Legamento inguinale: anatomia e funzioni in sintesi

MEDICINA ONLINE LEGAMENTO ILEO PETTINEO COOPER BENDERELLA INGUINALE SISTEMA APPARATO MUSCOLARE MUSCOLI OSTEOSCHELETRICO PETTORALE DELTOIDE DORSALI TORACE ADDOME RETTO FEMORALE BICIPITE TRICIPITE ADDOMINALE TRAPEZIO GEMELLOIl legamento inguinale (o ligamento inguinale; anche: ligamento di Falloppio o ligamento di Poupart) si trova nella regione inguinale e risulta formato sia da fasci propri che da fasci derivanti dalla aponeurosi del muscolo obliquo esterno.

Il legamento origina dalla spina iliaca antero superiore e si porta obliquamente latero-medialmente e cranio-caudalmente (verso il tubercolo pubico) determinando alcune strutture di notevole interesse: nella sua parte media alcuni suoi fasci vanno ad inserirsi sulla eminenza ileo-pettinea formando in tal modo la lacuna dei muscoli (o lacuna neuromuscolare) lateralmente (attraverso la quale passa il muscolo ileo-psoas e il nervo femorale), e la lacuna dei vasi medialmente, attraverso cui decorrono i vasi e destinati all’arto inferiore (in senso latero-mediale: arteria e vena femorali, vasi linfatici, e un importante linfonodo detto del Cloquet o linfonodo sentinella).

Nella parte terminale esso si inserisce sulla cresta pettinea formando il legamento lacunare (del Gimbernat) e si continua nel legamento pettineo (di Cooper). Il legamento inguinale costituisce il pavimento concavo del canale omonimo e il margine superiore del triangolo femorale (di Scarpa).

Riassumendo, esso consta di:

  • una faccia superiore, che dà attacco alle fibre del muscolo obliquo interno e trasverso dell’addome e forma la parete inferiore del canale inguinale.
  • una faccia inferiore, che aderisce alla fascia dei muscoli grande psoas e iliaco. Dalla sua porzione mediale origina il legamento lacunare di Gimbernat.
  • un margine anteriore, continuazione dell’aponeurosi del muscolo obliquo esterno.
  • un margine posteriore, che aderisce alla fascia trasversale.

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Differenza tra bacino, pelvi, cresta iliaca, coccige, osso sacro, ileo, sinfisi pubica e ischio

MEDICINA ONLINE OSSA OSSO PARI IMPARI SCHELETRO UOMO DIFFERENZE TESSUTO SPUGNOSO TRABECOLARE COMPATTO CORTICALE FIBROSO LAMELLARE CARTILAGINE OSSO SACRO COCCIGE CERVELLO SISTEMA NERVOSO CENTRALE PERIFERICO MIDOLLO OSSEO SPINALEIl bacino (o pelvi) è struttura anatomica ossea situata all’estremità inferiore della colonna vertebrale, che ha l’importante funzione di trasferimento del peso corporeo della parte superiore del corpo sullo scheletro degli arti inferiori. Esso contribuisce inoltre, assieme ai muscoli perineali e addominali, al sostegno degli organi addominali e sessuali, e – assieme ai muscoli delle gambe – alla locomozione.

Pelvi è quindi sinonimo di bacino, tuttavia, con lo stesso termine ci si può riferire anche alla regione pelvica, ovvero alla regione interna circoscritta dalle ossa che compongono il bacino.

Il bacino è formato da:

  • l’osso iliaco destro (o osso dell’anca destro);
  • l’osso iliaco sinistro (o osso dell’anca sinistro);
  • il coccige;
  • il sacro.

Ognuna delle due ossa iliache è composto da:

  • l’osso ileo (o ilio);
  • il pube;
  • l’ischio.

La cresta iliaca corrisponde al margine superiore dell’ileo. Essendo parte dell’osso iliaco, ed esistendo l’osso iliaco di destra e di sinistra, nel bacino sono quindi presenti due creste iliache, la cresta iliaca di destra e la cresta iliaca di sinistra.

Infine la sinfisi pubica non è un osso, bensì è un’articolazione che fa parte delle anfiartrosi, e si trova tra le due ossa pubiche, andando ad unire in basso le ossa iliache.

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Differenza tra pube ed osso iliaco: anatomia e funzioni

DIFFERENZA PUBE OSSO ILIACO INGUINE PUBALGIA ANATOMIA FUNZIONI.jpgQual è la differenza tra pube ed osso iliaco? Semplicemente il pube è una delle tre componenti ossee dell’osso iliaco, insieme a ilio e ischio, di preciso esso rappresenta la parte bassa e anteriore dell’osso iliaco. Situato inferiormente all’ilio e anteriormente all’ischio, il pube presenta tre sezioni anatomicamente rilevanti: il corpo del pube, il ramo superiore del pube e il ramo inferiore del pube.

Cos’è il pube?
Il pube, noto anche come osso pubico, è una delle tre porzioni ossee che compongono l’osso iliaco (le altre due porzioni dell’osso iliaco sono l’ilio e l’ischio). Il pube contribuisce alla formazione di due articolazioni: l’articolazione dell’anca (attraverso l’acetabolo) e la sinfisi pubica (con il pube dell’osso iliaco controlaterale).

Cos’è l’osso iliaco?
L’osso iliaco, noto anche come osso dell’anca, è l’osso pari e simmetrico, che, insieme all’osso sacro e al coccige, costituisce quella struttura anatomica identificata con il nome di cintura pelvica.

Posizione del pube rispetto ad ilio ed ischio
Il pube rappresenta la parte bassa e anteriore dell’osso iliaco. Esso risiede inferiormente all’ilio – che è la porzione superiore dell’osso iliaco – e davanti all’ischio – che è la porzione bassa e posteriore dell’osso iliaco. L’ilio è importante per i suoi rapporti con l’osso sacro: con quest’ultimo forma l’articolazione sacro iliaca. L’ischio, invece, è importante perché è la porzione dell’osso iliaco più forte e resistente e quella su cui grava il peso del corpo, nella posizione seduta.

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L’osso pubico fa parte delle ossa del bacino
L’osso iliaco – con le sue tre sezioni ilio, ischio e pube – e il binomio osso sacro-coccige rappresentano le cosiddette ossa del bacino. Gli anatomisti chiamano bacino, o pelvi o regione pelvica, la parte inferiore del tronco del corpo umano. Situato tra l’addome e le cosce, il bacino comprende, in aggiunta alle ossa pelviche: la cosiddetta cavità pelvica, il cosiddetto pavimento pelvico e il cosiddetto perineo.

Anatomia del pube
Gli anatomisti riconoscono nel pube tre regioni di una certa rilevanza: il corpo del pube, il ramo superiore del pube e il ramo inferiore del pube.

  • Corpo del pube. Il corpo del pube è la regione larga, resistente e piatta, che risiede tra il ramo superiore del pube e il ramo inferiore del pube e che, articolandosi con il corpo del pube dell’osso iliaco controlaterale, forma la cosiddetta sinfisi pubica. La sinfisi pubica è una delle tre articolazioni principali dell’osso iliaco; le altre due sono l’articolazione dell’anca e l’articolazione sacro iliaca. Del corpo del pube meritano una breve descrizione due aree: la cosiddetta cresta pubica e la superficie interna.
  • Cresta pubica: è un’area ruvida, che, in posizione laterale, presenta una prominenza nota come tubercolo pubico. Il tubercolo pubico è un elemento anatomico utile ai medici, quando questi vogliono individuare il cosiddetto anello inguinale superficiale e il cosiddetto canale femorale.
  • Superficie interna (o posteriore): contribuisce alla formazione di parte della parete della piccola pelvi. Inoltre, dà origine ad alcune fibre del muscolo otturatore interno
  • Ramo superiore del pube. Il ramo superiore del pube è la porzione superiore dell’osso pubico; orientato verso l’ilio e connesso a quest’ultimo, esso contribuisce alla formazione del cosiddetto foro otturatorio e alla formazione dell’acetabolo. Esattamente, il contributo del ramo superiore del pube, alla costituzione dell’acetabolo, è pari a un quinto. Del ramo superiore del pube meritano una citazione particolare la superficie esterna (o anteriore) e la superficie interna (o posteriore).
  • Superficie esterna: è importante, perché dà origine ad alcune fibre di muscoli quali: il muscolo adduttore lungo, il muscolo otturatore esterno, il muscolo adduttore breve e il muscolo gracile.
  • Superficie interna: è importante, perché costituisce parte della parete della piccola pelvi e funge da punto d’origine di alcune fibre del muscolo otturatore interno.
  • Ramo inferiore del pube. Il ramo inferiore del pube è la porzione inferiore dell’osso pubico. Orientata verso l’ischio, forma, con il ramo inferiore di quest’ultimo, il cosiddetto ramo ischio-pubico. Il ramo ischio-pubico fornisce un contribuito determinante alla costituzione del foro otturatorio. Del ramo superiore del pube meritano un occhio di riguardo la superficie esterna (o anteriore) e la superficie interna (o posteriore).
  • Superficie esterna: dà origine ad alcune fibre del muscolo gracile, del muscolo otturatore esterno, del muscolo adduttore breve e del muscolo grande adduttore.
  • Superficie interna: è punto d’origine di alcune fibre del muscolo otturatore interno e del muscolo costrittore dell’uretra.

Funzioni del pube e del bacino
Le ossa del bacino, di cui il pube è di fatto una delle varie componenti, hanno almeno tre compiti degni di nota:

  • sorreggere la parte superiore del corpo;
  • connettere lo scheletro assiale (che comprende il cranio, la colonna vertebrale, la gabbia toracica ecc) agli arti inferiori;
  • dare inserzione a muscoli, legamenti e tendini, fondamentali per la deambulazione.

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Follicolite da depilazione inguinale ed alle gambe: rimedi naturali

MEDICINA ONLINE FOLLICOLITE DA DEPILAZIONE INGUINE INGUINALE COSCE GAMBE PUBE CAUSE RIMEDI NATURALI CURE.jpgLa follicolite, come suggerisce il nome stesso, è un’infezione dei follicoli piliferi di origine batterica che colpisce sia le donne che gli uomini. Il batterio che più spesso causa quest’infiammazione è lo Staphylococcus Aureus ma può essere causata anche da altri agenti, come il fungo Pityrosporum. La follicolite da depilazione è anch’essa di origine batterica e si manifesta in quanto la cute essendo continuamente sottoposta a sollecitazioni, derivanti appunto dallo strappo della ceretta o dall’uso di rasoi e lamette, si altera a livello chimico e batterico, aumentando il rischio di infezioni.

Le cause: perchè depilarsi favorisce in manifestarsi dell’infezione

La causa più frequente della follicolite, dunque, è il continuo sottoporsi a trattamenti estetici di tipo depilatorio, come la rasatura o l’estrazione del pelo con pinzetta ed epilatori elettrici. In questi casi l’infezione si presenta perché i rasoi o gli epilatori non sono stati puliti correttamente e, pertanto, i batteri che si annidavano in essi hanno dato origine alla suppurazione. Il trattamento però che più di tutti da’ origine al problema è sicuramente la ceretta, la quale ha un effetto sulla pelle molto più traumatico rispetto a qualsiasi altro trattamento estetico. Lo strappo deciso con resine calde infatti, se elimina i peli dalla radice, altera l’equilibrio della cute, che come abbiamo visto, causa stati infiammatori ed irritazioni. La follicolite da depilazione può presentarsi in tutte le zone del corpo che vengono sottoposte al trattamento e pertanto anche all’inguine, in tal caso la zona colpita è quella relativa all’interno cosce in corrispondenza del pube, e alle gambe. La follicolite da depilazione può essere di tipo superficiale o profondo:

  • Nella prima eventualità dura solo qualche giorno e tende a scomparire da sola.
  • Nella seconda, invece, è una patologia vera e propria che va curata con l’aiuto di un dermatologo, un’adeguata terapia farmacologica e può durare intere settimane.

I sintomi: come appaiono gambe e inguine affette da follicolite.

Dal punto di vista sintomatico, la follicolite si presenta come un’infiammazione della cute e dei pori piliferi. Una persona affetta da follicolite da depilazione riscontra nella zona interessata, che di solito sono le gambe o l’inguine:

  • peli incarniti: crescita sottocutanea del pelo che non riesce ad uscire in superficie;
  • accumuli di sebo, ovvero piccoli brufoli, particolarmente frequenti all’inguine;
  • pustole anche di dimensioni considerevoli: lesioni della pelle, non a carattere permanente, contenenti pus, ovvero una sostanza giallastra più o meno densa;
  • macchie sulla pelle di colore scuro;
  • forte prurito e in rari casi dolore;
  • se profonda può comportare l’instaurarsi di cicatrici. La profondità dell’infezione si denota dalla presenza corposa di pustole purulente che resistono a scomparire nell’arco di due al massimo tre giorni.

Bisogna stare poi molto attenti in quanto la follicolite da batterio o da fungo è molto contagiosa e si può trasmettere attraverso lo scambio di asciugamani, rasoi e vestiti. E’ importante sottolineare che non è contagiosa solo per gli altri ma, mediante l’uso dei nostri stessi asciugamani o rasoi utilizzati in altre parti del nostro corpo non affette da follicolite, è possibile causarne la propagazione.

Le cure: rimedi naturali e terapie mediche per sconfiggere l’infezione post depilatoria.

Dopo aver visto le cause e i sintomi che si ravvisano in presenza di follicolite da depilazione, ci apprestiamo a scoprire i rimedi sia naturali che farmacologici che possono sconfiggerla. E’ fondamentale premettere che la prima cosa da fare quando si soffre di follicolite alle gambe o all’inguine è smettere qualsiasi trattamento depilatorio poiché, anche se questo disturbo viene trattato con i dovuti rimedi, si riformerà sempre se si continua a depilare la zona irritata.

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I rimedi naturali per follicoliti ai primi stadi.

Tra i rimedi naturali, che vanno utilizzati solo nei casi in cui la follicolite sia di tipo superficiale e quindi meno grave, annoveriamo diverse erbe e piante che non solo riescono a procurare un certo sollievo dal fastidioso prurito, ma addirittura possono essere risolutive nell’eliminare il problema.

  • L’aglio è un efficace antibatterico, grazie all’allicina suo principio attivo, e può essere assunto, alla comparsa dei sintomi, sia come ortaggio mangiandone circa tre spicchi al giorno, oppure come compresse o capsule in una posologia di tre volte al dì. Ovviamente l’assunzione di aglio, soprattutto per un tempo piuttosto lungo, può comportare delle controindicazioni: cattivo odore di alito e pelle, vomito e diarrea. Non se ne consiglia l’uso in gravidanza e allattamento. Chiedere un consulto medico se si stanno assumendo dei farmaci in quanto l’aglio interagisce con alcuni tipi di essi.
  • L’echinacea è una pianta che, grazie al principio attivo definito echinacoside contenuto al suo interno, ha grandi proprietà antibiotiche capaci di contrastare le infezioni. Nel caso della follicolite da depilazione va assunta nelle dosi di una o due compresse al giorno lontano dai pasti. Non esistono particolari controindicazioni ma come in ogni cosa è meglio non esagerare con le dosi e non assumerlo se si è in stato interessante.
  • Efficace è anche l’olio essenziale di Timo che grazie al contenuto di altri oli essenziali come il carvacrolo e il timolo, svolge un’azione antibatterica. Può essere assunto per via orale, diluendo due o tre gocce in una soluzione liquida come the o camomilla oppure con un cucchiaino di zucchero o di miele, e per via topica, diluendo quattro o cinque gocce di olio essenziale in un bicchiere d’acqua nel quale immergerete una garza sterile che, strizzata, andrà applicata sulle zone colpite da follicolite per almeno venti minuti e due volte al giorno. Riguardo le controindicazioni è possibile che, in dosi eccessive, l’olio essenziale di timo possa causare vomito, diarrea, nausea e problemi nella respirazione. Non è consigliato in gravidanza e nei soggetti con disfunzioni tiroidee in quanto il timo ne compromette la funzionalità. Se si vuol essere più cauti un consiglio del proprio medico di fiducia non sarebbe male.
  • L’olio essenziale di bergamotto è, come quello di timo, un efficace antibatterico grazie alla presenza di linalolo, e può essere somministrato sia mediante impacchi che per via orale. Non è consigliata l’assunzione nei periodi estivi, se ci si reca in spiaggia per la tintarella, in quanto a causa delle furocumarine, l’olio essenziale di bergamotto crea una fotosensibilizzazione della cute con conseguente rischio di macchie e depigmentazione della pelle.
  • La malva grazie alla presenza di flavonoidi, mucillagini e tannini, esplica un’efficacia lenitiva. Il decotto ottenuto con le sue foglie e i suoi fiori è molto utilizzato in caso di infiammazioni, pruriti ed irritazioni cutanee ed anche in caso di follicolite ad uso esterno.
Decotto di malva per alleviare i sintomi della follicolite da depilazione.

Ingredienti:

  • 25 grammi di foglie e fiori essiccati di malva
  • ½ litro di acqua

Preparazione:

Lasciate bollire in un pentolino ½ litro di acqua e 25 grammi di fiori e foglie di malva per un lasso di tempo di circa 10/15 minuti. Una volta spento il fuoco, strizzate sia le foglie che i fiori per ricavarne tutti i principi, dopodiché travasate con l’aiuto di un colino per eliminare eventuali residui.

Utilizzo:

Imbevete una garza sterile e applicate sulla zona interessata, per un lasso di tempo di 20 minuti circa, almeno due volte al giorno.

I rimedi farmacologici per infezioni profonde.

Se la follicolite è più profonda e radicata i rimedi naturali non riescono a combatterla, pertanto in questi casi l’unica cura è quella di seguire un’adeguata terapia a base di farmaci antibiotici. Di solito si consigliano farmaci antibiotici il cui principio attivo è la levofloxacina. Ovviamente i farmaci vanno assunti o applicati previa prescrizione medica: è da evitare l’assunzione di antinfiammatori o antibiotici senza aver prima consultato uno specialista dermatologo, per non rischiare di arrecare più danni che benefici.

Consigli ed informazioni utili: come prevenire la follicolite provocata dalla depilazione frequente di gambe ed inguine.

Se la follicolite si ripresenta con una certa frequenza, in forma lieve, si possono mettere in atto una serie di strategie e trattamenti preventivi per cercare di arginare il fenomeno:

  • Esfoliazione: Per prevenire la comparsa dei peli incarniti, possiamo levigare la cute con un guanto di crine quando si fa la doccia, eliminando così le cellule morte e gli strati di pelle che impediscono la fuoriuscita del pelo dal bulbo. Si deve però avere l’accortezza di non passarlo per almeno 4 giorni dopo la depilazione con ceretta. Anche lo scrub è un ottimo rimedio contro i peli incarniti, ma il guanto di crine è sicuramente più indicato. Utilizzare saponi antibatterici e creme a base di acido glicolico, esfoliante, riduce le possibilità di contrarre la follicolite da depilazione con conseguente comparsa di peli incarniti.
  • L’idratazione della pelle è uno dei fattori da curare il più possibile: la depilazione infatti, specie quella con la ceretta, oltre ad eliminare i peli elimina anche lo strato superficiale della cute. Quindi più spesso ci si depila più acqua perde il nostro corpo e la pelle non essendo ben idratata, può incorrere in infiammazioni varie. È necessario quindi reidratare la pelle ogni volta che si effettua una depilazione, per compensare la perdita subita, applicando sulla parte interessata una lozione idratante o un olio, ad esempio alle mandorle che risulta essere molto nutriente.
  • Disinfezione. Poiché la follicolite altro non è che un’infiammazione è opportuno disinfettare la cute sia prima che dopo la depilazione, prima dell’applicazione della crema idratante; in questo modo si ridurrà il rischio di infezioni. Per disinfettare la pelle si può usare un detergente igienizzante per cute integra, ricordando però di non applicarlo sulla cute se lesa. In quest’ultimo caso è anche sconsigliato qualsiasi trattamento depilatorio.

Particolare attenzione è richiesta alle donne in gravidanza, periodo in cui da un lato la pelle e molto più sensibile e delicata, dall’altro, la somministrazione di farmaci come di erbe non è particolarmente indicata. Per questo sarebbe bene evitare di depilarsi con ceretta sia a caldo che a freddo, e nel caso in cui si opta per la lametta o l’epilatore elettrico accertarsi che siano ben puliti.

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Pubalgia acuta e cronica: cause, gravità, sintomi, esercizi e rimedi

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO PUBALGIA DOVE FA MALE ZONE DOVE SI TROVA PUBE INGUINE INTERNO COSCIA GAMBA GAMBE ARTO INFERIORE DOLORE

Con il termine “pubalgia”, nell’uso comune, si intende una sindrome dolorosa generica che può interessare la regione del basso addome, l’inguine e la zona interna delle cosce. Le cause di una pubalgia possono essere molto diverse e spaziano da patologie tendinee o muscolari, ossee o articolari fino a quelle di tipo infettivo e tumorale; tuttavia con Continua a leggere

Differenza tra clitoride e punto G

MEDICINA ONLINE VULVA LABBRA GRANDI PICCOLE LABIA MINORA MAJOR VAGINA SEX SESSO DONNA APPARATO SESSUALE FEMMINILE CLITORIDE MEATRO URETRALE OPENING IMENE VERGINITA WALLPAPER PICS PICTURECos’è il punto G e dove si trova? 
Si tratta di un piccolo fascio di terminazioni nervose che, se correttamente stimolato, produce un grado di soddisfazione inaspettato. Il punto G è però la parte meno agevole da rintracciare nell’anatomia femminile, perché – a differenza del clitoride – è posizionato all’interno della vagina. Per la maggior parte delle donne il punto G è collocato nella parete anteriore della vagina ad una profondità di circa 4-5 cm proprio dietro la localizzazione esterna del clitoride. Il motivo per cui dico “la maggior parte delle donne” è che per alcune può essere differente ed alcune donne sembrano non possederlo del tutto. Il punto G è grande più o meno quanto una piccola monetina e quando stimolata propriamente si dilata un po’ e cambia leggermente struttura. Per approfondire leggi: Il punto G femminile: come trovarlo e stimolarlo e quali sono le posizioni sessuali che più lo eccitano

Cos’è il clitoride e dove si trova?
Il clitoride è l’organo dell’appartato genitale femminile più importante per il piacere della donna. A differenza del punto G, il clitoride è – salvo malformazioni – presente in tutte le donne ed è facile da raggiungere visto che è collocato all’esterno. Nello specifico il clitoride si trova all’intersezione e al vertice delle piccole labbra, protetto dalle grandi labbra. Non tutti i clitoridi hanno le stesse dimensioni, quindi è probabile che ci siano variazioni millimetriche di posizione, che portano il clitoride più all’esterno o più all’interno rispetto a piccole e grandi labbra. Per approfondire leggi: Clitoride: dove si trova e come stimolarlo per provare piacere

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Differenza tra pube e inguine

DIFFERENZA PUBE OSSO ILIACO INGUINE PUBALGIA ANATOMIA FUNZIONICon “pube” (in inglese “pubis”) si identifica una regione anatomica, sita nella parte inferiore della regione ipogastrica e osso pubico. Il pube è la porzione infero-ventrale dell’area iliaca, sostenuta da due ossa, a loro volta chiamate pube, pari e simmetriche che, unitamente all’ileo e all’ischio, concorrono a formare la cintura pelvica dei tetrapodi. I due pubi, destro e sinistro, sono uniti tra loro dalla sinfisi pubica che nelle donne si rammollisce durante la gravidanza e si rilascia durante il parto. La regione anatomica del pube, di forma triangolare, nella pubertà si ricopre di peli.

MEDICINA ONLINE DIFFERENZA PUBE INGUINE FOSSA ILIACA PUBALGIA DOLORE ADDOME SEMEIOTICA ANATOMIA FUNZIONI.jpgCon “inguine” (anche chiamato “regione inguinale”, in inglese “groin”) si identifica la porzione anteriore, laterale ed inferiore della parete addominale, corrispondente alla fossa iliaca (destra e sinistra), quindi stiamo parlando di una zona posta più in alto e più lateralmente rispetto al pube. L’inguine è delimitato dall’anca, identificato in superficie dalla piega che connette l’arto inferiore al tronco, pertanto è il corrispettivo caudale dell’ascella, alla quale è accomunato per la presenza del caratteristico gruppo linfonodale, nonché di caratteristiche cutanee comuni (in particolar modo, le ghiandole sudoripare apocrine).

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Misurare la lunghezza del pene: l’errore di premere sul pube

MEDICINA ONLINE GELOSIA UOMO COME FUNZIONA ONE HUNGRY SAD COUPLE AMORE DONNA PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE VAGINA SESSULITA SESSO COPPIA LOVE COUPLE FRINEDS LOVER SEX GIRLDal momento che la lunghezza viene misurata dall’apice del pene fino alla sua base, e che questa base è un punto “morbido” a causa del grasso pubico, bisogna capire che durante la misurazione il righello rigido va solo poggiato sul pube, al limite applicando una lieve pressione.

Alcuni uomini tendono a misurare il proprio pene spingendo il righello rigido il più in fondo possibile, per convincersi di avere misure più abbondanti, ma ciò è sbagliato.

In caso di forti accumuli di grasso a livello pubico, spingendo con forza il righello, si possono guadagnare anche oltre i due centimetri che però vanno a falsare la corretta misurazione.

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