Ecco perché non si dovrebbe mai stendere il bucato in casa

MEDICINA ONLINE STENDERE BUCATO IN CASA FUORI STIRARE VESTITI.jpgA chi non è mai capitato di stendere i panni in casa durante una giornata umida o di pioggia? Lasciarli all’aria aperta è praticamente inutile e, nella speranza che si asciughino il prima possibile, vengono poggiati ovunque, dalla cucina al corridoio, fino ad arrivare al bagno, alle sedie o ai caloriferi. Anche se potrebbe sembrare un gesto assolutamente normale e poco pericoloso, in verità si tratta di una cattivissima abitudine che potrebbe avere degli effetti dannosi sia sulla salute che sulla casa.

A rivelarlo è stata la dottoressa Christine Cowie, ricercatrice dell’Università New South Wales in Galles, che in uno studio pubblicato su KidSpot ha spiegato quali sono i pericoli in cui si incorre stendendo gli abiti appena usciti dalla lavatrice all’interno della casa. “Da un punto di vista salutare sono molti gli agenti biologici che si trovano al chiuso e prosperano nell’umidità e dove c’è ricircolo d’aria insufficiente”, ha spiegato la dottoressa.

L’umidità non farebbe altro che aumentare il rischio di asma e di problemi respiratori poiché respirare spore fungine peggiora la sensibilità allergica. Per fortuna esistono dei rimedi per evitare di andare incontro a problemi simili. Innanzitutto bisogna stendere tutto all’esterno quando c’è il sole, è necessario poi accendere la cappa quando si cucina, asciugare il cane quando si rientra in casa, appendere i cappotti umidi lontano dagli abiti e lasciarli fuori dall’armadio fin quando non sono totalmente asciutti. Eliminare l’umidità è dunque il metodo ideale per prendersi cura della propria casa e della propria salute

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Terremotato muore mentre dorme in roulotte: la temperatura era a -17

MEDICINA ONLINE Terremotato muore mentre dorme in roulotte la temperatura era a -17.jpgBruno Anzuini di 52 anni è morto a Montereale, il paese aquilano epicentro dell’ultimo terremoto che ha scosso il Centro Italia il 18 gennaio 2017. Da allora Continua a leggere

Comprano banane al supermercato: centinaia di ragni velenosi gli invadono casa

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma BANANE RAGNI SUPERMERCATO CASA Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Pressoterapia Linfodrenaggio PeneNon è una leggenda, è successo davvero: comprare delle banane al supermercato e ritrovarsi la casa infestata da centinaia di piccoli ragni brasiliani in poche ore. È un incubo quello che stanno vivendo Ashley Gamble, 28 anni, la moglie Sophia Newcombe, 26, e le loro due bimbe Isla Rose, due anni, e Amelia Lily, tre settimane, costretti ad abbandonare la loro casa infestata un piccolo esercito di ragni velenosi: un loro morso può uccidere in due ore e il loro veleno può causare un’erezione che può durare fino a quattro ore.

Un bozzolo bianco su una banana

La famiglia inglese era appena tornata a casa dalla spesa ad un supermarket della catena Asda quando è scoppiato il caos. Sophia stava sistemando la spesa quando ha notato un bozzolo bianco su una banana. In preda al panico ha lanciato la frutta a terra: quando Ashley ha ripreso il casco in mano si è accorto che centinaia di piccoli ragni continuavano a farsi strada sul pavimento della cucina infestando ogni angolo della casa. «Le uova si erano schiuse – ha raccontato l’uomo a The Sun – Ho afferrato l’aspirapolvere e ho cercato di acchiappare più ragni possibile, ma scappavano ovunque. Sofia era pietrificata. A quel punto ho preso la mia famiglia e l’ho portata fuori. Poi ho chiamato una società che si occupa di disinfestazione, ma mi hanno detto di contattare Asda per il finanziamento della fumigazione».

La casa invivibile

Da quel momento i ragni hanno preso possesso della casa; la sfortunata famiglia ora vive a casa dei genitori di Ashley e non ha alcuna intenzione di mettere piede in quell’appartamento se prima ogni piccolo ragnetto non sarà fatto fuori: «Quando sono andato a lamentarmi da Asda, la mia casa era piena di ragni e al supermercato mi hanno offerto solo un rimborso per le banane – ha continuato l’uomo – Un impiegato mi ha detto di stare tranquillo perché sarebbero morti presto. Dopo mi hanno chiesto di portare la banana incriminata in un sacchetto di plastica: ho avuto l’impressione che pensassero che volessi prenderli in giro. Oltre il danno, dunque, ho dovuto subire anche la beffa. La fumigazione costa e io non ho i soldi per farla. D’altronde non posso rischiare di tornare in casa con le bimbe: se può uccidere un uomo, figuriamoci una neonata di tre settimane. Asda ha infestato la mia casa con i ragni perché non ha controllato i suoi prodotti correttamente e ora non è disposta a dare una mano. Mi hanno detto che ci vorranno giorni per eseguire l’indagine e chissà quando potremo rientrare. Quello che ci è successo è semplicemente disgustoso».

La possibilità di trovare un ragno è bassa

Asda ha parlato di un fatto estremamente raro e si è scusata per quanto accaduto alla famiglia: «Siamo in contatto con il signor Gamble e vorremmo assicurare tutti i nostri clienti che questo tipo di incidente è estremamente raro. Tutte le nostre banane vengono lavate prima di essere trasportate nel Regno Unito e ogni singolo pezzo di frutta viene controllato manualmente. Vendiamo un miliardo di banane ogni anno e la possibilità di trovare un ragno è incredibilmente bassa. Ci scusiamo per i disagi causati e manterremo aggiornato il signor Gamble sui risvolti della nostra indagine».

Articolo di Federica Macagnone su www.ilmattino.it

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Adottano un orso 23 anni fa e lui vive ancora con loro

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO ANIMALI ORSO NATURAGli animali sono tutti bellissimi, ma ovviamente non tutti potrebbero vivere a casa con noi. Un cane, un gatto, perfino un serpente, può diventare un ottimo inquilino ma altri animali non potrebbero mai, come ad esempio gli orsi. Ma è davvero così? Non per Svetlana e Yuriy Panteleenkos, una coppia russa orgogliosa del loro bell’orso bruno che gioca allegramente in cortile.

Insieme da 23 anni

Il “piccolo” Stepan, questo è il nome del grosso animale, è stato adottato da  quando aveva tre anni dalla coppia, dopo essere rimasto orfano. Ora sono passati ben 23 anni da quando i due coniugi, piuttosto coraggiosi in verità, hanno deciso di dare a Stepan una casa e lui, dal canto suo, ha abbandonato ogni velleità di ferocia o d’istinto animale per diventare un compagnone simpatico e affabile, perfetto coinquilino, se non fosse per quei 25 kg di pesce che mangia tutti i giorni. Guardando la foto qui sopra, sembra quasi che il grosso orso sia finto, una specie di grosso peluche, tanto è docile e invece i Panteleenko lo hanno addomesticato perfettamente e oggi il simpatico bestione li aiuta anche nei lavoretti domestici, tipo quando come un perfetto contadino, annaffia le piante.

Un perfetto coinquilino

In questa incredibile storia d’amore, perché di amore si tratta, Stepan gioca spesso anche a palla con i suoi genitori adottivi. Sappiamo cosa state pensando, lo vorremmo abbracciare anche noi. E dopo una giornata di quelle massacranti, niente di meglio che sedersi sul divano insieme ai tuoi cari e all’orso domestico, per guardare un po’ di tv. Diciamolo pure: i russi in genere hanno abitudini piuttosto particolari, ma stavolta hanno superato loro stessi. Eppure fanno sembrare la loro convivenza con un orso una cosa talmente normale che quasi viene voglia di averne uno!

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Donna accudisce il marito morto da due mesi in casa: “Pensavo fosse vivo”

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma ACCUDISCE MARITO MORTO DUE MESI Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Pressoterapia Linfodrenaggio Pene.jpgUn uomo era morto da circa due mesi ma sua moglie lo riteneva ancora vivo e lo teneva in casa. Dramma della solitudine a Mompiano, quartiere di Brescia. L’uomo di 87 anni, ormai quasi mummificato, veniva ritenuto ancora vivo dalla moglie, anche lei anziana e non lucida, che da almeno 8 settimane – secondo il parere del medico legale – credeva di alimentarlo con del latte. A far scattare l’allarme sono stati i vicini di casa che hanno sentito un forte odore provenire dall’abitazione dei due anziani. La donna è stata ricoverata in ospedale sotto choc: “pensavo fosse vivo” ha detto agli agenti che sono intervenuti. La donna è ricoverata agli Spedali civili, dove è stata anche sottoposta a perizia psichiatrica. Si tratta di una signora di 70 anni. L’abitazione è stata posta sotto sequestro, mentre il cadavere, in avanzato stato di decomposizione, è a disposizione dell’Istituto di medicina legale. La coppia, senza figli, viveva da sola nel quartiere residenziale di Mompiano, in città.

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Trovato morto in casa dopo 5 anni ormai ridotto a scheletro: nel frigo la spesa del 2011

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO POLIZIA CARABINIERI FORZE ORDINE REATO LEGGE ARRESTO ARRESTATO (4)E’ stato scoperto dai vigili del fuoco in una abitazione di San Gavino, in provincia di Cagliari, il corpo ridotto a scheletro di Marcello Putzu, di 57 anni. Quanto alle cause si ipotizza una morte naturale. Il decesso dovrebbe risalire ad almeno cinque anni fa. A far scattare l’intervento dei vigili è stata la segnalazione dei vicini che hanno notato una perdita d’acqua provenire dall’appartamento della vittima. Quando i pompieri hanno aperto la porta, hanno scoperto il cadavere in stato di scheletrizzazione. Nel frigorifero buste di latte e altri alimenti con scadenza 2011, sul tavolo scontrini e ricette mediche con la stessa data, poco distante sul pavimento il corpo dell’uomo decomposto, ridotto quasi a uno scheletro. La morte dell’uomo risale a cinque anni fa, ma nessuno ne aveva denunciato la scomparsa: era separato e viveva da solo. Aveva lavorato come macchinista prima di essere licenziato.

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Stanco del traffico? Vieni a vivere a Giethoorn: il paese senza strade

00 Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Specialista in Medicina Estetica GIETHOORN TRAFFICO PAESE SENZA STRADE Roma Cavitazione Pressoterapia Grasso Linfodrenante Dietologo Cellulite Calorie Pancia Sessuologia Sesso Pene Laser Filler RugheSiete anche voi stanchi, come me, del traffico metropolitano e delle strade affollate di macchine? In Olanda c’è il posto che potrebbe fare per noi: Giethoorn. Si tratta di un villaggio di 2.600 abitanti della provincia di Overijssel, conosciuto come la “Venezia del Nord” per i suoi stretti canali attraversati da imbarcazioni che si muovono come delle gondole. La sua caratteristica è che nel quartiere vecchio non ci sono strade, a parte una pista ciclabile. Qui per andare al bar vi conviene fare una bella nuotata in stile rana, o stile libero se andate di fretta!

GUARDA DOVE SI TROVA GIETHOORN

A Giethoorn ci si muove via acqua

I trasporti sono fatti via acqua nei vari canali che attraversano questo villaggio, famoso per i suoi 176 ponti di legno immersi nel verde. Giethoorn, che si trova a 120 chilometri da Amsterdam nel mezzo di un parco naturale in una zona costellata di torbiere acquitrinose, non ha strade, perché era nato per nascondere i suoi abitanti (della setta dei Flagellanti) dalle persecuzioni religiose del XII secolo.
Giethoorn è diventata una famosa destinazione turistica e qui è possibile trovare una casa per trascorrere un weekend o affittare la tipica imbarcazione del posto per un tour attraverso i canali.

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Come arrivare a Giethoorn ?

Per raggiungere Giethoorn è possibile arrivare all’aeroporto di Amsterdam e affittare una macchina. C’è anche un’altra soluzione molto interessante: Ryanair ha una tratta per Groningen che dista circa 60 chilometri da Giethoorn. E si può anche approfittare di questa possibilità per visitare la cittadina di Groningen e la zona circostante che è tra le più caratteristiche del nord dei Paesi Bassi. Nel frattempo che organizzate il viaggio, eccovi una breve rassegna di foto delle “strade” di Giethoorn, ma chi ci è stato assicura che dal vivo è tutta un’altra cosa! Buon viaggio a tutti!

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Vivi vicino ad un fast food? Sei più grasso

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO HAMBURGER PATATINE FRITTE PATATE PANINO FAST FOOD JUNK FOOD FRITTI DIETA DIMAGRIRE GRASSI (5)Si può parlare per ore di corretto stile di vita, con campagne informative e buoni esempi, ma la verità è che l’ambiente in cui viviamo incide molto di più sui nostri comportamenti di quanto ci piacerebbe ammettere. Lo sostiene uno studio inglese, pubblicato sul British Medical Journal, secondo cui la presenza di fast food vicino a casa, o all’ufficio o sulla strada tra una e l’altro aumenta la probabilità di consumare più cibo spazzatura e anche quella di essere obesi. Gli autori notano che nell’ultimo decennio il consumo di pasti fuori casa in Gran Bretagna è aumentato del 29% e il numero di negozi e ristoranti che offrono alimenti da asporto ha avuto un’impennata. Proprio la maggiore offerta di cibi pronti ipercalorici potrebbe essere responsabile dell’aumento dell’incidenza di sovrappeso e obesità nella popolazione.

Lo studio inglese

Basandosi sui dati di uno studio epidemiologico che nel 2011 ha coinvolto oltre 5.000 partecipanti tra i 29 e i 62 anni, gli studiosi dell’Università di Cambridge hanno verificato la presenza di fast food nelle vicinanze di casa e ufficio e nel tragitto percorso ogni giorno da ciascuno. Grazie alla compilazione di questionari sulle abitudini alimentari, i ricercatori hanno stimato i grammi di assunzione giornaliera di pizza, hamburger, cibo fritto. Inoltre hanno esaminato l’indice medio di massa corporea dei partecipanti, verificandone anche le abitudini in fatto di fumo e di attività fisica (grazie a un accelerometro che ne registrava i movimenti).

I risultati

Hanno scoperto che le persone erano molto più esposte ai punti vendita con cibi poco sani vicino al lavoro che vicino a casa (48%) e che l’esposizione media tra casa, ufficio e il percorso tra i due era di 32 punti vendita: un vero supplizio di Tantalo. Quello che è emerso è che le persone del gruppo più esposto a queste cattive tentazioni alimentari avevano un indice di massa corporea mediamente più alto di 1,21 punti rispetto al gruppo dei meno esposti e quasi il doppio delle probabilità di essere obese. Dati impressionanti che, seppure non sufficienti per stabilire un rapporto causa-effetto, come avverto gli stessi autori, possono far riflettere sul contributo che l’ambiente intorno a noi può dare alle nostre scelte alimentari, soprattutto in questo caso a quelle che si rivelano dannose per la salute.

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