Nelle prossime righe sfateremo una credenza diffusa: la Mortadella fa ingrassare. Ebbene, non è così. Come dovrebbe insegnare il buonsenso, tutto sta nella moderazione. Se la tua dieta è ipercalorica, con poche vitamine e povera di calcio e sali minerali, anche la Mortadella potrebbe far male alla tua salute.
Per esempio, lo sai che un etto di Mortadella Bologna IGP contiene solo 288 calorie, meno di un piatto di pasta e le stesse di una mozzarella fior di latte o di un formaggio da spalmare? Non è tutto, però, perché la Mortadella ha 70 milligrammi di colesterolo per 100 grammi di prodotto, come la carne bianca, da molti ritenuta più dietetica – a torto, evidentemente.
E poi ci sono le vitamine, come la vitamina B1, utile per trasformare il glucosio in energia, e la vitamina B2, o Riboflavina, indispensabile per attivare diverse funzioni del nostro metabolismo. Vogliamo parlare della Niacina. Anche questa vitamina è presente nella Mortadella. La Niacina, o vitamina PP, utile per la trasformazione degli zuccheri, degli acidi grassi e degli aminoacidi.
E le proteine? Sì, nella Mortadella ci sono anche loro. Ma solo proteine “nobili” – in un etto di Mortadella ci sono 16 grammi di proteine. La Mortadella è ricca di sodio, potassio e fosforo, ferro e zinco.
La vera Mortadella Bologna IGP è senza polifosfati. I suoi ingredienti? Carne di puro suino italiano, spezie e aromi naturali.
Quindi, ti abbiamo convinto? Una bella michetta milanese, croccante fuori e morbida dentro, e qualche fetta di Mortadella è una merenda sana e buona. L’hai mai servita come antipasto? Tagliala a cubetti, non più di due centimetri per lato, e abbinala a uno spumante classico della Franciacorta, se prediligi i bianchi, o a un Lambrusco di Sorbara o di Castelvetro, se preferisci i rossi.
Un accostamento originale? Prova la Mortadella con le pere, sia intere che ridotte a mousse, con un’insalata di patate o con la glassa di Aceto Balsamico: basta tagliare delle fette di salume, alte un centimetro circa, farle dorare sulla griglia, o in una padella antiaderente per pochi minuti, e cospargerle di glassa. L’effetto tipo hamburger piacerà anche ai tuoi bambini.
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Quante calorie hanno il pane bianco e quello integrale? Quale dei due è meno calorico?
Quante calorie contiene mediamente un panino con prosciutto crudo e un filo di manionese? Circa 350! Oggi cerchiamo di capire come fare a mangiare un panino che sia altrettanto buono ma che abbia la metà delle calorie. Continuate la lettura! Spesso non è una scelta, ma l’unico modo possibile per risolvere la pausa pranzo quando si è a lavoro o si va di corsa: il panino. Prima di tutto, lo si trova con facilità e ovunque, è veloce da consumare e si può anche preparare a casa da portare in ufficio. Insomma, il panino è un vero jolly per chi lavora, a patto di “comporlo” nel modo corretto. Vediamo allora come evitare ogni rischio, per avere un panino che sia il meno possibile calorico ma il più possibile gustoso! La prima cosa da fare è scegliere il pane giusto: ovviamente, quelli che hanno meno calorie non contengono grassi, e sono il cosiddetto pane comune, le michette (o rosette), la baguette, il francesino e la ciabatta, che apportano tra le 260 e 290 calorie l’etto. Meglio ancora sarebbe optare per il pane integrale: è più ricco di fibre e meno calorico. È anche più saporito, e questo aiuta a non esagerare con gli ingredienti e i grassi del ripieno. Alcune persone però hanno una spiccata preferenza per i panini più morbidi: quelli all’olio, ad esempio, apportano circa 300 calorie per etto, e lo stesso vale per il pane al latte. E quello in cassetta? Due fette di questo pane, per nulla saziante, ammontano a circa 250-260 calorie, a fronte di un ridotto indice di sazietà.