Stalking: cause, profilo dello stalker, tipi di stalker

MEDICINA ONLINE COPPIA UOMO DONNA FIDANZATI MATRIMONIO LITIGARE URLARE DISCUTERE AMORE FALLACIA LOGICA DISCORSO TRADIMENTO INNAMORATI NARCISISTA PATOLOGICO TRADIMENTO GELOSIA IRA RABBIAIl termine “stalking” indica un insieme di comportamenti e di atteggiamenti tenuti da un soggetto che hanno lo scopo di angosciare un’altra persona, perseguitandola, controllandola e generandole stati di paura e ansia, al punto che – nei casi più gravi di esasperazione – si arriva persino a compromettere lo svolgimento della normale vita quotidiana della vittima.

Cause e contesti

Lo stalking può essere innescato da molteplici eventi. In genere nasce come complicazione di una relazione interpersonale, che possa essere una relazione amorosa, professionale o sociale. Un partner che ha chiuso relazione, un litigio tra colleghi, una questione irrisolta tra condomini, sono tutte situazioni che possono degenerare in stalking se, chi delle parti sente di aver subito un torto, ha un certo tipo di profilo più propenso a degenerare in comportamenti stalkerizzanti. Le relazioni amorose sono quelle che più spesso degenerano nello stalking da parte di uno dei due partner nei confronti dell’altro. Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale sullo Stalking del 2007:

  • nel 55% circa dei casi, lo stalking si verifica nella relazione di coppia;
  • nel 25% nel contesto di litigi tra condomini;
  • nel 15% sul posto di lavoro/scuola/università;
  • nel 5% in famiglia (figli, fratelli, genitori, cugini…).

Profilo dello stalker

Non esiste una unica figura di persona a rischio di diventare uno stalker, né un tipo specifico di stalker. Talvolta può trattarsi di narcisista maligno o di un soggetto che ha sviluppato un delirio persecutorio nei confronti della persona che non riescono più a controllare. In altri casi ci si trova, invece, davanti a persone con problemi di interazione sociale, che agiscono in questo modo con l’intento di stabilire una relazione sentimentale imponendo la propria presenza e insistendo anche nei casi in cui si sia ricevuta una chiara risposta negativa. Meno frequente il caso di individui affetti da disturbi psichiatrici, per i quali l’atteggiamento persecutorio ha origine dalla convinzione di avere effettivamente una relazione con l’altra persona (come avviene nel disturbo delirante chiamato erotomania). Questi soggetti manifestano sintomi di perdita del contatto con la realtà e spesso hanno una personalità borderline. Solitamente questi comportamenti si protraggono per mesi o anni, il che mette in luce l’anormalità di questo genere di condotta. Spesso i persecutori hanno vissuto traumi significativi nella propria vita, come l’abbandono, la separazione o il lutto di una persona cara che non sono riusciti a razionalizzare e superare. Sheridan e Boon nel 2003 hanno proposto la classificazione S.I.L.Vi.A (Stalking Inventory List per vittime e autori), che distingue cinque tipologie di stalker: ex partner, adolescente o giovane adulto, psicopatici con tratti di disturbo borderline e di schizofrenia, deliranti empatici e molestatori sadici.

Tipo di stalker

Secondo gli studi della Sezione Atti persecutori del Reparto Analisi Criminologiche dei Carabinieri, gli stalker potrebbero inquadrarsi (a stretti, pragmatici fini di polizia) in cinque tipologie:

  • stalker risentito: ha rancori per traumi affettivi ricevuti da altri a suo avviso ingiustamente (tipicamente un ex-partner di una relazione sentimentale);
  • stalker bisognoso d’affetto: è desideroso di convertire a relazione sentimentale un ordinario rapporto della quotidianità; insiste e fa pressione nella convinzione che prima o poi l’oggetto delle sue attenzioni si convincerà;
  • stalker corteggiatore incompetente: opera stalking in genere di breve durata, risulta opprimente e invadente principalmente per “ignoranza” delle modalità relazionali, dunque arreca un fastidio praticamente preterintenzionale (non rendendosi conto che il suo corteggiamento maldestro in realtà è una molestia);
  • stalker respinto: è stato rifiutato dalla vittima quindi desidera contemporaneamente vendicarsi dell’affronto costituito dal rifiuto ed insieme riprovare ad avere una relazione con la vittima stessa;
  • stalker predatore: ha un obiettivo di natura essenzialmente sessuale, trae eccitazione dal riferire le sue mire a vittime che può rendere oggetto di caccia e possedere dopo avergli incusso paura; è una tipologia spesso riguardante voyeur e pedofili.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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