Disturbi e mancanza di equilibrio in giovani e anziani: cause e cure

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma DISTURBI MANCANZA EQUILIBRIO CAUSE CURE  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgCon “disturbo dell’equilibrio” in medicina si intende una condizione che fa percepire all’individuo che ne soffre un senso di vertigine o instabilità nella postura, come se fosse in movimento pur essendo fermo in stazione eretta o sdraiato. I disturbi dell’equilibrio possono essere causati da determinate condizioni di salute, farmaci o da un problema all’orecchio interno o al cervello. Il termine medico impiegato per identificare tutte le parti dell’orecchio interno coinvolte nel meccanismo dell’equilibrio è sistema vestibolare. Esso controlla il senso dell’equilibrio, la postura, l’orientamento del corpo nello spazio, la locomozione e altri movimenti. Inoltre, contribuisce a preservare la messa a fuoco degli oggetti quando il corpo è in movimento. Il sistema vestibolare funziona in concomitanza con altri sistemi sensoriali del corpo (per esempio, occhi, ossa e articolazioni) al fine di controllare e mantenere la posizione del corpo a riposo e in movimento. Il senso dell’equilibrio è controllato principalmente da una struttura labirintica situata nell’orecchio interno denominata labirinto. I canali semicircolari e gli organi otolitici presenti all’interno del labirinto contribuiscono a mantenere l’equilibrio.

Quali sono i sintomi di un disturbo dell’equilibrio?

Alcuni dei sintomi più comuni di un disturbo dell’equilibrio includono:

  • capogiri o vertigini
  • cadere o avere la sensazione di stare per cadere
  • stordimento, svenimento o sensazione di galleggiamento
  • visione offuscata
  • confusione o disorientamento
  • nausea e vomito
  • diarrea
  • variazioni della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca
  • paura
  • ansia
  • panico

I sintomi possono comparire e scomparire per brevi periodi di tempo oppure possono durare per lunghi periodi di tempo.

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Quali possono essere le cause di un disturbo dell’equilibrio?

Un disturbo dell’equilibrio può essere causato da infezioni batteriche o virali all’orecchio, lesioni alla testa oppure da disturbi della circolazione sanguigna che colpiscono l’orecchio interno o il cervello. Molte persone sperimentano problemi con il senso dell’equilibrio con l’avanzare dell’età. I problemi di equilibrio e vertigine possono anche essere causati dall’assunzione di alcuni farmaci. La presenza di problemi a carico dei sistemi nervoso e circolatorio può costituire la fonte di alcuni problemi di postura ed equilibrio. Anche problemi a carico dei sistemi scheletrico o visivo, come l’artrite o lo squilibrio della muscolatura oculare, possono causare problemi di equilibrio. Tuttavia, molti disturbi dell’equilibrio possono avere inizio improvvisamente senza alcuna causa evidente.

Quali sono le tipologie di disturbi dell’equilibrio?

Esistono più di una dozzina di diverse tipologie di disturbi dell’equilibrio. Alcuni dei più comuni sono:

  • Vertigine – La vertigine è una percezione sensoriale distorta che viene frequentemente descritta da chi la sperimenta come una sensazione di movimento rotatorio circostante e può essere accompagnata da nausea e vomito intensi. Tale percezione può essere associata a perdita di equilibrio, al punto che la persona che ne soffre tende a camminare in modo instabile o a cadere. La vertigine è di per sé un sintomo o un indicatore di un problema di equilibrio sottostante, che coinvolge sia il labirinto dell’orecchio interno che il cervelletto.
  • Vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB) – La Vertigine Parossistica Posizionale Benigna (VPPB) o vertigine posizionale è caratterizzata da un breve ma intenso episodio di vertigine che si verifica a causa di uno specifico cambiamento della posizione della testa. Una persona può anche sperimentare tale condizione rigirandosi nel letto. La VPPB talvolta può derivare da un trauma cranico o dall’invecchiamento.
  • Labirintite – La labirintite è un’infezione o un’infiammazione dell’orecchio interno che causa vertigini o perdita di equilibrio. E’ spesso associata ad un’infezione delle vie respiratorie superiori.
  • Sindrome di Ménière – La sindrome di Ménière è associata a una variazione del volume del fluido presente nelle parti che costituiscono il labirinto, una delle strutture dell’orecchio interno. Tale sindrome causa episodi di vertigine, perdita di udito irregolare, tinnito (ronzii o fischi in una o ambedue le orecchie) e una sensazione di pressione aumentata all’interno dell’orecchio. Le cause della sindrome di Ménière sono sconosciute.
  • Neuronite vestibolare – La neuronite vestibolare è un’infiammazione del nervo vestibolare e può essere causata da un virus. Tale condizione è caratterizzata da un attacco di vertigine parossistica grave. Colpisce i giovani adulti e gli adulti di mezza età e spesso si presenta a seguito di una infezione aspecifica delle vie respiratorie superiori.
  • Fistola perilinfatica – La fistola perilinfatica è una anomala fuoriuscita di liquido dall’orecchio interno che si riversa nell’orecchio medio. Può verificarsi a seguito di una lesione alla testa, variazioni drastiche della pressione atmosferica (come nel caso delle immersioni subacquee), sforzo fisico, intervento chirurgico all’orecchio o infezioni croniche dell’orecchio. Il sintomo più evidente, oltre a vertigini e nausea, è l’instabilità nel camminare o nell’incapacità di mantenersi in stazione eretta, che aumenta con il movimento e diminuisce stando a riposo. Alcuni bambini possono nascere con fistola perilinfatica, di solito associata a perdita dell’udito presente alla nascita.
  • Chinetosi – La chinetosi o cinetosi, a volte identificata come mal di mare o mal d’auto, è un disturbo molto comune dell’orecchio interno causato da movimenti ritmici e ripetuti, come quelli derivanti dal moto ondoso delle acque del mare, dal movimento di una macchina o dal movimento turbolento di aria in aereo. I sintomi della chinetosi sono nausea, vomito, vertigini, sudorazione e senso di malessere. Tali sintomi hanno origine nell’orecchio interno (labirinto) a causa dei cambiamenti occorsi al senso di equilibrio dell’individuo.
  • Sindrome del Mal de Débarquement (altrimenti detta “mal di terra” o “malattia dello sbarco”) – Questa sindrome è un disturbo dell’equilibrio in cui l’individuo che ne soffre percepisce una continua sensazione di dondolio od ondeggiamento. Si verifica generalmente dopo un crociera o un viaggio in mare. Di solito, i sintomi scompaiono nel giro di poche ore o pochi giorni dopo che la persona è sbarcata a terra. Tuttavia, nei casi più gravi può durare mesi o addirittura anni.

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Come viene diagnosticato un disturbo dell’equilibrio?

La diagnosi di un disturbo dell’equilibrio è difficile. Esistono infatti molte cause potenziali, tra cui condizioni mediche e farmaci. Per facilitare la valutazione del problema, il medico può suggerire al paziente di rivolgersi ad un otorinolaringoiatra (medico e chirurgo specializzato in orecchie, naso e gola). L’otorinolaringoiatra può consigliare al paziente un esame dell’udito, esami del sangue e una elettronistagmografia (un esame che misura i movimenti oculari e dei muscoli che li controllano) oppure esami di imaging atti a studiare testa e cervello. Un altro possibile esame viene chiamato posturografia. Il paziente deve stare in piedi su una speciale piattaforma mobile di fronte ad uno schermo. Il medico, grazie a questo test, valuta in che modo il corpo del paziente si muove in risposta al movimento della piattaforma, allo schermo o ad entrambi.

In che modo viene trattato un disturbo dell’equilibrio?

La prima cosa che un medico farà per trattare un disturbo dell’equilibrio è determinare se le vertigini del paziente siano causate da una condizione medica o dall’assunzione di farmaci. Se appurerà la presenza di tali fattori, il medico tratterà la condizione di conseguenza oppure suggerirà al paziente un farmaco differente.

Il trattamento per i diversi tipi di disturbi dell’equilibrio descritti precedentemente dipenderà dal disturbo dell’equilibrio specifico. Alcune opzioni di trattamento prevedono l’assunzione di farmaci, la terapia di riabilitazione vestibolare, esercizi per testa, corpo e occhi, nonché modifiche ad apparecchi domestici per rendere la casa più sicura (ad esempio, il montaggio di corrimano in casa).

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Guardi lo smartphone mentre cammini? Rischi problemi di postura

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO SMARTPHONE SOCIAL TECNOLOGIA TABLET CELLULARE TELEFONINO TELEFONO bWhataspp, sms, chat, messanger di Facebook: passiamo sempre più tempo a digitare testi sul nostro smartphone, perfino mentre camminiamo, cosa che purtroppo posso confermare io stesso visto che capita anche a me e lo vedo fare a molte persone per strada. Qualche giorno fa mi è successa una cosa tragicomica: vedo due persone camminare per strada controllando il cellulare, immersi nei propri pensieri; ebbene si sono scontrati una con l’altra! Al di la del lato “socialmente assurdo” della questione, bisogna fare attenzione anche dal punto di vista della salute: questa abitudine può creare problemi di postura e l’equilibrio, arrivando a lungo andare a causare addirittura problemi alla schiena. A dirlo è una ricerca condotta da un team di studiosi dell’Università di Queensland, in Australia, e pubblicata sulla rivista scientifica Plos One.

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Secondo quanto hanno rilevato i ricercatori nella loro indagine, che ha coinvolto 26 persone, soprattutto i giovani scrivono e leggono messaggi mentre camminano, con il risultato di tenere per lungo tempo la testa china sullo smartphone. E proprio questa posizione innaturale potrebbe essere la causa di problemi, alterando in modo duraturo la postura dell’intero corpo. Ma non solo: un ragazzo che cammina per strada è molto più concentrato sul messaggio che sta pensando di mandare alla fidanzata che alla situazione in cui si trova. E il rischio di incidenti aumenta. Soprattutto se decide di attraversare la strada.

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Vuoi avere un seno più bello? Comincia con la postura e la ginnastica giusta

MEDICINA ONLINE PALESTRA ALLENAMENTO DONNA MUSCOLI PESI BELLEZZA GINNASTICA PESISTICAIl portamento scorretto dovuto ad una vita sedentaria, alle troppe ore sedute in ufficio in modo sbagliato, rappresenta una delle cause principali della modificazione della forma del seno. Spesso si vedono donne giovani con un seno piuttosto pendente, con le spalle in avanti e la schiena piegata. Se le spalle sono curve è impossibile che il seno, per quanto giovane e bello sia, stia al posto giusto: infatti risulterà come intrappolato tra le braccia e pendente. Quando si assume questa posizione sbagliata succede che il peso del seno è affidato totalmente alla pelle, che essendo in questa zona particolarmente delicata, cede lentamente, mentre se si tengono le spalle dritte il seno appoggia meglio sul muscolo grande pettorale e rimane posizionato più in alto.

La prima regola per avere un petto turgido e bello è abituarsi ad un’andatura sciolta, a spalle aperte e indietro, il collo mantenuto eretto per tonificare i muscoli e la schiena morbidamente rilassata . Bisogna imparare a correggere i difetti di postura che con il passare del tempo sono responsabili di decadimento del seno, ma anche di dolori alla schiena. Gli errori di portamento sono piuttosto comuni e così radicati che, spesso, diventano la posizione naturale.
Alcuni stati d’animo, come la paura o l’insicurezza, influenzano il nostro portamento. La maturità, la consapevolezza e l’autostima si esteriorizzano in un atteggiamento più sciolto e più corretto del corpo. Spesso avere un torace all’apparenza contratto non è dovuto a conformazione naturale, ma piuttosto è la conseguenza di cattive abitudini mentali quali la timidezza, il rifiuto della vita, i complessi di vario genere, che rendono la donna insicura. In questi casi il collo si incurva, il dorso si arrotonda e il petto s’incava. Estendere il collo, rinforzare i muscoli, raddrizzare le spalle significa vivere con gioia, ottimismo e migliora l’aspetto del seno. Un buon portamento è, quindi, l’immagine esteriore di una stato d’animo positivo.

Si possono eseguire alcuni esercizi per migliorare il portamento: 

  • Rotazioni del capo , prima in senso orario e poi in senso antiorario, tenendo le spalle rilassate, le braccia lungo i fianchi con i palmi delle mani rivolti verso l’interno;
  • Sollevamento delle spalle verso l’orecchio;
  • Estensione del dorso , ottenuto spingendo un braccio verso l’alto, mentre l’altro appoggia sulla coscia;
  • Flessione della schiena a gambe divaricare , busto parallelo al pavimento e oscillare dolcemente tra le gambe.

Bisogna cercare di imitare il modo di camminare delle indossatrici disteso ed elegante. Il classico consiglio è quello di procedere con un libro sulla testa, cercando di non farlo cadere. Inizialmente la camminata risulterà piuttosto rigida, ma con il tempo l’andatura diventerà rilassata e naturale. Sono da evitare posizioni sbagliate quando si rimane sedute: la schiena deve essere diritta, le spalle non devono essere curve e tenere le ginocchia all’altezza delle anche.

Ginnastica da casa

La ginnastica serve a migliorare e a rafforzare il muscolo pettorale sul quale appoggia il seno . Quando il pettorale è sviluppato anche il seno appare più sostenuto e compatto. Alcuni semplici esercizi permettono di tonificare la muscolatura e, anche quando i tessuti sono indeboliti, si possono ottenere buoni risultati. La ginnastica per il seno deve essere pratica con una certa dolcezza, non devono essere fatti gesti bruschi, bisogna eseguire alcuni semplici movimenti con costanza tutti i giorni o alternandoli con quelli adatti alla schiena e alle spalle. Uno dei movimenti più noti e semplici è quello detto schiaccianoci. Si può eseguire in un momento qualsiasi della giornata e rafforza, senza troppa fatica, il pettorale. Bisogna unire e stringere le mani, esercitare una forte pressione palmo contro palmo, come se si dovesse schiacciare la noce con le mani.

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Scarpe coi tacchi e problemi alla salute, consigli e rimedi

MEDICINA ONLINE SCARPE TACCO PIEDI DITA MANI GAMBE SEXY SHOPPING DONNA WOMAN FEET GIRL FETICISTA APERTE CHIUSE MODA AUTUNNO INVERSO ESTATE PRIMAVERA TVÈ l’appoggio del piede che garantisce la stabilità del corpo e permette di camminare bene. Camminare è un atto fra i più naturali e quotidiani ed è salutare farlo ogni giorno, per almeno mezzora. Quando si cammina, l’ impatto del tallone viene subito assorbito dall’appoggio completo del tallone stesso, poi il piede si trasforma in una leva rigida che trasferisce il carico in avanti prima sulla parte esterna (fase di supinazione) poi su quella interna (fase di pronazione) fino alla spinta finale del metatarso che coinvolge anche le dita del piede. L’eccesso di pronazione è spesso legato ai piedi piatti ed è tipico dei più giovani, mentre l’eccesso di supinazione si riscontra di più nelle donne e negli uomini che fanno sport e che hanno piedi reattivi, tesi e tendenzialmente incavati. Non si tratta solo di un problema estetico ma di un problema funzionale perché entrambi questi difetti portano ad alterazioni nella camminata e possono ripercuotersi sulle caviglie, aumentando il rischio di distorsioni, e trasformarsi in dolori alle ginocchia, alle anche e alla schiena. Proprio la natura spontanea dell’atto del camminare fa sì che non ci si possa auto-correggere: il piede ha una certa forma prevista nel patrimonio genetico individuale e consolidata nello sviluppo e la camminata viene di conseguenza, giusta o sbagliata che sia. Si può, però, intervenire sui fattori esterni: correzione degli errori posturali, riduzione del sovrappeso, scelta delle calzature adeguate. Gli esercizi, chiamati propriocettivi, fanno parte della preparazione atletica in quegli sport dove l’ equilibrio è fondamentale, per esempio lo sci, il pattinaggio e il judo, ma sono anche ottimi strumenti di prevenzione perché sono basati sulla progressiva capacità di resistere agli squilibri.

Il nostro piede è un radar

Il piede, lungi dall’essere un’appendice passiva, ha una sensibilità quasi pari a quella della mano: il piede ha una sorta di radar che rileva con costanza e precisione la posizione del corpo nello spazio e la comunica al cervello affinché possa adattare il movimento alle mutevoli condizioni esterne, fra cui appunto il terreno su cui camminiamo. Gli esercizi propriocettivi vanno a stimolare i sistemi e i centri nervosi dai quali dipende la regolazione dell’equilibrio posturale.

Scarpa sbagliata, problemi al piede

Una scarpa sbagliata è inoltre alla base di molti problemi del piede. Le donne, che già partono svantaggiate rispetto agli uomini perché hanno i tendini più corti, dovrebbero scegliere scarpe con certe caratteristiche funzionali. Prima di tutto, no ai tacchi vertiginosi perché spostano tutto il peso sull’avampiede creando un sovraccarico pericoloso per il piede stesso: a breve possono insorgere metatarsalgie, cioè dolori localizzati nella zona anteriore, e alla lunga può svilupparsi l’ alluce valgo, non a caso molto più frequente nelle donne e in particolare nelle ultracinquantenni. Con tacchi molto alti il piede poi non sopporta più il peso e per compensare lo sposta sulle altre dita che si contraggono e, a furia di battere come martelletti sulla tomaia, diventano doloranti. Non è solo il piede a soffrire ma anche il ginocchio, i cui muscoli della parte anteriore sono troppo sollecitati dallo sforzo di stare in equilibrio. L’ ideale è un tacco medio, dai 2 ai 5 centimetri di altezza. Man mano che si sale, i rischi aumentano. Se proprio non si possono eliminare i tacchi alti, sarebbe bene non indossarli per più di due ore al giorno e non usarli se si deve camminare a lungo.

Il pediluvio per il benessere dei piedi: acqua tiepida, sale e rosmarino

Non è sempre possibile limitare l’ uso dei tacchi e le posture sbagliate perché ci sono alcune professioni che costringono a trascorrere molte ore in piedi. Quello che invece è sempre possibile fare è un bel pediluvio a fine giornata. Nell’acqua tiepida si possono aggiungere una manciata di sale da cucina e qualche rametto di rosmarino dall’azione tonificante. Dopo il pediluvio e dopo aver frizionato il piede con l’ asciugamano, si può ammorbidire la pelle con una crema specifica o qualche goccia di olio d’ oliva, da far penetrare con un leggero massaggio al piede.

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