Rossore dopo la ceretta: cure e rimedi

Beautician Waxing A Woman's Leg Applying Wax StripEsistono rimedi per evitare, o comunque ridurre notevolmente, l’antipatico rossore che si spande sul nostro corpo dopo l’epilazione? Oggi ti spiegheremo qualche semplice rimedio per evitare o attenuare il rossore dopo la ceretta.

Rossore post ceretta: come funzionano i rimedi

Esistono rimedi per trattare il rossore post ceretta differenti a seconda dei posti interessati dal trattamento. In particolare, curare il rossore dopo la ceretta del viso sarà differente rispetto a quello della ceretta di gambe e ascelle. In ogni caso, comunque, il miglior rimedio per attenuare il rossore post ceretta e far durare di più l’effetto della depilazione, è predisporre la pelle perfettamente al trattamento prima di effettuarlo. Ecco cosa fare prima per una ceretta senza dolore e senza antipatici brufoletti rossi dopo.

  • Effettuare uno scrub due giorni prima del trattamento, per predisporre e ammorbidire la pelle
  • Fai una doccia calda prima della ceretta per aprire i follicoli permettendo al pelo di fuoriuscire più facilmente
  • Non usare prima o dopo alcolici o profumi sulla pelle

Per quanto riguarda invece la ceretta vera e propria, ricorda di:

  • Affidarti a un professionista se hai la pelle delicata
  • Scegliere il metodo di epilazione con ceretta più adatto alle tue esigenze
  • Detergere perfettamente la pelle prima della ceretta
  • Strappare contropelo
  • Non esporti al sole subito dopo il trattamento

Seguendo queste regole si diminuisce la possibilità di incorrere in rossori e irritazioni post ceretta, ma se dovessero comunque comparire, come comportarsi?

Come attenuare il rossore post ceretta a seconda dei posti in cui compare

Ecco una guida che spiega come ridurre il rossore e l’irritazione post ceretta, considerando il tipo di ceretta effettuata e soprattutto la zona che siamo andate a depilare. Ricordate sempre che subito dopo la depilazione è bene

  • disinfettare la parte interessata con acqua ossigenata
  • rimuovere ogni residuo di cera con oli e detergenti appositi
  • in caso di rossore post ceretta diffuso, doloroso e persistente potreste avere una follicolite e sarà quindi bene consultare un dermatologo

Rossore post ceretta viso

Il rossore post ceretta al viso può presentarsi in più zone, generalmente quelle interessate dai peli superflui, dai baffetti a quelli sul mento o fra le sopracciglia. Innanzitutto, subito dopo l’epilazione, disinfetta la parte interessata con un po’ di acqua ossigenata e poi rimuovi la cera in eccesso con un olio naturale, per pulire la zona ed evitare che la cera rimasta possa darti problemi.

Una volta fatto questo, per rinfrescarsi e attenuare il rossore dopo la ceretta al viso, è consigliato concedersi una bella maschera lenitiva e nutriente, per esempio all’aloe vera, ingrediente fondamentale per chi voglia prendersi cura delle irritazioni che possono generare fastidi sulla pelle, come vedremo. Per disinfettare e lenire il rossore, si può inoltre optare per una crema all’ossido di zinco e Lanolina, ma prima di applicarla provatela prima su una zona piccola e nascosta del corpo per testare eventuali intolleranze cutanee.

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Rossore post ceretta baffi e baffetti

Se invece il rossore post ceretta è localizzato sopra il labbro superiore, dove generalmente si trovano baffi e baffetti laterali, ecco qualche trucco per lenirlo. Innanzitutto bisogna capire il tipo di rossore e irritazione con cui abbiamo a che fare: se è troppo esteso infatti, o duraturo, potreste aver usato una cera troppo calda o aver strappato male.

In questi casi, dopo aver gentilmente disinfettato l’area e aver pulito gli eccessi di cera rimasti, converrà utilizzare un gel all’aloe vera per lenire irritazione e fastidio. Evitate creme con antibiotici o cortisoni: sono medicinali e andrebbero sempre usati con cautela e dietro consiglio medico. Meglio un olio alle mandorle dolci, ottimo lenitivo naturale.

Dopo il gel all’aloe vera, se vedete che il rossore persiste o ci sono bruciature lievi, potrete invece usare una crema cicatrizzante. Abbiate cura di non stressare la pelle dopo queste applicazioni, perché avrà bisogno di qualche giorno per “riprendersi”. Se invece il problema principale è rappresentato dal fastidio del post ceretta e dal rossore lieve, senza bruciature, si possono utilizzare soluzioni lenitive al mentolo e al tè verde, due prodotti ideali per donare sollievo alla pelle irritata del post depilazione.

Rossore post ceretta, gambe e petto

Per quanto riguarda i rimedi contro il rossore post ceretta a gambe e petto si deve innanzitutto procedere come per le altre parti del corpo, rimuovendo quindi l’eccesso di ceretta e disinfettando la zona.

Se si tratta di una zona circoscritta, il primo passo può essere passare del ghiaccio, per lenire immediatamente il rossore ed evitare che si diffonda o diventi persistente. Ricordate sempre di non applicare mai il ghiaccio direttamente sulla pelle, ma di frapporre sempre un panno per preservare la pelle. In alternativa di può usare l’olio per lenire e idratare la pelle irritata. In caso invece il rossore sia esteso, puoi fare un bagno all’avena colloidale: basterà versarne un po’ nell’acqua e poi lasciarsi coccolare.

Rossore post ceretta alle ascelle e all’inguine

Ci sono zone più delicate del corpo dove maggiormente bisogna fare attenzione alla depilazione e al processo post epilatorio, per evitare fastidi e irritazioni maggiori, dato lo sfregamento. E’ il caso del rossore post ceretta a inguine e ascelle, che va trattato con particolare delicatezza per evitare possa durare e peggiorare a causa dello sfregamento con i vestiti, soprattutto se troppo stretti. Ecco qualche consiglio per curare il rossore post ceretta nei due casi

Rossore post ceretta ascelle

Il rossore post ceretta alle ascelle è particolarmente fastidioso, perché può ripercuotersi per tutto il giorno sui nostri gesti. Pertanto è necessario innanzitutto scegliere con la propria estetista il tipo di ceretta migliore per noi. Una volta finita la ceretta bisogna:

  • pulire i residui di cera e asciugare attentamente le ascelle, per evitare che l’umidità possa creare un ambiente batterico
  • lenire il rossore con impacchi di camomilla, oli alla calendula o creme che contengano l’aloe vera
  • lasciar riposare la pelle almeno per qualche ora, non indossare magliette dalle maniche troppo aderenti e non esporre la parte al sole

Rossore post ceretta inguine

Il rossore post ceretta all’inguine può essere molto fastidioso, sia al mare che in città, perché se eccessivo può limitare i movimenti e peggiorare per lo sfregamento.

Pertanto bisognerà innanzitutto fare un gommage delicato due giorni prima della ceretta, per preparare la pelle. Il giorno della ceretta, invece, dovrete assicurarvi di avere qualche ora dopo la depilazione, per far riposare la pelle dopo i trattamenti lenitivi necessari per evitare e rimuovere rossore e irritazioni.

Anche in questo caso possono essere un toccasana gli oli alla calendula, soprattutto per le pelli più delicate. Più in generale dovrete dotarvi di gel o creme dagli ingredienti lenitivi (come il latte e l’aloe vera) oppure rinfrescanti come menta o mentolo. Ricordate di non indossare abiti aderenti per almeno un giorno, e di evitare invece per 48 ore l’esposizione al sole, per lasciare alla pelle il tempo di alleviare il rossore post ceretta senza stress.Leggi anche:

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E’ normale arrossarsi e spellarsi dopo aver preso il primo sole?

MEDICINA ONLINE SOLE MARE PAURA DELL ACQUA FEAR OF SWIMMING SPIAGGIA PISCINA MARE DONNA COSTUME SEA SAND GIRL BEACH SWIMMING WALLPAPER HI RES PICS PICTURE PHOTO BEAUTIFUL VETRO UVA UVB ULTRAVIOLETTI RADIAZIONE NEOÈ normale arrossarsi? No , non è normale: se la pelle si arrossa molto, si è irritata e non abbronzata. Se vi arrossate non avete nulla di cui gioire perché la vostra abbronzatura è destinata a sparire in fretta, visto che la pelle eliminerà rapidamente per reazione le cellule morte superficiali portandosi via quel po’ di colore che vi siete illusi di aver preso. Ovviamente un lieve rossore dopo il primo sole è normale.

È normale spellarsi? No: se la pelle si esfolia in maniera molto visibile significa che l’avete sottoposta ad un’esposizione scorretta. L’esfoliazione naturale infatti non dovrebbe essere visibile a occhio nudo. Arginate il problema mantenendo la pelle ben idratata ed evitando esposizioni esagerate, specie nelle ore più calde della giornata.

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Pelle arrossata ed irritata a causa del sudore: come curare l’irritazione cutanea?

MEDICINA ONLINE PELLE ARROSSATA IRRITATA CAUSA SUDORE RIMEDI CURE CURARE IRRITAZIONE CUTANEA CUTE BRUCIORE FASTIDIO DANNO FARMACI.jpgLa nostra pelle è davvero straordinaria: è una linea di difesa contro le aggressioni esterne, ha importantissime funzioni relative alla sensibilità, regola la temperatura dell’organismo, ha capacità di assorbire varie sostanze… Addirittura la pelle viene definita “il terzo rene del corpo” in riferimento alla sua capacità di eliminare le tossine e le sostanze di rifiuto prodotte dal metabolismo. A volte però la pelle in risposta a uno stimolo nocivo può irritarsi, specialmente durante i mesi più caldi quando il sudore è abbondante. L’irritazione cutanea da sudore si manifesta soprattutto in primavera/estate e colpisce petto, incavo del braccio, incavo del ginocchio e ascelle.

Se l’irritazione interessa in particolare il seno e la piega sottomammaria, leggi questo articolo: Rossore ed irritazione della pelle sotto e tra il seno: cause e rimedi

Quali sono i sintomi di irritazione cutanea da sudore?
L’irritazione da sudore è causata principalmente dal sudore stesso e dall’atto del grattarsi ripetutamente, e porta principalmente a uno o più dei seguenti sintomi:

  • Arrossamento: è il sintomo più comune di irritazione cutanea ed è causato dalla dilatazione dei vasi sanguigni della pelle, che quindi risulterà arrossata, in seguito ad un fenomeno infiammatorio locale.
  • Bruciore: il bruciore è un sintomo di irritazione della pelle frequentemente associato all’arrossamento cutaneo. Può capitare però che vi sia bruciore della pelle al tatto senza arrossamento nei casi di ipersensibilità. La causa del bruciore è da ricondursi alla stimolazione delle terminazioni nervose della cute; per approfondire: Bruciore della pelle al tatto con e senza arrossamento: cause e cure
  • Macchie, bolle e vescicole: sono delle eruzioni cutanee che possono essere del tipo eritematoso (macchie non sporgenti) o ponfo eritematoso (formazione di bolle o vescicole). Sono spesso correlate a infezioni virali o ad allergie e portano prurito. Caratteristiche sono le macchioline presenti sulla pelle dei bambini in corso di malattia esantematica. Per approfondire leggi: Differenza tra macula, papula, pustola, vescicola, bolla, flittene e pomfo
  • Secchezza: è causata da un’eccessiva disidratazione dell’epidermide e spesso si associa a desquamazione.
  • Gonfiore: viene chiamato anche angioedema e non ha una causa ben definita. Si può associare a prurito.
  • Dolore: una irritazione intensa della pelle può determinare addirittura dolore acuto.

Cosa fare per prevenire e per curare l’irritazione cutanea da sudore?

  1. usa abiti comodi, non stretti, e in materiali naturali, senza poliestere: scegliete cotone 100. Cambia spesso gli abiti;
  2. usa l’amido di riso: per rinfrescarvi e lavarvi, usate acqua in cui avrete sciolto dell’amido di riso, che lenisce il rossore cutaneo e rende morbida la pelle;
  3. lavati accuratamente con acqua fresca mattino e sera, utilizzando prodotti neutri che non contengano alcool, agenti chimici derivati dal petrolio, profumazioni eccessive;
  4. usa dei fazzoletti di cotone 100% per separare la cute dagli abiti più stretti: per esempio sotto la pancia, o sotto il seno, o sotto la chiusura del reggiseno;
  5. nelle ore più calde della giornata, previeni gli arrossamenti con una crema solare: cercane una che blocchi i raggi UVA e UVB, a tal proposito forse può interessarti: Posso usare la crema solare rimasta dall’estate scorsa?
  6. lavati solo con saponi non profumati e organici. Evita i saponi profumati e colorati che possono provocare secchezza e irritazione. Invece, scegli saponi di buona qualità composti da karitè e burro di cacao;
  7. se l’irritazione si verifica nelle zone inguinali, preferite boxer o culotte ai classici slip;
  8. idrata la pelle con olio di mandorla ed i capelli con olio di ricino, a tal proposito leggi: Olio di mandorla per prevenire le smagliature, rigenerare i capelli, combattere rughe e cellulite: i dieci usi che ancora non conosci
  9. evita il borotalco e tutte le sostanze a base di talco liquido o oli vari, che ostruiscono i pori della pelle inibendo una corretta sudorazione;
  10. evita il contatto con le sostanze chimiche. Se la pelle già irritata dal sudore viene esposta ad agenti chimici quali candeggina, tinture per capelli e altri solventi, l’irritazione cutanea può subire peggioramenti;
  11. bevi molta acqua minerale a temperatura ambiente (almeno un litro e mezzo al giorno e mai troppo fredda!). Puoi reintegrare i sali minerali persi – e rendere più gustosa la tua acqua – aggiungendo alla vostra bottiglia delle fettine di limone o degli insaporitori d’acqua. Per approfondire: Incinta, sportivi, ipertesi, anemici, stitici… Scopri quale acqua fa per te!
  12. bevi anche tisane lenitive, a base di salvia o camomilla, che aiutano anche dall’interno a combattere l’irritazione;
  13. non lesionare eventuali bolle o bollicine che dovessero formarsi, ma lascia che si riassorbano naturalmente. Evita il più possibile di grattarti: se il prurito è intenso lavati la zona interessata con semplice acqua;
  14. stai al fresco: preferite ambienti ben areati ed – ovviamente – l’ombra, a tal proposito leggi anche: Dormire col climatizzatore o il ventilatore fa male? Gli errori da non commettere

Bagno o doccia?
In caso di pelle irritata a causa del sudore, cosa preferire: un bagno o una doccia? E quali gel e creme idratanti scegliere? Leggi questo articolo: Pelle irritata dal sudore: bagno, doccia, gel o crema idratante?

Prodotti per la cura della pelle irritata
Ecco una lista di prodotti, selezionati e testati dal nostro Staff di esperti, per detergere, idratare e calmare la pelle irritata:

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Balanite, lichen planus, verruche, candida, gonorrea: le infezioni del pene

MEDICINA ONLINE SPERMA LIQUIDO SEMINALE PENIS VARICOCELE HYDROCELE IDROCELE AMORE DONNA PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE VAGINA SESSULITA SESSO COPPIA LOVE COUPLE FRINEDS LOVLe infezioni del pene e del glande sono diversi processi infettivi di origine batterica, virale, parassitaria o fungina che coinvolgono i genitali maschili ma che possono diffondersi anche ad altre aree del corpo e trasmettersi sessualmente al partner. Tra le infezioni più diffuse ricordiamo la balanite, le verruche genitali, la candidosi, il lichen planus e la gonorrea.

Balanite

La balanite (dal greco antico: βάλανος, bálanos, «ghianda», itis, «infiammazione») è un’irritazione e un’infiammazione, con comparsa di rossore, della testa del glande spesso estesa anche al prepuzio. In quest’ultimo caso viene meglio definita balanopostite. Le cause della balanite sono frequentemente correlate a batteri (Streptococcus pyogenes, Staphylococcus aureus, Neisseria gonorrhoeae) ma a volte è sostenuta da miceti come la candida albicans. Può essere una balanite traumatica di tipo irritativo, da farmaci, allergica da contatto. Irritazione, prurito intimo, desquamazioni sono segnali di una origine batterica. I sintomi sono irritazione del glande, prurito, arrossamento, disturbi della minzione, edema, ingrossamento delle ghiandole linfatiche inguinali, lesioni ulcerative, secrezioni biancastre e/o maleodoranti dal pene, dolore durante i rapporti. In alcuni casi c’è sanguinamento. Le terapie includono antibiotici (se l’infezione è batterica) e gli antimicotici (se l’infezione è fungina). Anche il o la partner sessuale, sebbene sia asintomatica, dovrebbe sottoporsi al trattamento farmacologico specifico.

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Lichen planus

Il lichen planus (LP), o lichen ruber planus (LRP), è una dermatosi infiammatoria ad andamento cronico-recidivante ed eziologia sconosciuta che colpisce cute, mucose e unghie, si configura nella categoria delle malattie autoimmuni. Le cause non sono ancora del tutto note. Numerosi farmaci tra cui antibiotici, anticonvulsivanti, antidepressivi, antimalarici, antipertensivi, diuretici, FANS, metalli e farmaci biologici sono stati associati allo sviluppo di reazioni lichenoidi. L’amalgama dentale, contenente mercurio, è un possibile fattore di rischio benché non sia stata provata una chiara associazione con la patologia. Altri fattori di rischio sono esposizione a p-fenilendiammina, dimetilfumarato, noce di Betel, radioterapia, depressione e disturbi d’ansia. Anche le intolleranze alimentari, come quella al lattosio, non vanno trascurate. In alcuni studi (ma non in altri) si è riscontrata un’associazione tra infezione da HCV e lichen planus; il possibile ruolo di questo virus rimane perciò incerto. È stato inoltre associato ad infezioni da herpesvirus tra cui HHV-3, HHV-6, HHV-7 e in rari casi ad infezioni da HBV e in seguito a somministrazione di vaccino antiepatite B. I sintomi sono: lesioni papulose o placche pruriginose, erosive e recidivanti sulla pelle, prurito locale con balanite e postite, dolore durante i rapporti. La terapia dipende dall’elemento a monte che l’ha determinato. Il lichen reticolare non richiede alcun trattamento in quanto è asintomatico. In rari casi si può osservare una superinfezione da Candida albicans che causa bruciore e rende necessario un trattamento antimicotico. Nel lichen erosivo vengono impiegati soprattutto i corticosteroidi. In prima istanza si usano i corticosteroidi topici come il desametasone in soluzione viscosa, il flucinonide in gel o il betametasone in tavolette da sciogliere in bocca. Nel lichen atrofico dei genitali (come nella forma più grave sclero-atrofica) vengono impiegati due nuove molecole: il tacrolimus e il pimecrolimus, con ottimi risultati soprattutto se si considerano i pesanti effetti collaterali dei cortisonici (atrofia dell’epitelio e graduale perdita dell’elasticità delle mucose e della cute) che restano un’arma valida nelle forme più gravi.

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Verruche genitali

Il condiloma acuminato (anche chiamato verruca genitale, verruca venerea, verruca anale e verruca anogenitale) è una malattia altamente contagiosa a trasmissione sessuale. La causa risiede in alcuni sottotipi di Papillomavirus umano (HPV). Tra i sintomi ricordiamo: dolore, irritazione, prurito, dispareunia, dolore durante la minzione. Può degenerare in cancro. Terapia: è consigliato trattare i condilomi con farmaci antivirali ed immunomodulatori. Possono essere usati anche elettrocoagulazione, laser terapia o escissione chirurgica.

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Candidosi

Rare nell’uomo, al contrario della candidosi femminile, molto più diffusa e sintomatica. Cause: la causa è un fungo, la Candida albicans. Sintomi: bruciore circoscritto, dolore durante i rapporti, dolore durante la minzione, eritema localizzato, prurito, irritazione genitale. La terapia si serve di applicazione topica di antimicotici specifici (ad esempio Clotrimazolo o Miconazolo), eventualmente associando antifungini ad azione sistemica (ad esempio Polienici o Echinocandine).

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Gonorrea

La gonorrea (dal greco “gonos”: seme; e “reo” : scorro;) o blenorragia (dal greco “blenos”: muco; e “ragoo”: erompo;) è una malattia a trasmissione sessuale. La causa risiede nel batterio Neisseria gonorrhoeae. È popolarmente nominata “scolo”. I termini si riferiscono al principale sintomo, ossia le perdite uretrali. I sintomi includono: irritazione a livello del glande, perdite biancastre-giallognole e maleodoranti dal pene, dolore durante la minzione, bruciore e prurito. Nei casi più complessi, l’infezionee degenera in prostatite, epididimite e sterilità. La terapia include antibiotici (macrolidi, chinoloni e cefalosporine).

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