La frutta fa ingrassare o dimagrire?

MEDICINA ONLINE DIABETE FRUTTA MANGIARE EVITARE GUIDA GLICEMIA CARBOIDRATI INDICE GLICEMICO CARICO GLICEMICO VALORIRiuscire a trattenersi dal mangiare cibi poco sani e seguire una dieta equilibrata e varia è l’ambizione di tutti, soprattutto in vista dell’estate. Resistere a un dolcetto o a un piattone molto condito, però, non è affatto semplice, per questo in molti cercano di ingannare la fame e la gola ripiegando sulla frutta.

Sebbene la frutta sia molto più sana di un bignè alla panna, bisogna fare attenzione alle porzioni che si consumano perché, ahimè, anche la frutta fa ingrassare. Tuttavia il sapore zuccherino può aiutare a rimpiangere meno le privazioni dettate dalla dieta e farci sentire più appagate concedendosi un alimento che apporta anche molti benefici.

Ma perché la frutta fa ingrassare? È giusto mangiare molti frutti quando si cerca di dimagrire? Ci sono dei frutti che aiutano a perdere peso?

Che cosa contiene la frutta?

Prima di analizzare le proprietà della frutta è bene classificare la moltitudine di frutti esistenti in diverse categorie:

  • frutta acidulo-zuccherina (mele, pere, pesche, susine, uva, albicocche, ciliegie, fragole, lamponi);
  • frutta acidula (come gli agrumi, i quali contengono circa il 15% di zuccheri e forniscono un apporto calorico molto basso);
  • frutta zuccherina (al contrario degli agrumi contiene più del 15% di zuccheri e quindi l’apporto calorico è più elevato);
  • frutta farinosa (come le castagne);
  • frutta oleosa meglio conosciuta come frutta secca (arachidi, anacardi, pistacchi, nocciole, mandorle).

A parte quest’ultima categoria, la frutta è un alimento poco calorico, ricco di antiossidanti e vitamine cioè di sostanze in grado di apportare enormi benefici per il nostro organismo.

Innanzitutto, è composta da una percentuale di acqua che varia dall’80 a più del 90% e da una massiccia presenza di vitamina C, specie nella frutta fresca. Inoltre, questo alimento conferisce un apporto di sali minerali come ferro, potassio, magnesio e calcio, garantisce un’ottima fonte di fibra alimentare apportando allo stesso tempo un ridotto contenuto calorico, nonostante la presenza di saccarosio e fruttosio. Grazie ai sali minerali e alle vitamine la frutta (ma anche la verdura) svolgono sull’organismo azioni rimineralizzanti e vitaminizzanti. Inoltre, l’abbondanza di acqua permette una buona idratazione, stimola la diuresi e la disintossicazione. Altre proprietà di questo prezioso cibo sono l’azione alcalinizzante verso i cibi ad alto contenuto proteico, quella lassativa in virtù della fibra presente e quella digestiva determinata dagli acidi.

Attenzione non tutta la frutta ha un’azione lassativa quella ad alto contenuto di tannini (cioè quelle sostanza in grado di conferire il tipo sapore astringente ad alcuni frutti) può causare stitichezza: l’effetto praticamente opposto. Esempi di frutti di questo tipo sono le nespole e mele cotogne.

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La frutta fa ingrassare?

Dopo aver elencato i principali benefici apportati dall’assunzione della frutta nell’ambito di una dieta sana ed equilibrata, passiamo a rispondere alla tipica domanda che ci si può porre pensando agli effetti della frutta sul nostro peso corporeo: la frutta fa ingrassare? La risposta non è così semplice, ma soprattutto non può risolversi in una semplice affermazione o negazione. Proviamo ad argomentare meglio. L’apporto calorico della frutta è piuttosto basso se paragonato ad altri alimenti che sovente si consumano come merenda o come spuntino di metà mattinata: circa 20-40 kcal per ogni 100 grammi. Discorso differente per la frutta secca che possiede un contenuto calorico decisamente maggiore: mediamente 500 kcal per ogni 100 grammi.

Tralasciando il contenuto calorico che, seppur importante, non può rappresentare l’unico parametro per stabilire se la frutta fa ingrassare o dimagrire. Questo alimento fa bene alla salute e andrebbero consumate dalle 2 alle 5 porzioni al giorno perché è ricco di sostanze in grado di mantenerci in buona salute, favorisce il controllo del peso e riduce lo stress ossidativo per la presenza di grosse quantità di antiossidanti. Attenzione però, questo non vuol dire che mangiare molta frutta (o troppa frutta) vi aiuterà a dimagrire, anzi, essendo molto zuccherina, se introdotta consumata in grandi quantità rischia di essere una delle cause dell’accumulo dei chili di troppo e dunque fa ingrassare.

Come sempre, se avete la necessità di dimagrire, vi invitiamo a chiedere l’aiuto ad un nutrizionista esperto ed evitare diete fai te con il rischio concreto di danneggiare il vostro stato di salute. Detto ciò va anche ribadito che la frutta è un ottimo spezza fame che contribuisce a dare un senso di sazietà maggiore rispetto al consumo di altri alimenti fintamente dietetici (barrette e similari). Inserire molti vegetali nel menù quotidiano è una sana abitudine da mantenere per tutta la vita, indipendentemente dalla dieta. Certo è che, se si sta seguendo un regime alimentare ipocalorico, bisogna preferire la frutta poco calorica e limitarsi nelle porzioni: 200 g è una porzione normale per la frutta poco zucccherina.

Molti commettono l’errore di evitare questi cibi perché spaventati dalla presenza di fruttosio e saccarosio: ribadiamo l’importanza di assumere almeno due porzioni di frutta al giorno, preferendo quella meno energetica se cercate di perdere peso. Non ci stanchiamo di ripetere che questi alimenti sono ricchi di vitamine, antiossidanti, sali minerali, acqua e fibre, che stimolano la diuresi, il transito intestinale ma anche il rinnovo cellulare.

Si tratta di un cibo estremamente importante, soprattutto per la salute dell’organismo, quindi non va eliminato solo perché si è a dieta. Quindi, la risposta al quesito iniziale, se la frutta fa ingrassare o meno, è “si” se si esagera con le porzioni e con la qualità della frutta (frutta secca rispetto a quella fresca), “no” se si adotta moderazione. Continuiamo insieme la nostra analisi per scoprire quando è preferibile mangiare la frutta per non ingrassare e le nostre conclusioni sull’argomento.

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Quando è preferibile mangiare la frutta?

Sebbene, come detto, non ci siano particolari controindicazioni, la frutta si può mangiare tranquillamente come spuntino a metà mattinata o nel pomeriggio in attesa della cena.

Alcuni preferiscono evitarla dopo i pasti, in quanto una delle caratteristiche di questo alimento è che causa fermentazione e quindi gonfiore addominale. Tuttavia non ci sono particolari avvertenze nel concludere la cena oppure il pranzo con un frutto.

Per quanto riguarda le proprietà “dimagranti” o “ingrassanti” della protagonista del nostro articolo, in questo paragrafo facciamo una distinzione tra i frutti meno calorici e quelli che invece contengono più calorie. Abbiamo già detto che la frutta oleosa, conosciuta come frutta secca, è densamente calorica e quindi va mangiata con moderazione seppur molto benefica per l’organismo.

Tuttavia non va eliminata dalla dieta: infatti, le nocciole, le noci, i pistacchi, i pinoli contribuiscono a controllare i valori del colesterolo LDL (quello “cattivo”), permettono di tenere sotto controllo il senso di sazietà e possono essere ottimi per apportare le giuste dosi di omega-3.

Per quanto riguarda la frutta da consumare in una dieta dimagrante è preferibile mangiare quella meno calorica tra cui:

  • l’anguria;
  • il melone;
  • le fragole;
  • le ciliegie;
  • i lamponi;
  • le albicocche;
  • l’ananas;
  • gli agrumi;
  • i kiwi.

Nella scelta della frutta da consumare, è preferibile dare priorità a quella di stagione perché sicuramente più sana in quanto maturata sotto i raggi del sole della stagione in cui è nata e non in un ambiente artificiale come può essere una serra o una camera di crescita. I frutti più zuccherini da mangiare moderatamente sono le banane, i cachi e l’uva, mentre quelli più calorici sono la frutta secca, l’avocado e il cocco che vanno consumati con moderazione se l’obiettivo è quello di perdere peso.

Conclusione: la frutta fa ingrassare o dimagrire?

Di certo stiamo parlando di un alimento naturale e sano, preferibile a molti snack ricchi di olio di palma e prodotti industriali che ci concediamo durante le nostre pause. È indubbiamente un alimento zuccherino e in quanto tale contiene calorie, ma anche fibra e vitamine, oltre ad acqua, sali minerali e preziosi antiossidanti. Frutta e verdura sono fondamentali per la dieta dell’uomo e quindi non vanno assolutamente eliminati dalla tavola. Praticare attività fisica, bere molta acqua e mangiare almeno due frutti al giorno possono aiutare a tenere il peso sotto controllo. Per problemi più seri o per diete specifiche per un determinato problema è importante farsi sempre seguire da un esperto.

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Panettone light: ricetta facile, gustosa e leggera

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Non è Natale senza il panettone, il dolce tipico di questa festa gioiosa!
Per chi segue anche durante le feste un regime ipocalorico può essere davvero utile preparare a casa un panettone con ingredienti alternativi e leggeri, che non fanno troppi “danni” alla linea.

Cosa caratterizza questa versione light del panettone, differenziandola da quello classico?
Innanzitutto non c’è burro ma olio evo (cosa che lo rende ovviamente più leggero) e poi non vi è lo zucchero bianco ma zucchero di canna integrale, più salutare e con meno calorie.
Per la farcitura potete dare libero sfogo alla vostra creatività ed usare frutta candita oppure solo uvetta e cedro (come nella nostra ricetta); i più golosi potranno invece aggiungere gocce di cioccolato e scorze di arancia candita. La preparazione del panettone richiede tempo e molta pazienza, ma il risultato finale è davvero speciale… quindi vale la pena dedicare ore per realizzare questa speciale ricetta natalizia che stupirà per la sua bontà sia grandi che piccini!

Se desiderate, potete optare per piccoli panettoni mono porzione da 80/100 gr. l’uno, molto carini da vedere e da offrire agli ospiti (e anche da regalare, volendo!).

Dovete ovviamente munirvi di stampini di carta sia che realizziate un unico panettone da 500 gr e sia che vogliate fare le mono porzioni.

  • Resa:PANETTONE DA 500 GR.
  • Preparazione:60 minuti
  • Cottura:45 minuti

Ingredienti

  • 250 grammi farina per panettoni W 390 P/L 0.55 oppure farina di grano tenero 00
  • 150 grammi farina Manitoba
  • 50 grammi zucchero di canna integrale
  • 70 grammi olio extra vergine d’oliva
  • 6 grammi lievito di birra fresco
  • tuorli d’uovo
  • 80 grammi acqua
  • 40 grammi latte scremato
  • 4 cucchiai miele millefiori
  • 70 grammi uvetta
  • 70 grammi cedro candito
  • 1 bustina vanillina
  • 1 cucchiaino sale

Preparazione

  1. Fate sciogliere il lievito di birra in 80 gr. di acqua tiepida.
  2. Mescolate al lievito di birra fresco contemporaneamente le seguenti dosi di ingredienti: 100 gr. di farina 00, 50 gr. di manitoba, 2 tuorli, 35 gr. di olio e 25 gr. di zucchero di canna integrale.
  3. Impastate tutto con una planetaria alla velocità minima con la frusta oppure con le mani in assenza di altro.
  4. Quando otterrete la giusta consistenza, omogenea, umida a morbida, mettete l’impasto in una ciotola e mettetelo a riposare per circa 3 ore in forno spento al riparo da sbalzi di temperatura.
  5. Quando l’impasto sarà raddoppiato unite la vanillina, la scorza di limone grattugiata, il resto dello zucchero (25 gr.), il miele e il sale. Impastate delicatamente con la planetaria o con le mani ed unite i restanti tuorli (2), il restante olio (35 gr.), il latte e la restante manitoba (100 gr.).
  6. Continuate ad impastare e quando tutti gli ingredienti si saranno legati fra loro, aggiungete l’uvetta ed il cedro candito.
  7. Riprendete ad impastare fino a quando non ottenete un panetto elastico, omogeneo ed umido.
  8. A questo punto dovete versare il composto nello stampo da mezzo chilo oppure nei mini stampi se optate per le mono porzioni, aiutandovi con una spatola.
  9. Mettete lo stampo (o gli stampi) su una placca coperta da carta forno ed infornate con temperatura al minimo lasciando il composto a lievitare per altre 5 ore circa.
    (Vi renderete conto che la lievitazione è a buon punto quando l’impasto arriverà ai bordi dello stampo di carta.
)
  10.  Trascorso il tempo, accendete il forno a 180 gradi e mettete sul fondo una teglia con due dita di acqua per non far seccare il panettone.
  11.  Rimettete il panettone in forno a mezza altezza e fatelo cuocere per circa 30 minuti. Poi passate a 160 gradi per altri 10/15 minuti.
  12.  A cottura ultimata non sfornate subito il panettone, ma spegnete il forno e fatelo raffreddare al suo interno per evitare che si sgonfi.

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Ingrassa di più pandoro, panettone, torrone o colomba?

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Il panettone generalmente possiede tra le 330 e le 360 calorie per 100 grammi, mentre il pandoro arriva fino a 410 calorie, invece la colomba pasquale si attesta generalmente tra le 400 e le 450 calorie. Tutti e tre sono però “superati” dal torrone, che mediamente contiene circa 460 calorie per 100 grammi.

Il problema vero di pandoro, panettone, torrone e colomba è che spesso vengono serviti in tavola alla fine dei pasti natalizi o pasquali, che già da soli non sono dei propriamente “ipocalorici” e vanno così ad aggiungersi ad un menu già fin troppo abbondante. Per evitare un eccessivo apporto calorico, un trucco potrebbe essere quello di ridurre le calorie durante la cena, diminuendo le porzioni ad esempio di pasta.

Altro trucco è – se prevedete una cena abbondante – quello di limitare le calorie a pranzo o, comunque, nei giorni precedenti e successivi al periodo natalizio o pasquale. Altro trucco è, ovviamente, quello di limitare le porzioni e di aumentare l’attività fisica prima, durante e dopo le feste.

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Il diabetico può mangiare le patate? Quante calorie e carboidrati hanno?

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Importante: in caso di dubbio, il paziente diabetico può – sotto controllo medico – monitorare la propria risposta glicemica all’assunzione di certi alimenti, annotando i valori su un taccuino e raffrontando le relative glicemie.

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Bere vino fa ingrassare o dimagrire? Quante calorie ha?

MEDICINA ONLINE BERE COCKTAIL ALCOLICO ALCOL INGRASSARE DIMAGRIRE VINO ROSSO BIANCO BOTTIGLIA LINEA CALORIE DRINKING WINE AMICI AMICIZIA GRUPPO TAVOLA MANGIARE RISTORANTE SERATA PUB BIRRA.jpgCominciamo col dire che 100 grammi di vino bianco contengono 82 calorie, mentre 100 grammi di vino rosso contengono 85 calorie. Da sempre siamo soliti considerare il vino come un acerrimo nemico delle diete ma in realtà, almeno secondo una ricerca della Harvard Medical School, pare che chi beve moderatamente tenda ad ingrassare meno di chi non beve affatto. Ciò avviene perché il consumo di alcool fa aumentare la frequenza cardiaca ed accelera il metabolismo consentendo, quindi, di bruciare più velocemente le calorie.

Il risultato a cui è giunto questo studio, a dire il vero, non è così straordinario: già nel 1994, infatti, è stata portata avanti una ricerca simile, analizzando le abitudini di consumo di oltre 7000 volontari per circa 10 anni, e si è scoperto che chi aveva l’abitudine di bere uno o due bicchieri di vino al giorno, o in alternativa una birretta, ingrassava meno di chi praticava l’astinenza totale. Altri studi, come ad esempio quello condotto dai ricercatori di Cape Town, hanno dimostrato, inoltre, che il consumo di vino, purché moderato, può favorire, grazie alla sua azione antiossidante, una leggera riduzione della circonferenza della vita.

Ciò, tuttavia, non significa che se si vuole perdere peso, il bere può sostituire una corretta dieta ipocalorica; non bisogna, infatti, sottovalutare il fatto che il vino contiene un numero non indifferente di calorie e che, oltre alla quantità, è necessario stare attenti anche alla qualità di ciò che si beve. Un vino sano, infatti, è di gran lunga più salutare di uno prodotto industrialmente, ricco, quindi, di additivi chimici, così come dei vari superalcolici e cocktail, in cui sono presenti moltissimi altri ingredienti ipercalorici.

Ugualmente importante è, infine, il modo in cui si beve: qui in Italia, infatti, siamo soliti bere vino durante i pasti, in accompagnamento a cibi più o meno genuini, mentre nei paesi anglosassoni generalmente gli alcolici vengono consumati in grandi quantità assieme a cibo spazzatura . La differenza tra le due culture è palese: l’italiano beve quasi sempre per accompagnare il pranzo o la cena, mentre l’inglese e l’americano lo fanno quasi esclusivamente per il gusto di bere.

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La frittata fa ingrassare o dimagrire? Quante calorie ha?

MEDICINA ONLINE FRITTATA Italian egg pie EGGS PASTO FRITTA OLIO SAUSAGE DIET LIGHT GOOD DINNER DIETA DIMAGRIRE CALORIE MANGIARE INGRASSARE DIMAGRIRE COLESTEROLO CUCINA RICETTA LEGGERALa frittata è uno dei piatti più popolari della tradizione italiana. È gustosissima, facile da preparare e si possono usare praticamente tutti gli ingredienti che abbiamo in frigo per arricchirla.  La presenza di uova e di olio per friggerla e soprattutto di condimenti che potrebbero essere non proprio dietetici, può creare più di qualche dubbio in chi è a dieta. La frittata fa ingrassare? Oppure possiamo consumarla senza problemi Vediamolo insieme.

Non è un problema di frittata

Non è la frittata ad essere problematica di per sé, ma quello che utilizzeremo per farcirla e soprattutto per cuocerla. Una frittata preparata con ingredienti dietetici e cotta al forno, ad esempio, è ottima per la dieta. Avremo infatti circa 70 calorie per uovo utilizzato, più le calorie delle verdure o degli altri ingredienti dietetici che abbiamo utilizzato. Il problema nasce con le frittate farcite di formaggio e insaccati: a creare il problema per chi è a dieta non è la base di frittata in sé, ma gli ingredienti, appunto, che abbiamo aggiunto.

Qualche idea per una frittata perfetta per la dieta

La frittata è addirittura consigliata da qualche dietologo, in quanto è in grado di aggiungere varietà al nostro menù pur essendo una preparazione estremamente semplice. Vediamo insieme qualche preparazione che può aiutarci nella nostra dieta:

  • Frittata al forno di zucchine: a base di uova, zucchine cotte in padella senza grassi e un cucchiaio di parmigiano.
  • Frittata al forno con peperoni arrosto: possiamo utilizzare i peperoni arrosto come ingrediente principale di una omelette decisamente dietetica.
  • Frittata al forno con pollo: se avete qualche avanzo di pollo della sera prima, possiamo sfilacciarlo e utilizzarlo con due uova sbattute, un pizzico di pepe e una grattata di parmigiano.

Non solo uova sode

Chi vuole mangiare uova pur essendo a dieta non deve limitarsi per forza alle uova sode. Come vi abbiamo dimostrato in questo articolo si possono mangiare anche frittate gustosissime che siano comunque dietetiche, fermandosi prima della soglia delle 200 calorie.

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Pandoro o panettone: quale scegliere nella dieta?

MEDICINA ONLINE NATALE DOLCI NATALIZI PANDORO PANETTONE SFOGLIATA LIEVITAZIONE INGREDIENTI ZUCCHERO A VELO CALORIE RICETTE DIFFERENZE DIETA CIBO DOLCE COLOMBA PASQUA BUONE FESTE CAPODANNOPandoro o panettone non sono certamente dolci dietetici, quale dei due scegliere se si sta facendo una dieta? Il panettone generalmente ha fino a 360 calorie per 100 grammi, mentre il pandoro arriva fino a 410 calorie, quindi teoricamente nessuno dei due è adatto ad un regime dietetico. Allora a Natale non si può proprio mangiarli in nessun modo? Non è così.

Il problema vero di pandoro e panettone (ma anche del torrone che totalizza fino a 460 calorie per 100 grammi) è che spesso vengono serviti in tavola alla fine dei pasti natalizi che già da soli non sono dei propriamente “ipocalorici” e vanno così ad aggiungersi a un menu già fin troppo abbondante. Per evitare un eccessivo apporto calorico, un trucco potrebbe essere quello di ridurre le calorie durante la cena, diminuendo le porzioni ad esempio di pasta.

Altro trucco è – se prevedete una cena abbondante – quello di limitare le calorie a pranzo o, comunque, nei giorni precedenti e successivi al periodo natalizio. Altro trucco è, ovviamente, quello di limitare le porzioni e di aumentare l’attività fisica prima, durante e dopo le feste.

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Panettone e dieta: calorie, carboidrati e valori nutrizionali

MEDICINA ONLINE NATALE DOLCI NATALIZI PANDORO PANETTONE TORRONE NOCCIOLE CIOCCOLATO BIANCO SFOGLIATA LIEVITAZIONE OFFELLA INGREDIENTI ZUCCHERO VENEZIANA A VELO CALORIE RICETTE DIFFERENZE DIETA CIBO DOLCE COLOMBA PASQUAIl panettone panettone con canditi e uvetta ha circa da 330 a 360 calorie ogni 100 grammi di prodotto; per quanto riguarda i carboidrati si aggirano intorno ai 55 grammi, mentre i grassi saturi sono 6 grammi e gli acidi grassi monoinsaturi 3 grammi. Le proteine del panettone sono 6.4 grammi ed il contenuto di acqua si aggira intorno ai 26.9 grammi.

Altri valori (per 100 grammi di panettone):

  • Amido 30.30 g
  • Calcio 149.00 mg
  • Fosforo 130.00 mg
  • Ferro 3.00 mg
  • Alcol etilico  0.00 g
  • Saccarosio 22.90 g

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