Differenza tra cirrosi e fibrosi

medicina-online-dott-emilio-alessio-loiacono-medico-chirurgo-roma-cistifellea-cose-cosa-serve-dove-si-trovariabilitazione-nutrizionista-infrarossi-accompagno-commissioni-cavitazione-radiofrequenza-ecoLa cirrosi epatica è l’espressione di una tappa terminale di danno cronico del fegato indotto da fattori lesivi di diversa origine. Al danno cronico il fegato ripara compensando attraverso la formazione di “cicatrici” costituite da tessuto fibroso e attraverso la rigenerazione delle cellule perdute. L’espressione esasperata di tali processi porta ad una estesa fibrosi e ai noduli di rigenerazione; a lungo andare ne consegue una progressiva riduzione della massa funzionante epatica (causa di insufficienza dell’organo nelle fasi di malattia avanzata), fenomeni infiammatori e necrotici ed un sovvertimento della architettura vascolare intraepatica con conseguente ipertensione portale e cirrosi conclamata.

La differenza tra fibrosi e cirrosi consiste quindi nel fatto che la fibrosi è una fase pre-cirrotica. Per alcuni soggetti la progressione tra fibrosi epatica e cirrosi è molto lenta, anche decine di anni, per altri invece è più rapida.

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Differenza tra testicolo destro e sinistro

MEDICINA ONLINE SPERMA LIQUIDO SEMINALE VARICOCELE HYDROCELE IDROCELE AMORE DONNA PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE VAGINA SESSULITA SESSO COPPIA LOVE COUPLE FRINEDS LOVER SEX GIRL MAN NO WOMAN WALLPAPERNon esistono rilevanti differenze anatomico-funzionale tra testicolo destro e sinistro, ad eccezione delle vie vascolari. La vena Continua a leggere

Differenza tra coronarografia ed angiografia

MEDICINA ONLINE CUORE HEART INFARTO MIOCARDIO NECROSI ATRIO VENTRICOLO AORTA VALVOLA POMPA SANGUE ANGINA PECTORIS STABILE INSTABILE ECG SFORZO CIRCOLAZIONECon “angiografia” si intende una tecnica di diagnostica per immagini e radiologia interventistica che permette la rappresentazione grafica dei vasi sanguigni o linfatici del corpo umano tramite un metodo che prevede l’infusione di un mezzo di contrasto idrosolubile all’interno dei vasi e la generazione di immagini mediche tramite varie tecniche di imaging biomedico. Le tecniche angiografiche comprendono la radiografia (specificamente nella tecnica dell’angiografia sottrattiva, o DSA da Digital Subtraction Angiography), la tomografia computerizzata, la risonanza magnetica, l’ecografia.

Gli esami angiografici più comuni vengono tuttora ottenuti tramite raggi X e mezzi di contrasto radio-opachi. Questi ultimi si rendono necessari in quanto il sangue ha normalmente lo stesso coefficiente di attenuazione per le radiazioni X dei tessuti circostanti. Le immagini radiografiche possono essere ottenute o come immagini statiche, fissate su un fluoroscopio o una pellicola, utili per ottenere informazioni morfologiche su una zona. In alternativa, possono essere immagini dinamiche, normalmente con una risoluzione temporale di 30 immagini al secondo, in grado di visualizzare anche la velocità con cui il bolo di mezzo di contrasto si muove all’interno del vaso, e quindi di dare informazioni sulla funzionalità. L’angiografia può essere una tecnica più o meno invasiva a seconda del vaso che si intende visualizzare.

Con “coronarografia” è una procedura di tipo invasivo che consente di visualizzare direttamente le arterie coronarie che distribuiscono sangue al muscolo cardiaco. La metodica è un’indagine interventistica transcatetere, cioè si esegue per mezzo del cateterismo cardiaco; ha finalità sia diagnostiche sia terapeutiche. Le immagini radioscopiche fornite dalla coronarografia vengono registrate su supporto informatico e archiviate. La loro interpretazione viene effettuata visualmente dal cardiologo emodinamista. Lo scopo della coronarografia è di mettere in evidenza la presenza di occlusioni, stenosi (restringimenti), restenosi, trombosi, aneurismi (dilatazioni) del lume delle arterie coronarie: il mezzo di contrasto iniettato fornisce un’immagine a stampo dei vasi, mentre la struttura delle pareti deve essere studiata con altre tecniche associate come l’ecografia intracoronarica (Intravascular ultrasound o IVUS).

In definitiva l’angiografia è una tecnica che studia i vasi sanguigni in generale, mentre la coronarografia è un tipo particolare di angiografia che studia specificatamente le arterie coronarie, non a caso prende anche il nome di “angiografia coronarica”.

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Ecocolordoppler: cos’è, a che serve e come funziona?

MEDICINA ONLINE DOPPLER ECO COLOR ECOGRAFIA VASI CUORE ATRIO VENTRICOLO VALVOLE PROLASSO INSUFFICIENZA STENOSI SANGUE FLUSSO FLUSSOMETRIA DIREZIONE CALIBRO MISURA DIAGNOSI CARDIOLOGIA FLL’ecocolordoppler è una delle tecniche diagnostiche più utilizzate in ambito angiologico e cardiologico. Consiste in un’ecografia che permette di visualizzare il flusso di sangue, all’interno dei vasi e degli organi interni, mediante una ricostruzione computerizzata. L’esame è indolore e non invasivo dato che si svolge come una normale ecografia: semplicemente sull’area da esaminare viene posizionato del gel per ecografie che facilita il lavoro della sonda ecografica, la quale viene fatta passare sull’area da esaminare. L’immagine risultante viene visualizzata sul monitor del macchinario ed il medico ecografista osservando il monitor elabora la diagnosi. Come avete notato, una ecografia con ecocolordoppler è nella pratica identica ad una ecografia tradizionale, con la differenza che sul monitor il medico osserva la direzione del flusso di sangue all’interno di un vaso o del cuore, grazie alla sua colorazione rossa e blu:

  • il rosso indica che il flusso sanguigno è diretto verso la sonda (in avvicinamento);
  • il blu al contrario indica che il flusso sanguigno si allontana dalla sonda.

Sembrerebbe una informazione di poco conto, invece sapere se un dato flusso ha una direzione o un’altra è molto importante per il medico, soprattutto nell’ambito della flebologia, dell’angiologia, della chirurgia vascolare e nella cardiologia. Ad esempio, osservando il flusso sanguigno nel passaggio tra l’atrio sinistro ed il ventricolo sinistro del cuore, grazie al colore il medico può individuare un anomalo reflusso di sangue dal ventricolo all’atrio, segno dell’insufficienza della valvola mitralica: in parole semplici, la valvola non si chiude bene ed il sangue “torna indietro”, quindi sul monitor cambia colore da rosso a blu.

Quale zone del corpo si indagano?

Con una ecografia che sfrutta la tecnica Doppler si possono esaminare vari distretti del corpo. Quelli più studiati con questa tecnica in genere sono:

  • tronchi sovraortici;
  • flusso arterioso degli arti superiori e inferiori;
  • flusso venoso degli arti inferiori;
  • cuore e flusso sanguigno all’interno del cuore ed in uscita dal cuore;
  • vasi addominali;
  • circolazione cererbrale;
  • area scrotale e perineale.

Quali patologie si indagano?

L’ecografia con Doppler permette di diagnosticare varie patologie, tra cui:

  • insufficienza venosa;
  • aneurismi (dilatazione permanente di una arteria);
  • stenosi (restringimento) delle arterie;
  • trombosi venose superficiali e profonde;
  • varicocele;
  • microembolia cerebrale;
  • patologie delle valvole cardiache (in particolare insufficienze valvolari e prolassi).

Quali sintomi e segni suggeriscono l’uso di ecocolordoppler?

I sintomi e segni che dovrebbero suggerire al medico la necessità di eseguire una indagine mediante ecocolordoppler, sono:

  • caviglie gonfie;
  • crampi ai polpacci;
  • edema dell’arto coinvolto;
  • flebite;
  • formicolii alle gambe;
  • iperpigmentazione della pelle;
  • ispessimento della pelle;
  • pesantezza alle gambe;
  • prurito;
  • ulcere cutanee;
  • vene varicose;
  • presenza di “gomitolo di vasi sanguigni” nello scroto;
  • qualsiasi sintomo e segno che possa indicare la presenza di microemboli nella circolazione cererbrale;
  • qualsiasi sintomo e segno che possa indicare una patologia che riguardi il cuore, le sue valvole ed il suo flusso sanguigno.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Giugulare interna ed esterna: dove si trova ed a che serve

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma GIUGULARE INTERNA ESTERNA ANATOMIA SERVE Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgLe vene giugulari (jugular vein in inglese) sono importanti vene che riportano il sangue carico di anidride carbonica dalla testa al cuore attraverso la vena cava superiore. La pressione della vena giugulare viene misurata indirettamente e può essere utile per individuare disfunzioni del cuore o dei polmoni. Nel nostro corpo vi sono vene giugulari interne, esterne ed anteriori:

  • La vena giugulare interna (internal jugular vein in inglese) è un tronco venoso che origina alla base del cranio in corrispondenza del foro giugulare. Dall’origine discende nel collo lateralmente alla arteria carotide comune e con essa e il nervo vago forma il fascio vascolo-nervoso del collo. Termina dietro l’articolazione sterno-clavicolare ove si unisce alla vena succlavia per formare la vena anonima (destra e sinistra).
  • La vena giugulare esterna (external jugular vein in inglese) corre invece più superficialmente sul muscolo sternocleidomastoideo.
  • La vena giugulare anteriore (anterior jugular vein in inglese) inizia in prossimità dell’osso ioide e drena il sangue proveniente da varie vene provenienti dalla zona sottostante la mascella.

Esistono tre vene giugulari sia a destra che a sinistra del collo.

A che serve la giugulare?
Le vene giugulari hanno il compito di riportare il sangue ricco di anidride carbonica da encefalo e strutture della testa verso la vena cava superiore e quindi nell’atrio destro del cuore.

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Differenze tra carotide e giugulare

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma DIFFERENZE CAROTIDE GIUGULARE ARTERIA VENA Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pe.jpgNella cultura popolare e nelle scene violente dei film d’azione la vena giugulare viene spesso confusa con la carotide o con le arterie che irrorano la parte centrale del collo e viene identificata come la causa dei forti spruzzi di sangue fuoriuscenti dalle vittime di sgozzamenti o gravi ferite sulla parte centrale del collo, nei pressi del pomo d’Adamo. In realtà carotide e giugulare, pur essendo entrambi vasi sanguigni, e pur essendo anatomicamente vicine, sono due cose profondamente diverse che hanno differenti compiti nel nostro corpo.

Le arterie carotidi (comune, interna ed esterna) sono grossi vasi sanguigni situati ai lati del collo; insieme alle arterie vertebrali, le carotidi con le loro numerose ramificazioni irrorano la testa ed il collo, trasportando sangue ricco di ossigeno dal cuore all’encefalo e alle strutture facciali. Per approfondire leggi anche:

Le vene giugulari (giugulare interna ed esterna) sono vene che riportano il sangue carico di anidride carbonica dalla testa all’atrio destro del cuore attraverso la vena cava superiore. La vena giugulare interna – dopo la sua origine alla base del cranio in corrispondenza del foro giugulare –  discende nel collo lateralmente alla arteria carotide comune e con essa e il nervo vago forma il fascio vascolo-nervoso del collo. Per approfondire leggi: Giugulare interna ed esterna: dove si trova ed a che serve

Semplificando, la più grande differenza tra carotide e giugulare è che mentre l’arteria carotide porta sangue ossigenato dal cuore all’encefalo ed altre strutture della testa, invece la vena giugulare porta il sangue ricco di anidride carbonica da encefalo e strutture della testa verso il cuore. Per approfondire: Qual è la differenza tra arteria e vena?

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Effetto Doppler: cos’è e come viene usato in campo medico?

MEDICINA ONLINE DOPPLER ECO COLOR ECOGRAFIA VASI CUORE ATRIO VENTRICOLO VALVOLE PROLASSO INSUFFICIENZA STENOSI SANGUE FLUSSO FLUSSOMETRIA DIREZIONE CALIBRO MISURA DIAGNOSI CARDIOLOGIA FLEBOLOGIA VARICI ARTI INFERIORI VENEL’effetto Doppler è un fenomeno fisico che consiste nel cambiamento, rispetto al valore originario, della frequenza o della lunghezza d’onda percepita da un osservatore raggiunto da un’onda emessa da una sorgente che si trovi in movimento rispetto all’osservatore stesso. L’effetto Doppler si può constatare nella vita di tutti i giorni quando, stando fermi in un punto, ascoltiamo la differenza nel suono emesso dalla sirena di una ambulanza quando si avvicina e quando si allontana. In avvicinamento il suono della sirena viene percepito con frequenza tanto più elevata rispetto a quella reale, quanto il mezzo di soccorso si avvicina. A mano che l’ambulanza si allontana, la frequenza percepita invece diminuisce rispetto a quella reale del mezzo fermo.

Il Doppler in astronomia

L’effetto Doppler, applicato alle onde luminose, è fondamentale nella astronomia radar. Interpretandolo come dovuto ad un effettivo moto della sorgente (esistono anche interpretazioni alternative, ma meno diffuse), è stato usato per misurare la velocità con cui stelle e galassie si stanno avvicinando o allontanando da noi.

Il Doppler in medicina

L’effetto Doppler è anche usato in medicina per la rilevazione della velocità del flusso sanguigno accoppiato con l’ecografia. Tale principio infatti è sfruttato dai Flussimetri Eco-Doppler (ADV, ovvero Acoustic Doppler Velocimeter), nei quali una sorgente di onde sonore, generalmente ultrasuoni, viene orientata opportunamente. Queste onde acustiche vengono poi riflesse con una nuova frequenza, a seconda della velocità vettoriale delle particelle sanguigne, rilevata e rielaborata in modo da ottenere tale misura di velocità. Un’altra applicazione è il laser Doppler imager, utilizzato in particolare per studi sull’angiogenesi, sulla disfunzione endoteliale, sulle ulcere cutanee, per la valutazione di prodotti farmaceutici o cosmetologici ad applicazione locale, per lo studio delle ustioni.

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Differenza tra trombo e placca aterosclerotica

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma DIFFERENZA TROMBO PLACCA ATEROSCLEROTICA Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari A Pene.jpgMentre l’ateroma (placca aterosclerotica) è un processo graduale, che inizia col deposito di grassi (lipidi, colesterolo) nella parete di un’arteria e porta ad aterosclerosi, la trombosi è l’occlusione solitamente improvvisa di un vaso per una placca che si è rotta, o per dei detriti che si sono spostati da un punto all’altro del torrente circolatorio. La placca aterosclerotica dopo vari gradi di infiammazione e fibrosi (indurimento) si può rompere e generare una trombosi, inoltre il trombo può spezzarsi e determinare la formazione di un embolo.
Una trombosi è un evento improvviso che può essere dovuto a tantissime cause legate alla circolazione e può determinare una patologia acuta, invece la formazione di una placca è un processo patologico molto più graduale, che non necessariamente blocca completamente il vaso.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo

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