Differenza tra sesso attivo, passivo e versatile

MEDICINA ONLINE GAY OMOSESSUALE AMICI MARE SPIAGGIA SOLE TRISTE INFEZIONE SESSO COPPIA AMORE TRISTE GAY OMOSESSUAANSIA DA PRESTAZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE FRIGIDA PAURA FOBIA TI termini attivo”, “passivo” e “versatile” in campo sessuale descrivono i ruoli durante il rapporto sessuale, specialmente (ma non esclusivamente) tra due partner omosessuali, ma non solo: questi termini possono essere elementi di auto-identità, che indicano di solito la preferenza sessuale di un individuo.

Partner sessualmente attivo

Attivo (anche chiamato “top”) è il partner che usa il proprio pene per penetrare il proprio partner, che sia donna (rapporto sessuale eterosessuale vaginale o anale) o uomo (rapporto sessuale omosessuale anale), assumendone il ruolo predominante. Nel sesso orale si definisce attivo colui che ha il ruolo di inserire il proprio pene nella bocca del partner, sia femminile che maschile, oppure colei o colui che usa la propria bocca per stimolare la vulva della partner femminile.

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Partner sessualmente passivo

Passivo (anche chiamato “bottom”) è il partner che riceve il pene del proprio partner. Un partner passivo può essere sia donna (rapporto sessuale eterosessuale vaginale o anale), ma anche uomo (rapporto sessuale omosessuale anale), assumendone il ruolo di “dominato”. Nel sesso orale si definisce passivo colui o colei che ha il ruolo di ricevere il pene del partner nella propria bocca, oppure colei che offre la propria vulva alla bocca del partner, sia maschile che femminile.

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Partner sessualmente versatile

Infine colui che si definisce versatile si può impegnare facilmente in entrambe le attività, non avendo una netta preferenza o non ponendosi limiti imposti da una preferenza specifica. Comunemente descrive il passaggio da attivo a passivo nel corso di un incontro sessuale tra uomini, in cui entrambi i partecipanti penetrano ma possono anche venire penetrati a loro volta.

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BDSM

I termini descritti sono a volte utilizzati anche nel contesto sadomasochistico, di bondage e di dominazione/sottomissione (pratiche tipiche del cosiddetto “BDSM”) per descrivere il ruolo del partner nel rapporto: attivo viene così a indicare un partner che stimola l’altro e che può essere o meno dominante. Questi termini, originariamente legati ai rapporti sessuali tra uomini, vengono sempre più usati anche nelle coppie lesbiche ed eterosessuali.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Come si pratica un buon sesso orale ad un uomo?

MEDICINA ONLINE KISSING SIDE BACIARE DESTRA SINISTRA LATO AMORE COPPIA DIVORZIO LITIGIO MATRIMONIO FIDANZATO PARTNER UOMO DONNA AMORE SESSO SEX WALLPAPER GIRL MAN BOY WOMAN SAD COUPLE HIUna giovane lettrice ci ha scritto chiedendoci consigli su un argomento di cui non riesce a parlare con le proprie coetanee perché la imbarazza. La richiesta è la seguente: “Sto insieme al mio ragazzo da tempo ormai, ma io NON HO PROPRIO IDEA di come soddisfarlo tramite il sesso orale, quindi mi servirebbero consigli spiegati in maniera molto elementare, senza parole troppo tecniche, grazie”.

Cara lettrice, ti anticipiamo che per quanto riguardo il sesso orale all’uomo (chiamato anche “fellatio”, pronuncia “fellazio”), non c’è una vera e propria tecnica “giusta” o “sbagliata”: ognuno ha dei gusti soggettivi! Inoltre in certi momenti è preferibile lasciarsi andare alle emozioni del momento, piuttosto che fare la “lista” delle cose da fare e da non fare. Ad ogni modo ti consigliamo di non iniziare a stimolare subito il pene, bensì di partire baciando il partner prima sulla bocca, poi spostandosi lentamente sul petto, sulla pancia, sul pube e solo alla fine rivolgi le tue attenzioni sullo scroto (la “sacca” che contiene i testicoli) ed infine sul suo pene: creerai un crescendo di eccitazione nel tuo partner.

La posizione perfetta non esiste: alcuni uomini preferiscono stare stesi a letto, altri preferiscono stare seduti, altri ancora adorano stare in piedi perché hanno una sensazione di maggiore dominio sulla partner. Neanche il luogo “perfetto” esiste: evita solo di farlo in posti dove potresti incorrere in reati, come ad esempio in luoghi pubblici. I consigli che seguono valgono ovviamente sia in caso di coppie eterosessuali che omosessuali.

Iniziamo

La stimolazione del pene potrebbe iniziare con piccoli baci lungo l’asta, tutto intorno, mentre lo carezzi con entrambe le mani, oppure usando una mano sull’asta e posando l’altra sui testicoli, massaggiandoli delicatamente: ricorda che sull’asta – se turgida -puoi massaggiare in modo più intenso, ma i testicoli devono essere manipolati con più dolcezza rispetto all’asta del pene ed al glande: stringere troppo i testicoli potrebbe essere molto doloroso per il partner. Gioca con la pelle del prepuzio, con la lingua e con le labbra fino a che scoprirai il glande, cioè la parte alta del pene. Considera che il glande è la parte più sensibile e delicata del sesso maschile, inseme al frenulo (quello che comunemente si chiama “filetto”, vedi immagine in basso) e che è sensibilissimo alle stimolazioni delicate. Attenzione però: usare una stimolazione troppo intensa su queste parti, potrebbe causare disagio, dolore o traumi al partner.

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Mostrati eccitata da quello che stai facendo

Usa delicatezza, ma anche energia e passione: all’uomo piace molto l’idea che la partner abbia voglia di fargli sesso orale e che abbia voglia di eccitarlo fino a fargli raggiungere il piacere. Uno dei segreti per eccitare un uomo è dimostrargli che tu sei eccitata da lui e da quello che gli stai facendo: trasmettere al tuo partner il messaggio che stai facendo una cosa “solo per fargli un piacere” è, nella maggioranza dei casi, la cosa peggiore che tu possa fare anche se in realtà – per alcuni uomini – l’idea di “costringere” la propria donna a fargli una fellatio potrebbe essere fonte di eccitazione. Rimane comunque valido il fatto generale che mostrarti “annoiata” può raffreddare anche il partner più focoso.

A questo punto puoi massaggiare il pene su e giù con le mani mentre inserisci il suo glande in bocca ritmicamente, oppure inserire solo il suo glande in bocca senza usare le mani, oppure ancora alternare un massaggio solo con le mani e solo con la bocca. Il movimento tra mani e bocca non deve essere per forza “parallelo”: la bocca può ad esempio muoversi più o meno velocemente rispetto alle mani e/o nella medesima o diversa direzione. Il “trucco” principale è scoprire come a lui piace di più: più l’uomo è eccitato e più il suo pene tende ad essere gonfio e turgido, quindi, capito il movimento che a lui piace di più, insisti su quello (cambiandolo di tanto in tanto, altrimenti anche il gesto più eccitante può essere noioso se ripetuto sempre uguale). Alterna movimenti più rapidi a movimenti più lenti, ma sempre con un buon ritmo, e quando inserisci il suo glande in bocca, prova ad “aspirarlo”. Gioca con la tua lingua, muovendola ritmicamente. Mordicchia il glande, ma senza stringere troppo!

Puoi tenere gli occhi chiusi, ma un fatto che generalmente piace agli uomini è che la donna (o l’uomo) li guardi durante la fellatio: quindi guarda il tuo partner negli occhi con l’espressione più sensuale di cui sei capace e sposta la vista tra il suo viso ed il suo pene.

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Accarezzalo sui testicoli con le dita e, solo se lui lo gradisce, puoi provare ad inserire un dito (ad esempio l’indice o il medio) nel suo ano per massaggiargli la prostata (il “punto L), muovendolo delicatamente avanti ed indietro e premendo sulla ghiandola prostatica, mentre magari col pollice gli massaggi la zona perineale (quella posta tra lo scroto e l’ano), come mostra l’immagine in alto. Evita solo di inserire il dito nell’ano troppo in profondità, a meno che lui non lo gradisca, e con troppa foga, specie se hai le unghie lunghe (in quest’ultimo caso potresti procurargli una lesione anche grave!). ATTENZIONE: molti uomini non gradiscono questa pratica, quindi chiediglielo prima di farlo. Per approfondire questo argomento, leggi anche: Punto G maschile: trovare e stimolare il punto L per provare orgasmi più intensi ed aumentare la forza dell’eiaculazione

L’orgasmo si avvicina: cosa fare?

Per prima cosa ti chiederai: come fare a capire quando si avvicina l’orgasmo? Anche se lui non te lo dice, il suo corpo parla per lui: il suo respiro inizia ad essere accelerato, ansima, l’asta del pene e soprattutto il glande diventa più turgido. A quel punto devi decidere se farlo eiaculare nella tua bocca o no. Se vorresti farlo eiaculare ed eventualmente ingoiare il suo liquido seminale, ma proprio non sopporti il suo sapore, potresti far leggere al tuo partner questo articolo: Come avere un’eiaculazione più abbondante e migliorare sapore, odore, colore e densità dello sperma?

Se non vuoi lo che sperma finisca nel tuo cavo orale, togli il glande dalla tua bocca ed inizia a stimolarlo dolcemente con le mani, senza fretta e senza stringerlo troppo ma in maniera decisa (evitando però di bloccare l’uretra a livello del frenulo) e sempre più rapida. Se ti stanchi con una mano, può cambiare braccio: masturbalo finché non viene nelle tue mani o su un fazzoletto. Oppure puoi continuare a tenere il glande in bocca continuando a massaggiarlo con le mani, dicendogli di avvertirti quando sta per eiaculare ed al momento giusto sposta il pene in direzione diversa dalla tua bocca (e dal tuo viso, se ti da fastidio l’idea che ti eiaculi sulla faccia). Evita solo di essere indecisa e di interromperti a metà mentre lui sta eiaculando: ciò non è di certo molto gradito dall’uomo e potrebbe rovinare inevitabilmente il momento. Evita anche di stringere troppo l’asta del pene mentre lo sperma sta uscendo: potresti stringere l’uretra (il condotto attraverso cui passa il liquido seminale) dando una sensazione di fastidio.

Durante l’orgasmo, solo se l’uomo lo gradisce, prova ad inserire un tuo dito nel suo ano: la pressione sulla sua prostata potrebbe aumentare il piacere (attenzione: a molti uomini non piace!). Al termine dell’orgasmo, rallentati e poi fermati rapidamente dal momento che il partner potrebbe provar fastidio ad essere ulteriormente stimolato nel periodo refrattario che segue l’eiaculazione.

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Lo sperma ingoiato fa bene alla salute?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma COME SPERMATOZOO FECONDA OVULO Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Linfodrenaggio Pene Vagina GluteiUno sperma sano, esente da infezioni, può fare bene alla salute. Un recente studio ha suggerito che lo sperma potrebbe agire addirittura come antidepressivo nelle donne. Si pensa che tali effetti dello sperma possano derivare dalla sua complessa composizione chimica comprendente anche sostanze ad azione ormonale in grado di agire sul tono dell’umore (testosterone, estrogeni, FSH, LH, prolattina e prostaglandine). Peraltro un beneficio psicologico potrebbe banalmente derivare dal soddisfacimento di pulsioni sessuali innate e dal miglioramento dell’intesa sessuale tra i partner attraverso una pratica sessuale condivisa così intima.

Lo sperma in cucina

Lo sperma è considerato da alcuni addirittura un toccasana: da tempo esiste la “semeterapia”, cioè una terapia alternativa consistente nell’utilizzo a fini terapeutici dello sperma e basata sull’ipotesi che esso abbia effetti benefici sulla salute. Lo sperma è stato utilizzato fin dall’antichità per usi rituali e curativi, e ad esso sono stati attribuiti anche poteri soprannaturali. Lo sperma di alcuni animali è impiegato come alimento per l’uomo. Per esempio, lo sperma di tonno è l’ingrediente principale di un piatto tipico siciliano e sardo, il lattume o figatello. Nella cucina rumena lo sperma di carpa e di altri pesci d’acqua dolce è utilizzato in frittura come alimento, denominato Lapti (dal latino Lactes). Nella cucina russa, lo sperma dell’aringa viene marinato come il resto del pesce ma consumato separatamente.

Sullo stesso argomento, leggi: In un rapporto orale dove va a finire e cosa accade allo sperma ingoiato? Può dare problemi alla salute? Posso rimanere incinta?


Aumentare la lunghezza del pene con ausili meccanici

Esistono due tipi di strumenti per l’allungamento del pene: le pompe a vuoto e gli estensori. Le pompe a vuoto per l’allungamento penieno sono costituite da un cilindro in cui infilare il pene e di un meccanismo di pompaggio che fa espandere il pene oltre le sue normali capacità. Le pompe a vuoto, pur non fornendo guadagni macroscopici delle dimensioni, in alcuni soggetti potrebbero aumentare circonferenza e lunghezza del pene. Esempi di pompe a vuoto tecnicamente ben costruite, sono:

Un prodotto più economico, ma comunque caratterizzato da buona costruzione, è questo: http://amzn.to/2HRt3Ah

Un estensore penieno è una struttura composta da due anelli (uno da fissare alla base del pene, l’altro appena sotto il glande) uniti da aste metalliche ai lati, che vengono regolate in modo da tenere in trazione il pene, “stirandolo”, per ottenere un suo allungamento non chirurgico. Esempi di estensori tecnicamente ben costruiti, sono:

Integratori alimentari efficaci nel migliorare quantità di sperma, potenza dell’erezione e libido sia maschile che femminile

Qui di seguito trovate una lista di integratori alimentari acquistabili senza ricetta, potenzialmente in grado di migliorare la prestazione sessuale sia maschile che femminile a qualsiasi età e trarre maggiore soddisfazione dal rapporto, aumentando la quantità di sperma disponibile, potenziando l’erezione e procurando un aumento di libido sia nell’uomo che nella donna. Ogni prodotto viene periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato e testato ripetutamente dal nostro Staff di esperti:

Per approfondire, leggi:

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Le 10 cose da fare quando ricevi sesso orale

MEDICINA ONLINE SESSO ANALE ANO RETTO LUBRIFICANTE FECI PAURA CLISTERE COUPLE AMORE DONNA PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE VAGINA SESSULITA SESSO COPPIA JEALOUS LOVE COUPLE FCome comportarsi quando si parla di sesso orale? Di seguito 10 comportamenti da tenere quando siete voi a riceverlo dal vostro partner.

1. Rilassatevi e godetevelo!
Proprio come nella regola numero uno nel farlo, è fondamentale mettervi comodi. Rilassate tutto il corpo. Rilassatevi, distendetevi se vi va e cercate di godere il massimo dall’atto. Ignora qualsiasi attività o lavori che hai in mente. Prenditi un momento per te stesso e ignora tutto il resto, non importa da quale ambiente sei circondato.

2. Il vostro partner è lì per servire voi!
Non essere preoccupato di ciò che il vostro partner sta facendo, ma goditi quello che senti. Il tuo comfort è il suo obiettivo, non rovinargli tutto preoccupandoti del suo. E ‘il momento di goderti il tuo regalo.

3. Dai feedback!
Utilizza il corpo per suggerire le tue sensazioni. Ogni contrazione, ogni brivido, ogni gemito fatto, offre al tuo partner preziose informazioni con le quali sarà in grado di dare il suo meglio. Puoi anche sussurrargli delle indicazioni che deciderà lui come seguire al meglio.

4. Urlate e lasciatevi andare!
Dimenticate le inibizioni e godete al meglio. Non vergognarti delle tue espressioni. È consentito di tutto e di più. Fai qualunque cosa che ti va per ottenere il massimo da questa esperienza.

5. Il Sesso orale non è da fare solo nei preliminari!
Invece di anticipare il passo successivo, perché non godere semplicemente per ciò che sta accadendo in questo momento? Se il vostro partner ve lo sta praticando ciò non significa che ad un certo punto si dovrà smettere di godere e passare a qualcos’altro. Il sesso orale può essere un preliminare ma può anche essere un atto sessuale in sé. Non pensate sempre al dopo. Al limite poi si ricomincia con qualcos’altro!!!

6. Immaginazione!
Oh mio Dio, questa persona mi sta facendo un grande sesso orale! Mi sento così bene! E’ incredibile quello che mi sta facendo! Questo è esattamente ciò che si dovrebbe sentire quando lo si riceve. Lasciate che le vostre fantasie più sfrenate facciano tremare la vostra mente. Lavorate sul vostro piacere! Lasciate che il vostro partner sia un’appendice della vostra mente! Immaginate e fate immaginare i vostri desideri!

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7. Non essere prolisso almeno che non piaccia ad entrambi!
Dal momento che il vostro partner ha la bocca impegnata la comunicazione potrebbe essere limitata durante l’atto. Quindi chiudete la bocca e rilassatevi. Gli unici suoni che devono uscire dalla vostra bocca dovrebbero essere gemiti e grugniti.

8. Premiate il vostro partner!
Premiare il vostro partner non si riferisce alla reciprocità dell’atto, dal momento che non è obbligatorio (come scritto sopra), ma al comunicargli il vostro piacere del momento. Dolci carezze possono motivare positivamente il vostro amante a continuare a fare quello che ti piace. A seconda della posizione in cui siete potete provare a incitarlo con le mani. Potete incitarlo anche stimolando le sue zone erogene, baciandogli le mani, lasciando scorrere le dita tra i suoi capelli.

9. Compiacetevi dell’atto tanto quanto dell’orgasmo!
Il culmine è, come suggerisce il nome, il momento clou di ogni atto sessuale. Tuttavia, la sua assenza non deve scoraggiare di godere di tutto il resto. Non essere deluso se raggiungi l’orgasmo dopo parecchio tempo o se lo raggiungi con atti sessuali che non sia quello orale. Comunque se sei paziente e segui tutte le regole stai certo che adesso o la prossima volta succederà.

10. Non abusare se è univoco!
Ti potrebbe piacere riceverlo, ma non farlo? Poiché per sua natura il sesso orale univoco avvantaggia un solo amante, non datelo per scontato! Apprezza ciò che il tuo partner fa per te, non chiederlo più spesso di quanto non saresti disposto a farlo e fallo a tua volta!

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In un rapporto orale dove va a finire e cosa accade allo sperma ingoiato? Può dare problemi alla salute? Posso rimanere incinta?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO AMORE COPPIA SESSO SESSUALITA ABBRACCIO MATRIMONIO MASTURBAZIONE ORGASMO (2)Quelle del titolo vi potrebbero sembrare domande ridicole o banali ed avervi fatto sorridere, invece sono questioni estremamente importanti e che meritano risposte serie e scientifiche, specie per i giovanissimi che si sono accostati da pochissimo alla sfera sessuale e mancano di esperienza. Penso soprattutto al rischio della trasmissione di infezioni, anche gravi, attraverso il rapporto orale, fatto spesso sottostimato dai più giovani e troppo poco affrontato nella scuola (in Italia l’insegnamento dell’educazione sessuale è ancora una vera utopia…) ed in famiglia. Cominciamo dalla prima domanda:

Cos’è un rapporto sessuale orale?

Un rapporto sessuale orale è l’insieme di pratiche sessuali che mirano a stimolare eroticamente gli organi genitali maschili o femminili, tramite principalmente ma non esclusivamente l’uso della bocca, delle labbra e della lingua. Il rapporto sessuale orale può essere principalmente di due tipi (anche se ci sono alcune “variazioni” possibili):

  • Fellatio (il partner stimola il pene): il partner sollecita il glande e l’asta del pene con labbra e lingua, infilando anche ritmicamente il pene all’interno della bocca con velocità variabile, in genere tenendo fermo il pene con la mano o accarezzandolo, sfregando anche il prepuzio (scoprendo ritmicamente il glande) e coinvolgendo eventualmente nell’azione anche i testicoli.
  • Cunnilingus (il partner stimola la vulva): la vulva, in particolar modo il clitoride, viene baciata, leccata o succhiata con movimenti ritmici lenti, veloci o alternati. Anche l’ingresso e la parte iniziale della vagina può essere stimolato con la lingua. Per alcune donne il cunnilingus, specialmente se eseguito da un partner allenato, risulterebbe molto più efficace della penetrazione nel portarle al raggiungimento dell’orgasmo.

In un rapporto orale praticato ad un uomo, dove finisce lo sperma?

Grazie alla stimolazione orale, un uomo può raggiungere l’orgasmo. Salvo la presenza di determinate patologie, come l’eiaculazione retrograda, durante l’orgasmo l’uomo emetterà una quantità variabile di sperma. L’uomo può indirizzare l’eiaculato – con l’approvazione del partner – nella direzione voluta e certamente molti uomini trovano estremamente eccitante – al termine del sesso orale – l’atto di eiaculare all’interno della bocca del partner. Successivamente il partner può decidere di sputare o ingerire lo sperma eiaculato.

Cosa accade allo sperma ingoiato?

Parte del liquido seminale può percorrere l’esofago e giungere nello stomaco, dove viene letteralmente digerito dai succhi gastrici come qualsiasi altro alimento, in quanto contiene molte molecole utili all’organismo: proteine, zuccheri, vitamine, sali minerali.

Cosa contiene lo sperma?

Per rispondere a questa domanda, leggi questo articolo: Cosa contiene lo sperma?

Quante calorie contiene lo sperma?

Per rispondere a questa domanda, leggi questo articolo: Quante calorie contiene lo sperma?

Si può essere allergici allo sperma?

Per rispondere a questa domanda, leggi questo articolo: Si può essere allergici allo sperma?

Si può rimanere incinta con un rapporto orale?

C’è solo un caso documentato, ma parliamo di una storia assolutamente particolare: Ragazza di 15 anni rimane incinta dopo sesso orale

Lo sperma ingoiato fa bene alla salute?

Per rispondere a questa domanda, leggi questo articolo: Lo sperma ingoiato fa bene alla salute?

Lo sperma ingoiato fa male alla salute?

Lo sperma può essere veicolo di infezioni del cavo orale e sistemiche. A tale proposito vi invito a leggere questo mio articolo: Sesso e AIDS: l’HIV si trasmette anche tramite il rapporto orale

Lo sperma viene usato in cucina?

Si, anche se la cucina “tradizionale” non usa sperma umano, bensì quello animale. Lo sperma, specialmente quello di alcuni pesci, è impiegato in molti piatti tradizionali, anche in Italia. Ad esempio lo sperma di tonno è l’ingrediente principale di un piatto tipico siciliano e sardo, il lattume o figatello. Nella cucina rumena lo sperma di carpa e di altri pesci d’acqua dolce è utilizzato in frittura come alimento, denominato Lapti (dal latino Lactes). Nella cucina russa, lo sperma dell’aringa (молока, “Moloka”) viene marinato come il resto del pesce ma consumato separatamente. A tal proposito, leggi anche:

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L’uomo con il pene più grande del mondo: “Faccio sesso orale da solo e da morto donerò il mio pene a…”

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma UOMO IL PENE PIU GRANDE MONDO FALCON Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Pressoterapia LinfodrenaggioIl quarantacinquenne newyorchese Jonah Falcon è, almeno nel mondo industrializzato, l’uomo con il pene più lungo al mondo: le sue misure sono 22 cm a riposo e 34 in erezione. Ha scoperto di avere misure record a 10 anni, quando per la prima volta se lo misurò: “Stavo leggendo un libro per ragazzi che parlava della lunghezza del pene e allora decisi di confrontarmi, ma all’epoca non mi interessai molto alla questione”. “Mi accorgevo del loro stupore”, dice a proposito dei suoi amici, “dalle loro facce quando guardavano tra le mie gambe nella doccia, ma all’epoca nessuno me ne parlò apertamente”.

Vita sessuale poco attiva

Jonah ha una vita sessuale non molto attiva, contrariamente a quanto ci si possa immaginare: “Faccio sesso solo saltuariamente, al momento ho altre preoccupazioni. L’ho fatto così tante volte in vita mia che ora non ne sento più il bisogno come altri uomini. Il sesso non è una priorità per me. Se ne ho voglia lo faccio, punto”. La reazione delle sue partner? “Appena mi spoglio e vedono il mio pene, rimangono confuse, strabiliate ed a volte inspiegabilmente arrabbiate. Tante di loro lo afferrano con entrambe le mani e si mettono a guardarlo e ad esplorarlo, e io adoro quando lo fanno”. Falcon riferisce di essere in grado di fare sesso orale da solo: “Lo facevo soprattutto da bambino, da quando avevo 10 anni fino a circa 18. Poi mi iniziò a fare male la schiena ed un po’ ho smesso”.

Leggi anche: Micropene: quanto misura, complicazioni, c’è una cura?

Donerà il suo pene alla scienza

Falcon ha promesso che dopo la morte donerà il suo pene al Museo Fallologico Islandese, conosciuto per essere l’unico museo al mondo che raccoglie una collezione di campioni fallologici appartenenti a tutte le varie specie di mammiferi presenti in un singolo paese. Dice Jonah sorridendo: “Donerò il mio pene al museo perché mi ha convinto a farlo il mio amico giornalista Buck Wolf. È stata una sua idea e io ho deciso di assecondarlo”. Jonah si diverte ad uscire di casa con pantaloni molto attillati per mettere in mostra le sue misure: “Lo faccio per scioccare le persone. L’ultima volta è stato due settimane fa: sono uscito con un paio di leggins strettissimi con stampata sopra la bandiera inglese all’altezza del pene e non vi dico le facce delle persone che mi incontravano per strada: abbassavano gli occhi e rimanevano a bocca aperta”.

Leggi anche: Mappa mondiale della lunghezza del pene: gli italiani quale posizione occupano?

Il mio pene scambiato per una bomba all’aeroporto

Jonah racconta di essere stato fermato dalla sicurezza dell’aeroporto di San Francisco nel 2012, a causa del suo pene. Gli addetti alla sicurezza hanno notato un rigonfiamento molto evidente nei suoi pantaloni e hanno subito pensato si trattasse di una potenziale minaccia terroristica: pensavano che quel rigonfiamento sul vestito fosse una bomba. Jonah ha risposto: “Non è una bomba, è il mio c***o!”. Ma la sicurezza dell’aeroporto di non gli ha voluto subito credere e così ha dovuto farglielo toccare per fugare ogni dubbio: “Mi hanno cosparso di polvere sui pantaloni, probabilmente si trattava di un test per esplosivi. L’ho trovato divertente. Non convinto, il personale dell’aeroporto mi ha sottoposto a stretta perquisizione. L’agente mi ha dato una piccola pacca laggiù ma per renderlo sicuro che non si trattava di nulla di pericoloso, gli ho fatto fare un giro con le mani tutto intorno al mio pene».

Leggi anche: Come misurare correttamente la lunghezza del pene

Mai desiderato un pene più piccolo?

Il newyorkese ha acquisito una certa fama negli Usa proprio grazie a un documentario sulle particolari dimensioni del suo pene, girato nel 1999 e successivo a un articolo che il giornale Rolling Stones gli aveva dedicato. Da quel momento, però, la sua vita è stata parecchio difficile. A livello lavorativo, anzitutto: nessuno lo voleva più assumere e ha trovato solo un impiego temporaneo come recensore di videogiochi per computer.
Nonostante i disagi legati ad una presenza così “generosa”, comunque, non ha mai desiderato avere un pene più piccolo: “No, sono contento così”.

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Sesso e AIDS: l’HIV si trasmette anche tramite il sesso orale

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO AMORE COPPIA SESSO SESSUALITA ABBRACCIO MATRIMONIO MASTURBAZIONE ORGASMO (2)L’AIDS (sindrome da immunodeficienza acquisita) è una patologia ancora oggi molto diffusa che colpisce più di 30 milioni di persone nel mondo (due terzi dei quali solo nel continente africano) e, nonostante i progressi fatti nel suo trattamento, rimane una patologia insidiosa e molto temibile. Il contagio da virus dell’AIDS (cioè il virus HIV) avviene oggi prevalentemente (ma non esclusivamente) per via sessuale, a causa di rapporti non protetti: l’HIV si trasmette attraverso il sangue, lo sperma e i fluidi vaginali. L’occasione di scrivere questo articolo me l’ha fornita la lettura di un numero della rivista scientifica “Journal of Virology” dove si parla proprio di HIV associato al sesso orale. Ecco una panoramica sui rapporti a rischio e sulle pratiche sicure.

Penetrazione vaginale

Il rapporto sessuale con penetrazione vaginale è a rischio per entrambi i partner: l’HIV è presente sia nello sperma maschile che nei fluidi vaginali; tuttavia, il rischio di contagio è maggiore per le donne che fanno sesso con uomini sieropositivi. Il preservativo protegge se utilizzato correttamente dall’inizio del rapporto.

Leggi anche: HIV e AIDS: come, dove e quando si eseguono i test per la diagnosi?

Penetrazione anale

Il rapporto con penetrazione anale è quello più rischioso: la mucosa anale è delicata e – data la la minore lubrificazione – più soggetta a lesioni e microtraumi; inoltre è più facile che lo sperma contenente virus entri nella circolazione sanguigna. Il rischio è minore – anche se comunque presente – per chi penetra: il virus può infatti passare dall’ano attraverso l’uretra. Anche in questo caso il preservativo, usato correttamente dall’inizio del rapporto con un lubrificante adatto, protegge. Il fisting, cioè la penetrazione anale col pugno, è considerata a rischio perché il virus potrebbe trasmettersi attraverso lesioni cutanee.

Leggi anche: In un rapporto orale dove va a finire e cosa accade allo sperma ingoiato? Può dare problemi alla salute?

Sesso orale

Veniamo ora al principale tema di questo articolo. Molti giovani mi chiedono speranzosi se un rapporto sessuale orale li tiene al sicuro da un eventuale contagio. Mi dispiace deludervi ma purtroppo non è così. Ovviamente il rischio di contrarre l’HIV tramite un rapporto orale è statisticamente più basso rispetto ad un rapporto vaginale ed estremamente più basso rispetto ad un rapporto anale, tuttavia questo rischio è comunque presente. La fellatio (stimolazione orale del pene) è a rischio per chi la pratica: l’HIV presente nello sperma potrebbe trasmettersi attraverso la mucosa orale, soprattutto in presenza di microtraumi. Se il vostro è un partner occasionale è consigliabile praticare la fellatio con il preservativo o, per abbassare il rischio, evitare almeno di accogliere il suo sperma nella vostra bocca. So che con questo consiglio potrei rovinare il week end a tanti maschietti ma… non si scherza con una patologia come questa! Anche senza il contatto diretto tra sperma e mucosa orale, questo tipo di rapporto è comunque a rischio quando sia sul pene che sulla mucosa siano contemporaneamente presenti delle ferite, specialmente se ancora in fase di sanguinamento.

Il cunnilingus (stimolazione orale dell’organo genitale femminile) è a rischio: le secrezioni vaginali possono contenere il virus HIV, che può essere trasmesso – come per la fellatio – tramite la mucosa orale. Il cunnilingus è da evitare durante le mestruazioni. L’utilizzo di una ‘diga’ (una striscia in lattice che si può ottenere da un preservativo) come barriera limita il rischio.

L’anilingus (stimolazione orale dell’ano, chiamata anche ‘rimming’) è una pratica considerata a rischio non solo riguardo l’HIV, ma anche per altri tipi di infezione. Ricordatevi infatti che tramite questo e tutti gli altri tipi di rapporto sessuale fin qui elencati, c’è la possibilità di contrarre una grandissima quantità di patogeni e molte tipologie di malattia sessuale. L’anilingus può rappresentare un mezzo di contagio e può essere ancora più pericoloso se effettuato dopo un rapporto anale, proprio perché durante la penetrazione l’ano può lacerarsi e sanguinare e ciò è ovviamente rischioso.

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Altre brutte notizie

Per alcuni scienziati il rischio nella fellatio si estenderebbe addirittura oltre la trasmissione in presenza di microtraumi al pene e alla mucosa orale.  Il Dr. Xuan Liu dell’Università di Los Angeles ha infatti realizzato uno studio che tenderebbe a dimostrare la base scientifica di alcuni contagi definiti “probabili da fellatio”, anche se il medico sostiene che si tratta della via di contagio meno rischiosa. Tutti conosciamo bene il rischio nel caso in cui la bocca o il glande e le mucose presentino delle micro lesioni impossibili da vedere ad occhio nudo, come ad esempio in caso di gengiviti. Tuttavia, anche senza tagli né irritazioni nella bocca, il virus dell’HIV, secondo lo studio realizzato per la prima volta dai ricercatori americani, può infettare i tessuti. Lo studio ha riguardato una cinquantina di reperti di tessuti orali provenienti da una cinquantina di pazienti sieronegativi. Tutti questi tessuti sono stati esposti a diversi tipi di virus HIV che sono riusciti ad infettarli attraverso cellule chiamate cheratinociti e che sono presenti sulla superficie dei tessuti della bocca. Da questi tessuti l’infezione passa poi nel sangue. Insomma, nonostante si sia sempre detto che la via orale, senza eiaculazione, risulti essere la meno pericolosa per il contagio da HIV, resta il fatto che un rischio concreto ora è stato dimostrato scientificamente. L’uso del preservativo nel rapporto orale diventa così più che consigliato e non dimentichiamo inoltre che il rapporto orale è comunque rischioso per altri tipi di malattie a trasmissione sessuale. Sulla possibilità di trasmissione dell’HIV attraverso la fellatio vi è comunque un dibattito tra chi considera questa pratica a rischio di trasmissione dell’HIV e chi sostiene che la possibilità sia solo teorica (plausibilità biologica).

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Come non si trasmette l’HIV?

Il virus HIV non si trasmette:

  • abbracciandosi (fermo restando che il contatto tra due ferite sanguinanti può tecnicamente essere fonte di contagio);
  • accarezzandosi;
  • baciandosi;
  • masturbando il partner, a condizione che lo sperma o le secrezioni vaginali non vengano a contatto con ferite aperte;
  • scambiandosi vibratori o altri “sex toys”, a condizione che si rispettino elementari norme igieniche, come lavarli con un disinfettante prima e dopo l’uso; l’ideale sarebbe mettere un preservativo sull’oggetto e sostituirlo ad ogni nuova penetrazione.

Per approfondire:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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La mia ex di 14 anni chiedeva ad alta voce: “Chi vuole un pompino?”

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO AMORE COPPIA SESSO FIDANZATI SOLE TRAMONTO SPIAGGIA MARELa delusione è arrivata durante una festa di Capodanno, nella casa di un amico lasciata libera dai genitori, partiti per la montagna. I preparativi per festeggiare il 2014, in zona Navigli, a Milano, promettevano bene: c’erano birre, vodka, canne, potenti casse per pompare la musica e una trentina di amici tra i 14 e i 17 anni. Erano quasi tutti compagni di scuola, in un liceo artistico. Mattia sbirciava per vedere se c’era anche la sua ex ragazza, con cui era uscito per qualche settimana, e che l’aveva da poco lasciato con un sms. Dopo la prima puntata della nostra inchiesta sulle abitudini sessuali degli adolescenti, che si focalizzava sull’esperienza di un gruppo di studentesse di un liceo classico milanese (leggi), Il Fatto Quotidiano esplora ora un altro punto di vista. Quello di un 15enne – e dei suoi amici – che raccontano le difficoltà nel gestire relazioni basate sempre meno sui sentimenti, e lo spaesamento provocato dall’intraprendenza, talvolta aggressiva, delle ragazze.

CHI VUOLE UN POMPINO?

Passa quasi un’ora prima che Mattia incontri la sua ex. “L’ho vista ubriaca, che girava e chiedeva ad alta voce: ‘Chi vuole un pompino?’. È stata una cosa orribile, tristissima”, racconta lui. La parte peggiore però è arrivata poco dopo: “C’erano quattro ragazzi e due ragazze, tutti di 16 anni, che facevano le loro cose al piano di sopra. Toc. Toc. Toc… Il letto sbatteva contro il muro, era davvero fastidioso. Abbiamo alzato la musica al massimo per non sentire. Poi la mia ex, che ha solo 14 anni, si è aggiunta a loro. A quel punto i miei amici mi hanno portato via, ero disgustato”. Non è stato solo l’alcol, secondo Mattia, a spingere l’ex nell’orgia: “L’ha fatto solo per farsi notare, perché sapeva che c’erano i ragazzi più grandi. Me l’aspettavo, perché queste ragazze aprono le gambe come niente – dice mordendosi il labbro – ma ci sono rimasto comunque malissimo”.

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LA DONNA IDEALE

Mentre racconta la sua storia, diventa chiaro che Mattia non è il tipico liceale: beve poco, non fuma, è ancora vergine e soprattutto “mi fanno schifo quelli che escono con una tipa perché ha un bel culo. Io vorrei solo che fosse dolce, possibilmente simpatica. Che le piacesse la mia stessa musica, metal soft, che condividesse i miei ideali. Poi, certo, dev’essere carina, però non è quella la priorità”. Ma guardando questo ragazzo di 15 anni, coi capelli lunghi, la giacca di pelle nera e un viso che ricorda un giovane Johnny Depp, tutto viene in mente tranne che non abbia successo con le ragazze. “Infatti loro ci provano, ma io non voglio che la mia prima volta sia con una che mi salta addosso e mi ribalta. Voglio che sia speciale, voglio essere innamorato, perché per me fare l’amore ha un significato. Altrimenti avrei già perso la verginità. E ho molti amici che la pensano come me”. Quando parla delle ragazze Mattia non vuole generalizzare: “Non sono tutte assatanate. Il problema è che più fanno cose elaborate a letto, più scalano la piramide sociale. Per questo passano la giornata a parlare di sesso mentre noi pensiamo alla musica, ai videogame e, certo, anche alle tipe, ma solo se ci interessano davvero”.

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LE REGOLE DEL SUCCESSO

“Sappiamo tutti come funziona: se vuoi che le ragazze ci provino devi essere un truzzetto”. Che Mattia, sorseggiando un succo di pera (“il caffè non mi piace”) descrive così: pantaloni a vita molto bassa, coi boxer che s’intravedono. Capello corto, o testa rasata. Cappellino da rapper. Atteggiamento arrogante. “Se sei così – che poi è tutto quello che io odio – allora la tipa ce l’hai a disposizione. Ci fai quel che vuoi”. Ma anche i truzzetti, quando c’è da scegliere una fidanzata, sono perplessi: “Alla fine (e gli amici annuiscono, ndr) cerchiamo tutti una persona affidabile. Non una che cambia idea ogni settimana, che ti fa le corna, che non ha nessun autocontrollo e va a letto con altri quattro tizi. Non c’è niente di sexy in questo. Quelle come la mia ex infatti le odiamo tutti perché sono davvero eccessive”.

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IL TERRORE

Avere a che fare con ragazze così aggressive è una costante fonte d’ansia. Per vari motivi: “Intanto non sappiamo bene cosa dobbiamo fare. Metti che ci andiamo a letto e va male: diventa molto imbarazzante”. Soprattutto perché, conferma Mattia, “non fai a tempo a uscire dalla stanza che lei sta già messaggiando con le sue amiche per mandare un resoconto completo di tutto quello che abbiamo appena fatto. Descrivono ogni dettaglio e poi ti danno il voto, dicono se sei stato bravo o no. È davvero una sfida avere a che fare con queste cose”. È più sicuro, spiega, sperimentare con chi conosci bene: “Se l’hai appena incontrata va a spifferare tutto, ma proprio tutto, di sicuro. Il ragazzo che non riesce, o non viene, o non è particolarmente dotato vive poi nel terrore”.

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I PRELIMINARI

La versione delle ragazze che Il Fatto Quotidiano ha incontrato è che i preliminari contano talmente poco che, anche a scuola, parlarne non ti mette al centro dell’attenzione. Mattia svela qualche dettaglio in più: “Noi a loro non facciamo niente. Sono loro ad andare ‘di bocca e di mano’. Mi pare ovvio: loro ci osservano, giudicano ogni nostra mossa e movimento. E noi, per esempio il sesso orale, non sappiamo esattamente come farlo. Quindi non ce la sentiamo. Insomma, è un rischio inutile”. Mattia spiega il sesso come se fosse uno tra i pochi ad averne colto l’importanza. Racconta l’ansia che vivono i suoi amici prima di perdere la verginità, e il panico che li accompagna dopo, preoccupati dal finire intrappolati nella casella sbagliata, quella dello “sfigato”, “imbranato”, “effeminato”, di quello che “ce l’ha piccolo” o che “non ci sa fare”. Ci tiene a chiarire che per lui la differenza tra “scopare e fare l’amore” c’è eccome. E che anche tutto quello che accompagna e precede il sesso ha, per lui, un peso.

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FIORI E SOLLIEVO

Ci sono due momenti in cui Mattia alza la voce. Quando parla della sua ex (“come fai passarti quattro ragazzi uno dopo l’altro? E non intendo limonare, ma andare di bocca”) e quando racconta un episodio successo il giorno prima, a scuola. “La mia compagna di banco aveva il sorriso stampato in faccia. Le ho chiesto perché fosse così felice e mi ha detto che le è venuto il ciclo, che per fortuna non è rimasta incinta”. Ma non è il rischio di una gravidanza indesiderata a farlo innervosire: “Quello che davvero non concepisco è che si sia sverginata con un tipo, che tra l’altro ha davvero la faccia da stronzo, con cui è uscita per una settimana, che l’ha mollata per un’altra e poi è tornato da lei. E la sera stessa in cui si sono rimessi insieme lei c’è andata a letto, senza precauzioni e senza il minimo rispetto per se stessa”. E per l’8 marzo, dice Mattia, non avrebbe senso regalare le mimose alle sue amiche: “I fiori non li vogliono. Le uniche ad apprezzarli sono le prof”.

Questo è un articolo apparso sul Fatto Quotidiano. Lo riporto perché regala un interessante spaccato di come il mondo dei giovani si interfaccia col sesso.

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