Valutazione autismo infantile: la Scala di valutazione CARS

MEDICINA ONLINE bambino bimba morta barbecue paradiso Girl, 2, found ‘barbecued alive by her mother’ after neighbours heard her screamsLa Scala di valutazione CARS (acronimo dall’inglese “Childhood Autism Rating Scale”) è una scala di valutazione usata in campo medico come strumento per identificare i bambini con autismo dai due anni di età, e per una diagnosi differenziale, cioè distinguerli dai bambini con altri handicap evolutivi. La CARS restituisce anche una valutazione sulla gravità della patologia: sotto questo aspetto, la scala CARS si pone non solo come uno strumento descrittivo, ma anche diagnostico.

Pur se usata la maggioranza delle volte con bambini, la CARS acquista valore anche nella diagnosi di autismo in adolescenti od adulti, nel caso in cui la patologia sia rimasta non riconosciuta da bambini, cosa che può accadere specie nei casi di autismo lieve. La CARS, sviluppata e testata su oltre 1.500 casi in un periodo di 15 anni, ha inoltre il vantaggio di essere semplicemente insegnata anche ad operatori con poca esperienza nell’autismo.

La CARS è costituita da 15 item relativi alle principali aree comportamentali, a ciascuno dei quali, mediante l’intervista ai genitori e l’osservazione diretta, viene attribuito un punteggio da 1 (normalità) a 4 (marcata patologia). La somma dei vari punteggi fornisce un totale che può variare da 15 a 60 e che indica la presenza/assenza della patologia e – se presente- anche la sua gravità, secondo questo schema:

  • punteggio CARS da 15 a 30: soggetto non autistico;
  • punteggio CARS da 31 a 34 : soggetto con autismo leggero;
  • punteggio CARS da 34 a 37 : soggetto con autismo medio;
  • punteggio CARS da 38 a 50 : soggetto con autismo grave;
  • punteggio CARS da 51 a 60 : soggetto con autismo molto grave.

I punteggi che oscillano tra 28 e 32 potrebbero necessitare di ulteriori indagini, anche se, in base alla nostra esperienza, se il test è effettuato correttamente, un punteggio totale superiore a 31 è indicativo quasi sempre di una situazione autistica.

Ecco una lista con i 15 item. All’inizio di ogni risposta il punteggio assegnato alla risposta specifica. Alla fine del test si sommano i punteggi di tutte le risposte per ottenere il punteggio CARS.

Attenzione: NON usare per auto-diagnosi. Questo test si basa sulle conoscenze e sull’esperienza dell’esaminatore. Effettuato da personale non esperto può dare dei falsi positivi (soggetto sano ritenuto malato) o falsi negativi (soggetto malato ritenuto sano).

I – Relazione con le persone

  • 1 Nessuna evidenza di difficoltà o anormalità nella relazione con le altre persone. Il comportamento del bambino è appropriato all’età. Qualche segno di diffidenza, nervosismo o fastidio può essere presente quando gli viene detto cosa fare, ma non in grado particolare.
  • 1,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 2 Relazionalità lievemente anormale. Il bambino può evitare il contatto oculare con l’adulto, evitare l’adulto o innervosirsi se si forza l’interazione, essere eccessivamente cauto, non essere così responsivo all’adulto come ci si può attendere, aggrapparsi ai genitori, più frequentemente della maggior parte dei suoi pari.
  • 2,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 3 Relazionalità moderatamente anormale. Il bambino delle volte mostra di isolarsi (sembra ignaro degli adulti). A volte sono necessari forti e persistenti tentativi per ottenere l’attenzione del bambino. Il contatto iniziato dal bambino è scarso.
  • 3,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 4 Relazionalità gravemente anormale. Il bambino è costantemente appartato o inconsapevole di ciò che sta facendo l’adulto. Quasi mai risponde o inizia un contatto con l’adulto. Solo i più persistenti tentativi di catturarne l’attenzione hanno effetto.

II – Imitazione

  • 1Imitazione appropriata. Il bambino riesce ad imitare suoni, parole e movimenti di livello appropriato per la sua età.
  • 1,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 2 Imitazione lievemente anormale. Il bambino imita quasi sempre semplici comportamenti come battere le mani o singoli suoni verbali, occasionalmente imita solo dopo sollecitazione o con ritardo.
  • 2,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 3 Imitazione moderatamente anormale. Il bambino imita solo per parte del tempo e richiede un alto grado di persistenza ed aiuto dall’adulto; spesso imita solo con ritardo.
  • 3,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 4 Imitazione gravemente anormale. Il bambino non imita, o imita solo raramente, suoni, parole, o movimenti, anche se sollecitato ed assistito dall’adulto.

Leggi anche:

III – Risposta emotiva

  • 1 Risposte emotive appropriate all’età ed alla situazione. Il bambino mostra un grado e tipo appropriato di risposta emotiva, evidenziato da cambiamenti nell’espressione facciale, nella postura, e nel comportamento.
  • 1,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 2Risposte emotive lievemente anormali. Il bambino occasionalmente mostra un tipo o grado di reazioni emotive in qualche modo inappropriati. Le reazioni sono a volte scollegate dall’evento o dall’oggetto che le provoca.
  • 2,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 3 Risposte emotive moderatamente anormali. Il bambino mostra evidenti segni di risposte emotive inappropriate per tipo o per grado. Le reazioni possono essere molto scarse o eccessive e non legate alla situazione; può fare smorfie, ridere o irrigidirsi, anche se non apparentemente non sono presenti oggetti
    o situazioni collegabili a ciò.
  • 3,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 4 Risposte emotive gravemente anormali. Le reazioni sono raramente appropriate alla situazione; una volta che il bambino reagisce in un certo modo, è veramente difficile fargli cambiare umore. Il bambino
    può mostrare emozioni largamente diverse anche se niente è cambiato.

IV – Uso del corpo

  • 1 Uso del corpo appropriato all’età. Il bambino si muove con la stessa facilità, agilità, e coordinazione di un bambino normale di pari età.
  • 1,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 2 Uso del corpo lievemente anormale. Alcune peculiarità minori possono essere presenti, quali goffaggine, movimenti ripetitivi, scarsa coordinazione, o la rara presenza di più movimenti inusuali.
  • 2,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 3 Uso del corpo moderatamente anormale. Comportamenti che sono chiaramente strani o inusuali per un bambino di questa età, che includono strani movimenti delle dita, posture peculiari delle mani o del corpo, fissarsi o colpirsi in parti del corpo, auto-aggressività, dondolamenti, ruotare su sé stessi, agitazione delle dita, o camminare sulle punte dei piedi.
  • 3,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 4 Uso del corpo gravemente anormale. Intensi o frequenti movimenti del tipo descritto precedentemente, sono segni di un uso del corpo gravemente anormale.
    Questi comportamenti possono persistere nonostante i tentativi di scoraggiarli o di coinvolgere il bambino in altre attività.

V – Uso degli oggetti

  • 1 Appropriato utilizzo ed interesse verso giocattoli ed altri oggetti. Il bambino mostra normale interesse nei giocattoli ed altri oggetti appropriati per la sua età ed usa questi giocattoli in maniera appropriata.
  • 1,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 2 Interessante lievemente inappropriato verso giocattoli ed altri oggetti, o nel loro uso. Il bambino può mostrare interessi particolari in un giocattolo oppure giocarvi in un modo infantile inappropriato (come sbatterlo o morsicarlo).
  • 2,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 3 Interesse ed uso di giocattoli ed altri oggetti moderatamente inappropriato. Il bambino può mostrare poco interesse nei giocattoli o altri oggetti, o può restare assorto nell’utilizzarli in qualche strano modo. Egli si concentra su qualche insignificante parte del giocattolo, restando incantato alla vista della luce che vi si riflette, muoverne ripetitivamente alcune parti, o giocare esclusivamente con un solo oggetto.
  • 3,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 4 Interesse ed uso di giocattoli ed oggetti gravemente inappropriato. Il bambino può impegnarsi nelle stesse attività di cui alla descrizione precedente, con maggiore frequenza ed intensità. è difficile da distogliere da queste attività inappropriate una volta che le inizia.

Leggi anche:

VI – Adattamento ai cambiamenti

  • 1 Risposta appropriata all’età verso i cambiamenti. Mentre il bambino può notare o commentare cambiamenti nelle routine, accetta queste variazioni senza stress immotivato.
  • 1,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 2 Adattamento ai cambiamenti lievemente inappropriato. Quando un adulto tenta di cambiare attività, il bambino può continuare a fare lo stesso compito o ad usare gli stessi materiali.
  • 2,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 3 Adattamento ai cambiamenti moderatamente inappropriato. Il bambino resiste attivamente ai cambiamenti nelle routine, tenta di proseguire con le vecchia attività ed è difficile distoglierlo. Può irritarsi o intristirsi se una routine prestabilita viene alterata.
  • 3,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 4 Adattamento ai cambiamenti gravemente inappropriato. Il bambino mostra severe reazioni al cambiamento. Se si forza una variazione, può diventare estremamente arrabbiato e non cooperativo, e reagire con furia.

VII – Risposta visiva

  • 1 Risposta visiva appropriata all’età. La reazione visuale è normale ed appropriata per l’età. La vista è utilizzata insieme agli altri sensi come mezzo di esplorazione di nuovi oggetti.
  • 1,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 2 Risposta visiva leggermente anormale. Il bambino occasionalmente deve essere richiamato per guardare un oggetto. Il bambino può essere maggiormente interessato nel guardare specchi o illuminazioni anziché compagni, può ogni tanto fissare nel vuoto, o può anche evitare di guardare la gente negli occhi.
  • 2,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 3 Risposta visiva moderatamente anormale. Il bambino deve essere richiamato frequentemente per guardare a ciò che sta facendo. Può fissare nel vuoto, evitare di guardare le persone negli occhi, guardare
    agli oggetti da angoli inusuali, o tenere gli oggetti molto vicino agli occhi.
  • 3,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 4 Risposta visiva gravemente anormale. Il bambino evita costantemente di guardare le persone o certi
    oggetti, e può mostrare forme estreme di altre peculiarità visive di cui alla descrizione precedente.

VIII – Risposta uditiva

  • 1 Risposta uditiva appropriata all’età. Le proprietà uditive del bambino sono normali ed appropriate per l’età. L’udito è utilizzato insieme agli altri sensi.
  • 1,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 2 Risposta uditiva leggermente anormale. Possono esserci alcune carenze di risposte, o lievi reazioni eccessive a certi suoni. Le risposte ai suoni possono essere ritardate e può essere richiesta la ripetizione
    per catturare l’attenzione del bambino. Il bambino può essere distratto da suoni estranei.
  • 2,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 3 Risposta uditiva moderatamente anormale. Le risposte del bambino ai suoni variano, spesso ignora un suono le prime volte che viene prodotto. Può spaventarsi o tapparsi le orecchie quando ascolta alcuni rumori quotidiani.
  • 3,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 4 Risposta uditiva gravemente anormale. Il bambino reagisce in maniera estremamente evidente troppo/troppo poco ai suoni, indipendentemente dal tipo.

Leggi anche:

IX – Gusto, olfatto, e uso e risposta al tatto

  • 1 Uso e risposte normali del gusto, olfatto e tatto. Il bambino esplora nuovi oggetti in maniera appropriata all’età, generalmente per sensazione ed osservazione. Il gusto e l’olfatto vengono usati, quando appropriato. Quando reagisce a lievi e minimi dolori, il bambino mostra fastidio ma non reagisce eccessivamente.
  • 1,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 2 Uso e risposte del gusto, olfatto e tatto leggermente anormali. Il bambino può persistere a mettersi gli oggetti in bocca; può odorare o assaggiare oggetti non commestibili; può ignorare o reagire eccessivamente ai dolori lievi che un bambino normale esprimerebbe come fastidio.
  • 2,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 3 Uso e risposte del gusto, olfatto e tatto moderatamente anormali. Il bambino può essere moderatamente preoccupato nel gustare, odorare, o toccare oggetti o persone. Il bambino può sia reagire eccessivamente che troppo poco.
  • 3,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 4 Uso e risposte del gusto, olfatto e tatto gravemente anormali. Il bambino è assorto con l’odorare, assaggiare o sentire gli oggetti più per le sensazioni che ne derivano che per la normale esplorazione od uso dell’oggetto stesso. Il bambino può ignorare completamente il dolore o reagire in maniera estrema a piccoli fastidi.

X – Paura e apprensione

  • 1 Paura ed apprensione normali. Il comportamento del bambino è appropriato sia alle situazioni che all’età.
  • 1,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 2 Paura ed apprensione leggermente anormali. Il bambino mostra occasionalmente troppa o troppo poca paura o nervosismo, comparato alle reazioni di un bambino normale della stessa età in situazione simile.
  • 2,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 3 Paura ed apprensione moderatamente anormali. Il bambino mostra spesso maggiore o minore paura del normale, anche rispetto ad un bambino più piccolo nella stessa situazione.
  • 3,5Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 4 Paura ed apprensione gravemente anormali. La paura persiste anche dopo ripetute esperienze con oggetti o eventi inoffensivi. è estremamente difficile calmare o consolare il bambino. Il bambino può inoltre mostrare di non valutare appropriatamente i pericoli che altri bambini della stessa età evitano.

XI – Comunicazione verbale

  • 1 Comunicazione verbale normale, appropriata all’età ed alla situazione.
  • 1,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 2 Comunicazione verbale leggermente anormale. Il linguaggio mostra complessivamente un ritardo. La maggior parte del linguaggio è significativo, comunque si possono avere alcune ecolalie od inversione dei pronomi. Può anche essere usata occasionalmente qualche parola particolare o gergale.
  • 2,5 Osservazione intermedia tra la precedente la successiva.
  • 3 Comunicazione verbale moderatamente anormale. Il linguaggio può essere assente. Se si presenta, la comunicazione verbale può essere un misto di linguaggio significativo e di espressioni gergali, ecolalie o inversione dei pronomi.
    Alcune peculiarità relative alla parte del linguaggio significativa includono eccessive domande o interesse verso un particolare argomento .
  • 3,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 4 Comunicazione verbale gravemente anormale. Non viene utilizzato un linguaggio significativo. Il bambino può emettere strilla infantili, suoni strani o animaleschi, parole riproducenti rumori complessi, o
    può mostrare un uso di alcune parole, o frasi sensate, persistente e bizzarro.

XII – Comunicazione non verbale

  • 1 Uso normale della comunicazione non verbale, appropriata all’età ed alla situazione.
  • 1,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 2 Uso leggermente anormale della comunicazione non verbale. Impiego immaturo della comunicazione non verbale; il bambino riesce ad indicare o raggiungere ciò che vuole solo in maniera imprecisa, in situazioni dove altri bambini della stessa età riescono ad puntare e gesticolare più specificatamente per indicare ciò che vogliono.
  • 2,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 3 Uso moderatamente anormale della comunicazione non verbale. Il bambino non riesce generalmente ad esprimere le sue necessità o desideri in maniera non verbale, e non riesce a comprendere la comunicazione non verbale degli altri.
  • 3,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 4 Uso gravemente anormale della comunicazione non verbale. Il bambino usa solamente gesti peculiari o bizzarri senza apparente significato, e non mostra consapevolezza del significato associato ai gesti o espressioni facciali degli altri.

XIII – Livello di attività

  • 1 Normale livello di attività per età e circostanze. Il bambino non è più attivo o meno attivo di un bambino normale della stessa età in situazione simile.
  • 1,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 2 Livello di attività leggermente anormale. Delle volte il bambino può essere sia un po’ irrequieto che in qualche modo pigro e con movimenti lenti. Il suo livello di attività interferisce solo leggermente con le sue prestazioni.
  • 2,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 3 Livello di attività moderatamente anormale. Il bambino può essere molto attivo e difficile da contenere. Può avere energie senza fine e non addormentarsi rapidamente la notte, come pure può mostrarsi letargico e necessitare di grande sollecitazione per fare le cose.
  • 3,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 4 Livello di attività gravemente anormale. Il bambino esibisce estrema attività o inattività e può inoltre passare da un estremo all’altro frequentemente.

XIV – Livello e consistenza di risposta intellettiva

  • 1 L’intelligenza è normale e ragionevolmente consistente attraverso le varie aree. Il bambino è intelligente come tipico per la sua età e non ha alcun inusuale abilità o deficit intellettivo.
  • 1,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 2 Funzionamento intellettivo leggermente anormale. Il bambino non è così intelligente come altri bambini della sua età. Le abilità appaiono similmente ritardate in tutte le aree.
  • 2,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 3 Funzionamento intellettivo moderatamente anormale. Il bambino in generale non è così intelligente come suoi pari, comunque può avere un funzionamento pressoché normale in una o più aree intellettive.
  • 3,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 4 Funzionamento intellettivo gravemente anormale. Mentre il bambino non è così intelligente come i suoi pari, può avere un funzionamento anche superiore ai bambini normali della stessa età in una o più aree.

XV – Impressione generale

  • 1 Non autistico. Il bambino non mostra alcuno dei sintomi caratteristici dell’autismo.
  • 1,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 2 Autismo lieve. Il bambino mostra solo alcuni sintomi o solo un lieve grado di autismo.
  • 2,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 3 Autismo medio. Il bambino mostra diversi sintomi o un moderato grado di autismo.
  • 3,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 4 Autismo grave. Il bambino mostra molti sintomi o un grado molto grave di autismo.

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!

Sindrome di Asperger in bambini ed adulti: primi sintomi, terapie

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma SINDROME DI ASPERGER BAMBINI ADULTI SINTOMI CURE Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie CapillariLa sindrome di Asperger (dal nome di uno psichiatra pediatra austriaco stimato dalla psichiatra che ha diagnosticato per prima questa malattia, Lorna Wing) è una malattia classificata fra i disturbi pervasivi dello sviluppo (DPS), ovvero quando sono presenti compromissioni nelle tre aree di sviluppo del bambino, quali interazione sociale, comunicazione verbale e non, repertorio di attività e interessi. La sindrome di Asperger è una forma lieve di questo tipo di disturbi, poiché non manifesta né difficoltà comunicative e né nello sviluppo cognitivo.

Epidemiologia della sindrome di Asperger
Ne soffrono tre persone su 10mila e il 90% di questi sono di sesso maschile.

Cause della sindrome di Asperger
Le cause della sindrome di Asperger non sono state ancora del tutto chiarite, anche se la causa sembrerebbe essere di origine genetica. L’ipotesi è che la sindrome sia influenzata dall’azione sinergica di più geni in qualche modo alterati. Secondo lo psicologo clinico Tony Attwood, studioso della sindrome da numerosi anni, potrebbe favorire il disturbo l’età avanzata della madre o/e del padre.Si tratta comunque di un’ipotesi non dimostrata scientificamente, almeno per ora. Altri studi hanno permesso di osservare che a giocare un suo peso potrebbe essere l’età elevata soprattutto del padre.

Leggi anche:

Primi sintomi della sindrome di Asperger nei bambini
La sindrome di Asperger prevede la compromissione dell’interazione sociale, ovvero la tendenza all’isolamento del bambino affetto a 360°, anche per le forme di contatto più banali. Un bambino con la sindrome di Asperger, prova dei sentimenti di affetto, ma ha difficoltà di interazione con gli altri bambini, di goffaggine, anche se non in maniera acuta come nei casi di autismo. La maturità emotiva dei bambini con sindrome di Asperger è di solito inferiore di tre anni rispetto ai coetanei. I sintomi non sono visibili generalmente entro i primi tre anni di vita, solo dai 30 mesi di un bambino si possono cogliere le manifestazioni della sindrome di Asperger, ed è con la scuola che questa malattia risulta del tutto evidente: difficoltà nelle interazioni sociali, problemi di comunicazione, comportamenti ripetitivi e stereotipati, attività e interessi limitati, iperattività e disattenzione, ansia emergono palesemente fra i banchi di scuola quando il bambino si trova fra i compagni. La diagnosi può essere fatta con una buona accuratezza nei bambini dopo i 5 anni, mentre la diagnosi in bambini più piccoli non è sufficientemente attendibile.

Sintomi della sindrome di Asperger negli adulti
L’individuo malato, nei casi in cui non abbiamo a che fare con un mutismo selettivo, riesce ad avere una comunicazione con un’altra persona, ma risulterà sicuramente prolisso e ripetitivo su argomenti di suo interesse. L’adulto con questa sindrome ha poi la caratteristica di non comprendere le reazioni altrui di voler cambiare argomento o di interruzione della comunicazione per noia del discorso. Il tono di un malato di sindrome di Asperger sarà meno monotono che in un autistico, ma comunque di una prosodia povera. Il linguaggio sarà “strano”, forbito per certe età, ma che trasmetterà un chiaro senso di incoerenza. Ironia e sarcasmo non sono quasi per nulla compresi da chi ha questa sindrome; così come la gestualità e tutto quello che riguarda la comunicazione non verbale, è escluso da questi soggetti.

Leggi anche: Persone famose con la Sindrome di Asperger

Differenze sostanziali tra la sindrome di Asperger e l’autismo.
Il bambino con Asperger può sviluppare attaccamento per i famigliari (cosa che non avviene in caso di autismo); è consapevole della presenza degli altri intorno a sé, nonostante i suoi atteggiamenti e la sua comunicazione siano anomali; è loquace e prolisso, anche se il suo approccio verbale avviene sempre a sproposito o inopportunamente (invece i bimbi con autismo parlano pochissimo o per niente). Inoltre, il bambino con Asperger si rende pienamente conto della sua condizione di diversità rispetto a chi non ha il problema.

Caratteristiche della sensibilità sensoriale nei soggetti con sindrome di Asperger:

  • Alcuni adulti con sindrome di Asperger ritengono che nella vita di tutti i giorni la loro sensibilità sensoriale ha un impatto maggiore rispetto alle problematiche che riguardano lo stringere amicizie, gestire le emozioni e trovare un impiego adatto.
  • La sensibilità più comune è quella verso suoni specifici, ma ci possono essere anche sensibilità tattili, sensibilità riguardanti l´intensità della luce, il gusto e la consistenza di alcuni cibi, nonché la sensibilità verso certi odori.
  • Ci può essere una reazione spropositata o al contrario sottotono rispetto ad un dolore fisico, al disagio e all’equilibrio, la percezione del movimento e l´orientamento corporeo possono risultare insoliti.
  • In ambienti sensorialmente stimolanti, come ad esempio la classe, il bambino con una grande sensibilità sensoriale diventa iper vigilante, teso e distraibile, non sapendo quando arriverà la successiva dolorosa esperienza sensoriale.
  • Sappiamo che questi segni sono presenti in maniera maggiore nell´infanzia e diminuiscono gradualmente durante l´adolescenza, ma rimangono caratteristiche permanenti per alcuni adulti con sindrome di Asperger.

Gli “interessi speciali”: caratteristiche
La sindrome di Asperger è caratterizzata anche da rigidità del pensiero e comportamenti bizzarri e inusuali, di cui fa parte la scarsità di interessi, paradossalmente parallela a curiosità solo per un determinato argomento (per esempio la geografia) o una attività, denominati “interessi speciali”. L´interesse può essere fonte di divertimento, apprendimento, identità, autostima e può essere utilizzato in maniera costruttiva dai genitori, insegnanti e terapeuti, inoltre quando si considerano gli aspetti positivi dell’interesse speciale è importante considerare non solo i benefici per la persona con Asperger ma anche gli eventuali benefici per la società che possono scaturire da questi interessi. Ecco una lista di caratteristiche tipiche degli interessi speciali:

  • L’interesse speciale può durare periodi molto lunghi (anche due o tre anni), per poi esaurirsi.
  • Una delle caratteristiche che differenzia un hobby da un interesse speciale di rilevanza clinica è il focus verso l´interesse o la peculiarità dell’argomento
  • Interessi speciali o insoliti possono svilupparsi già dal secondo o terzo anno di età e possono iniziare a manifestarsi attraverso l´interesse per parti di un oggetto come le ruote di una macchinina o gli interruttori elettrici
  • La fase successiva può riguardare la fissazione verso qualcosa che non sia né un gioco né una persona o riguardo una particolare categoria di oggetti e la collezione di un gran numero di questi
  • Successivamente è possibile che inizi la raccolta di fatti e dati riguardo uno specifico argomento
  • La maggior parte della conoscenza che riguarda l´interesse speciale è appresa in maniera autodidatta e rivolta verso se stesso
  • Durante l´eta pre-adolescenziale ed adolescenziale l´interesse può riguardare l´elettronica ed i computer, la letteratura di finzione, la fantascienza e a volte può essere diretto verso una particolare persona.
  • Sembrano esserci due particolari categorie di interesse: la collezione e l´acquisizione della conoscenza di un argomento o concetto specifico
  • Alcune ragazze Asperger possono sviluppare un interesse speciale verso la narrativa piuttosto che verso i fatti
  • A volte l´interesse speciale può riguardare gli animali ma con un livello tale di intensità che il bambino si comporterà come l´animale di suo interesse.

Come comportarsi con un bambino con sindrome di Asperger?
Visti i sintomi, risulta evidente la conseguente necessità di un affiancamento di sostegno nella formazione e nell’educazione del bambino da parte di personale competente, non tanto per un deficit intellettuale (il quoziente intellettivo nella maggior parte dei casi è nella norma, se non talvolta addirittura superiore), quanto per le difficoltà sociali e comportamentali e anche perché è ricorrente in questa sindrome la tendenza alla depressione ed ai disturbi d’ansia.

Leggi anche:

Sindrome di Asperger, abilità cognitive e scuola:

  • Alcuni bambini Asperger iniziano ad andare a scuola avendo delle abilità scolastiche maggiori rispetto ai loro coetanei.
  • Ci sono più bambini Asperger di quanti ci si aspetti verso gli estremi delle abilità cognitive (alto potenziale e/o problemi di apprendimento).
  • A scuola gli insegnanti capiscono presto che il bambino ha uno stile di apprendimento che lo distingue dagli altri e che presenta abilità nel comprendere il mondo logico e della fisica, notando dettagli, ricordando e sistematizzando i fatti in maniera sistematica.
  • I bambini Asperger possono essere facilmente distraibili, specialmente in classe. Quando si dedicano alla risoluzione di un problema, sembrano avere la mente a binario unico e hanno paura di sbagliare.
  • Progredendo nel percorso scolastico, gli insegnanti notano difficoltà nelle abilità organizzative specialmente riguardo i compiti per casa e gli esami.
  • Se un bambino Asperger non ha successo sociale a scuola, il risultato scolastico diventa la motivazione primaria per andare a scuola e determina lo sviluppo dell’autostima.

Sindrome di Asperger, abilità motorie:

  • Si nota una certa goffaggine motoria in almeno il 60% dei bambini con Asperger, ma molti studi che utilizzano procedure specializzate mostrano che specifiche problematiche nel movimento riguardano quasi tutti i bambini con sindrome di Asperger.
  • Quando camminano o corrono la coordinazione può risultare immatura e gli adulti con sindrome di Asperger possono avere un´andatura strana, a volte idiosincratica che manca di fluidità ed efficacia.
  • Alcuni bambini con sindrome di Asperger possono avere uno sviluppo immaturo nell’abilità del prendere, lanciare e calciare la palla.
  • Una descrizione più accurata del semplice essere goffi può essere una carente pianificazione di movimento e tempi lenti di preparazione mentale (una lenta programmazione mentale?).
  • Le insegnanti possono mostrare preoccupazione riguardo le difficoltà nella scrittura a mano.
  • La goffaggine motoria sembra non interessare le attività sportive come il nuoto, l’utilizzo del trampolino, giocare a golf e l´equitazione.

Come comportarsi con un adulto con sindrome di Asperger?
I soggetti alla sindrome di Asperger inoltre vanno seguiti anche nella fase adulta, specie se hanno in contemporanea altre patologie, cosa non affatto rara: nel 25% dei casi si tratta di epilessia, vi sono poi disturbi psichiatrici, deficit visivi e uditivi, altre anomalie genetiche e disturbi del sonno.

Adulti con sindrome di Asperger e mondo del lavoro
Gli “Aspie”, il modo in cui si autodefiniscono le persone con l’Asperger, in Italia trovano purtroppo grande difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro. Sicuramente manca negli operatori del settore un’adeguata conoscenza scientifica della sindrome e questo vanifica la possibilità di poter usufruire delle capacità uniche di persone in grado di produrre lavori di elevata qualità. Ma è anche assai arduo per un Aspie poter accedere alle liste di collocamento come prevede la legge 68/99 in materia di assunzione da parte delle imprese pubbliche e private di persone disabili o portatrici di handicap.

Cure per la sindrome di Asperger
Non vi sono cure specifiche e risolutive per la sindrome di Asperger, tuttavia vi sono delle terapie e farmaci efficaci, volti a moderare sintomi come le ossessioni maniacali, la depressione, l’ansia, l’iperattività e a migliorare l’interazione sociale e la comunicazione con gli altri. L’ambiente famigliare e sociale che sta intorno ad una persona affetta da sindrome di Asperger è fondamentale, per questo è importante che le persone siano consapevoli di questo stato: pazienza, calma e comprensione sono elementi fondamentali, mentre il contrario potrebbe peggiorare la malattia.

“Allenamento” per i genitori di bambini con sindrome di Asperger
Tutti gli interventi educativi o di tipo psico-comportamentale indirizzati al bambino non riescono quasi mai a garantire risultati soddisfacenti. Da qui nascono nei genitori sensazioni di frustrazione e fallimento che possono peggiorare ulteriormente la situazione famigliare. Una buona soluzione è rappresentata dagli interventi di “parent-training” (allenamento dei genitori), mirati a insegnare ai genitori quali comportamenti e quali strategie possono migliorare il rapporto con il bambino e la relazione tra il bambino e il mondo esterno.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Vostro figlio soffre di autismo? I primi segnali per capirlo e come comportarsi con lui

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO TRISTE TRISTEZZA DEPRESSIONE BAMBINI VETRO TRENO VIAGGIOLa scienza medica ha identificato alcuni sintomi di autismo che possono rappresentare indicatori precoci della patologia a cui è bene prestare molta attenzione. Non sempre debbono essere presenti tutti gli indicatori di seguito elencati per procedere ad effettuare un approfondimento psicodiagnostico, allo stesso modo la presenza di un singolo sintomo non deve necessariamente condurre a diagnosi. Se sono presenti tutti o alcuni di questi sintomi si consiglia comunque di rivolgersi al più presto ad un medico.

Sintomi di autismo

I sintomi di autismo più comuni, includono:

  1. Difficoltà ad instaurare contatto oculare;
  2. Assenza di risposta al sorriso sociale;
  3. Assenza di risposte di orientamento a stimoli sonori o al proprio nome, anche se pronunciato da persone famigliari;
  4. Difficoltà a seguire con lo sguardo oggetti in movimento;
  5. Assenza di gesti comunicativi come indicare, salutare con la mano ecc..;
  6. Difficoltà a seguire con lo sguardo il movimento di indicare delle altre persone;
  7. Assenza di comportamenti appropriati per richiamare l’attenzione degli altri;
    Difficoltà a esternare manifestazioni di affetto o a riceverle da altre persone;
  8. Assenza del comportamento di allungarsi per essere preso in braccio;
  9. Assenza del comportamento imitativo;
  10. Difficoltà a mettere in atto giochi con altri bambini;
  11. Difficoltà a richiedere aiuto o oggetti/attività desiderati;
  12. I sintomi che possono rappresentare indicatori dell’autismo variano spesso sulla base dell’età del bambino: si differenziano nei primi due anni di vita rispetto a bambini più grandi.

Leggi anche: Ritardo mentale nei bambini lieve, moderato, grave: si guarisce?

INDICATORI PRECOCI (0 – 24 mesi)

Nei primi anni di vita del bambino i segnali indicatori di autismo si manifestano molto più spesso come assenza di comportamenti che rappresentano tappe evolutive fondamentali nel percorso di sviluppo del bambino, che non come presenza di comportamenti strani o atipici. A seconda dell’età del bambino i sintomi sono diversi:

  • 6 mesi: assenza di sorriso sociale e manifestazione di gioia. I bimbi autistici solitamente tendono a non rispondere al sorriso degli altri, come invece spesso fanno i bambini non autistici, e non esternano manifestazioni di gioia
  • 9 mesi: i bambini autistici non si orientano a suoni ed espressioni facciali,
  • 12 mesi: i bambini con autismo non rispondono quando chiamati per nome; inoltre è spesso assente la lallazione o alcuni idiomi tipici dei bambini a questa età, così come tipicamente mancano gesti con chiara valenza comunicativa come salutare ed indicare con le mani.
  • 16 mesi: assenza di singole paroline pronunciate vocalmente.
  • 2 anni: assenza di frasi a due parole (diverse da semplici ripetizioni di quanto detto da altri o in cartoni animati, musiche…); molto spesso se sono presenti consistono principalmente in ripetizioni di frasi sentite alla televisione o sentite pronunciare dagli adulti di riferimento.

INDICATORI DI AUTISMO NEI BAMBINI DAI 2 ANNI IN POI

I possibili sintomi di autismo nei bambini dai 2 anni in poi riguardano principalmente i deficit nelle abilità sociali, linguistiche e comunicative (sia come comunicazione verbale che non verbale) e la presenza di comportamenti ristretti e stereotipati. Come si manifestano questi comportamenti?

Per quanto riguarda l’area delle abilità sociali i comportamenti che possono rappresentare sintomi di autismo sono:

  1. Appare disinteressato alle altre persone o a ciò che accade intorno a lui
  2. Non sa come entrare in contatto con altre persone, giocare o farsi amici
  3. Preferisce non essere toccato, preso in braccio o cullato
  4. Non si impegna in giochi di finzione, in giochi di gruppo, non imita gli altri, o non usa i giochi in modo creativo
  5. Ha difficoltà a parlare di sé o dei suoi sentimenti
  6. Sembra non sentire quando gli altri gli parlano
  7. Non mostra interesse per gli altri.

Per quanto riguarda i sintomi del linguaggio:

  1. Ha iniziato a parlare tardi
  2. Utilizza un tono di voce atipico, o per ritmo o per intensità.
  3. Ripete le stesse parole o frasi più e più volte
  4. Risponde alle domande ripetendo la domanda e non formulando la risposta
    Si riferisce a se stesso in terza persona
  5. Usa il linguaggio in modo scorretto (errori grammaticali, parole sbagliate)
    Ha difficoltà a comunicare bisogni e desideri
  6. Non comprende semplici istruzioni, richieste e domande
  7. Interpreta ciò che gli viene detto in modo molto letterale (non coglie l’ironia e il sarcasmo).

Leggi anche: Malattia di Huntington: cos’è, ereditarietà, come si trasmette, età di insorgenza

Per quanto riguarda le difficoltà a livello di comunicazione non verbale:

  1. Evita il contatto oculare
  2. Usa espressioni facciali che non sono coerenti con ciò che sta dicendo
  3. Non coglie il significato delle espressioni facciali degli altri
  4. Ha una gestualità molto limitata (per esempio difficilmente indica ciò che desidera).
  5. Reagisce in modo inusuale ad alcuni stimoli visivi, uditivi, oppure ad alcuni sapori e consistenze.
  6. Può essere particolarmente sensibile a certi rumori anche se bassi.

Segni e sintomi di comportamenti rigidi e stereotipati:

  1. Segue routine rigide (per esempio: insiste per fare sempre la stessa strada in macchina per andare a scuola)
  2. Ha difficoltà a adattarsi a qualunque cambiamento nella giornata (mangiare a un orario diverso dal solito) o nell’ambiente (spostamento di mobili)
  3. Mostra un attaccamento inusuale a oggetti o giochi particolari
  4. Allinea in modo ossessivo gli oggetti, o li sistema con un certo ordine prestabilito
  5. Mostra interesse per alcuni argomenti specifici
  6. Impegna molto tempo a sistemare giochi e oggetti in modi specifici
  7. Mostra interesse per il movimento degli oggetti
  8. Ripete le stesse azioni o movimenti più e più volte.

Come comportarsi con un bambino autistico? Ecco le 10 cose che un bambino autistico vorrebbe che tu sapessi:

  1. Io sono un bambino
  2. I miei sensi non si sincronizzano
  3. Distingui fra ciò che non voglio fare e non posso fare
  4. Sono un pensatore concreto. Interpreto il linguaggio letteralmente
  5. Fai attenzione a tutti i modi in cui cerco di comunicare
  6.  Fammi vedere! io ho un pensiero visivo
  7. Concentrati su ciò che posso fare e non su ciò che non posso fare
  8. Aiutami nelle interazioni sociali
  9. Identifica che cos’è che innesca le mie crisi
  10. Amami incondizionatamente.

Aggiornamento

L’autismo è ora chiamato disturbo dello spettro autistico (ASD): nel DSM-5 (cioè l’ultima versione del “Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali”), la “vecchia” categoria del disturbo pervasivo dello sviluppo (e tutti i disturbi in essa compresi, tra cui anche autismo ed Asperger), è stata sostituita appunto dal “disturbo dello spettro autistico“. L’asse a cui il disturbo dello spettro autistico fa riferimento è, nel DSM-5, quello dei “disturbi del neurosviluppo“. Per approfondire: Disturbi pervasivi dello sviluppo (disturbi dello spettro autistico)

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!

Il naturopata sbaglia terapia: bimbo rischia di morire

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma NATUROPATA TERAPIA BIMBO MORIRE Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Linfodrenaggio Pene Vagina Ano.jpgUn bambino inglese di appena quattro anni negli ultimi tempi aveva perso l’appetito, mangiava pochissimo ed era dimagrito molto, tutto ciò a causa colpa di una cura a base di una dose eccessiva integratori. Una situazione a rischio per la vita di questo bambino che soffre di autismo (un disturbo del neurosviluppo caratterizzato dalla compromissione dell’interazione sociale e da deficit della comunicazione verbale e non verbale), che ha spinto i genitori a chiedere aiuto ai medici. Dopo una serie di test, i dottori hanno capito che il piccolo soffriva di ipercalcemia. Aveva livelli troppo alti di calcio nel sangue, ma anche di vitamina D. Una diagnosi che ha spinto la coppia a confessare di aver sottoposto il bimbo a una cura a base di ‘prodotti naturali’. Un cocktail di sostanze che ha danneggiato l’organismo del ragazzino e ha spinto gli esperti inglesi a lanciare un appello contro ‘le terapie fai-da-te’ sul British medical journal.

Integratori fai da te: rischio per la salute

Nella cura scelta dal naturopata inglese c’erano dosi eccessive di calcio, vitamina D, olio di fegato di merluzzo, latte di cammello, argento, zinco. La terapia era arricchita da solfato di magnesio, un ingrediente scelto per ‘depurare l’organismo’. “I genitori del bimbo ora sono devastati per quello che hanno fatto al figlio e per averlo fatto stare così male – spiega il report del Bmj – e la polizia ha aperto un’indagine nei confronti del naturopata che ha sbagliato la sua cura”. Ci sono volute ben due settimane per far guarire il bambino. Quando è stato ricoverato era iperidratato e aveva livelli di calcio altissimi, ora per fortuna è fuori pericolo. “Molte famiglie scelgono ‘cure naturali’ come queste – spiegano i medici del Bmj – ma questo caso dimostra che possono esserci gravi effetti collaterali che sono difficili da individuare anche per la mancanza di conoscenza di queste terapie”. E a volte anche la vita dei pazienti può essere a rischio aggiungono i medici inglesi. “Ci sono molti casi di complicanze, anche fatali, e probabilmente molti altri che non sono segnalati ai medici o che, a volte, non sono stati riconosciuti”.

Primum non nocere

“Il caso dimostra che purtroppo esistono persone che speculano sulla disperazione delle famiglie, a volte  per ignoranza altre volte con dolo – spiega Raffaele Falsperla, Presidente Società Italiana di Neurologia Pediatrica – . In Italia per fortuna esiste un “filtro” ed è il pediatria di famiglia che segue il bambino sin dalla nascita e rappresenta il vero “ambasciatore” nella tutela del minore.  A tutti va ricordato che il principio che dovrebbe guidare chiunque si occupa di salute del bambino è “ Primum non nocere”, cioè non fare nulla che potrebbe nuocere alla salute del bambino”. In questo caso la cura a base di integratori non sarebbe mai riuscita neppure a guarire il piccolo. “Gli integratori hanno delle indicazioni cliniche e non sono indicati nel caso di  disabilità intellettive non rientra fra queste. Dunque questo tipo di cura non era indicata per guarire il bambino autistico”.
Le “cure alternative”, spiegano ancora gli esperti del Bmj – sono molto diffuse tra i bambini con malattie croniche, tra cui l’autismo, per una serie di motivi. Questi possono includere l’insoddisfazione con le terapie tradizionali.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!