Ecografia dinamica peniena: a che serve e come si svolge l’esame?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO OSPEDALE ANAMNESI ESAME OBIETTIVO SEMEIOTICA FONENDOSCOPIO ESAMEL’ecografia dinamica peniena, anche chiamata ecocolordoppler penieno, è una indagine utilizzata nella diagnosi della disfunzione erettile (impotenza). Sfrutta sonde ad alta frequenza (7.5-13 MHz) con modulo colordoppler, che permette di analizzare il flusso sanguigno del pene. L’esame non è pericoloso per la salute, visto che – al contrario della radiografia – si usano ultrasuoni e non radiazioni ionizzanti, tuttavia presenta il rischio di complicanze ed è considerato molto fastidioso dai pazienti.

Perché si chiama “dinamico” e quali farmaci vengono usati?

Il termine “dinamico” indica il fatto che durante l’esame si usano farmaci vasoattivi, come la papaverina e/o la prostaglandina PGE1 (Alprostadil – Caverject) iniettati direttamente nei corpi cavernosi del pene per indurre un’erezione. Si effettua quindi l’ecografia in condizioni basali e ripetendola ad intervalli prestabiliti dopo l’iniezione dei farmaci e ciò permette di studiare:

  • stato di dilatazione delle arterie cavernose;
  • velocità di afflusso del sangue all’interno dei vasi sanguigni penieni;
  • i corpi cavernosi a riposo ed in erezione;
  • morfologia del pene.

Oltre all’iniezione di farmaci, in alcuni casi il paziente visiona filmati erotici capaci di stimolare l’erezione.

Leggi anche: Testicoli piccoli: quali sono le cause e le dimensioni normali?

Quando si esegue e per chi è indicato?

L’ecocolordoppler penieno è generalmente indicato quando, esclusa una disfunzione erettile su base psicologica, si sospetta una disfunzione erettile causata da alterazioni vascolari (frequente in soggetti con aterosclerosi, diabete, ipertensione arteriosa). L’esame in genere viene prescritto quando le terapie orali per la disfunzione erettile (come il Viagra) non abbiano funzionato.

Come si svolge l’esame?

Il paziente è in decubito supino (cioè sdraiato a pancia in su) con il pene appoggiato alla parete anteriore dell’addome. Sul pene si passa una sostanza tipo gel per favorire gli ultrasuoni. Il medico passa sul pene la sonda ecografica. Il medico effettua una iniezione sul pene, che dovrebbe determinare una erezione, e passa nuovamente la sonda ecografica ad intervalli regolari.

Vedi anche: FOTO DI INIEZIONE SUL PENE

Quanto dura l’esame?

L’esame in sé richiede circa 20 – 30 minuti, salvo situazioni specifiche in cui il medico ha bisogno di più tempo per studiare situazioni anatomiche particolari.

Cosa succede al termine dell’esame?

Al termine dell’esame il paziente può tornare alle proprie attività giornaliere senza problemi. Può guidare. L’erezione indotta farmacologicamente può durare circa un’ora. Può perdurare un senso di fastidio al pene dovuto all’iniezione, che dovrebbe sparire in alcune ore.

L’esame è doloroso?

La parte dell’esame che include il passaggio della sonda ecografica non è dolorosa, tuttavia l’iniezione intracanvernosa dei farmaci è considerata “fastidiosa” (in alcuni casi “dolorosa”, secondo alcuni “estremamente dolorosa”) dalla maggior parte dei pazienti.

Quali i rischi e le complicanze?

Una possibile complicanza è il priapismo: un’erezione che dura oltre il tempo di efficacia del farmaco (cioè circa 1 ora) e che può diventare anche molto dolorosa. Il priapismo può essere trattato mediante iniezione di intracavernosa di etilefrina, ma in alcuni rari casi può richiede la detumescenza chirurgica. In rarissimi casi, l’iniezione può determinare danni più o meno gravi alle strutture del pene.

In caso di risultati positivi, quali altri esami sono necessari?

Le ecografia riscontra qualche danno, il medico potrebbe aver bisogno di altre indagini diagnostiche, come:

Queste indagini non sono sempre necessarie e, essendo alcune invasive e più rischiose, si usano solo quando l’ecografia peniena non sia riuscita a sciogliere il dubbio diagnostico. Per approfondire: Disfunzione erettile: arteriografia, cavernosometria, cavernosografia, esami neurofisiologici

Sullo stesso argomento, leggi: Disfunzione erettile: ecografia colordoppler dinamica del pene

Per approfondire, leggi:

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Fantasie sessuali e sogni erotici maschili e femminili sono diversi, ecco come

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO AMORE COPPIA SESSO SESSUALITA ABBRACCIO MATRIMONIO MASTURBAZIONE ORGASMO (7)Le fantasie sessuali, sono con ogni probabilità la più comune e privata forma di esperienza sessuale dell’essere umano. Sono quei pensieri a sfondo sessuale, che insorgono in modo spontaneo o riflesso, in pratica scattano anche da sole, quando uno meno se le aspetta! Di che tipo sono? Ci sono tante fantasie sessuali quanti gli individui, un po’ come le impronte digitali, e tante diverse in ogni individuo stesso! Hanno una funzione importantissima. Potremmo considerarle un afrodisiaco potente, inesauribile a costo zero: accendono il desiderio erotico, mantengono l’eccitazione durante il rapporto, arricchiscono di stimoli imprevedibili e gustosi la sessualità umana.

Sono un fenomeno molto diffuso: non esiste comportamento sessuale (masturbazione o coito) che non sia accompagnato, almeno in parte, da qualche fantasia sessuale e, ovviamente. riguardano sia gli uomini che le donne.

Un aspetto attualmente molto gettonato è quello delle differenze di genere nelle fantasie sessuali. Degli uomini si può dire che fantasticano in media molto più, e che al fantasticare fa spesso seguito la masturbazione, sostituisco più spesso il partner in una stessa fantasia, di cui immaginano attributi sessuali (genitali, seni, natiche) , in tre parole sono sempre ‘a luci rosse’! Il ricordo delle generose forme di una amica (della moglie, magari), suscita una fantasia subito più carnale, alla quale è solitamente associato uno stato di eccitazione fisica, il suo film mentale non prevede troppi preludi romantici, ma velocemente include… forse è meglio lasciare alla fantasia di chi legge intuire il seguito!

L’immaginario erotico delle donne è assai più ricco e articolato, contraddistinto dalla trama a supporto delle scene fantasticate: predominano le sensazioni tattili ed l’idea di dare intenso godimento al partner, di cui fantasticano anche personalità e status. Tutto ciò ha un potere erogenico forte assieme all’idea di sentirsi desiderata in modo ardente, essere irresistibile, dover essere posseduta a tutti costi. Un esempio? Fantasticare una situazione erotica proibita (col proprio capo sposatissimo) fortuito contatto, le mani si sfiorano incidentalmente, l’inebriante suo profumo, le carezze osé, baci e sfioramenti audaci, fino all’inclusione (ma non sempre) del rapporto sessuale e le varie pratiche di contorno.

In quanto alla trasgressione è una componente presente in entrambi i sessi: immaginare di essere blandamente percossi, fantasticare partner proibiti (conoscenti, partner dell’amico/a, eccetera), persone del proprio sesso, molto diffuse le fantasie con amore di gruppo, e l’utilizzo di strumenti di piacere, maschere ed indumenti sexy da indossare. Le fantasie sessuali se condivise col proprio partner nell’intimità offrono spunti originali per ‘giocare’ ruoli insoliti, buon antidoto per la monotonia sessuale, insidiosa per le coppie stabili. Questo la dice lunga sul ruolo non trascurabile che l’immaginario esercita sul benessere psicologico e la salute della coppia! Quello che potremmo chiederci ancora è se l’immaginario erotico è diverso fra etero ed omosessuali, e forse potrebbero non mancare delle sorprese!”

Non distinguendo tra uomo e donna risulterebbe come tra tutte le fantasie, quelle più comuni riguardino il sesso di gruppo (ben il 36% degli intervistati), seguono quelle legate aspecifiche situazioni (10%) insieme a fantasie di prestazione (10%). Esibizionismo e dominare o essere dominati sono indicate come fantasie principali nel 5% dei casi. Il 4% esprime fantasie quali essere legati o bendati, scambio di coppia, voyeurismo e fantasie omosessuali (in soggetti eterosessuali).

Ma le cose cambiano quando analizziamo il campione dividendolo in uomini e donne. Allora scopriamo dati davvero interessanti. Tra chi ha espresso fantasie orgiastiche il 70% sono uomini ed il 30% donne ma le le percentuali sono quasi equamente distribuite quando per si parla di “sesso a tre” (45% donne e 55% uomini): come dire fantasie trasgressive si, ma senza esagerare. Specificando ulteriormente si scopre come nelle donne eterosessuali che esprimono fantasie relative a “sesso di gruppo” ben il 75% dichiara di poter avere rapporti sia con gli uomini che con le donne presenti nella situazione mentre soltanto il 25% degli uomini dichiara lo stesso (la gelosia non sembra abbandonare del tutto i maschietti neppure nella fantasia). Anche quando le fantasie erotiche sono di tipo omosessuale in soggetti eterosessuali la distribuzione percentuale è la stessa (75% donne, 25% uomini). Questo dato spiegherebbe il motivo dell’uso frequente di immagini di rapporti omosessuali tra donne (e meno tra uomini) in film, video musicali e pubblicità con target sia femminile che maschile.

Un’altra differenza tra uomini e donne riguarda le fantasie di prestazione e situazionali. Le donne esprimono più frequentemente fantasie legate a situazioni specifiche (sesso nella vasca da bagno, in ascensore, in un camerino di un negozio, davanti al camino, in un prato, ecc.) mentre negli uomini sono più comuni fantasie di prestazione (sesso anale, sesso orale, specifiche posizioni, ecc.).

Le fantasie di violenza o di essere presi con forza e contro la propria volontà sono più comuni tra le donne così come le fantasie di esibizionismo mentre quelle voyeuristiche e lo scambio di coppia (scambiarsi i partner ma non sesso di gruppo) sono più comuni tra gli uomini.

Notare bene: La maggior parte degli intervistati dichiara di non aver mai realizzato concretamente la fantasia ma che lo desidererebbero. Di fatto però il desiderio di realizzazione sembra essere parte integrante della fantasia stessa. Insomma, l’intenzione di realizzare la propria fantasia altro non è che parte della fantasia stessa. Raggiunto lo scopo per il quale la fantasia è stata prodotta (desiderio-eccitazione-orgasmo) la stessa fantasia perde, in quel momento, il suo valore erotico. Come dire: sognare è stimolante, facile e perfino opportuno, ma tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
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Orgasmo maschile e femminile: nuovo studio sulle differenze fisiologiche

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO AMORE COPPIA SESSO SESSUALITA ABBRACCIO MATRIMONIO MASTURBAZIONE ORGASMO (2)Una revisione della letteratura scientifica sul tema orgasmo, guidata da Elizabeth Emhardt dell’Indiana University School of Medicine e pubblicata su Clinical Anatomy, ha chiarito come l’orgasmo maschile sia più “nervoso” mentre quello femminile sia più “anatomico”. Per i maschi, spiegano gli autori, un ruolo fondamentale è giocato dal bilancio tra l’azione del sistema nervoso parasimpatico e quella del sistema nervoso simpatico, entrambi parte del sistema nervoso autonomo: il primo regola i comportamenti del corpo in situazioni di riposo, il secondo in situazioni di emergenza.

Mentre negli uomini sono i nervi a determinare l’orgasmo, nelle donne invece a dominare è soprattutto l’anatomia: in loro l’orgasmo è decisamente correlato alla posizione assunta nel rapporto, che influenza a sua volta quella del clitoride. Più il clitoride si avvicina alla parete vaginale anteriore più è probabile che avvenga l’orgasmo: per favorire l’orgasmo femminile sono quindi da preferire le posizioni del missionario e quella dell’amazzone.

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L’uomo sceglie in modo diverso compagna ed amante

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO AMORE COPPIA SESSO FIDANZATI (3)E’ scientificamente provato che gli uomini hanno un diverso approccio nei riguardi della donna nel momento in cui devono sceglierla come compagna o come semplice amante: se l’uomo cerca un rapporto duraturo e stabile punterebbe a concentrarsi sul viso della donna, nel caso in cui sia solo interessante ad un’avventura o ad una notte di sesso, allora la sua attenzione sarà focalizzata prevalentemente sul suo corpo. I ricercatori che hanno portato avanti questo studio, hanno sottolineato che i maschi, nel momento in cui si soffermano solo sulle curve di una donna, mettono in azione i loro istinti primordiali e vanno alla ricerca di quei richiami che sappiano stimolare e garantire le loro qualità riproduttive, esattamente come accade nel mondo animale. La dottoressa Jaime Confer, che ha portato avanti questi esperimenti, spiega: “La priorità dell’uomo cambia a seconda di ciò che vogliono in una compagna, con i tratti del viso che assumono maggiore importanza quando l’obiettivo è una relazione a lungo termine”. Tutto sommato queste ricerche, seppur condotte con serietà e rigore, non ci dicono nulla di particolarmente rivoluzionario. Magari servono solo a confermare regole note a tutti!

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L’orgasmo e le altre fasi del ciclo di risposta sessuale

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO AMORE COPPIA SESSO SESSUALITA ABBRACCIO MATRIMONIO MASTURBAZIONE ORGASMOL’orgasmo è una situazione psicofisica che porta l’individuo, sia di sesso maschile che femminile, a vivere il massimo grado dell’espressione del piacere erotico-sessuale. Esso è inoltre la parte finale del cosiddetto ‘ciclo di risposta sessuale’ che si compone di tre fasi più una:

  • l’eccitamento,
  • il plateau,
  • l’orgasmo,
  • fase di rilassamento della tensione sessuale detta risoluzione.

Tale percorso è stato individuato e descritto da William Masters e Virginia Johnson, i fondatori della sessuologia moderna. Più dettagliatamente, vi è una fase ancora precedente all’eccitamento, la fase del desiderio, nella quale l’uomo e la donna attivano la parte cognitiva rispetto alla sessualità attraverso l’immaginazione; nella fase dell’eccitamento, invece, si attiva la parte più corporea e maggiormente legata alla risposta fisiologica della sessualità (l’erezione nell’uomo e la lubrificazione, ad esempio, nella donna), a seguito di stimoli erotici e fisici e stimoli sensoriali. Il perdurare dell’eccitazione fisica, detta plateau, è il presupposto dell’orgasmo, il picco massimo del ‘ciclo di risposta sessuale’ cui segue la fase di risoluzione, ove si assiste ad un ritorno alla normalità e ad uno stato di quiete, coincidente con una detumescenza dei corpi cavernosi per quanto riguarda il pene e una non lubrificazione per quanto riguarda la donna.

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Come aumentare le dimensioni del pene riducendo il grasso sul pube senza chirurgia

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma Ecografia Spalla Ginocchio Traumatologia Gambe Articolare Sesso Sessualità Uomo AUMENTARE DIMENSIONI PENE RIDUCENDO GRASSO PUBE SENZA CHIRURGICA Medicina Estetica Radiofrequenza Cavitazione Grasso HDSolitamente gli uomini, al contrario delle donne, si preoccupano molto poco delle adiposità localizzate del proprio corpo, ma c’è una eccezione: l’accumulo di grasso a livello del pube.

L’effetto iceberg
Il motivo di tale preoccupazione è che questo tipo di adiposità crea quello Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma Ecografia Spalla Ginocchio Traumatologia Sesso Sessualità Uomo AUMENTARE DIMENSIONI PENE RIDUCENDO GRASSO PUBE SENZA CHIRURGICA EFFETTO ICEBERG Medicina Estetica Radiofrequenza Cavitazione Grasso Anoche io chiamo “effetto iceberg”. In un iceberg la punta visibile è solo una piccola parte del ghiaccio che lo compone, mentre la maggior parte di esso giace nascosto sotto il mare, esattamente come buona parte della base del pene giace nascosta sotto il grasso pubico. Il tessuto adiposo in sede pubica determina un accorciamento visivo del pene, poiché il grasso accumulato tende a ricoprire parte della base del pene “rubando” visivamente vari centimetri ad esso. La lunghezza organica del pene non è in questo caso effettivamente più corta, ma il pene appare più corto alla vista perché parte di esso è ricoperto dal grasso. L’adipe a livello del pube non rappresenta un problema solo dal punto di vista “visivo”, ma anche funzionale dal momento che l’accumulo adiposo causa – durante il rapporto sessuale – una minore profondità di penetrazione con minore stimolazione della partner e minore soddisfazione sia dell’uomo che della donna.

Un centimetro ogni 10 kg
E’ interessante notare come mediamente, per ogni dieci chilogrammi di sovrappeso, vi sia un accorciamento penieno visibile di circa un centimetro, con relativa minore lunghezza di stimolazione sessuale. Un uomo di peso normale di, ad esempio, 70 chilogrammi che abbia una lunghezza del pene allo stato eretto di 13 centimetri, arrivando a pesare 100 chilogrammi di peso, avrebbe un pene “accorciato” di 3 centimetri: il suo pene misurerebbe solo 10 centimetri di lunghezza visibile e sessualmente utile. I restanti centimetri del pene sarebbero bloccati dal suo strato di grasso a livello del pube. Come risolvere questa situazione? Ovviamente la cosa migliore nel caso appena citato sarebbe quella di invitare il paziente a dimagrire di 30 kg, ma sappiamo che ciò è difficile da realizzare. Ecco allora che ci può venire incontro la medicina, che possiede varie armi per ridurre il grasso localizzato – in questo caso particolare il grasso pubico – scoprendo tutti i centimetri nascosti del pene e regalandogli la possibilità di una maggiore penetrazione e stimolazione della partner durante l’atto sessuale.

Come ridurre ed eliminare il grasso sul pube?
Per risolvere questo problema, tanto sentito da noi uomini, io uso una serie di tecniche non chirurgiche combinate tra loro per ottenere una riduzione del grasso localizzato a livello del pube e una riduzione della flaccidità della cute della zona. Ogni singola seduta, che dura circa un’ora, comprende una combinazione perfetta di queste quattro tecniche:

1) Cavitazione: ultrasuoni a bassa frequenza che distruggono gli adipociti (le cellule che contengono il grasso) e quindi “svuotano” il pube del grasso senza lasciare inestetiche cicatrici chirurgiche. Clicca qui per leggere il mio articolo completo sulla cavitazione.

2) Radiofrequenza monopolare: onde elettromagnetiche che agiscono sul collagene, sulla circolazione e sui fibroblasti locali, con effetto tensorio immediato: la cute del pube sarà più tonica e giovane. Clicca qui per leggere il mio articolo completo sulla radiofrequenza monopolare.

3) Massaggio linfodrenante: aiuta la circolazione locale a “smaltire” il grasso fuoriuscito dagli adipociti durante la cavitazione. I grassi rimessi in circolo saranno eliminati con le urine. Il massaggio linfodrenante nella zona pubica ha anche l’azione di migliorare la circolazione sanguigna della zona, con il piacevole risultato di avere potenzialmente migliori erezioni, più potenti e durature. La migliore ossigenazione dei tessuti penieni può inoltre portare ad un aumento della sensibilità del pene: il rapporto sessuale sarà enormemente più piacevole ed appagante. Clicca qui per leggere il mio articolo completo sul massaggio linfodrenante.

4) Applicazione di crema ad azione lipolitica: una mia speciale crema che viene applicata durante il massaggio linfodrenante e che aiuta l’eliminazione del grasso locale.

La sicurezza prima di tutto
Prima di iniziare il primo trattamento, effettuo io stesso una ecografia della zona pubica in modo da scoprire eventuali controindicazioni.

Come si svolge la seduta?
Dopo la visita generale ed una accurata anamnesi, per me necessaria per escludere eventuali controindicazioni, il paziente indossa uno speciale slip usa e getta, si stende sul lettino e scopre il pube. Successivamente inizierò con il primo trattamento (la cavitazione) per poi passare alla radiofrequenza monopolare: per entrambe le tecniche si usano opportuni manipoli che – tramite specifiche manovre – faccio passare sulla parte interessata ricoperta da un gel apparentemente simile a quelli che si usano per le ecografie (alcuni medici usano il normale gel per ultrasuoni, io invece uso uno speciale gel all’acido ialuronico che produco nel mio piccolo laboratorio e che permette di ottenere risultati migliori). Non si avverte dolore, al limite si percepisce calore nella zona trattata e si ode una specie di fischio nelle orecchie causato dagli ultrasuoni, fischio che scompare al termine della cavitazione. Eseguite queste due prime tecniche, si passa al massaggio linfodrenante con contemporanea applicazione della crema ad azione lipolitica. Alla fine della seduta il paziente si toglie il gel in eccesso e può tranquillamente tornare alle proprie attività, avvertirà solamente lieve rossore ed indolenzimento nella zona trattata per alcuni minuti. Il paziente può letteralmente fare il trattamento durante la pausa pranzo e tornare a lavoro subito dopo.

Quali sono le controindicazioni?
Le controindicazioni al trattamento sono l’ipertensione arteriosa grave non in trattamento farmacologico, l’insufficienza renale, l’insufficienza epatica. Non possono sottoporsi al trattamento i portatori di pacemaker e di protesi metalliche. Se non sei sicuro di avere o non avere queste patologie, non devi preoccuparti: tutte le controindicazioni verranno comunque escluse durante la visita medica generale, che effettuo SEMPRE PRIMA della seduta iniziale. Per questo motivo consiglio di portare – al primo incontro – le vostre analisi del sangue più recenti ed altra documentazione sul vostro stato di salute.

Il trattamento è sicuro?
Certamente si: negli anni di esperienza ho sviluppato una particolare tecnica di esecuzione che impedisce agli ultrasuoni ed alle onde elettromagnetiche di danneggiare le delicate strutture presenti nella zona. Attualmente risulto essere l’unico medico in Italia ad effettuare la riduzione del grasso pubico senza chirurgia tramite l’azione combinata delle quattro tecniche prima elencate e sono quindi il medico con più esperienza nell’uso di ultrasuoni e radiofrequenza in zona pubica, una zona estremamente delicata e sensibile e da far trattare solo a personale molto esperto.

Quante sedute sono necessarie?
Dipende molto dalla situazione di partenza del paziente e dal risultato che vuole ottenere, oltre ovviamente alla variabilità individuale. Secondo la mia esperienza posso dire che mediamente solito sono necessarie dalle 6 alle 12 sedute, con cadenza settimanale o bisettimanale.

Quando si vedono gli effetti e quanto durano?
Solitamente i risultati tendono a diventare macroscopicamente evidenti già tra la seconda e la terza seduta. Gli effetti benefici sono estremamente duraturi, ovviamente a meno che il paziente nel tempo non si alimenti con cibi ricchi di grassi: così facendo l’accumulo adiposo che era stato eliminato potrebbe naturalmente riformarsi. Per questo motivo tendo a dare al paziente dei consigli dietologici e sulla attività sportiva che dovrà seguire in modo da evitare il riformarsi dell’accumulo di grasso pubico. Dopo il trattamento completo – se il paziente segue una alimentazione ed uno stile di vita adeguato – i risultati durano tutta la vita. Se il paziente ha difficoltà ad alimentarsi in modo adeguato, si potrà procedere con una bioimpedenziometria (clicca qui per scoprire di cosa si tratta) e la formulazione di una dieta specifica per rimettersi in forma ed evitare il riformarsi in futuro dell’accumulo di grasso in sede pubica.

Aumentare gli effetti visivi di allungamento definendo i peli attorno ai genitali
Parallelamente ai trattamenti prima descritti, l’effetto visivo di allungamento penieno può ancora migliorare praticando una attenta epilazione permanente con Luce Pulsata Medicale che va ad eliminare senza fatica i peli della zona attorno ai genitali. L’epilazione non sarà di tutta la zona dei genitali, ma solo in alcune zone “strategiche” che, una volta “ripulite” dai peli, scopriranno ancor più la pelle peniena, regalando un importante e definitivo allungamento visivo del vostro pene (clicca qui se vuoi leggere il mio articolo completo sulla epilazione definitiva con Luce Pulsata Medicale).

Aumentare la lunghezza del pene con ausili meccanici

Esistono due tipi di strumenti per l’allungamento del pene: le pompe a vuoto e gli estensori. Le pompe a vuoto per l’allungamento penieno sono costituite da un cilindro in cui infilare il pene e di un meccanismo di pompaggio che fa espandere il pene oltre le sue normali capacità. Le pompe a vuoto, pur non fornendo guadagni macroscopici delle dimensioni, in alcuni soggetti potrebbero aumentare circonferenza e lunghezza del pene. Esempi di pompe a vuoto tecnicamente ben costruite, sono:

Le pompe Bathmate non sono tuttavia sempre disponibili su Amazon. Un prodotto più economico, ma comunque caratterizzato da buona costruzione, è questo: https://amzn.to/3qn4ILB
Un altra pompa peniena, ancora più economica ma comunque ben funzionante, è questa: https://amzn.to/3K7H6Ti

Un estensore penieno è una struttura composta da due anelli (uno da fissare alla base del pene, l’altro appena sotto il glande) uniti da aste metalliche ai lati, che vengono regolate in modo da tenere in trazione il pene, “stirandolo”, per ottenere un suo allungamento non chirurgico. Esempi di estensori tecnicamente ben costruiti, sono:

Integratori alimentari efficaci nel migliorare quantità di sperma, potenza dell’erezione e libido sia maschile che femminile

Qui di seguito trovate una lista di integratori alimentari acquistabili senza ricetta, potenzialmente in grado di migliorare la prestazione sessuale sia maschile che femminile a qualsiasi età e trarre maggiore soddisfazione dal rapporto, aumentando la quantità di sperma disponibile, potenziando l’erezione e procurando un aumento di libido sia nell’uomo che nella donna. Ogni prodotto viene periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato e testato ripetutamente dal nostro Staff di esperti:

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13 ragioni per cui ogni donna dovrebbe masturbarsi regolarmente

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA BELLA SESSO SESSUALITA LETTO INTIMO VAGINA SLIP TANGA PERIZOMA ATTRAENTELa masturbazione ancora oggi è un tabù per molti, soprattutto se si parla di masturbazione femminile, eppure masturbarsi – saltuariamente e senza praticarla in modo ossessivo – ha anche dei lati molto positivi. Secondo la dottoressa Lauren Streicher, professoressa associata di Ostetricia e Ginecologia presso la Northwestern University, ad esempio, la masturbazione femminile può aiutare a a dormire, a rilassarsi, ad alleviare lo stress ed a sentirsi più a proprio agio con il corpo. Oggi elenchiamo ben 13 motivi per cui una donna dovrebbe masturbarsi, in base ai consigli della dottoressa Streicher.

  1. Gli orgasmi rilasciano i neurotrasmettitori dopamina ed ossitocina, che possono migliorare il vostro umore, donandovi felicità ed euforia.
  2. Ci si sente più a proprio agio con il corpo: è molto importante che le donne apprezzino la propria anatomia e amino procurarsi piacere”.
  3. La masturbazione permette di esplorare il corpo e scoprire che cosa ci piace: ciò senza dubbio può migliorare la vostra vita sessuale e renderci più sicuri a letto col partner: una volta che capiamo cosa ci piace, possiamo dire a lui o a lei come e dove toccarci.
  4. Mai più insonnia: l’orgasmo rilassa e permette di addormentarsi più velocemente. 
  5. Se avete scelto di non avere rapporti sessuali o state semplicemente attraversando un periodo senza partner, masturbarsi è un ottimo modo per soddisfare la vostra libido e scaricare tutta la tensione sessuale che accumulate.
  6. Masturbarsi può alleviare i dolori muscolari e i dolori mestruali. perché aiuta il sangue mestruale ad uscire più velocemente.
  7. Allevia lo stress accumulato durante la giornata: un orgasmo ci fa dimenticare tutti i pensieri negativi.
  8. La masturbazione aiuta il corpo a rimanere attivi sessualmente, anche se non fai sesso: in pratica è come un allenamento per il sesso che ti fa essere subito pronta se arriva un nuovo rapporto reale.
  9. Con i gadget, solo la fantasia è il limite: dai vibratori, alle bottiglie, dalle bambole sessuali maschili, ai dildi di varie dimensioni, tra i sex toys c’è solo l’imbarazzo della scelta.
  10. Ti tiene in forma: masturbarti fa contrarre alcuni muscoli del tuo corpo e ciò – fatto periodicamente – è praticamente una forma di leggero allenamento giornaliero.
  11. La masturbazione stimola la parte del cervello che aiuta a mantenere attiva la vostra libido: non c’è niente di peggio che stare mesi o anni senza un orgasmo, perché si rischia di perdere completamente la voglia di avere un vero rapporto.
  12. Capire come funziona il vostro corpo aiuta a sapere esattamente come avere piacere: ciò ti permette di imparare ad avere orgasmi multipli e più appaganti.
  13. A patto di non diventarne ossessionati, la masturbazione non ha effetti negativi per la salute o imprevisti, visto che – nel farlo – non si contraggono malattie e non si rimane incinte.

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Le posizioni sessuali che causano frattura del pene

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma Ecografia Spalla Ginocchio Traumatologia Gambe Sangue Articolare POSIZIONE FRATTURA PENE Medicina Estetica Luce Pulsata Depilazione Macchie Capillari Rughe Dietologo Radiofrequenza Cavitazione GrassoDi frattura del pene avevo già parlato in questo articolo che vi consiglio di rileggere per capire di cosa stiamo parlando; ma qual è la posizione che più frequentemente determina la terribile frattura peniena? Questa è una domanda che mi fanno spesso i miei pazienti maschi, a cui oggi uno studio pubblicato su “Advances in Urology” ha dato risposta. La risposta alla domanda in questione è la posizione dell’Amazzone, ovvero quella particolare posizione in cui il corpo della donna si muove sopra a quello del maschio. Secondo gli scienziati, questa ‘figura’ è responsabile di circa il 50% di tutte le fratture al pene che avvengono in camera da letto. Lo studio ha anche evidenziato che la seconda posizione che per frequenza determina frattura del pene è quella con la donna a carponi, responsabile del 29% di questi incidenti.

Lo studio

I ricercatori – riporta il ‘Telegraph’ – hanno analizzato, in un periodo di 13 anni, i pazienti che hanno chiesto assistenza in tre pronto soccorso di Campinas (Brasile) con una sospetta frattura al pene. Sono stati esaminati in totale 44 casi, di alcuni anche tra omosessuali. L’età media di questi sfortunati amanti era di 34 anni e alcuni avevano aspettato fino a 6 ore prima di chiedere aiuto ai medici. Nelle conclusioni del lavoro si sottolinea che “quando la donna è sopra, controlla il movimento dell’atto sessuale con tutto il suo peso. Se però – avvertono i ricercatori – la penetrazione avviene in modo sbagliato la donna difficilmente se ne rende conto e questo può portare alla rottura dell’organo maschile. Al contrario quando è l’uomo a controllare il movimento, come avviene in tante altre posizioni, ha la possibilità di fermarsi durante la penetrazione quando avverte dolore”.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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