Con “ematuria” in medicina si intende la presenza di sangue nelle urine. A seconda della quantità di sangue si distinguono due tipi principali di ematuria:
- macroematuria (o ematuria macroscopica): quando il quantitativo di sangue eliminato è così elevato da modificare macroscopicamente il colore delle urine, le quali tendono ad assumere un aspetto francamente rosso scuro/marrone, “a lavatura di carne”, “color coca-cola” o “color tè carico” a seconda della quantità di sangue presente. Sono sufficienti 2 millilitri si sangue in un litro di urina per causare un cambiamento visibile del colore.
- microematuria (o ematuria microscopica): quando il quantitativo di sangue eliminato è modesto e non modifica il colore delle urine, che rimangono del loro classico colore giallastro.
L’ematuria può essere distinta in base al momento di comparsa durante la minzione:
- ematuria iniziale: il sangue è presente solo nella fase iniziale della minzione (poi l’urina torna normale), il che suggerisce un’origine prostatica o uretrale del sanguinamento;
- ematuria terminale: il sangue è presente solo nella fase terminale della minzione (l’urina era inizialmente normale);
- ematuria totale (od omogenea): il sangue è presente in modo omogeneo durante tutta la minzione.
Se il sangue durante la minzione è presente solo all’inizio (ematuria iniziale) o alla fine (ematuria terminale) è probabile che il sanguinamento abbia un’origine bassa: dall’uretra, dalla prostata o dal collo vescicale.
Quando invece il sangue è presente in modo omogeneo durante la minzione (ematuria “totale”) abbiamo verosimilmente a che fare con un problema con sede più alta: reni, ureteri o vescica.
Ovviamente il momento di comparsa del sangue durante la minzione, pur essendo un importante dato diagnostico, non è sufficiente da solo a fare diagnosi certa della causa di sanguinamento, per tale motivo è importante per il medico far eseguire al paziente una serie di altri esami, sia di laboratorio (analisi delle urine) che di diagnostica per immagini (ecografia, cistoscopia, TAC…).
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Cos’è una gastroscopia?
La cagnolina Liù è veramente un “dottore” speciale: è stata addestrata come cane molecolare da Lorenzo Tidu, tenente colonnello veterinario, e dal suo conduttore, il sergente Paolo Sardella e grazie alla sua bravura riesce ad effettuare in modo perfetto una “rilevazione olfattiva” delle urine, indicando la presenza o meno di tracce di cancro. Ricordiamo che un “cane molecolare” è un cane addestrato a percepire e distinguere anche le più piccole particelle di odore, le “molecole” appunto, e riesce a memorizzare le tracce e ad associarle in modo da non perderle anche a distanza di tempo. Già i cani hanno un olfatto straordinario: i cani molecolari lo hanno ancora più sviluppato! Grazie a questa peculiarità, il cane molecolare è il re delle unità cinofile specializzate nella ricerca di droga, esplosivi, denaro, persone scomparse…
Con “diagnosi precoce” (in inglese “early diagnosis“) si intende una diagnosi – cioè l’identificazione di una patologia o condizione in base a segni e sintomi – che viene effettuata nelle fasi iniziali di sviluppo della patologia. Esempi di strumenti di diagnosi precoce diretti ed indiretti sono il Pap-test per il carcinoma della cervice uterina, la mammografia/ecografia/palpazione per il carcinoma della mammella, la dermoscopia e l’analisi della cute per il melanoma ed i carcinomi della pelle, la valutazione del PSA abbinata a ispezione digitale della prostata, il sangue occulto nelle feci per il tumore intestinale. Nel momento in cui il paziente non ha alcun sintomo ma ha dei fattori di rischio elevati (ad esempio donna con madre con cancro al seno), una diagnosi precoce può essere facilitata da interventi di screening (esami fatti PRIMA che la malattia si manifesti) pianificati con criterio e buon senso.
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Le donne dispongono di strumenti molto efficaci per la diagnosi precoce del tumore del seno, tra essi sono di estrema importanza quelli appartenenti al campo della diagnostica per immagini, primo tra tutti la