Differenza tra domicilio, residenza e dimora

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma DIFFERENZA ATEO AGNOSTICO ATEISMO AGNOSTICISMO Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie CapillariNell’uso comune spesso utilizziamo le parole “residenza”, “dimora” e “domicilio” per indicare la stessa cosa, cioè la casa o meglio il luogo in cui una persona vive; dal punto di vista legale ciò non è però corretto.

Il termine dimora è genericamente sinonimo di abitazione (il luogo in cui si vive), che può coincidere con la residenza o anche con il domicilio; questi due termini rappresentano concetti di carattere legale distinti, ed il loro significato è precisamente indicato dalle leggi italiane. Nel linguaggio giuridico infatti residenza e domicilio non si utilizzano mai come sinonimi, ma solo ed esclusivamente seguendo il loro reale significato.

La residenza deve essere fissata recandosi presso gli appositi sportelli comunali, dove si effettua una dichiarazione dove si riporta precisamente il luogo in cui si vive abitualmente. Nell’arco di alcuni giorni il Comune di residenza si preoccuperà di verificare la veridicità delle dichiarazioni effettuate dal cittadino, controllando che effettivamente viva all’interno del territorio comunale. Questo perché fissare la residenza in un luogo comporta una serie di oneri, di doveri e di vantaggi; ad esempio si riceve la tessera elettorale che permette di votare in un collegio che si trova vicino alla residenza. Di solito dopo aver fissato la residenza si considera che coincida con la dimora del soggetto.

Il domicilio ha un significato ben diverso dalla residenza: si elegge a domicilio il luogo in cui hanno sede affari e interessi. Ad esempio un professionista molto probabilmente eleggerà a domicilio il suo ufficio, dove potrà ricevere tutto quanto riguarda il suo lavoro quotidiano. Il domicilio quindi può corrispondere alla residenza, o anche no; dipende dal tipo di lavoro che si svolge o dagli interessi personali. Una persona che ha un’attività commerciale in una zona molto distante da casa può eleggere a domicilio tale luogo, dove probabilmente trascorre la maggior parte della giornata, salvo tornare la sera, o nel fine settimana, nel luogo di residenza.

Legalmente è obbligatorio indicare il luogo di residenza; se non si fanno ulteriori dichiarazioni la residenza e il domicilio coincidono. Per eleggere a domicilio un luogo è necessario effettuare una dichiarazione scritta, indicando precisamente l’indirizzo eletto a domicilio. Ogni volta in cui si cambia casa è obbligatorio farne dichiarazione presso il comune in cui si trova la nuova residenza: in caso contrario si può incorrere in sanzioni pecuniarie.

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Differenza tra matrimonio civile e religioso

MEDICINA ONLINE ANSIA DA MATRIMONIO MATRIMONIALE UOMO DONNA SINTOMI E NORMALE UN ANNO PRIMA SPOSI MARITO MOGLIE PAURA SPOSARSI CHE FAREMolte giovani coppie, che si apprestano a fare il grande passo, si chiedono spesso quale sia la differenza matrimonio civile e religioso, quale è quello che secondo la legge vale a livello giuridico e quale invece no. La scelta di una coppia riguardo la consacrazione religiosa o civile è dettata dalle proprie convinzioni ed è del tutto soggettiva. Ognuno, può organizzare le proprie nozze come desidera!

Caratteristiche del rito civile

Il matrimonio civile consiste nella firma di un vero e proprio contratto e, a differenza del matrimonio religioso, è assoggettato esclusivamente alle regole previste dal codice civile e dalle leggi speciali. Unico matrimonio riconosciuto dallo Stato.

Secondo l’articolo 106 del codice civile, la cerimonia si svolge in Comune. Tutti quei matrimoni celebrati in luoghi aperti come spiagge e prati servono solo a riproporre il giuramento, in poche parole… è una cerimonia figurativa.

A differenza del matrimonio religioso, quello civile è molto breve e meno pomposo poiché non sono previsti allestimenti particolari a meno che non abbiate incaricato un wedding planner che si occuperà di allestire il Comune.

Il vincolo di unione civile può essere sciolto mediante il divorzio.

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Caratteristiche del rito religioso

Chi sceglie invece, il rito religioso lo fa per un fatto di credo e vuole appunto che sia Dio a benedire la loro unione. Il rito religioso in se non ha valenza giuridica né è riconosciuto dallo Stato, per tale motivo esiste il matrimonio Concordatario.

Durante un matrimonio concordatario il sacerdote alla fine del rito nuziale, dovrà leggere ai futuri sposi gli articoli del codice civile (143, 144 e 174) che trattano dei diritti e degli obblighi dei coniugi e rende il matrimonio valido anche agli effetti civili. Il matrimonio concordatario è nato da un accordo tra Stato e Santa Sede del 1929.

Successivamente, dovranno essere redatti due documenti originali dell’atto del matrimonio, il quale dovrà essere poi trascritto nei registri dello stato civile, per essere ufficiale a tutti gli effetti.

Questo sarà trasmesso dalla parrocchia all’ufficiale dello Stato civile del Comune dello stesso luogo per essere poi trascritto negli atti di matrimoni e renderlo ufficiale a tutti gli effetti entro cinque giorni dalla celebrazione dell’unione matrimoniale.

Il vincolo di unione religiosa non può essere sciolto mediante un procedimento di divorzio come avviene per il matrimonio civile, tuttavia, in alcuni casi è possibile ottenere dalla Sacra Rota il riconoscimento di nullità (che non è l’annullamento, ma la dichiarazione che in realtà il matrimonio, per una serie di condizioni sancite dal diritto canonico, non è mai stato valido).

In linea generale, è questa la differenza tra matrimonio civile e religioso, ma anche in Italia esiste – come negli Stati Uniti – la possibilità di sposarsi nella location del matrimonio. In quel caso si tratta di una cerimonia figurativa dove il sindaco ripeterà il giuramento nel luogo che desiderate. In questo caso potrete sbizzarrirvi con gli allestimenti, ma ad oggi in Italia sono pochi i sacerdoti disposti a celebrare matrimoni in ville, casali, spiagge ecc. in quel caso si tratta di pastori o di matrimoni evangelici.

In conclusione, la cosa veramente importante è che nessun rito prevalga sull’altro quello che conta è scegliere secondo le proprie scelte religiose e di vita.

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Differenza tra miocardio comune (di lavoro) e specifico (di conduzione)

MEDICINA ONLINE CUORE SANGUE CIRCOLAZIONE ATRIO VENTRICOLO SINISTRA DESTRA DIFFERENZA HEART HUMAN VALVOLE CARDIACHE AORTA VASI VENE ARTERIEIl miocardio è lo strato più spesso della parete cardiaca ed è composto dal cosiddetto “miocardio di lavoro o comune o proprio”, cioè la parte pulsante che contraendosi spinge il cuore, e dal “miocardio di conduzione o specifico”, ovvero la parte che trasmette l’impulso di contrazione lungo il cuore e permette ad atri e ventricoli di contrarsi in modo fisiologicamente asincrono.

Miocardio di lavoro o comune o proprio

Il miocardio di lavoro è costituito da cellule di misura intermedia tra quelle che compongono nel corpo umano il muscolo striato e quelle proprie dei muscoli lisci; ognuna di queste cellule è avvolta in una fitta rete di capillari che le garantisce un corretto (ed abbondante) apporto di ossigeno. I miocardiociti (cioè le cellule muscolari che compongono il miocardio) sono connessi tra loro da due tipi di giunzioni che permettono da una parte un forte legame e dall’altra un buon livello di comunicazione tra le cellule; si dice così che le cellule del miocardio agiscano come un “sincizio funzionale” (un sincizio è la fusione di più cellule, mentre con il termine funzionale si va a sottolineare che in questo caso le cellule non sono fuse tra loro ma “funzionalmente” si comportano come se lo fossero). A livello delle auricole cardiache, i miocardiociti presentano, oltre all’attività contrattile, anche un’attività di tipo endocrino, cioè secretivo: quando il cuore viene stirato da un eccessivo volume di sangue, le cellule delle auricole lo percepiscono e secernono una sostanza chiamata peptide natriuretico atriale (ANP), che favorisce l’espulsione di sodio ed acqua nelle urine e ha lo scopo di ripristinare la corretta volemia, cioè il corretto volume di sangue circolante nell’organismo.

Miocardio di conduzione o specifico

Il miocardio di conduzione (o miocardio specifico) è costituito da una serie di cellule capaci di creare e condurre l’impulso: le cellule P che compongono i nodi, le cellule di transizione (poste alla periferia dei nodi) e le cellule di Purkinje, cioè le cellule diramate e filamentose che rappresentano la parte terminale del sistema di conduzione cardiaco. Il sistema di conduzione comprende:

  • nodo seno-atriale;
  • nodo atrioventricolare;
  • diramazione intraventricolari del nodo atrioventricolare.

Oltre alla conduzione e alla distribuzione dello stimolo contrattile il sistema di conduzione del cuore è responsabile dell’insorgenza dello stimolo contrattile: l’automatismo cardiaco.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Dotto epatico comune, cistico e coledoco: anatomia del sistema biliare

MEDICINA ONLINE BILE DOTTO EPATICO COMUNE CISTICO COLEDOCO CISTIFELLEA COLECISTI FEGATO DIGESTIONE ANATOMIA SCHEMA SISTEMA BILIARE SINTESI IMMAGINE.jpgIl “sistema biliare” (in inglese “bile duct”) è un insieme di strutture anatomiche che hanno il compito di drenare la bile prodotta nel fegato dagli epatociti ed indirizzarla:

  • verso la cistifellea, per l’immagazzinamento e la concentrazione;
  • verso il duodeno, per la secrezione intestinale, quando il cibo fuoriesce dallo stomaco e si immette appunto nel duodeno.

Il sistema biliare è costituito da vasi che si possono dividere in:

  • vasi biliari intraepatici;
  • vasi biliari extraepatici.

Le vie biliari extraepatiche incominciano con i dotti epatici destro e sinistro che si uniscono nel dotto epatico comune. Quest’ultimo si connette al dotto cistico formando il coledoco che sbocca in duodeno. Essi traggono la loro origine a livello dell’ilo (porta) del fegato, luogo nel quale tutti i vasi e i dotti penetrano nell’organo; si formano dalla coalescenza di capillari e dotti biliari intraepatici che finiscono col formare due radici biliari nell’ilo, quella di destra e quella di sinistra, e quindi il dotto epatico comune lungo 2–3 cm e del diametro di circa 5 mm. Questo condotto appena emerso dal fegato si unisce al dotto cistico, che drena la cistifellea, e forma un unico dotto escretore, il coledoco.

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Il coledoco che raccoglie tutte le vie biliari (epatica e cistica) è lungo circa 4–5 cm e di 6 mm di calibro, esso corre nel legamento duodenoepatico, passa dietro la testa del pancreas e davanti la vena cava, poi attraversa trasversalmente lo spessore della parete duodenale dove si unisce con il dotto pancreatico e sbocca nella papilla duodenale maggiore, piccola rilevazione con foro centrale della mucosa del duodeno discendente. Nel tratto terminale si affianca al coledoco il dotto pancreatico, col quale può riunirsi a breve distanza dallo sbocco, ma numerose sono le varianti anatomiche:

  • unico sfintere, unica papilla, unico dotto (ampolla epatopancreatica)
  • unico sfintere, unica papilla, unico dotto sepimentato
  • unico sfintere, unica papilla, due dotti (ampolla bipartita)
  • unico sfintere, due papille (papilla bipartita)
  • doppio sfintere.

La papilla e l’ampolla son dette “del Vater“; avremo quindi l’ampolla del Vater e la papilla del Vater, tubercolo raccolto in una borsa della mucosa duodenale detta tubercolo del Vater. Lo sfintere è invece chiamato sfintere di Oddi o del Glisson.

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La tabella con le calorie e proprietà dei frutti più comuni in Italia

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma TABELLA CALORIE PROPRIETA FRUTTI COMUNI  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgCalorie della mela
Le calorie della mela sono davvero pochissime e proprio per questo è un frutto amatissimo per chi è a dieta. La mela costa poco ed è molto facile da trovare tutto l’anno, a differenza di altri prodotti. “Una mela al giorno toglie il medico di torno” diceva un proverbio ma pare proprio che sia così. Le mele sono perfette sia per le vostre ricette che come spezza fame a metà mattina e metà pomeriggio. Si tratta comunque di un cibo che non sazia particolarmente e non contiene molta vitamina C (solo 7 mg per 100 g), a differenza di altri frutti. La mela è un cibo tipicamente glicidico e per questo non è molto saziante. Ottimo come primo spuntino del mattino: consigliamo però di integrare il secondo spuntino del pomeriggio con un cibo che contiene proteine e grassi (come uno yogurt). Ha un ottimo contenuto di fibre, ovvero il doppio delle ciliegie e il triplo delle fragole e proprio per questo è indicato per la fine del pasto. Ecco i principi nutritivi delle mele: proteine: 0,27; grassi: 0,13; carboidrati per differenza: 12,76 (fibre: 1,3); ceneri: 0,17; acqua: 86,67; colesterolo: 0; sodio: 0; calorie: 48.

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Calorie della banana
La banana contiene 89 calorie per 100 grammi di prodotto. Spesso vengono eliminate dalle diete ma in realtà le banane sono un frutto ricco di proprietà e benefici per il nostro organismo. Non solo perché fonte di potassio ma anche perché contiene tre tipi diversi di zuccheri: saccarosio, fruttosio e glucosio che, insieme alle fibre, forniscono un preziosa risorsa di energia. La banana è ricca di vitamina A, B e C, di fibre e sali minerali quali il calcio, il ferro, il fosforo e il potassio e ha un notevole potere saziante e nutriente.

Calorie dell’uva
L’uva ha 70 calorie ogni 100 grammi ed è tra i frutti più zuccherini in assolutotanto che spesso viene eliminata dalle diete dimagranti. In 100 grammi di uva si contano 80 grammi di acqua, che la rendono molto dissetante e rinfrescante, 15 grammi di zuccheri, 1.5 grammi di fibre e poi sali minerali. In natura ne esistono di moltissime varietà: bianca, nera, rossa, fragola tutte con gusto, profumo e proprietà diverse.

Calorie della ciliegie
Le ciliegie contengono 50 calorie in 100 grammi di prodotto. E non pensiate che il loro essere così dolci faccia rima con calorie e zuccheri eccessivi perché le ciliegie sono invece tra i miglior frutti dietetici. Infatti gli zuccheri contenuti nelle ciliegie sono a basso indice glicemico così da permettere a questo frutto di rientrare senza problemi nelle diete dimagranti.

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Calorie delle fragole
E a proposito di dieta. Tra i frutti più indicati per tenersi in forma e tenere sotto controllo i chili in eccesso volano sul podio le fragole perché non solo contengono 30 calorie in ben 100 grammi di prodotto ma anche perché sono costituite prevalentemente da acqua. Le fragole hanno anche un’azione depurativa, disinfiammante, antiossidante e stimola le attività metaboliche diventando a tutti gli effetti un frutto bruciagrassi.

Calorie dei frutti di bosco
Sul podio dei miglior frutti dimagranti compaiono anche i frutti di bosco:lamponi, mirtilli, more e fragoline di bosco sono dei veri alleati della dieta. Non solo perché sono ricchi di acqua e poveri di calorie ma anche perché nascondono molteplici proprietà benefiche per il nostro organismo. Sono infatti drenanti, depurative, stimolano la microcircolazione e il metabolismo.

Le calorie della frutta: la tabella
Banane 89 Kcal
Uva 70 Kcal
Ciliegie 50 Kcal
Cachi 66 Kcal
Melagrana 62 Kcal
Mango 60 Kcal
Fichi 57 Kcal
More 54 Kcal
Ananas 54 Kcal
Prugne 52 Kcal
Mirtilli 50 Kcal
Pere 50 Kcal
Melone 48 Kcal
Albicocche 47 Kcal
Mandarini 46 Kcal
Arancia 45 Kcal
Pesche 40 Kcal
Lamponi 38 Kcal
Fragole 35 Kcal
Anguria 30 Kcal

Calorie della frutta: indicazioni
Ricordate sempre che, anche se non seguite una dieta dimagrante, è consigliato consumare molta frutta e verdura. La frutta è infatti ricca di vitamine, minerali e fibre. Da utilizzare soprattutto fuori pasto per sostituire spuntini ipercalorici che di certo non fanno bene alla nostra linea. La frutta fresca poi contiene dall’80 al 90% di acqua: ovviamente le calorie variano da frutto a frutto. Per l’estate è consigliabile mangiare quelli con la più alta percentuale d’acqua per idratare e rinfrescare.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
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