Sindrome di Ganser (psicosi carceraria): cause e fattori di rischio

MEDICINA ONLINE GIUSTIZIA LEGGE CODICE PENALE CIVILE AVVOCATO LEGISLAZIONE ASSASSINIO MURDER OMICIDIO REATO VOLONTARIO PREMEDITATO COLPOSO DOLOSO GIUDICE GIURISPRUDENZA LEGALELa sindrome di Ganser è un raro disturbo dissociativo di origine isterica caratterizzato da simulazione involontaria (o solo in parte volontaria) di sintomi legati a patologie mentali, risposte prive di senso o sbagliate a domande ed altri sintomi dissociativi come fuga dissociativa, amnesia dissociativa e/o disturbo di conversione, spesso con pseudoallucinazioni visive e uno stato di coscienza ridotto in cui il soggetto appare letargico nella maggior parte del tempo. Il paziente con sindrome di Ganser può apparire come dormiente per mesi o anni, come accaduto in un recente caso di cronaca relativo ad Ahmed Ali, un detenuto che si è risvegliato al Cardarelli di Napoli dopo più di un anno di apparente sindrome di Ganser, senza ricordare nulla di tale periodo.

Cause

Allo stato attuale della ricerca, non è stata stabilita alcuna causa specifica della sindrome di Ganser e di conseguenza esistono diverse teorie sul motivo per cui essa si sviluppa. La sindrome di Ganser era stata precedentemente classificata come un disturbo fittizio, spiegando i sintomi come una mimica di ciò che i pazienti che non soffrono di psicosi ritengono sia tipico dell’esperienza. Tuttavia, il DSM-IV ha collocato la sindrome nel gruppo dei “Disturbi dissociativi non altrimenti specificati”. Probabilmente la causa principale risiede in un elemento di stress acuto, che porta a meccanismi di rimozione e di “fuga dalla realtà”, necessari per sfuggire ad una situazione insopportabile se affrontata razionalmente. L’elemento di stress può essere rappresentato ad esempio da un lutto, una delusione amorosa, un licenziamento o da una condanna ad un periodo di detenzione in carcere.
Secondo Stern e Whiles (1942), la sindrome di Ganser è una malattia fondamentalmente psicotica. La definizione “psicosi carceraria” è, ancora oggi, fonte di dibattito perché suggerisce quasi che la sindrome appaia solo tra la popolazione degli istituti penitenziari, cosa non vera dal momento che può interessare – pur se con frequenza minore – anche la popolazione libera.
Per indagare sulle cause non bisogna comunque tralasciare il fatto non secondario che la sindrome sia enormemente molto più frequente tra persone imprigionate: in uno studio, Estes e New hanno concluso che la volontà di fuga da una situazione intollerabile, come essere incarcerati (soprattutto per lunghissimi periodi), possa provocare la sindrome, che rappresenta la rimozione di un elemento di stress molto intenso (la privazione della libertà), coronata dall’amnesia che segue la sindrome, che configura addirittura una “rimozione della rimozione“.
Secondo lo psichiatra F. A. Whitlock, la sindrome di Ganser è un disturbo isterico. Whitlock indica il numero di casi in cui la sindrome di Ganser è stata segnalata in contesti di malattia cerebrale organica o psicosi funzionale come prova delle sue basi isteriche. Anche Kraepelin e Bumke credevano che la sindrome fosse di natura isterica. Bumke pensava che la sindrome fosse isterica perché l’amnesia per un evento emotivo traumatico tende a manifestarsi nell’isteria più che in altri disturbi.
Secondo lo psichiatra tedesco Wilhelm Mayer-Gross e lo psichiatra svizzeroPaul Eugen Bleuler, la sindrome di Ganser si verifica principalmente nei pazienti epilettici o schizofrenici. Altri autori affermano che una condizione organica potrebbe causare (o comunque contribuire) la manifestazione dei sintomi della sindrome di Ganser. Ci sono state anche segnalazioni di pazienti con traumi cerebrali ed ictus cerebrale con la sindrome. Uno studio che ha indagato le basi neurologiche della sindrome di Ganser ha descritto un paziente con sintomi del disturbo che aveva una storia di ictus e infarti bifrontali. Hanno scoperto che gli stati iperglutamatergici, che sono causati sia da ictus che da stress, condividono una relazione con sintomi dissociativi, suggerendo una possibile patologia organica che può predisporre gli individui alla sindrome.
Wirtz e colleghi (2008) hanno descritto un paziente con sindrome di Ganser dopo un infarto dell’arteria cerebrale media dell’emisfero sinistro. Un esame neuropsicologico ha rivelato una lateralizzazione atipica delle funzioni cognitive, portando a concludere che l’indicazione di risposte approssimative potrebbe essere correlata a disfunzione cerebrale frontale-esecutiva.

Fattori di rischio

Fattori di rischio per la sindrome di Ganser sono vivere una situazione di stress psico-fisico intenso e prolungato, subire un processo penale, essere incarcerati (specie se la pena prevista è molto lunga) ed avere altre patologie di interesse neuro-psichiatrico, come depressione, disturbo da stress post traumatico, schizofrenia, dipendenze da sostanze, dipendenze comportamentali, disturbo dipolare, traumi cerebrali ed ictus cerebrale.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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