Differenza tra occlusione e subocclusione intestinale

MEDICINA ONLINE INTESTINO COLON TENUE CRASSO APPENDICE TRASVERSO ASCENDENTE DISCENDENTE RETTO ANO COLECISTI STOMACO DUODENO ILEO PARALITICO ADINAMICO MECCANICO OSTRUZIONE OCCLUSIONE SUBOCCLUSIONE FEGATO DIGERENTE ESOFAGO.jpg

Occlusione intestinale

Con occlusione intestinale (o “blocco intestinale” o “ileo meccanico“, in inglese “intestinal obstruction” o “intestinal blockage” o “intestinal occlusion” o “bowel obstruction“), in medicina si intende una condizione patologica potenzialmente molto grave caratterizzata dall’arresto parziale o totale della progressione del contenuto intestinale, sia esso liquido, solido o gassoso, causato da una ostruzione fisica del passaggio del materiale in transito, ad esempio un fecaloma, una massa di parassiti od un tumore. L’arresto totale della progressione intestinale può essere determinato anche dalla paralisi della muscolatura propria dell’intestino con conseguente blocco della peristalsi, cioè di quella contrazione coordinata della muscolatura liscia presente nelle vie digerenti che permette al cibo di procedere in direzione dell’ano: in questo caso si parla di “ileo paralitico“.

Occlusione intestinale o subocclusione intestinale

Una occlusione intestinale è definita “totale” quando l’ostruzione impedisce totalmente il passaggio del materiale che transita nell’intestino in direzione dell’ano. L’ostruzione intestinale, tuttavia, può anche essere “subtotale“: ciò si verifica quando l’ostruzione è parziale e permette un certo livello di transito. In questo caso si parla di “subocclusione intestinale” e si manifesta con episodi subacuti e/o ricorrenti. Entrambe sono condizioni potenzialmente gravi per la salute, tuttavia la subocclusione è una condizione generalmente meno grave dell’occlusione totale. E’ anche però importante ricordare che una occlusione incompleta, caratterizzata da episodi sfumati subocclusivi cronici, può comunque culminare in una fase di occlusione critica e completa.

In sintesi

In una “occlusione intestinale” vi è un blocco che impedisce totalmente il transito del materiale intestinale, mentre in una “subocclusione intestinale” l’ostruzione al transito intestinale è solo parziale e non totale.

Per approfondire:

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, segui la nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn, su Reddit, su Tumblr e su Pinterest, grazie!

Differenza tra tapis roulant magnetico e meccanico

MEDICINA ONLINE TOM TOM RUNNER CARDIO CORRERE CORRIDORE CORSA APERTO TAPIS ROULANT MAGNETICO ELETTRICO MECCANICO DIFFERENZE DIETA DIMAGRIRE AEROBICA GRASSO CALORIE SALITA BOSCO CITTA SMOG WALLPAPER SEXY GIRL RUNNING CITY.jpgQual è la differenza tra tapis roulant magnetico e tapis roulant meccanico? La risposta è rapida e semplice: non esiste alcuna differenza, sono due modi diversi per chiamare la stessa cosa. Il tapis roulant magnetico o meccanico ha la particolarità di non avere un motore per cui il nastro si muove con la sola forza dei vostri piedi, fatto questo che lo differenzia nettamente dal tapis roulant elettrico.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Fa dimagrire di più il tapis roulant magnetico o quello elettrico?

MEDICINA ONLINE TREADMILL RUNNER CARDIO CORRERE CORRIDORE CORSA APERTO TAPIS ROULANT MAGNETICO ELETTRICO MECCANICO DIFFERENZE DIETA DIMAGRIRE AEROBICA GRASSO CALORIE SALITA PESI CITTA SMOGNon esiste un tipo di tapis roulant necessariamente migliore di un altro per perdere peso: la vera differenza è nel tipo di allenamento che si compie. Entrambi permettono di bruciare molte calorie, specie se si predilige una camminata veloce in salita per tempi più lunghi, piuttosto che una corsa veloce per pochi minuti. A parità di tempo, pendenza e velocità, è comunque il tapis roulant magnetico che permette un maggiore sforzo, una maggiore perdita di calorie ed una maggiore tonificazione di gambe e glutei.

Quante calorie si bruciano con il tapis roulant magnetico?

Dipende dall’intensità e da come avete regolato l’inclinazione della pendenza.
Più la camminata è veloce e intensa, più la pendenza è al massimo dell’inclinazione, più si suda e si dimagrisce lavorando su glutei e pancia.
Sono sufficienti dai 30 ai 50 minuti di allenamento, a seconda delle esigenze, per mantenersi in forma e dimagrire.
Non stupitevi se vi diciamo che la camminata può bruciare massa grassa più della corsa se si inclina la pedana del tapis roulant magnetico per simulare al meglio la salita (secondo la vostra resistenza) tonificando i glutei e bruciando in media 100 kcal ogni 10 minuti (praticamente, 600 l’ora come lo spinning o il walking).

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Estensori per l’allungamento del pene: cosa sono e funzionano davvero?

MEDICINA ONLINE ESTENSORE AUMENTARE LUNGHEZZA PENE QUANTITA SPERMA EIACULAZIONE FORZA PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE SESSULITA SESSO COPPIA AMORE ANSIA PRESTAZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE PAURA FOBIA.jpgCos’è un estensore penieno?

Un estensore penieno è una struttura composta da due anelli (uno da fissare alla base del pene, l’altro appena sotto il glande) uniti da aste metalliche ai lati, che vengono regolate in modo da tenere in trazione il pene, “stirandolo”, per ottenere un allungamento penieno non chirurgico. Gli estensori sono generalmente di piccole dimensioni e facili da indossare anche sotto ai vestiti: il pene può essere infatti mantenuto in trazione verso il basso, in modo tale da poter continuare a indossare l’estensore anche durante le normali attività quotidiane.

Come funziona un estensore del pene?

Il principio di funzionamento dell’estensore è quello della “trazione progressiva”, simile a quello usato in chirurgia ortopedica per allungare braccia e gambe, o nell’ortodonzia per prevenire e correggere la cattiva posizione dei denti. L’azione dell’estensore è quella appunto di estendere il pene, oltre le sue normali dimensioni. Sfruttando l’elasticità dei corpi cavernosi interni del pene, e la forte capacità di rigenerazione cellulare presente nel pene dell’uomo, gli estensori permetterebbero di allungare il pene in modo permanente dopo alcune settimane di utilizzo.

Quanto va usato?

Gli esperti suggeriscono di indossarlo 5-6 ore al giorno per almeno 6 mesi. Meglio da svegli e a riposo (per esempio mentre si è sul divano), per poter controllare che sia ben fissato o che non sia troppo stretto: di notte potrebbe risultare pericoloso.

Che risultati ottieni?

La tensione constante e progressiva porterebbe ad un aumento delle dimensioni del pene, con una lunghezza che guadagnerebbe da alcuni millimetri ad alcuni centimetri, con variazioni soggettive. L’aumento della lunghezza del pene ottenuto sarebbe permanente: persiste anche dopo che si è smesso di usare l’estensore.

Gli estensori penieni funzionano davvero?

A parer mio, gli estensori penieni non forniscono nella maggioranza dei casi guadagni macroscopici delle dimensioni del pene, tuttavia in alcuni soggetti potrebbero effettivamente aumentare, anche se di poco, la lunghezza peniena. Esempi di estensori tecnicamente ben costruiti, sono:

Attenzione: il loro uso esasperato può determinare danni alle delicate strutture peniene quindi vanno usati con estrema attenzione.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!