Incinta di 4 mesi, vuole abortire per partecipare al Grande Fratello

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo INCINTA 4 ABORTIRE GRANDE FRATELLO Dieta Chirurgia Medicina Estetica Roma Cavitazione Pressoterapia Grasso Linfodrenante Dietologo Cellulite Calorie Peso Pancia Sessuologia Pene Laser Filler Rughe BotulinoGià nota per lo scalpore destato mesi fa a seguito dell’intervento al seno pagato utilizzando i fondi della sanità pubblica britannica e successivamente oggetto di ‘pentimento’, la 23enne Josie Cunningham, torna a far parlare di sé per un motivo ben più assurdo, ovvero la dichiarazione di voler abortire alla 18esima settimana di gravidanza pur di partecipare alla versione inglese del Grande Fratello.

Nel Regno Unito e non solo, tale affermazione è giudicata disgustosa, considerando che con una leggerezza disarmante ammette che la sua carriera vale più del bimbo che porta in grembo, la cui paternità resta nel dubbio tra un calciatore di Premier League e un cliente che ha incontrato mentre lavorava come escort.

“Sono sul punto di diventare famosa e non ho nessuna intenzione di rovinare tutto ora – commenta la Cunningham – Un aborto favorirà la mia carriera: il prossimo anno non voglio avere un bambino. Voglio diventare famosa, alla guida di una Range Rover rosa brillante, e voglio comprare una grande casa. Niente potrà intromettersi sulla mia strada. L’emittente televisiva mi voleva fortemente nell’edizione del Grande Fratello, ma poi hanno scoperto che ero incinta e i rapporti si sono raffreddati improvvisamente. È stato allora che ho cominciato a considerare un aborto. Dopo l’operazione, tornerò da loro e gli chiederò se potrò ancora partecipare al reality”

Queste le parole della donna che sul sito internet del quotidiano inglese Mirror che ha riportato la notizia è diventata bersaglio di feroci critiche e nel sondaggio in cui si chiede se i lettori sarebbero pronti a boicottare il programma televisivo in caso di partecipazione della Cunningham, il 93% risponde di sì.

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Andremo tutti a vivere su Kepler, il pianeta simile alla terra

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO MONDO SPAZIO TERRA PIANETA LUNA ASTRONAUTA«Abbiamo scoperto il cugino della Terra». Annuncia Thomas Barclay, del Bay Area Environmental Research Institute al centro Ames della Nasa, in California. Per sottolineare l’importanza del ritrovamento la Nasa ha organizzato una conferenza stampa approfondendo i dettagli. E così i protagonisti hanno raccontato la storia del nuovo mondo battezzato «Kepler-186f» con molti caratteri simili al nostro. Kepler-186f ruota attorno ad una stella che è circa la metà del nostro sole e ruota assieme ad altri quattro pianeti più grandi (circa una volta e mezza la Terra) ma anche più vicini alla stella-madre a cui girano intorno più veloci in soli 4, 7, 13 e 22 giorni. Kepler-186f compie un giro in 130 giorni e si trova più lontano, nella zona definita «abitabile» perché ricevendo una giusta dose di radiazione in superficie potrebbe consentire lo scorrere dell’acqua liquida. E questo è visto come il primo passo verso la possibile esistenza della vita. Nonè molto lontano da noi in termini astronomici: “appena” 500 anni luce, nella costellazione del Cigno.

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In Svezia lavori 6 ore ma te ne pagano 8 e sei anche più produttivo

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO COLLO TIROIDE DONNA MAL DI GOLA LAVORO SCRIVERE AGENDA TELEFONO SMARTPHONE CELLULARE TELEFONINO PENNAVorresti lavorare sei ore al giorno e percepire uno stipendio come se ne lavorassi otto? Tutto questo aumentando la tua produttività ed avendo più tempo per fare sport e migliorare la tua salute? Può capitare, ma non certo in Italia: nel nord Europa! Giornata lavorativa di sei ore anziché otto con la stessa busta paga per ridurre le assenze per malattia e incentivare la produttività. E’ l’esperimento avviato dal comune di Göteborg, in Svezia, che ha deciso di trattenere per meno tempo in ufficio i suoi dipendenti per renderli più efficienti e migliorare la loro salute e il loro stato psicologico. L’amministrazione avvierà un gruppo di controllo che lavorerà sei ore al giorno (per un totale di 30 ore settimanali), mentre altri dipendenti proseguiranno con le 8 ore canoniche (40 settimanali). A fine anno, se la produttività del primo gruppo sarà stata maggiore, il test verrà esteso a tutti i dipendenti comunali.

Impiegati più felici

“Speriamo che così diminuiscano i giorni di assenza dal lavoro per malattia e che psicologicamente e fisicamente gli impiegati si sentano meglio”, ha spiegato il vicesindaco Mats Pilhem al quotidiano The Local. Contraria all’idea della giornata ridotta è invece l’opposizione, che ritiene la proposta “disonesta e populista“. Tuttavia, è stata un’industria automobilistica di Göteborg ad avviare per prima l’esperimento, già realizzato in altre zone della Svezia, ma non ancora messo in pratica. Pilhem spera di creare in questo modo più posti di lavoro. Ha infatti riscontrato che i turni lunghi generano più inefficienza. In particolare in alcuni settori, tra cui la cura degli anziani, il problema non era la mancanza di personale, ma la scarsa produttività di chi lavorava per periodi più prolungati.

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Josh Turnbull: ha solo 4 anni ed ha già segnato un gol col Chelsea

Sorridere fa bene alla salute e questo video, anche se è ormai un po’ datato (2013), sono sicuro che vi strapperà un sorriso!

L’Inghilterra è in delirio per la prodezza di un bimbo a Stamford Bridge. Inutile dire che questo bambino il calcio ce l’ha nel sangue e da grande darà del filo da torcere al suo papà. E’ Josh Turnbull, il figlioletto del portiere del Chelsea, Ross Turnbull (ora passato ai Doncaster Rovers), che segna indisturbato il suo primo gol davanti agli occhi di dei tifosi della curva Matthew Harding.

Mentre “i grandi” festeggiano la vittoria in Europa League contro l’Everton, il piccolo Josh, procede spedito verso la porta con il pallone incollato al piede: appena i tifosi capiscono le intenzioni del pupo, cominciano a incitarlo fino a esplodere in un’ovazione da finale dei Mondiali. Il bimbo appare stranito, ma poi alza le braccia in segno di trionfo: l’esultanza è da vero campione!

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Perché il primo aprile si fa il “pesce d’aprile”?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO PESCE MARE ABISSO PROFONDITA NUOTARE PESCA PESCARE CUCINA DIETA CIBO CARNE PROTEINE GRASSI OMEGA 3Oggi è il primo giorno del mese di aprile, conosciuto in tutto il mondo come il giorno degli scherzi e le sue origini sembrerebbero essere molto lontane, anche se una storia precisa non è mai stata data come origine certa della “festa”. Ecco alcune di queste – fantasiose, a volte – storie.

Una teoria dice che la sua origine si deve attribuire all’arrivo dell’equinozio di primavera, che cade il 21 marzo, e segna l’inizio del capodanno che veniva celebrato prima del 1582, anno in cui venne adottato il calendario Gregoriano. Il capodanno durava dal 25 marzo fino al primo aprile, e quando fu spostato al primo gennaio, in Francia si diffuse l’abitudine di inviare pacchi vuoti il primo del mese di aprile proprio per scherzare sulla giornata, chimanado questo scherzo “poisson d’avril”, cioè pesce d’aprile.

Una seconda teoria dice che il primo di Aprile nasce in età classica grazie al mito della madre di Proserpina, che cercava la figlia rapita da Plutone. La donna, ingannata da una ninfa, non riuscì mai a ritrovarla.

Una terza teoria dice che lo scherzo d’aprile si associa alla data della morte di Gesù che secondo il calendario Gregoriano sarebbe appunto avvenuta il 1 Aprile del 33. La denominazione “pesce” d’aprile potrebbe essere nata dall’usanza dei primi cristiani di farsi riconoscere con il segno del pesce.

Una quarta teoria si basa sulla creazione del mondo, che sarebbe stata terminata dal dio cristiano proprio il primo di aprile: gli uomini rimasti soli cercarono del cibo per sfamarsi e dei ripari per la notte. Alcuni di loro erano intraprendenti ed attivi, mentre altri erano sciocchi ed intralciavano le attivitaà, tanto che quest’ultimi furono mandati dai primi a cercare cose inesistenti pur di “levarseli di torno” e riuscire a lavorare tranquillamente.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Ossessionata da Justin Bieber, Bryanna Debinder dimagrisce 50 kg per farsi notare dal suo mito

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo JUSTION BIEBER BRYANNA DEBINDER DIMAGRISCE 50KG Dieta Chirurgia Estetica Roma Cavitazione Pressoterapia Grasso Linfodrenante Dietologo Cellulite Calorie Peso Sessuologia Pene Laser Filler Rughe Botulino HDBryanna Debinder è la fan 20enne di Justin Bieber che ha perso 50 kg per farsi notare su twitter dal suo mito. Ci è riuscita, ma il retweet di Justin non è arrivato.

Tutto per un retweet

“Un retweet, solo un retweet…”. Era quello che compulsivamente chiedeva Bryanna Debinder, fan 20enne di Justin Bieber. Il suo più grande desiderio era farsi notare dalla superstar, attualmente nei guai dopo l’arresto per guida pericolosa. In un solo anno Bryanna, gelosa di tutte le ragazzine che salivano sul palco ai suoi concerti e di tutte quelle che venivano retwittate dal suo idolo, ha deciso di cambiare stile di vita ed iniziare un percorso radicale che l’ha portata a perdere oltre 50 kg in un solo anno.

No cibo spazzatura, si all’attività fisica

Pesava 110 kg e per la sua trasformazione ha puntato, come primo passo, all’eliminazione di qualsiasi cibo spazzatura. Niente più panini al fast-food, niente più “crispy chicken, una dieta rigida che ha previsto anche la totale eliminazione delle bevande zuccherate. Poi attività fisica, tanta buona volontà e la determinazione di essere notata da lui, il suo mito Justin Bieber. Il rigido allenamento l’ha portata a scendere 50 kg e a perdere nove taglie britanniche: oggi può sfoggiare una numero 8, corrispondente ad una taglia 36 europea. Ed è tutto grazie a lui, a Justin Bieber, e adesso che la stampa si è interessata al suo caso, spera finalmente di coronare il suo sogno: conoscerlo di persona.

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Gaetana Priola: morire a 18 anni per un mal di denti

Per settimane non aveva curato un ascesso dentale. Un dolore che pensava di poter sopportare, trascurando la patologia, forse anche per motivi economici. Ma che è alla fine è costato le è costato la vita. La 18enne siciliana Gaetana Priola, di Brancaccio – il quartiere di Palermo dove padre Pino Puglisi, ucciso nel ’93 da Cosa Nostra, era impegnato nel recupero dei ragazzi di strada, ndr – è morta venerdì scorso all’Ospedale civico del capoluogo siciliano. L’ascesso era degenerato in una fascite, l’infezione è partita dalla bocca e si è diffusa fino al collo e ai polmoni. I medici hanno tentato di tutto per salvare la ragazza, ma hanno chiarito come fosse già arrivata in condizioni gravi. La procura di Palermo ha aperto un’inchiesta sul decesso della giovane. La famiglia, invece, non ha sporto denuncia.

Leggi anche: Cosa si prova morendo: il racconto di una infermiera

Non avere i soldi per andare dal dentista

La storia della morte della 18enne Gaetana Priola ha lasciato perplessi, ma va inserita in un contesto di disagio sociale, povertà, emarginazione. La giovane abitava a Palermo nel quartiere Brancaccio, già noto per le condizioni complicate di molte famiglie, soprattutto dal punto di vista economico. Senza considerare come ci sia spesso una scarsa conoscenza, in Italia, sulla possibilità di accedere ad alcune cure essenziali – anche per quelle odontoiatriche – fornite dal Servizio sanitario nazionale. Ma non solo: anche chi si rivolge alla sanità pubblica – spesso perché non può permettersi un dentista privato per ragioni economiche – viene spesso spinto a rinunciare alle cure, a causa delle lunghe liste di attesa. Anche l’Istat ha fotografato di recente un quadro preoccupante: nell’indagine «Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari», è emerso come l’11% della popolazione – circa 6 milioni di italiani – ha spiegato di aver rinunciato ad almeno una prestazione sanitaria erogabile dal Servizio Sanitario nazionale, pur ritenendo di averne bisogno.

Un calvario durato un mese

Il calvario di Gaetana Priola era iniziato quasi un mese fa, il 19 gennaio scorso: il dolore ai denti era stato talmente insopportabile da far perdere i sensi alla diciottenne. Trasportata al “Buccheri La Ferla”, era stata visitata al pronto soccorso per sospetto ascesso dentario. Dismessa dopo due ore, non appena il dolore era diminuito, era stata inviata per competenza al reparto Odontoiatria del Policlinico di Palermo. Ma Gaetana non si è mai presentata, facendosi poi ricoverare il 30 gennaio al Civico, quando le sue condizioni erano però già gravi. Alla ragazza viene diagnosticata una fascite. Poi tutto si aggrava, fino al decesso della settimana scorsa.

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Bambini scoprono per prima volta la loro ombra

Una scoperta incredibile per un bambino: la sua ombra. Ed ogni bimbo ha la sua particolare reazione, un video divertente che non potete perdervi!

http://www.youtube.com/watch?v=G4aTw-zEJZ8

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