Aracnodattilia, segno del pollice e del polso, Sindrome di Marfan e di Beals

MEDICINA ONLINE ARACNODATTILIA MANO DITA SCHELETRO RAGNO SEGNO DEL POLLICE SEGNO DEL POLSO SINDROME DI MARFAN DI BEALS SEMEIOTICA MEDICA DITA LUNGHE.jpgCon “aracnodattilia” (“dita a ragno”) si intende una deformità dello scheletro delle mani caratterizzata da dita affusolate e sproporzionatamente allungate rispetto al palmo della mano o alla pianta del piede. Queste estremità possono risultare, inoltre, insolitamente flessibili, similmente alle zampe di un ragno, motivo per cui questa patologia è così chiamata. Costituisce uno dei sintomi della Sindrome di Marfan ed è caratterizzata dal “segno del pollice” e dal “segno del polso”. L’aracnodattilia può essere congenita e svilupparsi nel contesto di diverse malattie genetiche. Altre persone possono manifestare questo allungamento patologico delle dita delle mani e dei piedi nel tempo, durante l’infanzia o l’età adulta.

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Cos’è il “segno del pollice”?

L’aracnodattilia si riconosce per la positività del “segno del pollice”, che consiste nel far chiudere il pugno con all’interno il pollice: se si osserva la protrusione della falange distale dello stesso dito, oltre il bordo ulnare, allora il segno del pollice è detto “positivo” ed indica la presenza di aracnodattilia (vedi foto in alto a sinistra).

Cos’è il “segno del polso”?

Altro esame utile nella valutazione della patologia in questione, è il “segno del polso”: se le falangi distali di pollice e mignolo si sovrappongono, quando poste a cingere il polso, il segno del polso è “positivo” ed indica aracnodattilia (vedi foto in alto a destra).

Patologie in cui è presente l’aracnodattilia

L’aracnodattilia costituisce tipicamente un sintomo della Sindrome di Marfan, dipendendo da un’alterazione nel metabolismo del collagene. Questa deformità rientra però anche tra le anomalie che si possono riscontrare nell’omocisteinuria e nella Sindrome di Beals (malattia del tessuto connettivo che si presenta in modo simile alla Sindrome di Marfan). In qualche caso, però, l’aracnodattilia può presentarsi in assenza di una malattia di base.

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Quante ossa ha il piede e come si chiamano?

 

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma QUANTE OSSA PIEDE CHIAMANO NOMI NOME Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgOgni piede contiene 26 ossa (28 se si comprendono le ossa sesamoidi costanti del piede), significa che in entrambi i piedi noi esseri umani abbiamo 52 ossa totali.

Ossa del tarso (posteriormente), in numero di 2:

  • Astragalo (o talo);
  • Calcagno (2).

Ossa del tarso (medialmente), in numero di 2:

  • Scafoide tarsale (o navicolare tarsale);
  • Cuboide.

Ossa del tarso (anteriormente), in numero di 3:

  • Cuneiforme mediale;
  • Cuneiforme intermedio;
  • Cuneiforme laterale.

Ossa del metatarso, in numero di 5:

  • primo osso metatarsale;
  • secondo osso metatarsale;
  • terzo osso metatarsale;
  • quarto osso metatarsale;
  • quinto osso metatarsale.

Ossa delle dita del piede, in numero di 14:

  • 5 Falangi prossimali (o prime falangi);
  • 4 Falangi intermedie (o seconde falangi, o medie falangi);
  • 5 Falangi distali (o terzefalangi).

La “mancanza” di una falange intermedia è spiegata col fatto che l’alluce, come il pollice della mano, è formato da due sole falangi, quella prossimale e quella distale.

Le due ossa sesamoidi costanti del piede sono distinte in mediale e laterale, sono comprese nei tendini del muscolo flessore breve dell’alluce.

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Dita sporche di sperma toccano la vagina: c’è rischio di gravidanza?

MEDICINA ONLINE SPERMA LIQUIDO SEMINALE PENIS VARICOCELE HYDROCELE IDROCELE AMORE DONNA PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE VAGINA SESSULITA SESSO COPPIA LOVE COUPLE FRINEDS LOVPuò una mano o un dito sporchi di sperma, penetrando in vagina o anche solo massaggiando la zona esterna degli organi genitali femminili, determinare l’avvio di una gravidanza?

Le possibilità di rimanere incinta sono molto più basse rispetto ad una eiaculazione avvenuta direttamente all’interno della vagina, tuttavia anche un dito sporco di sperma può tecnicamente veicolare il liquido seminale all’interno del canale vaginale e dare avvio alla gravidanza, anche se lo sperma è stato emesso ore prima, poiché grazie al plasma seminale in cui sono immersi, gli spermatozoi riescono a sopravvivere a lungo nell’ambiente dopo l’eiaculazione.

Per questo motivo – per evitare gravidanze indesiderate – dopo una eiaculazione, è bene sempre lavarsi bene le mani con detergenti adeguati.

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Di cosa sono fatte le unghie?

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Medicina Chirurgia Estetica Cavitazione Dieta Dimagrire Grasso Dietologo NutrizionistaDimagrire Pelle Rughe Laser Sessuologo Sex Psicologo Roma UNGHIE FRAGILI INTEGRATORIL’unghia (in inglese “nail”) ha varie funzioni nel nostro corpo: facilitare la presa, contribuire alla stabilità strutturale delle dita, dare supporto a limitare l’usura delle estremità a contatto del terreno e proteggerle. Le unghie sono lamine di sostanza cornea posizionate sulle piccole falangi delle dita di mani e piedi. Il loro costituente principale è la cheratina (una proteina filamentosa ricca di zolfo, molto stabile e resistente) suddivisa in più strati. La cheratina è il principale costituente non solo delle unghie, ma anche di peli, capelli e strato corneo dell’epidermide.
L’unguis è la parte esterna e più dura dell’unghia, con fibre perpendicolari alla direzione di crescita. La parte sottostante è meno dura e a struttura lamellare. L’unghia è costituita da cheratinociti cheratinizzati trasparenti ed appiattiti privi di granuli cheratoialini e di tonofibrille in quanto nell’unghia manca lo strato granuloso dell’epidermide. La stratificazione è particolare perché i cheratinociti si sovrappongono come le tegole di un tetto, con i margini liberi strettamente legati fra loro e in avanti.
La cheratina viene adoperata nell’industria farmaceutica per ricoprire le pillole gastro-resistenti e come materia prima per la produzione di idrolisati proteici.

I migliori prodotti per la cura delle unghie
Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche per la cura ed il benessere di mani e piedi, in grado di migliorare forza, salute e bellezza delle tue unghie e della tua pelle. Noi NON sponsorizziamo né siamo legati ad alcuna azienda produttrice: per ogni tipologia di prodotto, il nostro Staff seleziona solo il prodotto migliore, a prescindere dalla marca. Ogni prodotto viene inoltre periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato e testato ripetutamente dal nostro Staff di esperte:

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Differenze tra ricostruzione unghie in acrilico o gel: qual la è migliore?

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Medicina Chirurgia Estetica Cavitazione Dieta Dimagrire Grasso Dietologo NutrizionistaDimagrire Pelle Rughe Laser Sessuologo Sex Psicologo Roma UNGHIE FRAGILI INTEGRATORINon c’è una risposta univoca alla domanda del titolo, dal momento che entrambe le metodiche hanno vantaggi peculiari:

Vantaggi della ricostruzione unghie in acrilico

  • tempi di “catalizzazione” veloci e senza l’utilizzo di lampada UV se non in caso si vogliano utilizzare gli stessi sigillanti del gel;
  • le unghie sono molto più resistenti e difficilmente scheggiabili. Utile quindi per chi ha problemi di onicofagia o a livello professionale lavora molto con le mani. L’acrilico una volta catalizzato è stabile e duro;
  • numero di prodotti da utilizzare per effettuare una ricostruzione base che vanno da 2 a massimo 4 (monomero, polvere bianca, trasparente, cover) mentre per il gel differiscono in viscosità, colorazioni di base, riflessi di colorazione in asciugatura;
  • numero di pennelli da utilizzare limitato ad uno o massimo 3 in caso di ricostruzioni elaborate con decorazioni in 3D;
  • non doloroso sia nella catalizzazione sia nei rari casi di rottura dell’unghia.

Vantaggi della ricostruzione unghie in gel

  • inodore ( l’acrilico ha un odore per alcuni insopportabile e pungente )
    facile da applicare e modellare soprattutto per chi sta imparando ad utilizzarlo perché si ha il controllo della forma fino a quando non viene catalizzato in lampada;
  • morbide e flessibili, in molte lo trovano più leggero e confortevole;
  • il prodotto è già pronto per essere utilizzato mentre per l’acrilico bisogna trovare la giusta razione di componenti monomero/polvere che ci consente di lavorare bene e questa manualità nel dosaggio si ottiene solo con molta pratica nell’uso del prodotto.

Quale preferire?
Nel complesso, la ricostruzione unghie acrilico e gel tendenzialmente si equivalgono e la vera risposta che darei alla domanda “cosa usare per la ricostruzione unghie, acrilico o gel?” è quella di guardare con attenzione la moltitudine di video a disposizione in rete, seguire una ricostruzione in acrilico passo passo e una ricostruzione con gel monofasico o trifasici, comprare dei prodotti con dosi dimostrative cosi da non avere mai del prodotto inutilizzato e provare un paio di volte entrambi: con un po’ di esperienza sarà facile per voi decidere quale tecnica preferire. L’acrilico è amato soprattutto da chi ha molta manualità ed ama avere sotto controllo le forme che si stanno lavorando mentre il gel permette di vedere per bene la forma realizzata solo una volta catalizzato e prendere il tempo necessario per scolpirlo e perfezionarlo. Il segreto è solo di non scoraggiarsi del risultato mentre si sta provando e capire in quale delle due tecniche ci si trova più a proprio agio: i risultati possono essere ugualmente belli con entrambi i metodi.

I migliori prodotti per la cura delle unghie
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Dita ippocratiche congenite e secondarie: cause, sintomi e terapie

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma DITA IPPOCRATICHE BACCHETTA TAMBURO DIGITALE Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano.JPGLe dita ippocratiche, anche denominate “a bacchetta di tamburo” (in inglese “nail clubbing” 0 “digital clubbing”) o “ippocratismo digitale”, sono dita caratterizzate dalla presenza di un ingrossamento dell’ultima falange. Ricordiamo che la mano è costituita da 5 dita composte dalle falangi, 2 per il pollice e tre per le altre dita. La patologia tende a manifestarsi, oltre che con l’ingrossamento delle falangi distali, con alterazioni dell’unghia (unghie a “vetrino d’orologio”) e dolore.
L’ippocratismo digitale può essere

  • congenito: è presente fin dalla nascita;
  • secondario: è causato da svariate patologie come il tumore polmonare, talassemia e ipertiroidismo (vedi capitoli successivi).

Alla base di tale deformazione ossea vi è una periostite (infiammazione a carico della membrana connettivale che avvolge le ossa), seguita da una neoformazione ossea con proliferazione del tessuto connettivo. Il nome deriva dal padre della medicina Ippocrate che per primo descrisse la patologia.

Descrizione
Si tratta di una deformazione ossea progressiva che si presenta in numerose malattie croniche. Si può anche osservare nei forti fumatori senza che sia necessariamente presente una malattia sottostante, anche se ovviamente questa nota anamnestica impone una indagine in questo senso. Può essere presente dolorabilità e versamento sinoviale a livello delle anche, dei polsi e delle ginocchia. Attualmente si pensa che possano essere coinvolte le piastrine che interagiscono con l’endotelio a livello delle estremità distali rilasciando una serie di sostanze capaci di determinare proliferazione del tessuto connettivo e del periostio.

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Sintomi
Le dita a bacchetta solitamente si presentano con la seguente sintomatologia:

  • dolore alle falangi;
  • deformazione delle dita a livello delle falangi distali;
  • gonfiore delle dita;
  • unghie dal colorito biancastro;
  • perdita del letto dell’unghia;
  • dolore a livello dell’unghia.

Eziologia
Raramente congenito, è più spesso secondaria a infezioni polmonari, cardiopatie congestizie, e soprattutto a neoplasie polmonari, nelle quali è presente nel 10% dei soggetti. Le anomalie ossee sono la periostite seguita da neoformazione ossea, e l’ispessimento della corticale ossea con proliferazione del tessuto connettivo vicino, che determina l’aspetto classico ungueale ed è responsabile dell’aspetto spugnoso delle unghie stesse. Le dita ippocratiche sono un segno che può essere associato a:

  • malattie polmonari (carcinoma a grandi cellule, interstiziopatia polmonare, tubercolosi, malattie polmonari suppurative – ascesso polmonare, empiema, bronchiectasia, fibrosi cistica, mesotelioma, ecc.);
  • malattia cardiache (shunt con ipossia cronica, cardiopatia congenita cianogena, endocardite batterica subacuta, mixoma atriale, ecc.);
  • gastrointestinali ed epatobiliari (sindrome da malassorbimento, malattia di Crohn, rettocolite ulcerosa, cirrosi biliare primitiva, sindrome epatopolmonare, abuso di lassativi, poliposi, carcinoma esofageo, ecc.);
  • ipertiroidismo;
    forme familiari di clubbing e pseudoclubbing (spesso in soggetti di origine
  • africana);
  • anomalie vascolari del braccio colpito (ad es. aneurisma dell’arteria ascellare);
    timoma;
  • talassemia.

Terapia
Quando si soffre della patologia delle dita ippocratiche è necessario indagare sulla causa scatenante, infatti, individuandola è possibile intervenire con una cura mirata che può apportare dei miglioramenti anche a livello delle falangi. È importante anche il ricorso alla terapia del dolore, quando non sia possibile curare la patologia a monte e quando la sintomatologia dolorosa si severa.

Ecco una serie di immagini di dita ippocratiche:

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Ti piace scrocchiare le dita? Ecco cosa succede alle tue ossa e i danni che rischi

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma SCROCCHIARE DITA COSA SUCCEDE OSSA  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgUna squadra di ricercatori dell’Università dell’Alberta (Canada) ha svelato il segreto delle dita che “scrocchiano”, un mistero che durava da 77 anni. All’origine del tipico”croc” ci sono delle bolle che si formano all’interno delle nocche. C’è infatti una cavità tra la giuntura della nocca e l’articolazione formata da muscoli e tendini, nella quale ristagna il liquido sinoviale che ricopre e lubrifica l’articolazione e dove si vengono a formare delle bolle di idrogeno e ossigeno. Quando ci scrocchiamo le dita attiviamo la formazione delle bolle e si produce il caratteristico rumore.

Salute delle articolazioni
Lo studio è stato pubblicato su Plos One e potete trovarlo a questo link. Per arrivare alla loro conclusione, i ricercatori hanno `fotografato´ con una risonanza magnetica l’intero fenomeno grazie a un tiraggio artificiale del dito posto all’interno della macchina. «La capacità di far scrocchiare le nocche potrebbe essere correlata alla salute delle articolazioni», sottolinea Greg Kawchuk, autore principale dello studio e docente della Facoltà di Medicina riabilitativa. Secondo lo scienziato, questa ricerca potrebbe avere implicazioni per altri studi sulle articolazioni del corpo tra cui la colonna vertebrale e aiutare a spiegare perché le articolazioni diventano, ad esempio, artritiche. «Può darsi – conclude Kawchuk – che potremo utilizzare questa nuova scoperta per analizzare quando iniziano i problemi articolari molto prima della comparsa dei sintomi. Questo darebbe ai pazienti e ai medici la possibilità di affrontare in anticipo problemi molto gravi».

Scrocchiare le dita fa male alle articolazioni?
L’abitudine di far crocchiare le dita può portare a dei problemi di artrite? Gli studi a riguardo non sono molti, per la verità. Nel 1990 su Annals of Rheumatic Diseases è comparso uno studio che spiegava come, più che l’osteoartrite, scrocchiare le dita può provocare cronicamente rigonfiamento delle mani e una lieve diminuzione generale della forza nella presa manuale. Ma a parte questi – non indifferenti – effetti collaterali, scrocchiare le dita non produrrebbe danni “gravissimi” alle articolazioni delle mani.

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Come si chiamano le dita dei piedi?

MEDICINA ONLINE NOME DITA PIEDI COME SI CHIAMANO ALLUCE MELLUCE TRILLICE PONDOLO MINOLO PIEDE DITO POLLICETutti conoscono i nomi delle dita della mano: pollice, indice, medio, anulare e mignolo. Ma non tutti conoscono i nomi delle dita dei piedi. Scopriamolo oggi!

A differenza delle dita della mano, secondo i libri di anatomia, le dita dei piedi non hanno – a parte l’alluce – un nome specifico.
In medicina, partendo dall’alluce (anche chiamato “primo dito del piede”) possiamo trovare il “secondo dito del piede”, poi il “terzo dito del piede”, il “quarto dito del piede” ed il “quinto dito del piede”.

Pur non essendo riconosciuti dalla medicina “ufficiale”, alcune tradizioni che si rifanno alla riflessologia plantare sono solite attribuire dei nomi specifici alle dita dei piedi: eccone la nomenclatura.

1) Alluce: come abbiamo visto è chiamato anche primo dito del piede. È il dito più grande dei cinque, e corrisponde al pollice della mano.

2) Illice: chiamato anche “melluce” o “secondo dito”, è il dito che segue l`alluce guardando le dita dei piedi dall`interno verso l`esterno. Corrisponde all’indice della mano. Ha la particolarità che in alcuni soggetti è più corto rispetto all’alluce, in altri è più lungo ed in altri la lunghezza tra alluce e illice è la stessa.

3) Trillice: o “terzo dito” del piede, è quello che, andando dall`interno verso l`esterno, segue l`illice. Corrisponde al dito medio della mano.

4) Pondolo: noto anche col nome di “pondulo” o di “quarto dito”, è quello che segue il trillice. Corrisponde all`anulare della mano.

5) Minolo: conosciuto anche come “mellino” o “quinto dito”, è l`ultimo dito, quello più esterno, il più piccolo. Corrisponde al dito mignolo della mano.

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