I vantaggi del non masturbarsi: le rivelazioni di un ex masturbatore cronico

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma VANTAGGI NON MASTURBARSI MASTURBATORE Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Linfodrenaggio Pene VaginaLa castità non è una novità per il sottoscritto: molte volte, all’interno di una relazione, mi è capitato che – per vari motivi legati a me o all’altra persona -l’astinenza fosse inevitabile. Ma una volta in particolare me la ricordo chiaramente perché l’astinenza dall’eiaculare durò molto più del solito, cioè tre settimane in cui non ho fatto sesso né mi sono masturbato, in pratica, niente orgasmi ­per 21 giorni. Ero solito masturbarmi almeno una o due volte ogni giorno della mia esistenza e queste tre settimane di astinenza mi hanno cambiato la vita: sul lavoro ero concentrato, tenevo in ordine la casa, e sono riuscito a portare a termine progetti personali che avevo rimandato all’infinito.

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Sono sicuro che ti ritroverai nelle mie prossime parole

Diciamo la verità da uomo a uomo: se possiamo noi uomini non smettiamo mai di masturbarci, a nessuna età, neanche dopo che ci siamo sposati, specialmente quando ci sentiamo meno attratti dalla nostra partner (dopo tanti anni insieme) ed internet ci ha messo a disposizione gratis una quantità di “materiale” enorme: ormai basta uno smartphone con uno schermo abbastanza grande ed il gioco è rapidamente fatto: “fai sesso” con la tua pornostar preferita dove, quando e per quanto tempo vuoi. In teoria non ci sarebbe nulla di male, ma il problema è che il confine tra il masturbarsi ogni tanto ed il masturbarsi in modo compulsivo è veramente sottile. Il problema è che questo confine lo hai superato in maniera così graduale, che non ti sei mai reso conto di soffrire di masturbazione compulsiva. Lo hai tenuto nascosto alla tua partner ed al tuo medico; ci hai scherzato su coi tuoi amici maschi; hai sottovalutato il problema, ritenendo questo tipo di masturbazione assolutamente naturale. Hai trovato poche informazioni sul web perché l’autoerotismo compulsivo è ancora un argomento tabù in un paese bigotto come l’Italia. In questo modo il tuo disturbo è peggiorato e masturbarti varie volte al giorno è diventata la tua “normale” quotidianità, rubando tempo ed energie alla tua famiglia, al tuo lavoro, alla tua vita. Qualche volta hai provato a smettere, ma ci sei “ricascato” esattamente come un tossicodipendente (te lo dico subito: sei drogato di dopamina, il neurotrasmettitore che ti fa provare piacere durante l’orgasmo, la masturbazione compulsiva non è un vizio: è una tossicodipendenza). Non hai idea di quanto evitare la masturbazione compulsiva possa portare vantaggi sia alla salute del tuo corpo che della tua mente.

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Secondo la mia esperienza, astenersi per un tempo anche limitato – pochi giorni – può fare molto bene al corpo, alla mente e all’anima. Ovviamente masturbarsi ogni tanto fa altrettanto bene, ed è una pratica incoraggiata anche dagli studiosi. Per esempio Jim Pfaus, professore di neuroscienze alla Concordia University di Montreal, ci ricorda che:

La masturbazione riduce lo stress, ed è dimostrato che fare sesso o masturbarsi può abbassare il battito cardiaco per 12 ore e ridurre il rischio di cancro alla prostata. In più, ci permette di migliorare le nostre vite ed i nostri ritmi sessuali; se pianificata ci aiuta ad esempio quando soffriamo di eiaculazione precoce. Masturbandoci ci concentriamo sugli stimoli erotici o pornografici a cui siano esposti. Questo amplia le nostre fantasie sessuali, e di conseguenza è un arricchimento dei nostri processi creativi.

Perciò è importante continuare a masturbarsi saltuariamente, ma anche astenersi per qualche tempo ha enormi benefici. Benefici che, con l’aiuto del professor Pfaus, voglio condividere con voi, per spingervi a provare l’astinenza dalla masturbazione.

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SEI SEMPRE TU, MA SEI PIÙ PRODUTTIVO

Nelle tre settimane di astinenza ho scritto 20 articoli, costruito un letto, iniziato a lavorare a un libro e mangiato molta insalata, proprio come ogni adulto funzionale che teme le malattie cardiovascolari. Appena ho ricominciato a masturbarmi tutta quella produttività è calata, come se col mio sperma se ne fosse andato anche tutto il mio potenziale. Non sono un esperto, ma ho immaginato che ci fosse una spiegazione scientifica; dato che il liquido seminale contiene testosterone, se ti tieni dentro quel testosterone finirai per essere più reattivo, giusto? Più o meno. Mi spiega il professor Pfaus che:

Trattenere il liquido seminale non fa sì che i suoi componenti ‘ritornino’ nel sangue, però, se il liquido seminale resta nel tuo corpo, significa che non stai facendo sesso né ti stai masturbando, e che perciò devi essere più pronto e vigile nel caso si presenti l’occasione. Penso che questa sia l’energia di cui si parla nel sesso tantrico. Imparando a mantenere un’erezione senza eiaculare fa sì che l’organismo scaturisca in un piacere finale più intenso. È vero per noi come è vero per i ratti. Questo aumento di ‘energia’ è un fattore psicologico e non solo fisico.

Questa è la mia esperienza personale con l’aumento di energia. Dopo essermi impostato in modalità “no alla masturbazione”, ho scoperto che avevo bisogno di tenere la mente occupata. E cosa c’è di meglio che provare a montare un letto o dedicarsi a qualche hobby? Evitando la masturbazione, il tempo a mia disposizione per fare qualunque cosa era improvvisamente aumentato, così come la mia energia e voglia di fare.

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NON VUOI PIANGERE APPENA TI SVEGLI

Da giovane mi svegliavo ed il mondo mi sembrava un luogo meraviglioso e pieno di opportunità. Ora che sono un uomo adulto, ogni mattina porta con sé mal di schiena, decine di e­mail da leggere ancora prima di essermi lavato i denti e qualcuno che ci mette millenni per ritirare dei soldi al bancomat proprio quando vai di fretta e c’è traffico perché piove. Durante le tre settimane di astinenza, per qualche ragione, ogni mattina era sempre meno brutta della precedente, pioggia o non pioggia. Non masturbarmi mi dava una sensazione di leggerezza, come una sensazione di pulizia. Dice il professor Pfaus:

Alcuni uomini provano un forte sentimento di colpa legato alla masturbazione, altri cercano di raggiungere l’orgasmo diverse volte al giorno, in maniera ossessiva-compulsiva. Alcuni uomini soffrono di entrambi i problemi. Questo meccanismo ossessivo-compulsivo li porta a masturbarsi frequentemente, troppo frequentemente, perché alla fine non solo diventano dipendenti dalla dopamina a livello fisico, ma creano anche a livello psicologico un rapporto di rifiuto verso il loro pene e il meccanismo di eiaculazione.

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Nel masturbatore cronico ogni momento è buono per masturbarsi, sia a casa che fuori casa. Qualsiasi cosa tu stia facendo, basta un minimo stimolo (a volte neanche quello!) affinché il tuo pene “prenda il controllo della situazione”. E’ come se tu perdessi la capacità di controllarlo. Fondamentalmente, non riuscire a controllare il tuo pene, o pensare di non poterlo fare, è un’esperienza abbastanza miserabile che va ad aumentare l’ansia che è proprio alla base della masturbazione cronica, in una sorta di circolo vizioso che aumenta sempre più. La parte di te che ti rende più maschio col tempo diventa paradossalmente quella che ti priva della virilità. Combattere per riacquistare il controllo sul tuo pene può farti uscire da quel mondo in cui sei sempre all’erta per poter rubare qualche minuto per masturbarti. E, oggettivamente, può essere un gran bene.

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UN’EREZIONE COSTANTE

Questo effetto non bisogna neanche spiegarlo: più che un aspetto positivo è una reazione fisica. Non masturbarsi può farti sentire all’erta, pulito, e pronto a capovolgere la tua vita. Tuttavia ti ritroverai ad avere erezioni in qualsiasi momento, perfino quando sei al telefono con tuo padre o quando vai al supermercato a comprare il pane. Come ci spiega il professor Pfaus:

L’erezione, sia per gli uomini che per le donne, richiede l’azione del sistema nervoso simpatico e di quello parasimpatico. Innanzitutto il cuore deve pompare più sangue nei tessuti. Poi, una volta che il sangue irrora la spongiosa—il tessuto spugnoso posizionato nella parte cavernosa di pene e clitoride, vicino alle labbra e in altri tessuti erettili—il sistema nervoso parasimpatico prende il sopravvento, facendo in modo che il sangue rimanga nelle zone genitali. C’è un meccanismo spinale nella zona lombare inferiore che serve a passare dal sistema parasimpatico a quello simpatico, che di conseguenza attiva l’orgasmo (e nell’uomo l’eiaculazione). Mentre hai un’erezione, questo meccanismo è inibito (tra le altre cose) da una diminuzione della serotonina. Quindi, se ti masturbi di frequente, finisci per essere in uno stato refrattario, che attiva il meccanismo di diminuzione di serotonina, ma che ora diminuisce o inibisce il sangue che fluisce nei genitali, perché mantiene il tono parasimpatico (che genera una contrazione dei vasi sanguigni). Perciò se ti rilassi per un po’, dalle 24 alle 48 ore, diciamo, noterai che l’erezione successiva sarà maggiore. Comunque ognuno è fatto a modo suo, per cui una situazione ottimale per una persona può rappresentare una disfunzione per un’altra. Bisogna prendere caso per caso.

Quindi se volete darvi all’astinenza, cercate di capire quanto tempo è indicato per voi. E se volete provare a resistere per un po’, ma non volete che la gente vi fissi in metropolitana, dovete stabilire un tempo di astinenza ragionevole.

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POTRESTI ACCUMULARE UN PO’ DI FRUSTRAZIONE

Questa è la parte più fastidiosa e imbarazzante dell’astinenza. E non è decisamente un lato positivo. Privati di un qualsiasi svago sessuale per più di 48 ore, quasi tutti gli uomini che conosco farebbero precipitare la scala evolutiva trasformandosi in esseri simili a scimmie. E non c’è niente di peggio che essere degli stupidi scimmioni. La distrazione offerta dal lavoro e gli hobby è utile, e se riesci a mantenerla magari hai anche probabilità di cavartela. Ma è assolutamente sensato che l’assenza di masturbazione faccia impennare i propri desideri sessuali. Di conseguenza, almeno secondo la mia esperienza, la castità è qualcosa che – paradossalmente – si gode appieno con un partner. Se lo fai da solo, sia per scopi sadici che a mo’ di sfida personale, ed improvvisamente ti rendi conto di essere in mezzo a una stanza e di aver fissato la stessa persona per più tempo del necessario, allora ti consiglio di fermarti.

Se credi di avere un problema di dipendenza da porno online e masturbazione compulsiva, prenota la tua visita e, grazie ad una serie di colloqui riservati, riuscirai a risolvere definitivamente il tuo problema. 

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Traduzione ed adattamento:
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Il peggior tipo di uomo che “ci prova”, secondo le donne

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO AMORE COPPIA SESSO FIDANZATI FIORILi chiamano uomini-cozza o uomini-tellina. Il risultato cambia poco: si tratta dell’uomo che si appiccica alla propria donna senza mollarla nemmeno un istante. Il tipo appiccicoso, per intenderci. Quello che affida tutta la sua arte seduttiva prevalentemente all’eloquio, soprattutto attraverso delle “frasi tipo” che ormai le donne un po’ più sveglie hanno imparato a memoria.

Solitamente racconta fin dai primi approcci tutta la sua vita passata, comprese le vicende legate alle sue ex. Il lato peggiore di questo genere di soggetti è che, di solito, decidono tutto a modo loro senza chiedere mai alla donna cosa pensa o cosa vorrebbe fare. Ovviamente si incolla come una sorta di ventosa e segue la compagna ovunque vada lasciandole poco o nessuno spazio per sé, per le sue faccende o anche solo per un’uscita con le amiche.

L’uomo appiccicoso sa promettere cose che, a conti fatti, nessuno riuscirebbe a mantenere eppure si dilunga nel progettare un futuro improbabile accanto a chi dice di amare. Riempie la sua lei di messaggi, e-mail, telefonate e squilletti per tutto il giorno. A questo punto, signori uomini, se i vostri sistemi di corteggiamento o i vostri comportamenti sono tra quelli appena elencati, sappiate che rientrate a pieno titolo nella tipologia degli “appiccicosi” e sappiate anche che le donne, in generale, vi sopportano pochissimo. Ergo: o cambiate stile ed approccio o dovrete cercarvi una santa disposta a tollerarvi!

FONTE

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Aumentare il desiderio sessuale femminile: guida completa

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO DONNA SESSO SEXY SENO SDRAIATA LETTO AMORE ORGASMOAd avere cali di libido non sono solo gli uomini: ne soffrono anche le donne.

Quali sono le cause più comuni del calo del desiderio sessuale femminile?

I motivi più comuni per questo calo del desiderio sessuale nella donna sono fondamentalmente cinque:

  1. Alterazioni ormonali che rendono necessario l’intervento del medico ed eventualmente una terapia farmacologica adeguata;
  2. calo di desiderio fisiologico a causa di gravidanza o età (menopausa);
  3. uso di farmaci come antidepressivi, ansiolitici, antiulcera, diuretici e contraccettivi;
  4. psicologici;
  5. legati a partner non adatti.

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COME RIACCENDERE IL DESIDERIO FEMMINILE?

Per riaccendere il desiderio femminile, può essere utile seguire i seguenti punti:

  1. Crea novità nel rapporto sessuale, nuovi stimoli, giochi, complicità. Il modo migliore per far tornare il desiderio sessuale è quello di trovare nuove emozioni e nuovi stimoli. Qui occorre molta complicità con il partner e voglia di fare qualcosa di nuovo. Le situazioni nuove potenzialmente sono infinite: dal passare la serata in un posto dove non siete mai stati (ad esempio che ne dite di portarla ad un planetario?), all’andare ad un ristorante in riva al mare; dal fare un viaggio insieme fino al provare nuove situazioni sotto le lenzuola. Prova ad esempio a comprare qualche giocattolo erotico, a vedere insieme un film erotico, o a studiare qualche posizione sessuale nuova.  Bisogna far funzionare la fantasia e trovare qualche idea piccante nuova.
  2. Utilizza integratori naturali per aumento libido. Vedi paragrafo successivo.
  3. Aiuta la tua partner senza rendere la situazione troppo stressante e non sforzare il rapporto. Il partner deve aiutare la propria compagna senza costringere o rendere stressante una situazione già di per sé delicata. Il desiderio sessuale non va ricercato con forza, ma con amore e pazienza. I cali di desiderio sono normali nella donna.
  4. Cerca di migliorare te stesso. Dopo tanti anni insieme non ti curi più di piacerle? Grosso errore. Cura la tua immagine! Ad esempio perdi la pancetta e metti su un po’ di muscoli, specie su braccia, petto e spalle, iscrivendoti in palestra: potrebbe essere una soluzione ed ovviamente anche lei è invitata a non smettere di curare la propria immagine!
  5. Falle un regalo inaspettato. Non aspettare una occasione speciale per farle un regalo: niente è più bello del ricevere un regalo inaspettato! Non serve spendere un patrimonio: basta anche un mazzo dei suoi fiori preferiti, o una cornice con dentro una vostra bella foto insieme.
  6. Falle una sorpresa. Portala ad esempio al cinema senza avvertirla. Crea situazioni intriganti e inaspettate.
  7. Falla ingelosire. Potrebbe essere un sistema interessante per riaccendere la passione, ma non esagerate o la farete solo arrabbiare!
  8. Rendi unica la sua serata. Relativamente alla sfera sessuale, l’uomo e la donna funzionano in maniera diversa: mentre l’uomo entra in “modalità sesso” solo quando inizia il rapporto, la donna comincia a fare l’amore già dal momento in cui la mattina gli dirai “Amore questa sera molla tutto che ti porto in un bel posto nuovo: sarà una serata bellissima!”. Rimani volutamente misterioso, stimola la sua curiosità per tutto il giorno. Mandale messaggi sul cellulare con indizi su dove andrete. La sessualità della donna, al contrario di quella maschile, è più cerebrale che fisica. La donna fa l’amore già mentre sceglie il vestito da indossare e si trucca per uscire, se sarete stati in grado di stimolarla a dovere. La donna fa l’amore al tavolo del ristorante se sarete una persona sensuale. Mentre cenate fate un malizioso gioco di sguardi, oppure mentre stai parlando, interrompi il discorso, guardala fisso negli occhi, scostale i capelli dalla fronte e dille: “Non esiste al mondo una donna più bella di te”. La serata deve essere un crescendo di feeling e di “sesso cerebrale” che culmina con il “sesso fisico” e non una noiosa sequenza di eventi in attesa di fare l’amore.

INTEGRATORI ALIMENTARI

Per affrontare e provare a risolvere il calo del desiderio sessuale femminile in modo del tutto naturale, un aiuto può arrivare dagli integratori alimentari.
Esistono in commercio dei prodotti in grado in molti casi di ridare alla donna vitalità e tonicità, anche – in alcuni casi – grazie all’effetto placebo. Eccone alcuni:

  1. Maca Peruviana: è una radice originaria del Perù, tradizionalmente usata come un afrodisiaco naturale maschile ma anche femminile per aumentare l’energia, vitalità, vigore e resistenza; è utilizzata anche per trattare i sintomi legati alla menopausa (come le vampate, la depressione o la secchezza vaginale).
  2. Damiana: capace di stimolare l’attività sessuale femminile e contrastare la frigidità.
  3. Muira Puama: utilizzata fin dall’antichità per le sue proprietà afrodisiache.
  4. Panax Ginseng: da sempre conosciuto per le sue proprietà tonico-energizzanti e noto per essere un efficace afrodisiaco naturale per le donne che aiuta il desiderio sessuale e il raggiungimento dell’orgasmo.
  5. Tribulus Terrestris. Il Tribulus Terrestris è rinomato soprattutto per il suo contenuto di protodioscina. Si tratta di una sostanza steroidea che si presenta sotto forma di saponina. Questa sostanza sarebbe in grado di incrementare la produzione di testosterone e dell’ormone luteinizzante LH, oltre che degli ormoni DHEA e DHEA-S. Viene usato come afrodisiaco sia per l’uomo che per la donna.
  6. Ginkgo Biloba: noto vasodilatatore stimola la circolazione sanguigna a livello vaginale, facilitando così la sensazione di piacere, la stimolazione e la lubrificazione.

Integratori alimentari efficaci nel migliorare quantità di sperma, erezione e libido maschile e femminile

Qui di seguito trovate una lista completa di integratori alimentari acquistabili senza ricetta, potenzialmente in grado di migliorare la prestazione sessuale sia maschile che femminile a qualsiasi età e trarre maggiore soddisfazione dal rapporto:

Vibratori e sex toys

Esistono una serie di vibratori, sex toys ed indumenti, che possono essere usati per ottenere più piacere e rendere più appagante il rapporto per entrambi i partner, noi vi consigliamo questi:

Ritardanti

Questi prodotti possono ritardare l’eiaculazione, permettendo di far durare più a lungo il vostro rapporto sessuale, molto utili anche per chi soffre di eiaculazione precoce:

Prodotti per facilitare il sesso anale

Il sesso anale praticato con un lubrificante di buona qualità, rende il rapporto più piacevole ed appagante per entrambi i partner. Il miglior lubrificate anale attualmente sul mercato, selezionato, testato e consigliato dal nostro Staff, è il seguente: http://amzn.to/2BUNEAO. Questo prodotto facilita e rende più piacevole il sesso anale e può essere usato da solo, cospargendolo su pene e superficie esterna dell’ano, o inserendolo all’interno dell’ano tramite un clistere di alta qualità come questo: http://amzn.to/2kmuIU4

Se il rapporto anale è troppo doloroso, potete usare questo spray che anestetizza l’ano e rende più semplice e piacevole la penetrazione: https://amzn.to/2kplWFo

Una ottima pulizia per minimizzare il rischio di tracce fecali, è questa doccetta per pulizia intestinale: http://amzn.to/2pfLYgw

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Pornografia e masturbazione compulsiva danneggiano il cervello: la sindrome frontale

MEDICINA ONLINE CERVELLO CORTECCIA VISIVA UDITIVA LOBO LOBI FRONTALE PRO FRONTALE PARIETALE OCCIPITALE TEMPORALE ENCEFALO SISTEMA NERVOSO ANATOMIA PRIMARIA SECONDARIAAl termine di questo articolo capirete che la massiccia presenza di pornografia su internet può danneggiare la nostra salute al pari di una sigaretta o dell’eroina. Vi anticipo che nessuno parla di ciò per il semplice fatto che il mercato della pornografia frutta miliardi di dollari a livello mondiale quindi c’è tutto l’interesse affinché se ne parli il meno possibile. Non voglio fare il solito complottista ma i fatti sono esattamente così.

In un articolo precedente ci siamo chiesti se la masturbazione faccia bene o faccia male alla salute, inoltre abbiamo visto come la masturbazione non sia un vizio, bensì una vera e propria tossicodipendenza, ed in un successivo articolo avevamo imparato il modo per capire se la propria masturbazione è “normale” o “compulsiva”. Vediamo oggi come potenzialmente la pornografia online e la masturbazione compulsiva, possono danneggiare in maniera irreversibile il tuo cervello. Lo chiarisce il dott. Norman Doidge – neurologo Continua a leggere

La sindrome che fa crescere il pene alle bambine di 12 anni

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma PENE BAMBINE 12 ANNI GUEVEDOCES Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Linfodrenaggio Pene Vagina Ano 1.jpgIn un villaggio della Repubblica Dominicana chiamato Salinas, accade da anni qualcosa di veramente strano. Tante bambine all’età 12 anni si trasformano letteralmente in ragazzi.
Durante la pubertà, infatti, sviluppano organi sessuali maschili, diventando a tutti gli effetti maschi. Questi bambini sono chiamati semplicemente “guevedoces” – che si traduce letteralmente “pene a 12 anni”.
Un cambio di sesso che ha catturato l’interesse della comunità scientifica: è stato così scoperto che a causare la trasformazione sarebbe una rara sindrome genetica che si verifica a causa di un enzima mancante che impedisce la produzione di una specifica forma di ormone sessuale maschile – diidro-testosterone – nel grembo materno.
Sebbene nel mondo sia rara, la sindrome (chiamata Sindrome Guevedoces) è molto comune nel villaggio di Salinas (probabilmente a causa dell’isolamento degli abitanti del villaggio). Per questo motivo ora la Repubblica Dominicana classifica le persone come maschio, femmina o pseudohermaphrodite.

La storia di Johnny

Così è stata seguita da vicino la storia di Johnny, abitante del piccolo villaggio di Salinas, nel sud-ovest della Repubblica Dominicana dove la malattia colpisce un bambino su 90 e non è più considerata “strana”. Oggi 24enne, il ragazzo era conosciuto fino all’età di 12 anni come Felicita. “Quando sono nato i miei genitori e i medici pensavano che fossi una bimba, mi vestivano con le gonnelline e mi regalavano giocattoli da femminuccia, ma in realtà io non mi sentivo a mio agio”, ha raccontato il guevedoce alla BBC. Crescendo, però, qualcosa è cambiato nel corpo di Johnny: si è sviluppato il pene. Per Johnny, che non si è mai sentito una bambina, è accaduto all’età di sette anni.
“Quando ho cambiato ero felice della mia vita”, ha detto. Egli ha sostenuto che non aveva mai sentito come una bambina ed era molto più felice dopo che fu completamente un ragazzo. “Quando sono cambiato ero felice della mia vita”, ha detto. Una bambina di nome Carla, di 9 anni, sta attraversando la stessa trasformazione. Nonostante sia cresciuta come una ragazza, sua madre ha notato che a partire dall’età di cinque era più incline verso i giochi mascolini.

La patologia

Tutti i bambini nel grembo materno, sia maschio o femmina, hanno ghiandole interne, denominate gonadi e una piccola sporgenza tra le gambe chiamata tubercolo.
A circa otto settimane, i bambini di sesso maschile che portano il cromosoma Y iniziano a produrre diidro-testosterone in grandi quantità, che trasforma il tubercolo in un pene. Per le femmine, il tubercolo diventa un clitoride. Ma in alcuni neonati maschi manca l’enzima 5-α-reduttasi che innesca l’aumento dell’ormone. Questa mancanza li fa apparire come femmine alla nascita, senza testicoli e con quella che sembra essere una vagina.
Questo fino alla pubertà, quando si produce un enorme aumento di testosterone, e si sviluppano gli organi riproduttivi maschili. In pratica, quello che sarebbe dovuto accadere nel grembo materno avviene intorno ai 12 anni: la voce diventa più grave e cresce un pene.

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Cosa piace alle donne? Le 12 caratteristiche fisiche maschili che le fa impazzire

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma COSA PIACE ALLE DONNE UOMO Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Linfodrenaggio Pene Vagina Ano GluteiOvviamente ogni donna ha un suo fisico maschile ideale, ad esempio c’è chi preferisce un uomo con un po’ di pancetta ad uno Continua a leggere

Cos’è la pubertà, a che età inizia e come si manifesta?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO OSPEDALE ANAMNESI ESAME OBIETTIVO SEMEIOTICA FONENDOSCOPIO ESAMELa pubertà è un periodo della vita di un essere umano in cui avvengono marcati cambiamenti psichici, morfologici e funzionali attraverso i quali il corpo di un bambino diviene un corpo adulto capace di riprodursi producendo autonomamente i propri ormoni sessuali. I cambiamenti che avvengono in pubertà riguardano soprattutto lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari, la maturazione delle gonadi (testicolo e ovaio, che iniziano la gametogenesi, cioè la formazione di spermatozoi ed oociti) e modificazioni psicologiche e comportamentali (come lo sviluppo della pulsione sessuale).

A che età inizia la pubertà nel maschio?
Nel maschio la pubertà inizia intorno al tredicesimo anno di età e dura fino ai 18-20 anni.

A che età inizia la pubertà nella femmina?
Nella femmina la pubertà inizia generalmente prima che nel maschio, intorno all’undicesimo anno di età e dura fino a circa 18 anni.

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Cosa determina un anticipo della pubertà?
Nell’ultimo secolo e mezzo nei paesi sviluppati si è assistito ad un anticipo progressivo  della pubertà, almeno fino agli anni ’70, spiegabile sulla base di diversi elementi. Se da un lato ha inciso il maggior apporto calorico e proteico, unitamente alle migliori condizioni igieniche ed ambientali, dall’altro anche il contesto fortemente sessualizzato che caratterizza le società occidentali contribuisce ad anticipare in maniera evidente l’inizio della pubertà.

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Cosa determina un ritardo della pubertà?
Vi sono una serie di fattori che agiscono in senso contrario, come l’altitudine (l’ipossia relativa ritarda lo sviluppo puberale) e l’attività fisica particolarmente intensa (specie se associata a basso peso corporeo e disordini alimentari). Infine, non bisogna dimenticare che a parità di condizioni di vita, salute, alimentazione e contesto sociale, l’epoca della pubertà può comunque differire – anche in maniera significativa – sulla base di fattori genetici individuali.

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Come si manifesta la pubertà nei maschi?
Nel maschio, il primo segno della pubertà è l’aumento di volume dei due testicoli, vale a dire di quegli organi deputati alla produzione degli spermatozoi. A tal proposito, si parla di spermarca per indicare la prima eiaculazione, che normalmente avviene tra i 13 ed i 16 anni; la normospermia viene invece raggiunta a circa 17 anni. Inizia a crescere un accenno di barba sul viso.

Come si manifesta la pubertà nelle femmine?
Analogamente al maschio, nella donna si parla di menarca per indicare l’età di insorgenza della prima mestruazione, che compare appunto verso l’undicesimo anno di età; dopo questo periodo la percentuale di cicli anovulatori si attesta intorno al 55% nei primi due anni, per poi scendere al 20% dopo 5 anni e risalire nella pre-menopausa (si tratta ovviamente di dati generali, suscettibili di un’ampia variabilità individuale). Le mammelle iniziano a svilupparsi ed ingrandirsi.

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Come identificare con esattezza l’inizio della pubertà?
Mentre nelle donne l’inizio della pubertà, corrispondente al menarca è facilmente identificabile, come anche l’aumento delle mammelle, molto più difficile risulta nel maschio risalire all’epoca dello spermarca; molto spesso, infatti, il funzionamento dei testicoli si rende evidente per la prima volta durante un sogno, con l’emissione di sperma senza che il giovane stesso si sia reso conto dell’accaduto.

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Quali sono i cambiamenti in pubertà che avvengono in entrambi i sessi?
Aldilà del menarca per le femmine e dello spermarca per gli uomini, la pubertà si accompagna a profondi cambiamenti morfologici, funzionali e psichici comuni sia ai maschi che alle femmine, con le duvute differenze qualitative/quantitative. Per entrambi i sessi si assiste alla comparsa di peli ascellari, pubici ed anali, allo sviluppo delle ghiandole sudoripare e degli organi sessuali, all’aumento di lunghezza delle corde vocali e al cambiamento della voce; il tutto accompagnato da un rapido incremento della statura. Al termine della pubertà saranno cambiate anche le differenze nelle proporzioni tra massa ossea, massa muscolare (una volta e mezza superiori nel maschio adulto), e tessuto adiposo (due volte superiore nella femmina adulta).

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Quando si parla pubertà precoce e ritardata?
Entro certi limiti, ritardi ed anticipi nell’insorgenza della pubertà sono in genere fisiologici, ma in determinate situazioni possono nascondere una patologia (spesso di origine ormonale) od una grave alterazione organica. In genere si parla di pubertà precoce quando insorge prima degli 8 anni nella donna e dei 9 nel maschio, e di pubertà ritardata qualora non compaiano segni di sviluppo sessuale entro i 13,4 anni nella femmina ed i 14 anni nel maschio.

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Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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