Malnutrizione per difetto o eccesso: definizione, sintomi, significato

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO POVERO BAMBINO TRISTE MALNUTRIZIONE POVERTA SOLDI BIANCO E NERO DEPRESSIONE LUTTOLa malnutrizione è una condizione patologica che si instaura quando cronicamente l’organismo non riceve nutrienti e calorie in proporzioni adeguate al proprio fabbisogno giornaliero, a causa principalmente di Continua a leggere

Italiani obesi, specialmente al sud: Campania al primo posto

MEDICINA ONLINE ITALIA ITALIANI MAPPA OBESITA OBESI SOVRAPPESO INFOGRAFICA PESO MASSA GRASSA INDICE DI MASSA CORPOREA SUD REGIONI CARTINA SALUTE CAMPANIA.jpgNell’infografica che vedete in alto sono rappresentate le percentuali dei casi di sovrappeso ed obesità per ogni regione italiana. Nelle due Continua a leggere

Gli italiani sono un popolo di obesi e sedentari, specie al sud

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Specialista in Medicina Estetica OBESITA EPIDEMIA NUOVO MILLENNIO Roma Cavitazione Pressoterapia Grasso Linfodrenante Dietologo Cellulite Calorie Pancia Sessuologia Sesso Pene Laser Filler Rughe BotulinoGli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità parlano chiaro: quattro italiani su dieci sono sovrappeso o obesi, e – in alcune regioni del Sud – la quota raggiunge il 50%. Lo studia “Passi” conferma che Continua a leggere

Millennials obesi: la generazione più grassa della storia è a rischio cancro

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Chirurgia Estetica Roma Cavitazione Pressoterapia Grasso Massaggio Linfodrenante Dietologo Cellulite Calorie Peso Sessuologia Pene Laser Filler Rughe Botulino Natura PILLOLA PANCIA PALLONCINO CURA OBESITAL’obesità dilaga e diventa una delle minacce emergenti nel Regno Unito anche sul fronte della lotta al cancro: lo rivela uno studio aggiornato del Cancer Research UK, ripreso oggi con evidenza dai media britannici, stando al quale il sovrappeso è indicato oggi come causa di un Continua a leggere

Il tuo cane ti aiuta a mantenerti in salute ed in forma

MEDICINA ONLINE SINDROME DEL CUORE INFRANTO CARDIOMIOPATIA TSKOTSUBO CANE CANI ANIMALI PRESSIONE ARTERIOSA ALTA IPERTENSIONE ARITIMIA CARDIOPATICO GRAVIDANZA FETO DANNI INCINTA ULCERA PEPTICAIl cane è da sempre un amico fedele per un essere umano: il suo amore disinteressato può aiutare a guarire dalle malattie (vedi “pet therapy“) ma è anche un ottimo alleato per la prevenzione, dal momento che aiuta a combattere la sedentarietà e quindi abbassa il rischio di tutte le patologie ad essa correlate, come obesità, infarto, ipertensione e diabete. Uscire di casa almeno una volta al giorno, anche nei giorni di pioggia o freddo, per il benessere del proprio cane, è un fattore protettivo per molte patologie fisiche e psicologiche perché spinge le persone ad avere una regolare e quotidiana attività fisica, oltre ad avere una sorta di vantaggio psicologico, dal momento che possedere un cane ci rende – almeno in teoria – persone più responsabili.

La ricerca

La dimostrazione scientifica di un fatto già abbastanza evidente, è risultata anche da uno studio pubblicato su Journal of Epidemiology & Community Health che ha usato i dati provenienti dall’European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition Norfolk: analizzando la quantità di attività fisica che avevano tremila persone di 70 circa di età, è emerso che possedere un cane rendeva più attivi del 20% gli anziani che se ne prendevano cura ogni giorno. Tradotto in termini di tempo, gli anziani con un cane risulterebbero abbattere la sedentarietà di almeno 30 minuti ogni giorno, inclusi i giorni di pioggia o freddo in cui, chi non ha un cane da portare fuori, rimane invece in casa. Una persona poco sedentaria ha minori possibilità di soffrire di obesità, ipertensione, diabete, ictus cerebrale, infarto del miocardio e patologie del circolo sanguigno degli arti inferiori, quindi… da oggi avete un motivo in più per andare presto ad un canile ed adottare un bel cagnolino!

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Differenza tra obesità di primo, secondo e terzo grado

MEDICINA ONLINE SONO NORMOPESO SOVRAPPESO OBESO SOTTOPESO 1 2 3 GRADO ALTO BASSO IMC BMI INDICE DI MASSA CORPOREA IMPEDENZIOMETRIA BIOIMPEDENZIOMETRIA GRASSO PESO DIMAGRIRE TABELLA UOMO DONNA BAMBINO DIETACome abbiamo visto in questo articolo: Differenza tra obesità e sovrappeso (che vi consiglio di leggere prima di continuare la lettura di questo articolo) un indice di massa corporea pari o superiore a 25 indica generalmente che il soggetto ha un peso superiore al normale, anche se questa non è una regola: l’ultima parola deve infatti averla la bioimpedenziometria. Abbiamo inoltre visto che un indice di massa corporea compreso tra 25 e 29,9 indica soggetto in sovrappeso; mentre un indice di massa corporea pari o maggiore di 30 indica soggetto obeso (o “in sovrappeso di 2°grado), tuttavia non tutte le obesità sono uguali, bensì esistono vari livelli di gravità, determinati dal diverso indice di massa corporea:

  • un indice di massa corporea compreso tra 30 e 34,9 indica obesità di I grado (primo grado od “obesità di classe 1”);
  • un indice di massa corporea compreso tra 35 e 39,9 indica obesità di II grado (secondo grado od “obesità di classe 2”);
  • un indice di massa corporea superiore a 40 indica obesità di III grado (terzo grado od “obesità di classe 3” od “obesità patologica” od “obesità grave”).

All’aumentare del grado di obesità, aumentano i rischi per la salute: ricordiamo infatti che non solo l’obesità è una malattia, ma rappresenta anche un importante fattore di rischio per numerose patologie tra cui quelle cardiovascolari ed il diabete. In caso di obesità di almeno 2° grado, in alcuni pazienti è indicata la chirurgia bariatrica, per favorire la perdita di peso e diminuire tutti i rischi legati all’obesità. Alcuni autori parlano di “obesità di III grado” (terzo grado) quando l’indice di massa corporea è compreso tra 41 e 49 e di “obesità di IV grado” (quarto grado) o “super obesità” quando l’indice di massa corporea è superiore a 50.

L’obesità di terzo grado, anche detta “obesità grave” od “obesità patologica“, può essere ulteriormente divisa in obesità grave di primo, secondo e terzo grado:

  • obesità grave di I grado (primo grado): indice di massa corporeo compreso tra 46 e 50;
  • obesità grave di II grado (secondo grado): indice di massa corporeo compreso tra 51 e 55;
  • obesità grave di III grado (terzo grado): indice di massa corporeo superiore a 56.

Ricordiamo infine che l’obesità, in base alla distribuzione del grasso, può essere divisa in tre grosse tipologie:

  • obesità addominale detta anche viscerale o androide: è caratterizzata da una distribuzione del grasso corporeo prevalentemente a livello addominale, è la forma comunemente definita “a mela”; l’obesità centrale è associata a disordini metabolici (quali diabete e dislipidemia) e malattie cardiovascolari (quali ipertensione, aterosclerosi e cardiopatie);
  • obesità periferica detta anche sottocutanea o ginoide: quando il grasso si distribuisce prevalentemente a livello sottocutaneo in particolare nei glutei, nella regione posteriore del tronco, a livello delle anche e delle cosce, della zona sottombelicale dell’addome, è la forma comunemente definita “a pera”;
  • obesità di tipo misto: quando il grasso si distribuisce uniformemente in tutto il corpo.

A tal proposito, leggi anche: Distribuzione del grasso nell’uomo e nella donna: androide, ginoide e di tipo misto

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Differenza tra obesità e sovrappeso

MEDICINA ONLINE DIETA FIBRA FRUTTA VERDURA GRASSI ZUCCHERI PROTEINE MACEDONIA FRAGOLE MANGIARE CIBO COLAZIONE MERENDA PRANZO DIMAGRIRE RICETTA PESO MASSA BILANCIA COLON INTESTINO DIGESTIONE STOMACO CALORIE PROPRIETA CARBOSovrappeso ed obesità sono sinonimi? Certamente no. Cerchiamo oggi di fare un po’ di chiarezza, partendo dal concetto di indice di massa corporea.

L’indice di massa corporea (IMC o anche BMI acronimo di Body Mass Index) è un dato biometrico espresso come rapporto tra peso e altezza di un soggetto ed è utilizzato come un indicatore dello stato di peso forma del paziente. E’ un dato che non tiene conto delle differenze tra individuo ed individuo come la lunghezza degli arti, la larghezza del bacino, la tonicità dei muscoli, la quantità di massa grassa/magra, quindi l’IMC è potenzialmente fuorviante e per superare i suoi limiti è stata introdotta la bioimpedenziometria, che fornisce invece dati più precisi sulla composizione del peso corporeo, individuando soprattutto la percentuale di massa grassa e di massa magra.

Per conoscere il tuo indice di massa corporea, leggi: Sono normopeso, sottopeso o sovrappeso? Come si calcola l’Indice di Massa Corporea (BMI)?

Pur essendo potenzialmente impreciso, specie nel caso di soggetti particolarmente bassi ma muscolosi, l’indice di massa corporeo è un dato che può essere applicato ad una grande fetta di popolazione. Un indice di massa corporeo compreso tra 19 e 25 è generalmente indice di soggetto normopeso, dati al di sopra o al di sotto di tali valori sono invece considerati rispettivamente come peso superiore o inferiore alla norma:

  • indice di massa corporea minore di 18,5: soggetto con peso inferiore al normale (sottopeso);
  • indice di massa corporea tra 18,5 e 24,9: soggetto con peso normale (normopeso);
  • indice di massa corporea pari o maggiore di 25: soggetto con peso superiore al normale.

Questi valori valgono per la popolazione occidentale, per gli asiatici invece è sovrappeso chi ha un IMC tra 23 e 29,9 e l’obesità per tutti i gruppi è un IMC di 30 o più.

Abbiamo quindi visto come un soggetto con indice di massa corporea superiore a 25 abbia un peso superiore al normale. A questo punto entra in gioco la distinzione tra sovrappeso di I grado, sovrappeso di II grado ed ed obesità:

  • se l’indice di massa corporea è compreso tra 25 e 26,9: il soggetto è in sovrappeso di I grado (primo grado);
  • se l’indice di massa corporea è compreso tra 27 e 29,9: il soggetto è in sovrappeso di II grado (secondo grado, anche detta “pre-obesità“);
  • se l’indice di massa corporea è pari o maggiore di 30: il soggetto è obeso.

Da quanto detto l’obesità è una condizione di maggiore gravità rispetto al sovrappeso di primo e di secondo grado. L’obesità può essere inoltre distinta in obesità di primo, secondo o terzo grado; a tal proposito leggi anche: Differenza tra obesità di primo, secondo e terzo grado

Ribadiamo ancora una volta che però l’IMC non considera estremi di massa muscolare, alcuni rari fattori genetici, i giovanissimi, e delle altre variazioni individuali. Perciò è possibile che un individuo con un IMC inferiore a 25 (apparentemente normopeso) abbia un eccesso di % di massa grassa nel corpo, mentre altri potrebbero avere un IMC significativamente più alto di 25 (apparentemente sovrappeso) senza rientrare dentro questa categoria, l’esempio tipico è quello di un culturista che ha peso elevato ma bassissima percentuale di massa grassa (di solito sotto l’8%): in questi casi una bioimpedenziometria è molto più attendibile del “semplice” IMC.

IMPORTANTE: Quanto detto viene applicato a soggetti adulti, invece i bambini ed i ragazzi in crescita sono da considerarsi in sovrappeso se, in riferimento ai percentili di crescita dell’IMC, si collocano tra l’85° ed il 95°, mentre sopra al 95° percentile siamo in condizione di obesità infantile.

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Differenza tra dieta, regime alimentare, consigli ed educazione alimentare

MEDICINA ONLINE MANGIARE DOLCI VERDURA FAMIGLIA MAMMA FIGLI BAMBINI DIETA FIBRA GRASSI ZUCCHERI PROTEINE GONFIORE ADDOMINALE MANGIARE CIBO PRANZO DIMAGRIRE PANCIA PESO INTESTINO DIGESTIONE STOMACO CALORIE METABOLISMOEducazione alimentare

Con “educazione alimentare” si intende una serie di informazioni, generalmente trasmesse a bambini e giovani a scuola ma anche in famigliariguardo alla conoscenza degli alimenti e delle loro proprietà, alla conoscenza del concetto di caloria, carboidrato, grasso e proteina, e – in generale –  a tutte quelle informazioni che possono favorire nel giovanissimo la conoscenza di quello che voglia dire “alimentarsi in modo corretto e bilanciato”. L’educazione alimentare, spesso sottovalutata in Italia (ed il risultato è che i giovani italiani sono secondi al mondo per sovrappeso/obesità dopo gli USA), è invece importantissima, non solo per evitare l’eccesso di grasso con tutti i problemi estetici e psicologici che rappresentano per il bambino, ma anche e soprattutto per evitargli pericolose patologie come ipertensione, ipercolesterolemia e diabete. Per tale motivo ricordiamo che i genitori DEVONO rivestire un ruolo chiave nell’educazione alimentare dei propri figli, mettendo l’accento sul fatto che tale educazione comincia fin dalla sperimentazione del gusto nei primi anni di vita del bambino: cibi troppo salati da piccolo, potrebbero determinare ipertensione in età adulta.

Regime alimentare e consigli alimentari

Con “regime alimentare” e “consigli alimentari” non si intende una dieta specifica, bensì un concetto molto vasto che comprende un insieme di informazioni e – appunto – consigli alimentari (una sorta di “modus vivendi” alimentare) che hanno lo scopo di perseguire salute e peso corporeo ideale sia in soggetti non sportivi, in questo caso si parla genericamente di “regime alimentare sano”, che sportivi (“regime alimentare per sportivi”). La differenza con una dieta vera e propria è estremamente importante, specie in alcuni ambiti come ad esempio una palestra dove un personal trainer può “consigliare” di assumere una maggiore quantità di proteine ma non può – per legge – formulare una dieta iperproteica.

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Dieta

La dieta è atto medico spesso usato con lo scopo del dimagrimento, che si basa non solo sul calcolo esatto di metabolismo basale e fabbisogno calorico giornaliero (tramite anamnesi e bioimpedenziometria) ma anche su alcune analisi (ad esempio analisi del sangue) che possono scoprire determinate patologie di cui il medico dovrà tener conto nello sviluppo della dieta specifica. Una dieta veramente completa dovrà fornire indicazioni anche di tipo psicologico-comportamentale. E’ importante ricordare che una “dieta” non è soltanto utile in caso di dimagrimento (dieta ipocalorica), ma può essere anche importante in caso di necessità di ingrassare (dieta ipercalorica) ad esempio in soggetti affetti da anoressia. Infine una dieta diventa una vera e propria terapia nel momento in cui ha l’obiettivo di “curare” (o diminuire il rischio di) una patologia, come ad esempio:

  • una dieta ipocalorica ipoglucidica: per paziente sovrappeso/obeso con prediabete/diabete;
  • una dieta normocaloria ipoglucidica: per paziente normopeso con prediabete/diabete o con elevato rischio di sviluppare tali patologie;
  • una dieta ipoproteica: per paziente con patologie renali;
  • una dieta ipocalorica iposodica: per paziente sovrappeso/obeso con ipertensione arteriosa;
  • una dieta normocalorica iposodica: per paziente normopeso con ipertensione arteriosa o con elevato rischio di sviluppare ipertensione.

In tale sede ci preme ricordare che una apparentemente “semplice” dieta, come quelle che fornisce illegalmente un naturopata o un istruttore di palestra o come quelle che trovate sulle riviste di moda, può potenzialmente creare moltissimi danni alla vostra salute, specie se chi la fornisce ha l’intenzione di “adattarla” a chiunque, senza tener conto delle eventuali patologie presenti tra i clienti ed i lettori.

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