Negli ultimi tempi vivere separati dallo smartphone può sembrare un’utopia: siamo capaci di uscire di casa dimenticando borsetta, portafogli, occhiali da vista o chiavi di casa, ma il cellulare no… lui rimane sempre con Continua a leggere
Archivi tag: astinenza
Spermiogramma: come fare, astinenza, valori risultati e costo
Con “spermiogramma” in medicina si intende l’analisi del liquido seminale (cioè dello sperma) che viene eseguito su un campione ottenuto per Continua a leggere
Quando passa la voglia di fumare?
Avete smesso di fumare da poche ore e già vi chiedete quando la voglia di sigaretta vi passerà del tutto? Oppure avete smesso da un mese ma vi fate la stessa domanda da 30 giorni? Da ex fumatore vi capisco benissimo. Subito dopo aver smesso di fumare, mi veniva voglia di fumare mediamente una volta ogni 5 minuti!
La risposta che si da sempre alla domanda del titolo è “circa 2 settimane“. Si dice “lasciate passare 2 settimane e la voglia di fumare diminuisce”. In effetti è generalmente così, ma ve lo dico subito: questo limite temporale non è un dato assoluto, quindi non aspettatevi che il quindicesimo giorno dopo aver smesso di fumare vi sveglierete senza più avere voglia di accendervi una sigaretta. La verità è che purtroppo non c’è una risposta netta alla vostra domanda: se siete stati fumatori per poco tempo e fumavate poche sigarette al giorno potreste avere sintomi forti dell’astinenza effettivamente per un paio di settimane, ma se siete stati forti fumatori per molti anni, i sintomi forti dell’astinenza potrebbero durare varie settimane o addirittura vari mesi. La nicotina è una droga e quando il cervello l’ha assunta per tanto tempo, continua a desiderarla a lungo, molto a lungo.
Solo brutte notizie?
No: una cosa positiva certa è che, a prescindere da tutto, i sintomi dell’astinenza da nicotina tendono a diminuire nel tempo ed essere meno fastidiosi. Voglio però chiudere con un avviso: una sottile voglia di fumare probabilmente vi resterà per sempre, su questo bisogna mettersi l’anima in pace e non illudersi. Io ho smesso da 5 anni e quando vedo gli altri fumare, per un millisecondo la voglia ritorna. Conosco persone che hanno smesso da 30 anni ed ancora oggi fumerebbero volentieri una sigaretta, anche se ciò ovviamente non è valido per tutti e magari a voi delle sigarette – tra poche settimane -non importerà più nulla del tutto. L’importante è che, una volta smesso di fumare, anche a distanza di anni, non facciate l’errore di sentirvi del tutto “fuori pericolo” e di potervi accendere “una sola sigaretta”: basta infatti solo qualche tiro, per ritornare nel circolo vizioso della sigaretta.
Leggi anche:
- Non fare più nemmeno un tiro: il libro gratuito per chi ha smesso e per chi vuole smettere di fumare
- Perché fumi? La risposta più diffusa è anche la più sbagliata
- I 5 comportamenti che rendono il fumatore simile ad un eroinomane. Il fumo NON è un vizio né un’abitudine: è una tossicodipendenza
- Dipendenza da nicotina: come smettere di fumare sigarette
- Perché mi viene sempre voglia di fumare una sigaretta?
- Cosa fare quando viene voglia di fumare: come faccio a reprimerla?
- Fumare in auto aumenta di cento volte l’esposizione alle sostanze nocive della sigaretta
- Champix: funziona davvero per smettere di fumare?
- Smettere di fumare: quanto e per quanto tempo ingrasserò? L’esperienza mia e dei miei pazienti
- Perché viene voglia di fumare dopo aver fatto sesso?
- Fumi le sigarette “light” perché fanno meno male? Grande errore
- Il video shock che ti farà passare definitivamente la voglia di fumare
- Per quali motivi si ingrassa dopo aver smesso di fumare?
- La vera rivoluzione è smettere di fumare
- Quali sono le sigarette che fanno più male alla salute? E quelle che fanno meno male?
- Le 10 fasi (più una) che accomunano tutti i fumatori
- Vuoi guadagnare 150 euro al mese senza fare nulla per il resto della tua vita? Ecco come fare
- La stevia ti aiuta a smettere di fumare sigarette: come assumerla
- Tutte le falsità che girano su internet a proposito delle sigarette
- Il momento migliore per smettere di fumare è ADESSO: il fumatore vive 11 anni di vita in meno
- La cura estetica migliore? Smettere di fumare!
- Vivi accanto ad un fumatore? rischi demenza ed Alzheimer
- I benefici dello smettere di fumare
- Perché anche 10 anni dopo aver smesso di fumare, il rischio di tumore è più elevato rispetto a chi non ha mai fumato?
- Fumare non fa male: mio nonno fumava 50 sigarette al giorno e ha vissuto bene fino a 90 anni
- Polvere toracica: le case dei fumatori sono inquinate come Pechino
- I 10 motivi per smettere di fumare se vai in palestra o fai sport
- Tabagismo in aumento tra i giovanissimi: un 15enne su quattro fuma abitualmente
- Vi racconto perché chi fuma sigarette elettroniche per smettere, non solo è destinato a fallire, ma fumerà ancora più di prima
Lo staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!
Impennata della Sindrome di astinenza da oppioidi nei neonati
Nuovi dati drammatici sull’incidenza della Sindrome di astinenza da oppioidi nei neonati – NAS in sigla – con cui un numero crescente di bimbi viene alla luce negli Stati Uniti. Causata in particolare dai farmaci oppioidi presi dalle madri, ma anche da altre sostanze stupefacenti, la sindrome colpisce ben più dei 6 neonati ogni 1.000 registrati di recente dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie di Atlanta, i Cdc.
Ad esserne convinti sono gli stessi esperti governativi, in quanto non tutte le contee e Stati Usa riportano questi dati. Gravissima specialmente la situazione in Tennessee, dove le madri nelle aree più rurali risultano tra le più colpite da dipendenza da oppioidi. Nello Stato, i neonati venuti alla luce con ‘NAS’ sono addirittura più di 50 ogni 1.000 nascite.
Ben 8 procuratori generali statali di altrettante contee del Tennessee hanno intentato causa a nome dei bimbi venuti alla luce con ‘NAS’ contro le aziende produttrici di oppioidi, ossia le case farmaceutiche. A livello nazionale, in America,negli ultimi 15 anni, il numero di bimbi nati con NAS è quadruplicato.
Leggi anche:
- Il miracolo della bambina nata con mezzo cuore
- La sindrome che fa crescere il pene alle bambine di 12 anni
- Ragazza è sterile per un tumore: sua madre partorisce un figlio per lei
- Colleghi le donano le ferie per stare con la figlia malata: morta la bimba di 6 anni
- L’infermiera cade in ospedale e schiaccia neonato che teneva in braccio
- Mamma va in coma dopo il parto: poi un’infermiera…
- Bimba nata con organi fuori dal corpo, glieli avvolgono con una pellicola
- Il dramma delle spose bambine: 70 mila all’anno muoiono di parto
- Marito e moglie da dieci anni e con una figlia, scoprono di essere fratello e sorella
- Gemelli siamesi: italiani, i più longevi al mondo, quelli divisi
- Sua moglie di soli 12 anni è incinta: arrestato
- Muore bimba di 18 mesi dimenticata in auto quattro ore sotto il sole. La mamma: “Ho avuto un vuoto di memoria”
- Lo operano per un tumore e gli trovano 40 coltelli nella pancia
- Lina Medina è la mamma più giovane al mondo: ha partorito il suo primo figlio a 5 anni
- Bambini scoprono per prima volta la loro ombra
- Arinia: la mancanza congenita del naso
- Ollie, il “bambino Pinocchio” nato con il cervello nel naso
- Sindrome del bambino scosso: i gravissimi danni della violenza sul neonato
- Bambina di 10 anni incinta al parco sta per partorire, poi arriva il “marito” e…
Lo staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!
Citalopram (Elopram): interruzione, astinenza, diabete e prolungamento QT
Il citalopram è una molecola della famiglia degli SSRI (selective serotonin reuptake inhibitors) utilizzata per il trattamento della depressione maggiore e dei disturbi d’ansia (attacchi di panico, ansia generalizzata, disturbo ossessivo compulsivo). Al pari di altri SSRI ha anche utilizzi off-label come per il trattamento del disturbo disforico premestruale, neuropatia diabetica e dismorfofobia, per citarne alcuni. Ecco alcune avvertenze da tenere presente se assumente questo farmaco.
Interruzione del trattamento/sindrome da astinenza
La sospensione del trattamento con citalopram deve avvenire gradualmente per ridurre il rischio di sindrome da astinenza (nausea, capogiri, cefalea, vomito, dolori muscolari, acatisia, disturbi del sonno). Nella maggior parte dei pazienti i sintomi di astinenza si risolvono in 2-3 settimane ma in un numero limitato di pazienti si sono protratti per un periodo maggiore (2-3 mesi). I sintomi da astinenza si possono verificare, oltre che al termine del trattamento, alla variazione del dosaggio, al passaggio da un antidepressivo ad un altro oppure quando la dose non viene assunta. Non interrompere mai bruscamente la terapia con citalopram quando compaiono i sintomi d’astinenza. Nel database francese delle segnalazioni spontanee per le ADR, dall’introduzione in commercio dei vari SSRI fino al 2000, il citalopram è inserito al penultimo posto per la sindrome da astinenza (2 segnalazioni); la molecola meno segnalata è la sertralina (1 segnalazione) e la più segnalata è la paroxetina (29 segnalazioni).
Leggi anche:
- Farmaci antidepressivi: cosa sono, a cosa servono e quali tipi esistono
- Citalopram (Elopram): modalità d’assunzione e meccanismo d’azione
- Citalopram (Elopram): lista degli effetti collaterali del farmaco
- Citalopram (Elopram): uso in gravidanza ed allattamento
- Sostanze naturali ad azione antidepressiva
- Farmaci Inibitori Selettivi della Ricaptazione della Serotonina (SSRI): cosa sono ed a che servono
Prolungamento dell’intervallo QT
Poiché il citalopram può prolungare l’intervallo QT, si raccomanda cautela in caso di pazienti con prolungamento congenito dell’intervallo QT oppure in caso di associazioni farmacologiche con farmaci noti per prolungare l’intervallo QT. L’associazione degli antidepressivi con antipsicotici aumenta il rischio di prolungamento dell’intervallo QT.
Diabete
Nei pazienti con diabete la somministrazione di un SSRI può influenzare il controllo glicemico. L’aumento del tono serotoninergico indotto dall’antidepressivo, infatti, sembrerebbe aumentare la secrezione e la sensibilità all’insulina (Gulseren et al., 2005). Il dosaggio dei farmaci antidiabetici, ipoglicemizzanti orali e insulina, potrebbe richiedere quindi un aggiustamento.
Iponatremia
Gli SSRI possono indurre iponatremia (valore medio di 120 mmoli/L) con un aumento del rischio di 3,5 volte. Nella maggior parte dei pazienti questo effetto avverso si manifesta durante il primo mese di terapia; il rischio è maggiore nelle donne anziane e nei pazienti in terapia con diuretici. L’iponatremia si manifesta con confusione, convulsioni, senso di fatica, delirio, sincope, sonnolenza, agitazione, vertigini, allucinazioni; più raramente con aggressività, disturbi della personalità e depersonalizzazione. La comparsa quindi di sintomi neuropsichiatrici durante il primo mese di trattamento deve suggerire la misurazione degli elettroliti sierici.
Citalopram ed alcool
Non sono state osservate interazioni tra Citalopram e bevande alcoliche; tuttavia la loro associazione è sconsigliata.
Leggi anche:
- Antidepressivi SSRI: meccanismo d’azione e farmacocinetica
- SSRI: efficacia in depressione, disturbo ossessivo compulsivo, ansia ed eiaculazione precoce
- SSRI: uso di antidepressivi in gravidanza ed allattamento
- SSRI: effetti collaterali, disfunzioni sessuali, sospensione e suicidio
- Disfunzione sessuale post-SSRI: sintomi, effetti a lungo termine e cure
- SSRI: effetti a breve e lungo termine
- SSRI in pazienti con diabete, iponatriemia, osteoporosi e prolungamento QT
- Inibitori della ricaptazione della serotonina-norepinefrina (SNRI)
- Disturbo ossessivo compulsivo: il trattamento con farmaci e terapia cognitivo-comportamentale è la migliore scelta
- Fluoxetina (Fluoxeren): meccanismo d’azione del farmaco
- Fluoxetina (Fluoxeren): lista degli effetti collaterali e diabete
- Fluoxetina (Fluoxeren): uso in gravidanza ed allattamento
- Antidepressivi triciclici: tipi, indicazioni e meccanismo di azione
- Antidepressivi triciclici: tipici effetti collaterali dei farmaci
- Antidepressivi triciclici: overdose, tossicità e trattamento
- Antipsicotici (neurolettici): classificazione, usi e meccanismo di azione
- Farmaci antipsicotici: differenza tra neurolettici tipici ed atipici
- Farmaci antipsicotici (neurolettici): lista degli effetti collaterali
- Depressione maggiore e minore, suicidio, diagnosi e cura: fai il test e scopri se sei a rischio
- Serotonina e triptofano: cosa sono ed in quali cibi trovarli
- Xanax (alprazolan) 0,25mg 0,50mg 1mg compresse, 0,75mg gocce, foglietto illustrativo
- Tavor (lorazepam) 2mg/ml gocce orali, foglietto illustrativo
- Che cos’è il Disturbo ossessivo-compulsivo di personalità, come si riconosce, come si cura e come si distingue dal Disturbo ossessivo-compulsivo
- Schizofrenia: sintomi iniziali, violenza, test, cause e terapie
- Disturbo ossessivo-compulsivo: ripetere, ripetere e ripetere ancora all’infinito un gesto. Differenze col disturbo di personalità ossessivo-compulsivo
- Perché mi capita di piangere senza motivo? Come affrontare il problema?
- Depressione post coitale: perché le donne piangono dopo aver fatto l’amore? Cause e cura
- La Sindrome da abbandono: cos’è e come si supera
- Ho paura di fare l’amore: tutte le fobie del sesso
- Fobie: quando un ragno o un ascensore ci mettono nel panico
- Indifferenza ed anaffettività: ecco come si manifesta il disturbo schizoide di personalità
- Emicrania con aura: cause, sintomi, diagnosi e trattamenti
- Emicrania senza aura: cause, sintomi, diagnosi e trattamenti
- Differenza tra emicrania con aura ed emicrania senza aura
- Cos’è l’aura emicranica?
- Cefalea coitale ed orgasmica: il mal di testa durante il sesso e l’orgasmo
- Com’è fatto il cervello, a che serve e come funziona la memoria?
- Sistema nervoso: com’è fatto, a che serve e come funziona
- Sistema nervoso autonomo simpatico e parasimpatico: anatomia e funzioni
- Depressione post parto: come riconoscere i primi sintomi e superarla
- Liberarsi dalla dipendenza affettiva e dalla paura dell’abbandono
- Dipendenza affettiva: riconoscerla, affrontarla e superarla
- Scopri come affronti la vita e le sue difficoltà, con il “Test del bosco”
- I dieci comportamenti che comunicano agli altri che sei una persona introversa
- Perché si piange? Per quale motivo si piange di gioia, di dolore e dal ridere?
- Disturbo da attacchi di panico: sensazione di morte imminente e angoscia
- Perché le donne piangono dopo aver fatto l’amore? Le cause della depressione post coitale e come superarla
- Diminuire ansia e stress per essere sereni ogni giorno della tua vita
- Differenza tra paura, fobia, ansia, panico e terrore
- Vi insegno le 12 regole d’oro per battere l’insonnia ed avere un sonno perfetto
- Depressione post parto: come riconoscere i primi sintomi e superarla
- Lacrime: di che sono fatte, a che servono e cosa le produce?
- Lacrime: di che sono fatte, a che servono e cosa le produce?
- Le lacrime femminili riducono l’eccitazione sessuale maschile
- Differente approccio di psicologo, psicoterapeuta e psichiatra
- Che significa somministrazione di un farmaco PER OS o PO?
- Via di somministrazione orale, per os: vantaggi e svantaggi
- Differenze tra le varie scuole di psicoterapia: quale la più efficace?
- Scuola psicoanalitica (psicodinamica): l’efficacia della psicoanalisi
- Psicoterapia adleriana (o individualpsicologica)
- Psicoterapia cognitivo-comportamentale: lo schema comportamentale diventa sintomo
- Psicoterapia sistemico-relazionale: la famiglia converge sul paziente
- Psicoterapia psicosintetica: l’allontanamento dal Sé transpersonale
- Psicoterapia funzionale: le alterazioni dei meccanismi psicofisiologici
- Psicoterapia ericksoniana: l’ipnoterapia
- Neurotrasmettitori: cosa sono ed a che servono
- Acetilcolina: cos’è ed a cosa serve?
- Dopammina: cos’è ed a che serve?
- Giunzione neuromuscolare (placca motrice) cos’è ed a che serve?
- Sinapsi chimica ed elettrica: cosa sono ed a che servono?
- Cos’è l’adrenalina ed a cosa serve?
- Dopammina: biosintesi, rilascio nello spazio sinaptico e degradazione
- Cos’è una ghiandola endocrina? A che servono gli ormoni ed il sistema endocrino?
- Quali sono le funzioni della Dopammina?
- Sistema dopamminergico: i circuti nervosi della dopammina
Lo staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!
Cocaina: trattamenti farmacologici per contrastare l’astinenza
Non sono ad oggi disponibili farmaci specifici per il trattamento dell’abuso e della dipendenza da cocaina, come invece avviene in caso di dipendenza da eroina. Quanto affermato è probabilmente dovuto alla complessità dei meccanismi che regolano i sistemi su cui la cocaina agisce, tuttavia, se si considerano le diverse estrinsecazioni patologiche che l’assunzione di cocaina produce, è possibile individuare, per i vari gruppi di problemi clinici, strategie di intervento sulla base delle condizioni cliniche sintomatiche e per i problemi correlati. In questa prospettiva, l’approccio dimensionale ai problemi clinici può fornire una chiave di lettura che permette l’utilizzo razionale di farmaci che possono contribuire alla gestione del paziente in modo integrato con una più ampia ed articolata strategia di intervento. Il trattamento del cocainomane deve essere preceduto da una attenta valutazione clinica (medica, psichiatrica e tossicologica), sia anamnestica che obbiettiva.
Leggi anche:
- Effetti della cocaina sul comportamento sessuale e l’orgasmo
- Marijuana, cocaina, LSD e altre droghe: come cambiano il tuo sperma?
- Cocaina: effetti a breve e lungo termine e loro durata
- Meccanismo d’azione della cocaina: il reuptake della dopamina
- Cocaina: trattamenti psicoterapici per contrastare la dipendenza
- Cocaina in gravidanza: effetti sul feto e sul bambino
- Differenza tra cocaina e crack
- Uso cronico di cocaina: i danni al naso e ai denti
- Cocaina: i sintomi in caso di uso, abuso ed overdose
- Astinenza da cocaina: i principali sintomi del craving
Intervento ambulatoriale od ospedaliero
Il trattamento dell’astinenza da cocaina rappresenta un processo fondamentale per l’ex cocainomane: il periodo dell’astinenza è infatti un momento estremamente a rischio per la ricaduta in quanto il malessere percepito può accompagnarsi a forte craving (desiderio impulsivo ed impellente di assumere la sostanza). L’astinenza quindi, a seconda del livello di gravità, delle condizioni soggettive del paziente o di quelle ambientali di vita, richiede di fare una prima valutazione del contesto più appropriato dove effettuare il trattamento: ambulatorio o ambiente protetto.
L’intervento ambulatoriale durante il trattamento farmacologico, nel caso di quadri di gravità lieve-media, consente al paziente di rimanere nel suo contesto ambientale famigliare e lavorativo e inoltre risulta più vantaggioso in termini di costi dell’assistenza.
L’intervento in ambiente ospedaliero sarebbe da riservare a casi più gravi sia per il grado di sofferenza soggettiva che per la presenza di complicanze psichiche e/o organiche che richiedano osservazione, contenimento, trattamento specifico e assistenza.
Nei casi in cui vi sia rischio di ricaduta e difficoltà a mantenere l’adesione ai trattamenti, a causa di problemi ambientali, per compromissione delle relazioni famigliari o per la persistenza di stimoli per il craving nel contesto sociale (disponibilità di cocaina), le misure di ricovero o di inserimento in ambiente residenziale protetto specifico possono contribuire a contenere i rischi e a interrompere l’andamento ricorsivo delle ricadute.
Farmaci per trattare l’astinenza da cocaina
In una certa quota di casi l’astinenza da cocaina non presenta aspetti di particolare gravità e può non necessitare di interventi farmacologici. Altri soggetti invece possono sperimentare quadri di malessere più grave, con ansia, disturbi dell’umore e disforia, tali da costituire elementi di alto rischio di ricaduta, e vissuti con forti sentimenti di fallimento e frustrazione.
Anche per il trattamento dell’astinenza da cocaina non sono indicati trattamenti di specifica e provata efficacia. è comunque utile anche qui fare delle considerazioni sull’approccio farmacologico agli aspetti dimensionali del fenomeno e quindi orientarsi a scegliere un tipo di intervento basato sul controllo dei sintomi più rilevanti riscontrati clinicamente. In linea teorica i farmaci da cui ci si attenderebbero i migliori risultati dovrebbero essere quelli ad attività di incremento sui sistemi della dopamina e modulatori di altri sistemi di neurotrasmettitori implicati negli effetti della cocaina.
La bromocriptina, al dosaggio di 2-10 mg, ha mostrato di avere qualche vantaggio nel contribuire al controllo del craving. Allo stesso modo l’amantadina è sembrato contribuire al trattamento in questo senso. I dati di studi clinici controllati comunque non confermano le osservazioni empiriche riportate, e sono probabilmente necessari ulteriori studi di utilizzo, con modalità e in contesti diversi.
Altri farmaci che possono essere di aiuto nel trattamento dell’astinenza sono le benzodiazepine a lunga emivita che garantiscono un discreto controllo dell’ansia e della disforia.
Leggi anche:
- Quanto rimane la cocaina in urine, capelli e sangue?
- Quanto rimane la marijuana (THC) in urine e sangue
- Quanto rimangono eroina ed oppiacei in urine, sangue e capelli
- Quanto rimangono le anfetamine in urine, sangue e capelli
- Quanto rimane la PCP in urine, sangue e capelli
- Dopammina: cos’è ed a che serve?
- Neurotrasmettitori: cosa sono ed a che servono
- Sistema dopamminergico: i circuti nervosi della dopammina
- Giunzione neuromuscolare (placca motrice) cos’è ed a che serve?
- Sinapsi chimica ed elettrica: cosa sono ed a che servono?
- Quali sono le funzioni della Dopammina?
- Dopammina: biosintesi, rilascio nello spazio sinaptico e degradazione
- La masturbazione compulsiva non è un vizio: è una tossicodipendenza
- Com’è fatto il cervello, a che serve e come funziona la memoria?
- Sistema nervoso: com’è fatto, a che serve e come funziona
- Sistema nervoso autonomo simpatico e parasimpatico: anatomia e funzioni
- Cervello maschile e femminile: quali sono le differenze?
- Masturbazione compulsiva e dipendenza da pornografia causano impotenza anche nei giovani: colpa dell’effetto Coolidge
- Cervelletto: anatomia esterna ed interna
- Cervelletto: le lesioni cerebellari più comuni
- Cefalea coitale ed orgasmica: il mal di testa durante il sesso e l’orgasmo
- Le funzioni del cervelletto: apprendimento e correzione dei movimenti del corpo
- Emicrania con aura: cause, sintomi, diagnosi e trattamenti
- Emicrania senza aura: cause, sintomi, diagnosi e trattamenti
- Differenza tra emicrania con aura ed emicrania senza aura
- Tachipirina, paracetamolo, Efferalgan: posologia, controindicazioni ed effetti collaterali
- Voltaren Emulgel (diclofenac): come usarlo, gravidanza ed effetti collaterali
- Arvenum: terapia di emorroidi e fragilità capillari
- Enterogermina per gonfiore, diarrea e dolori addominali: foglietto illustrativo
- Moment (ibuprofene): posologia, effetti collaterali, gravidanza, prezzo
- Rinazina spray nasale in bambini e adulti: posologia e prezzo
- Differenza tra farmaco originale, generico ed equivalente
- Glicerolo Carlo Erba soluzione rettale e supposte: posologia ed effetti collaterali
- Triatec (ramipril): posologia, effetti collaterali [FOGLIETTO ILLUSTRATIVO]
- Lasix (furosemide): posologia, effetti collaterali [FOGLIETTO ILLUSTRATIVO]
- Norvasc (amlodipina): posologia, effetti collaterali [FOGLIETTO ILLUSTRATIVO]
- Augmentin (amoxicillina): posologia, effetti collaterali [FOGLIETTO ILLUSTRATIVO]
- Omeprazen (omeprazolo): posologia, effetti collaterali [FOGLIETTO ILLUSTRATIVO]
- Dibase (vitamina D): posologia, effetti collaterali [FOGLIETTO ILLUSTRATIVO]
- Torvast (atorvastatina): posologia, effetti collaterali [FOGLIETTO ILLUSTRATIVO]
Lo staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!
Astinenza da cocaina: i principali sintomi del craving
Scientificamente, il craving indica il bisogno impellente e soprattutto irrefrenabile di reperire e di consumare le sostanze stupefacenti. Il desiderio ha ovviamente una duplice natura, fisica e psicologica, e le terapie contro la dipendenza da cocaina si focalizzano soprattutto su questo ultimo aspetto per contrastarla in modo efficace.
Quali sono i sintomi del craving da Cocaina?
Si tratta di una sommatoria fra stati fisici e psicologici, dove i secondi prevalgono solitamente rispetto ai primi, anche se si propongono meno evidenti agli occhi delle persone esterne. Il craving si manifesta in seguito a determinate situazioni, che possono ad esempio essere associate ad un ricordo. Il ricordo di un luogo o di una persona legato all’assunzione della cocaina può infatti dare vita all’impulso irrefrenabile di doversi procurare una dose di sostanza stupefacente e quindi di ricreare una condizione favorevole al suo consumo. Si tratta di un meccanismo psicologico molto pericoloso e le caratteristiche principali del craving sono, in questo caso, legate all’attrazione verso le situazioni favorevoli all’assunzione, alla nascita di sintomi psicologici e fisici e anche cognitivi. Il craving si manifesta con la ricerca di droga, e con atti che possono avere una natura criminosa, quali i furti per procurarsi i soldi necessari, ma anche lo spaccio di altre sostanze, nonché l’assoluta necessità di evitare situazioni che potrebbero indurre all’astinenza, come ad esempio il lavoro, la frequentazione con persone ‘pulite’ o altre situazioni dove non è possibile procurarsi e quindi consumare la droga.
Leggi anche:
- Effetti della cocaina sul comportamento sessuale e l’orgasmo
- Marijuana, cocaina, LSD e altre droghe: come cambiano il tuo sperma?
- Cocaina: effetti a breve e lungo termine e loro durata
- Meccanismo d’azione della cocaina: il reuptake della dopamina
- Cocaina: trattamenti psicoterapici per contrastare la dipendenza
- Cocaina in gravidanza: effetti sul feto e sul bambino
- Cocaina: trattamenti farmacologici per contrastare l’astinenza
- Differenza tra cocaina e crack
- Uso cronico di cocaina: i danni al naso e ai denti
- Cocaina: i sintomi in caso di uso, abuso ed overdose
Nella cura del craving quanto possono aiutare i farmaci?
Se si tratta di craving causati da dipendenze di droghe stimolanti del sistema nervoso come la cocaina e le anfetamine, è possibile impiegare una terapia farmacologica come previsto da diversi studi scientifici sull’argomento. Si tratta di farmaci che si impegnano a cancellare l’attività del neurotrasmettitore di dopamina all’interno del corpo. La ragione va ricercata nel fatto che le droghe stimolanti come le anfetamine e la stessa cocaina, quando agiscono, causano un’iperproduzione di dopamina nel sistema nervoso, la quale è la causa principale degli stati di eccitazione, iperattività ed euforia. Questo per quanto interessa il craving da cocaina, perché per trattare il craving da altre dipendenze, come ad esempio quelle da sostanze alcoliche, possono essere utilizzati i farmaci serotoninergici. In questo caso la serotonina è un neurotrasmettitore implicato nella regolazione dell’umore e i farmaci che la alterano possono dare una mano nella riduzione del craving, ovvero del bisogno di assumere continuamente sostanze alcoliche.
Il craving più difficile e complesso da gestire interessa le dipendenze da sostanze oppiacee come l’eroina, perché in questo caso il bisogno psicologico si lega ad una fortissima richiesta fisica, che si rivela essere legata a violente crisi di astinenza, che sono la base per la ricerca e il consumo delle sostanze stupefacenti.
Leggi anche:
- Quanto rimane la cocaina in urine, capelli e sangue?
- Quanto rimane la marijuana (THC) in urine e sangue
- Quanto rimangono eroina ed oppiacei in urine, sangue e capelli
- Quanto rimangono le anfetamine in urine, sangue e capelli
- Quanto rimane la PCP in urine, sangue e capelli
- Flakka: la droga che ha l’effetto di trasformarti in zombie [VIDEO]
- Dopammina: cos’è ed a che serve?
- Neurotrasmettitori: cosa sono ed a che servono
- Sistema dopamminergico: i circuti nervosi della dopammina
- Giunzione neuromuscolare (placca motrice) cos’è ed a che serve?
- Sinapsi chimica ed elettrica: cosa sono ed a che servono?
- Quali sono le funzioni della Dopammina?
- Dopammina: biosintesi, rilascio nello spazio sinaptico e degradazione
- La masturbazione compulsiva non è un vizio: è una tossicodipendenza
- Com’è fatto il cervello, a che serve e come funziona la memoria?
- Sistema nervoso: com’è fatto, a che serve e come funziona
- Sistema nervoso autonomo simpatico e parasimpatico: anatomia e funzioni
- Cervello maschile e femminile: quali sono le differenze?
- Masturbazione compulsiva e dipendenza da pornografia causano impotenza anche nei giovani: colpa dell’effetto Coolidge
- Cervelletto: anatomia esterna ed interna
- Cervelletto: le lesioni cerebellari più comuni
- Cefalea coitale ed orgasmica: il mal di testa durante il sesso e l’orgasmo
- Le funzioni del cervelletto: apprendimento e correzione dei movimenti del corpo
- Emicrania con aura: cause, sintomi, diagnosi e trattamenti
- Emicrania senza aura: cause, sintomi, diagnosi e trattamenti
- Differenza tra emicrania con aura ed emicrania senza aura
Lo staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!
Dopo quanti giorni di astinenza le scorte di sperma sono le massime possibili?
Dopo quanti giorni di astinenza di verifica una eiaculazione con la massima quantità di sperma possibile? Questo dato è ovviamente variabile in base a molti fattori.
Quanto sperma viene emesso ad ogni eiaculazione?
Un uomo adulto e sano ad ogni eiaculazione emette circa dai 1,5 ml ai 5 ml di sperma, anche se questo valore può raggiungere anche picchi di 8 ml. La quantità di liquido seminale emessa dipende da molti fattori individuali, tra cui produzione di testosterone, etnia di appartenenza e fattori genetici. Varie patologie possono influenzare tali valori. Una importante variabile da considerare è l’intervallo di tempo che passa tra un’eiaculazione all’altra.
Astinenza significa maggior sperma disponibile?
Più ci si astiene, più aumentano le scorte di liquido seminale? Si. Parlando in generale, più è lungo l’intervallo tra una eiaculazione e la successiva, più spermatozoi e plasma seminale (cioè i due componenti dello sperma) vengono prodotti ed immagazzinati: l’astinenza aiuta quindi ad aumentare la quantità di sperma emesso, ma sempre nei limiti della quantità fisiologicamente prodotta. Questo vuol dire che se un individuo emette tipicamente 3 ml nelle sue eiaculazioni, con alcuni giorni di astinenza può arrivare ad avere eiaculazioni di circa 4 o 5 ml, ma non potrà mai raggiungere valori estremamente superiori, come ad esempio una eiaculazione di 10 ml. Generalmente l’astinenza che permette di raggiungere la quantità più alta di scorta di sperma oscilla tra i 3 ed i 7 giorni; mediamente la quantità massima di sperma eiaculabile tende ad essere raggiunta in genere tra il quinto ed il settimo giorno di astinenza.
Cosa succede se l’astinenza dura più di una settimana?
Astinenze superiori ad una settimana non porteranno ulteriori aumenti di sperma eiaculabile rispetto a quello che viene emesso con una astinenza di 5/7 giorni, dato che lo sperma più vecchio, oltre una certa quantità, non viene più accumulato, bensì viene eliminato dall’organismo. E’ quindi inutile prolungare l’astinenza oltre la settimana con la speranza di accumulare scorte di sperma maggiori.
Integratori per trarre maggior soddisfazione dal rapporto
Qui di seguito trovate una lista di integratori alimentari acquistabili senza ricetta, potenzialmente in grado di migliorare la prestazione sessuale sia maschile che femminile a qualsiasi età e trarre maggiore soddisfazione dal rapporto, aumentando la quantità di sperma disponibile, potenziando l’erezione e procurando un aumento di libido sia nell’uomo che nella donna:
- Integratore per aumentare la potenza sessuale: https://amzn.to/3Ig2Aym
- Maca peruviana: https://amzn.to/3QKmCCP
- Ossido nitrico: https://amzn.to/3RH6uBY
- Arginina: https://amzn.to/2xbksro
- Ornitina: https://amzn.to/2sjpXj8
- Citrullina: https://amzn.to/3T3nDYd
- ZMA (Zinco/Magnesio/Vitamina B6): https://amzn.to/3zp7W3P
- Damiana: https://amzn.to/3MCflSH
- Catuaba: https://amzn.to/3A6T1wi
- Zinco: https://amzn.to/3pzXN0E
- Tribulus Terrestris: http://amzn.to/2nu4kt9
- Muira Puama: https://amzn.to/35pgiuh
- Fieno greco: https://amzn.to/3QAFmVg
- Cordyceps Sinensis: http://amzn.to/2B6TTVK
- Carnitina: https://amzn.to/2x4e5Gy
- Taurina: https://amzn.to/2Tw5R5t
- Vitamine e sali minerali: https://amzn.to/2JdCyNB
- Acido folico: https://amzn.to/2RQSzAa
- Allicina: https://amzn.to/3zp7SRD
- Saw Palmetto: https://amzn.to/2RVEOAm
Leggi anche:
- Un uomo può avere un orgasmo senza eiaculare sperma?
- I tedeschi accusano: il pene degli italiani si sta accorciando
- Come avere un’eiaculazione più abbondante e migliorare sapore, odore, colore e densità dello sperma?
- Astenospermia: spermiogramma, spermatozoi deboli e fattori che influenzano la loro motilità
- Come funziona una eiaculazione? Due eiaculazioni consecutive sono possibili?
- Le 6 cose che succedono al tuo corpo quando sei in astinenza dal sesso
- Quanto sperma viene emesso con una singola eiaculazione?
- Come varia il testosterone in caso di astinenza dall’eiaculazione
- Come avviene l’eiaculazione maschile [VIDEO] Attenzione: immagini sessualmente esplicite
- Erezione di pene con protesi peniena [VIDEO] Attenzione: immagini sessualmente esplicite
- Che cos’è e quanto dura il periodo refrattario dopo l’orgasmo?
- Differenza tra clitoride e punto G
- Il punto G esiste davvero o non esiste? Lo hanno tutte le donne?
- Come si chiama il punto G in inglese, francese, spagnolo e tedesco?
- Vacanze erotiche per donne, l’approccio del gigolò: “Hai mai provato con un nero?”
- Quanto tempo devo lasciare riposare il pene per avere la maggior eiaculazione possibile?
- Si inserisce un cavo USB nel pene per provare piacere ma finisce al pronto soccorso
- Pene: più si è alti e più si accorcia, crolla la fertilità
- Il motore di ricerca Microsoft ha un pene nello sfondo
- L’ex ministro ubriaco ha mostrato il pene e strizzato i genitali agli invitati
- Forma del pene: la scienza svela come lo vogliono le donne
- Qual è il record di distanza per uno schizzo di sperma?
- Orgasmi multipli maschili: come avere due eiaculazioni di seguito
- Varicocele: sintomi, operazione ed effetti sull’erezione
- Erezione debole da ansia da prestazione: quali sono i rimedi e le cure?
- Punto G maschile: trovare e stimolare il punto L per provare orgasmi più intensi ed aumentare la forza dell’eiaculazione
- Vagina troppo larga per rapporti sessuali soddisfacenti: quali le soluzioni?
- Come capire se soffro di masturbazione compulsiva?
- Smegma femminile, vulviti e cattivi odori vaginali: cura e prevenzione
- Come avere la più potente erezione della tua vita senza farmaci
- Esercizi per allungamento del pene (massaggio Jelqing): funzionano? Tecnica e rischi
- Esercizi di Kegel: allena il tuo muscolo pubococcigeo per aumentare la potenza sessuale e contrastare l’eiaculazione precoce
- Peperoncino, sesso, testosterone e prostata: qual è il legame?
- Perversioni sessuali: dagli insetti sulle parti intime fino ai pannolini sporchi e le mestruazioni
- Perché lo scroto che contiene i testicoli è così rugoso?
- Quanto a lungo può durare una erezione del pene?
- La donna con il seno più grande del mondo [VIDEO]
- Quali sono le differenze tra orgasmo vaginale e clitorideo?
- Erezione debole o assente da cause psicologiche: cura e rimedi
- Aumentare il desiderio sessuale femminile: guida completa
- Anorgasmia: quando manca l’orgasmo, cause e rimedi
- Mappa mondiale delle ragazze “facili”: sudamericane più disponibili e le italiane?
- Micropene: quanto misura, complicazioni, c’è una cura?
- Come avviene l’eiaculazione maschile [VIDEO] Attenzione: immagini sessualmente esplicite
- La ragazza con due vagine che ha dovuto perdere la verginità due volte
- Eiaculazione retrograda: quando lo sperma non esce o è troppo poco
- Mappa delle zone erogene femminili: scopri i punti che la fanno impazzire
- Zone erogene femminili: scopri i punti insospettabili che le danno piacere
- Sperma e sesso orale sono antidepressivi naturali per le donne
- Come aumentare le dimensioni del pene riducendo il grasso sul pube senza chirurgia
- Testicoli piccoli: quali sono le cause e le dimensioni normali?
- Testicolo gonfio e dolorante: cause, diagnosi e terapie
- La ragazza con tre seni
- Polimastia: quando la donna ha troppi seni
- L’uomo costretto ad amputare il pene a causa di un’overdose di Viagra
- Le 10 cose che non sai su vagina, clitoride ed orgasmo femminile
- Ciclismo e bicicletta possono causare disfunzione erettile?
- Le dimensioni del pene determinano il grado di piacere femminile?
- L’eiaculazione precoce è un sintomo di disfunzione erettile?
- Perché la pelle del pene è più scura rispetto al resto del corpo?
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, segui la nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!