Franca Viola: la prima donna a rifiutare il matrimonio riparatore

MEDICINA ONLINE FRANCA VIOLA DONNA ALCAMO TRAPANI SICILIA FUITINA MATRIMONIO RIPARATORE MAFIA MAFIOSA FAMIGLIA FILIPPO MELODIA POLIZIA CARCERE PROCESSO RIFIUTO.jpgFranca Viola è stata la prima donna italiana a rifiutare il matrimonio riparatore. Divenne simbolo della crescita civile dell’Italia nel secondo dopoguerra e dell’emancipazione delle donne italiane.

Il fidanzamento rotto

Nata il 9 gennaio 1948 ad Alcamo (Trapani, Sicilia), Franca all’età di quindici anni – con il consenso dei genitori – si fidanzò con Filippo Melodia, nipote del mafioso Vincenzo Rimi e membro di una famiglia benestante. Tuttavia in quel periodo Melodia venne arrestato per furto ed appartenenza ad una banda mafiosa e ciò indusse il padre di Franca, Bernardo Viola, a rompere il fidanzamento; per queste ragioni, la famiglia Viola fu soggetta ad una serie di violente minacce ed intimidazioni: il loro vigneto venne distrutto, il casolare annesso bruciato e Bernardo Viola addirittura minacciato con una pistola al grido di “chista è chidda che scaccerà la testa a vossia“, ma tutto ciò non cambiò la sua decisione.

Il rapimento e le violenze

Il 26 dicembre 1965, all’età di 17 anni, Franca Viola fu rapita (assieme al fratellino Mariano di 8 anni, subito rilasciato) da Melodia, che agì con l’aiuto di dodici amici, con i quali devastò l’abitazione della giovane ed aggredì la madre che tentava di difendere la figlia. La ragazza fu violentata e quindi segregata per otto giorni in un casolare al di fuori del paese e poi in casa della sorella di Melodia ad Alcamo stessa; il giorno di Capodanno, il padre della ragazza fu contattato dai parenti di Melodia per la cosiddetta “paciata”, ovvero per un incontro volto a mettere le famiglie davanti al fatto compiuto e far accettare ai genitori di Franca le nozze dei due giovani.

La liberazione e l’arresto di Melodia

Il padre e la madre di Franca, d’accordo con la polizia, finsero di accettare le nozze riparatrici e addirittura il fatto che Franca dovesse rimanere presso l’abitazione di Filippo, ma il giorno successivo, 2 gennaio 1966 la polizia intervenne all’alba facendo irruzione nell’abitazione, liberando Franca ed arrestando Melodia ed i suoi complici. Secondo la morale del tempo, una ragazza uscita da una simile vicenda, ossia non più vergine, avrebbe dovuto necessariamente sposare il suo rapitore, salvando l’onore suo e quello familiare. In caso contrario sarebbe rimasta zitella, additata come “donna svergognata”.

Il processo

All’epoca, la legislazione italiana, in particolare l’articolo 544 del codice penale, recitava: “Per i delitti preveduti dal capo primo e dall’articolo 530, il matrimonio, che l’autore del reato contragga con la persona offesa, estingue il reato, anche riguardo a coloro che sono concorsi nel reato medesimo; e, se vi è stata condanna, ne cessano l’esecuzione e gli effetti penali”, in altre parole ammetteva la possibilità di estinguere il reato di violenza carnale, anche ai danni di minorenne, qualora fosse stato seguito dal cosiddetto “matrimonio riparatore”, contratto tra l’accusato e la persona offesa; la violenza sessuale era considerato oltraggio alla morale e non reato contro la persona. Il caso sollevò in Italia forti polemiche divenendo oggetto di numerose interpellanze parlamentari. Durante il processo che seguì, la difesa tentò invano di screditare la ragazza, sostenendo che fosse consenziente alla fuga d’amore, la cosiddetta “fuitina”, un gesto che avrebbe avuto lo scopo di ottenere il consenso al matrimonio, mettere la propria famiglia di fronte al fatto compiuto e che il successivo rifiuto di Franca di sposare il rapitore sarebbe stato frutto del disaccordo della famiglia per la scelta del marito. Filippo Melodia fu condannato a 11 anni di carcere, ridotti a 10 con l’aggiunta di 2 anni di soggiorno obbligato nei pressi di Modena. Pesanti condanne furono inflitte anche ai suoi complici dal tribunale di Trapani, presieduto dal giudice Giovanni Albeggiani. Melodia uscì dal carcere nel 1976 e fu ucciso da ignoti, il 13 aprile 1978, nei dintorni di Modena, con un colpo di lupara.

Simbolo di libertà e dignità

Franca Viola diventerà in Sicilia un simbolo di libertà e dignità per tutte quelle donne che dopo di lei avrebbero subito le medesime violenze e ricevettero, dal suo esempio, il coraggio di “dire no” e rifiutare il matrimonio riparatore. Franca Viola si sposò nel 1968 con il giovane compaesano amico d’infanzia Giuseppe Ruisi, ragioniere, che insistette nel volerla sposare, nonostante lei cercasse di distoglierlo dal proposito per timore di rappresaglie.

«Non fu un gesto coraggioso. Ho fatto solo quello che mi sentivo di fare, come farebbe oggi una qualsiasi ragazza: ho ascoltato il mio cuore, il resto è venuto da sé. Oggi consiglio ai giovani di seguire i loro sentimenti; non è difficile. Io l’ho fatto in una Sicilia molto diversa; loro possono farlo guardando semplicemente nei loro cuori»

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Dimmi che padre hai e ti dirò che l’uomo che cerchi e che fa per te

MEDICINA ONLINE FATHER PADRE SON SONS FIGLIO MAN UOMO GENITORE FAMILY FAMIGLIA MADRE MENTE CERVELLO CRESCITA BAMBINO BIMBO AMORE FAMIGLIARE COMPONENTI MADRE PATRIGNO PROBLEMI ANAFFETTIVOCi sono donne che lo vogliono uguale e altre che vanno in cerca di un partner che sia l’opposto. Il padre gioca un ruolo fondamentale nelle scelte sentimentali che ognuna di noi compie, influenzando i rapporti amorosi come modello di riferimento maschile. E’ la prima figura virile con cui ci si confronta e spesso può rappresentare il tipo di uomo che si sceglierà come compagno. Tutto dipende dalla relazione che si instaura, come spiega un recente articolo del The Telegraph: se hai avuto un papà che ti ha trattato con gentilezza e rispetto, fortificando la tua autostima, non avrai bisogno di cercare a tutti i costi l’approvazione maschile, rimbalzando da un partner sbagliato all’altro. Anzi di solito si pretende un uomo che ricalchi le attenzioni paterne, che ti faccia sentire speciale e unica. Ma purtroppo può accadere anche il contrario, come spiega la Dott. ssa Linda Nielsen, psicologa alla Wake Forest Univeristy in North Carolina: “Se vai in un negozio di alimentari quando sei affamata, è probabile che tu ne esca con del cibo spazzatura. Perché per sentirsi bene, basta afferrare qualunque cosa ci sia sullo scaffale. Quando le donne non crescono stimate ed amate dai loro padri, diventano affamate d’amore. E in genere fanno scelte sbagliate. Chi ha avuto un papà freddo e distante, sa relazionarsi agli uomini solo in questo modo. Per questo finisce per stare con uomini glaciali e scostanti, perché è abituata a questo modello maschile”.

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In che modo la figura del padre influisce nelle storie d’amore?
Le relazioni sentimentali sono l’espressione di una combinazione complessa di esperienze evolutive e caratteristiche di personalità. Chiaramente, l’aspetto dell’apprendimento sociale dato dalle esperienze infantili permetterà alle bambine, una volta adulte, di proiettare le proprie emozioni e sensazioni sul partner. Questo può materializzarsi con differenti forme di rapporti amorosi: la scelta inconsapevole di un partner simile al padre, la scelta inconsapevole di un partner totalmente differente dal padre e la scelta inconsapevole del partner che ha caratteristiche simili alla madre, in quanto le peculiarità paterne sono particolarmente evidenziate in se stessa.

Quindi anche la madre ha un funzione primaria in questa dinamica? 
La mamma ha un ruolo molto importante, potrei definirlo di filtro. Un filtro che può, da un lato, valorizzare la figura paterna, ma dall’altro sminuirla allontanando l’idea di quell’uomo come ideale. Questo nella rielaborazione tutta al femminile permetterà di promuovere diverse scelte, che si orienteranno lungo un continuum che va dagli stereotipi socio-culturali alla trasgressione relazionale.

Per trovare il compagno più adatto, quanto è importante superare il “complesso di Elettra”?

A prescindere dal racconto mitologico, il complesso di Elettra rappresenta una risposta tutta al femminile del complesso Edipico freudiano tipicamente maschile. Jung definiva il complesso di Elettra come una forte invidia del pene maschile da parte della bambina piccola (3-6 anni) e di una forte competizione con la madre per il possesso di questo pene, rappresentato nell’espressione più complessa e simbolica dal padre. In una visione più romantica e spesso associata all’immaginario moderno femminile, il complesso di Elettra rappresenta per le donne il raggiungimento di un obiettivo: trovare l’uomo perfetto. Perfetto come il padre che si è cercato di raggiungere e che proprio perché ha donato insindacabilmente il proprio amore ha permesso alla figlia di illudersi, immaginare e sperare nell’esistenza del “principe azzurro”. In una visione prettamente psicoanalitica è possibile che alcune donne non riescano a superare le fasi evolutive di questo complesso. Questo può portare a cercare sempre di più “l’uomo ideale” e allo stesso tempo incastrarsi in relazioni definibili pericolose. Relazioni in cui l’accudimento e l’accondiscendenza la fanno da padrone. A volte, anche se il padre non ricorda effettivamente il compagno scelto, il bisogno di amare intrappola queste donne in una dipendenza di tipo affettivo, che come suggerisce la Norwood “sono donne che amano troppo.

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1. L’autoritario
“Per mio padre è sempre venuto prima il dovere e poi il piacere. Se non facevi come diceva lui, dopo averti sgridato e umiliato ti toglieva il saluto per giorni. Sono andata via di casa a 18 anni, piena di rabbia e di voglia di ribellarmi, cercando un uomo che fosse l’opposto. Ma alla fine perdevo la testa per quelli che mi tenevano in pugno, volendomi in base ai loro comodi. Ho cambiato la mia vita quando ho incontrato Luca. Mi ascoltava e voleva amarmi proprio perché avevo le mie idee, senza volermi plasmare e controllare come avevano fatto tutti gli altri”. Giulia, 32 anni

Il padre padrone, spesse volte impegnato e assorto solo nelle attività lavorative/professionali, di solito è lui stesso vittima di un altro padre autoritario, un copione che si reitera a livello generazionale. Con la sua autorità spiccata può impedire la libera espressione del sé, limitare le esperienze, creare insicurezza e bassa autostima.

L’uomo da cercare: visto che la comunicazione con un padre di questo tipo è unidirezionale, bisognerebbe aspirare a un partner che ami il dialogo, che ascolti e non giudichi, creando un rapporto paritario e simmetrico. Una valida alternativa è l’autorevole, che si pone come guida, ma è aperto al confronto, che dà sicurezza, ma non toglie l’indipendenza.

2. L’amicone
“Pietro più che un padre è stato un compagno di giochi: con lui potevo fare tutto, anche quando mamma diceva no. E’ sempre stato un eterno Peter Pan, raramente prendeva una decisione a casa, preferiva lasciar scorrere le cose con la speranza che si aggiustassero da sole. Nei miei uomini ho cercato sempre questo senso di leggerezza e di spensieratezza, forse perché sono stata sempre abituata a cavarmela da sola e a non contare mai troppo sugli altri. Ma la vera felicità l’ho trovata nelle braccia di Giulio: ha dieci anni più di me e con la sua sicurezza mi ha conquistato”. Viola, 37 anni

Quando si è piccola averlo accanto è una gioia, perché con lui tutto è permesso e spesso fa da contraltare a una madre costretta a essere severa. Se i suoi punti di forza sono la confidenza, la spensieratezza e il buonumore, il lato negativo è quello di non essere una figura guida forte, quindi può indirizzare verso comportamenti superficiali e perennemente infantili.

L’uomo da cercare: per contrapposizione, la scelta potrebbe ricadere su un uomo concreto e pratico, che prende in mano la sua vita con responsabilità. In questo caso avere accanto un uomo che sia un maschio, che abbia ben chiaro qual è la distinzione dei ruoli nella coppia, senza volerli prevaricare, ma solo ribadirli, per lasciarti la libertà di essere femmina. Può essere adatto anche un compagno ironico e “leggero”, a patto che tu non diventi la colonna portante della coppia, facendogli da madre invece che da compagna.

3. Il disinteressato
“Non ho mai avuto un buon rapporto con mio padre. Non perché fosse un cattivo genitore, mi ha sempre dato il meglio, solo che è mai stato interessato a me. A lui bastava che andassi bene a scuola, che non mi infilassi nei casini e che non fossi sempre educata e rispettosa delle regole. Per il resto, quello che sentivo dentro, cosa sognavo e quello che volevo fare non era affare suo. “Roba da donne”, diceva, e con questa scusa ha mollato a mia madre tutta la mia educazione affettiva. Negli anni ho capito che dietro questo menefreghismo, c’era solo una sua grande incapacità di comunicare la sua emotività, per questo non riusciva a cogliere quella degli altri. Forse è per questo che ho sposato Francesco, l’uomo più sensibile che ho mai conosciuto”. Carmen, 41 anni

Un padre così è un evitante, che spesso nasconde dietro la sua evanescenza il suo essere anaffettivo. Spesso costruisce rapporti frammentati con la figlia, fatto di assenze e di poca comunicazione, che possono portare a scatenare paura, insicurezze e rabbia, ma anche di chiusura verso il mondo maschile, pensando che mai nessuno possa mai comprenderla veramente.

L’uomo da cercare: il rischio di duplicare la stessa dinamica è quello di rincorrere uomini centrati su se stessi, egoisti e sfuggenti, che si danno poco e che non danno mai certezze. Meglio mirare a compagni empatici, consapevoli della propria emotività, che non hanno paura di esternarla e di mettersi in gioco con il cuore.

4. L’inimitabile
“Non c’è nessuno come mio padre, per me resta il mio punto di riferimento, il parametro da cui parto per valutare gli uomini. Sempre presente, mai invadente, capace di supportarmi senza imporre la sua visione della vita. Mi ha sempre spinta a tirare fuori il meglio, rispettandomi e amandomi. Negli anni l’ho visto adorare mia madre con dedizione e ha fatto tutto per il bene della nostra famiglia. So che di uomini così ce ne sono pochi, ma ce ne sono. L’ho capito solo quando ho conosciuto Paolo, gentile, forte e amabile come mio padre. Prima di lui ero attratta solo dal suo opposto: uomini inconcludenti, che abbassavano la mia autostima, forse perché volevo che mio padre restasse l’uomo migliore della mia vita”. Carla, 35 anni

Potrebbe essere il padre ideale, che non solo fa sorridere, ma protegge ed educa con tenerezza e collaborazione con la madre. Avere avuto un papà così, non solo fa crescere una figlia come donna sicura e autonoma, ma le permette di relazionarsi in modo sereno con il genere maschile, conscia delle sue potenzialità e consapevole di ciò che cerca in una storia.

L’uomo da cercare: come il padre deve trasmetterle la stima di sé, confermando che è importante e speciale, dimostrandosi interessato a lei sinceramente. Ma per essere un buon compagno deve fare uno scatto in più rispetto alla figura paterna: dimostrare di ammirare la sua femminilità, facendola sentire sensuale e desiderata, attestando con la sua passione che continua a sceglierla giorno dopo giorno.

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Come si fa a capire se l’imene si è davvero rotto o no?

MEDICINA ONLINE IMENE ROTTURA SANGUE VAGINA DOLORE SESSO PENE PENETRAZIONE DONNA RAGAZZA SESSUALITA RAPPORTO SESSUALE SPERMA EMORRAGIA CHIAMARE DOTTORE FEMMINILE GINECOLOGIA MESTRUAZIONI.jpgL’imene è situato subito prima dell’inizio della vagina, non in profondità, appena dopo le piccole labbra. Lo si può vedere anche da sola, usando uno specchietto, sedendosi sul bidet a cosce aperte e con una fonte di luce davanti: si vede una specie di plica di tessuto carnoso, rosa-rosso, attaccata alle pareti vaginali subito all’interno delle piccole labbra, che non chiude completamente l’orifizio vaginale. Solitamente nel mezzo dell’imene, anche se ancora integro, vi è uno o più forellini, necessari per la fuoriuscita delle mestruazioni.

Quando la donna non è più vergine, cioè se l’imene è stato lacerato, il tessuto potrà apparire in vari modi:

  • come un anello di tessuto di colore uguale alla mucosa vaginale, inserito tutt’intorno all’ingresso della vagina;
  • come dei resti di tessuto come delle piccole sporgenze rosa-rosse.

Potrebbe anche essere praticamente non più visibile, vedi immagine in alto, sul lato destro.

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Uomo aggressivo e violento: cosa fare e come comportarsi?

MEDICINA ONLINE GELOSIA UOMO VIOLENTO VIOLENT RAGE HUNGRY SAD COUPLE AMORE DONNA PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE VAGINA SESSULITA SESSO COPPIA JEALOUS LOVE COUPLE FRINEDS LOVER SEX GIRL MAN NO WOMAN WALLPAPER.jpgL’argomento è ovviamente molto delicato ed è fondamentale, proprio per poterlo affrontare seriamente, non alimentare fobie collettive che finirebbero per scatenare altri problemi, ugualmente gravi; è importante però invece che le donne, che spesso per “amore” si annientano e rifiutano di guardare la realtà, imparino a riconoscere per tempo tutti quegli atteggiamenti che hanno un potenziale di pericolosità altissimo e che poco e niente hanno a che vedere con l’affetto e la passione.

IMPORTANTE In questo articolo indichiamo la donna come vittima e l’uomo come “carnefice”, ma le parti si possono invertire e non è raro trovare uomini vittime di donne eccessivamente violente: i consigli dati in questo articolo valgono anche per quest’ultimi.

I segnali da non sottovalutare

Cerchiamo quindi di capire quali sono i campanelli d’allarme – spesso ampiamente sottovalutati – che dovrebbero mettere in allarme una donna circa la pericolosità del proprio uomo:

  • Gli atteggiamenti aggressivi. Un uomo che insulta, offende o alza le mani è una persona di cui non ci si dovrebbe affatto fidare; non si sta parlando certamente di una banale litigata, ma di tutti quei comportamenti, verbali e fisici, che mirano a schiacciare la partner e a metterla in una condizione di sudditanza e di paura.
  • Gli atteggiamenti persecutori. Il vietare di uscire, di frequentare gli amici, di indossare un certo tipo di abbigliamento, oppure il controllare maniacalmente il cellulare e la vita intima dell’altro sono dei segnali molto precisi e gravi; lo stesso discorso vale per la gelosia eccessiva, che spesso lusinga le donne, quando invece è il sintomo di una natura  possessiva e potenzialmente violenta.
  • Gli atteggiamenti colpevolizzanti. Gli uomini aggressivi e potenzialmente pericolosi hanno spesso una doppia identità; una pubblica, in genere rispettabilissima, e una privata, in cui scaricano sulla partner frustrazioni di ogni tipo. Un uomo violento inoltre raramente ammette di esserlo e tende a colpevolizzare la donna, facendole credere, spesso con successo, che è lei, con i suoi comportamenti e la sua stessa presenza, a generare i conflitti e a meritarli.
  • Gli atteggiamenti isolanti. La donna che subisce violenza è spesso molto sola, infatti l’uomo violento per prima cosa la allontana dai suoi affetti: dalla famiglia, dalle amiche che vengono spesso denigrate e insultate. E la donna, per evitare liti, inizia a limitare le sue frequentazioni. Così in poco tempo finisce per rimanere isolata. A questo punto l’uomo inizia a svalutarla, a farle credere che lei da sola non è in grado di far nulla… E dopo un po’ anche lei inizia a credere che le parole del marito siano vere.

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Uomo violento: cosa fare?

Se il vostro partner è aggressivo in maniera francamente eccessiva o addirittura violento con voi o con altri membri della famiglia (ad esempio i vostri figli), è importante non sottovalutare MAI il problema ed agire tempestivamente ed evitare drammi che possono scaturire nella tragedia.

  1. Quando una donna non ce la fa più e ha deciso di parlare con qualcuno delle violenze che subisce è molto importante che lo faccia con le persone giuste. Parlarne con chi non se ne intende  può portare a un esito negativo. Amiche, famigliari, medici ecc. non vanno bene: ci vuole un centro specializzato. Al telefono risponderà un’esperta preparata ad accogliere il vissuto della donna e pronta a indirizzarla sul giusto cammino da compiere. Poi si fissa un colloquio individuale: dopo una prima valutazione fatta per telefono, si può decidere di fissare un colloquio al centro dove si studia insieme, donna ed esperte, un percorso di uscita dalla violenza.
  2. Oltre ai centri anti-violenza, a cui è necessario rivolgersi se si ritiene di essere vittime di abusi, sembra fondamentale però prendere coscienza del problema, ed evitare così di cadere in una spirale di paura e giustificazione che potrebbero avere conseguenze ben più gravi; proprio per questo è disponibile online il test ISA (Increasing Self-Awerness) che, in maniera assolutamente anonima, permette ad ogni donna di valutare il grado di violenza della propria relazione e di prenderne quindi almeno consapevolezza. Perché non c’è amore che valga la propria dignità.
  3. In caso di pericolo ci sono le case rifugio: quando una donna decide di porre fine al rapporto, la violenza potrebbe aggravarsi. In questi casi vengono proposte le case rifugio: sono luoghi di protezione, indirizzi segreti, dove le donne possono stare al sicuro, insieme ad altre donne.
  4. Se hai dei figli li puoi portare con te, basta una dichiarazione di allontanamento: le madri possono allontanarsi dal padre violento portandosi dietro i bambini senza necessariamente passare da una denuncia. Basta una “dichiarazione di allontanamento”, in cui dichiara di doversi allontanare con i figli a causa di una grave situazione. In questo modo la donna si tutela dall’accusa di sottrazione di minore.
  5. Se in questo momento avete subito violenza fisica o se le violenze proseguono da diverso tempo ed il vostro partner vi minaccia apertamente di non rivelare tali violenze per evitarne altre, dovete superare le vostre paure e contattare immediatamente le forze dell’ordine tramite il Numero Unico per le Emergenze 112.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Ormoni estrogeni: cosa sono e quali funzioni svolgono?

MEDICINA ONLINE VAGINA VULVA APPARATO GENITALE FEMMINILE SCHEMA ANATOMIA UTERO TUBE FALLOPPIO OVAIOCon “estrogeni” in medicina si intende un gruppo che comprende i principali ormoni sessuali femminili. Si tratta di ormoni steroidei, che devono il proprio nome dall’estro e sono presenti in entrambi i sessi, anche se Continua a leggere

Riconquistare la fiducia del partner dopo averlo tradito

MEDICINA ONLINE TRADIMENTO 10 UOMINI DA EVITARE RELAZIONE GELOSIA PATOLOGICA NORMALE DIFFERENZE GEALOUS GIRL BOY MAN WOMAN LOVE WALLPAPER AMICIZIA RAPPORTO SESSO TRADIRE FIDANZATI MATRIMONIO MARITO MOGLIE SCOPRIRE HDLa scoperta dell’infedeltà, a partire da sms, conversazioni telefoniche o scambi segreti di messaggi via internet fino ad arrivare a relazioni extraconiugali a lungo termine, può essere un’ “esperienza estremamente devastante”. Tradire il partner e mentire per nascondere la situazione in modo naturale provoca diffidenza e sospetto nel partner tradito. Ciononostante, una coppia può ricostruire la fiducia. I tempi e il livello recupero dal trauma sono condizionati in larga misura dalle azioni del partner infedele. Molti adulteri, tuttavia, non capiscono i sentimenti provati dal partner e non sanno come fare per ricostruire la fiducia. I passaggi seguenti aiuteranno coloro che hanno tradito ma hanno intenzioni serie di ricostruire la fiducia e salvare la loro relazione.

1) Smettila di mentire e sforzati di essere sincero. Dopo aver tradito la fiducia del partner, alimenterai ulteriormente la ferita continuando a mentire, ingannare, nascondere o negare. Accetta la sfida dell’onestà a tutti i livelli. È l’unico modo per recuperare la tua integrità.

  • Inizia a pensare a te stesso come a qualcuno di cui la tua partner dovrebbe e può fidarsi. Pensare a te stesso in questo modo è il primo passo per riuscirci. Quindi falle sapere che desideri che si fidi ancora di te.
  • Racconta la storia completa fin dall’inizio e fallo di tua spontanea volontà. Una confessione spontanea costituisce un passo fondamentale per iniziare a ristabilire la fiducia.
  • Non omettere e non nascondere alcuni aspetti della verità. Così facendo non proteggerai la tua partner. In realtà, è impossibile attribuire le colpe o risolvere i problemi senza condividere i fatti in modo completo. Nonostante la verità possa in breve tempo ferire la tua partner, la sincerità sarà necessaria per una riconciliazione nel lungo periodo.
  • Racconta sempre la verità andando avanti. È probabile che vengano a galla ulteriori bugie che impediranno al processo di riconciliazione di procedere. La tua partner potrebbe fare domande di cui conosce già la risposta per verificare la tua onestà. Potrebbe inoltre aver imparato a smascherare la tua disonestà attraverso il linguaggio del corpo, il modo di parlare e altri mezzi. Infine, le bugie ti porteranno probabilmente a fare un passo indietro nella relazione.

2) Poni fine, apertamente e in modo esplicito, alla relazione con la persona con la quale è avvenuto il tradimento. Questa persona fa parte del problema, seppur involontariamente. Il suo ruolo non può essere ignorato. Se non metti la parola fine, potrebbe non essercene mai una.

  • Sii coraggioso. Ammettere le tue colpe di fronte all’altra persona potrebbe essere un tantino imbarazzante, soprattutto se non era al corrente del tradimento, ma nel lungo periodo potrebbe ristabilire la fiducia nella tua partner.
  • Anche se dovresti tenere presente i sentimenti dell’altra persona, non attaccarti alla scusa di dire che non vuoi mettere l’altra persona nella condizione di dare un taglio alla storia o di scoprire il tuo tradimento. Ricorda piuttosto che i sentimenti della tua partner dovrebbero essere ancora più importanti per te.
  • Considera la possibilità di chiedere anche all’altra persona di scusarsi (se sapeva che stavi tradendo ed era consenziente). È molto importante nel caso in cui questa persona continui a influenzare la vostra vita.
  • Se l’hai tradita con una collega, ricorda che i tuoi incontri quotidiani con lei potrebbero rendere molto difficile per la tua partner ricominciare a fidarsi di te. Metti davanti a tutto le tue priorità e fai quello che devi fare.
  • Mostra alla tua partner il messaggio “di rottura” o lascia che ascolti mentre comunichi le tue intenzioni all’altra persona. Se non ti vede e non ti sente dire all’altra persona che è tutto finito (o che sei stato infedele, tanto per cominciare), potrebbe non crederti. Inoltre, potrebbe esserti d’aiuto comunicare alla tua partner che lei è importante, non un’altra donna. Non puoi sottovalutare l’importanza di questa azione.

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3) Assumiti la responsabilità dei tuoi errori. Tradire è una scelta al 100%. Accetta il fatto che hai commesso un errore e ammettilo di fronte alla tua partner spontaneamente, non sotto pressione o minaccia.

  • Nonostante la tua partner sia colpevole per aver commesso molti errori, non prendertela con lei per averla tradita. Invece di tradirla, avresti potuto affrontare la questione con onestà in modo diverso. Mentre discuti degli errori della tua partner, evita di sottintendere che il tuo tradimento e le tue bugie sono dipesi dai suoi errori. Non è vero.
  • Non aspettarti comprensione. Anche la tua partner potrebbe essere stata infelice o frustrata durante la vostra relazione ma, a differenza tua, ha deciso di non mentirti e di non tradirti.
  • Evita le solite vecchie finte scuse che comprendono la tentazione, la seduzione da parte di qualcun altro, la confusione, il non rendersi conto di cosa sta succedendo, il non avere intenzione di farlo o l’essere caduto preda dell’influenza altrui. A meno che tu non sia stato costretto, è stata una tua scelta, e la tua partner lo sa.
  • Evita di avere un atteggiamento di difesa. Stare sulla difensiva non farà altro che infiammare la situazione e ti impedirà di occuparti dei tuoi errori. Non è il momento per “la miglior difesa è l’attacco”. È il momento di essere pentito, pieno di rammarico e rimorsi, comprensivo, compassionevole, sincero e disponibile dal punto di vista emotivo.

4) Rispondi alle domande. È estremamente difficile per un partner tradito sapere che c’è un’altra persona al mondo che ha più informazioni sul suo matrimonio.

  • La tua partner vorrà conoscere una serie di dettagli e ti farà domande a cui potresti non voler rispondere, ma è un peccato non farlo. La tua partner farà riferimento ai tuoi racconti precedenti e ti chiederà di confermarle se “questo” o “quello” era una bugia.
  • È alle prese con la verità riguardo a tutte quelle piccole cose che non quadravano quando mentivi, e se hai manipolato psicologicamente la tua partner in quel periodo (facendole credere o spingendola a credere che era tutto frutto della sua immaginazione), le hai provocato un’altra ferita dalla quale dovrà guarire. Di conseguenza, porre una serie di domande aiuterà la partner tradita ad arrivare subito al dunque, ottenendo così le informazioni necessarie per affrontare quella sensazione di essere all’oscuro mentre il partner cercava di nasconderle la verità.
  • Tieni presente che le domande riguardanti l’altra donna (“Era carina/sexy/intelligente?”) potrebbero in realtà rappresentare un’insicurezza dovuta alla tua infedeltà. Anche se non dovresti mentire riguardo alle cose che ti piacevano della persona con cui hai commesso adulterio, sfrutta questi momenti come un’opportunità per consolidare le ragioni per cui ti piace la tua partner.

5) Sii paziente mentre la tua partner ricostruisce la fiducia. Il sospetto e la diffidenza sono reazioni naturali quando una persona è stata tradita e ingannata; dopotutto, le prove sostengono la tesi che non sei affidabile. La fiducia può essere ricostruita, ma non è un processo rapido persino per le persone buone.

  • Confessa le tue colpe, chiedi scusa e giura di rimanere sincero in futuro, ma non aspettarti che sia abbastanza per far tornare tutto alla normalità.
  • Metti in conto che la tua partner attraverserà un periodo caratterizzato da emozioni altalenanti. Cambiamenti d’umore, disturbi del sonno e dell’appetito, problemi di salute, rinunce e pianti improvvisi sono fattori normali. Potrebbe stare bene oggi ma essere distrutta di nuovo domani. Sii paziente durante questa fase.
  • Non dettare il tempo che dovrebbe impiegare la tua partner per “superare la cosa”, e non domandarle nemmeno quali sono i tempi previsti. Piuttosto, fai tutto il possibile e confrontati con lei periodicamente per capire a che punto è.
  • In questo periodo, il rapporto con la tua partner non è necessariamente un indicatore di come sarà d’ora in avanti. Il sospetto e la diffidenza della tua partner possono alla fine scomparire col tempo.

6) Stalle vicino. La tua partner ha bisogno di affrontare la situazione insieme a te. Come minimo occorre che tu sia disponibile dal punto di vista emotivo. Tuttavia, anche essere presente fisicamente può aiutare, poiché contrasterà la sensazione della tua partner di non essere apprezzata da te.

  • Sii pronto ad ascoltarla, anche se sei tu la causa della sua sofferenza. Altrimenti, la tua partner avrà perso una delle persone più importanti della sua vita a cui rivolgersi in cerca di sostegno: tu.
  • Sii pronto a rispondere alle domande affinché la tua partner non provi una sensazione di disperazione, a inserire i dettagli nel modo corretto invece di farli inserire a lei nel modo sbagliato, e a evitare che sia sospettosa, cosa che spesso accade quando la persona infedele è assente.
  • Sii paziente. Nonostante possa essere difficile rispondere alle domande e affrontare la diffidenza della tua partner, farlo subito eviterà contraccolpi in seguito.
  • Renditi conto che per un po’ di tempo, quando trascorri del tempo con altre persone, la tua partner può diventare sospettosa. Ancora una volta, non liquidare questa specie di diffidenza come paranoia. Al contrario, adoperati per combatterla con schiettezza.
  • Se non puoi essere presente fisicamente con la tua partner, tieni il telefono acceso quando è possibile, in modo da essere raggiungibile. Potrebbe anche non avere bisogno di chiamarti o mandarti un messaggio, ma sapere dove sei e che sei disponibile, potrebbe aiutarla a vederti sotto una luce più positiva.
  • Chiedi alla tua partner in modo attivo se mangia, dorme, ecc. e se sta bene. Sembra una cosa basilare, ma se la tua consorte è in uno stato traumatico, potrebbe avere qualcosa che non va ed essere troppo turbata per comunicare e persino far fronte ai suoi bisogni personali. È in parte tua la responsabilità di prevedere e rispondere a tali bisogni.
  • Sii disponibile mantenendoti a una distanza adeguata, anche se la tua partner ha bisogno di stare un po’ da sola.
  • Se la tua partner prova a mettere fine alla vostra relazione, esprimi con molta chiarezza che non è quello che vuoi, e proponi ulteriori cambiamenti per avvalorare le tue parole con i fatti. Nonostante tu possa dover accettare una pausa di qualche tipo, se non chiarisci (in modo rispettoso) che non vuoi perderla, penserà che non ti importa di lei. Si tratta di un messaggio che vuoi che risuoni forte e chiaro, soprattutto dopo un tradimento.

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7) Fai sentire la tua partner ancora la n.1. Quando l’hai tradita, hai rivolto attenzioni e importanza, che normalmente avresti riservato alla tua partner, a qualcun altro. Di conseguenza, questo comportamento potrebbe far sentire la tua partner non apprezzata o sprovvista di alcune caratteristiche che hai cercato nella persona con cui l’hai tradita. Questo potrebbe inoltre far credere alla tua partner che altre persone non capiscono che per te è importante. Spetta a te contrastare queste sensazioni convincendola che non la tradirai più.

  • Domandati se stai dimenticando di riconoscere il valore della tua partner. È possibile che quello che cercavi al di fuori della vostra relazione era in realtà disponibile da sempre nella relazione stessa, ma che semplicemente non te n’eri accorto o non hai lasciato che accadesse.
  • Fai un elenco delle cose che rendono speciale la tua partner. Prova a riconoscerne il valore nella tua mente e nel tuo cuore. Esprimi e mostra anche apprezzamento. I complimenti possono sollevare un ego offeso e un cuore ferito. Ma ancora meglio, rassicurala dell’importanza che ha per te in modo esplicito e attraverso i fatti.
  • Dimostrale che la ami. Le tue azioni potrebbero aver messo in dubbio il tuo amore nei suoi confronti. Dedicarti a questo obiettivo è importante soprattutto subito dopo l’accaduto.
  • Mostra e comunica agli altri che la tua partner è importante per te. Questo non contribuirà solo a mostrarle che tieni molto a lei, la aiuterà anche a superare qualsiasi sentimento di umiliazione. Potrebbe inoltre aiutarti a sentirti meglio con te stesso.

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8) Sii schietto. Più dimostri di essere schietto, meno la tua partner sentirà la necessità di controllare quello che fai.

  • Quando sei da solo, la tua partner potrebbe domandarsi se sei dove hai detto di essere. Riduci le sue insicurezze facendole sapere cosa fai e sentendola per messaggio o tramite brevi chiamate quando non sei a casa.
  • Invita la tua partner in luoghi dove di solito vai da solo (in palestra, fuori con gli amici, ecc.). Anche se non dovesse accettare l’invito, la tua proposta le dimostrerà che non hai nulla da nascondere.
  • Tieni presente che il tuo telefono, e-mail, casella vocale e persino altre cose come le fatture potrebbero essere percepite dalla tua partner come fonti di segreti e bugie. Se scegli spontaneamente di lasciare libero accesso a tali cose, la tua partner potrebbe fidarsi di te più velocemente e facilmente di prima. (Se non puoi farlo, è giusto chiederti cosa nascondi). Nonostante possa decidere di non controllare mai queste cose, il solo fatto di averle rese disponibili potrebbe rappresentare un enorme passo avanti per riconquistare la sua fiducia.
  • Alcuni di questi passaggi potrebbero sembrarti una violazione della tua privacy. Ricordati che le relazioni serie dovrebbero contemplare innanzitutto questo tipo di franchezza. Inoltre, insistere con il tuo diritto di nascondere le cose non farà altro che rafforzare il senso di diffidenza che hai generato nella tua partner quando l’hai tradita.
  • Non tentare di trascorrere del tempo con altre persone in segreto. Sapere che qualcun altro è degno di passare del tempo in segreto con te potrebbe ferirla e, peggio ancora, alimenterà in lei la sensazione di non potersi fidare di te.

9) Evita di mettere il dito nella piaga.

  • Ricorda che solo perché la tua partner non solleva l’argomento del tradimento, non significa che non ci pensi.
  • Evita di aggiungere ulteriore stress alla relazione, soprattutto nelle settimane appena dopo che il tradimento è venuto a galla.
  • Evita di mettere gli amici davanti alla tua partner, trascorrere del tempo con amici o colleghi del sesso da cui sei attratto, fare commenti sul fascino esercitato da altre persone, o stringere nuovi rapporti nelle settimane successive al tradimento. Così facendo potresti rigirare il coltello nella piaga.
  • Scegli le tue battaglie usando il buon senso. Tieni a mente che adesso non è necessariamente il momento di litigare su determinati argomenti, in particolare quelli relativi alla privacy e alla possessività. Hai destabilizzato i suoi sentimenti di sicurezza nella relazione e nei confronti del mondo ed è la schiettezza e la comprensione che glieli restituiranno, non la combattività e le discussioni.
  • Non dare alla partner l’opportunità di pensare “Se riuscivi a rimanere in piedi e a fare tutte le cose con la persona con cui mi hai tradito, allora puoi fare lo stesso con me”.

9) Cogli l’opportunità di ravvivare il vostro rapporto.

  • Sii riconoscente. La tua consorte ha deciso di restare insieme a te anche dopo il tradimento. Non importa quanto sia adirata, meschina o imprevedibile, ha dimostrato un grande amore nei tuoi confronti e, in molti casi, una grande forza di carattere nello scegliere di fidarsi ancora di te. Dimostrale rispetto e gratitudine per questa decisione.
  • La tua partner potrebbe considerarti ora una sorta di estraneo. Addirittura tu stesso potresti sentirti un estraneo nei confronti di te stesso mentre rifletti sulla tua scelta di assumere comportamenti dei quali non vai fiero e sul tuo fare affidamento sull’inganno e il riserbo per nasconderli. Scegli di vivere come l’uomo che vuoi essere.
  • Potrebbe essere d’aiuto pensare di cominciare da capo, come fosse una nuova relazione. Ad esempio, trova nuovi posti o attività da condividere. Per alcune coppie, rinnovare la promessa di matrimonio potrebbe rappresentare un nuovo inizio simbolico della relazione. Questo approccio potrebbe aiutare te e la tua partner a occuparvi del tradimento (e anche di altre questioni); molte coppie raccontano che la loro relazione è diventata in seguito più felice e più soddisfacente.
  • Assicurati che la tua partner e le persone che ti circondano (ad esempio famiglia, amici, colleghi, bambini) si rendano conto che lei significa tutto per te ed è (ancora una volta) al primo posto nella tua vita. Parla bene di lei in modo naturale, facendo attenzione a difendere la sua reputazione nel parlare con gli altri.
  • Dille spesso che la ami ed esprimilo con intensità, dal cuore, guardandola negli occhi. Dire “Ti amo COSÌ tanto” acquisterebbe ancora più significato. La tua consorte potrebbe non ricambiare con le stesse parole, ma ricorda che sta cercando di cicatrizzare la ferita. Ricambiare con un “Ti amo” potrebbe farla sentire vulnerabile. Si sente tradita e sta tentando di sviluppare meccanismi di difesa. TU l’hai tradita. È tua la responsabilità di abbattere i “muri di difesa”; non importa quanto tempo occorrerà.
  • Apprezza la seconda possibilità che ti è stata concessa, sia all’inizio sia periodicamente nel corso degli anni successivi. A volte, ricordare cosa è accaduto non solo consoliderà il duro lavoro che hai fatto con la tua partner per recuperare il rapporto, ma contribuirà anche ad evitare di farti fare un’altra scelta sbagliata in futuro.
  • Non tradirla di nuovo. La terza possibilità è molto più rara della seconda.

Altri consigli

  • Trova il tempo per corteggiarla ancora. Probabilmente, durante la tua relazione extraconiugale, hai dedicato all’altra persona quelle piccole attenzioni che eri solito dedicare a tua moglie. Regalale fiori, dedicale canzoni significative, bigliettini o pensieri inaspettati, dicendole quello che ami in lei. Tua moglie si domanderà perché eri così romantico con la persona con cui l’hai tradita, ma hai perso tutto il romanticismo con lei. Se continui a trascurarla in questo ambito, non si sentirà mai abbastanza speciale da ricevere queste attenzioni come invece lo era l’altra persona. Tua moglie non si sentirà amata di più rispetto all’persona per la quale eri disposto a fare queste cose. Con tutta probabilità non ti chiederà di rivolgerle queste attenzioni, perché vuole sapere che provengono dal cuore. Tua moglie vuole vedere che sei tu a decidere che si merita quel gesto/pensiero o azione in più. Se dovesse essere lei a suggerirti queste cose, non sentirà mai che sono fatte davvero con il cuore e con significato, poiché è stata lei a dirtelo, non una tua iniziativa personale. È molto doloroso se hai fatto tutto questo per l’altra persona.
  • Ricorda che i giorni e le settimane immediatamente successivi alla scoperta dell’adulterio sono di vitale importanza e le tue azioni in questo arco di tempo determineranno in larga misura i tempi di recupero del vostro rapporto. Se la tua consorte si sentirà sostenuta, amata, rispettata e sicura nel discutere i suoi sentimenti in questo periodo di tempo, le possibilità di recupero della vostra storia aumenteranno notevolmente. Se, al contrario, la tua consorte si sente sola, ignorata e all’oscuro della situazione, sarà molto più complicato riconquistare in seguito la sua fiducia.
  • Stai in guardia da discussioni che apparentemente non sono attinenti ma che potrebbero invece costituire una proiezione della questione. Tieni presente che nonostante tu possa discutere animatamente su chi ha lavato i piatti l’ultima volta, in realtà staresti probabilmente discutendo in modo marginale sulla tua relazione extraconiugale, anche se questo argomento dovrebbe essere trattato senza dubbio durante una seduta con un consulente (cioè quanto tempo hai dedicato alla relazione extraconiugale). A volte è difficile stabilire i fattori che scateneranno i pensieri di tua moglie riguardo alla relazione extraconiugale; in realtà, potrebbe addirittura non rendersi conto di proiettare questi argomenti su questioni apparentemente quotidiane. Una buona regola pratica consiste nel dare per scontato che qualsiasi questione rispetto alla quale la tua consorte appare eccessivamente arrabbiata per un qualcosa di apparentemente irrilevante, potrebbe rientrare in questa categoria. Se così accade, è insensato fare semplicemente marcia indietro, poiché in questo modo potrebbe instaurarsi un atteggiamento remissivo di cui potresti pentirti in seguito. Tuttavia, tieni a mente che la tua partner è in uno ‘stato emotivo imprevedibile e turbolento’ e sii il più possibile comprensivo.
  • Se la tua consorte ti chiede di fare qualcosa (di sensato) per aiutarla a superare il trauma (ad esempio leggere questo articolo), considera che aspettare che te lo chieda per la seconda volta o rimandare, lascerà intendere che non hai rimorsi e non ti preoccupi delle sue necessità.
  • Un buon consulente potrebbe aiutare te e la tua partner a discutere dei problemi e rimettere in sesto il vostro rapporto.
  • Ricorda la tua promessa e il motivo per cui all’inizio ti sei innamorato/hai sposato tua moglie.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Confessare un tradimento e riavvicinarsi al partner dopo averlo tradito

MEDICINA ONLINE TRADIMENTO GELOSIA SINDROME DI OTELLO OSSESSIONE GELOSIA PATOLOGICA NORMALE DIFFERENZE GEALOUS GIRL BOY MAN WOMAN LOVE WALLPAPER AMICIZIA RAPPORTO SESSO TRADIRE FIDANZATI MATRIMONIO MARITO MOGLIE SCOPRIRE HD.jpgIl tradimento nella coppia è sintomo di crisi, ma, come tutte le criticità, può diventare un’importante occasione di crescita, sia personale che della coppia stessa. Errare è umano, lo sappiamo, e cercare di rimediare ai propri errori è il primo passo di un percorso che rinforza e rende più profondo il rapporto. Se siamo pronti ad una sincera autoanalisi introspettiva per comprendere le motivazioni che ci hanno spinto a tradire e, soprattutto, ad accettare le reazioni del nostro partner, potremo davvero rinnovare la complicità che ci ha uniti e ricominciare assieme. Vediamo allora come riconquistare il partner dopo un tradimento e ricostituire la nostra coppia.

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Capire perché lo abbiamo fatto
Il primo passo è capire perché ci siamo lasciati andare. Che sia stata un’occasione estemporanea o un tradimento ripetuto (decisamente più grave), dobbiamo analizzarci a fondo per comprenderne le cause. E forse sarà la tappa più difficile di tutte. Perché indagare dentro sé stessi, con sincerità, può significare scoprire lati di noi che non ci piacciono, o che qualcosa nel rapporto con l’altro si è effettivamente incrinato, magari da tempo. Prima di decidere di volerlo riconquistare a tutti i costi è importante che ne siamo davvero sicuri: giocare con i sentimenti altrui è cosa ancor più nociva che troncare una relazione. Se capiamo che, in fondo, ciò che ci manca è una sicurezza, e non l’altra persona in quanto tale, tornare (o restare) insieme significherebbe protrarre nel tempo una conclusione inevitabile. E tanta sofferenza in più. Se invece siamo davvero certi che ciò che desideriamo è lui/lei, e che lo sbaglio commesso non ha significato, allora prepariamoci al secondo passo:

Confessare il tradimento
Venire a sapere di essere stati traditi da parte di altre persone è un duro colpo che rende estremamente difficile, se non impossibile, il perdono, specie se il tradimento si è ripetuto varie volte. Troviamo un momento adatto, rechiamoci insieme in un luogo rilassante (parlarne nel locale affollato dove di solito ci incontriamo con gli amici non è una buona idea) e parliamogli apertamente del fatto che abbiamo commesso un grosso errore. Non sono importanti i dettagli, per quanto dobbiamo aspettarci che ci verranno richiesti, ma le motivazioni. Di solito, non si tradisce senza un motivo; la nostra relazione stava attraversando un momento difficile? C’erano trascuratezza, noia, disagio? Questa è l’occasione per mettere in gioco tutte le carte, ed ammettere le colpe di entrambi.

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Accettare le sue reazioni
Accettare con umiltà le reazioni del partner alla nostra confessione, è una delle cose più difficili ma deve essere fatto: in fondo, abbiamo sbagliato noi. Certo, insulti e aggressività non dovrebbero mai essere permessi, ma non possiamo pretendere la tranquillità assoluta da chi ci è accanto. Se il partner dichiara di avere bisogno di tempo, concediamolo, sia a lui/lei, che a noi. Ci servirà per valutare adeguatamente la situazione. E rincorrere qualcuno che sfugge non è la soluzione migliore per ricominciare. Quando saremo entrambi pronti a riprovare, dimostriamogli che il nostro rapporto può essere ancora splendido, forse anche di più. Non lasciamoci andare alla routine, ma inventiamoci un nuovo modo di fare coppia; divertiamoci assieme, proviamo nuove esperienze, ma soprattutto siamo noi stessi. È questo che, all’inizio, ci ha fatto innamorare.

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Come sconfiggere la paura del tradimento

MEDICINA ONLINE CHEATING TRADIMENTO AUMENTARE QUANTITA SPERMA EIACULAZIONE FORZA PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE VAGINA SESSULITA SESSO COPPIA AMORE ANSIA PRESTAZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE PAURA FOBIALe relazioni d’amore comportano tante emozioni, stati d’animo e sensazioni molto forti ma non sempre sono di natura positiva. Solitamente le persone vivono la relazione interpersonale con il proprio partner con il costante timore del tradimento. Questa pauraha un’origine molto profonda e deve essere posta in relazione sia a fattori ambientali e culturali che a fattori personali. In questa guida analizzeremo insieme come poter sconfiggere questa paura in modo tale da migliorare sia il benessere della vita di coppia, sia quello psicofisico e mentale.

Come prima cosa, bisogna esaminare attentamente le cause scatenanti di questa forte paura. Innanzitutto, tra le prime cause troviamo una bassa autostima. Per coloro che sono sfiduciati nei confronti delle proprie abilità, hanno vergogna del proprio aspetto esteriore, o hanno il timore di non essere all’altezza del partner, generalmente tenderanno maggiormente ad avere paura di un tradimento. Il soggetto in questione non è in grado di comprendere in prima persona quali siano le cause per cui il proprio partner abbia deciso di stare con lui, temendo che improvvisamente lo capisca e scelga di cambiare strada. Questo porta ad uno stato di ansia e di angoscia che spinge il soggetto a scagliarsi contro il partner, attraverso grosse scenate e liti e col passare del tempo, determina la fuga dell’oggetto d’amore.

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Nei casi leggermente più gravi, il soggetto che teme il tradimento soffre di disturbi riguardanti la personalità. Per fare un esempio, il narciso il quale ha paura perché associa l’idea del proprio compagno ad una stampella che lo aiuta a restare in piedi nella propria immagine sociale. In questo caso, teme particolarmente il tradimento perché gli causerebbe un danno molto forte alla sua immagine. Un altro caso da analizzare è quello del diffidente, il quale successivamente ad esperienze riguardanti la sua infanzia, tende caratterialmente a diffidare dalle persone. In questo modo, più il coinvolgimento emotivo si evolve e più aumenta la paura del tradimento. La sua angoscia risiede nel fatto di aver investito un forte carico emotivo inutilmente.

La paura del tradimento non sempre è legata a disturbi della personalitàriconducibili a se stessi, solitamente, colui che ne soffre è il proprio partner. In questa situazione è particolarmente difficoltoso riuscire a donare fiducia senza provare alcun sospetto o dubbio. La relazione affettiva profonda, è l’appellativo dato dalla psicologia sociale alla storia d’amore, destinata a terminare rapidamente. Ad esempio, nel caso in cui il partner è un sesso-dipendente sarà faticoso poter gestire la propria natura, in quanto in queste situazioni è motivata. Quindi, è fondamentale individuare le situazioni in cui vi è realmente il rischio di un eventuale tradimento, a differenza delle situazioni in cui non esiste.

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Abbattere la paura del tradimento non è una cosa impossibile, ma sfortunatamente non in tutte le circostanze. Se la paura è dettata da ostacoli causati dalla scarsa autostima, bisogna agire sul valore che ci si aggiudica. Provare a dare la priorità a noi stessi piuttosto che assecondarsi con delle briciole. Naturalmente, se noi per primi non possediamo un’idea ed una quantità del nostro valore come possiamo pensare che gli altri se ne rendano conto e lo apprezzino? Quando i disturbi della personalità sono la causa principale della paura, un suggerimento sarebbe quello di rivolgersi ad uno specialista o, nel caso in cui non fosse possibile, cercare di lanciarsi in un dialogo aperto con il proprio partner. In casi eccessivi come quello sopracitato del sesso-dipendente, è scontato che con l’assenza di un supporto psicologico è praticamente impossibile uscire dall’incubo della paura. Solitamente la migliore cura è costruire un rapporto d’amore fondato sulla fiducia reciproca. La gelosia in quantità equilibrata è il succo dell’amore, quando invece è in quantità esagerata causa stati d’animo negativi ed ansia che vanno a nuocere il benessere dello stesso rapporto. Sforzatevi di osservare obiettivamente la situazione in cui vi trovate e capirete se la vostra è una paura motivata o meno. Solo così saprete qual’è la giusta direzione da prendere per superare questa paura.

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