Andare al mare con neonati e bambini senza stress: tutti i consigli

MEDICINA ONLINE SABBIA MARE VACANZE STRESS INFEZIONI ACQUA SABBIA CONSIGLI BAMBINO NEONATO BIMBO GENITORI ACQUA BAGNASCIUGA NUOTAREAndare al mare con i bambini richiede pazienza e un’attenzione sempre vigile, soprattutto con i piccolissimi. È importante però che troviate il giusto equilibrio perché, ricordate, in vacanza si va per rilassarci, anche quando ci sono i figli piccoli. Come fare quindi a non stressarsi e godersi le tanto sospirate ferie estive? Molto dipende anche dai vostri gusti personali è vero, ma probabilmente potrebbe tornarvi più comoda una meta non troppo distante da casa,capace di offrirvi tutti gli agi necessari. Più vostro figlio è piccolo, più si farà sentire il bisogno di avere a portata di mano tutto ciò che vi serve per il suo benessere.

Scegliere la spiaggia o località turistica

Per prima cosa la scelta della spiaggia. Visto che andate al mare con i figli, sono da preferire i bagni privati a quelli pubblici perché vi offrono molte più comodità, come ad esempio un bar/ristorante a portata di mano, le docce, i bagni, una cabina, ombrelloni e una bella spiaggia dove far giocare il bambino. Non dimentcatevi poi del lato “sicurezza”, una spiaggia privata mette a disposizione anche bagnini esperti che vigilano sui bambini (e gli adulti).
Se la vostra città non vi offre mare e spiaggia, approfittate delle ferie estive e andate in qualche posto vicino a casa. In questo caso potrebbe far a caso vostro una località turistica, un albergo o un residence. Ne trovate molti che offrono anche dei veri e propri servizi per preparare il cibo ai bambini, scaldare i biberon ecc. L’ideale è trovare un villaggio turistico dove ci sono animatori che badano ai piccoli al posto vostro per alcune ore. Andare al mare con i bambini infatti, non significa occuparsi di loro tutto il giorno. Le famiglie che trascorrono le ferie al mare sono tante e gli alberghi e le località turistiche cercano sempre di offrire il miglior servizio possibile offrendo un buon intrattenimento per i figli, oltre che personale esperto e qualificato per badare a loro.

Attenzione alle distanze

Fate particolare attenzione al discorso “lontananza”. Se volete allontanarvi dalla città e stare per qualche giorno in albergo, assicuratevi che sia vicino a una spiaggia, così che possiate raggiungerla in tutta comodità e senza dover camminare a lungo. L’ideale quindi è una lontananza di massimo 100 metri. Oltre ai bambini per mano o nel passeggino, dovete portarvi dietro anche tutto il necessario. Dai giochi alle creme solari. Assicuratevi sempre che nella spiaggia dove andate noleggino gli ombrelloni così che i piccoli si riparino nelle ore più calde dai raggi solari.

A che ora andare al mare con i bambini?

Andare al mare con i bambini è sempre un pensiero. Qual è l’orario migliore? E la crema adatta? Come convincerli a stare sotto l’ombrellone di tanto in tanto? Ricordatevi che è importante tanto la loro sicurezza quanto il divertimento, quindi non teneteli troppo “stretti”, non più del necessario almeno. Per evitare insolazioni, portateli al mare la mattina presto o dopo le 16, quando il sole non è più tanto forte. Proteggete anche la pelle con una crema adatta con elevata protezione, magari acquistata in farmacia sotto consiglio del medico. Fate indossare ai bambini una bandana o un cappellino e le scarpette da spiaggia.
Non dimenticatevi l’ombrellone, per convincere i bambini a stare nelle ore più calde all’ombra, portate dietro alcuni giochi da spiaggia. Quando invece fanno il bagno o giocano distanti da voi, rilassatevi al sole ma sempre con un occhio vigile su di loro!

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Gravidanza: cosa percepisce il bambino durante un rapporto sessuale?

MEDICINA ONLINE VAGINA DONNA BACIO SESSULITA GRAVIDANZA INCINTA SESSO COPPIA AMORE TRISTE GAY OMOSESSUAANSIA DA PRESTAZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE FRIGIDA PAURA FOBIA TRADIMENTODurante la gravidanza, il bambino è ben protetto all’interno del sacco amniotico, e perciò non avverte nulla che possa disturbarlo durante il rapporto sessuale, a patto che i movimenti siano non troppo intensi. Addirittura il bimbo sembra che gradisca molto il massaggio ritmico e la sensazione di benessere che prova la mamma, dovuta al rilascio di endorfine che entrano subito nel circolo sanguigno della madre e quindi nel suo. Durante il rapporto il battito cardiaco rallenta e i suoi movimenti sono meno vivaci, come se rimanesse in attesa di qualcosa; subito dopo riprende a muoversi con più vigore di prima.

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Sono incinta: da quando si percepiscono i movimenti fetali?

MEDICINA ONLINE VAGINA DONNA BACIO SESSULITA GRAVIDANZA INCINTA SESSO COPPIA AMORE TRISTE GAY OMOSESSUAANSIA DA PRESTAZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE FRIGIDA PAURA FOBIA TRADIMENTOQuando vengono percepiti i movimenti del feto durante la gravidanza? Generalmente la percezione dei movimenti del bambino nel grembo materno iniziano ad essere percepiti dalla madre a partire dalla ventesima settimana (cioè dal quinto mese) anche se il realtà il feto si muove già precedentemente ma i suoi movimenti sono difficili da individuare, specie se la madre è alla prima gravidanza: le donne che si trovano alla seconda gravidanza tendono infatti a percepire i movimenti del bambino in anticipo rispetto alla prima gravidanza, poiché riconoscono già la sensazione.

Indicativamente si individua la ventesima settimana come punto di riferimento per l’inizio della percezione materna dei movimenti fetali, quando il bambino comincia a spingersi con i piedi contro la parete uterina.
Talvolta la percezione di quello che può essere un movimento è invece confusa con il singhiozzo, momento che la madre avverte come un sussulto ritmico, senza però sentire altri movimenti degli arti.

Alla fine del quinto mese la madre comincerà a sentire il bambino che si muove, e i movimenti saranno poi ben più chiari e definiti a partire dall’ultimo trimestre; naturalmente ogni bambino ha il suo modo di spostarsi, sarà dunque più o meno attivo e il movimento potrà essere concentrato in determinati momenti della giornata. La presenza dei movimenti è importante poiché denota benessere, al contrario se il bambino sta fermo può voler dire che può è in difficoltà. In ogni caso è da tener presente che il feto alterna sonno e veglia ogni 20 minuti.

La percezione dei primi movimenti è data anche dal ritmo di vita della donna, dalla capacità di saper ascoltare il suo corpo. Chi ha una vita estremamente attiva ha meno tempo a disposizione per il relax e lo stress può portare ad una contrazione del muscolo uterino, rendendo difficile la percezione del feto.

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Samuel Alexander Armas: la mano della speranza

MEDICINA ONLINE Samuel Alexander Armas la mano della speranza HAND OF OPE PIC PHOTO FOTO PICTURE.jpgLo statunitense Samuel Alexander Armas, nato il 2 dicembre 1999 a Villa Rica, Georgia (Stati Uniti), è diventato famoso prima ancora di venire al mondo, protagonista di un evento straordinario del quale lui non può ricordare assolutamente nulla. Il suo nome è sconosciuto a molti, ma la foto che ritrae la sua piccola manina mentre stringeva il dito del chirurgo che gli stava salvando la vita a sole 21 settimane di gestazione, ha fatto il giro del mondo attraverso internet. Quell’immagine è stata ribatezzata “Hand of Hope” (in italiano “La mano della speranza“), divenuta appunto un simbolo di speranza in tutto il mondo.

Una grave malformazione

La storia di Samuel inizia prima della sua nascita. Nel corso dei controlli effettuati durante la sua gravidanza, l’ostetrica Julie Armas, madre di Samuel, scopre che il feto è affetto da spina bifida, una grave malformazione della colonna vertebrale responsabile di disabilità motorie e funzionali che interessano soprattutto gli arti inferiori. Giunta alla 21° settimana di gestazione, la donna acconsentì a sottoporsi ad un intervento sì rivoluzionario ma molto rischioso: un chirurgo avrebbe corretto la spina bifida di Samuel Armas mentre era ancora nella pancia di sua madre.

La foto durante l’intervento

L’intervento chirurgico fetale venne effettuato il 19 agosto del 1999 da un’equipe medica del Vanderbilt University Medical Center di Nashville, capitale dello Stato del Tennessee (Stati Uniti), diretta dal chirurgo Joseph Bruner. Durante l’intervento, la mano del feto si estese attraverso l’incisione chiruirgica ed afferrò il dito del chirurgo. Ad assistere all’intervento/evento in sala operatoria anche l’allora fotografo freelance Michael Clancy, che immortalò la foto che vedete in questo articolo, divenuta rapidamente famosa in tutto il mondo.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Non riesco a rimanere incinta: e se la colpa fosse dell’uomo?

uomo-tristeIn passato quando una coppia non riusciva ad avere figli, si pensava subito che il problema dipendesse dalla donna e raramente il primo ad essere messo sul “banco degli imputati” era l’uomo. Ciò rappresenta un errore, dal momento che ben un terzo di tutte le infertilità dipendono dal partner maschile. Se si sospetta che l’infertilità dipenda dall’uomo si procederà con uno spermiogramma (analisi del liquido seminale), per analizzare la qualità degli spermatozoi, la mobilità e la forma. Inoltre si può anche effettuare un dosaggio ormonale del testosterone. Il liquido seminale consta di una parte cellulata (spermatozoi) e di una parte liquida; gli spermatozoi vengono prodotti a livello testicolare mentre la parte liquida deriva principalmente dall’attività della prostata e delle vescicole seminali. Il fattore determinante ai fini della fertilità è rappresentato dalle caratteristiche degli spermatozoi: questi ultimi devono essere in numero adeguato (più di 20 milioni per ml) e soprattutto devono essere dotati di corretta motilità; devono quindi avere una buona motilità rettilinea sia rapida che lenta.

Le soluzioni?
Se lo sperma dell’uomo si rivela “debole“ (non contiene molti spermatozoi oppure gli spermatozoi sono morfologicamente o funzionalmente alterati), la medicina può venirvi incontro. La qualità e la quantità degli spermatozoi possono essere influenzati da svariati fattori, alcuni dei quali possono essere risolti cambiando abitudini di vita errate, a tale proposito leggi anche:

In caso la qualità dello sperma non migliori, la coppia potrà ricorrere alla FIVET (Fertilizzazione In Vitro con Embryo Transfer): verrà prelevato uno degli ovuli della donna, che sarà poi fecondato in provetta da uno degli spermatozoi selezionati del tuo partner, spermatozoo che sarà comunque scelto accuratamente perché non deve presentare nessuna anomalia (questa tecnica è chiamata anche ICSI (Intracytoplasmatic Sperm Injection).

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo

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Non riesco a rimanere incinta: colpa dell’utero

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Medicina Chirurgia Estetica Plastica Benessere Dietologo Nutrizionista Roma Cellulite Sessuologia Ecografie DermatologiaSmettere di fumare Dimagrire cavitazione gravidanzaProblemi all’utero possono condurre a problemi di infertilità, dal momento che esso permette all’embrione di svilupparsi. Durante questo processo l’utero si ricopre di una mucosa (l’endometrio) che permette all’embrione di annidarsi nell’utero.

Cos’è che può creare un problema?
A volte può essere presente una cisti all’utero che ostacola l’insediamento dell’embrione. Anche l’endometriosi (la presenza di parti di mucosa in aree inappropriate) può intralciare la fecondazione. Inoltre talvolta l’utero stesso presenta una malformazione che gli impedisce di preservare un ovulo fecondato.

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Gli esami
L’indagine diagnostica prevede l’uso di isteroscopia (si introduce un sondino attraverso la cavità uterina) oppure la videolaparochirurgia.

Le soluzioni
Il tuo ginecologo ti prescriverà innanzitutto una cura farmaceutica, se il tuo problema non risulta grave (una cisti che può riassorbirsi col tempo oppure un endometriosi superficiale). Spesso però un intervento chirurgico può rivelarsi la migliore soluzione per poter aver un figlio; altrimenti l’ultima soluzione possibile consiste in un ciclo di fecondazione assistita.

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Non riesco a rimanere incinta: colpa delle ovaie che non funzionano bene

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Medicina Chirurgia Estetica Plastica Cavitazione Endocrino Dietologo Nutrizionista Roma Cellulite Sessuologia Ecografie DermatologiaPsicologia Gravidanza Extrauterina UteroLe ovaie hanno il compito di produrre ovuli che sono ovviamente – insieme agli spermatozoi maschili – di primaria importanza per il concepimento. Esistono due cause principali che possono ostacolare il loro corretto funzionamento e condurre a problemi di infertilità, esse sono:

  • un’insufficienza ormonale: un gran numero di ormoni (LH –ormone luteinizzante-, FSH -ormone follicolo-stimolante-, progesterone, estrogeni e altri ancora) influiscono sul funzionamento delle ovaie. Un disturbo nel funzionamento di uno qualsiasi di questi ormoni può diventare un ostacolo per il processo di ovulazione. Tramite il dosaggio ormonale (che si effettua attraverso un prelievo del sangue) si può individuare un eventuale malfunzionamento delle ovaie. Nella maggior parte dei casi, queste anomalie vengono trattate con semplici cure, attraverso l’assunzione di farmaci (per un periodo prestabilito) in grado di far funzionare correttamente il nostro organismo.
  • una cisti alle ovaie: individuata per mezzo di un’ecografia pelvica. La cisti alle ovaie è molto comune ma non sempre rappresenta un ostacolo per la riproduzione. Tuttavia è bene controllare i suoi possibili cambiamenti (grandezza e posizione) e molto spesso grazie a una semplice operazione la cisti può essere asportata velocemente, altrimenti in alcuni casi potrebbe condurre a infertilità.

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Non riesco a rimanere incinta: colpa di una infezione ginecologica

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma 10 COSE NON SAI VAGINA ORGASMO CLITORIDE Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari An PeneAlcune infezioni ginecologiche non sono facili da scovare perché non si percepiscono e possono condurre silenziosamente a problemi di infertilità. Altre hanno sintomi molto leggeri ai quali non prestiamo attenzione, quando invece dovremmo. Il batterio più difficile da individuare è probabilmente la Chlamydia: si trasmette attraverso rapporti sessuali non protetti (tra il 5 e il 20% delle donne ne sarebbe affetto) e spesso non si riscontrano sintomi. Questo germe è in grado di provocare un’infezione alle tube di Falloppio, tube che si presentano come dei canali percorsi dall’ovulo per raggiungere l’utero. Se si contrae il virus, le tube si possono ostruire e persino danneggiare, soprattutto se si tratta di un’infezione che si ha da tempo. Questo processo potrebbe impedire e ostacolare la fecondazione.

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Possibili rimedi:

  • una visita annuale dal medico è importante: lui ti chiarirà ogni dubbio e ti dirà con certezza se qualcosa non va.
  • Se l’infezione viene individuata in tempo, è prescritta una semplice cura farmacologica, spesso a base di antibiotici.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
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