune teorie, il raggiungimento dell’orgasmo vaginale richiede pazienza ed esperienza: che lo si provi a raggiungere attraverso la masturbazione o durante un rapporto con il partner, infatti, sarà necessario rilassarsi e perdere un po’ di tempo alla ricerca del famigerato punto G. Poche sono le donne che dicono di aver raggiunto questo tipo di orgasmo, anche se, stando ad alcune ricerche, l’orgasmo avuto all’interno della vagina sarebbe molto più appagante di quello raggiunto nella vulva.

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L’orgasmo vaginale esiste?

Ora che abbiamo capito cos’è l’orgasmo vaginale e abbiamo provato a darvi qualche spunto per provare a raggiungerlo, è bene sottolineare perché sull’orgasmo vaginale ci sono ancora tanti dubbi. A differenza dell’orgasmo clitorideo, raggiunto da tutte (salvo problematiche particolari), in poche possono dire di aver vissuto l’orgasmo vaginale che, secondo alcuni, sarebbe sempre un orgasmo clitorideo. Sempre più scienziati e medici, infatti, sono dell’idea che l’orgasmo vaginale sia una pura invenzione da far risalire, addirittura a Sigmund Freud. Il noto psicolanalista, infatti, riteneva che l’orgasmo vaginale fosse quello della maturità sessuale, a differenza di quello clitorideo, appartenente alle donne ancora sessualmente immature. Da allora si è acceso il dibattito che, ancora oggi, non è giunto ad una conclusione.

Orgasmo vaginale: teorie

Tra i più alti esponenti della corrente di pensiero che non crede all’esistenza dell’orgasmo vaginale, troviamo il dottor Vincenzo Puppo del Centro italiano di Sessuologia di Bologna e Giulia Puppo del Dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze, i quali, sulla rivista Clinical Anatomy hanno chiaramente espresso il loro punto di vista: non avendo la vagina alcun rapporto diretto con il clitoride ed essendo quest’ultimo l’organo che scatena l’orgasmo, l’orgasmo vaginale non esiste. Eppure, nel 1950, Ernst Grafenberg, con un trattato dettagliato, parlava di quel punto – che dall’iniziale del suo cognome ha preso la denominazione di punto G – in cui avrebbe avuto origine l’orgasmo femminile. Ad oggi molti ancora seguono la teoria di Grafenberg, sostenendo che a raggiungere l’orgasmo vaginale sia circa il 20-30 per cento delle donne. Ma quindi l’orgasmo vaginale esiste o non esiste? Nel dubbio vi abbiamo dato un po’ di nozioni. Hai visto mai vi capitasse di raggiungere, inaspettatamente, un orgasmo vaginale?

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La coppia “scoppia” in vacanza: ecco i 10 motivi che vi faranno litigare ed i consigli per evitarli

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO COPPIA AMORE LITIGIO TRISTE RABBIA NERVOSO SEPARAZIONE DIVORZIO LITIGARE (2)Non voglio portarvi sfortuna, ma statisticamente durante le vostre vacanze tutti voi litigherete almeno una volta col vostro lui o la vostra lei. Una vacanza senza neanche un piccolo litigio è quasi impossibile da realizzare visto che sono tantissime le potenziali cause di nervosismo. Dalle valigie di lei troppo piene di scarpe ai passaporti che lui si è dimenticato di portare all’aeroporto, da lei che in spiaggia non riesce a staccare gli occhi dal suo cellulare, a lui che non riesce a staccarli dalle altre ragazze: ecco i dieci motivi che vi hanno fatto (o vi faranno) litigare in vacanza e la rispettiva “cura” semiseria. E buone vacanze a tutti!

1) Scegliere una meta che a lui/lei non piace

La vacanza è una sola ma si è in due. Mare o montagna? Mare in Sardegna o mare alle Cicladi? Vacanza culturale o vacanza tutta discoteca? Si sceglie in due ma ci sarà sempre uno contento della meta e l’altro no. La persona scontenta durante la vacanza prima o poi rinfaccerà qualcosa all’altro a riguardo ed il litigio è assicurato. Cura: prima di scegliere, meglio accertarsi che la destinazione piaccia al vostro partner almeno un pochino!

2) Preparare la valigia

“Cara, ma questo bagaglio supera il limite, non può pesare così tanto!”. Tutto quello che ruota attorno alle nostre valige può essere causa di nervosismo: lei otto paia di scarpe col tacco per tre giorni in montagna le potrebbe anche evitare, anche perché poi si sa che sarà l’uomo a trasportare le valige di entrambi su scale e salite! Lui invece potrebbe anche portarsi un po’ più di due paia di mutande per due settimane al mare, anche perché alla fine sarà probabilmente lei a doverle lavare! Cura: usate ognuno la propria valigia e mettete dentro la giusta quantità di indumenti. Usate il buon senso!

3) Direzione: aeroporto

Scelta la meta e fatte le valigie, prossimo ostacolo: prendere l’aereo! La puntualità, si sa, è fondamentale quando si deve prendere un volo. Uno scenario molto frequente, che si verifica proprio prima di andare in aeroporto, è il seguente: il più sensibile della coppia insisterà su come arrivare con almeno tre ore di anticipo, prevedendo un’ora di imbottigliamento nel traffico e la caduta di un meteorite sullo svincolo dell’autostrada; l’altro, quello più rilassato, farà di tutto per ritardare le cose e uscire di casa il più tardi possibile, probabilmente contando sul teletrasporto se le cose dovessero mettersi male. Ancora non si parte e già si discute! Cura: lei dice di uscire alle 7 e lui dice di uscire alle 8? Uscite alle 7 e mezza!

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4) Ma i passaporti non dovevi prenderli tu?

Niente provoca nervosismo improvviso – con conseguente battibecco – come il pensiero di aver lasciato accidentalmente i documenti a casa. “Li avevi presi tu”; “Ma no, di sicuro li hai tu, guarda bene”: inizia così la frenetica ricerca in tutte le tasche e in tutte le borse che avete con voi. Quando il primo della coppia li trova, proprio nella sua giacca, l’altro inevitabilmente esclama trionfante: “Te l’avevo detto!”. Cura: stabilite solennemente chi ha il compito di prendere i passaporti. Se il compito è il tuo ricordatene assolutamente altrimenti il tuo lui/lei avrà ragione ad arrabbiarsi!

5) Fissare le altre donne/gli altri uomini

Uno dei due prova a sbirciare ma l’altro puntualmente se ne accorge lo stesso e scoppia il litigio. Cura: se siete voi a sbirciare, evitate di farlo oppure, se proprio non potete farne a meno, evitate di farvi scoprire! Se è il vostro partner a sbirciare… cambiate partner!

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6) Ustionarsi

Siete andati al mare e lo sappiamo che volete ottenere una tintarella invidiabile da sfoggiare quando sarete tornati in ufficio, ma non è una cosa molto intelligente il primo giorno prendere il sole alle 13 ed evitare di mettere la crema solare: fa male alla pelle e soprattutto potrebbe essere causa di litigi. Infatti, basta qualche ora al sole senza protezione per rovinare la vacanza di entrambi: l’ustionata/o dovrà evitare il sole e dovrà stare chiuso in hotel con colorito da gambero e mal di testa, il partner dovrà fare l’infermiere/a a tempo pieno. La ciliegina sulla torta? Questa situazione vi farà perdere due giorni di vacanza e senza neanche una carezzina complice pelle ustionata e… mal di testa! Cura: l’ideale sarebbe partire dopo aver già passato due o tre week end al mare in modo da presentarsi al primo sole con la pelle già un minimo abbronzata. In alternativa, se arrivate in vacanza più bianchi di una mozzarella, almeno evitate di prendere il sole nelle ore più cale e spalmatevi addosso una buona crema solare!

7) Il flirt col cameriere

La cena a lume di candela vi fa sognare, l’atmosfera è incantata e tutto va per il meglio, ma… a rovinare il momento magico ecco arrivare il/la cameriere/cameriera, che guarda con insistenza la vostra lei o lui e gli/le riserva un po’ troppe attenzioni. Ma lei/lui che fa? Ricambia le occhiate? Cura: andate solo in ristoranti dove i camerieri non assomiglino a Brad Pitt o a Monica Bellucci! In alternativa ritornate al punto 5.

8) A letto presto o a letto tardi?

Un paio di cocktail vanno benissimo per entrambi, ma se avete prenotato una vacanza all-inclusive ci sarà probabilmente, tra i due, quello che vuole restare a degustare tequila sunrise e a valutare quanto è fatto bene il mojito fino a notte fonda nella discoteca dell’hotel, e l’altro che vuole andare a dormire ad un’ora decente per alzarsi in forma la mattina ed andare a correre o a visitare la città, pimpante e felice. Cura: provate a mettervi d’accordo nel pomeriggio sul programma della sera e cercate di decidere una sera per uno!

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9) Non riuscire a staccare dal lavoro o dai social

Siete nel museo più bello della città, quello che volevate visitare fin dai tempi del liceo, ed il vostro partner non toglie gli occhi dal proprio smartphone per verificare se siano arrivate nuove mail di lavoro? Siete in intimità e vostra suocera continua a chiamarvi per sapere se state mangiando abbastanza? State guardando il tramonto sull’oceano e il vostro partner continua a controllare le notifiche di Facebook sul cellulare per sapere come vanno le vacanze di sua cognata? Cura: gustatevi il tramonto e peggio per lui/lei! In alternativa: prendetegli il cellulare e lanciatelo nell’oceano! Tornando un minimo seri: nei momenti più intensi della vacanza perché non decidere a tavolino di spegnere entrambi il cellulare?

10) Il parcheggio in aeroporto

Congratulazioni, siete sopravvissuti alla vostra vacanza: i bagagli ci sono tutti, voi vi amate più di prima ed è il momento di tornare a casa. Ma… la macchina!? Dov’è? B1? C1? E1? E la fila qual era? La 22? La 78? Siete li a cercare la macchina da due ore, non la trovate e siete indecisi se andare ai carabinieri perché pensate che l’abbiano rubata? Vi siete dimenticati i dettagli e state dando i numeri proprio nel momento in cui siete più stanchi e vorreste essere già a casa sotto la doccia. Siete ancora in tempo per litigare con la vostra metà. Cura: scrivetevi tutte le indicazioni su un taccuino o sul cellulare, vedrete che troverete la vostra automobile in un attimo. Ma… chi ha le chiavi della macchina? Ops!

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Il bambino con tre peni

MEDICINA ONLINE CHIRURGO CHIRURGIA OPERAZIONE CHIRURGICA TERAPIA ASPORTAZIONE BISTURI SALA OPERATORIA TUMORE CANCRO SUTURA MASSA TUMORALE STADIAZIONE MAMMELLA POLMONI TECNICA GENERALE PANCREAS ANESTESIAUn bambino indiano di due anni è stato operato per risolvere la sua rara malformazione: è nato con tre peni. Questa malformazione prende il nome di “diphallia”, anche se in questo specifico caso si potrebbe parlare di “trifallia”. I dottori hanno definito i peni in esubero come masse “fatte di ossa e pelle”, l’urina infatti passa solo da uno. Il bimbo è stato operato e sottoposto anche ad una colostomia, cioè un abboccamento chirurgico tra colon e parete addominale per permettere alle feci di fuoriuscire attraverso una via alternativa all’ano. I medici hanno corretto la malformazione rimuovendo uno dei tre peni e unito tra loro gli altri due. “Desideravamo solo che il nostro bambino avesse una vita normale – hanno dichiarato i familiari del piccolo – e siamo grati ai dottori per aver portato a termine con successo l’intervento chirurgico”. La “diphallia” è una malformazione estremamente rara: il primo caso è stato registrato nel 1609 e, da allora, la letteratura medica ne ha registrati appena un centinaio. Se vuoi sapere qualcosa di più su questa malformazione, leggi anche: Diphallia: l’uomo nato con due peni [FOTO]

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I benefici dell’abbraccio: dieci buoni motivi per abbracciarsi più spesso

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO AMORE COPPIA SESSO SESSUALITA ABBRACCIO MATRIMONIO MASTURBAZIONE ORGASMO (6)In questo articolo ci eravamo occupati dei benefici che ci regala il bacio, vediamo oggi insieme dieci buoni motivi scientifici per abbracciarsi più spesso. Che sia materno, del compagno o di un vecchio amico, l’abbraccio è un atto che è rimasto immutato fin dall’uomo preistorico, quando abbracciarsi poteva significare sopravvivere ad una fredda notte invernale. Ci si abbraccia quando si ha paura, ci si abbraccia per allentare la tensione dopo uno scampato pericolo, ci si abbraccia quando si ha piena fiducia nell’offrire il nostro corpo inerme ad un’altra persona, ci si abbraccia quando si ama… ci si abbraccia insomma per manifestare una variegata lista di sentimenti, tutti estremamente potenti e significativi nella nostra esistenza. Abbracciarsi è importante, ma nella nostra vita, sempre di corsa, ci abbracciamo sempre meno. Allora di seguito vi voglio regalare dieci buoni motivi per abbracciarvi più spesso (e non solo tra persone: valgono anche per voi e… il vostro cane!).

1. L’abbraccio stimola la secrezione dell’ossitocina, il neuro-ormone dell’intimità e dell’affettività che procura un senso di appagamento;

2. Varie ricerche sembrano confermare il fatto che i bambini che non ricevono sufficienti abbracci subiscono ritardi nel camminare, nel parlare e nel leggere;

3. L’abbraccio ha un potente effetto anti-stress: diminuisce le manifestazioni di ansia e calma gli attacchi di rabbia;

4. Abbracciarsi abbassa la pressione e rallenta i battiti cardiaci;

5. Un abbraccio stimola la pazienza, consentendo di prendersi il tempo necessario per conoscere l’altro;

6. Stringersi l’uno all’altro rafforza il sistema immunitario poiché stimola la ghiandola del timo localizzata all’altezza del diaframma;

7. Aumenta l’autostima in special modo nei bambini perché li fa sentire accolti, protetti, riconosciuti e amati;

8. Stimola la secrezione della serotonina e della dopamina, neurotrasmettitori connessi al buon umore ed alla motivazione;

9. È il modo più diretto per esprimere quello che stiamo proviamo;

10. Secondo un recente studio il 75% delle persone dichiara di voler essere abbracciato ma di ricever troppo pochi abbracci, quindi… forza, stringiamoci tutti insieme!

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