Con “spermiogramma” in medicina si intende l’analisi del liquido seminale (cioè dello sperma) che viene eseguito su un campione ottenuto per Continua a leggere
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Differenza tra empiema ed ascesso
Sia empiema che ascesso sono raccolte di materiale purulento infetto, con polimorfonucleati e cellule in disfacimento, ma mentre nel caso dell’empiema la raccolta si localizza in una cavità preformata dell’organismo (come ad esempio pleura, pericardio e peritoneo), nel caso dell’ascesso il processo infiammatorio produce una neocavità (cioè una cavità di nuova formazione) in cui si raccoglie il materiale purulento (es. ascesso cerebrale, epatico…).
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Differenza tra esame delle urine ed urinocoltura
L’esame delle urine è costituito da una serie di esami di laboratorio che permette di analizzare le proprietà chimiche e fisiche delle urine e del sedimento correlato. Consente, inoltre, di individuare eventuali patologie a carico dei reni e delle vie urinarie, la presenza di malattie sistemiche o sostanze tossiche. Viene eseguito, se necessario, attraverso l’osservazione al microscopio. Il prelievo è davvero molto semplice: va effettuato al mattino, raccogliendo il mitto intermedio in un contenitore sterile. Si scarta, quindi, la parte iniziale e finale della minzione. Quella iniziale serve per depurare l’uretra dal mitto precedente e da ipotetici batteri, quella finale potrebbe essere contaminata dal residuo sito in vescica.
L’urinocoltura è invece un esame diagnostico mediante coltura batteriologica che valuta la presenza di microrganismi nell’urina. Il procedimento di prelievo è esattamente identico a quello dell’esame delle urine, e solitamente sono essenziali i 5 ml di una provetta. I campioni devono essere messi in coltura all’istante, diversamente i microrganismi potrebbero moltiplicarsi. L’esame sarà ritenuto positivo se presenta un numero che supera i 10000 batteri/ml. L’analisi consta di una serie di diluizioni, della cosiddetta ‘metodologia del doppio’ e, infine, si portano i campioni sulla piastra per testare la presenza di Escherichia Coli, attraverso un terreno Mac Conkey (per Gram negativi), o di altri Enterobatteri, mediante l’uso del TSA (Trypticase Soy Agar).
Questa è la differenza che c’è tra esame delle urine e urinocoltura. Il primo analizza le varie proprietà delle urine, il secondo si occupa di diagnosticarle ed anche di saggiare la resistenza dei batteri agli antibiotici attraverso antibiogramma.
Per approfondire: Esame delle urine completo con urinocoltura: come fare e capire i risultati
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Esame e raccolta delle feci: come si fa nel modo corretto ed a che serve
L’esame delle feci è un esame che si esegue su un campione fecale raccolto dal paziente secondo le modalità prescritte dal medico. Tale esame comprende tre valutazioni principali:
- macroscopiche: aspetto, colore, odore, consistenza, eventuale presenza di cibo non digerito;
- chimiche: pH, acidi grassi, sangue ed altri contenuti;
- microbiologiche: coprocoltura e ricerca di batteri, virus, funghi e parassiti.
Per far si che l’esame dia risultati corretti, è importante eseguire la raccolta del campione di feci nella maniera corretta, per evitare contaminazioni (vedi paragrafo apposito).
Quando viene prescritto?
L’esame delle feci viene prescritto dal medico qualora sospetti eventuali infezioni gastrointestinali, che possono manifestarsi con diarrea, vomito, febbre, mal di pancia. E’ un esame molto utile anche per valutare patologie del fegato e del pancreas.
Leggi anche: Sangue occulto nelle feci: come interpretare il risultato dell’esame
A cosa serve l’esame delle feci?
L’esame delle feci consente di fare valutazioni su vari organi dell’apparato digerente oltre che rilevare – nel campione di feci – la presenza di batteri responsabili di infezioni gastrointestinali. Sul campione fecale verranno effettuate varie valutazioni, tra cui la ricerca di sangue, cibo non digerito ed eventuali batteri. Quelli più comunemente ricercati sono:
- Campylobacter;
- Clostridium;
- Escherichia coli;
- Salmonelle;
- Shigelle;
- Stafilococco;
- Vibrioni;
- Yersinia.
Mediante un antibiogramma è poi possibile valutare la sensibilità e la resistenza dei batteri presenti nelle feci agli antibiotici. Nelle feci si possono ricercare anche virus e miceti, come la Candida (che è un fungo) o il Rotavirus (che è un virus) che può provocare gravi diarree soprattutto nei bambini. E’ utile anche per valutare l’eventuale presenza di sangue nelle feci, che può essere ben visibile ad occhio nudo oppure individuabile soltanto al microscopio o con delle analisi di laboratorio (in tal caso si parla di sangue occulto nelle feci).
Leggi anche: Coprocoltura feci per salmonella: perché e come si fa
Come ci si prepara all’esame?
Non sono necessarie particolari norme di preparazione, occorre solo dotarsi di un recipiente ben pulito e di un apposito contenitore sterile per la raccolta delle feci che potete acquistare in farmacia. Il contenitore e la sua spatolina devono rimanere chiusi nell’involucro fino al momento della raccolta del campione ed una volta aperti devono essere tenuti al riparo da eventuali fonti di contaminazione.
Esame delle feci e mestruazioni
Le donne non possono sottoporsi a questo esame nei giorni delle mestruazioni.
Leggi anche: Quanto peso perdiamo ogni volta che andiamo in bagno?
L’ esame delle feci è pericoloso o doloroso?
No, l’esame non è pericoloso né doloroso.
Come si raccolgono le feci nella maniera corretta?
Ecco come raccogliere le feci:
- Il paziente provvederà ad una accurata igiene anale con acqua tiepida (senza disinfettanti).
- L’evacuazione delle feci deve avvenire in maniera spontanea, senza l’assunzione di lassativi.
- Il paziente defecherà in un recipiente pulito tipo “vaso da notte“.
- Tramite l’apposita spatolina (una specie di “cucchiaino” fornito insieme al contenitore sterile; è spesso attaccato al tappo del contenitore) il paziente raccoglierà un campione di feci adeguato (secondo le indicazioni fornite dal laboratorio).
- Il campione raccolto deve essere posto nel contenitore sterile apposito.
- Il campione raccolto deve essere subito consegnato al laboratorio o refrigerato dopo il prelievo.
Leggi anche: Coprocoltura e antibiogramma: procedura e perché si eseguono
Come deve essere raccolto il campione?
Il campione deve essere:
- privo di contaminazioni di urina o altri materiali;
- privo di sangue mestruale;
- privo di acqua del wc.
Quale contenitore sterile usare?
Per raccogliere e conservare correttamente il campione di feci, è necessario usare un contenitore sterile apposito, dotato di spatolina. Il prodotto di maggior qualità, che ci sentiamo di consigliare per raccogliere e conservare le feci, è il seguente: http://amzn.to/2C5kKig
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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