Di cosa sono fatte le unghie?

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Medicina Chirurgia Estetica Cavitazione Dieta Dimagrire Grasso Dietologo NutrizionistaDimagrire Pelle Rughe Laser Sessuologo Sex Psicologo Roma UNGHIE FRAGILI INTEGRATORIL’unghia (in inglese “nail”) ha varie funzioni nel nostro corpo: facilitare la presa, contribuire alla stabilità strutturale delle dita, dare supporto a limitare l’usura delle estremità a contatto del terreno e proteggerle. Le unghie sono lamine di sostanza cornea posizionate sulle piccole falangi delle dita di mani e piedi. Il loro costituente principale è la cheratina (una proteina filamentosa ricca di zolfo, molto stabile e resistente) suddivisa in più strati. La cheratina è il principale costituente non solo delle unghie, ma anche di peli, capelli e strato corneo dell’epidermide.
L’unguis è la parte esterna e più dura dell’unghia, con fibre perpendicolari alla direzione di crescita. La parte sottostante è meno dura e a struttura lamellare. L’unghia è costituita da cheratinociti cheratinizzati trasparenti ed appiattiti privi di granuli cheratoialini e di tonofibrille in quanto nell’unghia manca lo strato granuloso dell’epidermide. La stratificazione è particolare perché i cheratinociti si sovrappongono come le tegole di un tetto, con i margini liberi strettamente legati fra loro e in avanti.
La cheratina viene adoperata nell’industria farmaceutica per ricoprire le pillole gastro-resistenti e come materia prima per la produzione di idrolisati proteici.

I migliori prodotti per la cura delle unghie
Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche per la cura ed il benessere di mani e piedi, in grado di migliorare forza, salute e bellezza delle tue unghie e della tua pelle. Noi NON sponsorizziamo né siamo legati ad alcuna azienda produttrice: per ogni tipologia di prodotto, il nostro Staff seleziona solo il prodotto migliore, a prescindere dalla marca. Ogni prodotto viene inoltre periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato e testato ripetutamente dal nostro Staff di esperte:

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Pelle arrossata ed irritata a causa del sudore: come curare l’irritazione cutanea?

MEDICINA ONLINE PELLE ARROSSATA IRRITATA CAUSA SUDORE RIMEDI CURE CURARE IRRITAZIONE CUTANEA CUTE BRUCIORE FASTIDIO DANNO FARMACI.jpgLa nostra pelle è davvero straordinaria: è una linea di difesa contro le aggressioni esterne, ha importantissime funzioni relative alla sensibilità, regola la temperatura dell’organismo, ha capacità di assorbire varie sostanze… Addirittura la pelle viene definita “il terzo rene del corpo” in riferimento alla sua capacità di eliminare le tossine e le sostanze di rifiuto prodotte dal metabolismo. A volte però la pelle in risposta a uno stimolo nocivo può irritarsi, specialmente durante i mesi più caldi quando il sudore è abbondante. L’irritazione cutanea da sudore si manifesta soprattutto in primavera/estate e colpisce petto, incavo del braccio, incavo del ginocchio e ascelle.

Se l’irritazione interessa in particolare il seno e la piega sottomammaria, leggi questo articolo: Rossore ed irritazione della pelle sotto e tra il seno: cause e rimedi

Quali sono i sintomi di irritazione cutanea da sudore?
L’irritazione da sudore è causata principalmente dal sudore stesso e dall’atto del grattarsi ripetutamente, e porta principalmente a uno o più dei seguenti sintomi:

  • Arrossamento: è il sintomo più comune di irritazione cutanea ed è causato dalla dilatazione dei vasi sanguigni della pelle, che quindi risulterà arrossata, in seguito ad un fenomeno infiammatorio locale.
  • Bruciore: il bruciore è un sintomo di irritazione della pelle frequentemente associato all’arrossamento cutaneo. Può capitare però che vi sia bruciore della pelle al tatto senza arrossamento nei casi di ipersensibilità. La causa del bruciore è da ricondursi alla stimolazione delle terminazioni nervose della cute; per approfondire: Bruciore della pelle al tatto con e senza arrossamento: cause e cure
  • Macchie, bolle e vescicole: sono delle eruzioni cutanee che possono essere del tipo eritematoso (macchie non sporgenti) o ponfo eritematoso (formazione di bolle o vescicole). Sono spesso correlate a infezioni virali o ad allergie e portano prurito. Caratteristiche sono le macchioline presenti sulla pelle dei bambini in corso di malattia esantematica. Per approfondire leggi: Differenza tra macula, papula, pustola, vescicola, bolla, flittene e pomfo
  • Secchezza: è causata da un’eccessiva disidratazione dell’epidermide e spesso si associa a desquamazione.
  • Gonfiore: viene chiamato anche angioedema e non ha una causa ben definita. Si può associare a prurito.
  • Dolore: una irritazione intensa della pelle può determinare addirittura dolore acuto.

Cosa fare per prevenire e per curare l’irritazione cutanea da sudore?

  1. usa abiti comodi, non stretti, e in materiali naturali, senza poliestere: scegliete cotone 100. Cambia spesso gli abiti;
  2. usa l’amido di riso: per rinfrescarvi e lavarvi, usate acqua in cui avrete sciolto dell’amido di riso, che lenisce il rossore cutaneo e rende morbida la pelle;
  3. lavati accuratamente con acqua fresca mattino e sera, utilizzando prodotti neutri che non contengano alcool, agenti chimici derivati dal petrolio, profumazioni eccessive;
  4. usa dei fazzoletti di cotone 100% per separare la cute dagli abiti più stretti: per esempio sotto la pancia, o sotto il seno, o sotto la chiusura del reggiseno;
  5. nelle ore più calde della giornata, previeni gli arrossamenti con una crema solare: cercane una che blocchi i raggi UVA e UVB, a tal proposito forse può interessarti: Posso usare la crema solare rimasta dall’estate scorsa?
  6. lavati solo con saponi non profumati e organici. Evita i saponi profumati e colorati che possono provocare secchezza e irritazione. Invece, scegli saponi di buona qualità composti da karitè e burro di cacao;
  7. se l’irritazione si verifica nelle zone inguinali, preferite boxer o culotte ai classici slip;
  8. idrata la pelle con olio di mandorla ed i capelli con olio di ricino, a tal proposito leggi: Olio di mandorla per prevenire le smagliature, rigenerare i capelli, combattere rughe e cellulite: i dieci usi che ancora non conosci
  9. evita il borotalco e tutte le sostanze a base di talco liquido o oli vari, che ostruiscono i pori della pelle inibendo una corretta sudorazione;
  10. evita il contatto con le sostanze chimiche. Se la pelle già irritata dal sudore viene esposta ad agenti chimici quali candeggina, tinture per capelli e altri solventi, l’irritazione cutanea può subire peggioramenti;
  11. bevi molta acqua minerale a temperatura ambiente (almeno un litro e mezzo al giorno e mai troppo fredda!). Puoi reintegrare i sali minerali persi – e rendere più gustosa la tua acqua – aggiungendo alla vostra bottiglia delle fettine di limone o degli insaporitori d’acqua. Per approfondire: Incinta, sportivi, ipertesi, anemici, stitici… Scopri quale acqua fa per te!
  12. bevi anche tisane lenitive, a base di salvia o camomilla, che aiutano anche dall’interno a combattere l’irritazione;
  13. non lesionare eventuali bolle o bollicine che dovessero formarsi, ma lascia che si riassorbano naturalmente. Evita il più possibile di grattarti: se il prurito è intenso lavati la zona interessata con semplice acqua;
  14. stai al fresco: preferite ambienti ben areati ed – ovviamente – l’ombra, a tal proposito leggi anche: Dormire col climatizzatore o il ventilatore fa male? Gli errori da non commettere

Bagno o doccia?
In caso di pelle irritata a causa del sudore, cosa preferire: un bagno o una doccia? E quali gel e creme idratanti scegliere? Leggi questo articolo: Pelle irritata dal sudore: bagno, doccia, gel o crema idratante?

Prodotti per la cura della pelle irritata
Ecco una lista di prodotti, selezionati e testati dal nostro Staff di esperti, per detergere, idratare e calmare la pelle irritata:

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Cos’è la radiazione solare? Cosa sono i raggi ultravioletti? Che danni possono provocare alla nostra pelle?

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Diversi tipi di raggi ultravioletti: la profondità di penetrazione dipende dalla loro lunghezza d’onda

Quale miglior occasione di prendere un po’ di abbronzatura, se non in questi bei giorni di sole? Eppure tutti noi sappiamo che prendere il sole nasconde anche dei pericoli per la nostra pelle, ma davvero conosciamo tutta la verità sulla radiazione solare e sui danni che possono provocare i raggi ultravioletti sul nostro organismo? Scopriamo oggi insieme tutti i segreti della luce solare e gli effetti che provoca nel nostro corpo! Cominciamo come al solito dal principio, facendoci una domanda apparentemente banale:

Che cos’è la luce del sole?

La vita sulla terra viene sostenuta da essa, è la luce solare, generata a partire dalle reazioni termonucleari che avvengono appunto nel sole. La radiazione solare è energia che, a partire dal sole, giunge sulla terra, sotto forma di radiazioni elettromagnetiche a vare frequenze o lunghezze d’onda. Nell’avvicinarsi a noi, la radiazione solare viene in gran parte assorbita dall’atmosfera terrestre che agisce da vero e proprio filtro. Le radiazioni che riescono a oltrepassare questa barriera protettiva naturale sono composte da tre diversi tipi di luce:

  1. luce visibile ad occhio nudo;
  2. luce infrarossa, invisibile e responsabile del senso di calore;
  3. luce ultravioletta, che con le sue diverse lunghezze d’onda è causa della tanto ambita abbronzatura.

Gli effetti di questi tipi di luce sull’organismo sono variabili, così come diversa è la modalità di assorbimento.

Luce visibile (circa 38% della luce solare totale): non è pericolosa per la salute e non aggredisce la cute ma può talvolta provocare fastidiosi bagliori agli occhi. La luce è molto importante per la regolazione di alcune attività corporee come il ciclo sonno veglia e l’andamento circadiano degli ormoni. E’ inoltre in grado di stimolare la produzione di serotonina, un importante neurotrasmettitore, responsabile, tra l’altro, del senso di euforia.

I raggi infrarossi (60%): per gli effetti termici che determinano, vengono riprodotti artificialmente e usati a scopo terapeutico. La loro caratteristica più importante è la trasmissione di calore allo strato superficiale della pelle (strato corneo). Pertanto un eccessivo assorbimento può danneggiare la pelle per ipertermia e provocare sintomi che vanno dalla vasodilatazione alla disidratazione cutanea.

I raggi ultravioletti (circa 2%): gran parte dei raggi U.V vengono riflessi dallo strato corneo superficiale e solo una piccola quota arriva negli strati più profondi dell’epidermide. A seconda della lunghezza d’onda, si suddividono in Uv-A, Uv-B e Uv-C. La loro caratteristica più importante è la lunghezza d’onda che ne determina la profondità di penetrazione cutanea.

Leggi anche: Prendere il sole ed abbronzarsi fa bene o fa male alla pelle ed alla salute?

Come sono classificati i raggi ultravioletti?

I raggi UV sono distinti in :

  • UVA (98%) : lunghezza d’onda: 320 – 400 nm. Gli U.V-A, hanno effetti ottimi sull’abbronzatura (anche se inferiori agli U.V-B) e moderati sul danneggiamento cutaneo. Vista la loro elevata lunghezza d’onda sono tuttavia in grado di penetrare in profondità nel derma distruggendo capillari, collagene ed elastina, provocando eritemi e danneggiando la pelle.
  • UVB (2%): lunghezza d’onda: 280 – 320 nm. I raggi U.V-B, hanno una capacità di penetrazione inferiore e non riescono a superare le strutture più superficiali della pelle. Gli effetti deleteri sono comunque importanti poiché i raggi U.V-B sono in grado di alterare il materiale genetico contenuto nel DNA aumentando il rischio di comparsa di tumori cutanei. La radiazione UV-B è molto più efficace della radiazione UV-A nel provocare l’eritema.
  • UVC: lunghezza d’onda: 100 – 280 nm. I raggi UV-C sono particolarmente dannosi per la salute ma vengono trattenuti dalla fascia di ozono e per questo non hanno effetti particolari sulla pelle. Il rischio di esposizione a questi raggi aumenta in alta quota.

Leggi anche: La giornata ideale per avere un’abbronzatura perfetta

Quali sono gli effetti dei raggi ultravioletti sul nostro corpo?

I raggi ultravioletti hanno vari effetti sul nostro organismo, tra questi i più importanti sono quattro:

  • favoriscono la pigmentazione della cute stimolando la produzione di melanina;
  • favoriscono il trofismo e l’accrescimento osseo stimolando la sintesi della vitamina D;
  • svolgono un’azione disinfettante a livello della cute, favoriscono la circolazione e stimolano di conseguenza l’attività dei globuli bianchi;
  • accelerano la proliferazione pilifera.

Radiazioni ultraviolette, pelle, melanina, abbronzatura

Le radiazioni ultraviolette aumentano il numero di melanociti attivi (i melanociti sono cellule molto presenti nell’epidermide – quasi duemila per mm2 – che contengono melanina, un pigmento nero/bruno), stimolando la neomelanogenesi, cioè la produzione di melanina, ). Questa sostanza (presente anche nei  capelli e in alcune parti dell’occhio) è responsabile dell’abbronzatura a breve e a lungo termine. La melanina ci garantisce un colorito più scuro e protegge la nostra pelle dagli effetti negativi delle radiazioni solari agendo come un vero e proprio filtro: essa ostacola la penetrazione dei raggi ultravioletti negli strati più profondi della cute. I raggi ultravioletti (in particolar modo i raggi U-V-B) determinano inoltre un ispessimento della nostra cute: un maggiore spessore cutaneo impedisce infatti ai raggi ultravioletti di penetrare in profondità e danneggiare le cellule.

Quali danni determina la sovraesposizione al sole?

Il nostro corpo, insomma, si difende bene dall’assalto dei raggi solari (fotodanneggiamento), tuttavia ci sono situazioni in cui perfino questi meccanismi di difesa sono costretti a capitolare, ed è allora che si possono verificare danni al nostro organismo.

1) Eritema

L’eritema è un arrossamento cutaneo, responsabile di sintomi come calore e bolle. A seconda della gravità del danno inflitto al DNA, la cellula può anche andare incontro a morte prematura. Ecco perché l’ustione grave è particolarmente dolorosa e si accompagna quasi sempre a vesciche e a vistose spellature (esfoliazione cutanea) . La scottatura si attenua e regredisce gradualmente nel giro di pochi giorni. L’entità dell’eritema, che a sua volta dipende dal fototipo e dalla dose di raggi U-V assorbiti, è proporzionale al tempo di guarigione.

Leggi anche: Come “funziona” l’abbronzatura e quali danni provoca il sole?

2) Discromie

La mancanza di un’adeguata protezione cutanea durante l’esposizione solare può causare la comparsa di spiacevoli inestetismi come le discromie o macchie cutanee. Sebbene in molti casi il sole non è il diretto responsabile, può diventarlo in particolari circostanze. E’ il caso, per esempio, delle lentigo senili, che compaiono solitamente in tarda età adulta a causa di prolungate esposizioni ai raggi ultravioletti solari o artificiali (lampade abbronzanti).

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3) Tumori benigni e maligni della pelle

Anche la cute può essere colpita da tumori; è il caso, per esempio del carcinoma squamoso e del cancro melanomabasocellulare, (spesso definiti “tumori cutanei non melanoma” ) non mortali in quanto non creano metastasi. Anche nei e verruche sono esempi di tumori cutanei, benigni e non mortali. Il melanoma maligno della pelle, pur essendo meno frequente dei precedenti, può essere letale. Un’esposizione prolungata al sole, specie per i soggetti maggiormente fotosensibili aumenta il rischio di sviluppare questo tipo di patologia. In particolare è bene valutare anche il tempo di esposizione totale durante il corso dell’anno e della vita (specie durante l’infanzia) poiché, come abbiamo detto, il rischio di cancro alla pelle aumenta con l’aumentare del tempo e dell’intensità di esposizione. A prova di ciò c’è il fatto che i tumori della pelle si sviluppano soprattutto a livello delle parti del corpo più esposte al sole come viso, orecchie, collo, braccia, spalle e dorso.

Leggi anche: Come nasce un cancro? Cosa sono i cancerogeni e come avviene la cancerogenesi?

4) Rughe

Un’abbronzatura eccessiva causa la rottura del collagene e delle altre strutture cellulari cutanee con conseguente cedimento strutturale e comparsa di rughe più o meno accentuate. Secchezza e ruvidezza, disidratazione, riduzione dell’elasticità e della sensibilità cutanea sono altre conseguenze di un invecchiamento precoce del derma che deve pertanto essere adeguatamente protetto durante l’esposizione solare.

5) Effetti sugli occhi

Forse l’effetto meno noto, ma ugualmente nocivo. Le radiazioni ultraviolette possono causare importanti danni alla cornea, alla retina e al cristallino con sintomi quali dolore corneale, fotosensibilizzazione, lacrimazione e spasmo delle palpebre. L’uso di occhiali protettivi non deve quindi diventare un semplice optional: occhiali a lenti scure devono essere sempre presenti in caso di esposizione prolungata, specie nelle ore più calde del giorno. Anche una montatura avvolgente è importante per impedire alle radiazioni di raggiungere i nostri occhi. Le lenti colorate sfumate o chiare, in molti casi non sono in grado di proteggere sufficientemente l’occhio. Per tutelare il consumatore, i produttori di occhiali da sole sono obbligati a riportare sui loro prodotti il potere filtrante che può andare da 0 (protezione quasi nulla) a 4 (protezione massima, utile in condizioni estreme, come in alta quota). E’ bene infine ricordare che la semplice chiusura delle palpebre non è da sola in grado di proteggere l’occhio dagli effetti dannosi della luce solare.

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Cos’è la pelle, quanto è spessa ed a cosa serve?

MEDICINA ONLINE PELLE SKIN MOSAIC MOSAICO IMMAGINI CUTE MELANOMA PELO GHIANDOLA SEBACEA SEBO ACNE PRURITO RADICE CAPELLO COSMETICA CREMA FOTOTIPO PROTEZIONE SUDORE SALIVA EPIDERMIDE DERMQuando chiedo ai miei pazienti quale sia, secondo loro, l’organo più esteso e più pesante (in una parola: più grande) del corpo umano, la risposta è di solito il fegato, oppure i polmoni, altri dicono il cervello, oppure l’intestino. Tutte risposte sbagliate. L’organo più grande del nostro corpo in assoluto è un insospettabile: la pelle! Ma perché, la pelle è un organo? Scopriamolo oggi insieme!

Cos’è la pelle?

La pelle, o cute, è un tessuto continuo che rappresenta lo strato più esterno dell’apparato tegumentario appena sopra il tessuto sottocutaneo o ipoderma, una regione di connettivo fibrillare lasso ricco, a seconda del posto, di tessuto adiposo.

Quanto è spessa la pelle nell’uomo e nella donna?

Nell’uomo è più spessa nel maschio che nella femmina e lo spessore può variare da 0,5 a 2 mm fino ad arrivare a 4 mm nelle regioni della nuca, del palmo delle mani e nella pianta del piede.

Quanto è “grande” la pelle?

Il corpo umano ha una superficie compresa tra  1,5 e 2 m2 circa, quindi questa è l’estensione della pelle. Considerando uno spessore medio degli strati superficiali di 2-3 mm, il  peso totale della pelle è valutabile nell’ordine di 10 Kg (il 15% circa della massa corporea totale).

Leggi anche: Mappatura dei nei e dermatoscopia in epiluminescenza per la diagnosi di melanoma

Come è composta la pelle?

E’ composta da due strati principali che, dall’esterno verso l’interno, assumono il nome di epidermidederma, separati tra loro dalla giunzione dermoepidermica. Al di sotto del derma vi è l’ipoderma (o strato sottocutaneo).

Cos’è l’epidermide?

L’epidermide è lo strato epiteliale della pelle, non è vascolarizzato (il suo nutrimento dipende quindi dalla diffusione di metaboliti ed ossigeno dallo strato più superficiale del derma). Il suo spessore varia dai 50 µm a 1,5 mm, ed è costituita da diversi strati che rispecchiano il ciclo vitale delle cellule epiteliali presenti, i cheratinociti. L’ultimo strato è costituito da cheratinociti morti che formano la cosiddetta cheratina. Dall’interno all’esterno gli strati sono:

  1. strato basale;
  2. strato spinoso o di Malpighi;
  3. strato granuloso;
  4. strato lucido;
  5. strato corneo.

Cos’è la giunzione dermoepidermica?

Posta tra epidermide e derma, la giunzione dermoepidermica è costituita da tre lamine:

  1. lamina lucida: è la zona meno resistente atta a tenere legate le cellule epiteliali alla lamina basale attraverso alcuni filamenti di ancoraggio; è prodotta dal derma;
  2. lamina basale o densa: costituita da una rete tridimensionale di fibre collagene di tipo IV, dona flessibilità e resistenza e funziona da filtro per il passaggio di molecole con un elevato peso molecolare, è prodotta dall’epidermide;
  3. lamina fibroreticolare: contiene fibrille di ancoraggio di collagene di tipo VII e di fibre elastiche provenienti dal derma.

La presenza di un vero e proprio cemento viscoso fra epidermide e derma costituito da filamenti di cheratina che uniscono il derma al citoscheletro dei cheratinociti basali attraversando le tre lamine garantisce la stabilità tra i due strati. Anche le ghiandole sudoripare eccrine contribuiscono determinando lunghi prolungamenti epiteliali che penetrano in profondità nelle papille dermiche.

Leggi anche: I consigli per proteggere la nostra pelle dalle scottature (anche a tavola)

Cos’è il derma?

Il derma è l’ultimo strato che compone la pelle, il più profondo. È costituito da tessuto connettivo lasso e denso ed è formato da una parte papillare ed una reticolare. Al contrario dell’epidermide è vascolarizzato. Le numerose anse epidermiche che costituiscono le creste e i solchi si giustappongono con strutture analoghe nel derma denominate papille dermiche, strutture coniche provviste di un’ansa capillare e di numerose terminazioni nervose. Ricco di fibre collagene ed elastiche conferisce elasticità e resistenza alla cute. Continua senza un netto distacco con l’ipoderma.

Cos’è l’ipoderma?

L’ipoderma o tela sottocutanea è lo strato più profondo della pelle che si trova sotto il derma, da cui non è possibile differenziarlo in maniera netta. La distribuzione e lo spessore dell’ipoderma sono molto variabili. Lo spessore oscilla tra i 0,5 e i 2 cm, risultando minore laddove la pelle è a contatto diretto con osso o cartilagine (come la volta cranica, il naso, il padiglione auricolare) e maggiore in altre sedi (glutei, palmo delle mani o pianta dei piedi). Nelle donne è più omogeneamente distribuita e più spessa, rendendo meno evidente la muscolatura. Mette in rapporto il derma con i tessuti sottostanti (come la fascia superficiale comune del corpo oppure direttamente ossa o cartilagine) permettendo anche un reciproco scorrimento consentendo di sollevare la pelle in pieghe. Un ipoderma particolarmente ricco di adipociti viene definito pannicolo adiposo sottocutaneo. Nell’ipoderma si individuano tre strati di tessuto connettivo, non sempre facilmente separabili, detti, dal più superficiale al più profondo, lamina superficiale, lamina intermedia e lamina profonda della tela sottocutanea che possono presentare spessori e caratteristiche diverse a seconda delle regioni del corpo.

Leggi anche: Rossore ed irritazione della pelle sotto e tra il seno: cause e rimedi

Quali sono le proprietà della pelle?

La pelle gode di tre proprietà fondamentali e straordinarie:

  • l’autoriparazione: la pelle si rigenera in seguito ad una lesione attraverso vari tipi di meccanismi di riparazione (vedi capitolo successivo);
  • l’estensibilità: la pelle si adatta perfettamente alle variazioni della dimensione corporea che subentrano nel corso della vita;
  • la resistenza: una striscia di pelle di 3 mm per 100 mm può sopportare fino a 10 kg allungandosi del 50% circa.

Come la pelle si ripara in seguito ad una lesione?

La cute ripara le ferite con tre modalità differenti:

1) Per prima intenzione: è il caso delle ferite da taglio, delle quali rappresenta un esempio quella chirurgica, lineari o a grande curvatura, a margini netti e soprattutto suturate. Tale procedimento, infatti, riducendo al minimo la perdita di sostanza per accostamento dei lembi, ne favorisce il riempimento da parte del tessuto di granulazione con tempi di cicatrizzazione veloci e risultati estetici buoni.

2) Per seconda intenzione: riguarda le ferite non suturate e quindi lasciate aperte, per scelta o per necessità. In questi casi il tessuto di granulazione, che si forma sul fondo della lesione, per riempirla deve procedere dal basso in superficie con un processo che richiede tempi più lunghi e che può determinare inestetismi anche gravi. Appartengono a questo gruppo le:

  • Ferite lacero-contuse caratterizzate da margini frastagliati e poco vitali, da aree necrotiche e dalla presenza di ematomi, situazioni che predispongono all’infezione.
  • Ferite inquinate o infette quali sono quelle traumatiche particolarmente contaminate o quelle chirurgiche interessanti siti infetti come si verifica in presenza di ascessi o fistole o dermatopatie.
  • Ferite con perdita di sostanza rappresentate tipicamente dalle ustioni per la loro estensione in larghezza, per la irregolarità dei margini, per la presenza di aree necrotiche, per i fenomeni essudatizi.

3) Per terza intenzione: questo tipo di guarigione riguarda le ferite chirurgiche andate incontro, nel decorso post-operatorio, a una deiscenza parziale o totale. Il trattamento di questa complicazione prevede di norma la riapertura completa della ferita, la sua accurata detersione, l’asportazione delle aree mortificate, un adeguato zaffaggio. In un secondo momento, valutata la situazione locale e dopo aver escluso la presenza di focolai di infezione, si può procedere a una nuova sutura dei lembi. Ciò favorirà il processo di guarigione che, in questo caso, sarà detto per III intenzione.

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Quali sono le funzioni della pelle?

La pelle assolve a numerose e importantissime funzioni:

  • ci protegge da traumi, radiazioni ultraviolette, microrganismi ed agenti chimici.
  • Impedisce la perdita di liquidi; se ad esempio  un’ustione provoca la distruzione di un decimo della superficie cutanea, la perdita di liquidi ed elettroliti può portare a conseguenze mortali.
  • Partecipa al meccanismo della termoregolazione, sfruttando l’intervento delle ghiandole sudoripare e la capacità di regolare il flusso sanguigno, aumentando (vasodilatazione) o rallentando (vasocostrizione) la dispersione del calore. L’ipoderma, lo strato più profondo della pelle, trattiene tanto più calore quanto maggiore è il suo spessore lipidico; per questo motivo le persone in sovrappeso soffrono maggiormente la calura estiva.
  • Coordina la risposta immune contro tumori ed agenti patogeni.
  • La pelle ha proprietà metaboliche, poiché la sintesi della vitamina D avviene proprio a livello cutaneo. La cute rappresenta inoltre un importante riserva lipidica.
  • La pelle ha anche una importantissima funzione sensoriale: con il suo strato più superficiale registra e trasmette stimoli pressori (tattili), dolorifici e termici, mentre con quello più profondo percepisce anche segnali termici e vibratori.

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Vivono, mangiano e fanno sesso sulla nostra faccia e sui genitali: quasi tutti li abbiamo

MEDICINA ONLINE ACARO ACARI PARASSITI SCABBIA INFEZIONE INFESTAZIONE ANIMALI BATTERI VIRUS MICROSCOPIO PELLE TRASMISSIONE CONTAGIO CONTAGIOSO.jpgPensate a tutti gli adulti che conoscete: ai vostri genitori, ai vostri nonni, agli insegnanti che avevate a scuola, al vostro medico e al Continua a leggere

Primo mare, primo sole: i consigli per proteggere la nostra pelle dalle scottature (anche a tavola)

Fa molto caldo qui a Roma e sono sicuro che le spiagge di Ostia e Fregene in questo momento saranno molto affollate! La voglia di godersi il primo sole è sicuramente tanta e, ad essere sincero, se non avessi da lavorare, anche io sarei in spiaggia cullato dai raggi di sole! Nonostante non sia ancora estate, è necessario ricordare alcune precauzioni per evitare scottature e danni causati dall’esposizione ai raggi ultravioletti. Ecco alcuni pratici consigli che possono tornarvi molto utili per “salvare la vostra pelle” come diceva Ligabue in una vecchia canzone!

1) La protezione inizia prima di arrivare in spiaggia: perché i solari siano efficaci occorre applicarli una ventina di minuti prima dell’esposizione al sole. E’ poi importante che siano usati su tutta la superficie del corpo, anche nelle zone poi coperte dal costume. Vanno inoltre riapplicati ogni 2 o 3 ore, dopo un’immersione in acqua o dopo aver sudato

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2) Scegliere la protezione giusta: il corretto livello di protezione dipende dal fototipo di ciscuno. Chi ha occhi e pelle chiara, e capelli biondi ad esempio ha una pelle con minor capacità di resistere ai danni dei raggi ultravioletti. Chi, al contrario, ha occhi e capelli più scuri e carnagione olivastra ha un fototipo alto, ovvero può esporsi con maggior tranquillità al sole.

3) Non abbassare la protezione: in molti, dopo aver applicato delle creme solari ad alta protezione, nei primi giorni di sole, tendono a passare a protezioni di livello inferiore, ma non si dovrebbe mai fare. Questo perché gli studi ci dicono che la reale protezione non viene mai applicata a dovere, dunque sarebbe consigliabile mantenere una protezione alta nel tempo.

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4) Proteggersi anche quando si fa sport: è assolutamente consigliabile ricorrere alle protezioni solari anche quando si fa sport all’aria aperta, quando si suda e non si pensa all’azione dei raggi ultravioletti.

5) Massima attenzione ai bambini: i più piccoli che, specie in questa stagione e in estate trascorrono molto tempo fuori casa, vanno adeguatamente protetti, sempre. E’ infatti dimostrato che l’esposizione violenta ai raggi Uv (dunque con scottature) in età pediatrica è uno dei maggiori fattori di rischio per l’insorgenza di tumore della pelle in età adulta.

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6) La prevenzione si fa anche a tavola: è molto importante alimentarsi e idratarsi adeguatamente. In estate e quando ci si espone al sole maggiormente, è bene idratarsi, bevendo almeno due litri di acqua al giorno. La dieta poi aiuta a prevenire i danni dei raggi ultravioletti e a ripararli (vedi punto successivo).

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7) Sì a frutta e verdura di stagione in quantità: la natura ci fornisce ciò di cui abbiamo maggiormente bisogno. Dopo un’esposizione al sole è bene introdurre degli antiossidanti naturali, primo tra tutti l’uva, che matura proprio ad estate inoltrata, quando la pelle ne ha più bisogno. Via libera poi a verdura e frutta colorata: pomodori, albicocche, meloni e pesche sono tutti ricchi di beta-carotene, che aumenta la naturale protezione della pelle nei confronti del sole.

8) Usa un multivitaminico: un integratori completo di vitamine e sali minerali, aumenta le possibilità di avere una abbronzatura perfetta. Noi vi consigliamo questo prodotto: https://amzn.to/3wPTlxT

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Ottieni un effetto lifting immediato grazie all’ossigenoterapia

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA BELLA OCCHI VERDI TRUCCO COSMETICA CAPELLI BELLEZZA ESTETICA GIOCO DI SGUARDILe potenzialità dell’ossigeno sono note da tempo nel campo della chirurgia plastica, per il trattamento di bruciature e lesioni cutanee. L’ossigeno aumenta la circolazione sanguigna, migliorando il metabolismo cellulare e accelerando i processi di guarigione, riduce le irritazioni, ha effetto antinfiammatorio e antibatterico. Per poter sfruttare questi benefici anche nel campo del ringiovanimento cutaneo, esistono oggi sofisticate apparecchiature elettromedicali, che permettono di veicolare l’ossigeno puro, con eventuale aggiunta di principi attivi, nel tessuto epidermico, per contrastare il crono aging e la perdita di elasticità. La propulsione d’ossigeno rappresenta una validissima alternativa a metodologie più invasive per il ringiovanimento cutaneo.

L’ossigenoterapia “Oxy System”

L’ingegneria biomedica risponde all’esigenza, oggi sempre più sentita, di creare soluzioni evolute e minimamente invasive,  sfruttando l’ elemento più naturale che esiste: l’ossigeno. “Oxy system” è un’apparecchiatura riservata all’uso medico, che, attraverso speciali manipoli, permette di effettuare un trattamento completo del viso, che allevia i segni dell’età e stimola il metabolismo cellulare. L’apparecchiatura dispone di un manipolo al quale può essere collegata una testina diamantata, che permette di rimuovere gli strati più superficiali dell’epidermide, erogando contemporaneamente ossigeno, in modo da alleviare il trauma causato dall’abrasione.  Sostituendo questa testina è possibile completare il trattamento con un massaggio meccanico, eventualmente abbinato ad emissione di ossigeno, che rivitalizza le cellule responsabili della produzione di fibrina, elastina, collagene e glicosaminoglicani, regalando un viso riposato, rassodato, fresco e luminoso. Oxy System dispone infine di un erogatore che permette di veicolare in profondità topici e principi attivi attraverso l’ossigeno, che potranno essere scelti dal medico per potenziare gli effetti del trattamento a seconda delle esigenze del paziente o della paziente, ottenendo così effetti paragonabili alla mesoterapia. L’ossigenoterapia praticata con questi innovativi macchinari combina le proprietà e i benefici dell’ossigeno con la microdermoabrasione ed con il messaggio meccanico. L’ossigeno ad elevato grado di purezza aumenta l’irrorazione sanguigna, migliora il metabolismo cellulare e stimola la produzione di collagene da parte dei fibroblasti, accelerando così i processi riparativi della pelle. La respirazione cellulare e la circolazione periferica sono ripristinate, la pelle riacquista l’elasticità e la luminosità perdute.

Finalità del trattamento

Il trattamento è in grado di ripristinare la microcircolazione e riattivare il metabolismo cutaneo, compromessi da invecchiamento, stress, inquinamento e foto esposizione. È dimostrato che la produzione di collagene da parte dei fibroblasti trae vantaggio dalla presenza di  un’adeguata quantità di ossigeno nei tessuti. I benefici del trattamento topico con ossigeno sono due: rivitalizzazione degli strati cutanei (aspetto della pelle più sano, tonico e luminoso), veicolazione di principi attivi nel derma profondo per mezzo del gas iperbarico (potenziamento dell’azione di sostanze anti-aging scelte dal medico).

Le sedute di ossigenoterapia sono consigliate per ottenere:

  • sensibile riduzione delle macchie cutanee e delle rughe espressive del volto;
  • ottenere un apprezzabile “effetto lifting” per il miglioramento del trofismo cutaneo;
  • contrastare acne e rosacea.

Controindicazioni e effetti collaterali

La terapia non provoca effetti collaterali e non ha controindicazioni.

Come si svolge la prima visita?

Durante la visita il medico esaminerà la pelle del vostro volto,  rughe, zone di iperpigmentazione o altre problematiche estetiche. Vi ascolterà in modo da capire le vostre aspettative e valutare se gli esiti dei trattamenti di ossigenoterapia potranno soddisfarle, consigliando eventualmente interventi alternativi o complementari a quello di vostro interesse. Vi darà tutte le informazioni relative al trattamento, come si svolgerà, la durata, gli effetti.

Preparazione alla seduta di ossigenoterapia

Non si richiede alcuna preparazione alla seduta di ossigenoterapia, il trattamento è indolore, e non richiede anestesia.

Come si svolge il trattamento?

Il medico utilizzerà sulle zone da trattare un manipolo, collegandovi, secondo le necessità, testine che svolgono funzioni aggiuntive,  e veicolerà ossigeno purissimo negli strati profondi dell’epidermide del vostro viso. Il trattamento potrà essere completato con un massaggio meccanico, eventualmente abbinato ad emissione di ossigeno, che rivitalizza le cellule responsabili della produzione di fibrina, elastina, collagene e glicosaminoglicani, regalando un viso riposato, rassodato, fresco e luminoso. Secondo le vostre esigenze, il medico potrà veicolare in profondità,  tramite un apposito erogatore, topici e principi attivi indicati per l’attenuazione delle problematiche estetiche della vostra pelle. Il trattamento avrà la durata di 1 ora circa, e sarà assolutamente indolore. Al termine il medico indicherà alcune norme da osservare nelle prime ore successive alla seduta.

Dopo la seduta ci saranno segni visibili sul viso?

La seduta di ossigenoterapia non lascia segni visibili sul viso.

Quando riprendere le normali attività?

Le normali attività possono essere riprese immediatamente.

Che risultato si ottiene con i trattamenti di ossigenoterapia?

Il miglioramento sarà visibile fin dalla prima seduta, il risultato sarà un viso meno stanco, rassodato, fresco e luminoso. Secondo il  grado di invecchiamento cutaneo e le altre eventuali problematiche estetiche, il medico creerà per voi un protocollo personalizzato, che potrà includere o meno l’uso di farmaci assieme all’ossigeno iperbarico,  che daranno al trattamento un’efficacia del tutto paragonabile alla mesoterapia. È essenziale una valutazione medica per stabilire la durata ed il numero delle sedute, i tempi, gli eventuali farmaci da veicolare,   le eventuali associazioni con altri trattamenti, che renderanno i risultati finali strettamente personalizzati. Solitamente i vantaggi sono visibili e duraturi, dopo alcune sedute di trattamento si noterà un miglioramento di  turgore, elasticità e texture cutanea, oltre che una maggiore luminosità, tono e spessore della cute nella zona trattata. In seguito si noterà una diminuzione delle rughe dinamiche e statiche, un restringimento dei pori cutanei ed un’ involuzione dei processi acneici attivi e degli esiti cicatriziali post acneici. È sempre opportuno ricordare che l’invecchiamento cutaneo è un processo naturale, che non può essere fermato; questo significa che, per mantenere i risultati stabili nel tempo, oltre che effettuare sedute di mantenimento, sarà indispensabile abbinare uno stile di vita sano ed un’alimentazione corretta.

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Needling medico: dite addio a rughe, macchie solari e cicatrici da acne

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA BELLA ESTETICA CAPELLI OCCHI BELLEZZA COSMETICI PELLE RUGHE TRUCCO MAKE UP ROSAIl needling medico è una tecnica innovativa, che permette la correzione di inestetismi cutanei di varia natura, attraverso la stimolazione del fisiologico ricambio cellulare. Durante la seduta, eseguita ambulatorialmente, la cute è sottoposta a microperforazioni multiple,  effettuate tramite un rullo dotato di piccoli aghi (1,5 mm). Il microtrauma,  innescando i meccanismi di riparazione tissutale, stimola la produzione di collagene, acido ialuronico ed elastina da parte dei fibroblasti. Il trattamento permette di ottenere un  miglioramento della luminosità e della compattezza cutanea,  la diminuzione delle macchie della cute del volto, l’attenuazione delle piccole rughe delle guance, della regione perilabiale e delle cicatrici da acne.

Quanti tipi di needling esistono?

A seconda delle caratteristiche del rullo utilizzato, si possono diversificare tre protocolli di Needling, che hanno le stesse finalità ma, naturalmente, gradi di efficacia diversi:

  • Il needling cosmetico, effettuato tramite un rullo (dermaroller) dotato di aghi di 0,5 mm, è un trattamento che la paziente esegue da sola, a domicilio, può essere ripetuto anche ogni sera, prima dell’applicazione delle creme specifiche, è molto utile per migliorare la penetrabilità della barriera cutanea, e favorire l’assorbimento dei principi attivi delle creme applicate, che non incontrano l’ostacolo dello strato corneo. Il needling cosmetico non danneggia gli strati cutanei sottostanti e non provoca dolore. Oltre ad essere in grado di migliorare spessore e tonicità della cute in 10-12 settimane di uso domiciliare, è molto utile per rinforzare e completare gli effetti del trattamento di needling medico praticati in ambulatorio. Per il needling cosmetico,  il nostro studio consiglia i prodotti Environ®, che hanno un’efficacia dimostrata a livello mondiale in quanto contengono elevati dosaggi di Vitamina A e C freschissime, oltre che di agenti in grado di facilitare la penetrazione cutanea. Poiché è verificato che la sintesi di collagene a livello dermico è proporzionale alle quantità di Vitamina A e C che riescono a raggiungere questo strato cutaneo, una maggiore penetrazione cutanea apporta indubbi benefici.
  • Il needling medico prevede più sedute (da 3 a 4) da effettuare a distanza di 45-60 giorni, è effettuato in ambulatorio con aghi di 1,5 mm, che creano sulla cute dei microfori. Per effetto del microtrauma, si liberano nella pelle i fattori della coagulazione e molte citochine pro infiammatorie, con una reazione di richiamo cellulare, riparazione e formazione di nuovo collagene a livello del derma.
  • Il needling chirurgico, con aghi di 3 mm, viene eseguito in sala operatoria con un’anestesia locale e eventuale leggera sedazione, determina un microtrauma con sanguinamento, che fa si che nella pelle si liberino quantità ancor maggiori di fattori della coagulazione e molte citochine pro infiammatorie.

Finalità del trattamento di needling medico

Durante il needling medico la cute è sottoposta a microperforazioni multiple, le quali determinano un microtrauma,  che innesca i meccanismi di riparazione tissutale, stimolando la produzione di collagene, acido ialuronico ed elastina da parte dei fibroblasti.

Induce perciò la stimolazione del fisiologico ricambio cellulare, con un visibile miglioramento estetico di:

  • rughe peribuccali e perioculari;
  • cicatrici post-acneiche;
  • anni del fotoinvecchiamento;
  • disturbi pigmentari e macchie solari.

A chi è consigliabile questo trattamento?

Il needling è indicato ai pazienti o le pazienti che desiderano eliminare dal volto inestetismi dovuti alla presenza di rughe nella zona oculare e intorno alla bocca, a danni cutanei e macchie dovute all’esposizione solare, a cicatrici post acneiche, a disturbi pigmentari.

Età consigliata per il trattamento

Il trattamento è indicato per le pelli non più giovani o mature, per rallentare il fisiologico processo di invecchiamento e per ridurre i segni del tempo, riattivando il ricambio cellulare.

Controindicazioni e effetti collaterali

Il trattamento di needling medico non  è indicato in soggetti con patologie cutanee attive, donne in gravidanza, pazienti che presentano difetti di cicatrizzazione, alterazioni della coagulazione o collagenopatie.  Al termine del trattamento, la pelle può presentarsi piuttosto arrossata per due/sei ore, in alcuni casi può presentarsi un lieve edema e micro sanguinamento, con piccole ecchimosi soprattutto sul volto, destinate a risolversi naturalmente entro 2-5 giorni.

Come si svolge la prima visita?

Durante la visita il chirurgo plastico esaminerà il vostro viso e collo, verificando la presenza di eventuali problematiche estetiche della pelle. Vi ascolterà in modo da capire le vostre aspettative e valutare se gli esiti dei trattamenti di needling medico potranno soddisfarle, consigliando eventualmente trattamenti alternativi o complementari a quello di vostro interesse. Vi darà tutte le informazioni relative al ciclo di trattamenti indicato per il vostro caso ed alla loro durata.

Preparazione al needling medico

Il needling medico si esegue in ambulatorio, richiede l’utilizzo di un anestetico topico in occlusione, da applicare sulla parte interessata un’ora prima del trattamento. Il chirurgo plastico applicherà sulla pelle del vostro viso il piccolo rullo, dotato di aghi di 1,5 mm, effettuando un numero di passaggi prestabilito.  Il trattamento, della durata di 15-20 minuti,  terminerà con l’applicazione di una crema lenitiva. Il medico vi ricorderà di evitare l’esposizione alla luce solare diretta fintanto che l’eritema post-trattamento non sia scomparso.

Dopo la seduta ci saranno segni visibili sul viso?

Al termine del trattamento, la pelle può presentarsi piuttosto arrossata per due/sei ore, in alcuni casi può presentarsi un lieve edema e micro sanguinamento, con eventuali piccole ecchimosi, destinate a risolversi naturalmente entro 2-5 giorni.

Quando riprendere le normali attività?

Le normali attività possono essere riprese immediatamente. Il medico vi ricorderà di evitare l’esposizione alla luce solare diretta fintanto che l’eritema post-trattamento non sia scomparso.

Quanto dura il risultato del trattamento di needling medico?

I risultati positivi del needling si osservano già dopo 2-3 mesi, periodo necessario alla formazione di nuovo collagene. La ripetizione dei trattamenti è indicata per intensificare il miglioramento estetico, restituendo alla pelle forza, elasticità e levigatezza. Il needling medico ha effetti paragonabili a quelli del laser, del peeling chimico e della dermoabrasione, ma garantisce tempi di guarigione più rapidi, con minimi rischi per il paziente, essendo una tecnica mini-invasiva. È opportuno ricordare che l’invecchiamento cutaneo è un processo naturale, che non può essere fermato; questo significa che, per mantenere la vostra pelle morbida, elastica e compatta nel tempo sono consigliabili sedute di mantenimento, che sarà il vostro medico a consigliarvi.

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