I chili in più si ereditano: scoperto il gene “interruttore” del grasso

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO OBESITA GRASSO SOVRAPPESO DIETA DIMAGRIRE METRO ADDOME PANCIA GRASSOI chili di troppo si possono ereditare dai genitori:  a sostenerlo è una ricerca – pubblicata online su ‘The American Journal of Human Genetics’ – condotta tra Israele e Stati Uniti, che ha identificato il gene che regola il peso corporeo nell’uomo e nei topi. La medicina ha già da tempo evidenziato l’importanza dei fattori genetici nell’obesità, dimostrando che l’ereditarietà gioca un ruolo nel 40-90% dei casi. Lo studio fa pendere la bilancia ancor di più verso l’ereditarietà, mostrando che la perdita di un particolare gene negli esseri umani e nei topi provoca obesità patologica.

John Martignetti della Scuola di Medicina del Mount Sinai di New York City, ha affermato: “Partendo dalla scoperta del gene in una sola famiglia con obesità patologica, questi studi hanno portato all’identificazione di un gene che sembra fondamentale per regolamentare lo stato nutrizionale. Questo gene è presente non solo negli esseri umani e nei topi, ma anche in un animale unicellulare. In pratica, la natura ritiene questo gene così importante che ne ha conservato la struttura per più di 700 milioni di anni”.

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Gli smartphone mettono a rischio il cuore dei giovani

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO SMARTPHONE TELEFONO TELEFONINO TABLET CELLULARE TECNOLOGIA PSICOTECNOPATOLOGIA BAMBINI GIOVANIIl cuore dei prossimi adulti è a rischio: ed è tutta colpa dei cellulari. I quarantenni di domani potrebbero avere i vasi sanguigni dei settantenni di oggi, un invecchiamento precoce che secondo gli esperti è da attribuire all’uso dei cellulari di notte che sarebbe responsabile dell’aterosclerosi dilagante. Gli studiosi parlano di una preoccupante esplosione dei disturbi del sonno fra gli adolescenti che utilizzano le tecnologie di comunicazione mobile a tarda notte: con l’espansione dei telefoni mobili nei mercati emergenti il problema potrebbe presto interessare anche i Paesi in via di sviluppo. Le analisi sono contenute nel rapporto The Heart of the Matter, sviluppato dall’Intelligence Unit del settimanale britannico The Economist.

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L’Italia è la nazione dove si fanno meno figli al mondo

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO SBADIGLIO NEONATO BAMBINO SONNO DORMIRESempre meno bimbi in Italia. Ogni anno ci sono più morti che nascite. La popolazione italiana continua a crescere unicamente grazie all’immigrazione, col risultato che – se non si invertirà la tendenza – tra poche decine di anni in Italia sarà difficile trovare un “italiano di settima generazione”! Gli italiani over 65 anni sono in aumento e rappresentano ben un quinto della popolazione italiana, anche i cittadini stranieri sono in costante aumento e costituiscono circa l’8% del totale, sono i giovanissimi che invece diminuiscono drammaticamente di numero.

Non solo il nostro Paese è all’ultimo posto nella classifica mondiale della natalità: sta anche diventando la patria dei figli unici. Da un indagine Istat il 47% delle famiglie italiane ha solo un figlio, il 43% ne ha due e solo il 10% ha 3 o più figli. Si può quindi sostenere che l’Italia è diventata il paese dei figli unici. Le ragioni sono molteplici, dipendono sia dalla crisi economica che ha colpito le famiglie italiane già da diversi anni, sia dal fatto che le donne in Italia tendono ad avere il primo figlio sempre più tardi e questo riduce la possibilità di un secondo figlio. Inoltre in Italia mancano i supporti sociali per le famiglie e ci sono liste di attesa per gli asilo nidi.

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Salute dei bambini a rischio se obesi o in sovrappeso

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO BAMBINI FRATELLI FAMIGLIA GENITORI FAMIGLIARiusciremo a smetterla di considerare bambini troppo pasciuti e cicciottelli l’orgoglio di mamma e papà? I pediatri continuano a ripetere che il sovrappeso da piccoli è una seria ipoteca sulla salute da adulti e durante l’ultimo congresso mondiale di endocrinologia pediatrica di Milan hanno dato indicazioni per un metodo semplice e alla portata di chiunque per capire se c’è da preoccuparsi o no: basta misurare il girovita e fare il rapporto fra questa misura e l’altezza per sapere se il bimbo è a rischio obesità. Il problema infatti è la “pancetta”, negli adulti come nei bimbi: il grasso viscerale è il più pericoloso e il classico indice di massa corporea (ovvero il peso corporeo diviso per il quadrato dell’altezza) non è l’ideale per capire se c’è.

Continua la lettura su https://www.corriere.it/salute/pediatria/13_ottobre_30/bambini-rischio-se-girovita-si-allarga-1f7d07ea-416e-11e3-b893-6da25b6fc0fa.shtml

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I bambini italiani sono i più obesi al mondo

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO SMARTPHONE TELEFONO TELEFONINO TABLET CELLULARE TECNOLOGIA PSICOTECNOPATOLOGIA BAMBINI GIOVANIL’Italia vanta uno dei tassi più alti di obesità infantile. La percentuale di bambini italiani obesi e in sovrappeso è pari infatti al 31,6% della popolazione, seconda solo a quello degli Stati Uniti, dove sono il 35,5%, tra i paesi occidentali. E’ uno dei dati emersi al seminario sui costi dell’obesità organizzato a Milano dal Barilla center for food and nutrition. Nel mondo un bambino su 10, in età scolare, è obeso o in sovrappeso. Nei paesi Ocse la media è del 22,1%, e tra quelli con i tassi peggiori, oltre Usa e Italia, ci sono Regno Unito (24,7%) e Brasile (22,1%), mentre la Cina è quella che registra le cifre più basse (5,2%), con Giappone (15,3%), India e Germania (19%).

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Gabriella Miller: si è spenta a 10 anni la bimba che combatteva per i bambini malati di cancro

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Medicina Chirurgia Estetica Plastica Cavitazione Dieta Peso Dietologo Nutrizionista Roma Cellulite Sessuologia Ecografie DermatologiaSmettere fumare Cancro Gabriella MillerQuando la vostra vita vi appare triste e buia, ripensate a questa storia e riconoscete che siete in realtà fortunatissimi. Se leggete queste righe significa che siete vivi, mentre alla tenera età di 10 anni si è spenta Gabriella Miller, bambina statunitense diventata nel giro di poco tempo simbolo della lotta al cancro infantile. A dare l’annuncio della morte sono stati i suoi genitori attraverso una breve nota pubblicata sulla pagina Facebook “Make a Wish with Gabriella” creata lo scorso anno per sostenere la causa. Gabriella viveva nella contea di Loundon, in Virginia, Stati Uniti ed aveva subito un estenuante trattamento per la cura del tumore al cervello inoperabile. Il cancro era stato diagnosticato nel novembre 2012, ma da una settimana le condizioni della bambina si erano sensibilmente aggravate. La campagna promossa da Gabriella è riuscita a raccogliere quasi 300 mila euro per la Make a Wish Foundation.

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Se usi troppo lo smartphone rischi la demenza digitale

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO SMARTPHONE SOCIAL TECNOLOGIA TABLET CELLULARE TELEFONINO TELEFONO (5)La demenza digitale, così è stata chiamata questa nuova “condizione”, si verifica quando il paziente usa troppo lo smartphone, soprattutto se il soggetto è un bambino: è quanto emerso da ricerche condotte dal Centro Brain Balance a Seoul, in Corea Del Sud. E se pensate che sia un argomento su cui sorridere vi voglio ricordare che la Corea Del Sud è lo stato dove sono nati colossi come Samsung ed Lg, e di smartphone (e di malattie correlate all’uso intensivo degli stessi) se ne intendono molto più della giovane Europa o dei giovanissimi Stati Uniti. Tornando allo studio, il risultato della ricerca suggerisce che chi utilizza eccessivamente lo smartphone può avvertire gli stessi sintomi e la perdita di capacità cognitive osservate nei pazienti con altre forme di demenza, quando l’uso di tale strumento diventa cronico, fatto che non ci deve affatto meravigliare visto che si sta sempre più diffondendo una condizione di “dipendenza da smartphone“.

Squilibrio tra lato sinistro e lato destro del cervello

Il dottor Byun Gi-won spiega: l’uso estensivo di smartphone può creare uno squilibrio nel cervello perché determina una attivazione maggiore sul lato sinistro, quello deputato al linguaggio, il ragionamento e la logica. La parte destra del cervello controlla la creatività, la concentrazione, e l’emozione. Il conseguente squilibrio neurologico potrebbe portare a un deterioramento delle capacità cognitive. Sintomi di demenza digitale possono includere la perdita di memoria e di attenzione. Inoltre, può essere influenzata la regolazione delle emozioni.

I bambini rischiano di più

I bambini con il cervello in formazione non completamente sviluppato, si trovano ad affrontare il più alto rischio d’influenza negativa. Se il lato sinistro del cervello sviluppa normalmente e il lato destro si ferma, lo squilibrio può portare a seri problemi cognitivi».
Il The Telegraph riporta che quasi il 20 per cento degli utenti di smartphone è di età compresa tra i dieci e diciannove anni, il quindici per cento di loro è a rischio di sviluppare la demenza digitale. Gli smartphone sono stati accusati di creare dipendenza, declino nell’interazione sociale faccia a faccia e perfino il cancro. La demenza digitale è l’ultima di una serie di crescenti preoccupazioni, gli esperti spiegano che la demenza digitale è un “esordio precoce” della diagnosi più critica.

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La sigaretta elettronica vietata ai minori e bandita dalle scuole

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO BAMBINI SCUOLA STUDIARE LIBRIOggi il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha firmato l’ordinanza che vieta l’utlizzo delle e-cig ai minori di 18 anni e, in particolar modo, che le bandisce dagli istituti scolastici.

Una presa di posizione che il sottoscrittocondivide e che spera andrà di pari passo con una corretta e più esaustiva informazione sui prodotti che vengono venduti.

“Non vogliamo dire – ha spiegato la Lorenzin – che la sigaretta elettronica è più pericolosa della sigaretta normale, ma non va utilizzata come uno strumento innocuo. Il fumatore deve essere informato di quello che utilizza”.

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