Stanco e di cattivo umore? Ecco i cibi che ti danno la carica ed i consigli per avere più energia

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma STANCO CATTIVO UMORE CIBI PIU ENERGIA  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgIl cibo che mangiamo può aumentare l’energia in tre modi: apportando una quantità sufficiente di calorie, apportando molecole stimolanti come la caffeina e stimolando il metabolismo affinché bruci energia in modo più efficiente. Per quanto riguarda l’umore, i cibi migliori sono quelli che stabilizzano i livelli di zuccheri nel sangue e stimolano le sostanze che ci fanno sentire bene, come la serotonina (nota anche come “ormone del buonumore”).

Carboidrati
I carboidrati sono vitali se volete dare una “spinta” a energia e umore. Sono la fonte di energia preferita dall’organismo. Inoltre, favoriscono l’incremento  dei livelli di serotonina. L’importante è evitare i dolciumi. Questi infatti causano l’aumento e il calo repentini dei livelli di zuccheri nel sangue, comportando stanchezza e cattivo umore.
Preferite i cereali integrali, come pane integrale e riso integrale. Il corpo assimila i cereali integrali lentamente, mantenendo stabili i livelli di energia e di zuccheri nel sangue.

Anacardi, mandorle e nocciole
Questo tipo di frutta secca non solo è ricco di proteine, ma contiene anche magnesio, un minerale che gioca un ruolo fondamentale nella conversione degli zuccheri in energia.
Varie ricerche affermano che la carenza di magnesio causa un calo drastico del livello di energia fisica e mentale. Il magnesio si trova anche nei cereali integrali e in alcuni tipi di pesce, incluso l’ippoglosso.

Noci brasiliane
Le noci brasiliane sono una fonte salutare di selenio, un aiuto naturale per l’umore. Gli studi hanno dimostrato un legame tra carenza di selenio e cattivo umore. Questo minerale è reperibile in minore quantità nella carne, nei fagioli, nei frutti di mare e nei cereali integrali.

Carni magre
La carne magra di maiale e manzo, il pollo senza pelle e il tacchino sono fonti salutari di proteine, incluso l’aminoacido tirosina. La tirosina aumenta i livelli di dopamina e norepinefrina, sostanze che aiutano la concentrazione.
Le carni contengono vitamina B12, un aiuto contro insonnia e depressione.

Salmone
Il pesce grasso, come il salmone, è ricco di acidi grassi omega 3.
Gli studi affermano che queste sostanze proteggono dalla depressione. In ogni caso, gli omega 3 offrono un’ampia gamma di benefici, tra cui preservare la salute del cuore. Potete trovare gli omega 3 anche nella frutta secca e nella verdura a foglia di colore verde scuro.

Verdura a foglia
Un altro nutriente in grado di ridurre il rischio di depressione è l’acido folico. Come per gli acidi grassi omega 3, è possibile trovare l’acido folico nella verdura a foglia verde, inclusi gli spinaci e la lattuga romana. Anche i legumi, la frutta secca e gli agrumi sono un’ottima fonte di acido folico.

Fibre
Le fibre sono una sorta di stabilizzatore di energia. Rallentano la digestione, assicurando un apporto stabile di energia durante il corso dell’intera giornata.
Consumate quindi fagioli, frutta, verdura, pane e cereali integrali.

Acqua
Disidratazione e stanchezza vanno di pari passo. Alcuni studi affermano che anche una lieve disidratazione può rallentare il metabolismo e minare il livello di energia. La soluzione è semplice: bere molta acqua o altre bevande non zuccherate ad intervalli regolari.

Frutta e verdura fresche
Un altro modo per mantenere un livello adeguato di idratazione ed energia, è quello di consumare alimenti ricchi di acqua come frutta e verdura fresche.
Altri cibi utili all’idratazione sono l’avena e la pasta, la quale assorbe acqua durante la cottura.

Caffè
Il caffè è considerato uno degli alimenti più popolari quando si tratta di ridare vigore al nostro livello di energia, e sembra che funzioni, almeno a breve termine.
La caffeina influisce sul metabolismo migliorando temporaneamente concentrazione ed energia. Mini porzioni di caffè vi permetteranno di essere concentrati e attenti più a lungo rispetto ad una singola dose elevata.
In ogni caso, consumate sempre una quantità adeguata e salutare di caffeina che non influisca sul vostro sonno notturno. La carenza di sonno è nemica giurata del vostro livello di energia.


Una fonte alternativa di caffeina è ovviamente il tè. La ricerca afferma che la combinazione di caffeina e dell’aminoacido L-teanina, presente nel tè, migliora il livello di attenzione, il tempo di reazione e la memoria. E’ stato anche dimostrato che il tè nero aiuta a contrastare gli effetti dello stress.

Cioccolato fondente
Alcuni cubetti di cioccolato fondente sono un valido aiuto contro stanchezza e cattivo umore. Anche in questo caso è bene sottolineare la presenza di caffeina in combinazione con un altro stimolante chiamato teobromina.

Colazione
Se è vostra intenzione mantenere il buonumore e un livello adeguato di energia durante la giornata, evitate di saltare la colazione.
Gli studi dimostrano che le persone che fanno colazione ogni mattina, presentano un maggiore livello di energia durante il giorno e il loro umore è influenzato positivamente. A questo proposito, il miglior tipo di colazione prevede la presenza di fibre e nutrienti (reperibili nei carboidrati integrali), di grassi “buoni” e di alcuni tipi di proteine magre.

Pasti frequenti
Un’altra strategia per stabilizzare i livelli di zuccheri nel sangue, energia e umore è quella di consumare piccoli pasti o spuntini ogni tre/quattro ore, piuttosto che pochi pasti sostanziosi. Questi mini-pasti possono essere composti da burro di arachidi spalmato su crackers integrali, mezzo panino con tacchino e insalata oppure cereali integrali con latte.

Attività fisica
Oltre a modificare la vostra dieta, il consiglio immancabile è quello di evitare una vita sedentaria. Ricordate che praticare attività fisica – anche moderata – contribuisce a qualsiasi età ad aumentare il livello di energia e a migliorare il buonumore. Anche una camminata di 15 minuti può essere di aiuto e i benefici aumentano praticando esercizio fisico con maggiore frequenza. Gli studi indicano che svolgere attività fisica regolarmente può essere di aiuto contro la depressione. Inoltre, può favorire cambiamenti a livello psicologico che garantiscono un livello maggiore di energia durante il corso della giornata.

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Sonnolenza e stanchezza cronica: tutte le cause ed i rimedi

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma SONNOLENZA STANCHEZZA CRONICA RIMEDI  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgVi succede da tempo di svegliarvi la mattina già stanchi e di avere sonnolenza per tutta la giornata? Meglio non sottovalutare il problema. Cerchiamo oggi di capire quali potrebbero essere le cause della vostra condizione per trovare il giusto rimedio.

1) Troppo poco sonno
Anche se può sembrare ovvia, una delle cause principali è proprio la carenza di sonno. Essa influisce negativamente su concentrazione e salute. Gli adulti dovrebbero dormire in media dalle sette alle otto ore per notte, anche se è bene precisare che il quantitativo di ore necessarie varia da individuo ad individuo.
Rimedio: fate del sonno una delle vostre priorità. Eliminate dalla vostra camera da letto computer portatili, cellulari e televisione. Avete ancora difficoltà a dormire? Consultate il medico. Potreste soffrire di un disturbo del sonno.

2) Apnea notturna
Alcune persone che soffrono di apnea notturna, credono di dormire a sufficienza, ma in realtà non è così. L’apnea notturna interrompe la normale respirazione per un breve lasso di tempo durante la notte. Ognuna di queste interruzioni comporta un breve risveglio, anche se la persona non ne è consapevole. Il risultato finale è una privazione del sonno malgrado abbiate trascorso otto ore nel vostro letto.
Rimedio: se siete sovrappeso, provate a perdere peso. Smettete di fumare e provate a dormire con un dispositivo di ventilazione meccanica a pressione positiva delle vie aeree (C-PAP) che contribuisce a mantenere libere le vie respiratorie durante la notte.

3) Dieta squilibrata
Mangiare troppo poco causa stanchezza e affaticamento, ma anche mangiare i cibi sbagliati può essere un problema. Seguire una dieta equilibrata e bilanciata, mantiene regolari i livelli di zuccheri nel sangue e previene la sensazione di spossatezza dovuta al calo di zuccheri.
Rimedio: fate sempre colazione. Includete proteine e carboidrati complessi ad ogni pasto. Per esempio, mangiate le uova abbinate ad un toast integrale. Non dimenticate gli spuntini di metà mattina e metà pomeriggio per mantenere alto il vostro livello di energia.  

4) Anemia
L’anemia è una delle cause più note di stanchezza nelle donne. Il ciclo mestruale può causare una carenza di ferro, ponendo le donne a rischio. I globuli rossi sono necessari perché trasportano l’ossigeno ai tessuti e agli organi.  
Rimedio: in caso di anemia causata da carenza di ferro, chiedete al medico se è il caso di assumere integratori di ferro e consumate cibi ricchi di ferro come carne magra, fegato, frutti di mare, fagioli e cereali arricchiti.

5) Depressione
Solitamente si tende a correlare la depressione solo alla sfera emotiva. In realtà, essa causa anche l’insorgenza di molti sintomi fisici. Stanchezza, affaticamento, mal di testa e perdita di appetito sono tra i più comuni. Se vi sentite stanchi o giù di corda per più di due settimane, consultate il medico.  
Rimedio: la depressione può essere curata grazie alla psicoterapia e/o all’uso di farmaci specifici.

6) Ipotiroidismo
La tiroide è una piccola ghiandola situata alla base del collo. Controlla il metabolismo, ovvero la velocità con cui il corpo trasforma il “carburante”, ossia gli alimenti assunti, in energia. Se questa ghiandola è ipoattiva e il metabolismo funziona troppo lentamente, vi sentirete pigri e tenderete a mettere peso.
Rimedio: se l’esame del sangue conferma che gli ormoni della tiroide sono bassi, gli ormoni sintetici possono velocizzare il metabolismo.

7) Troppa caffeina
La caffeina migliora per un breve lasso di tempo attenzione e concentrazione, se assunta in dosi moderate. Troppa caffeina, al contrario, aumenta battito cardiaco, pressione sanguigna e nervosismo. La ricerca indica che in alcune persone l’eccessiva assunzione di caffeina causa stanchezza.  
Rimedio: riducete in modo graduale il consumo di caffè, tè, cioccolato, bibite analcoliche e di qualsiasi medicinale contenente caffeina. Cessarne improvvisamente l’assunzione può causare “astinenza” da caffeina e maggiore stanchezza.

8) Infezioni del tratto urinario nascoste 
Se avete sofferto di una infezione a carico del tratto urinario, probabilmente vi risulteranno familiari il dolore pungente e lo stimolo urgente alla minzione che contraddistinguono questa condizione. Ma questa tipologia di infezioni non è sempre caratterizzata da sintomi così ovvi. In alcuni casi, la stanchezza è l’unico segno. Un esame delle urine può confermare rapidamente l’eventuale presenza di un’infezione a carico del tratto urinario.
Rimedio: le infezioni del tratto urinario vengono trattate mediante la prescrizione di antibiotici. La stanchezza sperimentata di solito scompare nel giro di una settimana.

9) Diabete
Negli individui affetti da diabete, livelli anormalmente elevati di zuccheri permangono nel flusso sanguigno invece di entrare nelle cellule del corpo, dove verrebbero convertiti in energia. Ne consegue un drastico calo di energia nonostante il corpo abbia a disposizione il “carburante” necessario. Se sentite un senso persistente ed inspiegabile di stanchezza, chiedete al vostro medico informazioni circa un eventuale test per il diabete.  
Rimedio: le cure per il diabete includono cambiamenti nello stile di vita, come dieta ed esercizio fisico, insulinoterapia e medicinali che possono aiutare il corpo ad elaborare gli zuccheri.

10) Disidratazione
La stanchezza può essere segno di disidratazione. Sia che stiate lavorando all’aperto o seduti a una scrivania, il corpo necessita comunque di acqua per funzionare correttamente e mantenersi idratato. Nel momento in cui avete sete, il vostro corpo è già disidratato.
Rimedio: bevete acqua durante il corso della giornata. Bevete due bicchieri di acqua almeno un’ora prima di praticare attività fisica e sorseggiatela mentre state svolgendo l’attività in questione. Ad attività ultimata, bevetene altri due bicchieri.  

12) Problemi cardiaci
Se vi sentite stanchi ed affaticati mentre svolgete le attività di tutti i giorni, come fare le pulizie o strappare le erbacce in giardino, potrebbe essere segno che il cuore non funzioni più come un tempo. Se notate che vi risulta estremamente difficoltoso portare a termine compiti che in precedenza svolgevate con facilità, parlatene al vostro medico di fiducia.
Rimedio: cambiamenti dello stile di vita, farmaci e procedure terapeutiche possono mantenere sotto controllo eventuali problemi a carico del cuore e ripristinare il livello di energia.

13) Disturbo del sonno correlato ai turni lavorativi
Lavorare di notte o cambiare i turni di lavoro può compromettere la regolarità del vostro “orologio interno”. Potreste sentirvi stanchi al risveglio e provare un senso di sonnolenza durante il giorno.  
Rimedio: limitate l’esposizione alla luce del giorno quando dovete riposare. Oscurate la vostra camera da letto e rendetela un ambiente tranquillo e fresco. Avete ancora problemi legati al sonno? Parlatene col medico. Esistono svariati rimedi al riguardo. L’assunzione di integratori e farmaci può essere di aiuto.

14) Allergie alimentari
Alcuni medici ritengono che le allergie alimentari nascoste possono causare sonnolenza. Se il senso di stanchezza si acuisce specie dopo i pasti, potreste soffrire di una lieve intolleranza a qualcosa che mangiate.
Rimedio: provate ad eliminare un cibo per volta per vedere se il senso di stanchezza migliora. Potete anche rivolgervi al medico per effettuare un test allergologico.

15) Sindrome da stanchezza cronica e fibromialgia
Se la stanchezza persiste per più di 6 mesi e risulta talmente debilitante da impedirvi di gestire le attività quotidiane che svolgete abitualmente, è possibile che la causa possa essere riconducibile alla presenza di due condizioni specifiche, ovvero la sindrome da stanchezza cronica e la fibromialgia. Entrambe sono caratterizzate da vari sintomi, ma un senso persistente e inspiegabile di affaticamento è uno dei sintomi principali.
Rimedio: Sebbene non vi sia un rapido rimedio in caso di sindrome da stanchezza cronica o fibromialgia, i pazienti affetti da queste condizioni possono trarre beneficio dall’apportare variazioni al programma di attività giornaliero, dall’apprendere abitudini migliori relative al sonno e iniziando un programma di ginnastica dolce.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Stanchezza e debolezza: differenze, cause, rimedi e prevenzione

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma STANCHEZZA DEBOLEZZA DIFFERENZE CURE   Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgSpesso usati come sinonimi nell’uso comune, in realtà debolezza e stanchezza sono termini che descrivono due sensazioni diverse. E’ importante conoscerne con esattezza il significato, poiché una corretta accezione del termine può essere di aiuto al medico al fine di restringere la cerchia delle possibili cause dei sintomi.

  • La debolezza consiste in una carenza di forza fisica o muscolare ed è caratterizzata dalla sensazione di necessità di uno sforzo supplementare per muovere braccia, gambe o altri muscoli. Nel caso in cui la debolezza muscolare si manifesti a seguito della presenza di dolore, l’individuo può essere in grado di muovere i muscoli, incrementando però il rischio di lesioni. La debolezza, in campo medico, viene anche detta “astenia“, termine che deriva dal greco e che significa mancanza di forza. In realtà l’astenia può essere sia fisica che mentale ma in genere, con astenia ci si riferisce in particolare a quella fisica.
  • La stanchezza consiste in una sensazione di spossatezza o nel bisogno di riposo dovuti alla carenza di energia o forza. La stanchezza può essere causata da un carico eccessivo di lavoro, dalla mancanza di sonno, da preoccupazioni, noia o carenza di esercizio fisico. E’ un sintomo che può essere causato da malattie, farmaci o da trattamenti medici come la chemioterapia. Anche l’ansia o la depressione possono causare stanchezza.

Sia la debolezza che la stanchezza sono sintomi e non malattie di per sé. Poiché tali sintomi possono essere causati da molteplici condizioni non patologiche, patologie e problemi di salute, la diagnosi della malattia a monte che determina debolezza e/o stanchezza può essere elaborata solo dopo un’attenta valutazione degli eventuali altri sintomi e segni presenti, nonché grazie all’uso di vari strumenti diagnostici, di laboratorio (ad esempio esami del sangue, biopsie…) e/o di diagnostica per immagini (ad esempio radiografie, ecografie, TC…).

Cause di debolezza

Spesso la debolezza generale si verifica dopo aver praticato o svolto una mole eccessiva di attività in una sola volta, ad esempio dopo una lunga ed intensa escursione. E’ possibile sentirsi deboli e stanchi oppure i muscoli possono essere dolenti. Di solito, queste sensazioni scompaiono nel giro di pochi giorni. In casi rari, la debolezza muscolare generalizzata può essere causata da un altro problema di salute, come:

  • Problemi a carico della ghiandola tiroidea, che regola il modo con cui il corpo impiega l’energia. L’ipotiroidismo può causare stanchezza, debolezza, letargia, aumento di peso, depressione, problemi di memoria, costipazione, secchezza della pelle, intolleranza al freddo, diradamento e secchezza dei capelli, unghie fragili oppure una colorazione giallastra della pelle. L’ipertiroidismo può causare stanchezza, perdita di peso, aumento della frequenza cardiaca, intolleranza al calore, sudorazione, irritabilità, ansia, debolezza muscolare e ingrossamento della tiroide.
  • Sindrome di Guillain-Barré, una rara malattia nervosa che causa debolezza a gambe, braccia e altri muscoli e che può progredire sino alla paralisi totale.
  • Miastenia gravis, una rara malattia cronica che causa debolezza e rapido affaticamento muscolare.
  • Un problema a carico dei minerali (elettroliti) presenti nel corpo allo stato naturale, come bassi livelli di potassio o di sodio.

In caso di debolezza muscolare che tende a peggiorare in modo graduale, è necessario consultare il medico. La comparsa improvvisa di debolezza muscolare e la perdita di funzionalità di una parte del corpo, può indicare la presenza di un grave problema al cervello (come ictus o attacco ischemico transitorio), al midollo spinale o ad un nervo specifico presente nel corpo.

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Cause di stanchezza

La stanchezza è una sensazione di affaticamento, esaurimento o mancanza di energia. E’ possibile sentirsi lievemente stanchi a causa di un carico eccessivo di lavoro, carenza di sonno, preoccupazioni, noia o mancanza di esercizio fisico. Qualsiasi tipo di malattia, come un raffreddore o l’influenza, possono causare stanchezza, che di solito scompare a guarigione avvenuta. Nella maggior parte dei casi, una forma lieve di stanchezza si presenta in concomitanza con un problema di salute che tende comunque a migliorare grazie al solo trattamento domestico senza la necessità di intervento medico. Anche lo stress emotivo può causare stanchezza, ma solitamente essa scompare una volta alleviato lo stress. Molti farmaci da banco o su prescrizione possono causare debolezza o stanchezza. L’assunzione o l’abuso di alcolici, caffeina o sostanze illegali possono causare stanchezza. E’ necessario rivolgersi al medico, quando la stanchezza è accompagnata da sintomi più gravi, come aumento dei problemi respiratori, segni di una malattia grave, sanguinamento anomalo oppure perdita o aumento di peso inspiegabili. E’ consigliabile inoltre rivolgersi al medico anche nel caso in cui la stanchezza perduri per più di 2 settimane. Questo tipo di stanchezza può essere causato da un problema di salute più grave, come per esempio:

  • Una diminuzione della quantità di emoglobina (la sostanza che trasporta l’ossigeno) presente nei globuli rossi (anemia).
  • Problemi al cuore, come patologia coronarica o insufficienza cardiaca, che limitano l’apporto di sangue ricco di ossigeno al muscolo cardiaco o al resto del corpo.
  • Disturbi metabolici, come il diabete, in cui gli zuccheri (glucosio) permangono nel sangue invece di entrare nelle cellule del corpo per essere successivamente impiegati per produrre energia.
  • Problemi a carico della ghiandola tiroidea, che regola il modo con cui il corpo impiega l’energia. L’ipotiroidismo può causare stanchezza, debolezza, letargia, aumento di peso, depressione, problemi di memoria, costipazione, secchezza della pelle, intolleranza al freddo, diradamento e secchezza dei capelli, unghie fragili oppure una colorazione giallastra della pelle. L’ipertiroidismo può causare stanchezza, perdita di peso, aumento della frequenza cardiaca, intolleranza al calore, sudorazione, irritabilità, ansia, debolezza muscolare e ingrossamento della tiroide.
  • Patologie renali ed epatiche, che causano stanchezza quando la concentrazione di alcune sostanze presenti nel sangue raggiunge livelli tossici.

La sindrome da stanchezza cronica è una causa rara di stanchezza grave e persistente. Nel caso in cui la stanchezza si manifesti senza alcuna causa evidente, è importante valutare la salute mentale del paziente. La stanchezza è infatti un sintomo comune di problemi correlati alla salute mentale, come ansia o depressione. Qualora si ritenga che la stanchezza sperimentata possa essere causata da un problema di salute mentale, è opportuno consultare il medico.

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Cosa fare?

In caso di debolezza generalizzata e stanchezza accompagnate da altri sintomi, è consigliabile valutare in primis tali sintomi. Se debolezza e stanchezza sono temporanei e correlati ad episodi stressanti specifici e se la loro durata è ridotta nel tempo, in genere tali sintomi non sono correlati a malattie. Se invece debolezza e stanchezza durano da molti giorni, sono apparentemente inspiegabili e si accompagnano ad altri sintomi particolari (ad esempio formicolio, vertigini, difficoltà a camminare, perdita di coscienza…) allora sarà il caso di interpellare subito il proprio medico. Una forma lieve di debolezza generalizzata e stanchezza che si manifesta in concomitanza con una malattia virale, generalmente tende a migliorare mettendo in pratica le seguenti misure:

  • Quando si è malati è necessario stare a riposo. Lasciate che i sintomi sperimentati siano la vostra guida. In caso di raffreddore, è possibile attenersi alla solita routine quotidiana dormendo semplicemente qualche ora in più. In caso di influenza, potrebbe essere necessario trascorrere qualche giorno a letto.
  • Riprendere le attività abituali gradualmente, per evitare il protrarsi della stanchezza.
  • Assicurarsi di bere molti liquidi per evitare la disidratazione.

Nel caso in cui la debolezza generalizzata e la stanchezza non siano correlate ad altre patologie, provate a seguire le linee guida qui di seguito e siate pazienti. Può essere necessario un po’ di tempo prima di sentirsi nuovamente energici.

  • Ascoltate il vostro corpo. Alternare il riposo con l’esercizio fisico. Aumentare gradualmente l’attività fisica praticata può contribuire a diminuire la stanchezza.
  • Limitare l’assunzione di farmaci che possono contribuire a causare stanchezza. I tranquillanti e i medicinali assunti in caso di raffreddore o allergia spesso provocano stanchezza. Consultare sempre il medico prima di apportare variazioni al dosaggio raccomandato.
  • Migliorare il regime alimentare. Seguire una dieta equilibrata può contribuire ad aumentare il livello di energia. Evitare di saltare i pasti, soprattutto la colazione.
  • Ridurre l’assunzione di alcolici o di altre sostanze, come caffeina o nicotina, che possono contribuire all’insorgere della stanchezza.
  • Guardare meno la televisione, trascorrere più tempo con gli amici o sperimentare nuove attività per rompere il ciclo della stanchezza.
  • Godersi un buon sonno ristoratore. Questo è il primo passo da intraprendere per controllare la stanchezza. Eliminare dalla camera da letto qualsiasi fonte luminosa o sonora che possa disturbare il sonno. Non mangiare prima di andare a letto. Utilizzare il letto solo per dormire, evitando di guardare la tv o leggere mentre si è a letto. Praticare regolarmente attività fisica, ma non entro le 3 o 4 ore prima di andare a letto.

Leggi anche: Colpo di sonno improvviso alla guida: cause, conseguenze, rimedi

Prevenzione

Spesso la stanchezza lieve può essere prevenuta apportando cambiamenti alle abitudini relative allo stile di vita.

  • Praticare regolarmente attività fisica è il miglior tipo di difesa contro la stanchezza. Se vi sentite troppo stanchi per allenarvi vigorosamente, provate a fare una semplice passeggiata.
  • Seguire una dieta equilibrata. Non saltare mai i pasti, specie la prima colazione.
  • Dormire a sufficienza.
  • Gestire ed affrontare i problemi emotivi invece di ignorarli o negarne l’esistenza, se necessario anche con l’aiuto di uno psicoterapeuta
  • Adottare misure atte a controllare lo stress e il carico di lavoro.
  • Evitare fumo di sigarette, alcolici e droghe.
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Sempre stanco dopo la palestra? E’ la sindrome da sovrallenamento: ecco errori e rimedi

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO PALESTRA PESI GINNASTICA MUSCOLI FISICO MALATI DI PALESTRA ESERCIZI MUSCOLOSO ALLENAMENTO PERSONAL TRAINER (1)Saltare una o più giornate di allenamento è veramente un’impresa ardua per il vero appassionato del fitness: io stesso mi sono dovuto imporre dei periodi di stop per forti dolori all’articolazione scapolo-omerale ed in quei momenti stavo più male per il non poter allenarmi, piuttosto che per il dolore alla spalla in sé. L’appuntamento fisso con la sfida contro me stesso e contro i miei limiti non la salterei neanche se un meteorite colpisse la terra ed in questo so di essere in buona compagnia. Eppure ci sono dei momenti in cui il “non allenarsi” fa parte dell’allenamento stesso, è ad esempio il caso di quando si verifica l’overtraining. Di cosa si tratta? La sindrome da sovrallenamento, o sindrome da overtraining, è l’insieme di sintomi che si manifestano a seguito (in genere non nell’immediato) di un periodo di allenamento molto intenso e/o con elevato volume di lavoro, in cui l’organismo non è riuscito a recuperare.
Questa sindrome, diffusa nella maggior parte degli sport di fatica, è da evitare assolutamente, sia perché determina un calo drastico della qualità della vita e della salute, ma anche perché è controproducente: quando si sperimenta un sovrallenamento cronico si tende a perdere massa muscolare ed aumentare il grasso, cioè l’opposto di quello che ogni atleta cerca di ottenere. E’ una sindrome più diffusa di quello che si pensi, specie tra i corridori: circa il 60% dei runners che corrono su lunghe distanze mostrano segni di overtraining.

Cause

Di seguito riportiamo i tre tipici errori che possono causare sovrallenamento:

1) Non riposare abbastanza

Sono sicuro che a molti di voi è capitato di allenarsi sei giorni a settimana e riposare uno. Certo potete riuscire ad andare avanti per un po’, ma alla lunga sarà un problema! Se c’è uno sbilanciamento tra giorni di allenamento ad alta intensità/volume e non abbastanza giorni di recupero, allora le tue prestazioni molto presto ne risentiranno. Sai che il tuo organismo “costruisce” i muscoli durante il riposo, non durante le giornate di potenziamento? Quando sollevi pesi, ad esempio, rompi le fibre muscolari. Durante il recupero il nostro corpo ripara quei muscoli. Se continuiamo a romperli senza dar loro modo di ricostruirsi supercompensando allora stiamo solo perdendo tempo. La fatica è uno dei segnali principe del sovrallenamento e non è facile da individuare perché potresti semplicemente avere un giorno di bassa ed essere di nuovo performante il giorno successivo. Ma se ti accorgi di essere quasi sempre stanco per un periodo di tempo prolungato allora prenderti un riposo di 3 o più giorni potrebbe aiutarti alla lunga.

Leggi anche: 8 errori che fanno crescere i tuoi muscoli MENO di quanto potrebbero

2) Alimentazione sbagliata

Se hai sessioni di allenamento intense è meglio che tu ti nutra in maniera appropriata. Se non lo fai i tuoi muscoli non recupereranno. Una dieta ben bilanciata può proteggerti da questa sindrome, al contrario una dieta povera può accelerare il manifestarsi del sovrallenamento. Quando aumentiamo l’intensità dell’allenamento abbiamo bisogno di ingerire abbastanza proteine, carboidrati e grassi durante il giorno. Le proteine che aiutano a riparare e costruire i muscoli costituiscono circa il 20-25% delle tue assunzioni giornaliere. I carboidrati, che danno energia al tuo corpo, 45-60%. I grassi “buoni” (come ad esempio gli insaturi) danno energia e dovrebbero comporre il 15-20% della tua dieta.

Leggi anche: Quante proteine devo assumere ogni giorno? Troppe proteine fanno male?

3) Esagerare con la palestra

A volte esagerazioni o cambiamenti nei programmi di allenamento a secco possono davvero “sconquassare” il corpo. Quando capita di fare molte ripetute ad alta intensità per più giorni alla settimana, magari sugli stessi gruppi muscolari, questo può diminuire la tua energia e allungare il tempo di recupero.

Leggi anche: Metabolismo, lipolisi, termogenesi, ormoni, ritenzione… Tu quanto ne sai di nutrizione?

Sintomi e segni

I sintomi e segni della sindrome da sovrallenamento, sono:

  • stanchezza cronica;
  • decremento della performance;
  • inefficacia del recupero;
  • persistenza del senso di fatica anche dopo periodo di riposo relativamente lungo;
  • disturbi del sonno;
  • perdita della massa magra;
  • aumento della massa grassa;
  • alterazioni dei valori dal sangue;
  • alterazioni ormonali;
  • calo di desiderio sessuale in entrambi i sessi;
  • assenza del ciclo mestruale nella donna;
  • alterazioni dell’erezione e dell’eiaculazione nell’uomo.

Diagnosi

E’ il medico a fare diagnosi di sindrome da sovrallenamento, basandosi sull’anamnesi e sull’esame obiettivo. Quando si fa diagnosi di sindrome da sovrallenamento, è necessario prima escludere qualsiasi altra patologia e/o condizione che giustifichi la stanchezza cronica e altri sintomi tipici: ad esempio malattie neurologiche, malattie muscolari, malattie del comportamento alimentare, malattie ormonali, malattie ematologiche, tumori e malnutrizione per difetto o per eccesso. Per escludere tali malattie, il medico può servirsi di esami di laboratorio, come l’analisi del sangue venoso, di diagnostica per immagini, come ecografie e TC, o altre tipologie di esami, come elettrocardiogramma da sforzo e spirometria.

Terapia

La sindrome da sovrallenamento si cura essenzialmente con alcuni giorni di riposo completo o di allenamento molto leggero. Quando l’attività fisica viene ripresa, è importante evitare gli eccessi usando il buon senso e farsi seguire da un fisioterapista o da un personal trainer titolato.

Prevenzione

Alcuni consigli per la prevenzione e cura della sindrome da sovrallenamento:

  • avvertire il proprio istruttore ed il proprio medico dei sintomi riscontrati;
  • da soli (o ancora meglio insieme al proprio allenatore) registrare gli allenamenti, le prestazioni, i recuperi, l’alimentazione, tutto su un diario;
  • pianificare con il proprio medico una attenta visita generale con bioimpedenziometria e valutazione ematologica completa che comprenda oltre alla valutazione di eventuali stati di anemia anche alcuni ormoni (testosterone libero, testosterone totale e cortisolo in particolare), enzimi epatici e muscolari, vitamina D;
  • dedicare le giuste ore al recupero notturno (almeno 7-8 ore), il sonno è veramente importante per il riposo psicofisico ed il sistema immunitario;
  • sapersi ascoltare evitando o posticipando allenamenti quando si è troppo stanchi e stare attenti ad eventuali periodi di depressione e/o stress cronico non motivati;
  • evitare di allenarsi se non si sta molto bene o aggiungere giorni di recupero dopo eventuali infezione alle vie respiratorie superiori (anche “semplici” raffreddori);
  • adeguare l’alimentazione dal punto di vista qualitativo e quantitativo, con l’aiuto del medico.
  • uso di opportuni integratori alimentari, specie omega 3, probiotici e multivitaminici con sali minerali;
  • usare il buonsenso: non esagerare coi pesi e con gli esercizi;
  • se i sintomi non cessano, chiedere consiglio al proprio medico.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Perché si russa e quali sono i rimedi per smettere di russare? I pericoli dell’apnea ostruttiva del sonno

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma PERCHE SI RUSSA SMETTERE APNEA OSTRUTTIVA SONNO Riabilitazione Nutrizionista Dieta Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Seno Pulsata Macchie Capillari Pene ANon tutti ne soffrono e per qualcuno può sembrare un “difetto” innocuo, ma non per i tanti mariti e mogli “costretti” a dormire accanto ad un partner che non smette di russare dalla sera alla mattina! Oggi cerchiamo di fare luce su un problema diffuso ed apparentemente innocuo.

Per quale motivo russiamo?

Il palato superiore è formato da due parti: una dura, delimitata dai denti dell’arcata superiore, e l’altra molle, situata all’interno, che si chiama velopendulo (o palato molle).
Quando ci si addormenta, soprattutto se si è distesi sull’addome, questo, per effetto del peso, sporge nel fondo della gola. Al punto che può ostruire la faringe. In questo caso l’aria che arriva durante l’inspirazione dal naso fa vibrare la volta, producendo il caratteristico ronzio, più forte quanto più il passaggio dell’aria viene ostacolato.

Chi ne soffre di più?

I più grandi russatori sono soggetti di sesso maschile (russano più gli uomini che le donne), che sono in sovrappeso o obesi, fumano e bevono alcolici in quantità elevata. Fattori aggravanti sono sicuramente la familiarità (cioè se qualcuno dei vostri genitori o nonni, russano) e l’età: più si diventa anziani e più il problema tende ad aumentare.

Quali sono le patologie e le condizioni che portano a russare?

Alcune condizioni e patologie aumentano il rischio di russare, tra queste:

  • Scarso tono muscolare della lingua e della gola. Se i muscoli sono troppo rilassati, la lingua ricade all’indietro nella gola, oppure i muscoli della gola si restringono e impediscono una corretta respirazione. Un lieve rilassamento è normale durante le fasi di sonno profondo, però potrebbe diventare un problema se viene aggravato dall’alcol o dai farmaci che provocano sonnolenza.
  • Eccessivo ingombro dei tessuti della gola. I bambini con le tonsille e le adenoidi gonfie russano molto frequentemente. Le persone in sovrappeso possono avere un eccesso di tessuti molli nel collo, che provoca il restringimento delle vie aeree. Solo in casi rarissimi la parziale ostruzione delle vie aeree è provocata da cisti o da tumori.
  • Palato molle e/o ugola troppo lunghi. Se il palato è troppo lungo, va a ostruire parzialmente l’apertura tra il naso e la gola. Se il palato molle e/o l’ugola sono troppo lunghi, fanno da valvola vibrante quando il respiro si fa più rilassato, e provocano il caratteristico rumore.
  • Ostruzione delle vie aeree nasali. Se il naso è pieno o ostruito l’organismo deve fare uno sforzo maggiore per far passare l’aria. In questo modo si crea un vuoto maggiore del solito nella gola, che tende a far avvicinare tra loro i tessuti molli, e perciò si russa. Si può russare, quindi, solo durante l’allergia ai pollini, oppure solo nel corso del raffreddore o della sinusite. L’ostruzione può anche essere provocata da anomalie anatomiche del naso o del setto nasale, ad esempio dal setto nasale deviato (malformazione delle pareti che separano le narici).

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Se il bambino russa

Nei bambini il russare può essere un sintomo di problemi alle tonsille e alle adenoidi. Se il problema è cronico il bambino dovrebbe essere visitato da un otorinolaringoiatra, che gli può consigliare l’intervento di tonsillectomia e adenoidectomia per riportarlo in piena salute.

Quando russare diventa pericoloso?

Il russare determina un sonno poco riposante ed il soggetto il giorno dopo si sveglia stanco: ne possono risentire il rendimento sul lavoro, la condotta di guida o l’uso dei macchinari (si alza il rischio di incidenti anche gravi). Tuttavia, il vero pericolo legato al russare, è l’apnea ostruttiva del sonno, che a sua volta può causare problemi di salute gravi.

Cos’è la sindrome delle apnee ostruttive del sonno?

La Sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSA) è caratterizzata da diverse interruzioni della respirazione durante la notte, pause che possono durare anche più di dieci secondi. Chi soffre di apnea può avere anche centinaia di episodi simili per notte. Le interruzioni della respirazione sono principalmente dovute al restringimento o al collasso delle vie aeree superiori. In questo modo la quantità di ossigeno nel sangue aumenta e il cuore è costretto a lavorare più intensamente, con tutti i rischi connessi ad un problema cronico, specie in soggetti che soffrono di patologie cardiocircolatorie. L’apnea nel sonno, se non adeguatamente curata, fa aumentare il rischio di infarto ed ictus, ma anche di diabete ed altre patologie.

I rimedi pratici per smettere di russare

Chi russa può risolvere il problema con dei dispositivi che migliorano il flusso d’aria, come:

Inoltre chi russa può provare ad adottare questi rimedi pratici:

  • Seguire uno stile di vita sano, con un’attività fisica sufficiente, in modo da ottenere un buon tono muscolare e dimagrire.
  • Evitare i tranquillanti, i sonniferi e gli antistaminici prima di andare a dormire.
  • Evitare gli alcolici nelle quattro ore prima del sonno e i pasti o gli spuntini pesanti per almeno tre ore prima di dormire.
  • Seguire un ritmo sonno-veglia regolare.
  • Dormire sdraiati su un fianco, anziché supini.
  • Alzare il materasso sotto la testa di una decina di centimetri o usare un cuscino più alto.

Per dormire bene, è inoltre utile assumere 1 mg di melatonina circa mezz’ora prima di mettersi a letto. Il miglior integratore di melatonina, selezionato, usato e raccomandato dal nostro Staff di esperti, lo potete trovare qui: http://amzn.to/2yax2CB Questo prodotto è veramente molto efficace anche perché oltre alla melatonina, contiene melissa, tiglio, valeriana, passiflora e papavero californiano, piante le cui proprietà sono perfette per farci addormentare e riposare bene.

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Russare: quali sono le terapie mediche? 
Il russamento o l’apnea nel sonno possono guarire grazie a varie terapie prescritte dall’otorinolaringoiatra o dal chirurgo maxillo-facciale, in funzione della diagnosi e dell’entità del restringimento delle vie aeree:

  • L’apnea ostruttiva del sonno viene curata il più delle volte con un dispositivo che riapre le vie aeree con una pressione positiva di lieve intensità. La pressione viene esercitata da una mascherina nasale indossata durante il sonno. Questa terapia è detta CPAP, ed è attualmente la terapia d’elezione per i pazienti affetti da apnee ostruttive del sonno.
  • L’uvulopalatofaringoplastica (UPPP) è un intervento chirurgico in grado di curare il russamento e l’apnea ostruttiva nel sonno. Rimuove il tessuto del palato molle in eccesso e riapre le vie respiratorie. Il tessuto rimasto, inoltre, si indurisce guarendo, e quindi si minimizzano le vibrazioni dei tessuti. Le vie aeree possono essere ancor più allargate se all’intervento si aggiunge anche una tonsillectomia.
  • Gli interventi di termoablazione eliminano l’eccesso di tessuto nei turbinati nasali, alla base della lingua e/o nel palato molle e sono usati sia per il russamento sia per le apnee ostruttive. Tra i metodi di termoablazione vi sono la cauterizzazione bipolare, la radiofrequenza, il laser.
  • Tra i metodi usati per aumentare la rigidità del palato molle senza rimuovere alcun tessuto ricordiamo l’iniezione di una sostanza irritante che irrigidisce la zona circostante l’ugola. Un altro metodo comporta l’impianto di inserti (procedura Pillar) nel palato molle.
  • L’avanzamento del genioglosso e dello ioide è un intervento chirurgico che serve per curare l’apnea ostruttiva del sonno. Previene il collasso della parte bassa della gola e spinge in avanti i muscoli della lingua, riaprendo le vie aeree ostruite.
  • Per alcuni pazienti che russano o soffrono di apnee nel sonno, può essere indicato un apparecchio ortodontico su misura, che spinge in avanti la mascella. Deve essere posizionato e adattato da un otorinolaringoiatra, da un dentista o da un ortodontista specializzato.
  • Per alcuni pazienti, infine, è consigliabile dimagrire in modo significativo per migliorare i problemi di russamento e di apnee nel sonno.

Per approfondire:

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Settembre è il lunedì dell’anno: i consigli utili per combattere la sindrome da stress da rientro, a casa e sul lavoro

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Durante le vacanze la prima cosa che il nostro corpo fa (o prova a fare) è eliminare tutti quei pensieri che ci hanno accompagnato fino a quel momento, per lo più negativi, e di conseguenza si “prende una pausa” da alcuni ormoni legati allo stress. Quando si ritorna a casa, purtroppo, e si ripiomba nella vita di tutti i giorni, ecco che possono comparire tutta una serie di disturbi più o meno gravi tipici della Sindrome da stress da rientro. La Sindrome da stress da rientro (anche conosciuta come post-vacation blues) colpisce circa un italiano su cinque e si manifesta ovviamente nei giorni successivi ad una vacanza più o meno lunga, con una moltitudine di spiacevoli sintomi: ansia, insonnia, stanchezza, irritabilità, leggera depressione. Altri sintomi possono essere il mal di testa, gli attacchi di colite, la gastrite, ed aritmie cardiache (tachicardia).

Normale se dura cinque o sei giorni

Una certa forma di stress da rientro è normale e fisiologica fino a quando dura meno di una settimana; ecco perché, generalmente, il consiglio è di tornare a casa qualche giorno prima rispetto alla ripresa dell’attività lavorativa. Rimanere a casa un paio di giorni dopo il rientro prima di tornare al lavoro, può essere un vero toccasana e permette al nostro organismo di riadattarsi in modo graduale ai soliti ritmi. Ecco ora una lista di consigli utilissimi per affrontare lo stress da rientro, sia a casa che sul posto di lavoro.

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Al lavoro

1) Fai spazio sulla scrivania: non lasciarti sommergere dalle pratiche. Metti un po’ d’ordine, fai una cernita e conserva solo lo stretto necessario. Decora la tua scrivania con degli oggetti personali, come delle foto o una pianta, che ti permetteranno di delimitare il tuo spazio e di distrarti per qualche minuto.

2) Cambia aria: durante la pausa pranzo esci e cammina un po’. In questo modo potrai rinfrescarti le idee e rilassare i muscoli, indolenziti a causa dell’immobilità a cui sei obbligato in ufficio. L’ideale sarebbe camminare almeno mezz’ora dopo aver pranzato o fare degli esercizi che ti aiutino a rassodare le gambe.

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3) Concentrati sulla respirazione: concentrarsi sulla propria respirazione per qualche minuto fa davvero bene. Chiudi gli occhi e cerca di immaginare l’aria pura che inspiri e l’aria negativa che espelli espirando. Questo esercizio ti permetterà di dimenticare ciò che ti circonda e di concentrarti su te stessa.

4) Allunga i muscoli: anche se mantieni una posizione corretta, stare seduto ore ed ore davanti al computer è stancante per il tuo corpo. A intervalli regolari tendi le braccia davanti a te o verso l’alto e stiracchiati. Se hai la fortuna di avere un ufficio tutto per te, fai qualche esercizio di stretching. Non dimenticare di riposare gli occhi fissando spesso un punto lontano, specie se lavori tutto il giorno al pc.

5) Sbadiglia: fallo discretamente, per non dare l’impressione che ti stai annoiando. Sbadigliare permette di rilassare i muscoli del viso e di ossigenare il cervello. Per forzarti a sbadigliare apri bene la bocca, inspira profondamente, tira la lingua e se serve fai qualche smorfia, magari non davanti ai colleghi!

Leggi anche: Ritornare al lavoro dopo le vacanze: il decalogo delle cose stressanti ed i consigli per evitarle

A casa

1) Ritagliati un momento per te stesso: concediti un momento di relax almeno una volta a settimana. Bagno caldo agli oli essenziali, maschera di bellezza, crema idratante e profumi come se fossi in un centro benessere. Occupati di te stesso e del tuo corpo.

2) Fai sport: l’attività fisica è un ottimo metodo per rilassarsi totalmente. Una sessione di sport intenso seguita da qualche esercizio di stretching aiutano il corpo a eliminare le tensioni: i muscoli contratti durante lo sforzo si distendono e una sensazione di relax invade il corpo e lo spirito.

3) Fai yoga: effettuare dei movimenti lenti e dolci, concentrarsi sul proprio modo di muoversi nello spazio circostante, migliorare la propria flessibilità: per tanti italiani lo yoga è l’attività zen per eccellenza. Per circa un’ora hai l’impressione di trovarti in una bolla impermeabile a tutte le tensioni negative.

4) Fatti fare un massaggio: in uno studio specializzato o magari a casa tua dal tuo partner. Chiedi a qualcuno di concederti un po’ di tempo per farti un massaggio oppure massaggiati da sola: la nuca, le spalle, il cuoio capelluto, le tempie, la pianta dei piedi. Per rilassarti ancora di più, perché non usare un olio da massaggio?

Leggi anche: Un massaggio per ogni disturbo, dolori al collo, pressione alta, stress e depressione

5) Stai un po’ solo con te stesso: concediti una pausa e spegni lo smartphone e tutti gli apparecchi che potrebbero disturbarti. Ascolta pure della musica, di qualsiasi genere, se ti permette di distrarti. Non dimenticare le tue passioni e la tua creatività: coltivare con costanza un hobby può essere incredibilmente rilassante.

Abbronzati a settembre: consigli per far durare l’abbronzatura

Un altro motivo di stress dopo le vacanze estive è, per molti tra cui il sottoscritto, l’abbronzatura che se ne va. Giorni sotto il sole, pieni di olio abbronzante, tanti sacrifici e l’abbronzatura sbiadisce inesorabile, doccia dopo doccia. In realtà seguendo qualche piccolo accorgimento riusciremo ad essere abbronzati ancora per un po’. Ecco alcuni consigli:

1) Usate detergenti delicati: per il viso una mousse, per il corpo un olio doccia.

2) Preferite la doccia al bagno e tamponate la pelle invece di sfregarla.

3) Continuate ad usare il doposole, mattina e sera, e bevete sempre tanta acqua: idratare, dentro e fuori, è la parola d’ordine.

4) Se potete, scappate al mare durante il week end per far vostri gli ultimi raggi di sole. Anche se siete abbronzati, non dimenticate di applicare la protezione solare: è settembre il sole è ancora intenso!

5) Usate lo scrub! Ovviamente, al netto di tutti i consigli, l’abbronzatura, purtroppo, non è eterna! Quando inevitabilmente inizierà a sbiadire, il vostro migliore amico si chiamerà scrub! Da applicare sulla pelle bagnata (applicato su pelle asciutta è più aggressivo) con movimenti circolari. Eviterete così di andare in giro  macchiate come un leopardo, con il colorito tendente al grigio.

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Il peso aumenta, i cibi per non ingrassare dopo le vacanze

Ciò che succede a molti, in questo periodo, è di prendere qualche chilo in più e purtroppo anche in questo c’è una causa scientifica. Una recente scoperta, infatti, di ricercatori israeliani del Weizmann Institute’s Neurobiology Department ha scoperto come sia implicata nell’aumento di peso una particolare proteina che il cervello produce durante i periodi di stress. In ogni caso è sempre buona regola fare scorta di energie per iniziare il lavoro o lo studio al meglio. La natura è sempre dalla nostra parte ed è per questo motivo che bisogna approfittare degli alimenti che ci mette a disposizione in questo periodo dell’anno. Ecco alcuni rapidi consigli:

1) I fichi sono tra i frutti che riescono a combattere la stanchezza ricchi come sono di zucchero, proteine, fosforo, e calcio. Consumati a settembre, appena colti, regalano grandi quantità di vitamine C ed A.

2) I cereali, in particolare la quinoa, l’amaranto, il farro, tutte le verdure a foglia verde ,tutti gli ortaggi colorati ricchi di carotenoidi e la frutta di stagione, tanta, colorata non devono mai mancare dalla nostra tavola.

3) Attenti al colore! Un trucco per rimanere in forma è scegliere gli alimenti per colore: via quindi al rosso o giallo dei peperoni, all’arancione della zucca, al viola del radicchio, dell’uva, delle prugne. Un piccolo trucco consiste nell’aggiungere un cucchiaio di germe di grano a tutte le nostre pietanze in quanto servirà ad integrarli di vitamina B.

4) Andrebbero evitati o quantomeno limitati nel consumo, le carne grasse, i formaggi grassi, gli zuccheri raffinati, tutti i cibi fritti. Da privilegiare il consumo di pollo, tacchino manzo per il loro contenuto di aminoacidi, in particolare colina e tirosina, utili a migliorare la trasmissione degli impulsi nervosi, le funzioni cerebrali rafforzando memoria e concentrazione.

Leggi anche: I nove consigli per superare lo stress del lunedì mattina

Consigli finali

1) Stabilire delle priorità, partendo da obiettivi piccoli, semplici e più importanti e lasciare per un secondo momento quelli che possono attendere e gli arretrati accumulati (per esempio, le decine di email da leggere.

2) Se al rientro gli impegni sono troppi, imparare a delegare perchè lo stress aumenta quando le richieste ambientali superano in qualche modo le nostre risorse fisiche e psicologiche per poterle affrontare.

3) Finché il tempo lo consente, concedersi dei fine settimana dedicati al relax e alla famiglia, come se le vacanze non fossero ancora finite.

4) Valorizzare gli effetti positivi delle vacanze. L’estate insegna che lo svago è indispensabile per reggere la fatica. Godetevi la nostalgia delle vacanze riattivando emozioni positive: assaporate il piacere dei buoni ricordi di chi era con voi, le sensazioni, i rumori, la luce … E la ricerca dell’ottimismo può diventare duratura, lungo tutto l’anno.

5) Bevi caffè. E’ stato dimostrato che bere caffè ogni giorno (in quantità moderata) diminuisce il rischio di depressione e di suicidio. Per approfondire: La tazzina di caffè che ti salva dal suicidio

6) Mantenere un buono stile di vita: fare regolare attività fisica all’aria aperta (che produce endorfine e la luce solare migliora il tono dell’umore), dormire molto e bene, curare un’alimentazione regolare e bilanciata.

7) Integrazione. Per combattere lo stress ed aumentare le energie, sono molto utili i seguenti integratori alimentari:

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Guaranà: brucia i grassi e combatte la stanchezza fisica e mentale

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